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Due giorni di celebrazioni per il peperone roggianese, ortaggio D.O.P.

ROGGIANO GRAVINA (CS) – Si è svolta il 15 e il 16 settembre scorso, a Roggiano Gravina, la undicesima edizione della “Festa del peperone roggianese”, organizzata dal Comune di Roggiano Gravina e patrocinata dalla Regione Calabria, dalla Provincia di Cosenza, dal G.AL. Valle del Crati, da Confagricoltura Cosenza, dalla Coldiretti Cosenza e dalla C.I.A. Calabria nord.

La due giorni celebrativa del rinomato ortaggio ha previsto sia incontri di approfondimento sullo stato della coltivazione e della distribuzione del peperone, con la partecipazione di figure istituzionali e dei  rappresentanti dei coltivatori, ma anche un momento di festa vera e propria, con musica, spettacoli e con la degustazione dei piatti preparati proprio con il gustoso peperone.

Nella prima giornata si è tenuto il convegno “L’agricoltura del domani: innovazione e nuovi orientamenti tecnici, gestionali ed economici per il peperone roggianese”. Ai saluti introduttivi del Sindaco di Roggiano Gravina, Ignazio Iacone, sono seguiti gli interventi dell’Assessore all’Agricoltura di Roggiano Gravina, Giuseppe Marsico; della Presidente di Confagricoltura Cosenza, Paola Granata; del Presidente di C.I.A. Calabria nord, Luca Pignataro; del Presidente di Coldiretti Cosenza, Franco Aceto; del Presidente del Consorzio del Peperoncino della Valle dell’Esaro, Pietro Serra; della consigliera nazionale dell’Ordine degli Agronomi, Lina Pecora; del Presidente dell’Ordine degli Agronomi e dottori Forestali della Calabria, Francesco Cufari e del  Consigliere Regionale delegato all’agricoltura, Mauro D’Acri.

«Il peperone roggianese – ha commentato la Presidente di Confagricoltura Cosenza, Paola Granata – costituisce una delle produzioni agroalimentari d’eccellenza di tutto il territorio della Valle dell’Esaro e del Fullone, molto apprezzata per le sue qualità, per la versatilità dell’uso in gastronomia e per le tradizionali tecniche di produzione, che nel corso del tempo sono rimaste invariate».

«Sebbene questa particolare specie di peperone sia tutelata dal marchio I.G.P. e dalla DE.CO. (Denominazione Comunale, fortemente voluta dal Comune di Roggiano Gravina) – ha continuato la Presidente Granata – essa ha senz’altro tutte le carte in regola per ottenere un più qualificante riconoscimento quale il D.O.P., marchio che attesterebbe come le qualità intrinseche dell’alimento dipendano indissolubilmente dall’area geografica in cui esso viene prodotto. Nel caso del “peperone roggianese”, infatti, il clima e le caratteristiche ambientali delle terre di produzione, nonché la tradizionalità delle tecniche di coltivazione e trasformazione, rendono questo ortaggio un elemento e specifico dell’agricoltura locale».

«La certificazione D.O.P. – ha concluso Paola Granata – rappresenterebbe una ulteriore credenziale per accrescere i livelli di produzione e commercializzazione, che però non può prescindere da una maggiore aggregazione tra produttori oltre che da una incisiva e costante azione dei Consorzi di tutela»

Spighe verdi 2018, FEE Italia premia il comune di Trebisacce

COSENZA – L’educazione allo sviluppo sostenibile, il corretto uso del suolo, la presenza di produzioni agricole tipiche, la sostenibilità e l’innovazione in agricoltura,  la valorizzazione delle aree naturalistiche presenti sul territorio e del paesaggio: questi alcuni degli indicatori presi in considerazione da  FEE Italia (Foundation for Environmental Education) per procedere all’assegnazione del premio “Spighe verdi 2018”, avvenuta nella giornata di ieri presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Quest’anno la Calabria ha fatto per la prima volta il suo ingresso in classifica, grazie al premio ottenuto dal Comune di  Trebisacce (CS), già assegnatario della Bandiera Blu 2018.

