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Cosenza, Bruno Nardo nuovo primario UOC Chirurgia Generale

COSENZA Il prof. Bruno Nardo è il nuovo primario dell’ UOC Chirurgia Generale “Falcone”.

Proveniente dal Policlinico Universitario Sant’Orsola di Bologna, Nardo torna   nella città dei Bruzi, dove aveva già diretto, tra il 2007 e il 2012, la Chirurgia Epato-Bilio-Pancreatica,  inaugurando all’Ospedale dell’Annunziata la stagione dei trapianti di rene.

In servizio dal 1° giugno, l’equipe del prof Nardo – dr.ri Arcuri, Doni, Picarelli e Stabile – ha eseguito diversi  interventi chirurgici, per tumori dell’apparato digerente,  alcuni dei quali di alta complessità,  in pazienti  provenienti da diverse aree della Calabria.

Di recente, al  Congresso Nazionale Congiunto di Chirurgia, che si è svolto pochi giorni fa a Genova,   è stata assegnata   al prof Nardo l’organizzazione e la Presidenza del prossimo Congresso Nazionale della Società Italiana di Patologia dell’Apparato Digerente (SIPAD) che si svolgerà a Cosenza.

Al congresso di Genova, oltre a presentare la sua esperienza di chirurgia mini-invasiva, con il robot da Vinci per il trattamento di un tumore del fegato e con la laparoscopia per un tumore del pancreas, in due giovani pazienti calabresi, ha illustrato una nuova tecnica, da lui ideata, per il prelievo laparoscopico, a circuito chiuso, del grasso omentale, fonte inesauribile di cellule staminali.

«E’ un nuovo campo di ricerca  – ha dichiarato il prof. Nardo – per il quale abbiamo avviato  una collaborazione scientifica con il Dipartimento di Farmacia, Scienze della Salute e della Nutrizione, dell’ Unical.   Si tratta di una ricerca traslazionale, destinata ad aprire nuove strade nella terapia delle insufficienze d’organo e dei tumori per la ottimizzazione della cura dei pazienti».

Fonte Foto: IDoctors

 

 

Prevenzione dell’ictus, approccio multidisciplinare all’ospedale di Cosenza

COSENZA- “Approccio multidisciplinare alla prevenzione dell’ictus criptogenetico” è stato il titolo di un incontro, promosso dalle UOC di Cardiologia Interventistica diretta dal dr Francesco Greco e Neurologia diretta dal dr Alfredo Petrone per fare il punto sulla etiologia, sulla terapia farmacologica e sul trattamento interventistico già da tempo eseguito all’Ospedale Annunziata di Cosenza.
Una tavola rotonda con gli Health providers – medici di medicina generale, cardiologi e neurologi ambulatoriali sia del settore pubblico che privato – per condividere gli aggiornamenti e le evidenze scientifiche su prevenzione, cause e trattamento, con focus sulla tecnica di intervento percutaneo già da anni eseguita all’Hub di Cosenza dall’equipe della UOC Cardiologia Interventistica formata dai Dr. Federico Battista, Roberto Caporale, Daniela Chiappetta, Angelo Leone.
Al centro dell’ incontro la volontà di creare sinergie con gli operatori sanitari che lavorano sul territorio, concordando un approccio sistemico nel trattamento della patologia, con l’obiettivo di ridurre la migrazione sanitaria.
«L’ictus criptogenetico – ha spiegato il dr Greco – è tipico dei pazienti giovani affetti da “Forame Ovale Pervio», ovvero un difetto cardiaco congenito, una sorta di piccolo foro che mette in collegamento l’atrio destro del cuore con il sinistro. Questo passaggio, dopo la nascita si chiude in modo naturale. Quando ciò non avviene, dal foro possono passare dei coaguli che salendo fino al cervello determinano una ischemia cerebrale (TIA o Ictus). Da qui la necessità di chiudere, in prevenzione secondaria, questo difetto anatomico. Oggi la procedura viene eseguita con tecnica percutanea, e non più chirurgica, posizionando un dispositivo a forma di ombrellino a sigillare il “buchino”.
«La chiusura percutanea del Forame Ovale Pervio attraverso l’introduzione di una sonda nella vena della gamba (vena femorale) – ha sottolineato il responsabile della UOC Cardiologia Interventistica – è una procedura rapida, veloce (30-40 minuti) e a basso rischio di complicanze, che eseguiamo routinariamente nel nostro Laboratorio di Emodinamica da alcuni anni, con circa 15-20 impianti l’anno. Può essere eseguita in anestesia generale o in anestesia locale avvalendosi, per il posizionamento dell’ombrellino, dell’ausilio di una sonda ecografica transesofagea o intracardiaca. Di nota, l’approccio multidisciplinare alla diagnosi e alla terapia del TIA/Ictus PFO-correlato, che vede coinvolti cardiologi invasivi, ecocardiografisti, anestesisti, neurologi e neuroradiologi; un pool di professionisti esperti a garanzia dell’efficacia e della qualità della prestazione erogata all’interno dell’Annunziata».

