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Incontro a Roma su fondi Europei e patti per la Calabria

ROMA (RM) Incontro, a Palazzo Chigi, tra il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti e il Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio.

Al centro della riunione – alla quale hanno preso parte anche il Capo del Dipartimento per le Politiche di Coesione Vincenzo Donato,  il Direttore Generale dell’Agenzia per la Coesione Territoriale Maria Ludovica Agrò e il dirigente generale del Dipartimento Programmazione della Regione Calabria Paolo Praticò – il punto sull’utilizzazione dei Fondi Comunitari 2007-2013 ma anche una prima riflessione sull’elaborazione del Patto per la Calabria, nel quadro della definizione del cosiddetto Masterplan per il Sud.

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Per quanto riguarda il primo punto, il confronto ha registrato la condivisione delle modalità operative attraverso le quali centrare l’obiettivo di un impiego completo dei Fondi entro il 31 dicembre 2015.  Il buon avanzamento dei progetti ha sicuramente beneficiato dell’azione congiunta della task force Agenzia-Regione-Commissione Europea e del contestuale rafforzamento amministrativo e gestionale messo a punto negli ultimi mesi dalla Regione Calabria.

Nel corso della riunione, si è poi verificato lo stato di approvazione del POR 2014-2020, riscontrando un significativo avanzamento dell’iter della sua approvazione in sede europea.

Quanto al confronto Governo-Regione sul Patto per la Calabria chiamato a definire gli obiettivi di sviluppo del territorio,  è stato fissato un percorso di elaborazione condivisa che si concluderà in tempi brevi.

Trivellazioni, Graziano soddisfatto del referendum abrogativo

Offshore Oil Rig Drilling Platform

“Apprendo con estrema soddisfazione l’adesione del presidente Oliverio all’iniziativa referendaria atta a chiedere l’abrogazione dell’articolo 35 del Decreto Sviluppo che autorizza le attività di prospezione, ricerca e coltivazione di giacimenti di idrocarburi liquidi e gassosi a terra e in a mare. Il Governatore, partecipando al tavolo tecnico dei presidenti delle regioni meridionali e aderendo all’iniziativa inter-istituzionale, ha dato una risposta concreta e rassicurante alle preoccupazioni di tutti quei calabresi, soprattutto quelli residenti lungo i territori della costa ionica, che da tempo stanno lottando per la difesa dell’ambiente e dell’ecosistema. Ed è questa un’iniziativa che sto perorando da tempo, convito che uno Stato incapace di essere rispettoso delle vocazioni e della microeconomia dei territori, debba essere smentito e bloccato dal suffragio popolare. Ora la parola passerà al Consiglio regionale chiamato a ratificare, spero all’unanimità dei consensi, questa importante e strategica decisione mirata a bloccare la campagna neocolonialista del Governo Renzi.”

È quanto dichiara soddisfatto il consigliere regionale Giuseppe Graziano plaudendo all’iniziativa promossa dal presidente della regione Puglia, Michele Emiliano, che stamani (venerdì 18) ha convocato a Bari un incontro, al quale hanno preso parte il Governatore Mario Oliverio e l’assessore all’Ambiente Antonella Rizzo, per discutere delle proposta referendaria contro le trivellazioni nell’Adriatico e nello Jonio.

Con l’incontro di oggi – dichiara Graziano – si intraprende un percorso amministrativo-istituzionale che sicuramente è sinonimo di coraggio. Coraggio di cambiare e sovvertire quelle incomprensibili logiche della politica che, spesso, tendono bloccare e sottomettere le volontà dei cittadini. Sicuramente, in questo caso specifico, Oliverio così come molti dei presidenti delle regioni meridionali partecipanti al tavolo e vicini alle linee del Governo Renzi, almeno per il momento, hanno dimostrato obiettività, prendendo le distanze da un provvedimento che, se attuato, decreterebbe la fine del Mezzogiorno. Sono cautamente ottimista  – aggiunge il Consigliere della Cdl, annunciando sin d’ora il suo voto favorevole alla mozione pro referendum di cui è promotore insieme ad altri colleghi consiglieri – perché potremo dire di aver vinto questa battaglia solo all’esito della consultazione plebiscitaria, il cui esito – conclude – dipenderà molto dall’impegno che la classe politica regionale dedicherà a far comprendere a tutti i cittadini calabresi le ragioni per le quali è necessaria l’abrogazione dell’art.35 del decreto Sblocca Italia.