«Siamo orgogliosi dell’importante riconoscimento “rurale” ottenuto dal Comune di Trebisacce – ha commentato la Presidente Paola Granata – essendo tale località calata in un conteasto territoriale che necessita fortemente di azioni sostenibili di tutela e salvaguardia agricolo-ambientale, in grado di valorizzare le biodiversità locali. In tale ottica, inoltre, l’auspicio è che gli interventi di ammodernamento della nuova statale 106, resi necessari dall’endemico deficit infrastrutturale che caratterizza da sempre la nostra Regione, una volta completati possano agevolare i collegamenti e i traffici commerciali della zona, specie se si considera che i territori coinvolti, di grande valore turistico, sono altamente vocati alla produzione di eccellenze frutticole e agrumicole, quali quella del Biondo Tardivo e delle olive».

 

Confagricoltura Cosenza, Granata, «Sì ai voucher nel nostro settore»

COSENZA – Ferve il dibattito, tra forze politiche e imprenditoriali, circa l’opportunità o meno della reintroduzione dell’uso dei voucher in alcuni settori, tra i quali l’agricoltura.

In linea con il Ministro delle politiche agricole Centinaio e con il Presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, la Presidente di Confagricoltura Cosenza, Paola Granata, ha sottolineato l’utilità che ha contraddistinto in passato l’utilizzo di tale strumento nel settore agricolo, in cui risulta stringente l’esigenza di fruire di prestazioni meramente occasionali ed accessorie.

«La soppressione dei voucher in agricoltura si è rivelata una decisione errata e affrettata – ha dichiarato la Presidente Granata – poiché, a causa dei numerosi vincoli e delle restrizioni che caratterizzano il contratto di prestazione occasionale, introdotto sostitutivamente ai voucher, esso non si è rivelato affatto funzionale in un settore peculiare quale quello della agricoltura».

«Sarebbe fortemente auspicabile il ritorno ai voucher in agricoltura – ha spiegato la Presidente Granata – in quanto essi hanno rappresentato, anche in passate contingenze economiche negative, una misura flessibile che ha permesso di evitare il decremento occupazionale nel nostro comparto,  di garantire trasparenza nella remunerazione del lavoro occasionale e di contrasto al lavoro nero».

La silenziosa protesta di Confagricoltura Donna Calabria

COSENZA – Un selfie simbolico a braccia incrociate. E’ questa la protesta silenziosa che oggi, nella giornata mondiale delle donne impegnate in agricoltura, Confagricoltura Donna nazionale ha deciso di promuovere sui social più diffusi, per protestare contro i tanti problemi che affliggono le imprese rurali “in rosa”.Un’iniziativa alla quale hanno subito aderito anche le imprenditrici di Confagricoltura donna Calabria,che hanno pubblicato le loro foto sui profili personali e sulla pagina di Confagricoltura Calabria e Confagricoltura Cosenza.“Secondo la FAO più di 100 milioni di persone potrebbero uscire dallo stato di povertà se le donne avessero le stesse opportunità di accesso alle risorse produttive degli uomini” spiega Marina Di Muzio, presidente nazionale di Confagricoltura Donna.“La produttività delle fattorie gestite da donne aumenterebbe del 30%. Confagricoltura Donna si impegna, e continuerà a farlo, perché ci sia una sempre più consistente presenza femminile a partire proprio dal mondo agricolo italiano, dove un’azienda su tre è condotta da una donna. Per questo abbiamo incrociato le braccia: occorre pensare ed agire in modo nuovo e le donne di Confagricoltura lo fanno da tempo. Donne istruite, capaci di rappresentarsi a tutti i livelli, sono una necessità oltre che un’opportunità per l’intera società” concludono Paola Granata, presidente di Confagricoltura Donna Calabria,e Patrizia Morano, vice Presidente di Confagricoltura Donna Calabria