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Elezioni Cosenza, Franco Corbelli sponsorizza Paolini

COSENZA – Il leader del Movimento Diritti Civili Franco Corbelli chiede, in una nota, “al Partito Democratico lo svolgimento delle primarie di coalizione per la scelta del candidato sindaco di Cosenza” e indica nell’avvocato Enzo Paolini “un candidato (il più vicino a Diritti Civili) autorevole, quasi naturale per questa carica. Mi auguro che il Pd a Cosenza – prosegue – scelga la via democratica delle primarie e lasci che siano i militanti e gli elettori del centrosinistra e non Roma (ovvero Matteo Renzi) a scegliere il candidato sindaco. Credo che qualsiasi diversa soluzione sia la negazione dei principi, dei valori e della stessa storia del Partito Democratico. Personalmente, mentre ribadisco la volontà di continuare a rimanere fuori dalla politica e da ogni competizione elettorale, ritengo che una candidatura autorevole e direi quasi naturale possa essere quella di Enzo Paolini, già candidato sindaco 5 anni fa, sconfitto, al ballottaggio, per il tradimento di una parte dello stesso Pd. Rispetto naturalmente tutti gli altri aspiranti candidati del centrosinistra e degli altri partiti ma la mia storia libertaria, garantista, umanitaria, da sempre a difesa dei diritti civili mi porta a stare dalla parte di chi, come Enzo Paolini, con la sua lunga militanza radicale, l’impegno garantista per una giustizia giusta, l’attenzione per il sociale, sento a me particolarmente più vicino e affine”.

Amministrative Cosenza, Coscarelli in corsa con l’handicap di una squadra decimata

Gustavo CoscarelliCOSENZA – Quasi settant’anni, un passato da dirigente della Democrazia Cristiana, una lunga attività da libero professionista. Non rappresenta esattamente il nuovo che avanza il candidato a sindaco designato dal Movimento 5 Stelle per le amministrative di Cosenza. Si tratta di Pasquale Coscarelli, scelto a margine del percorso utilizzato dai grillini per selezionare anche gli aspiranti consiglieri comunali. “Ognuno di noi ha una sua storia e d’altra parte la Dc a quell’epoca, parliamo di circa quattro decenni fa, era il partito più popolare perché raccoglieva le istanze della società – dice  Coscarelli all’indomani della sua nomina – Sono contento per aver avuto questo riscontro nell’ambito del movimento a cui io ho aderito, condividendone i principi e portando anche, come bagaglio, la mia modesta esperienza professionale, maturata in 45 anni di attività. La cosa importante è che quella parte di cittadini che sono silenti  si avvicinino alla politica con maggiori speranze”. La selezione dei candidati per la corsa a Palazzo dei Bruzi, che ha scomodato anche il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, è comunque decisamente deludente. La lista grillina sarà composta da soli 21 nomi, il minimo indispensabile per partecipare alle consultazioni. Un fallimento ancora prima di presentarsi ai nastri di partenza.

Cosenza, elezioni Primarie: Ambrogio si candida

Palazzo_dei_bruzi1COSENZA – Anche Marco Ambrogio annuncia la sua intenzione di candidarsi alle Primarie di coalizione per la designazione del candidato del centrosinistra alla carica di sindaco di Cosenza. Il giovane esponente del Pd, capogruppo del partito a Palazzo dei Bruzi, ha già sostenuto la prova del voto nelle regionali del 2014, quando raccolse in città 1.083 preferenze. “Renzi nella direzionale nazionale è stato chiaro: ha detto Primarie ovunque – afferma Marco Ambrogio – A Cosenza dobbiamo essere spinti da un momento di responsabilità e non devono prevalere gli individualismi rispetto al progetto globale. Il Partito si è dato una scadenza. Si lavorerà fino a domenica prossima nel tentativo di cercare la convergenza e la condivisione su un candidato e non l’imposizione di un candidato”. E se questa convergenza non dovesse concretizzarsi? “Bisognerà procedere alle Primarie e alle operazioni propedeutiche alla presentazione delle candidature, entro il 5 febbraio – replica Ambrogio – Io sono sicuramente pronto a presentare la mia. Mi sento un uomo di partito, mi piace mettermi in gioco e sono pronto a scendere in campo. Paolini? Il suo impegno è una notizia positiva, ha lavorato sodo in consiglio per cinque anni, contrastando soprattutto i metodi di Occhiuto. Quindi ha tutto il diritto di proporsi. Questa è democrazia. Serve maturità. Qualora non si trovasse un candidato unitario e si dovesse ricorrere alle Primarie – ribadisce il giovane esponente del Partito Democratico – ne rispetteremo il risultato e chi perde dovrà combattere la stessa battaglia al fianco e a sostegno di chi invece, le Primarie le vince”.