Mario Oliverio sul provvedimento assunto dall’Autorità anticorruzione

Mario OliverioCATANZARO – “Trattandosi di un provvedimento dell’Autorità Nazionale anti corruzione, è opportuno innanzitutto chiarire che non vengono contestati in alcun modo fatti o atti di corruzione.
Viene contestata, piuttosto, l’inconferibilità dell’incarico a Commissario dell’A.S.P. di R.C. del dott. Santo Gioffrè, in quanto lo stesso è stato candidato a sindaco di Seminara alle elezioni amministrative precedenti.
Tra l’altro, sull’applicabilità di questa norma alla figura del Commissario, vi sono diverse interpretazioni,  tant’è che da più forze ed esponenti parlamentari è stata posta l’esigenza di affrontare la questione.
Lo stesso Ministero della Funzione Pubblica che ha avuto modo di esaminare la vicenda specifica della nomina di Gioffrè nei mesi scorsi ha ritenuto di non dover assumere alcuna decisione di contestazione della stessa.
Ciò mi preme precisare nel rispetto della decisione dell’Autorità anticorruzione con la quale, tra l’altro, in questi mesi abbiamo avviato un rapporto collaborativo e proposto un protocollo teso al rafforzamento dell’azione in direzione dell’affermazione della trasparenza, del contrasto alla criminalità  e alla corruzione.
Vorrei anche ricordare che in  questi mesi nell’A.S.P. di Reggio Calabria il dottor Santo Gioffrè ha dato un importante, coraggioso e fattivo contributo per impedire e bloccare tentativi e pratiche di malaffare revocando atti amministrativi che esponevano l’A.S.P.  di Reggio Calabria a pagamenti non dovuti (magari doppi o tripli) di fatture milionarie.
Atti concreti “certificati”  anche da formali denunzie  di Gioffrè alla Procura della Repubblica, che hanno registrato il plauso di tante forze sane ed oneste della società reggina e calabrese e che hanno avuto il nostro pieno ed incondizionato sostegno.
La Giunta Regionale è nel pieno dei suoi poteri e continuerà a lavorare per realizzare il necessario cambiamento della Calabria che è già iniziato e sarà portato avanti con determinazione per realizzare obiettivi di crescita di lavoro e di bonifica nella vita pubblica.
In questo quadro è da precisare, altresì, per sgombrare il campo da evidenti strumentalizzazioni  tese ad alimentare confusione,  che il Presidente eletto continuerà ad esercitare legittimamente la sua funzione di guida e di governo della Giunta e della Calabria. L’eventuale sospensione per tre mesi è riferita  esclusivamente al potere relativo alle nomine e a nessun’altra funzione di Governo attribuita al Presidente.  Tra l’altro per quanto riguarda le nomine tale potere rimane comunque nella competenza della Giunta”.

Montepaone, il Presidente Oliverio: “si lavora per una nuova Calabria”

