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Con i Free Love è Otra Vez estate

COSENZA – E’ uscito lo scorso 23 giugno Otra Vez, il nuovo singolo dei Free Love … ed è subito estate! Il brano del gruppo calabrese, che vede anche la collaborazione del giovane rapper cosentino Pika, inaugura una nuova stagione con i Freelove pronti a portare nelle piazze italiane il loro Tour #OTRAVEZ.

Il trio Freelove formato da Michele Mirabelli, Anna Francesca Ripoli e Domenico Sposato, inaugura così l’inizio dell’estate 2018 con la nuova canzone, dopo due anni ricchi di soddisfazioni e riconoscimenti in giro per l’Italia. 

Larissa Volpentesta protagonista del videoclip

Ad accompagnare il brano un video musicale di sicuro effetto, per la regia di Serafino Stasi, in cui figurano la star cinematografica e di fiction Larissa Volpentesta, il noto personal trainer Luca Liggeri e il pluripremiato barman Stefano Ruffa. Stylist Simone Bruno, fotografa di scena Serena Sapia.

L’uscita di questo nuovo singolo il coronamento di un sogno

«È un pezzo fresco con sonorità spagnole. È qualcosa di diverso dal nostro genere ma è pur sempre molto coinvolgente!», dichiara entusiasta Michele Mirabelli. Domenico Sposato confessa invece di essere «emozionato nel cantare una canzone in cui le mie due passioni, il ballo e il canto, si fondono in un connubio perfetto». «Abbiamo cercato di unire due desideri – conclude Anna Francsca Ripoli: il primo di produrre una canzone fuori dai nostri schemi (per questo ringraziamo Michele di averci proposto questo progetto) e il secondo di duettare con un rap».

«Vi aspettiamo numerosi e vi auguriamo un’estate piena di passione insieme a noi!». I Free Love danno appuntamento al loro pubblico in giro per l’Italia, fieri e felici della nuova esperienza.

Il video di Otra Vez è già disponibile su Youtube:

‘Il viaggio di Vittorio’, questa sera l’incontro con la madre di Vittorio Arrigoni

vittorio arrigoniCOSENZA – È ancora attuale il monito di Vittorio Arrigoni, “restiamo umani”. Questa sera alle ore 19.30, presso l’Otra Vez Fair Café Cosenza, si terrà l’incontro con la madre, Egidia Beretta. Durante ‘il viaggio di Vittorio’, interverranno Giuseppe Bornino, esponente dell’associazione culturale ‘Il Filo di Sophia’ e Maria Assunta Ciardullo, dottoranda dell’Università della Calabria. Intermezzo musicale curato da Luigi Marino. A seguire cena palestinese.

L’incontro prenderà le mosse dall’omonimo libro di Egidia Beretta, “il viaggio di Vittorio”, per raccontare e discutere di Palestina e di Vik, appunto, l’attivista ucciso a Gaza nella notte tra il 14 e il 15 aprile 2011. Otra Vez conferma così la sua attenzione per la Palestina. Infatti, nel bistrot bio-etico, sito presso il teatro dell’Acquario, è possibile trovare numerosi prodotti palestinesi, dal cous-cous che sarà cucinato per la cena, ai pezzi di artigianato.

La cooperativa sociale fondata nel 2013 prosegue, dunque, la sua attività per promuovere il commercio equo e solidale e sensibilizzare sulle sofferenze e le ingiustizie nel mondo. Dopo l’esperienza triennale della bottega, da un paio di mesi la cooperativa si è spostata nel teatro dell’Acqurio: ad aprile ha inaugurato l’Otra Vez Fair Café Cosenza. Il ristorante biologico e sala da tè offre piatti vegan e vegetariani, e fa rete con i Gruppi di acquisto Solidale di Cosenza e dell’università. Tra i prodotti, anche quelli di Libera Terra e di Perla di Calabria. Come in passato, Otra Vez organizza anche eventi come quello di questa sera.

