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Acri, sindaco chiude gli spazi pubblici per evitare gli assembramenti

ACRI (CS) – Preoccupa un’eventuale crescita dei contagi nel territorio comunale di Acri. Così, in attesa di una stretta a livello nazionale, il sindaco di Acri, Pino Capalbo, per il fine settimana ha firmato l’ordinanza che dispone la chiusura – dalle ore 18,00 alle ore 22,00 – dal 12 marzo fino al 14 marzo 2021, dei seguenti spazi pubblici al fine di evitare assembramenti:

▪️Corso Sandro Pertini

▪️Via La Pira

▪️Villa Comunale “Gazebo”

▪️Villa Comunale Via Montessori

▪️Via Padula

▪️Piazza Marconi

▪️Via G. Amendola

▪️Via A. Gramsci

▪️Piazzetta Feraudo

▪️Piazza Sprovieri

▪️Piazza Matteotti

▪️Via P. Calamandrei

▪️Via P. Mancini

▪️Piazza Purgatorio

▪️Piazza Don Domenico Confe (Serricella)

▪️Piazza Don Francesco Nigro
(San Giacomo d’Acri)

▪️Via Izzo (San Giacomo d’Acri)

▪️Sospensione del mercato settimanale su Piazza Purgatorio per il giorno 13.03.2021

▪️Chiusura dei campetti di calcio collocati all’aperto nonché di pertinenza di aree private.

 

Ordinanza superiori, dad a richiesta. Spirlì: «Strumento democratico»

CATANZARO – Presenza in aula al 50% e didattica digitale integrata per tutti gli studenti delle scuole superiori le cui famiglie ne facciano esplicita richiesta. È quanto prevede, a partire dal prossimo 1 febbraio, l’ordinanza (n. 4) firmata oggi dal presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì, con la quale vengono fissate ulteriori misure per la prevenzione e la gestione dell’emergenza covid-19. Con il provvedimento si determina anche la cessazione, in tutta la regione, delle misure previste dalla zona arancione.

L’ORDINANZA per le scuole

Alla luce dell’ultimo monitoraggio settimanale del ministero della Salute e dell’Istituto superiore di sanità – nel quale si evidenzia come l’epidemia resti «in una fase delicata e un nuovo rapido aumento nel numero di casi nelle prossime settimane è possibile, qualora non venissero garantite rigorose misure di mitigazione sia a livello nazionale che regionale» –, nell’ordinanza viene sottolineato come la ripresa in presenza delle attività scolastiche secondarie di secondo grado «necessita di forte attenzione, prudenza e degli opportuni contingentamenti, nell’ottica delle indicazioni nazionali circa la riduzione della movimentazione delle persone e del divieto di assembramento».
«Le Istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado statali e paritarie e delle Scuole di istruzione e formazione professionale, nonché le istituzioni universitarie – è scritto nell’ordinanza –, limitano la didattica in presenza a non più del 50% della rispettiva popolazione studentesca, nei primi 30 giorni dalla ripresa delle attività, nel rispetto di tutte le misure di prevenzione vigenti e fatte salve le deroghe circa l’attività in presenza, già individuate nelle specifiche ordinanze emergenziali». Alle istituzioni scolastiche in questione è raccomandata un’organizzazione che preveda: la presenza in ciascuna rispettiva aula di non più del 50% degli studenti rispetto alla capienza prevista; la didattica integrata online, in modalità sincrona per la restante parte degli studenti non presenti in aula; la didattica digitale integrata per tutti gli studenti le cui famiglie ne facciano esplicita richiesta, nell’ottica di una migliore gestione organizzativa, anche alternativa al differenziamento degli orari di ingresso/uscita.
 