IMG_6070 MONTEPAONE (CZ) – “Le priorità – ha affermato il Governatore Mario Oliverio, colloquiando con alcuni giornalisti a Montepaone lido – sono le infrastrutture, il lavoro e la sicurezza del territorio. Stiamo lavorando per dare ai calabresi una Calabria sicura in cui, comunque, la priorità delle priorità rimane la garanzia di un lavoro ai giovani. Per far questo abbiamo piena consapevolezza che c’è bisogno di una interlocuzione costante e continua con il Governo nazionale. Con Matteo Renzi – ha proseguito – ci sono stati momenti di discussione e, qualche volta, anche di non condivisione. La nostra interlocuzione sta diventando sempre più feconda perché si basa sul merito dei problemi. A Renzi devo dare atto di avere riacceso, anche in conseguenza dei risultati presentati nel Rapporto Svimez, i riflettori sul Sud. La riunione della Direzione del Pd sul Mezzogiorno delle settimane scorse ha rappresentato un fatto importante e non fine a se stesso.” Il Presidente della Regione ha anticipato che a settembre si terrà a Milano un incontro con i presidenti Pd delle Regioni meridionali e verrà reso noto il Masterplan sul Mezzogiorno che troverà uno sbocco concreto nell’approvazione della Legge di Stabilità. “Siamo ancora agli inizi, ma già i primi risultati cominciano a vedersi. Ora serve uno scatto di reni che ci allontani definitivamente da una concezione assistenzialistica e ci faccia essere con le carte in regola per diventare i protagonisti del cambiamento. L’assistenzialismo è stato ed è il primo nemico del Mezzogiorno e della Calabria”. Riguardo al porto di Gioia Tauro, il Presidente ha espresso “comprensione e solidarietà nei confronti dei lavoratori dello scalo portuale”, ricordando di aver acceso i riflettori su questa struttura già dalle Primarie del centrosinistra con la definizione di un dossier consegnato  a Renzi durante la visita a Reggio Calabria. Parlando della Sanità, il Governatore si è mostrato alquanto deluso. “Sulla sanità – ha detto – ancora non ci siamo. Bisogna fare molto e ancora non ci siamo perché, nonostante la presenza del Commissario, non c’è ancora un governo rispondente ai bisogni e alle esigenze della sanità calabrese. A breve penso di procedere alla nomina dei direttori generali delle Aziende sanitarie e ospedaliere. Ci sono,IMG_6071 tuttavia, alcune realtà rispetto alle quali sarà necessario riflettere perché le condizioni sono più gravi e richiedono un supplemento di presenza commissariale. Abbiamo pubblicato l’avviso per dare corso alle nomine e c’è un termine entro il quale si possono presentare ricorsi e richieste di revisione, qualora le domande degli aspiranti non fossero state adeguatamente valutate. Poi si procederà”. Il presidente Oliverio, infine, si è soffermato sulla nomina della nuova giunta regionale. “Era necessario prendere questa decisione per contrastare l’onda montante dell’antipolitica e del populismo. Questo non significa, però, mettere in soffitta la politica ma, al contrario, esaltarne la funzione soprattutto per il Consiglio regionale, che accresce così il suo ruolo. Una scelta di valore, dunque, se si guarda alla politica come governo dei processi e non come mera gestione del potere”. 

Eliminazione dell’Irap, per Oliverio un segnale importante

ROMA (RM) Irap, Oliverio: “bene ministro Martina, dal governo segnali importanti per l’agricoltura”. L’eliminazione dell’Irap per le imprese agricole con un anno di anticipo è un’ottima notizia, che avrà effetti sicuramente positivi sulle aziende e sulle loro capacità di investimento. Il settore primario è vitale e ha un enorme potenziale di sviluppo, sia sul versante interno che su quello dell’export, con il record a giugno di 18 miliardi di euro in valore. Il Ministro Martina, insieme a Palazzo Chigi, ha svolto un lavoro molto efficace, che inizia a mostrare risultati concreti”.  Così il capogruppo del Pd in Commissione Agricoltura della Camera, Nicodemo Oliverio, ha commentato la notizia dell’eliminazione dell’Irap agricola già a partire dal 2016.

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Oliverio a Siderno per l’iniziativa: La Locride, la Regione, il Mezzogiorno: un progetto per l’Italia

Mario OliverioCATANZARO – “La Locride, terra che è stata protagonista di una straordinaria storia e che oggi, seppure nelle difficoltà cerca di affrontare  a testa alta i suoi problemi, ha enormi possibilità di sviluppo. E’ per questo che è da considerare  un pilastro nel progetto di cambiamento per il quale io mi sono impegnato.”   