Cosenza, Morrone pronto a lasciare Occhiuto per le divergenze sull’ospedale

COSENZA – La querelle relativa all’ospedale di Cosenza è destinata ad avere ripercussioni sulla campagna per il rinnovo dell’amministrazione di Palazzo dei Bruzi. Il nuovo nosocomio bruzio è ancora un’opera da libro dei sogni e già si litiga sulla collocazione che dovrà avere la struttura. Mario Occhiuto è convinto che si debba puntare sulla riqualificazione dell’Annunziata e sulla realizzazione di nuovi padiglioni che possano congiungere l’attuale nosocomio con l’Annunziata. Il partito di Forza Italia è schierato sulle posizioni del sindaco architetto, quasi in maniera compatta. Quasi. Perché il consigliere regionale Ennio Morrone, si è invece detto favorevole alla costruzione dell’ospedale a Vaglio Lise, nei pressi della stazione ferroviaria, ritenendo questa zona logisticamente più adeguata. La sensazione è che le divergenze tra Morrone e Occhiuto su questo punto, siano destinate a determinare un terremoto politico. La conseguenza più immediata potrebbe essere il ritiro della fiducia da parte dei consiglieri comunali che proprio in Ennio Morrone hanno il loro punto di riferimento. Non dimentichiamo che il figlio di Morrone, Luca, ricopre la carica di presidente dell’Assise bruzia. In questo caso l’avventura amministrativa di Occhiuto potrebbe terminare anticipatamente. L’altra conseguenza, decisamente più probabile, è che Morrone scelga di allinearsi alle posizioni di Mario Oliverio e quindi del Pd, e di mettere una propria lista di candidati a disposizione del centrosinistra.

Gentile presto sottosegretario. A Cosenza sosterrà il centrosinistra

ROMA- Antonio Gentile sarebbe in procinto di entrare nella compagine governativa di Matteo Renzi. Già in questaAntonio Gentile 2 settimana il senatore cosentino del Nuovo Centro Destra potrebbe ricevere la nomina a sottosegretario dal Presidente del Consiglio. I tempi sono maturi per il suo ingresso-bis a Palazzo Chigi, dopo la breve esperienza del marzo 2014 mandata all’aria dal caso Oragate. L’accordo è legato a doppio filo con le grandi manovre del Pd per scalzare Occhiuto dalla poltrona di sindaco della città di Cosenza. I consensi elettorali di Gentile, si sa, sono determinanti nel capoluogo bruzio e Renzi, con la nomina del senatore, potrebbe assicurarsi il suo appoggio per agevolare la scalata di Lucio Presta, ormai candidato in pectore del centrosinistra. A proposito di Lucio Presta, non è passato inosservato il fatto che a realizzare il famigerato servizio sulle luminarie sia stato Alessio Zucchini, conduttore di uno Mattina Estate dove sono passati anche alcuni personaggi appartenenti alla scuderia del manager dello spettacolo. Ma lo stesso Presta ci ha tenuto a smentire subito, con garbo ma in maniera