SPIRLÌ: «STRUMENTO DEMOCRATICO»
 
«Un’ordinanza che consente alle famiglie di poter decidere, secondo le proprie necessità, se fare uscire o meno i ragazzi di casa – afferma Spirlì – è un buon strumento democratico, perché supera ogni possibile partigianeria. In questo preciso momento storico, con una campagna vaccinale che procede a passo incerto, con i territori che rispondono a fasi alterne agli assalti del Covid – a volte timorosi, spesso eccessivamente ottimisti – e con un Governo scaduto e uno che tarda a nascere, mantenersi guardinghi per almeno due settimane può servire a ridurre i rischi e a preparare strategie sempre più efficaci».«Abbiamo potuto rivolgere il provvedimento – conclude il presidente – solo agli istituti superiori, nel rispetto delle volontà espresse da altri organi competenti riguardo alla didattica nelle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado. Mi auguro che questa decisione possa essere condivisa, per il bene di tutti».

SAN LUCA resta zona rossa

L’ordinanza, inoltre, dispone, fino al 7 febbraio 2021, la proroga della zona rossa nel comune di San Luca, a differenza del Comune di Casignana (Contrada Palizzi), dove le misure restrittive cessano di avere efficacia.

Ordinanza Spirlì: 8 comuni zona rossa, 4 arancione

CATANZARO – Il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, ha firmato l’ordinanza n. 92 che prevede ulteriori misure per la prevenzione e la gestione dell’emergenza epidemiologica dal Covid-19 in otto comuni identificati a livello regionale come “zona rossa” e in altri quattro in “zona arancione”.

I comuni in “zona rossa” sono Bagnara Calabra (Rc), Platì (Rc), Bruzzano Zeffirio (Rc), Cardeto (Rc), Pallagorio (Kr), Cotronei (Kr), Isola Capo Rizzuto (Kr), Mileto (Vv); quelli in “zona arancione” sono Pizzo (Vv), Rombiolo (Vv), San Gregorio d’Ippona (Vv) e San Costantino Calabro (Vv).

L’ANDAMENTO DEI CONTAGI

La nuova ordinanza è stata emanata in considerazione dei contagi registrati negli ultimi 10 giorni. Negli otto comuni in “zona rossa” «si registra un’incidenza di nuovi casi confermati nel periodo in esame che, in relazione alla popolazione residente, assume aspetti di forte criticità, per i quali appare necessario rafforzare decisamente le misure di prevenzione, unitamente a specifiche limitazioni supplementari, rispetto a quelle già stabilite dalla regolamentazione nazionale e regionale, per tutte le aree geografiche».

Quanto ai Comuni in “zona arancione”, «si registra un trend di nuovi casi confermati che, pur in presenza di un apparente rallentamento della curva, impone l’adozione di misure intermedie» al fine di limitare «i momenti di possibile assembramento che potrebbero dar luogo a nuovi contagi, non diversamente contenibili».

LE MISURE NELLE ZONE ROSSE

Nei Comuni di Bagnara Calabra, Platì, Bruzzano Zeffirio, Cardeto, Pallagorio, Cotronei, Isola Capo Rizzuto, Mileto, si dispone «il divieto di allontanamento da parte di tutte le persone ivi presenti, riducendo drasticamente ogni possibilità di vicinanza fisica e limitando al massimo ogni spostamento».

È fatto divieto «a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un Comune diverso rispetto a quello in cui attualmente si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute, debitamente autocertificati».

Sussiste, inoltre, «il divieto di accesso all’interno del territorio comunale, fatta salva la possibilità di transito in ingresso e in uscita» per operatori sanitari e forze dell’ordine».

Sono consentiti «unicamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute, nonché di quelli ritenuti essenziali». Sono, ancora, «sospese tutte le attività commerciali e produttive, ad eccezione di quelle ritenute essenziali», per come indicato dal Dpcm del 3 novembre 2020. Restano chiusi, indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari. Restano invece aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie e le parafarmacie.

Sono sospese «le attività dei servizi di ristorazione (tra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), a esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale». Resta consentita «la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché dalle ore 5 fino alle ore 21 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze».

