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«Palazzo dei Bruzi, a rischio i fondi PAC Infanzia», il PD chiede chiarezza

COSENZA – «A Palazzo dei Bruzi le sorprese non finiscono mai. Per i fondi Pac Infanzia (Piano d’Azione per la Coesione che ha l’obiettivo di potenziare l’offerta dei servizi all’Infanzia) il Comune di Cosenza non riesce a rendicontare le spese alla Regione Calabria con il rischio di perdere i finanziamenti di tali fondi. L’Autorità di Gestione, cioè il Ministero degli Interni, per inviare le risorse del Pac Infanzia alla Regione ha bisogno infatti delle rendicontazioni dei Comuni dei progetti realizzati attraverso il Piano». Questo quanto riportato da una nota congiunta dei circoli  Pd Circolo IV Cosenza e Circolo G.Fragale Cosenza. 

«È stato più volte sollecitato al Comune di Cosenza- prosegue la nota-  la rendicontazione, in particolare sono stati chiesti i curriculum vitae degli operatori che hanno prestato servizio presso il progetto, l’attestazione degli F24 e la firma dei Revisori dei Conti in merito ai progetti Pac Infanzia. I termini per presentare la rendicontazione sono scaduti il 31 dicembre 2017. Nonostante ciò l’Autorità di Gestione, cioè il Ministero degli Interni, ha di fatto prorogato i termini fino alla fine del mese di febbraio per cercare di evitare la perdita dei finanziamenti. Cosa impedisce al Comune di Cosenza di ottemperare alla rendicontazione sapendo che non solo si perdono i finanziamenti, ma che il Comune sarà poi costretto a utilizzare fondi propri del Bilancio pari a oltre un milione di euro per onorare gli impegni che sono stati presi a chi è stata affidata la gestione dei progetti Pac Infanzia. Al danno si aggiunge dunque la beffa».  «Ma c’è dell’altro – si legge ancora nella nota- Il Comune di Cosenza essendo capo ambito del Distretto rischia di pagare, sempre con propri fondi di Bilancio, anche le inadempienze di altri Comuni che risultano essere ancora non in regola con la rendicontazione per oltre 200mila euro. Tutto questo alla faccia della buona amministrazione del sindaco Occhiuto. Siamo pronti a dare una mano per impedire che agli oltre 19 milioni di debiti che il duo Vigna-Occhiuto ha causato alle casse comunali (per ora questi sono solo quelli che siamo riusciti ad accertare) si possano aggiungere altri buchi nel Bilancio per una evidente difficoltà a rendicontare le spese dei progetti finanziati dal Pac Infanzia del Ministero degli Interni. I cosentini sono stanchi di pagare gli errori, le inadempienze, il pressapochismo degli amministratori di Palazzo dei Bruzi».

Pac infanzia, Calabria tra le regioni più virtuose

CATANZARO – L’Assessorato al Lavoro ha reso noto che la Calabria figura al primo posto tra le Regioni a obiettivo convergenza, per interventi, a finanziamento diretto dell’autorità di Gestione, in merito al Programma Nazionale Servizi di Cura all’Infanzia e agli Anziani non autosufficienti del Piano di Azione Coesione. Il Ministero dell’Interno – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta regionale – ha individuato, su proposta delle Regioni, interventi meritevoli sia per la realizzazione di nuove strutture per l’infanzia che per la prosecuzione dell’attività fino al 2018. In Calabria sono stati approvati ben 22 progetti, uno tra questi relativo al primo asilo interculturale che sarà realizzato nel Comune di Riace, tra le esperienze più significative in campo di integrazione. La Regione Calabria continuerà a formulare ulteriori proposte progettuali per dare risposta al maggior numero di territori.

“Questi dati – dichiara l’Assessore alle Politiche Sociali della Regione, Federica Roccisano – dimostrano come la sinergia inter istituzionale con la quale stanno lavorando gli uffici del dipartimento Lavoro e Politiche sociali, i Comuni e l’Autorità di gestione PAC del Ministero degli Interni porta frutti davvero positivi: ben 22 progetti finanziabili. Interventi di questo tipo seguono la strategia politica del mandato del Presidente Oliverio: offrire servizi a beneficio delle famiglie, soprattutto delle donne lavoratrici, potenziando i servizi di conciliazione e mettendo al centro i nostri concittadini più piccoli. La realizzazione di nuovi asili nido e il finanziamento di attività da svolgere per i prossimi tre anni, non solo permette ai bambini di socializzare ma consente anche ai genitori di realizzarsi lavorativamente senza dover scegliere necessariamente tra famiglia e lavoro e ai Comuni di attivare servizi, e occupazione, sul proprio territorio”.

PAC Infanzia: l’Assessore De Rose illustrerà la bozza del Piano d’intervento

COSENZA – Va avanti la progettazione relativa al Piano d’Azione e Coesione (PAC) Infanzia per la definizione di un Piano di Intervento che sia il più possibile condiviso e dal quale dipenderà il futuro dei servizi forniti dagli asili nido, sia sotto il profilo dell’ampliamento dei servizi integrativi di carattere socio-educativo, sia sotto il profilo della realizzazione di nuove strutture per l’infanzia o la ristrutturazione di quelle esistenti.
Dopo l’incontro del 24 ottobre scorso con i Sindaci del distretto socio-assistenziale n.1, destinatario di risorse finanziarie pari a quasi un milione di euro, domani, giovedì 5 dicembre, l’Assessore alla Scuola e alla città a misura di bambino Geppino De Rose, in rappresentanza del Comune di Cosenza che ha il ruolo di capofila, incontrerà, alle ore 9,30, nella sede comunale di “Io cittadino”, in via San Martino, i rappresentanti del partenariato sociale per illustrare la bozza del piano di intervento e ascoltare da loro osservazioni, suggerimenti e proposte.
Al tavolo del confronto sono stati invitati sia le associazioni che operano nel settore dei servizi all’infanzia e che fanno parte del Distretto Socio Sanitario n.1, (comprensivo di 18 comuni), sia le organizzazioni sindacali.
Al termine dell’incontro, il Comune capofila farà sue le proposte che arriveranno dal tavolo del partenariato sociale e, ove compatibili, le inserirà nel piano di intervento.
“Obiettivo primario per l’Amministrazione comunale – sottolinea l’Assessore alla scuola Geppino De Rose – è quello di contribuire alla realizzazione di una città sempre più a misura di bambino, nella quale i servizi educativi destinati alle bambine e ai bambini siano un vero fiore all’occhiello.
Il piano di intervento che, dopo la consultazione con il tavolo del partenariato sociale, vedrà la luce, dovrà essere quanto più aderente al dettato della nuova normativa regionale, la n.15 del 29 marzo 2013, destinata a rivoluzionare profondamente i meccanismi operativi della gestione dei servizi educativi.”