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L’Onorevole Caputo sull’ospedale di Rossano: nuova ottica unico presidio spoke

Rossano – “Il presidio di Rossano non solo non chiude ma diventa Ospedale delle eccellenze e delle specialità”. Lo dichiara l’on. Giuseppe Caputo, presidente della I commissione regionale affari istituzionali.

Previsto un aumento dei posti letto in tutti i reparti che offriranno servizi specialistici 24 ore su 24. “Una realtà ben diversa da quella che è stata descritta recentemente ad arte e che è stata anche illustrata dal direttore sanitario dell’Asp e dal sottoscritto ai consiglieri di maggioranza e di minoranza. Una realtà diversa e che risponde ad una nuova filosofia di fondo, che è quella dell’ospedale unico di Rossano e di Corigliano”.

Le sue strutture, quella di Rossano e di Corigliano debbono essere considerate, secondo il consigliere, come un unico presidio, uno dei punti di riferimento dell’Alto Jonio cosentino.

Rossano: protesta di fronte ospedale contro riduzione reparti

Ci sono anche tre donne incinte, una delle quali dovrebbe partorire lunedi’ con taglio cesareo, tra le persone che stanno attuando a Rossano una manifestazione di protesta davanti all’ospedale contro la chiusura di alcuni reparti del nocosomio, tra cui quello di ginecologia. Alla protesta partecipa anche il sindaco, Giuseppe Antoniotti, insieme ai consiglieri comunali, che si dicono contrari, in particolare, all’accorpamento di alcuni reparti con quello di Corigliano.

Ricoveri sospesi a Ortopedia, il sindaco Mario Occhiuto sollecita “una soluzione rapida”

COSENZA – “La precarietà occupazionale che riguarda i tre medici del reparto di Ortopedia del nosocomio dell’Annunziata che, per esigenze di servizio, ha portato la direzione dell’Azienda ospedaliera di Cosenza alla drammatica decisione di sospendere i ricoveri, è un fatto grave oltre che un’emergenza alla quale occorre porre una doverosa e immediata soluzione”. Il sindaco Mario Occhiuto interviene in maniera decisa nella spiacevole vicenda che interessa la sanità locale e che va a penalizzare i cittadini. “Non è concepibile eliminare i servizi essenziali sulla salute – aggiunge Occhiuto – e per questo motivo solleciterò gli organi competenti a raggiungere in tempi rapidi una determinazione positiva che possa far tornare le attività di ricovero a regime. Certamente – conclude il Sindaco – chiederò delucidazioni al direttore generale dell’Azienda ospedaliera Paolo Gangemi e mi rivolgerò al Presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti affinché anche per il futuro si possano scongiurare situazioni analoghe”.

Muore in ospedale: aperta inchiesta

CATANZARO – La Procura di Catanzaro ha avviato un’ inchiesta sulla morte di un anziano di 72 anni ricoverato nell’ospedale ‘Pugliese’. I familiari dell’anziano hanno presentato una denuncia sostenendo che l’uomo e’ stato piu’ volte dimesso dall’ospedale nonostante le precarie condizioni. Nei giorni scorsi e’ stato sottoposto ad intervento chirurgico e poi e’ morto. Il pm di turno, Paolo Petrolo, ha affidato l’incarico per l’autopsia per accertare le cause del decesso.

Fibrosi cistica. La risposta della Lifc Calabria al reparto

Pubblichiamo la risposta della Lega Italiana fibrosi cistica Calabria alla lettera del personale del reparto di Pediatria e Centro Fibrosi Cistica di Soverato.

Il Centro Fibrosi Cistica sarà trasferito a Lamezia Terme. Sullo spostamento si era espresso il consigliere provinciale di Catanzaro, Sergio Costanzo, cui aveva replicato la Lega Italiana fibrosi cistica Calabria. A questi due interventi faceva riferimento la lettera del personale alla quale risponde, appunto, la Lega Italiana fibrosi cistica Calabria.

