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Cani randagi si aggirano nell’ospedale di Lamezia. Battistini: “inaccettabile” (VIDEO)

LAMEZIA TERME (CZ) – “Il video che da qualche ora sta circolando in rete, nel quale si vedono due cani randagi entrare da una scala all’interno di un reparto vuoto dell’ospedale di Lamezia Terme, mi ha lasciato senza parole.
Ovviamente i due animali sono stati immediatamente allontanati dal presidio ospedaliero, grazie all’intervento della guardiania e del servizio veterinario aziendale, ed io stesso mi sono recato subito presso la struttura per accertarmi personalmente delle responsabilità di quanto accaduto e verificare le possibili dinamiche di una vicenda inaccettabile e surreale”. Lo afferma in una nota il commissario straordinario all’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, generale Antonio Battistini.

“Da primissimi riscontri sembra che i due cani – precisa Battistini – siano entrati da una porta lasciata aperta dal personale che si avvicendava per i turni di notte. Una disattenzione inaccettabile, che non doveva verificarsi.
Ma l’evidenza che mi è stata rappresentata con maggiore forza è il problema che nell’area verde dell’ospedale, molto vasta, risiede da anni una colonia di randagi, che il Comune di Lamezia Terme – nonostante innumerevoli segnalazioni – non ha mai inteso rimuovere, probabilmente per mancanza di luoghi nei quali collocare i cani. Durante il giro di controllo li abbiamo sentiti abbaiare nell’area retrostante i parcheggi ubicati dietro la struttura principale.

Il governo regionale sta facendo i salti mortali per tentare di rimettere in piedi il sistema sanitario della Calabria, e siamo consapevoli delle enormi difficoltà contro le quali dobbiamo quotidianamente scontrarci.
Ma se i Comuni non ci danno una mano, anche in cose basilari come ad esempio la raccolta dei rifiuti o il controllo di colonie di cani randagi, diventa tutto davvero troppo complicato.

Ho contattato immediatamente il sindaco di Lamezia Terme e rinnovato la richiesta di intervento; oggi lo incontrerò per effettuare subito una ricognizione dei canili privati nei quali collocare i cani catturati, ed ho avviato una verifica dei giri della guardiania, perché le porte di un ospedale non possono restare aperte senza alcun motivo.
Il randagismo nel Comune, inoltre, sta diventando anche un problema di sicurezza per i cittadini”.

 

Giuseppe Perri :”Notizie infondate sui posti letto assegnati all’Ospedale di Lamezia Terme”

Ospedale-LT_Perri-DG-2CATANZARO (CZ) -Il direttore generale dell’ASP di Catanzaro, dott. Giuseppe Perri, interviene per rettificare alcuni dati pubblicati sulla stampa, emersi nel corso della conferenza stampa convocata dal Comitato cittadino Salviamo la Sanità lametina, da Cittadinanza Attiva e dal Tribunale per i diritti del Malato di Lamezia Terme.“La macroscopica inesattezza riportata negli articoli pubblicati – dichiara il dott. Perri – è riferita al numero dei posti letto assegnati all’Ospedale di Lamezia Terme dal Decreto del Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario della Regione Calabria (DCA) n°9 del 2015, che sono 285, comprensivi del DH  e DS  + 18 poltrone di dialisi e non 84 complessivi come è stato affermato”. ”Le notizie infondate – aggiunge – infondono sfiducia nei cittadini, già provati da anni difficili e provocano inutili allarmismi.”

 

Sanità, la USB P.I. sullo smantellamento dell’ospedale di Lamezia Terme

USBLAMEZIA TERME (VV) – Secondo la USB P.I., l’emendamento al Decreto Legge sugli Enti Locali, approvato nei giorni scorsi al Senato, che prevede, tra le altre cose, risparmi sulla spesa del personale riduzione di strutture complesse e la chiusura di quelle semplici e con conseguente riordino dell’intera rete ospedaliera, si mescolerebbe anche “con una Regione dove gli interessi di parte sovrastano quelli della collettività e a nulla servono i richiami alla ragione e al buon senso: ecco che allora l’ospedale di Lamezia, come prima quello di Soveria, e i malati bisognosi di cure diventano numeri e cifre da tagliare, senza il minimo interesse per le gravissime conseguenze che queste azioni stanno portando a un intero comprensorio. Secondo la USB P.I., due sono le alternative: o accontentarsi delle vacue proteste di qualche forza politica o sindacale che cavalca strumentalmente il problema, aspettando che, a fronte di qualche blanda indignazione, lo smantellamento continui pezzo dopo pezzo; oppure scendere in piazza tutti quanti, a partire dagli operatori sanitari e dai cittadini tutti, con la consapevolezza che solo lottando in prima persona, senza delegare nessuno, facendosi ascoltare con ogni mezzo, si può sperare di cambiare le cose e di far comprendere che i posti di lavoro e la salute delle persone non possono e non devono diventare numeri da far quadrare.”

