Archivi tag: OLOCAUSTO

A Cosenza “Per non dimenticare- L’Olocausto, aberrazione del genere umano”

COSENZA – “La Shoah è stato il male assoluto e non c’è altro riferimento storico che le si avvicini per nefandezza e per gli obiettivi che perseguiva».
Lo ha detto questa mattina, portando i saluti del Sindaco Mario Occhiuto, al convegno sulla giornata della memoria, sul tema Per non dimenticare l’Olocausto, aberrazione del genere umano” organizzato dall’Istituto Superiore Da Vinci-Nitti di Cosenza, il dirigente del settore educazione del Comune , Mario Campanella.
«Come città – ha detto Campanella – siamo in costante rapporto con il mondo ebraico del quale ammiriamo la capacità di identificazione, la bellezza culturale di cui è portatore, la forza con la quale è riuscito a resistere a millenni di persecuzione.
Dobbiamo partire da quella tragedia – ha detto ancora Campanella – per lanciare messaggi di speranza, di rispetto, di tolleranza tra le nuove generazioni, non dimenticando che la Shoah è stata la più grande sconfitta per l’Umanesimo».
L’iniziativa, per celebrare la memoria all’Istituto “Da Vinci-Nitti” in occasione della giornata per ricordare le vittime dell’olocausto, ha visto anche la proiezione di filmati d’epoca, testimonianze e racconti di uno dei momenti più bui della storia.
Oltre al Dirigente scolastico, prof. Giorgio Clarizio, hanno preso parte alla manifestazione la prima rabbina donna in Italia, Rabbi Barbara Aiello e Roque Pugliese, membro della comunità ebraica di Napoli. A loro è toccato raccontare le storie degli ebrei italiani vittime delle leggi razziali prima, e dei campi di internamento e concentramento poi.
La giornata ha rappresentato un momento di riflessione anche sugli ebrei in Calabria e, in particolare, sulla storia del Campo di Ferramonti di Tarsia.
Su questo tema si sono susseguiti i contributi del Sindaco di Tarsia, Roberto Ameruso, dello storico dell’Università della Calabria, Adele Valeria Messina e di Marilena Cerzoso, archeologa e direttrice del Museo dei Brettii di Cosenza.
A questo proposito, proprio al Museo dei Brettii e degli Enotri, domenica 27 gennaio, in occasione della giornata della Memoria, sarà proiettato, dalle 10 alle 13 e dalle 15,30 alle 19,30 (con ultimo ingresso alle 19,10) il filmato “Ferramonti. Il bene del male”, realizzato dagli studenti del “Da Vinci-Nitti” e che è stato proiettato anche durante la manifestazione di questa mattina.

 

 

Atti vandalici a Ferramonti di Tarsia, celebrare il 25 aprile per non dimenticare

ROMA – «Gli atti vandalici della notte scorsa nel campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia e al Museo della Memoria sono un episodio deplorevole. Auspico che vengano identificati i colpevoli a cui sia inflitta una pena esemplare». A dirlo è Dorina Bianchi, sottosegretario al Turismo e deputato calabrese di Alternativa Popolare.

«Episodi come questo – aggiunge – dimostrano l’importanza di celebrare giornate come quella del 25 aprile e della memoria dell’olocausto ebraico. Dobbiamo tener vivo il ricordo degli errori per non commetterli mai più».

 

Ferramonti Luogo della memoria

Il Movimento Telesaudadista celebra la Giornata della Memoria con “Incidente a Vichy”

COSENZA – Anche il Movimento Telesaudadista celebrerà quest’anno la Giornata della Memoria. Sentitamente e a modo suo, ovvero attingendo al pregiato e copioso patrimonio televisivo classico in cui argomenti come l’Olocausto e l’antisemitismo sono stati più volte trattati. Per venerdì 27 gennaio alle ore 21 è infatti in programma un incontro curato dal suo fondatore, Ugo G. Caruso, in cui sarà riproposto il poco noto “Incidente a Vichy” di Athur Miller nella versione televisiva realizzata da Marco Leto su traduzione di Bruno Fonsi e trasmessa dalla Rai il 25 marzo del 1969. Straordinario il cast, tutto maschile: Renato De Carmine, Franco Graziosi, Paolo Graziosi, Mario Piave, Pietro Biondi, Vittorio Mezzogiorno, Lucio Rama, Pier Luigi Zollo, Gian Domenico Caruso, Franco Mezzera, Edoardo Florio. Si tratta di un kammerspiel dall’atmosfera tesa e minacciosa in cui il celebre drammaturgo americano di origine semita, dispone i suoi personaggi, un campionario di spauriti ebrei o presunti tali, convocati in un ufficio della polizia francese per una verifica sulle loro origni durante il governo collaborazionista di Petain. Durante l’attesa questi si confrontano, anche duramente, sulla loro condizione, i loro orientamenti, le loro paure, i loro destini, sino all’imprevedibile finale. Scritto da Miller nel 1964, “Incidente a Vichy” è un testo potente sull’olocausto ed una riflessione originale sul tema tante volte dibattuto in sede storica dell’arrendevolezza degli ebrei di fronte al progetto nazista di genocidio.