Lucio Presta

decisa e perentoria, di essere l’artefice dell’arrivo sulle sponde del Crati dell’inviato del Tg1. Tornando alle amministrative, perdono quota le primarie, alle quali si aggrappa Enzo Paolini, consapevole che questo strumento è l’unico che potrebbe garantirgli una sia pur flebile chance di candidatura: “Rappresento un’area vasta, composta da molte liste civiche e da alcune formazioni già presenti nel 2011. Altre forze si sono aggregate come Buongiorno Cosenza. Un’area che si colloca nel centrosinistra, in attesa che si individui un metodo valido per arrivare ad una candidatura condivisa – afferma Paolini – Mi auguro che questo metodo sia quello delle primarie, che ormai fanno parte del dna politico istituzionale del Paese”. E sui tentennamenti del Partito Democratico aggiunge: “Il Pd ha tante anime, Enzo Paolinicomprendo che ci possa essere qualche tensione, qualcosa da mettere a punto proprio perché si tratta di un grande partito. E però è giunto il tempo non per annunciare il nome di un candidato ma per annunciare un metodo. Per questo auspico che si stabilisca una data per le primarie. Io stesso – conclude – se dovessi scegliere tra una designazione diretta e le primarie, sceglierei le primarie”.

 

Cosenza, le luminarie accendono lo scontro politico. Occhiuto se la prende col senatore Morra

LuminarieCOSENZA – Punta il dito contro il senatore Nicola Morra. il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto non ha dubbi: «C’è qualcuno che fa macchinazioni e ritengo che sia il senatore Morra, tra l’altro lo conoscevo e pensavo fosse una persona sensata e di cultura». L’inquilino di palazzo dei Bruzi lo ha detto a chiare lettere nel corso di una conferenza stampa organizzata a tempo di record dopo il servizio sui costi delle luminarie e sulle presunte irregolarità su cui indagano la Procura e le fiamme gialle, andato in onda nel tg1 delle 20 di domenica sera. Mario Occhiuto se la prende con il senatore del Movimento 5 Stelle: «Non sono complottista e rispondo alle polemiche con argomentazioni, non mi piace la politica parolaia che si richiama a complotti ma in questo caso devo denunciare quanto accaduto», ha affermato Occhiuto ricordando un precedente tentativo da parte di alcuni esponenti del centrosinistra di pubblicare notizie su di lui nella campagna elettorale del 2011. Occhiuto poi ha fatto un paragone con le altre amministrazioni: «Hanno speso molto più di noi per una sola serata mentre a noi vengono contestate le spese di più anni. Non accetto che tale notizia arrivi su Raiuno perché non hanno parlato del concerto di Capodanno». Il Luminarie 2primo cittadino snocciola dati, mostra documenti supportato dal vicesindaco Luciano Vigna, dallo staff dell’ufficio stampa e con il sostegno di assessori, consiglieri e suoi sostenitori presenti in una affollata sala degli Stemmi della Provincia. Occhiuto mostra le interdittive antimafia per alcune cooperative, delibere in cui fa vedere quanto spendono le altre città italiane per le feste natalizie. «Queste cose – aggiunge Occhiuto – sono dati inconfutabili: la riduzione degli affidamenti diretti e non solo. Su piazza Bilotti e per il cimitero abbiamo chiesto i componenti delle commissioni per i bandi di gara. Abbiamo otto milioni in meno per la spesa corrente. Le singole procedure di gara sono fatte dagli uffici in assoluta trasparenza». Risparmio e trasparenza sono i concetti ribaditi da Occhiuto: «Potevamo anche far venire i Negramaro ma non volevamo spendere tanto per un concerto». E poi va oltre: «Le denunce ci sono e ci mancherebbe. Ma le strumentalizzazioni non mi piacciono. So che dietro c’è Morra. Ovviamente se c’è una denuncia di un parlamentare è ovvio che devono esserci degli accertamenti. Come è accaduto per Piazza Bilotti. Possono indagare e non troveranno nulla, anche con centomila denunce».