E’ quanto ha affermato ieri sera – come riporta una nota dell’Ufficio Stampa della Giunta- il presidente della Regione Mario Oliverio a Siderno intervenendo nella manifestazione “ . Una occasione che  è servita al presidente per parlare anche dell’attuale situazione alla luce delle evidenze  diffuse negli scorsi giorni.

“ Sono preoccupanti – ha voluto sottolineare Oliverio –  i dati diffusi dal rapporto Svimez. Solo chi ha la testa tra le nuvole o non conosce la condizione del Mezzogiorno può esserne meravigliato. Così come ho detto anche nel corso dei lavori della Direzione nazionale del PD,  il quadro descritto è perfino al di sotto della realtà: chi la conosce sa, ad esempio, che non è un giovane su 4 a non essere inserito nel mondo del lavoro, ma probabilmente anche uno su 8 o 10. L’importanza  del rapporto  risiede nell’aver riaperto la discussione, come c’è un merito che va dato al segretario del Pd Renzi ed al Pd stesso che è quello di avere non solo aperto  un confronto sul piano intellettuale e politico, ma una discussione orientata da strumenti precisi.”

“Nel corso degli di questi ultimi 15 o 20 anni- ha ripreso- il Mezzogiorno è stato cancellato dall’agenda dei governi e delle forze nazionali. Un periodo, questo, che  coincide con il leghismo montante, e nei quali si è affermata una questione settentrionale che ha messo nell’angolo il Mezzogiorno. Sono prevalsi egoismi ed è stata cancellata la visione nazionale. Il gap si è allargato perché non ci sono state più politiche di sostegno, politiche del lavoro, investimenti nelle infrastrutture e con la crisi le risorse del Sud sono state drenate e riprogrammate in altre aree del Paese, anche per la incapacità delle classi dirigenti del Mezzogiorno. ”

“In Direzione nazionale ho proposto una cabina di regia da istituire a Palazzo Chigi con la presenza dei presidenti delle Regioni. Non ho chiesto commissariamento, ma un coordinamento nella programmazione e utilizzazione delle risorse nazionali del PON e comunitarie nella disponibilità delle Regioni ” ha informato il presidente che ha parlato poi della programmazione delle risorse comunitarie, seguita in questi mesi: “appena insediato alla guida della Regione ho trovato la relativa documentazione neanche inoltrata alla Commissione Europea,  cosa che ho provveduto subito a fare. Con la Commissaria Cretu abbiamo concordato di utilizzare le osservazioni ricevute per riscrivere la programmazione. Non dovranno più esistere situazioni in cui i bandi del 2009 vedano la messa a punto delle graduatorie nel 2014, come successo in questi anni. Si tratta di spendere per obiettivi che proiettino lavoro e crescita. Tutte le risorse da utilizzare attraverso il POR, il PSR dovranno essere coordinate con i fondi nazionali.”

Tornando sul Mezzogiorno, quindi: ” nelle politiche nazionali occorre assumere il Mezzogiorno con coerenza. Non è possibile pensare a questa area che cresce se, per fare un esempio,  da Roma a Milano in treno bastano due ore e mezzo e da Reggio Calabria a Milano tre volte tanto. Il raddoppio del canale Suez con conseguente abbattimento dei tempi, la triplicazione dei  traffici nel bacino mediterraneo pongono prospettive importanti:  l’Italia deve intercettare quel traffico prima di Tangeri, Malta, Cipro. Abbiamo Gioia Tauro, per cui insistiamo affinché si istituisca la Zona Economica Speciale, in collocazione baricentrica. Un Paese che non si pone questo obiettivo non è proiettato sul futuro. Non abbiamo bisogno di assistenzialismo, è stato il nostro peggiore nemico, alimenta pigrizia, abbruttisce L’assistenza è come morfina, dobbiamo liberarci creando quadri di convenienza sugli  investimenti, agendo su fiscalità come il credito di imposta che non può essere misura generalizzata da Milano a Locri.”

