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Incontro-Dibattito Mercoledì 13 Marzo a Palazzo dei Bruzi sui Minori Italiani e Stranieri

COSENZA – Promosso dalla Camera Minorile “Giuseppe Mazzotta” di Cosenza, che aderisce all’Unione Nazionale Camere Minorili, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale e dell’Ordine degli Avvocati di Cosenza, è in programma domani, mercoledì 13 marzo, alle ore 17,00, nel salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi, un incontro-dibattito sul tema “Minori Italiani e Stranieri: accoglienza, tutela dei diritti e integrazione”.

L’iniziativa si propone di affrontare ed approfondire le principali problematiche che riguardano i minori italiani e stranieri attraverso gli spunti e il contributo delle associazioni del terzo settore e della comunità cittadina. L’obiettivo è quello di fornire uno “spaccato” su diversi aspetti. In primo luogo il trattamento dei minori cosìddetti a rischio e l’intervento nel sociale. Saranno, inoltre, affrontate le questioni che interessano la giustizia penale minorile, utilizzando come riferimento l’esperienza e la casistica della sezione cosentina del Centro per la Giustizia Minorile. Si parlerà, infine, di integrazione e accoglienza delle minoranze straniere, nonché della tutela dei diritti dei minori stranieri non accompagnati.

Il programma prevede i saluti del Sindaco Mario Occhiuto, di Monica Allevato, Presidente della Camera Minorile “Giuseppe Mazzotta” e di Oreste Morcavallo, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Cosenza.

I lavori, moderati da Luca Muglia, Presidente dell’Unione Nazionale delle Camere minorili, saranno introdotti da Rossana Caruso, coordinatrice della Commissione Diritto di famiglia dell’Ordine degli Avvocati di Cosenza. L’incontro-dibattito vedrà la partecipazione del Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria Marilina Intrieri. Le conclusioni sono affidate ad Alessandra De Rosa, assessore alla solidarietà e coesione sociale del Comune di Cosenza.

Tra le finalità dell’iniziativa c’è anche quella di contribuire a stimolare il dibattito al fine di promuovere il necessario raccordo tra le associazioni del settore e le istituzioni locali. Il convegno di Cosenza si colloca all’interno del progetto più ampio elaborato dal settore psico-sociale dell’UNIONE NAZIONALE CAMERE MINORILI per l’anno 2013. Nel corso dell’incontro, in programma anche gli interventi di Giuseppina Introcaso, funzionario della sezione cosentina del Centro di Giustizia Minorile, Piero Caroleo della Cooperativa sociale “Promidea”, Gianfranco Sangermano del MO.CI,  Lindara Nobre Costa dell’associazione “La Kasbah”, Giorgio Marcello dell’Associazione “San Pancrazio”, Monica Zinno dell’Associazione “Infanzia ed Adolescenza Gianni Rodari” e Pino Fabiano della Caritas Diocesana Cosenza-Bisignano.

La giornalista free lance Giulia Zanfino ospite della Commissione cultura di Palazzo dei Bruzi

COSENZA- Giornalista d’assalto, un misto di coraggio e determinazione. Se le si schiudesse l’occasione di fare la reporter di guerra non si tirerebbe indietro. D’altra parte tra i suoi docenti del corso di perfezionamento seguito nel triennio 2003/2006 figurava un certo Ryszard Kapuściński che in fatto di corrispondenze dai fronti di guerra se ne intendeva, eccome.

Lei è Giulia Zanfino, giovane giornalista free lance calabrese, di Acri per la precisione, con trascorsi transalpini, essendo nata in Francia, a Saint-Maur-des-Fossés, una cittadina della Valle della Marna, e avendo vissuto per un po’ di tempo anche a Parigi. Tornata in Calabria, ha coltivato la sua passione per il giornalismo d’inchiesta coniugata a quella per il cinema documentaristico. Due attitudini che se non si è corazzati non si possono affrontare facilmente.