Dal primo settembre, inoltre, a trenta anni esatti dalla sua apertura, cesserà l’attività di ricovero ordinario del reparto di Pediatria.

 

La LIFC Onlus Calabria, in risposta alle dichiarazioni del consigliere Costanzo, non ha mai inteso mettere  in discussione le qualità professionali e umane di tutti coloro i quali, medici ed operatori sanitari, quotidianamente, nel corso degli ultimi decenni, hanno speso energie e competenze importanti per garantire e migliorare la qualità assistenziale e della vita dei pazienti FC in cura presso l’ospedale di Soverato.

La LIFC, invero, riconosce assoluta levatura e massima competenza in capo a coloro i quali si sono spesi, con abnegazione ed impegno, per assicurare assistenza e benessere ai pazienti affetti da Fibrosi Cistica.

Ai medici ed agli operatori del reparto di Pediatria e Fibrosi Cistica dell’Ospedale di Soverato, pertanto, va il nostro più sentito ringraziamento per quanto dagli stessi finora svolto e per quanto ancora continueranno a fare.

Oggi, però, tutti noi, pazienti, famiglie ed operatori, siamo posti di fronte ad una scelta sicuramente per nessuno facile ed indolore ovvero optare per una nuova collocazione in cui, finalmente, proprio quelle professionalità e conoscenze possano “appropriarsi” di strutture, infrastrutture e attrezzature indispensabili per meglio esprimere le proprie competenze e rendere più efficiente ed efficace il percorso diagnostico-terapeutico dei pazienti affetti da FC.

Ciò unicamente – lo si ribadisce – a tutela delle persone che quotidianamente vivono il dramma della fibrosi cistica.

  Il Direttivo LIFC Calabria ONLUS

Gli sparano al volto, grave

poliziaROSSANO (COSENZA) – Un uomo, Carmine Posca, di 31 anni, e’ stato ferito la notte scorsa, a Rossano, da alcuni colpi sparati, forse, con un’arma ad aria compressa.
L’ipotesi nasce dal fatto che nel volto dell’uomo, ricoverato in prognosi riservata all’ospedale di Cosenza, ma non in pericolo di vita, i medici hanno individuato quattro piccoli oggetti. Sul ferimento, avvenuto sul lungomare in una zona buia e senza testimoni, indagano gli investigatori del Commissariato di polizia.

FIBROSI CISTICA. La lettera del personale di Soverato dopo le dichiarazioni dei giorni scorsi

Il Centro regionale fibrosi cistica sarà spostato dal presidio di Soverato a quello di Lamezia Terme. Nei giorni scorsi è intervenuto in merito il consigliere provinciale di Catanzaro, Sergio Costanzo, cui ha replicato la Lega Italiana fibrosi cistica Calabria.

Di seguito riceviamo e pubblichiamo la lettera del personale del reparto di Pediatria e Centro Fibrosi Cistica di Soverato.

 

Nei giorni scorsi sulla stampa locale ha avuto risalto l’intervento del  consigliere provinciale Costanzo, e la risposta della lega  Calabria fibrosi cistica, in merito al trasferimento del centro regionale per la cura della malattia dal presidio di Soverato a quello  di Lamezia Terme. Sia l’analisi del  dott. Costanzo che la nota della lega ci hanno lasciati perplessi per due ordini di motivi.

Se la nota di Costanzo è stata impostata sul sentito dire(non ha parlato con il personale del centro,con i medici o gli infermieri) quella della lega fibrosi cistica è stata sicuramente scritta  sull’onda emotiva e non ha assolutamente tenuto in considerazione il lavoro fatto in questi anni a Soverato. Questo ci addolora perché la storia della lotta ala fibrosi cistica in Calabria  negli ultimi 30 anni (dalla nascita del reparto ,giusto nell’estate del 1982, ad oggi) ha avuto come cardine il reparto di pediatria di  Soverato e gli uomini e le donne che vi hanno lavorato.