“ La Calabria- ha detto ancora a Siderno il presidente della Regione –  in questo spazio che si è aperto deve starci e noi ci staremo, da protagonisti, non per subire linee che arrivano dall’esterno. Il fattore principale sul quale intervenire è la cultura. A settembre proporremo un  forum, permanente,  che raccoglierà le migliori energie calabresi che vivono dentro e fuori regione e che articolerà un  progetto che coinvolgerà scuole, in modo attivo. La partecipazione non è concessione, ma condizione per spingere fuori dalla palude nella quale nostra terra è stata portata”. Centrando l’intervento in relazione all’area in cui si è svolta l’iniziativa, il presidente Oliverio ha rimarcato: “sulla direttrice jonica bisogna agire su strada statale 106 e su ferrovie ed in questa ultima direzione investiremo risorse proprie della Regione. Altro fattore su cui fal leva per lo sviluppo è quello dei grandi attrattori culturali. Il Ministero dei Beni Culturali,  di concerto con Regioni, ha in programma l’utilizzo di un fondo di cui 70- 80 milioni di euro saranno destinati alla Calabria. Ho chiesto che vengano utilizzati sul percorso Magna Grecia, comprendendo Sibari, Crotone, Roccelletta, Monasterace, Locri.”

“Il cuore e la Terra”: il nuovo libro di Laratta e Oliverio

libro laratta fotoGIRIFALCO – Un piccolo angolo di paradiso. Una voce magica. Un libro-manifesto di speranza. Sono questi gli ingredienti che hanno fatto da cornice alla presentazione de “Il Cuore e la Terra” di Franco Laratta e Nicodemo Oliverio. Nel cuore del centro storico, in piazzetta Santa Domenica, insieme al presidente di Confindustria Catanzaro, Daniele Rossi, l’autore Franco Laratta ha voluto spiegare la mission del suo lavoro. Prima, però, il pubblico è stato completamente rapito dalla voce di Antonino Giacobbe: talento allo stato puro. Dopo i saluti del presidente della Provincia, Enzo Bruno e l’intervento del sindaco di Girifalco, Pietrantonio Cristofaro, Laratta e Rossi hanno tracciato una visione di modello agricolo nuovo attraverso storie di aziende aperte impensabili fino a 15 anni fa. Non solo. Rossi ha parlato anche della sua esperienza professionale proponendo, poi, la storia di un giovane che, del cuore e della terra, ha fatto la propria ragione di vita. La testimonianza di Stefano Caccavari è, sicuramente, stato uno dei momenti più belli della serata. “Nel maggio 2014 è partito a San Floro il progetto “Orto di Famiglia”, che da subito ha dato la possibilità alle famiglie del catanzarese di mangiare in modo sano le verdure e ritrovare il gusto e il sapore genuino come una volta. Noi a differenza degli altri – ha raccontato Stefano – non usiamo concimi chimici e non usiamo nessun pesticida, questo significa per le famiglie avere la sicurezza di mangiare verdure biologiche e naturali. A poco più di un anno (maggio 2015) dalla nascita del progetto “Orto di Famiglia” contiamo 94 famiglie tutte accomunate da un grande e forte interesse a mangiare sano e a recuperare il contatto con la tradizione e la nostra terra”. Il dibattito è, quindi, proseguito con gli interventi dell’assessore alla Cultura, Elisa Sestito, dei consiglieri delegati Filippo de Stefani ed Elisabetta Ferraina, dell’architetto Domenico Conaci e del direttore amministrativo del Gal Serre Calabresi – Alta Locride, Carolina Scicchitano. Non sono mancate le domande e le osservazioni da parte del pubblico. La serata si è conclusa con la magistrale esibizione di Antonino Giacobbe.