E Giulia Zanfino corazzata lo è e non poco. Altrimenti non si spiegherebbe la sua caparbietà nel seguire alcune inchieste particolarmente scomode. Tra quelle più recenti, quella sull’acqua avvelenata in Calabria, nel vibonese, realizzata per la trasmissione di Rai 3 “Crash”, condotta da Valeria Coiante, e quella sulle morti sul lavoro alla “Marlane” di Praia a Mare, ribattezzata “la fabbrica dei veleni”. Diversi i riconoscimenti che Giulia Zanfino ha ricevuto nonostante la sua giovane età. Tra questi, il secondo premio al concorso fotografico “Calabria: quello che non vedi”, indetto dall’Associazione “Io resto in Calabria”, con un reportage fotografico sull’emergenza abitativa a Cosenza.

Ora al suo palmarès si aggiunge il premio ricevuto, proprio per il coraggio delle sue inchieste, dalla Commissione cultura di Palazzo dei Bruzi, presieduta dal consigliere comunale Claudio Nigro. Il percorso formativo e professionale di Giulia Zanfino è stato ricostruito dal consigliere Mimmo Frammartino, relatore della proposta di ospitare la giornalista in commissione cultura. Frammartino ha ricordato il primo impegno degno di nota di Giulia Zanfino: l’aiuto regia del documentario sulle favelas brasiliane di Rio De Janeiro e San Paolo, dal titolo “Piccola avventura in una realtà sospesa” di Cristiana Surleti. Il consigliere relatore ha ricordato ancora la collaborazione della giornalista calabrese con Toni Capuozzo, prima firma di Mediaset e autore del fortunato programma d’inchiesta “Terra”. Il lavoro di Giulia Zanfino è equamente diviso tra inchieste giornalistiche e documentari.A metà strada tra l’inchiesta e il documentario si colloca, infatti, “Roma intorno a Roma”, altro docu-film sulla questione dei rifiuti nel Lazio con particolare riferimento alle proteste contro la costruzione del gassificatore di Malagrotta. Con questo lavoro ha partecipato al Festival Internazionale del Cinema di Roma ed ha vinto l’Academy awards al premio “Libero Bizzarri” doc film festival. 

Se per Mimmo Frammartino Giulia Zanfino è “giornalista determinata, competente e coraggiosa, sì da meritare l’eco nazionale suscitata dalle sue inchieste”, per il Presidente della commissione cultura Claudio Nigro “contribuisce a rendere migliore l’immagine della Calabria”. Soddisfatta per aver potuto associare un volto a tanta intelligenza e grinta, si è detta poi la Vice Presidente della Commissione Maria Lucente. Felice di ricevere dalla commissione cultura di Palazzo dei Bruzi tanta attenzione ed un riconoscimento ad hoc per il coraggio delle sue inchieste, Giulia Zanfino ha affermato, dopo aver mostrato in un video alcuni dei suoi migliori servizi giornalistici, che “è la prima volta che ricevo un premio nella mia regione, nonostante abbia con la mia terra un rapporto un po’ conflittuale.” Ed ha attribuito al riconoscimento un valore aggiunto perché “non si tratta di un premio comodo da attribuire, perché la destinataria è una giornalista scomoda”. Nei ringraziamenti finali della giornalista, oltre a quelli al Sindaco Mario Occhiuto, alla commissione cultura e alla portavoce del Sindaco Iole Perito, presente in commissione e che ha avuto il merito di segnalare all’organismo consiliare il talento della Zanfino, anche una citazione per “Mad Company”, l’agenzia di produzione video con la quale la free lance realizza le sue inchieste d’assalto.