Sono, infine, sospese in presenza «le attività scolastiche di ogni ordine e grado, ad esclusione dei nidi e delle scuole dell’infanzia (servizi educativi 0-6 anni), con ricorso alla didattica a distanza, rimettendo in capo alle autorità scolastiche la rimodulazione delle stesse; resta consentita, sulla base delle singole organizzazioni, per gli studenti con bisogni educativi speciali, la didattica digitale integrata presso gli Istituti scolastici, alla presenza dei rispettivi insegnanti di sostegno».

LE MISURE NELLE ZONE ARANCIONI

Nei Comuni di Pizzo, Rombiolo, San Gregorio d’Ippona e San Costantino Calabro si dispone che: «All’interno del territorio comunale non sono consentiti spostamenti delle persone fisiche, dalle ore 21 alle ore 5 del giorno successivo. Sono consentiti soltanto gli spostamenti motivati da esigenze lavorative, situazioni di necessità, situazioni di urgenza o motivi di salute. Per giustificare gli spostamenti dovrà essere necessario esibire una autodichiarazione, utilizzando il modello allegato all’ordinanza n. 80/2020. Resta consentito in ogni caso fare rientro presso il proprio domicilio, dimora o residenza».

Sono sospese le attività dei servizi di ristorazione a esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale. Resta consentita «la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché dalle ore 5 fino alle ore 21 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze».

LE MISURE IN COMUNE

Per tutti e 12 i Comuni interessati dall’ordinanza si ribadisce «il divieto assoluto di assembramento, il rispetto delle misure di distanziamento fisico interpersonale e delle misure igieniche di prevenzione e raccomandare fortemente l’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie anche all’interno delle abitazioni private in presenza di persone non conviventi».

Il provvedimento firmato da Spirlì dispone anche che i dipartimenti di Prevenzione «proseguano l’attività di monitoraggio sulla popolazione residente e forniscano assistenza ai richiedenti, in termini di attestazioni connesse alle assenze da lavoro».

SPIRLÌ: «SERVE IL CORAGGIO DELLE SCELTE»

«È sempre difficile dover decidere di intervenire in maniera netta e radicale sulla vita di intere comunità, ma il contrasto al Covid-19 – spiega il presidente Spirlì – passa attraverso il coraggio di scelte nette e, a volte, impopolari. I calabresi capiranno che definire i confini a un contagio evidente è una importante misura che tutela sia chi è già stato toccato dal virus sia chi da esso deve difendersi. È ormai acclarato che l’isolamento controllato è uno degli strumenti più efficaci contro gli assalti del Coronavirus».

 

Regione istituisce 2 nuove zone rosse (Giffone e Caccuri) e 7 zone arancioni

CATANZARO – Ai fini del contenimento della diffusione del Covid-19, e in considerazione delle misure vigenti, il presidente ff della Regione Calabria, Nino Spirlì, ha firmato l’ordinanza 83 che limita gli spostamenti delle persone fisiche e sospende le attività scolastiche in presenza nei Comuni, identificati come “zona rossa”, di Giffone, Caccuri, e nei Comuni, identificati come “zona arancione”, di Mangone, Rovito, Spezzano della Sila, Zumpano, Anoia, Rosarno e Taurianova. Il provvedimento, firmato anche dal delegato del soggetto attuatore, Antonio Belcastro, è in vigore dal 31 ottobre 2020 fino a tutto il 13 novembre 2020.