Oliverio presiede riunione per affrontare emergenza ospedale di Lamezia Terme

ospedale-lamezia-termeLAMEZIA TERME – Su invito del Presidente della Regione, Mario Oliverio, ieri si è tenuta presso l’ospedale di Lamezia Terme una riunione per affrontare l’emergenza creatasi nell’Area Materno-Infantile, segnalata nei giorni scorsi dal personale medico della stessa e dovuta all’insufficiente dotazione di personale medico.

All’incontro erano presenti il Subcommissario Andrea Urbani, i vertici del Dipartimento Tutela della Salute e quelli dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro, oltrechè il personale medico  del nosocomio lametino interessato.

Al termine della riunione si è addivenuti ad una soluzione condivisa in virtù della quale già nei prossimi giorni saranno attuate soluzioni organizzative interne che vedranno impegnata l’Unità Operativa di Neonatologia a supporto del reparto di Pediatria, se pur in una fase transitoria, nelle more della quale si provvederà all’assegnazione in Pediatria di ulteriore personale medico, che risulta attualmente in servizio in altra struttura. Il tutto in attesa di procedere all’avvio dello sblocco delle assunzioni anche per gli ospedali cosiddetti Spoke, così come avvenuto recentemente per gli ospedali Hub con apposita deliberazione di Giunta Regionale.

Quattro casi di influenza suina a Lamezia Terme

LAMEZIA TERME (CZ)– Sono stati verificati quattro casi di influenza suina all’ospedale di Lamezia terme: quattro pazienti, dai 45 ai 50 anni, affetti dal virus influenzale H1n1, sono giunti nel giro di pochi giorni al pronto soccorso dell’ospedale di Lamezia Terme e successivamente trasportati con l’elisoccorso all’Ismett (Istituto mediterraneo per i trapianti) di Palermo.