L’artista Maurizio Orrico in Commissione Cultura a Palazzo Dei Bruzi

COSENZA – Non ci meraviglieremmo più di tanto se, tra non molto, le altre città cominciassero ad invidiarcelo. Il cosentino Maurizio Orrico, già molto apprezzato nelle città d’arte per antonomasia, da Berlino a Venezia, con significativi “sconfinamenti” negli USA e in Cina, è destinato a far crescere le sue quotazioni di artista a tutto tondo.

Un passaggio obbligato il suo dalla Commissione cultura di Palazzo dei Bruzi, da più di un anno impegnata in un certosino lavoro di segnalazione alla città di artisti, scrittori poeti e musicisti, figli della nostra terra, alcuni inghiottiti dall’oblìo, altri, come Orrico, quasi più conosciuti altrove che non nella città di origine.

Ad introdurre l’ospite speciale dell’ultima seduta di commissione è stato il Presidente Claudio Nigro che ha svolto anche il ruolo di consigliere relatore, definendo subito Maurizio Orrico “un ospite illustre e un artista di valore”, prima di ricordare le tappe più importanti del suo percorso.

A Cosenza, la sua città, Maurizio Orrico ha offerto altre espressioni della sua arte, realizzando, tra l’altro, la Cattedra Vescovile del Duomo, un manufatto creato da un unico blocco di marmo di Carrara che originariamente pesava ben 15 tonnellate. Nelle mani di Orrico, il sedile vescovile è impreziosito da un morbido panneggio adagiato sulla cattedra a simboleggiare la Sacra Sindone.

Nel corso della seduta della commissione cultura di Palazzo dei Bruzi sono intervenuti, oltre al Presidente Nigro, anche i consiglieri Mimmo Frammartino, Maria Lucente e Pino Spadafora, tutti concordi nel ritenere Maurizio Orrico un artista raffinato, capace di infondere grandi suggestioni. Ragioni tutte che gli valgono il consueto premio finale della Commissione. Poi la parola passa direttamente ad Orrico che, quando gli si chiede di indicare un modello di riferimento, afferma di sentirsi più vicino a Maurizio Cattelan, tra i più quotati e seducenti artisti italiani del momento.

Cosenza: l’Ente verrà riorganizzato

COSENZA – Il percorso di riorganizzazione dell’Ente iniziato poco più di un anno fa dall’Amministrazione Occhiuto e basato sul principio che i dipendenti del Comune sono cittadini al servizio di altri cittadini, pertanto persone da stimolare e premiare al raggiungimento di obiettivi di qualità, prosegue lungo il solco del Progetto di valutazione delle performance del Dipartimento ministeriale della Funzione pubblica.
Ovvero: Palazzo dei Bruzi è stato individuato come Best practice dei Comuni calabresi all’interno dello stesso progetto.
Oggi si registra dunque il completamento della riorganizzazione normativa e strutturale attuata dalla Giunta Occhiuto.
Dopo avere infatti approvato i contratti decentrati come base normativa, insieme al nuovo regolamento degli uffici e dei servizi, è stata altresì approvata la nuova struttura organizzativa e dipartimentale nell’ambito della quale, oltre agli incarichi assegnati ai dirigenti, sono stati previsti e assegnati 45 incarichi di Alta professionalità e di posizione organizzativa agli impiegati inquadrati nella categoria D, che assumeranno in pratica il ruolo di vice dirigenti.
Sono inoltre già in via di attribuzione i circa 80 incarichi di specifica responsabilità: altro istituto contrattuale che prevede determinati incarichi, appunto, con una retribuzione aggiuntiva allo stipendio per i dipendenti che svolgano particolari compiti sempre nell’intesa del miglioramento dei servizi cittadini.
“Sono molto soddisfatto di quanto siamo riusciti a fare dopo ben 12 anni di immobilismo nel settore del Personale – afferma il sindaco Mario Occhiuto, che fra l’altro detiene a sé la delega al Capitale sociale e alle Risorse umane – Era dalla fine degli anni Novanta che i dipendenti municipali aspettavano un segnale in tal senso. Il Comune di Cosenza ha bisogno di persone motivate, che lavorino con entusiasmo e passione, ed è per questo motivo che abbiamo reso più attuale, funzionale e moderna la macchina organizzativa”.