MISURE COMUNI GIFFONE E CACCURI

Per i Comuni di Giffone e Caccuri l’ordinanza dispone «il divieto di allontanamento da parte di tutti gli individui ivi presenti, riducendo drasticamente ogni possibilità di vicinanza fisica e limitando al massimo ogni spostamento; in ogni caso, è fatto divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso rispetto a quello in cui attualmente si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute; sussiste il divieto di accesso all’interno del territorio comunale, fatta salva la possibilità di transito in ingresso e in uscita dal territorio individuato, per gli operatori sanitari e socio-sanitari, per il personale impegnato nei controlli e nell’assistenza e nelle attività riguardanti l’emergenza e per le forze dell’ordine, forze di polizia, forze armate, corpo nazionale dei vigili del fuoco, impiegati per le esigenze connesse al contenimento della diffusione del Covid-19 o in altri servizi d’istituto, dei servizi pubblici essenziali, per gli spostamenti connessi alle relative attività».Il provvedimento «consente, all’interno del territorio interessato, unicamente gli spostamenti ritenuti essenziali, per come elencati in allegato 1 alla presente ordinanza, in linea con quanto già approvato con l’ordinanza n. 29/2020, relativo alle misure specifiche applicabili ai Comuni identificati come “zona rossa”, nei quali l’andamento epidemico aveva avuto una particolare evoluzione».Stabilisce inoltre «la sospensione di tutte le attività commerciali e produttive, ad eccezione di quelle ritenute essenziali, secondo quanto già previsto dalle disposizioni nazionali e regionali in tema di lockdown».

MISURE COMUNI GIFFONE, CACCURI, MANGONE, SPEZZANO DELLA SILA, ROVITO, ZUMPANO, ANOIA, ROSARNO E TAURIANOVA

Per i Comuni di Giffone, Caccuri, Mangone, Spezzano della Sila, Rovito, Zumpano, Anoia, Rosarno e Taurianova l’ordinanza dispone «il divieto di spostamento delle persone fisiche, dalle ore 21,00 alle ore 05,00 del giorno successivo. Sono consentiti soltanto gli spostamenti motivati da esigenze lavorative, situazioni di necessità, situazioni di urgenza o motivi di salute. Per giustificare gli spostamenti dovrà essere necessario esibire una autodichiarazione, utilizzando il modello allegato all’ordinanza n. 80/2020. É consentito in ogni caso fare rientro presso il proprio domicilio, dimora o residenza».Sospende «in presenza, le attività scolastiche di ogni ordine e grado, con ricorso alla didattica a distanza, rimettendo in capo alle autorità scolastiche la rimodulazione delle stesse. Restano in capo alle autorità scolastiche gli adeguati controlli atti a verificare l’effettiva presenza degli studenti presso il proprio domicilio/residenza per tutto l’arco delle giornate di lezione; resta consentita, sulla base delle singole organizzazioni, per gli studenti con disabilità, la didattica digitale integrata presso gli Istituti scolastici, alla presenza dei rispettivi insegnati di sostegno. Le autorità scolastiche dispongano misure affinché altre tipologie di accessi verso i plessi, siano contingentati».L’ordinanza prevede altresì «il divieto assoluto di assembramento, il rispetto delle misure di distanziamento fisico interpersonale e delle misure igieniche di prevenzione ed è raccomandato fortemente l’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie anche all’interno delle abitazioni private in presenza di persone non conviventi».Si ribadisce infine «la necessità, per tutte le persone presenti sui territori interessati, di mantenere comportamenti rispettosi dell’igiene, del distanziamento interpersonale con divieto di assembramenti e dell’uso continuativo di protezioni delle vie aeree, indispensabili a evitare nuove possibili fonti di contagio».

Covid, nuova ordinanza Spirlì: stop attività ambulatoriali e ricoveri non urgenti

CATANZARO – Le nuove disposizioni inerenti alle prestazioni sanitarie di specialistica ambulatoriale e di ricovero differibili sono contenute nell’ordinanza n. 82, firmata oggi dal presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, per la prevenzione e la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.