Cosenza, il Capodanno e gli effetti sulle amministrative

Capodanno a cosenza con i litfibaCOSENZA – Nella Cosenza che ha appena mosso i primi passi nel 2016 può capitare che i festeggiamenti organizzati per salutare l’arrivo del nuovo anno, non siano da considerare soltanto un evento di intrattenimento e di spettacolo ma anche un rilevante fatto di carattere politico. Mario Occhiuto lo sa bene. Per questo, nell’allestimento del programma varato dall’Amministrazione e culminato con il concerto dei Litfiba, il sindaco non ha lasciato nulla al caso, consapevole che la riuscita della manifestazione di San Silvestro avrà un peso nella corsa che egli ha intrapreso per continuare a sedere sulla poltrona di sindaco. La partecipazione collettiva, l’organizzazione pressoché impeccabile, il dolce risveglio dei cosentini in una città immediatamente ripulita, sono tutti elementi che contribuiscono a far pendere la bilancia decisamente dalla parte del primo cittadino in carica. Inflitto un duro colpo alle opposizioni. Che infatti tacciono. Non una critica, non una parola, non una riga su facebook dove, quotidianamente, non mancano di riversare fiumi di critiche nei confronti del sindaco architetto. Vuota la bacheca di Paolini, idem per quella di Marco Ambrogio e di Sergio Nucci. Discorso a parte per Giacomo Mancini: per lui il cGiacomo Manciniapodanno in piazza è una questione di dna. Soprattutto però l’ex parlamentare ha l’intelligenza di condurre la propria campagna elettorale sul piano delle idee e delle proposte e non su quello dell’attacco all’avversario a tutti i costi.  E sa che per vincere, in politica, servono le alleanze. Il peso specifico di Giacomo Mancini in termini elettorali è determinante, soprattutto se sommato alla componente gentiliana. Agli osservatori più acuti non è sfuggita la nota diffusa nella scorsa settimana da Pino Gentile, ultimamente poco incline alle dichiarazioni. Gentile ha rotto il silenzio per sollecitare adeguate celebrazioni in occasione del centenario dalla nascita di Giacomo Mancini senior. Solo il desiderio di un politico navigato con origini socialiste? Più verosimilmente potrebbe essere il segnale della costituzione di un asse politico-istituzionale tra Gentile e Mancini, una formazione in grado di  occupare gli spazi liberati nella città di Cosenza dall’inerzia del Pd. A riempirli, per la verità, ci sta provando anche Enzo Paolini.  L’avvocato con la passione del rugby ha mostrato i muscoli nella Enzo-Paolinimanifestazione del cinema Modernissimo del 21 dicembre scorso. L’iniziativa però, non gli è riuscita granché. Numeri alla mano, se davvero avesse undici liste pronte a scendere in campo, la sala sarebbe stata traboccante di candidati, almeno trecento. Invece, per adesso, ci sono solo sigle, simboli ed elenchi con tante caselle vuote ancora da riempire. Gentile e Mancini invece, lavorano sotto traccia. La partita l’hanno spostata a Roma, dove godono di interlocutori di prestigio e dove il Partito Democratico e il Nuovo Centrodestra governano a braccetto e si siedono allo stesso tavolo. Il binomio è destinato ad essere replicato anche a Cosenza ed in Calabria. E se a Cosenza le frizioni del passato ostacolano una eventuale intesa tra Pd, Gentile e Mancini, finalizzata a definire una candidatura condivisa, a Roma sanno che questa è l’unica strada percorribile per tentare di scalzare Occhiuto. Per questo si lavora ad un ambizioso progetto: quello di individuare un aspirante sindaco che possa intercettare i consensi del centrosinistra, ma anche dell’area moderata. Una figura esterna ai partiti, che alimenti il soffio di civismo caro a Renzi e perseguito anche nella capitale e a Milano.  Per Gentile, Antonio, il senatore, il perfezionamento di questo progetto rappresenta anche il lasciapassare per una nomina nel Governo Renzi, fondamentale per garantirsi nel 2018, una candidatura al Parlamento. Intanto però, Occhiuto rafforza il proprio appeal ed ha ancora altre carte da giocare: presto sarà inaugurata la nuova Piazza Bilotti, poi toccherà al Ponte di Calatrava e al Planetario. A dargli una Mario occhiuto con fascia tricoloremano anche la positiva stagione del Cosenza, tornato a lottare per traguardi importanti grazie all’avvento del presidente Guarascio chiamato proprio da Occhiuto per salvare le sorti del calcio in città. L’architetto si presenterà con l’esclusivo sostegno di liste civiche e senza simboli di partito per spingere gli elettori ad esprimere un consenso sulla base del programma realizzato e non dell’appartenenza politica. La partita delle amministrative si presenta dunque, estremamente incerta e destinata a riservare numerosi colpi di scena. Ma il conto alla rovescia è già cominciato.