Ospedale dell’Annunziata, eseguito intervento di cardiochirurgia su neonato

COSENZA – All’Annunziata di Cosenza è stato eseguito il primo intervento di cardiochirurgia su un neonato affetto da grave pervietà del dotto arterioso di Botallo, emodinamicamente significativo, con importante compromissione cardio-respiratoria. A darne notizia il direttore dell’UOC di Neonatologia e TIN, dr. Gianfranco Scarpelli che ha sottolineato: «l’ importanza dell’intervento per la sopravvivenza del neonato che non potendo essere trasportato in un Centro di Cardiochirurgia Pediatrica di altra Regione, essendo stato sottoposto recentemente, sempre nel nostro ospedale, ad intervento Laser agli occhi per una grave retinopatia del pretermine, è stato operato nel nostro presidio con l’intervento dell’Equipe della Cardiochirurgia dell’Ospedale Monaldi di Napoli diretta dal Prof. Guido Oppido.
Siamo riusciti a effettuare questo delicato intervento, in un neonato di appena 800 gr di peso, nato alla 26° settimana – ha spiegato Scarpelli – grazie all’impegno ed al supporto amministrativo e logistico del Direttore Generale dott Achille Gentile, del Direttore Sanitario dr Mario Veltri e de Direttore di Direzione Medica di Presidio, dr Salvatore De Paola».
«Abbiamo raggiunto un risultato importante: è il frutto – ha detto inoltre il direttore dell’UOC Neonatologia e TIN – di sacrifici e tanta volontà, di un lavoro corale che ha visto, in questi anni, l’impegno della dr.ssa Maria Lucente Responsabile dell’U.O. di Cardiologia Pediatrica, dell’Associazione Mattia Facciolla con la Presidente Teresa Intrieri, da sempre impegnata nell’assistenza neonatale concretizzatasi, di recente, nel fondamentale Progetto finanziato dalla Regione Calabria, per il miglioramento dell’assistenza ai neonati affetti da Cardiopatia Congenita».
«Quello di oggi – ha concluso Scarpelli – consolida un lavoro multidisciplinare, che dimostra sempre di più un ruolo prioritario nella diagnosi e cura delle malattie mediche e chirurgiche del neonato e della donna, confermato dai dati di attività che segnano un trend decisamente positivo e suggellano il Dipartimento Materno-Infantile dell’Ao Cosenza, centro di riferimento regionale per le patologie neonatali.
Grande soddisfazione viene espressa dalla Direzione Strategica diretta dal Dr. Achille Gentile che sta supportando le Unità Operative afferenti al Dipartimento Materno-Infantile con nuove Risorse Umane, Tecnologiche e Strutturali.
«E’ risultato del quale siano fieri – ha detto il Direttore Generale, Achille Gentile – perché inaugura un percorso virtuoso di sinergie e collaborazioni tra equipe e con altri presidi ospedalieri. L’intervento di oggi consolida l’eccellenza di un Dipartimento che continua a crescere e a fornire prestazioni sanitarie competitive e di grande livello professionale».

Ospedale di Cosenza, U.Di.Con:«Pazienti lasciati al freddo e al gelo»