Cosenza, lavori di restauro per il complesso millenario di San Domenico

COSENZA-Il Comune ha appaltato nei giorni scorsi i lavori di restauro del prezioso complesso millenario di San Domenico, ubicato a ridosso del ponte Mario Martire e, insieme a San Francesco di Paola e a San Francesco d’Assisi, nello storico triangolo delle confraternite religiose medievali di Cosenza.
Come si ricorderà, il progetto presentato dall’amministrazione Occhiuto proprio in merito al restauro e alla rifunzionalizzazione del Convento di San Domenico, inserito nei POR Calabria FESR 2007/2013, era stato approvato lo scorso mese di agosto in quanto valutato positivamente dal settore Cultura della Regione Calabria e incluso nella graduatoria degli ammessi ai finanziamenti per la realizzazione di interventi tesi alla valorizzazione dei beni culturali.
L’importo complessivo dei lavori che oggi Palazzo dei Bruzi affida in appalto è di 400mila euro.
Essi riguarderanno nel dettaglio il restauro di alcune aule poste al piano del chiostro e il rifacimento dell’ala sud dell’ex convento, al primo piano.
Si tratta in sintesi della fase iniziale che l’esecutivo guidato dal sindaco Mario Occhiuto ha programmato per il completo recupero di questo complesso che risulta essere così importante fra tutti i monumenti cittadini, vista la sua valenza storica, artistica ed architettonica.
La fase avanzata della progettazione vedrà poi stanziare, da parte della Regione Calabria, un secondo stralcio di finanziamenti per un importo complessivo di circa 2milioni di euro.
In quel caso saranno completati gli interventi nel chiostro e nelle aule annesse, verrà recuperato l’ex dormitorio dei militari e riproposto l’Hortus Conclusus, giardino chiuso e caratterizzato dall’intreccio di due linee di percorso preesistenti alle quali si aggiunge la traccia degli orti e degli ortalizzi, per come descritta nell’atto di fondazione del complesso monumentale del 1448.

 

 

Primo breafing operativo per la 96ma edizione del Giro d’Italia

COSENZA – Comincia a mettersi in moto la macchina organizzativa per la tappa cosentina della prossima edizione del Giro d’Italia, la 96ma della corsa rosa, in programma dal 4 al 26 maggio 2013. Com’è noto la città di Cosenza sarà sede della partenza della tappa che dal capoluogo bruzio porterà la carovana ciclistica a Matera l’8 maggio del 2013.

Nel pomeriggio di oggi nel salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi, alla presenza del Sindaco Mario Occhiuto, degli assessori al turismo Luciano Vigna, allo sport Carmine Vizza e alla comunicazione Rosaria Succurro, si è tenuto un primo breafing operativo con una delegazione del comitato organizzatore, incaricato di effettuare a Cosenza i primi sopralluoghi per decidere gli aspetti logistici legati alla corsa e per mettere a punto il programma relativo alla tappa.

Al breafing di oggi pomeriggio hanno partecipato, tra gli altri, anche il Capo del Dipartimento tecnico del Comune Carlo Pecoraro, il Presidente del comitato regionale della Federazione ciclistica Mimmo Bulzomì e il Presidente provinciale del Coni Pino Abate.

La tappa Cosenza-Matera dell’8 maggio partirà alle 12,30. A dare simbolicamente il via alla tappa, sventolando la bandiera di partenza, sarà il Sindaco Mario Occhiuto.