 

Cosenza: Renzi, il civismo e la candidatura a sindaco di Lucio Presta

Giuseppe Sala
Giuseppe Sala

COSENZA – Arriva da Milano un segnale politico che potrebbe interessare da vicino anche la città di Cosenza. Per la candidatura a sindaco del capoluogo lombardo, Renzi punta tutte le sue carte su Giuseppe Sala. L’amministratore delegato di Expo 2015 non ha in tasca una tessera di partito e, a ben guardare, a distrarlo dal suo ruolo di manager privato ci pensò Letizia Moratti, la quale gli spalancò le porte di Palazzo Marino, nominandolo direttore generale del comune. Renzi, primarie o non primarie, vede in Giuseppe Sala l’uomo in grado di interpretare quel civismo di cui il presidente del Consiglio intende nutrirsi nelle amministrative di primavera. In tutta Italia. Cosenza compresa? Questo è da vedersi, ma tutti gli indizi anche in riva al Crati conducono a Lucio Presta, che non è certamente organico al Partito Democratico. E però non sono un mistero

Lucio Presta
Lucio Presta

né l’ambizione dell’agente di spettacolo, leader del movimento Amo Cosenza, né la sua amicizia con Renzi, consolidatasi ai tempi del Dante di Benigni a Piazza Santa Croce. In questa fase, assai delicata per il Pd nostrano, a causa dei noti contrasti interni tra le diverse anime dei democrat, Presta potrebbe rappresentare una soluzione in grado di mettere tutti d’accordo. Perché i renziani non vogliono candidare un esponente della corrente oliveriana, perché Oliverio non vuole che si rafforzino i renziani, perché ad oggi il Pd non sembra in grado di poter spendere un nome alternativo che possa mettere in discussione la riconferma di Mario Occhiuto. E, si sa, trovare un candidato autorevole con la prospettiva di perdere la partita, è impresa ardua. Lucio Presta questo problema non ce l’ha. Lo ha detto a chiare lettere ed il ruolo di parafulmine gli calza a pennello. Se le cose dovessero andare storte, non sarebbe un dramma per il Partito Democratico che vedrebbe salvaguardati i propri equilibri interni sul territorio. La

Mario Occhiuto
Mario Occhiuto

nomina di Ferdinando Aiello a commissario del Pd è eloquente di come il gruppo che si richiama alle posizioni del premier voglia esercitare un’azione di forza per sottrarre al segretario provinciale Luigi Guglielmelli, filo oliveriano, il controllo delle operazioni nella città dei bruzi. Restano alla finestra le altre componenti del centrosinistra, in attesa che giungano segnali chiari dal partito di riferimento della coalizione. Mentre procede questa infinita partita a scacchi dall’esito incerto, Mario Occhiuto continua a macinare consensi, anche perché ai suoi avversari politici,

che non trovano argomentazioni migliori di una passerella distrattamente dimenticata nei pressi della confluenza, il primo cittadino in carica contrappone l’ormai prossima realizzazione del Ponte di Calatrava. Quest’opera, insieme a Piazza Bilotti, alla riapertura del Castello Svevo, alla piena ripresa delle attività teatrali, ai lavori sulle condotte idriche , al mito di Alarico, ai Bocs ed ai servizi di bus turistici, rende appieno la cifra della concretezza che ha fin qui contraddistinto il mandato del sindaco-architetto, con il gusto dell’estetica.