 

Rita Paonessa

Domani sera concerto di solidarietà organizzato da Emergency Cosenza e Otra Vez. Ospiti d’eccezione

concerto_terra di tutti_locandinaSi esibiranno Dario Brunori, Aldo D’Orrico, Massimo Garritano, Dario della Rossa, Checco Pallone, Ernesto Orrico e tanti altri

COSENZA – Apertura alla grande e in solidarietà per Emergency Cosenza e Otra Vez Bottega equa e solidale. Le due realtà cosentine hanno organizzato un concerto-spettacolo di sensibilizzazione e raccolta fondi. ‘Nella terra di tutti’ si terrà al Teatro Morelli domani, 5 gennaio. Molte le adesioni eccellenti: si esibiranno Dario Brunori, Aldo D’Orrico, Massimo Garritano, Dario della Rossa, Checco Pallone, Ernesto Orrico e tanti altri. L’incasso sarà interamente devoluto alle attività di cooperazione internazionale di Otra Vez e ai progetti di Emergency nelle zone martoriate dalla guerra. L’evento darà spazio ai problemi che ancora oggi affliggono i Paesi più poveri del mondo e alle iniziative e alle cooperative che operano soprattutto nei Paesi dell’America Latina. Nella convinzione che anche l’impegno del singolo può fare la differenza per «il cambiamento e la rivoluzione del nostro sistema globale». Biglietti disponibili presso In Prima Fila e altri punti vendita della città (prezzo 10 euro).

Emergency Cosenza e Otra Vez, bottega equo e solidale hanno pensato e avviato l’organizzazione dell’evento dalla scorsa estate. Su fronti diversi, le due realtà si impegnano quotidianamente a favore dei Sud del Mondo e del Sud Italia per arginare e rimediare ai danni inflitti dalle guerre e dal sistema economico e politico neoliberista.

Spesso hanno condiviso percorsi comuni. Con il concerto di domani sera, vogliono puntare l’attenzione sui conflitti che generano migrazioni e povertà nelle zone del Sud del Mondo, sensibilizzare, creare empatia e ricordare che «ognuno di noi può contribuire al cambiamento e alla rivoluzione del nostro sistema globale attraverso pratiche di condivisione e accoglienza, promozione e sviluppo di processi economici solidali ed equi», spiegano gli organizzatori. L’intento è lanciare un messaggio di pace e denuncia attraverso la musica e le parole degli artisti. «Un messaggio contro chi vuole costruire muri e non ponti, contro le guerre, contro lo sfruttamento delle popolazioni povere e contro il lavoro minorile – proseguono gli organizzatori – Uno spettacolo che vi chiediamo di costruire insieme ringraziandovi subito per la vostra sensibilità e disponibilità».

Emergency, organizzazione non governativa, offre cure mediche e chirurgiche gratuite e di alta qualità nei Paesi colpiti dalle guerra. In Sud Italia, ha promosso ambulatori mobili per migranti e non in Puglia, Sicilia, Calabria, Campania. Otra Vez, attraverso la piccola Bottega del Mondo di Cosenza, promuove un modello economico e produttivo alternativo a quello attuale sostenendo piccole cooperative sparse in Africa, SudAmerica e Asia consorziate principalmente, a livello nazionale, con Altromercato. Inoltre, è parte attiva del Gruppo di acquisto solidale di Cosenza e distribuisce prodotti alimentari e vinicoli provenienti dalle cooperative di Libera Terra.

Cosa significa Essere profughi oggi

migrantiCOSENZA – C’è chi subisce l’attualità e accetta passivamente tutto quello sente intorno e chi invece prova a fare un passo in più, sforzandosi di capirne meglio meccanismi e retroscena.

E proprio dal desiderio di alcune persone e di alcune organizzazioni del territorio (Coordinamento Libera Cosenza, Otra Vez Bio Eco Equosolidale, Gruppo Emergency Cosenza, le cooperative sociali Dignità Del Lavoro e R-Accogliere) di fare maggiore chiarezza su un argomento così complesso, ma quanto mai appunto attuale, come quello dei migranti e dei profughi, che nella bottega del commercio equo di via Mari si è tenuto ieri un incontro dal titolo “Essere profughi oggi”. Ad aiutare a trovare alcune risposte Donatella Loprieno, docente di Diritto dei migranti, presso il Dipartimento di Scienze politiche e Sociali dell’Unical.

L’immagine del piccolo Aylan ha toccato il cuore di tutti, scatenando reazioni differenti e anche qualche strascico di polemica. Ma Aylan non è il primo e non è l’unico che ha perso la vita in modo così tragico. Aylan ha scosso le coscienze, in qualche modo ha aperto gli occhi su una vicenda, quella della Siria, che non è poi così lontana come si possa credere. Ha mobilitato cittadini e istituzioni, smuovendo persino i più alti vertici politici degli stati europei.