COSENZA – «La scorsa settimana presso l’Ospedale Annunziata di Cosenza si battevano i denti – scrive in una nota Giandomenico Carino, responsabile U.Di.Con. – non è una metafora, ma proprio in pieno inverno al nosocomio cosentino non c’era la possibilità di riscaldarsi in quanto gli impianti di riscaldamento risultavano essere totalmente inesistenti. In particolare,presso l’ambulatorio trasfusionale, dove i ragazzi Thalassemici e altri emoglobinopatici svolgono la loro terapia, c’era un’atmosfera siberiana. Tutt’altro che di buon auspicio natalizio, poiché i pazienti tentavano di coprirsi quanto più possibile, mentre un ago al braccio li immobilizzava su un lettino, ed erano intenti a cercare di terminare l’emo-trasfusione, terapia già di per sé delicata che salva loro la vita e che richiederebbe ai medici ed ai responsabili di mettere in campo un minimo d’attenzione in più. La situazione nell’Ospedale di Cosenza non sembra essere delle migliori. I pazienti sono ricoverati al freddo e al gelo senza poter effettuare le cure in un clima quanto più tranquillo possibile, considerando che già è difficile per loro doversi sottoporre a determinati trattamenti. A nulla sono serviti i climatizzatori che, anche se fisicamente esistono e sono installati, non sono funzionanti – continua Carino- una situazione incredibile ed ancor più assurda se si pensa in quale periodo stagionale ci troviamo. Ma la domanda mi sorge spontanea: chi gestisce questi reparti riesce, ogni tanto, ad avere un pensiero lucido da dedicare ai loro pazienti? La cosa che ci lascia senza parole è che questa situazione diventi abitudine, o ancor meglio questa rassegnazione, e rischi di diventare accettazione. C’è anche il rischio anche che le cose facilmente risolvibili diventino montagne invalicabili e che la mancanza di fondi diventi un semplice scudo brandito dai vari dirigenti e responsabili, dove potersi nascondersi – conclude Carino – anche quando basterebbero minime accortezze in più per assicurare ai cittadini ed ai pazienti il superamento di ogni imprevisto e realizzare, finalmente, una buona gestione. Chiediamo che gli enti competenti intervengano il prima possibile per cercare di appore una toppa all’inefficienza del sistema sanitario calabrese, che già è grave di per sé».

L’ospedale dell’Annunziata è un centro di riferimento per la cura dell’obesità

COSENZA – Dal nuovo blocco operatorio “A. Petrassi”, due interventi di Sleeve Gastrectomy, per il secondo anno consecutivo, saranno proiettati in diretta, nell’ambito del 29° Congresso Internazionale di Chirurgia dell’Apparato Digerente.
L’equipe, composta dagli Operatori Ninni Urso e Carlo Chiodo e dagli Aiuti Domenico Chiappetta e Francesco Novello, i dottori anestesisti: Pino Pasqua, Alessandra Silvagni, Giovanni Reda e il gruppo infermieristico del Complesso Operatorio coordinato da Pino Scarpelli), ha eseguito in video laparoscopia due interventi di Sleeve Gastrectomy – restrizione dello stomaco – su due giovani pazienti affette da obesità patologica, entrambe provenienti da fuori provincia – Catanzaro e Reggio Calabria.
La Chirurgia bariatrica dell’Annunziata si conferma centro di riferimento dell’intera Calabria. Dal 2016 ad oggi sono stati condotti 260 interventi, di cui il 40% fuori provincia e lo 0.6 % provenienti da fuori regione.
«I risultati che stiamo ottenendo – ha dichiarato il dr Ninni Urso, Responsabile dell’Unita’ Operativa Dipartimentale di Chirurgia Bariatrica – sono il frutto del lavoro sinergico di un team multidisciplinare composto da endocrinologi, gastroenterologi, nutrizionisti, psicologi, radiologi ed Anestesisti», oltre alla preziosa collaborazione del personale parasanitario dell’UOC di Chirurgia Falcone, diretta dal Dr. A Perri.
«L’obesità è una patologia in triste aumento soprattutto tra le fasce più giovani della popolazione: la Calabria detiene il primato di obesità infantile ed è al secondo posto per l’obesità degli adulti. Grazie al management aziendale siamo riusciti, dal nulla, a creare una realtà che è punto di riferimento per l’intera regione che sta facendo registrare un trend positivo di migrazione al contrario».
«Sulla chirurgia bariatrica – ha detto il Direttore Generale, Achille Gentile – abbiamo giocato una scommessa che, visti i risultati riteniamo di avere abbondantemente vinto. Un servizio che arricchisce l’offerta sanitaria dell’Azienda cosentina, ma soprattutto da risposte concrete ad una patologia, quella dell’obesità che ha costi sociali molto alti». «Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti – ha detto Gentile – che vanno annoverati nell’ottimo lavoro svolto dall’equipe guidata dal dr Urso e dal team multidisciplinare che prende in cura il paziente e lo accompagna lungo il percorso di cambiamento. La riconoscenza dei pazienti e vetrine internazionali come quella offerta dal 29° Congresso internazionale di Chirurgia dell’Apparato Digerente ci confermano la bontà delle scelte manageriali a suo tempo effettuate».
Una vetrina prestigiosa quella del Congresso internazionale in cui sono previste dirette dalle sale operatorie dei cinque continenti. Una maratona di videochirurgia che ha visto l’Annunziata protagonista nella cura chirurgica dell’obesità grave.