Inaugurata la mostra “Diaspora e stanzialità nella terra dei Bruzi” dell’artista newyorchese Justin Peyser

È stata inaugurata questa sera la mostra del newyorchese Justin Peyser, alla presenza dell’artista in parte su corso Mazzini e in parte nell’androne di Palazzo dei Bruzi.
“Mi sembra l’omaggio migliore che io possa fare a Peyser – ha dichiarato il sindaco Mario Occhiuto – Mi sono documentato: l’ispirazione di queste opere è nata fra l’altro dall’ascolto di un cantautore canadese, Cohen appunto, che io spero di fare conoscere nelle scuole a Natale coinvolgendo gli studenti”.
Arte contemporanea dunque che arriva a Cosenza da oggi fino al prossimo 27 gennaio. E nasce, questa esposizione, dalle contaminazioni e dalla storia delle forti influenze ebraiche che rappresentano la formazione di Peyser, prendendo il titolo di “Diaspora e stanzialità nella terra dei Bruzi”, curata da Francesca Pietracci, storica dell’arte, e da Roberto Bilotti, membro del Comitato Scientifico della Sovrintendenza di Roma capitale, con la consulenza e la partecipazione di rav Scialom Bahbout, rabbino capo della Comunità ebraica di Napoli e del Sud Italia.
“Tengo a ringraziare la famiglia Bilotti – ha aggiunto Occhiuto – per l’impegno sulla crescita attrattiva della città di Cosenza attraverso la promozione di iniziative artistiche di grande spessore. E con orgoglio do il benvenuto a Justin Peyser, visto che le sue sculture saranno esposte prima qui da noi e poi a Roma. Sono inoltre molto contento della scelta dell’ambientazione, ovvero la strada, il Museo all’aperto, elemento che dà il senso della contaminazione e della convivenza”.
Un fil rouge, quello delle contaminazioni fra popoli, che ha legato questa manifestazione alla riunione che poco prima il Sindaco aveva tenuto in Comune con i Rom che attualmente vivono nel Palazzetto dello Sport di Casali e con le associazioni sociali che li sostengono.
“Vedo in queste opere un legame magico con la danza – ha concluso Occhiuto – un contatto evidente con diverse espressioni artistiche”.
E sulla diversità dei materiali delle 17 sculture di Peyser in mostra a Cosenza, si è soffermato in particolare Enzo Bilotti, prosecutore del percorso inaugurato dal compianto fratello Carlo, fondatore del Museo all’Aperto Bilotti.
“Le saldature grezze delle opere di Peyser – ha affermato Enzo Bilotti che, nota curiosa, ha compiuto gli anni nel giorno di questa inaugurazione – simboleggiano le ferite del popolo ebraico e ci danno l’impressione di ballare una danza misteriosa finendo poi per animarsi”.
La mostra di Peyser è suddivisa in due sezioni: la prima prevede una serie di opere esposte su corso Mazzini nell’area conclusiva del Mab, mentre la seconda include altre sei opere esposte al pian terreno della casa comunale.
La mostra di Justin Peyser nella città dei Bruzi terminerà nella Giornata della memoria per ricordare le vittime dell’Olocausto (il 27 gennaio) e darà modo di approfondire la conoscenza di una minoranza etnica presente a Cosenza fin dal XIII secolo che, come ha ricordato lo stesso Enzo Bilotti durante il suo intervento, è un passaggio che tutt’oggi viene testimoniato dal nome del quartiere U’ Cafaruni, da Cafarnao, centro dell’antica Giudecca.

Metropolitana Cosenza-Rende-Unical: cadute nel vuoto le proposte migliorative dell’Amministrazione comunale