ATTIVITÀ AMBULATORIALI SOSPESE

Dal 31 ottobre 2020 a tutto il 24 novembre l’ordinanza, sottoscritta anche dal delegato del soggetto attuatore, Antonio Belcastro, «dispone la sospensione, all’interno delle strutture ospedaliere pubbliche, delle attività ambulatoriali per prestazioni specialistiche con classe di priorità D (Differibile) e P (Programmata), come definite dal Pngla 2019-2021, di cui all’Intesa Stato-Regioni 21.02.2019. Sono fatte salve le prestazioni ambulatoriali recanti motivazioni d’urgenza, nonché quelle di dialisi, di Pet/Tc, di radioterapia e quelle oncologiche-chemioterapiche, le prestazioni relative alla gravidanza a rischio e/o a termine ed i follow up non differibili. Sono fatti salvi, altresì, gli screening oncologici all’interno dei programmi organizzati, le prestazioni di ostetricia e ginecologia riportate in allegato 1 all’ordinanza 29/2020, gli esami, le visite ed ogni altra prestazione connessa alla procreazione, alla nascita e alla diagnosi prenatale e al parto, le visite cardiologiche, le sedute di vaccinazione, le donazioni di sangue». L’ordinanza «consente lo svolgimento regolare dei piani terapeutici, le somministrazioni di farmacoterapia e tutte quelle prestazioni non procrastinabili, in quanto potrebbero procurare un potenziale danno al paziente. Restano consentite le prestazioni ambulatoriali svolte in strutture pubbliche esterne ai presidi ospedalieri. Sono sospese le attività in regime di intramoenia». Il provvedimento, inoltre, dispone «la sospensione dei ricoveri in elezione e, quindi, differibili, all’interno delle strutture ospedaliere pubbliche, sia di area medica, che di area chirurgica – ivi compresi quelli in intramoenia – fatte salve le prestazioni di ricovero per riabilitazione ospedaliera in quanto il processo riabilitativo non può essere posticipato nelle sue fasi, al fine di evitare/ridurre eventuali esiti invalidanti».

ATTIVITÀ DA RIPROGRAMMARE

L’ordinanza stabilisce anche che «le strutture pubbliche interessate dal presente provvedimento procedano alla riprogrammazione delle attività ambulatoriali e di ricovero sospese ai sensi della presente ordinanza ad avvertire gli utenti le cui prestazioni e ricoveri siano stati sospesi, per riprogrammare l’appuntamento con la tempistica coerente con il presente provvedimento».

PAZIENTI DA TRASFERIRE

Secondo l’ordinanza firmata da Spirlì, «i presidi delle aziende ospedaliere dovranno trasferire presso i presidi ospedalieri territoriali direttamente gestiti dalle aziende sanitarie provinciali, i pazienti Covid-19 ricoverati stabilizzati e non ancora dimissibili al proprio domicilio, previa intesa tra le direzioni sanitarie delle strutture»; mentre «le strutture sanitarie dovranno procedere ad incrementare, nelle more dell’adesione a quanto previsto nel Dca n. 91 del 18 giugno 2020 e, fermo restando il disposto di cui all’ordinanza n. 80/2020, il numero di posti letto nelle unità operative di malattie infettive, al fine di ampliare la recettività dei pazienti Covid positivi, rimodulando i posti letto resisi disponibili dal provvedimento di sospensione dei ricoveri in elezione. 

Nuova ordinanza regionale: dal 19 giugno via libera a sale da ballo e discoteche

CATANZARO – Fase 3: una nuova ordinanza, la n. 51, emessa oggi dal presidente della Regione Jole Santelli, dispone la riapertura in Calabria di altre  attività economiche, produttive e ricreative.

Dal 15 giugno 2020, nel rispetto delle misure minime fissate nelle “Linee guida per la riapertura delle Attività economiche, produttive e picreative” della Conferenza delle Regioni e Province autonome, sono consentite le attività Economiche, Produttive e Ricreative della ristorazione, le attività turistiche (stabilimenti balneari e spiagge), le attività ricettive, i servizi alla persona (acconciatori, estetisti e tatuatori), il commercio al dettaglio (anche su aree pubbliche), uffici aperti al pubblico, piscine, palestre, manutenzione del verde, musei, archivi e biblioteche, attività fisica all’aperto, noleggio di veicoli e altre attrezzature, informatori scientifici del farmaco, aree giochi per bambini, circoli culturali e ricreativi, formazione professionale, cinema e spettacoli dal vivo, parchi tematici e di divertimento, sagre e fiere locali, strutture termali e centri benessere.