 

 

Luzzi, si ferisce con un flessibile. Anziano in gravi condizioni

LUZZI (CS) – Un anziano ha riportato questa mattina ferite gravissime mentre lavorava in un magazzino di sua proprietà al taglio di materiale di ferro e alluminio. Il flessibile elettrico che stava utilizzando gli è sfuggito e lo ha ferito alla gola in maniera profonda. Si è reso necessario l’intevento del’elisoccoroso per il trasporto in codice rosso all’ospedale dell’annunziata di Cosenza. L’episodio si è verificato in contrada Cavoni, una frazione del comune di Luzzi.

Fuori pericolo la mamma della piccola Gaia

Romina MaiolinoCOSENZA – Sono migliorate le condizioni di salute di Romina Maiolino. La mamma della piccola Gaia Piccaro, la bimba di sei anni morta in casa a Buonvicino lo scorso 28 dicembre, probabilmente a causa delle esalazioni da monossido di carbonio, emesse dall’impianto di riscaldamento, ha lasciato la rianimazione dell’ospedale dell’Annunziata ed è stata trasferita in un altro reparto. La donna è ormai fuori pericolo, sta meglio, risponde alle terapie anche se ancora deve prendere coscienza di quanto accaduto. Intanto, proseguono le indagini, coordinate dal procuratore capo di Paola Bruno Giordano e dal sostituto Maria Camodeca, per accertare la causa del malfunzionamento dell’impianto di riscaldamento, allacciato a un bombolone Gpl esterno all’abitazione e che ha determinato la tragedia.

Ospedale dell’Annunziata: è ancora emergenza al Pronto Soccorso

th (79)Così ha dichiarato l’assessore alla sanità Massimo Bozzo: “Nonostante un anno e mezzo di lotte e di continue segnalazioni di carenze di personale, continua la situazione di emergenza al Pronto Soccorso dell’Ospedale dell’Annunziata di Cosenza”. Lo afferma in una dichiarazione l’Assessore alla sanità, qualità della vita e alla salute pubblica Massimo Bozzo, tra i paladini, insieme al Sindaco Mario Occhiuto, della battaglia intrapresa dal Comune di Cosenza, al fianco dei medici e del personale dell’Ospedale, per fronteggiare la  grave situazione in cui versa il nosocomio cittadino, soprattutto nell’area dell’emergenza, e per garantire migliori condizioni di agibilità della professione medica all’interno dello stesso presidio sanitario. “Per quanto è dato sapere – sottolinea l’Assessore Bozzo – il personale medico è costretto ancora a turni massacranti e alla carenza di medici che interessa il Pronto Soccorso si sta facendo fronte attingendo al personale in forza ad altri reparti per garantire i turni. La situazione, con l’approssimarsi della stagione estiva e quando il personale dovrà giustamente godere delle ferie, sarà destinata a peggiorare. E’ una constatazione amara dover prendere atto del fatto che l’Ospedale dell’Annunziata continua a dover fare i conti con i suoi atavici problemi che si aggravano giorno dopo giorno. A nulla sembra siano valsi – dichiara ancora Bozzo – le lettere indirizzate dallo stesso Sindaco Occhiuto al Ministro della Sanità Lorenzin, né gli scioperi indetti dall’Intersindacale, né, più di recente, le visite al nosocomio cittadino del Commissario Scura e del Presidente della Giunta regionale Oliverio. Anche rispetto alle nuove assunzioni, che sembravano in dirittura d’arrivo, occorre registrare una preoccupante battuta d’arresto perché i tempi della burocrazia hanno rivelato, ancora una volta, le endemiche lungaggini che tutti conosciamo, pur in presenza della pubblicazione dei bandi relativi alla mobilità, sia regionale che extraregionale, per l’area dell’emergenza. Questo allungamento dei tempi è inaccettabile e non si può restare a guardare.