Diversi incontri, uno scambio di corrispondenza con la Regione Calabria, costanti confronti in riunioni ma ad oggi nulla di fatto. E’ questa, in sintesi, la situazione che racchiude gli sforzi attuati in poco più di un anno dall’esecutivo Occhiuto riguardo all’accoglimento delle proposte migliorative presentate da Palazzo dei Bruzi per la realizzazione della Metropolitana Cosenza-Rende-Unical. Addirittura, in una lettera del 27 settembre 2011, indirizzata all’assessore regionale ai Lavori pubblici Pino Gentile, al direttore generale del Dipartimento 9 della Regione Calabria Giovanni Laganà e a Luigi Zinno, R.U.P. per il sistema di collegamento metropolitano, il sindaco Mario Occhiuto ribadiva ancora una volta esplicitamente di essere favorevole all’opera in oggetto, ma di sentire al tempo stesso la forte esigenza della salvaguardia di Viale Mancini nella sua attuale impostazione. Proprio partendo da questa necessità, il sindaco Occhiuto ha lavorato nella direzione di difesa della vivibilità del Viale quale elemento di connessione urbana, avvalorando una soluzione alternativa che ne tutelasse essenzialmente il verde (non a caso è chiamato anche viale Parco) e che dunque non ponesse il rischio di snaturamento che la barriera urbanistica della Metropolitana, così come al momento è progettata, comporterebbe. Ora, nonostante le sollecitazioni in merito, sta di fatto che nei prossimi giorni, com’è noto, verrà trasmesso alla SUA (Stazione unica appaltante) il progetto per la cosiddetta Metropolitana leggera di superficie senza che si siano recepiti quelli che sono suggerimenti imprescindibili per non andare a interferire negativamente sull’organizzazione urbanistica della città di Cosenza. “Mi preme l’obbligo mettere a conoscenza – dichiara il sindaco Mario Occhiuto – che avvierò tutte le procedure a mia disposizione per evitare che si proceda ad uno scempio urbanistico di tali proporzioni. Anni di lavori e milioni di euro spesi per viale Mancini non possono essere vanificati a causa della mancanza di criterio e di una saggia considerazione sull’assetto odierno”. Il primo cittadino annuncia inoltre che investirà l’Assise municipale della questione.

Ricevuti a Palazzo dei Bruzi gli studenti e i docenti europei del progetto Comenius

Sono stati ricevuti questa mattina a Palazzo dei Bruzi dagli assessori alla scuola Marina Machì e al turismo Luciano Vigna i 25 docenti europei (6 londinesi, 7 madrileni, 8 olandesi di Leiden, 4 polacchi, provenienti da una cittadina vicina a Cracovia)  e  i 12 studenti spagnoli, impegnati nel progetto Comenius Ecosystems and Habitats” e che per tre giorni sono stati protagonisti al Liceo “Fermi” di Cosenza di interscambi e attività didattiche.

Gli studenti spagnoli del “Comenius” sono stati, durante la loro permanenza a Cosenza, ospiti degli allievi del “Fermi” e delle loro famiglie, secondo il collaudato programma messo a punto ormai da tempo dalla dirigente del Liceo scientifico Michela Bilotta che, con il progetto Ecosystems and Habitats, ha inteso quest’anno promuovere la mobilità studentesca tra Cosenza e Madrid.

La cooperazione nell’educazione scolastica, contenuta negli indirizzi del “Comenius”, ha consentito agli studenti e docenti europei di scambiare esperienze, esplorare aspetti propri delle diversità culturali, sociali ed economiche, incrementare le conoscenze ed imparare ad apprezzare i punti di vista degli altri, contribuendo ad implementare la “dimensione europea” dell’istruzione.

Rivolgendosi ai giovani ospiti e ai loro docenti e ai dirigenti scolastici accompagnatori, l’Assessore Machì ha sviluppato, nel corso del suo saluto di benvenuto, una riflessione sul viaggio.

“Quando si viaggia – ha sottolineato Marina Machì – non bisogna per forza andare alla ricerca degli stereotipi o del folklore del luogo che si visita, ma è importante dare spazio al racconto del viaggio, cercando l’altro da sè con il massimo dell’apertura alla conoscenza del nuovo che non deve necessariamente coincidere con la rappresentazione dei luoghi che ci portiamo dietro.”

