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Laura Ferrara (M5S): “Tuteliamo l’olio Made in Italy”

ROMA – “Il settore olivicolo italiano, un’eccellenza del nostro panorama agroalimentare, soprattutto per le regioni meridionali, sta subendo una serie di attacchi frontali da parte di politiche europee che si rivelano dannose non solo per coloro che fanno agricoltura nei campi e non dietro una scrivania, ma anche per i consumatori”. È quanto afferma Laura Ferrara, eurodeputata del M5S, sulle proteste diffuse degli agricoltori italiani contro le decisioni europee che riguardano una delle economie trainanti del meridione.

“A tutti è noto il recente scippo ai piccoli e medi produttori del Sud Italia rappresentato dall’immissione nei mercati europei di migliaia di tonnellate supplementari di olio tunisino senza dazi. Da mesi stiamo conducendo un’altra battaglia che riguarda la modifica, da parte della Commissione europea, di alcuni parametri utilizzati in Europa per stabilire quali oli devono essere considerati extravergini. Tali modifiche penalizzano alcune varietà olivicole ampiamente coltivate in Calabria, Puglia e altre regioni del sud (come la Carolea e la Coratina) e i pregiati oli che se ne ricavano. Il superamento dei limiti consentiti di acido eptadecenoico, senza costituire un tentativo di sofisticazione e senza incidere sulla genuinità del prodotto, rischia di mettere in ginocchio le aziende agricole che vedrebbero i loro oli non più commercializzabili come extravergini. Un’altra chiara minaccia arrivata dall’Europa alle nostre produzioni di eccellenza – continua – è rappresentata dal tentativo di liberalizzare la data di conservazione dell’olio, per favorire lo smaltimento delle vecchie scorte e far rientrare nel mercato italiano bottiglie che oggi sarebbero considerate scadute. Una scelta – conclude – che finisce con il penalizzare ancora una volta i consumatori e i nostri prodotti di qualità sottoposti a rigidi standard di controllo. Contrasteremo in ogni modo i diktat europei contro la trasparenza delle etichette e la qualità del nostro olio”.

Lo zafferano, eccellenza di Gerace

GERACE (RC) – Nei giorni scorsi a Gerace si è tenuto l’appuntamento con “L’oliva grossa di Gerace in festa”, evento che prevede la donazione di piantine di ulivo ai bambini di Gerace nati, in questo caso, nel 2014 e 2015.

All’interno della manifestazione, tra i relatori, hanno preso la parola due rappresentanti della Cooperativa “Santa Cyriaca” di Gerace, che hanno illustrato le tecniche e la tipologia di utilizzo delle risorse presenti all’interno di questo territorio. I componenti della Cooperativa hanno spiegato la propria esperienza tutelando l’ambiente geracese, valorizzando le culture tipiche del luogo realizzando dei prodotti d’eccellenza che vanno dal vino allo zafferano. Proprio lo “Zafferano di Gerace”, prodotto molto ricercato e di valore elevato, sta riscuotendo enorme successo tra i ragazzi della cooperativa. Numerose le richieste che quotidianamente pervengono dai migliori e più rinomati locali della Locride, che si riforniscono di questa preziosa spezia, utilizzabile in numerosissimi piatti culinari. Una produzione in costante crescita, che sta portando enormi soddisfazioni alla Cooperativa “Santa Cyriaca”, pronta a rifornire anche i locali di tutta la Calabria, grazie ad un prodotto particolare ed unico nel suo genere, che grazie ad una raccolta delicata dello stimma ed ad una essiccazione naturale sulla brace, ne garantiscono fragranza e colore, dandone allo stesso tempo un sapore unico nel suo genere.

Olive calabresi, Bruno e la preoccupazione sulle nuove normative

CATANZARO (CZ) “Le olive italiane, ed in particolare quelle calabresi, contengono proprietà nutrizionali superiori a qualsiasi altre olive provenienti da altri Paesi. La situazione che si è venuta a creare per il nostro comparto olivicolo in virtù della normativa comunitaria relativa ad alcuni parametri chimico – fisici degli oli extra vergine d’oliva è, quindi, paradossale.  Serve una deroga temporanea del Regolamento Ue 2015/1830”. E’ quanto afferma il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, in merito alla modifica del Regolamento comunitario, che rischia di compromette seriamente la commercializzazione di alcune produzioni olivicole calabresi di grande qualità.

ENZO BRUNO

“La norma in questione, infatti, pregiudica la produzione calabrese, con preoccupante sofferenza anche per il territorio della Provincia di Catanzaro,  solo perché dalle analisi chimiche si evince che i valori richiesti supererebbero,di poco, quelli consentiti dal Regolamento – rimarca Bruno -. Una penalizzazione intollerabile per una regione che guarda da sempre allo sviluppo del comparto agricolo in generale, e olivicolo in particolare, come opportunità per rafforzare il un tessuto economico ancora troppo debole. Sarebbe il caso, quindi, di arrivare ad una ampia e incisiva mobilitazione in particolare della nostra deputazione europea per arrivare in tempi brevi ad una deroga  temporanea al regolamento che pregiudica la commercializzazione dei nostri oli extra vergine. In tal senso ho già investito della problematica il deputato Nicodemo Oliverio, parlamentare del Partito Democratico e capogruppo della commissione agricoltura alla Camera dei Deputati, e il segretario regionale del Pd calabrese, l’onorevole Ernesto Magorno”.