Ma Aylan non è il primo: è diventato l’emblema di un popolo in fuga; è diventato l’emblema di tutti coloro che fuggono.

Partendo da qui emerge allora prepotente l’esigenza di capire, di sapere, di conoscere. Perché i migranti non sono tutti uguali, nonostante i tentativi di facile generalizzazione; non hanno la stessa storia, le stesse esperienze, la stessa identità. E non si riduce solo ad una questione di linguaggio, all’utilizzo di termini politically correct: le parole custodiscono significati precisi. Un glossario consapevole che apre naturalmente la strada ad nuovo modo di intendere l’accoglienza, ad un approccio basato sulla reciprocità e il senso di responsabilità verso l’altro.

L’incontro ha sollevato numerosi spunti di riflessione e di interesse, dipanandosi tra i dettami delle convenzioni internazionali, le altalenanti scelte politiche dell’Europa e degli stati membri, le specifiche esigenze degli operatori di frontiera, le legittime richieste dei viaggiatori, l’inadeguatezza culturale delle nostre comunità, guidate troppo spesso dalla paura del diverso.

Un dibattito che non si ferma solo alle parole. L’appuntamento infatti è per venerdì 11 settembre, in piazza 11 settembre, al sit-in delle donne e degli uomini scalzi, un presidio di solidarietà con i migranti che partendo dal Lido di Venezia attraverserà idealmente tutta l’Italia.

Mariacristiana Guglielmelli

Otra Vez Summer Fest, oggi il primo appuntamento

La locandina con il programma completo
La locandina con il programma completo

COSENZA – Dal Brasile a Cleto, da Bob Dylan agli omini sui tetti di notte: quattro mercoledì per trascorrere un mese a Cosenza attraversando terre, musiche, sapori e oceani. Si tratta degli appuntamenti di Otra Vez Summer Fest, organizzata da Otra Vez, bottega di commercio equo e solidale, con la partecipazione, tra gli altri, di Coessenza-casa editrice, Cleto Festival, i sapori del GAS Cosenza. Nella bottega di via Mario Mari si parte oggi alle ore 18.30 con la presentazione del libro ‘Maresia’ di Elisa Stefania Tropea, aperitivo brasiliano e musica do brasil.

Il ricordo di Iqbal Masih

IqbalCOSENZA – Iqbal Masih potrebbe essere un bambino come tanti. La sua storia di sfruttamento nella lavorazione di tappeti potrebbe essere purtroppo simile a molte altre. Ma c’è qualcosa che fa sì che a vent’anni dalla sua morte ancora si parli di lui, ancora risuoni il suo nome e si racconti la sua storia.

Sarà per la sua morte prematura, avvenuta a soli dodici anni. O forse per le modalità brutali con cui è morto, freddato da alcuni colpi d’arma da fuoco mentre pedalava in bicicletta. Sicuramente la ragione principale risiede nel suo impegno contro il lavoro minorile, che ne ha fatto diventare un simbolo in tutto il mondo. Da schiavo ad attivista, è stato infatti la voce di tutti quei bambini che sono ancora oggi costretti a lavorare.

A Cosenza la memoria di questo dodicenne pakistano è stata celebrata da Luigi Marino, Noemi Caruso e Nina Clerici presso la bottega del commercio equo e solidale Otra Vez. Una vita raccontata con musiche, parole e movimenti, gomitoli di lana e note che si dipanano nella stanza e nelle pieghe dell’anima. Dodici anni che a ripercorrerli sembrano cento. Dodici anni così carichi di esperienze e di determinazione che non sembrano veri, quasi si trasformano in mito.

Eppure le emozioni che si provano nell’ascoltare delle vicende di Iqbal interpellano i presenti nel profondo e non lasciano spazi all’immaginazione. I 12 dollari per cui è stato venduto dai genitori per ripagare un debito contratto si sentono tintinnare nelle tasche. I crampi dei bambini per la fame causati dall’incessante lavoro pungono allo stomaco. La voglia sbarazzina di poter giocare e correre, finalmente liberi dalle catene, disegna un ghigno sulle labbra.

Luigi, Noemi e Nina dipingono il quadro di un’infanzia spezzata, di privazioni e sofferenze che stridono con la natura stessa dell’essere bambini, di desideri e fantasie che dovrebbero essere loro pane quotidiano.