La Machì si è, inoltre, soffermata ad approfondire i concetti di identità e differenza. Prendendo a prestito un neologismo coniato da Jacques Derrida, quello di “differenza”, la differenza dinamica o in movimento, la Machì ha sottolineato che “non esiste identità, senza differenza. Non dobbiamo tendere al superamento delle differenze. La differenza non si può rimuovere perché è essa stessa condizione dell’identità”.

Essendo la delegazione del “Comenius” composta anche da docenti provenienti dalla Polonia, l’Assessore alla scuola ha ben pensato di chiamare una ragazza a recitare i versi di una poesia, in polacco, inserita in una raccolta italo-polacca, con traduzione a fronte, dal titolo “Il tempo successivo”, di cui è autore il poeta cosentino Carlo Cipparrone.

Al termine della visita a Palazzo dei Bruzi il coordinatore del progetto “Comenius”, un dirigente scolastico olandese, di Amsterdam, ha ricevuto dalle mani dell’Assessore Luciano Vigna il volume “La città di Telesio” e il gagliardetto della città di Cosenza.

L’assessore Vigna ha anche consegnato agli studenti spagnoli gli attestati di partecipazione al progetto.

Subito dopo, gli ospiti sono saliti sul bus “ScopriCosenza” per un tour, organizzato sempre dall’Assessore Vigna, alla volta del centro storico, dove studenti e docenti hanno visitato sia il Duomo che il Museo dei Brettii e degli Enotri, accompagnati dalla guida turistica Domenico Boi.

 

 

Il Musicista Cosentino Mario De Lio In Commissione Cultura

de lio commissione cultura
Mario De Lio In Commissione Cultura

Pianista, tastierista, compositore, arrangiatore ed anche qualcosa di più.

Il giovane musicista cosentino Mario De Lio sta aspettando da tempo la sua grande occasione che ora potrebbe essere in dirittura d’arrivo. A patto che, finalmente, il difficile mondo della musica leggera riesca ad accorgersi di lui e del suo talento. Un talento che la Commissione cultura di Palazzo dei Bruzi, presieduta dal consigliere comunale Claudio Nigro, ha voluto sottolineare dedicando a De Lio una delle sue sedute volte a riconoscere le potenzialità degli artisti locali. Relatore della proposta di ospitare in commissione Mario De Lio è stato il consigliere Mimmo Frammartino che ha illustrato il percorso artistico del musicista cosentino.

E’ l’aria di famiglia che gli ha fatto respirare musica a pieni polmoni. E Frammartino ha, in un puntuale amarcord, ripercorso con la memoria le gesta musicali del nonno del giovane compositore, quel Mario De Lio senior che, insieme a Mario Lombardi e Franco Mazzitelli, diede vita allo storico “Trio folk calabrese” e che fu autore di “U’ baruni mitrullu”, commedia in vernacolo che può essere considerato un vero e proprio cult del genere.

“Lo Spirito Santo, il quartiere abitato storicamente dalla famiglia De Lio – ha ricordato Frammartino – ha da sempre rappresentato una fucina di musicisti o aspiranti tali. Il giovane Mario De Lio è, infatti, figlio e nipote d’arte, segno che buon sangue non mente. Ed anche Gianfranco De Lio, il padre di Mario, non è estraneo agli ambienti musicali cosentini.”

I sogni di Mario De Lio sono abbastanza ambiziosi; dirigere l’Orchestra del Festival di Sanremo e realizzare un musical, con artisti tutti calabresi e di Cosenza, dall’orchestra al corpo di ballo, dai cantanti agli attori, alle maestranze.

Il progetto è già pronto. Un musical sull’emigrazione, dal titolo “Fratelli d’Italia, ma figli di Calabria”. Mancano, però, i fondi, ma sia Mario che il padre Gianfranco non demordono. Quel musical s’ha da fare!

Mario De Lio studio di registrazione
Mario De Lio - studio di registrazione