 

Direzione straordinaria del Pd sul Mezzogiorno: Oliverio sta con Renzi

Mario OliverioDichiarazione del presidente della Regione Mario Oliverio: Bene ha fatto Matteo Renzi a convocare una Direzione straordinaria del Pd sul Mezzogiorno. “Bene ha fatto Matteo Renzi a convocare una riunione straordinaria della Direzione nazionale del Pd per affrontare il problema del Mezzogiorno. Urge definire al più presto una concreta strategia stabilendo un progetto organico da inserire nel contesto europeo e nazionale. In questi anni si è compreso in maniera chiara ed inequivocabile che senza il Sud Il Paese non riparte e che i segnali di ripresa nazionale non acquisteranno mai i caratteri di uno sviluppo stabile e duraturo. E lItalia, quindi, che ha bisogno del Sud anche se spetta alle classi dirigenti meroidionali esprimere tutto il loro potenziale di cultura politica, di forza programmatica, in modo tale da ottenere rispetto e risultati concreti. Per ottenere rispetto occorre definitivamente cancellare i pregiudizi e le descrizioni stereotipate di un Mezzogiorno come luogo delle mafie e del malaffare e valorizzare il positivo che viene da questa parte del Paese in cui ci sono uomini e donne che non si rassegnano, che non vogliono assolutamente consegnarsi al degrado e allemarginazione. La classe dirigente calabrese e meridionale, in questo senso, non può e non deve chiedere sconti a nessuno e di nessun tipo. Essa, per prima, deve avere le carte in regola per essere credibile al tavolo del confronto nazionale. Lho detto e ripetuto spesso in questi mesi: bisogna voltare pagina e mandare definitivamente in soffitta i metodi e le pratiche deleterie che appartengono al passato e che hanno distrutto la Calabria ed il Sud del Paese. Il Mezzogiorno si gioca il proprio futuro sulla legalità, sul rispetto delle regole, sulla credibilità, sulla valorizzazione del merito e sulla concretezza. Avere le carte in regola vuol dire mantenere gli impegni ed attuare i programmi con adeguati strumenti di monitoraggio, controllo, premialità o penalità sugli esiti; vuol dire trasparenza e codici rigorosi di comportamento e nuovo rapporto tra governo e burocrazia; vuol dire rigore nella lotta alla mafia ed alla corruzione. Su questi principi le forze sane di questa terra, che sono di gran lunga la maggioranza, devono stringere un patto solido e forte, capace di emarginare quanti ancora vogliono perpetuare le vecchie logiche e le politiche del clientelismo e del pressappochismo per ridare al Sud e alla nostra gente la fierezza e la dignità di rialzarsi in piedi e rivendicare senza complessi, paure ed esitazioni quanto serve per imboccare definitivamente la strada della crescita e dello sviluppo.

Il presidente Oliverio sul Porto di Gioia Tauro

Insediamento presidente Regione Mario OliverioE’ stato sottoscritto oggi, presso la sede della Regione,  l’accordo tra  Regione Calabria, Autorità  Portuale di Gioia Tauro,  Direzione Territoriale del Lavoro di Reggio Calabria, Medcenter Container Terminal S.p.A., Confindustria di Reggio Calabria ed Organizzazioni Sindacali per la proroga della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria.

È stata questa una importante occasione- informa una nota dell’Ufficio Stampa della Giunta- per fare il punto sulle iniziative che in particolare riguardano l’infrastruttura portuale e l’intera area del retroporto di Gioia Tauro.

“Quella di Gioia Tauro – ha detto il presidente della Regione Oliverio-  è una infrastruttura che ha rilevanza strategica per lo sviluppo della Calabria e dell’intero Paese. Ecco perché, in coerenza con il programma presentato agli elettori, abbiamo istituito un apposito assessorato al sistema della logistica, sistema portuale regionale e ‘sistema Gioia Tauro’ per il quale abbiamo chiamato il professor Francesco Russo, la cui competenza in tema di portualità e  logistica è  nota e riconosciuta a livello nazionale ed internazionale. Il nostro obiettivo è quello di realizzare intorno allìinfrastruttura di Gioia Tauro la Zona Economica Speciale (ZES). Uno strumento per il quale, anche in queste settimane, abbiamo approfondito l’interlocuzione con il governo nazionale, affinché siano attivate la procedure necessarie in sede comunitaria per candidare l’area portuale di Gioia Tauro a tale importante e strategico riconoscimento.”