Ricordiamo brevemente che nel 1982 è nato il centro di supporto di Verona,con la presa in carico dei primi pazienti calabresi. Da allora l’onesto e professionale lavoro di medici e infermieri ha permesso un continuo recupero di pazienti,nuove diagnosi e l’aumento dei malati in cura. Nel 1996 l’applicazione della legge nazionale 548/93 ha permesso l’istituzione del centro regionale. E’ solo il caso di ricordare che l’unico reparto che all’epoca chiese  di diventare centro regionale  fu il piccolo reparto di Pediatria di Soverato,che sotto l’allora guida di Pasquale  Alcaro era diventato il fiore all’occhiello della Pediatria regionale. Nessuno dei reparti pediatrici degli ospedali regionale e di quelli provinciali aveva fatto richiesta per avere il centro regionale per la fibrosi cistica.

Intanto il lavoro dava i suoi frutti e i pazienti in carico aumentavano sempre più. Il centro partecipava a tutti i trials clinici e le ricerche di base promosse dalla società italiana per la cura della fibrosi cistica,accresceva le sue competenze,si dotava di figure di supporto al’attività clinica(psicologa,assistente sociale,dietista) e creava,ci sia consentito dirlo,un percorso di qualità che,all’interno dell’ospedale,coinvolgeva gli altri reparti(laboratorio analisi,radiologia,ginecologia). Ne erano testimonianza l’aumento di vita media dei pazienti ,sovrapponibile alla media nazionale, e le gravidanze di donne con fibrosi cistica esitate in parti svoltisi  anche nella nostra struttura.

Dal 2004 iniziava il percorso dello screening neonatale  eseguito su tutti i bambini nati in Calabria e che avrebbe portato alla diagnosi di fibrosi cistica nei primi mesi di vita. Dall’inizio dello screening neonatale sono stati diagnosticati 40 bambini affetti da fibrosi cistica che hanno portato il carico dei pazienti in cura a 110. Un numero che attesta il centro regionale calabrese tra quelli di media grandezza nel panorama nazionale.

Tutto ciò con le risorse limitate della nostra sanità.

Di fronte a questo non siamo andati sui giornali,non abbiamo strillato ma ci siamo sempre rimboccati le maniche e  abbiamo fatto del nostro motto ‘fare di più con meno’ il  modo quotidiano  di lavorare. Non abbiamo nemmeno  peccato di presunzione e abbiamo sempre avuto ritrosia a esternare pubblicamente quello ch di buono abbiamo fatto.

Il dott. Costanzo  è stato molto,forse troppo,gentile con il nostro centro  e avremmo anche preferito che fosse venuto prima a farci visita. Si sarebbero evitati  i toni della campagna politica estiva e affrontato meglio i problemi della cura alla fibrosi cistica ,nell’interesse dei malati  delle loro famiglie.

Gli amici dell’associazione ci hanno invece ferito, non riconoscendo il lavoro di anni e i sacrifici delle tante persone che a Soverato si sono spesi nella lotta alla fibrosi cistica.

L’esigenza di avere sempre di più per la loro assistenza e sacrosanta e condivisa d noi,ma la prima cosa che qualsiasi paziente deve avere è la capacità delle persone che lo  assistono  di ‘prendersi cura della persona’e questo a Soverato crediamo di averlo fatto. Se tutto ciò non ci viene riconosciuto è perché alcuni pazienti e i loro familiari non hanno frequentato negli anni il centro di Soverato.