Diritti negati, carezze e sorrisi negati. Il mondo degli adulti che si contrappone a quello dei bambini. Il potere e la ricchezza ad ogni costo contro i sogni e la semplicità.

L’applauso finale è catartico. Riporta al presente dagli spazi angusti e maleodoranti della fabbrica di tappeti. Si torna a respirare dopo l’apnea delle emozioni. Ma le sensazioni provate non scivolano via, semplicemente si trasferiscono e si trasformano. E dalla tristezza nascono pensieri e riflessioni.

 

Mariacristiana Guglielmelli

Da Cosenza a Castrolibero Slotmob #60

CASTROLIBERO (CS) – Torna l’appuntamento con lo Slotmob nel cosentino. Torna l’evento dedicato ai locali che rinunciano alle slot machine con il motto “Un bar senza slot ha più spazio per le persone”.

Ha il numero #60 la prossima tappa che si svolgerà martedì a Castrolibero, presso il bar Agorà, in via Papa Giovanni XXIII (ai piedi della Parrocchia “Santa Famiglia”), a partire dalle ore 18.30.

Forti dell’esperienza fatta a Cosenza nei mesi scorsi, ancora una volta numerose le organizzazioni che collaboreranno per la sua riuscita. Dalle associazioni di volontariato alle cooperative, dai gruppi parrocchiali ai movimenti: ACLI, Associazione ONLUS Teresa Bruni, Azione Cattolica, Bottega degli Hobbies, Cittadinanzattiva, CSI Cosenza, Dignità del Lavoro, Eccedenze Creative, Fidapa Cosenza, Forum delle Associazioni Familiari, Gruppo Scout Castrolibero 1, Libera, Movimento dei Focolari, Otra Vez Equo Solidale, Rotary Club Cosenza Nord, Sentiero Nonviolento, Stella Cometa ONLUS.

Un gruppo eterogeneo e variegato che si pone un unico importante obiettivo: favorire la socializzazione nei luoghi d’incontro più classici (come possono essere i bar) focalizzando l’attenzione sulla relazione tra le persone e l’intrattenimento sano.

Nel corso dell’evento sono stati pensati diversi momenti di svago per i partecipanti. Chi deciderà di prendere parte allo Slotmob infatti avrà la possibilità di gustare un delicato aperitivo del bar creato appositamente per l’occasione, chiacchierare in compagnia, trascorrere il tempo con i giochi predisposti, ovvero il calcio balilla, la dama, gli scacchi, il gioco di società “Cittadini. La sfida quotidiana della legalità”. Non mancherà l’opportunità di informarsi anche riguardo al tema della ludopatia, una vera e propria malattia che sta ormai diventando una piaga sociale dei giorni nostri.

L’appuntamento per tutti è dunque con l’aperitivo di martedì 10 giugno, a partire dalle 18.30, per dire no insieme al gioco d’azzardo.

 

Mariacristiana Guglielmelli

 

Ritrovare gusti perduti: il sapore antico delle cicerchie

COSENZA – Cibo e cultura è l’abbinamento che hanno scelto da Otra Vez per un originale e stuzzicante aperitivo. Il primo appuntamento tematico, quello di ieri, è stato dedicato alla cicerchia. Un pomeriggio gustoso che non è semplice degustazione di un prodotto, ma che parte dall’esigenza di riscoprire antichi sapori e tradizioni del nostro territorio che stanno scomparendo sotto il peso della massificazione dei gusti e dei consumi.

A Valentina Oliveri del ristorante L’Elibelinde Cibo Cultura è stato affidato il compito della preparazione dei piatti, ma soprattutto ha avuto il merito di spiegare ai presenti la storia e l’utilizzo di questo antico legume.

Una coltivazione che la tradizione contadina conosce ed utilizza da tempi arcaici, ma che ha avuto una sorte decisamente sfortunata. Legata ai periodi di siccità e carestia, perché ha un buon rendimento quando le altre colture falliscono, la cicerchia è sempre stata associata all’idea della scarsità e della fame. I prodotti importati dal continente americano dopo la scoperta del nuovo mondo e – in tempi più recenti – l’inserimento di monocolture nei processi di produzione agricola ne hanno causato pian piano la scomparsa dalle nostre diete. Un oscurantismo che sembra trovare oggi una regressione, soprattutto grazie all’attività di salvaguardia della biodiversità delle coltivazioni e all’estro creativo di alcuni chef di successo che hanno riportato, nei campi e sulle tavole, la cicerchia.

