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Omicidi ‘ndrangheta, cinque persone finiscono in carcere

CATANZARO – Le Direzioni distrettuali antimafia di Milano e Catanzaro, con inchieste svolte in sinergia e coordinamento, hanno fatto luce su due omicidi di ‘ndrangheta compiuti in Calabria e Lombardia.

In particolare, le indagini – che hanno fatto seguito all’operazione Stige condotta nel gennaio 2018 che ha disarticolato la “locale” di ‘ndrangheta di Cirò – hanno permesso, secondo gli inquirenti, di risalire a mandanti ed autori degli omicidi di Vincenzo Pirillo, ucciso il 5 agosto 2007 a Cirò Marina (Crotone) e di Cataldo Aloisio, assassinato il 27 settembre 2008 a Legnano (Milano).

In particolare, dalle indagini dei carabinieri del Ros di Milano e Catanzaro, con la collaborazione della Dia di Milano e dei carabinieri di Crotone, hanno permesso di accertare che i delitti sono maturati in seno al sodalizio cirotano e sono stati decisi dai vertici della locale di Cirò Marina, indicati in Silvio Farao e Cataldo Maricola, per il mantenimento degli equilibri interni all’organizzazione. Cinque le persone arrestate.

Fonte Ansa

Omicidi vibonese, giudizio immediato per Francesco Olivieri

VIBO VALENTIA – Giudizio immediato per Francesco “Ciko” Olivieri, l’uomo che nel maggio scorso ha ucciso due persone e ferite altre 3 tra Nicotera e Limbadi. Il gip di Vibo Valentia, infatti, ha accolto la richiesta del pubblico ministero Concettina Iannazzo per evidenza della prova fissando la prima udienza, davanti la corte d’Assise di Catanzaro, al 19 febbraio 2019.

A pesare sulla decisione del pm, oltre alle indagini dei carabinieri – che hanno fatto luce su quanto avvenuto tra Limbadi e Nicotera l’11 maggio scorso – anche le dichiarazioni rese dall’indagato che ha ammesso di essere l’autore degli omicidi di Giuseppina Mollese e Michele Valarioti, avvenuti nelle rispettive abitazioni a Nicotera, mentre altre tre persone sono riuscite a scampare alla morte nel corso della sparatoria avvenuta nel bar di Limbadi pochi minuti prima del duplice omicidio. Un’azione di morte che Olivieri non è riuscita a completare per l’intervento dei carabinieri: sulla sua lista c’erano infatti almeno altre tre persone.

Fonte e Foto Ansa

Omicidi a San Lorenzo del Vallo, celebrati i funerali

SAN LORENZO DEL VALLO (CS) – L’intera comunità di San Lorenzo del Vallo ha dato l’estremo saluto a Edda Costabile e Ida Attanasio, madre e figlia, uccise domenica mattina a colpi di pistola all’interno del cimitero. Una folla ha accolto con un lungo applauso l’arrivo dei due feretri nella piccola chiesa di San Lorenzo Martire che non è riuscita a contenere le centinaia di persone che hanno voluto dare l’estremo saluto alle due donne. Il rito funebre è stato officiato dal parroco don Alfredo Pisani e dal parroco di Tarsia don Natale Caruso. Nella sua omelia don Alfredo ha sostenuto che «è il momento della preghiera. Offriamo al signore con sacrificio le anime delle sorelle Edda e Ida. La vita – ha continuato – è un dono di Dio. Rispettarla significa avete rispetto di Dio. Non bisogna perdere la speranza che la possiamo trovare nella parola del Signore. Ci stringiamo al dolore della famiglia Attanasio, un dolore che ha colpito e toccato l’intera comunità che si è stretta attorno alla famiglia. Resta sempre l’amarezza e lo sconforto della morte – ha proseguito il sacerdote – ma non dobbiamo mai abbandonare la speranza. Edda, donna esemplare, ha istruito gli ignoranti e gran parte dei ragazzi di San Lorenzo. Una vita spesa per gli altri. Dobbiamo vivere per loro. Che possano riposare nella pace dei giusti». All’uscita i feretri sono stati nuovamente salutati da un applauso. La salma di Ida è stata portata nel cimitero di Tarsia, mentre quella della madre nel cimitero di San Lorenzo del Vallo dove le due donne dono state uccise.