La commissione sanità del Comune di Cosenza stila un documento

Si è riunita questa mattina a Palazzo dei Bruzi, presieduta dal consigliere comunale Francesco Cito, la Commissione sanità del Comune di Cosenza, presenti anche i capigruppo in Consiglio comunale, per discutere della realizzazione di un nuovo Ospedale sul territorio cosentino. Al termine della seduta la Commissione ha elaborato il testo di un documento che qui di seguito riportiamo: “Nell’esprimere soddisfazione – si legge nel documento –  per la notizia diffusa nei giorni scorsi dal Presidente della Giunta regionale Mario Oliverio e relativa al proposito  di dotare la città di Cosenza di un nuovo Ospedale, ci preme sottolineare che, pur non entrando nel merito della localizzazione della struttura, siamo disponibili ad offrire il nostro contributo affinché l’Amministrazione comunale, anche con la nostra collaborazione, possa scegliere la dislocazione più idonea e favorevole per poter realizzare il nosocomio che la città attende da anni. Le decisioni sul nuovo ospedale – prosegue il documento della Commissione sanità – devono essere ampiamente condivise dal Consiglio comunale perché l’Ospedale è patrimonio di tutto il territorio. Se vogliamo seriamente tornare a parlare di conurbazione o di area urbana non possiamo non tenere in debita considerazione questa imprescindibile condivisione delle decisioni, al di là degli schieramenti. Quella della Commissione sanità di Palazzo dei Bruzi è una posizione bipartisan che, quando la posta in gioco viene a coincidere con il diritto alla salute dei cittadini, non può far riferimento alle appartenenze o al colore politico. Nel contempo auspichiamo che anche l’intersindacale dei medici dell’Ospedale ed i sindacati del comparto, con cui la Commissione sanità si è interfacciata molto spesso negli ultimi mesi possano, Screenshot_2015-05-12-21-07-58-1a proposito del nuovo Ospedale, dare il proprio contributo. Anche la voce dei medici e degli operatori sanitari, che sono stati e continuano ad essere  in prima linea nelle battaglie degli ultimi mesi a favore di una sanità vera, deve essere ascoltata in una situazione così importante e delicata per tutto il comparto sanitario della città di Cosenza. Inoltre – conclude il documento della Commissione – vorremmo conoscere le impressioni del Commissario regionale Scura che nei giorni scorsi, accogliendo probabilmente anche le nostre sollecitazioni, circostanza quest’ultima per la quale lo ringraziamo, si è recato in visita nei reparti dell’Annunziata. Siamo disponibili ad incontrarlo dove lui ci indicherà per comprendere anche come pensa di poter riorganizzare il nostro Ospedale, in attesa che vengano assunte le decisioni del caso sulla realizzazione di una nuova struttura. In ogni caso, il Consiglio comunale non può essere tenuto ai margini di una problematica che, afferendo alla tutela del bene supremo della salute dei cittadini, non può essere  affrontata al di fuori delle competenti sedi istituzionali”

Unità di crisi richiesta dall’Ospedale dell’Annunziara al Prefetto

COSENZA – “Unitamente alla Commissione sanità del Comune ho chiesto un incontro al Prefetto per l’istituzione di una unità di crisi al fine di monitorare H24 le criticità dell’Ospedale dell’Annunziata e far sì che, una volta per tutte, sul presidio ospedaliero di Cosenza sia richiamata l’attenzione del Governo nazionale. L’incontro, che è servito anche a chiarire  definitivamente con il dottor Auteri la vicenda delle nomine nei dipartimenti, che sono state obbligatorie e che hanno carattere di provvisorietà, è stato utilissimo per approfondire ancora una volta la situazione di estrema emergenza in cui versa il nosocomio cittadino, portando ad esempio, tra le altre, la paradossale situazione del reparto di radiologia interventistica che, per assenza di personale, è stato chiuso e per il quale era stata richiesta una deroga al termine di 45 giorni per assumere nuovo personale a tempo determinato. Al termine dell’incontro con i vertici dell’Azienda ospedaliera si è convenuto di attuare una strategia comune tra la commissione sanità di Palazzo dei Bruzi ed il management dell’azienda ospedaliera, al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni. L’istituzione dell’unità di crisi che chiederemo al Prefetto è per noi un passaggio fondamentale per richiamare l’attenzione del governo nazionale ed uscire dall’emergenza che attanaglia l’Ospedale cosentino”.

Lo ha affermato l’Assessore alla sanità di Palazzo dei Bruzi Massimo Bozzo al termine dell’incontro di oggi pomeriggio con il direttore generale facente funzioni dell’Azienda Ospedaliera William Auteri, cui hanno partecipato anche il Presidente della Commissione sanità del Comune Francesco Cito e i membri della stessa commissione  Mimmo Frammartino, Cataldo Savastano, Pierluigi  Caputo, Claudio Nigro, Francesco Perri e Antonio Ruffolo.

Subito dopo l’incontro all’azienda ospedaliera,  l’Assessore Bozzo ha allertato la segreteria del Prefetto Tomao cui ha richiesto un incontro per i primi giorni della prossima settimana