Ad accompagnare le storie gustose di Valentina l’esperienza della cooperativa Terre Joniche-Libera Terra di Crotone, che per voce della sua presidentessa – Raffaella Conci – ha portato la testimonianza di uno dei primi nodi della filiera, ovvero i produttori agricoli. Un punto di vista, però, particolare, che ben si sposa con la dimensione culturale della serata. I prodotti della cooperativa Terre Joniche, infatti, veicolano un elevato valore sociale, poiché nascono da terreni confiscati alla mafia. Un’attività che è un’autentica scelta di vita, nella direzione di un’economia che garantisca la lotta alle disuguaglianze e alle ingiustizie, il rispetto dei lavoratori, la salvaguardia ambientale, l’attenzione verso il prossimo, lo sviluppo delle comunità di appartenenza.

Passa dunque dal palato e dalla gola l’invito a modalità di consumo e di acquisto più consapevoli. L’appuntamento è al prossimo prodotto da riscoprire.

 

Mariacristiana Guglielmelli

 

 

Appuntamenti Otra a Cosenza

COSENZA – Appuntamenti equo e solidali a Cosenza, nella bottega aperta di recente in via Mario Mari, 12.
*Mercoledì 10 dalle ore 18.30, Pensieri a voce alta sui SUD, con PRESENTAZIONE DEL LIBRO di Matteo Dalena ‘I miei Sud’ e STUZZICHERIA SOLIDALE offerta dall’autore

*Giovedì 11 dalle ore 18.30, APERITIVO MUSICALE, con DEGUSTAZIONE di Ricette al verde e musica dal vivo Da Ricovero, al costo di 5 €, drink a scelta incluso.

Acquisti consapevoli nella nuova bottega Otra Vez

COSENZA – Accanto allo scintillio delle firme e dei marchi che fanno mostra di sé nelle vetrine di Corso Mazzini, in una traversa della principale via di Cosenza fa capolino un nuovo negozio. Nonostante i dati allarmanti che ogni giorno annunciano un aumento degli esercizi commerciali in chiusura c’è ancora chi trova il coraggio per far spazio ad una speranza e ad una possibilità di successo. Probabilmente il segreto sta nella natura dello spazio che apre i battenti in via Mario Mari.

Otra Vez è una bottega del commercio equo e solidale, nata dall’idea di persone che vivono quotidianamente l’esperienza dell’economia solidale. Perché questo non è un negozio come gli altri.

Sugli scaffali fanno bella mostra di sé caffé, zucchero, riso, spezie che hanno affrontato un lungo viaggio per arrivare fin qui. Non è solo un conteggio matematico di chilometri da paesi che si trovano oltre i confini europei. È più che altro il dipanarsi di un filo che lega storie ed esperienze, vite diverse e difficili. Sì perché i prodotti del commercio equo e solidale portano con sé un vissuto importante, sono prodotti che hanno il sapore della bellezza e della dignità. Ogni confezione racchiude una cura e un’attenzione tutta particolare all’ambiente, al territorio di provenienza, ai lavoratori e alle lavoratrici, al giusto compenso per il lavoro svolto, ai servizi per le comunità, e molto altro ancora.

Nella logica di una nuova forma di consumo che superi l’inseguimento del profitto ad ogni costo, in bottega si possono trovare anche prodotti calabresi, perché la dignità del lavoro e il rispetto dei diritti partono necessariamente da chi ci sta più vicino. Largo quindi ai vasetti di melanzane e sughetti vari che nascono dalle campagne e dalle realtà locali.

E la scelta non ricade solo su prodotti alimentari. Si possono trovare infatti anche prodotti per la cura del corpo, ceramiche per il tè, accessori per bomboniere, bracciali e altri monili da indossare. Persino Cittadini, il gioco da tavolo sulla legalità. Denominatore comune è la scelta di uno stile di vita alternativo non per moda, ma per la consapevolezza dell’importanza dei piccoli gesti.

Oltre l’ideologia del consumismo e della grande distribuzione di massa, oltre l’illusione dello status delle grandi marche, Otra Vez è uno spazio che non si configura solo come punto vendita, ma si presenta, ad un occhio più attento, come luogo di incontro e di fermento culturale per la città.

 

Mariacristiana Guglielmelli