Dg Mancuso, nell’ospedale di Lamezia si produce sanità di qualità

CATANZARO – Il direttore generale dell’Asp di Catanzaro, Dott. Gerardo Mancuso, interviene sulle affermazioni pubblicate sabato scorso sui quotidiani dell’ex presidente del consorzio per lo sviluppo industriale della Provincia di Catanzaro – Asi, Fabrizio Muraca, il quale, riferendosi alle attività dell’ospedale di Lamezia Terme, sostiene che in passato arrivassero cittadini da tutta la Regione.
Per il Dott. Mancuso “sarà anche vero quello che afferma, ma non capisco dove abbia preso i dati, come egli sappia le quantità, come sia stata fatta l’elaborazione”. “Nel caso egli non abbia fatto tali elaborazioni – dice ancora il dg dell’Asp – ho il sospetto che le affermazioni siano frutto di una sensazione o di un pensiero di sintetica opinione comune che riporta ciò che non può essere provato al fine di creare confusione.”
Il Dott. Mancuso precisa che “I dati aggregati e comunque non esaustivi, ci dicono che all’ospedale di Lamezia non arrivasse tutta questa gente proveniente da tutta la Regione, l’utenza era rappresentata quasi esclusivamente da quella del comprensorio. A Muraca sono in grado di presentare le cifre ed i dati che, nonostante le difficoltà dovute alle carenze di pianta organica e le contingenze del Piano di rientro, sono positive, indicano che l’ospedale è popolato da numerosi professionisti capaci, magari qualcuno no, che danno lustro al nosocomio e producono sanità di qualità”.
Dai dati in suo possesso, il dg dell’Asp rileva che “l’ospedale produce circa 14.000 ricoveri anno con un indice di attrazione del 19%, poco al di sotto dell’Ospedale Pugliese-Ciaccio che ha un indice di attrazione del 22%. Questi dati indicano che il 20% dei cittadini fuori comprensorio si reca in queste strutture ospedaliere. Le principali motivazioni che attraggono l’Ospedale di Lamezia riguardano la gravidanza ed il parto con il 10%, le malattie respiratorie con l’8%, le malattie cardiovascolari con l’8%, le malattie gastrointestinali con l’8%, le malattie urologiche con il 9%, le malattie del sistema nervoso con il 6% e le malattie reumatiche con il 5%, e malattie pediatriche 5% e la rianimazione ed alcune attività diagnostiche come la risonanza magnetica, la genetica molecolare e la immunodiagnostica. Perciò arrivano cittadini da comprensori diversi da quello di Lamezia mossi da motivi che attengono diverse patologie. L’ospedale viene percepito come punto di riferimento per molti cittadini fuori provincia. Il 64% dei cittadini residenti nel comune di Lamezia si reca nel nosocomio cittadino ed il 25% è obbligato ad utilizzare strutture alternative perché presentano problemi cardiochirurgici, neurochirurgici, di cardiologia interventistica, di medicina nucleare, cioè patologie per le quali non ci sono, ma non ci sono mai stati, reparti presso l’ospedale di Lamezia. Infine, il 9% dei cittadini del comprensorio di Lamezia si reca fuori Regione, intanto la percentuale è simile a quella delle altre provincie, ma poi le motivazioni sono diverse perché emigrano per malattie che possono essere facilmente curate in loco, osteoarticolari, cardiopatia ischemica e chemioterapia, tutto evidentemente frutto di consuetudine all’emigrazione del popolo calabrese e di campagne denigratorie,della politica ed alcune lobby, che discreditano ed allontanano. L’ospedale di Lamezia, assieme ad una clinica privata di Lamezia, riescono ad intercettare più del 73% dei cittadini residenti a Lamezia. Ancora, nonostante le leggi recenti impongano una riduzione dei ricoveri ospedalieri in tutto il territorio italiano, risulta sempre alto il  tasso di ospedalizzazione dell’Ospedale di Lamezia Terme, che con il 28% si colloca secondo solo agli Hub di Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria e di due cliniche private accreditate”.
Dopo aver rappresentato con dati concreti l’attività dell’ospedale di Lamezia Terme, il Dott. Mancuso così conclude: “Caro Muraca, mi pare che lei abbia perso un’occasione per fare vedere quello che è, una persona seria e responsabile, che purtroppo abbagliato dal desiderio di dire qualcosa si è cimentato in una dissertazione dissonante. Posso anche concordare che ci sono alcune cose che non vanno bene, alcuni reparti in regressione, alcuni atteggiamenti disinvolti, alcuni dipendenti ineducati ed arroganti, ma questo riguarda i professionisti, gli operatori. Certo bisogna migliorare, bisogna correggere, ma la realtà è diversa da quella presentata. Tuttavia, credo che tutti dobbiamo migliorare il clima dialettico, per contribuire a realizzare il cambiamento che è in atto, un cambiamento molto difficile perché anzitutto culturale, che attiene il modo di pensare dei cittadini e soprattutto di alcuni operatori della sanità. La sanità deve cambiare, deve migliorare, ma serve una nuova effervescenza culturale che capisca il cambiamento, che si sintonizzi con il cambiamento e segua le direttive che vengono dai ministeri e dalle comunità scientifiche.”

Furto nella sala ticket dell’ospedale

LAMEZIA TERME (CZ) – Furto nella notte all’ospedale di Lamezia Terme.

Ignoti hanno forzato la porta di ingresso della sala ticket e poi la cassaforte, impossessandosi di una ingente somma di denaro. Si tratta dei proventi del ticket corrisposto dai pazienti per le prestazioni ambulatoriali e ospedaliere.

A scoprire il furto sono stati gli stessi operatori dello sportello ticket che hanno denunciato subito il fatto alla polizia, che ha avviato le indagini ed effettuato i rilievi scientifici.

 

Asp Catanzaro: rinnovata la strumentazione dell’ospedale di lamezia terme; saranno abbattute le liste d’attesa

Catanzaro – Cinque nuovi ecografi di ultima generazione consegnati all’ospedale di Lamezia Terme. L’Asp di Catanzaro, guidata dal direttore generale dell’Asp Dott. Gerardo Mancuso, ha acquistato e consegnato 5 strumentazioni all’avanguardia che vanno a colmare un gap tecnologico del nosocomio lametino fermo da anni. In particolare, l’Asp ha acquistato e consegnato un ecografo multidisciplinare per il reparto di Radiologia, un ecografo internistico per l’unità operativa di Medicina Interna, un ecografo multidisciplinare per il reparto di Neonatologia e due strumentazioni per l’unità operativa di Ostetricia e Ginecologia.
Grazie alle nuove apparecchiature si potranno avere prestazioni più puntuali e precise, andando ad incidere positivamente anche sulle liste d’attesa, che potranno essere smaltite in modo più rapido. Inoltre, gli ecografi che verranno sostituiti, saranno assegnati alle strutture presenti sul territorio, quindi ai Distretti, per diffondere in modo capillare sul territorio l’attività diagnostica.