Dal 19 giugno 2020, potranno ripartire anche sale da ballo e discoteche (all’aperto o al chiuso), fiere, congressi e attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e sale slot. Restano sospesi gli eventi con assembramenti in spazi chiusi o all’aperto. Rimane obbligatorio il censimento delle persone fisiche in entrata nel territorio regionale, ad eccezione degli spostamenti per incarichi istituzionali.

Inoltre, a decorrere dal 21 giugno 2020 è prevista l’attività di screening con tampone rino-faringeo a cura delle Aziende sanitarie provinciali alle persone fisiche in arrivo nel territorio regionale, presso gli aeroporti e le principali stazioni ferroviarie, secondo un programma organizzato e definito dal Dipartimento regionale Tutela della salute e politiche sanitarie. Le compagnie aeree, ferroviarie e delle autolinee forniscono, nel rispetto del trattamento dei dati personali, su richiesta dei Dipartimenti di prevenzione, l’elenco dei passeggeri in arrivo sul territorio regionale, ai fini degli adempimenti per l’attività di screening e di contact tracing. Le Aziende sanitarie provinciali, anche attraverso i medici di medicina generale e i Pediatri di libera scelta, adottano iniziative per favorire la diffusione delle informazioni utili alla popolazione residente e ai turisti.

Resta fermo il divieto di ingresso e spostamento nel territorio regionale alle persone sottoposte alla misura dell’isolamento domiciliare per provvedimento dell’Autorità sanitaria o al ricovero in una struttura sanitaria o altra struttura allo scopo destinata, in quanto risultate positive al SARS-CoV-2/COVID-19, fino all’accertamento della guarigione. Il divieto vige anche per i soggetti con infezione respiratoria in atto, caratterizzata da febbre (maggiore di 37,5° C), i quali devono rimanere presso il proprio domicilio, prendendo contatto con il proprio medico curante. Resta vietato l’assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico.

Regione, via libera ad allestimento lidi e cura orti e bestiame

CATANZARO – Il presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, ha firmato un’ordinanza che introduce alcune novità nelle misure fino a questo momento adottate per il contenimento del Covid-19.

Semaforo verde per attività agricole e di conduzione di piccoli allevamenti di animali

La prima novità riguarda gli spostamenti all’interno del proprio Comune di residenza o verso altri Comuni limitrofi per motivi legati allo svolgimento di attività agricole e di conduzione di piccoli allevamenti di animali. Un provvedimento condiviso dal presidente Santelli con l’assessore all’agricoltura, Gianluca Gallo, resosi necessario alla luce del numero considerevole di agricoltori e allevatori amatoriali che compongono il tessuto produttivo della nostra regione.

Via libera a manutenzione e pulizia lidi e parchi acquatici

Altra novità, introdotta dall’ordinanza e frutto del confronto dell’assessore al turismo Fausto Orsomarso con le realtà del settore, riguarda i parchi acquatici, gli stabilimenti balneari e le concessioni demaniali marittime. A partire da domani, previa richiesta al Prefetto, sarà possibile recarsi nelle aree interessate per svolgere interventi di manutenzione, sistemazione, pulizia, installazione e allestimenti delle spiagge, senza esecuzione di modifiche o nuove opere.

LABORATORI DI PASTICCERIA APERTI ANCHE DOMENICA

Terzo e ultimo punto dell’ordinanza firmata in data odierna dal presidente Santelli, riguarda le attività di trasformazione di prodotti dolciari che rientrano nelle attività industriali e non commerciali. Pertanto le attività non saranno inibite nei giorni festivi, purché avvengano in locali non aperti, né accessibili al pubblico. La consegna dei prodotti dovrà avvenire solo “a domicilio”, nel rispetto dei requisiti igienico-sanitari, sia per il confezionamento che per il trasporto.