Cosenza. La Giunta delibera quattro nuovi incarichi

La carenza di personale nella pianta organica del Comune di Cosenza è un problema ormai noto acuitosi soprattutto a seguito indexdelle dimissioni dei collaboratori Emanuela Gagliardi (addetta alla segreteria), Francesco Bisogno (incaricato di supportare il sindaco nell’attuazione del programma e nei rapporti istituzionali), di Elisa Crivellone (incaricata di supportare il Sindaco negli eventi culturali e rapporti con organismi nazionali ed internazionali) e di Giovanni De Rose (Capo della segreteria del Sindaco).

La Giunta comunale ha pertanto deliberato l’autorizzazione a sostituire i collaboratori dimissionari, anche perché molti degli incarichi rivestiti dai suddetti si erano poi riversati sulle spalle di Giuseppe Cirò, già collaboratore addetto alla segreteria del sindaco Occhiuto.

La deliberazione n.19/2015 ha quindi autorizzato l’instaurazione con quattro nuovi addetti attraverso il rapporto di lavoro a tempo determinato, ai sensi dell’art. 90 del d.lgs n.267/2000, nonché dell’art. 8 del regolamento degli Uffici e dei servizi del Comune di Cosenza. I nuovi collaboratori sono Geppino De Rose – Funzioni Segreteria del Sindaco, Alessandra De Rosa – Funzioni Supporto eventi e rapporti Organismi, Angelo Brutto – Funzioni Supporto Attuazione Programma e Giuseppe Carotenuto – Funzioni rapporti Presidenza del Consiglio.

La Giunta chiarisce inoltre che con l’instaurazione dei nuovi rapporti di lavoro in sostituzione delle unità dimissionarie non si dà luogo ad aumento di spesa, questa infatti rimane nei limiti dell’impegno assunto con la deliberazione n. 78 del 2011 quando il sindaco incaricò 7 unità esterne.

Da Palazzo dei Bruzi si è altresì comunicato che presto verrà nominato un nuovo Segretario generale, in quanto il pensionamento del segretario Francesco Grossi ha lasciato vuoto quel posto.

Queste delibere non hanno però sanato i problemi di sottodimensionamento,, in quanto risulterebbe opportuno integrare la pianta organica comunale con almeno tre dirigenti e circa 50 persone. Per ora, infine, è in atto un risparmio di 5 milioni di euro annui rispetto a quanto avvenuto in passato.

 

Comune di Cosenza e “Calabria Etica”, domani rinnovo per il protocollo d’intesa

COSENZA – Domani, a Palazzo dei Bruzi, saranno illustrati nel corso di una conferenza stampa in programma alle ore 11,30, i termini del rinnovo del protocollo d’intesa tra il Comune di Cosenza e la Fondazione “Calabria Etica” finalizzato al funzionamento dello sportello territoriale del Centro per la Famiglia di Cosenza. Lo sportello del Centro per la Famiglia, oltre a favorire la realizzazione di un percorso di sostegno a famiglie in fase di pre e post adozione, eroga servizi di consulenza legale per gli aspetti relativi al diritto di famiglia e alla tutela dei minori, di sostegno psicologico ad adulti e/o minori in difficoltà, di mediazione familiare nella gestione dei conflitti coniugali. Alla conferenza stampa prenderanno parte l’Assessore alla solidarietà e coesione sociale del Comune di Cosenza Manfredo Piazza, il Presidente della Fondazione “Calabria Etica” Pasqualino Ruberto e Renato Caforio del Centro per la Famiglia di Cosenza.