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Cosenza, Palazzo dei Sarti riapre le porte agli amanti del made in Italy

COSENZA – Dopo aver realizzato più di 10mila mascherine solidali e averle donate, tra gli altri, alla Caritas diocesana e agli ospedali di Cosenza e Cetraro, Riccardo Magarò riattiva i tradizionali servizi sartoriali nel laboratorio artigianale di corso Telesio. Con la fine del lockdown infatti, Palazzo dei Sarti torna ad imbastire i suoi abiti, rigorosamente fatti a mano e interamente in telato.

«A causa dell’emergenza Coronavirus – commenta Magarò –, nelle dure settimane di marzo e aprile, ho convertito la produzione di abiti sartoriali in quella di dispositivi di protezione. In un momento cruciale per la salute di tutti, mi è sembrato doveroso contribuire, nel mio piccolo, a supportare la comunità di cui faccio parte, dare un piccolo segno di speranza. E adesso, con la conclusione del periodo di isolamento forzato e al pari di molte altre aziende del territorio – prosegue Magarò -, è arrivato il momento di far ripartire Palazzo dei Sarti, nel rispetto, naturalmente, di tutte le misure precauzionali contro il rischio contagio».

«Prima della pandemia – prosegue Magarò che ha reso nota anche la riattivazione dei servizi di riparazione sartoriale e camiceria – Palazzo dei Sarti avrebbe dovuto cambiare sede, ingrandire i suoi spazi, rimanendo sempre nel cuore del centro storico bruzio. Ciò non è stato possibile per ovvie ragioni, ma lo faremo prossimamente e i nostri clienti potranno trovarci in via Campagna, vicino, cioè, a piazzetta Toscano. Credo che sia fondamentale, soprattutto ora – conclude -, non abbandonare la città vecchia e far rivivere in essa quell’antica arte sartoriale che rievoca i lavori del passato».

Da ottobre 2020, si potrà, infine, effettuare l’iscrizione all’accademia di Palazzo dei Sarti che, coi suoi corsi di alta sartoria maschile, forma le nuove generazioni che vogliono imparare l’arte della tradizione.

 

 

Cosenza, nel cuore della città vecchia nasce il Palazzo dei Sarti

COSENZA – Investire nel futuro partendo dal passato. E’ questa la mission del Palazzo dei Sarti, inaugurato nei giorni scorsi, nel centro storico, alla presenza dell’Arcivescovo di Cosenza-Bisignano, Mons.Francescantonio Nolè, e dell’Assessore alla crescita economica urbana e alle attività economiche e produttive di Palazzo dei Bruzi, Loredana Pastore.

L’idea progettuale è del giovane imprenditore cosentino Riccardo Magarò che, a soli 22 anni, dopo un triennio trascorso a lavorare in Marocco, a Marrakech, dove si era prima inserito nel settore del turismo di lusso e subito dopo aveva creato una linea di produzione di alta sartoria, destinata prevalentemente a una clientela elitaria, come principi sauditi ed attori cinematografici, ha deciso di tornare nella sua città per mettere a disposizione l’esperienza acquisita all’estero ed il suo know-how nella formazione di giovani cosentini desiderosi di apprendere l’arte del taglio e cucito.

Per fare questo, Riccardo Magarò ha ben pensato di implementare nel Palazzo dei Sarti, su Corso Telesio, a metà strada tra quella che un tempo era nota come la Piazza delle Uova e la Piazza dei pesci, un laboratorio sartoriale, una vera e propria scuola, diretta dallo storico sarto Franco Servidio, forbice d’oro e membro riconosciuto dell’Accademia Internazionale dei Sartori, l’antica Università fondata, nel 1575, da Papa Gregorio III.

«Il Palazzo dei Sarti e l’annessa scuola di sartoria – ha sottolineato l’Assessore Loredana Pastore nel salutare con soddisfazione la nascita di questa nuova avventura imprenditoriale – rappresentano una bella realtà che, nel quadro dell’implementazione di nuove attività produttive nel centro storico, si candidano a diventare un’eccellenza della nostra città, forti del giovane entusiasmo di chi l’ha ideata e dell’esperienza dei maestri chiamati ad insegnarvi. Come Amministrazione comunale – ha proseguito Loredana Pastore – continueremo ad incoraggiare queste forme di sinergia tra pubblico e privato, convinti come siamo del fatto che lo sviluppo economico non può non passare attraverso questo genere di partenariato che alla collaborazione delle istituzioni deve poter affiancare quella capacità di impresa in grado di fare sintesi tra tradizione e innovazione».

Proiettata verso la creazione di un vero e proprio brand, la scuola di sartoria nata nel centro storico si sviluppa su tre piani. Oltre al laboratorio, è stata allestita al piano terra un’area espositiva (una sorta di piccolo Museo) e un ufficio di rappresentanza.

La rilocalizzazione dell’azienda da Marrakech a Cosenza va nella direzione di perpetuare quella grande tradizione sartoriale e degli antichi mestieri che Corso Telesio ha sempre esibito con orgoglio e che, nelle intenzioni di Riccardo Magarò, si vuole recuperare e riportare in auge, dando un’opportunità ai giovani calabresi che intendono formarsi attingendo all’esperienza di veri e propri maestri dell’arte del taglio e cucito con immediate ricadute positive nel mondo del lavoro.