Regione, tutte le restrizioni prorogate fino al 13 aprile

CATANZARO – La presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, ha emanato un’ordinanza attraverso la quale viene prorogata fino al 13 aprile la validità delle disposizioni messe a punto per prevenire e contrastare la diffusione del Coronavirus.

Si tratta delle ordinanze che contengono misure come la cosiddetta ‘chiusura’ della regione Calabria, la sospensione delle attività ambulatoriali e dei ricoveri, le attività di controllo dei passeggeri in arrivo presso gli aeroporti e, ancora, la chiusura di attività come i parrucchieri, i barbieri e i centri estetici e dei supermercati per la giornata di domenica.

«Resta l’obbligo – si legge nella nota -, per chi arriva nella nostra regione per comprovati motivi di lavoro o di salute, di registrarsi al sito istituzionale https://emergenzacovid.regione.calabria.it/ e di informare le autorità locali e sanitarie, nonché di osservare la quarantena domiciliare per 14 giorni dall’arrivo con divieto di contatti sociali, di spostamento e di viaggi».

«Si tratta – si legge ancora – di una scelta coerente con le disposizioni assunte anche a livello nazionale per contenere il contagio. Mai come in questo momento è importante non abbassare il livello di guardia per non vanificare gli sforzi che tutti noi calabresi stiamo facendo, rimanendo a casa e rinunciando alla nostra quotidianità».

Infine «per garantire il proseguimento delle misure disposte dalla Regione Calabria, i Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende Sanitarie Provinciali, in aggiunta al personale già attivo presso le Unità Operative di Igiene e Sanità Pubblica, potranno reclutare altro personale in servizio presso le altre strutture ed Unità Operative del Dipartimento, per garantire servizi come la gestione dei flussi, la gestione della piattaforma Covid-19, la sorveglianza attiva, le indagini epidemiologiche, il contact tracing».

 

Coronavirus, anche Cutro diventa “zona rossa”

CROTONE – La presidente della Regione Calabria ha emanato l’ordinanza che dispone la ‘chiusura’ del Comune di Cutro (KR): è il terzo comune calabrese diventato praticamente “zona rossa” dopo Montebello Jonico e San Lucido.

«Una misura che – si rende noto nella nota – si è resa necessaria a seguito del numero di casi di positività al Coronavirus registrati negli ultimi giorni. L’ordinanza, così come già avvenuto per i comuni di Montebello Jonico (RC) e San Lucido (CS), prevede il divieto di allontanamento dal territorio comunale da parte di tutti gli individui presenti, il divieto di accesso nel territorio comunale, la sospensione delle attività degli uffici pubblici. Viene comunque garantita l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità. Potranno varcare i confini comunali gli operatori sanitari e socio-sanitari, il personale impegnato nelle attività collegate all’emergenza, gli esercenti che hanno attività consentite sul territorio e quelle strettamente strumentali ma tutti avranno l’obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione individuale. L’ordinanza consente il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza».

 

Coronavirus, Santelli: «Chiusi parrucchieri, barbieri e centri estetici»

CATANZARO – La governatrice della Calabria, Jole Santelli, ha appena firmato un’ordinanza che prevede la chiusura di negozi di barbiere, parrucchiere e centri estetici fino al 3 aprile. «Una misura già assunta da altre regioni – dichiara la Presidente di Regione -, considerata la particolarità di queste professioni, che impone una distanza molto ravvicinata con i clienti.Stiamo affrontando una situazione in continua evoluzione. È necessario fare di tutto per limitare la diffusione del contagio: non possiamo permetterci di trascurare nessun aspetto della vita quotidiana dei calabresi».