“Abbiamo già avviato un confronto- ha proseguito-  con il Ministero delle Infrastrutture sul progetto relativo alla portualità e sulle ipotesi di riordino delle Autorità Portuali. L’infrastruttura di Gioia  Tauro, per la rilevanza che assume nel sistema portuale nazionale e del Mediterraneo, avrà un ruolo centrale nella riorganizzazione del sistema portuale calabrese e nazionale. L’assessore Russo è già all’opera per monitorare l’Accordo di Programma Quadro su Gioia Tauro e per definire un cronoprogramma in direzione della realizzazione di obiettivi importanti in esso contenuti e non realizzati nel corso di questi anni, con implicazioni certamente non positive,  per aiutare il porto di Gioia Tauro ad affermare pienamente le proprie potenzialità di sviluppo e la funzione strategica che può esprimere.”

“Anche le potenzialità e le implicazioni che questa  infrastruttura può esprimere- ha affermato ancora  Oliverio- per l’intera area del retroporto saranno al centro della nostra azione di governo. In tal senso bisognerà recuperare ritardi e mettere in atto una concreta  azione in direzione di attrattività, di investimenti e di incentivazione e sostegno alle imprese. L’Accordo di Programma che proprio in questi giorni sottoscriveremo con il Ministero dell’Economia, Invitalia, la Regione Puglia e LCV( investitore internazionale nel settore automotive) costituisce un primo, significativo risultato di una azione che dovrà essere sviluppata anche attraverso la destinazione di risorse verso un necessario processo di industrializzazione a cui la Calabria non può rinunciare e che dovrà, a partire da Gioia Tauro, coinvolgere importanti realtà del territorio regionale.”

“Anche in direzione della intercettazione di crescenti volumi di traffico che il porto di Gioia Tauro è in grado di movimentare- ha informato inoltre il presidente della Regione-  abbiamo  avuto nelle scorse settimane  a Ginevra un importante incontro con il signor Aponte che ha riconfermato l’interesse della MSC per Gioia Tauro e naturalmente il nostro impegno, ma anche quello del governo nazionale, dovrà essere volto ad alimentare  le condizioni per affermare pienamente il livello di  competitività richiesto. In questo senso, come Regione, abbiamo deciso la destinazione di 4 milioni e 200mila euro per l’abbattimento delle tasse di ancoraggio che, sommate ai 3milioni destinati in tale direzione dall’Autorità Portuale, consentono di fare concreti passi in avanti in questa direzione. Il nostro obiettivo è quello  di attivare  investimenti perché la infrastrutturazione  ed i collegamenti necessari ( gateway, bacino di carenaggio ecc. ) siano realizzati in tempi certi e tali da consentire di non perdere ulteriori battute rispetto ai ritardi accumulati negli ultimi anni. “

Nel corso dell’incontro sono intervenuti i rappresentanti dei soggetti firmatari dell’accordo che hanno per questo espresso soddisfazione.

Proposta lavoratori Lsu-Lpu inserita nel maxiemendamento. Oliverio esprime la sua soddisfazione

Insediamento presidente Regione Mario OliverioIl Presidente della Regione, Mario Oliverio, commenta così la bella notizia proveniente dalla Capitale, secondo cui la proposta che riguarda i lavoratori calabresi è stata inserita nel maxiemendamento su cui il Governo proporrà la fiduci: “Finalmente, ci siamo. Esprimo soddisfazione per il recepimento nel maxiemendamento del governo della proposta che consente agli Lsu-Lpu calabresi di poter continuare il loro rapporto di lavoro alle dipendenze dei comuni per garantire servizi essenziali alle comunità”.