Infine dobbiamo prendere  atto che la direzione generale dell’Azienda Provinciale ha previsto, nell’atto aziendale, l’istituzione del centro autonomo per la fibrosi cistica a Lamezia Terme. E’ una decisone che per il personale del centro  implica  dispiacere  e tristezza visto che si dovrebbe lasciare l’assistenza di tanti pazienti cresciuti con noi e conosciuti da tanti anni. Su questo crediamo debba aprirsi una riflessione politica,assistenziale e qualitativa tra azienda sanitaria, lega fibrosi cistica, malati, famiglie, autorità politiche e sanitarie nello spirito del miglioramento dell’assistenza dei  malati di fibrosi cistica e  noi lavoreremo per questo.

Non ultimo dal 1 Settembre cesserà l’attività di ricovero ordinario  del reparto di Pediatria, a 30 anni esatti dalla sua apertura. Non è questa la sede per affrontare questo argomento ma ricordiamo con orgoglio quello che questo reparto ha rappresentato nel comprensorio di Soverato e nell’intera regione essendo stato per anni punto di riferimento per tanti malati che nelle sue stanze hanno trovato assistenza, guarigione e conforto.

Locri: il no della Laganà (Pd) ai tagli per l’ospedale

LOCRI (RC) – ”La riorganizzazione dell’ospedale di Locri non può avvenire solo attraverso un intervento di carattere ragionieristico. Anche se il Piano di rientro dal debito sanitario impone una riduzione dei posti letto, non si possono gravare i cittadini della Jonica di sacrifici così pesanti da mettere in discussione lo stesso esercizio del diritto alla salute, costituzionalmente garantito”. Così si esprime la deputata del Partito democratico, Maria Grazia Laganà Fortugno, in relazione ai contenuti del decreto commissariale 111 dello scorso 11 luglio, che riguarda il nosocomio locrese. ”Non si può – prosegue Laganà – pensare di svuotare, di fatto, il principale presidio sanitario di zona dei reparti di Allergologia, Neonatologia, Nefrologia e Dialisi, Ortopedia, Oculistica e Otorinolaringoiatria. I cittadini della Locride saranno dunque costretti a sobbarcarsi, nella migliore delle ipotesi, spostamenti di centinaia di chilometri per essere curati. Si parla tanto di emigrazione sanitaria, ma sarebbe assurdo non considerare tale anche quella che avviene all’interno dei confini della stessa regione, dal momento che spesso occorre mezza giornata di viaggio per raggiungere una struttura specialistica”. Maria Grazia Laganà Fortugno chiede che ”entro il prossimo mese di settembre, questi decreti vengano emendati e corretti nelle parti in cui non rispondono alle effettive esigenze dei territori, anzi rischiano di arrecare un danno pesantissimo e forse definitivo alla sanità della Locride. Se non dovessero arrivare le risposte che attendiamo, sarà messa in campo, da parte dei cittadini, una grande mobilitazione popolare, democratica e civile”.

Fondi a ospedale in ricordo Bergamini

 

Cosenza – Due iniziative in onore di Denis Bergamini si svolgeranno a San Giovanni in Fiore e Aiello Calabro il 27 e 28 luglio. Le manifestazioni, promosse dall’Associazione ‘Verita’ per Denis’ e patrocinate dalla Provincia di Cosenza, serviranno per raccogliere fondi da destinare al reparto di pediatria dell’ospedale ci Cosenza.

Donata Bergamini, sorella di Denis, ha affermato che ”sono orgogliosa ogni qualvolta c’é una iniziativa che porta il nome di mio fratello Denis”.

(ANSA)

Due nuovi reparti di pediatria per l’ospedale di Catanzaro

CATANZARO, 18 LUG – Sono stati inaugurati stamane i nuovi locali della pediatria e della chirurgia pediatrica dell’ospedale di Catanzaro realizzati nell’ambito del programma ”Bambin Gesù Calabria”. Il presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti ha evidenziato che: ”in Calabria qualcosa sta cambiando in meglio”. Il Presidente del Bambin Gesù, Giuseppe Profiti, ha affermato che: ”abbiamo l’agenda piena di prenotazioni, questo ci consentirà di ridurre la mobilita”’.