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AssNAS, dall’udienza con il Papa ai problemi di Cassano allo Ionio

ROMA (RM) L’11 Novembre scorso alle ore 10.00, la comunità Professionale degli Assistenti Sociali, provenienti da varie parti d’Italia, e’ stata ricevuta in Udienza da Papa Francesco. Il Presidente Silvana Mordeglia ha guidato l’iniziativa, accolta con entusiasmo dall’Associazione Nazionale Assistenti Sociali.

Tra i rappresentanti dell’Ass.NAS e’ stata presente anche la segretaria della regione Calabria, Vita Gaetani. La dottoressa aveva precedentemente inviato una lettera al Papa nella quale è illustrata la situazione dei servizi sociali Calabresi  ed in particolare quelli di Cassano Allo Ionio.

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L’Associazione Nazionale Assistenti Sociali ci tiene a far notare come nella nostra regione i servizi siano quasi inesistenti: circa 80% dei comuni Calabresi non ha un Assistente Sociale, nonostante leggi dello stato e della regione lo prevedano.
In Calabria ci sono molti Assistenti Sociali inoccupati o disoccupati. Il servizio sociale di Cassano Allo Ionio sta vivendo, in questo contesto, un singolare periodo storico: dal pensionamento dall’unico Assistente Sociale Specialista di ruolo si è passati all’eliminazione di questa figura professionale dalla pianta organica comunale.
L’assenza di un Assistente nella zona di Cassano Allo Ionio si è fatta sentire per circa tre anni e, soltanto con ripetuti richiami da parte del Tribunale per i minorenni di Catanzaro, il comune ha affidato un progetto a una cooperativa sociale.

Fumata nera per il Papa

CASSANO – L’eco mediatico scaturito in occasione della visita di Papa Francesco a Cassano allo Jonio e Sibari ha taciuto su di un grave fatto: poco prima dell’arrivo del Santo Padre alla spianata di Sibari, ove era atteso da oltre 250 mila persone per la celebrazione della messa solenne, mani ignote hanno appiccato il fuoco ad alcuni copertoni di pneumatici, provocando una consistente fumata nera.  Quest’ultima avrebbe dovuto essere destinata ad attirare l’attenzione del Papa che, in seguito all’ennesimo evento tragico che ha visto coinvolto il piccolo Nicola “Cocò” Campolongo di appena tre anni, decise di recarsi sul luogo. L’atto non è passato per nulla inosservato alle centinaia di persone che occupavano il settore di coda dell’immenso sito che ha accolto il Pontefice per la sacra funzione liturgica, considerando che si è consumato proprio dietro le loro spalle.  L’intervento dei Vigili del Fuoco e degli uomini della Protezione Civile è stato tempestivo, soprattutto per non “offuscare” l’evento.  La fumata nera  è così andata a poco a poco scomparendo, nel cielo terso e l’evento messo in salvo. Una mezzora dopo, nei confronti dei fautori dell’accaduto, tuonava forte e chiara la scomunica.

Rinviata al 13 Luglio la storica gara automobilistica “Coppa Sila”per la visita del Papa

Cosenza – La storica gara automobilistica “Coppa Sila – Trofeo Italiano Velocità Montagna” promossa dall’ACI Cosenza, prevista per il 22 Giugno è stata rinviata al 13 Luglio 2014 per la visita del Santo Padre, lo annuncia il Presidente dell’ACI, Giovanni Forciniti. “Abbiamo ritenuto opportuno spostare la tre giorni della Coppa Sila per questioni di ordine pubblico, viabilità e sicurezza stradale, vista, nella nostra Provincia, la tanto attesa venuta del Santo Padre il 21 Giugno. Grazie alla collaborazione della Prefettura e di tutto lo staff organizzativo della gara, siamo pronti a  riproporre il vecchio tracciato della Coppa Sila. Un percorso, lungo 12 Kmche si snodano da località Acquacoperta al valico di Montescuro, ospitando i tanti piloti provenienti da tutt’Italia”. Dunque, un vero e proprio evento che partirà dall’11 al 13 Luglio e che abbraccerà diversi momenti caratterizzati da sport – gastronomia e divertimento. Grande entusiasmo negli ambienti sportivi automobilistici di tutto il territorio Provinciale, Regionale e Nazionale. L’Aci Italia ha già premiato l’evento con la titolazione del Trofeo Italiano Velocità Montagna (TIVM) ed ha associato il Trofeo Assominicar, inoltre per volontà dell’organizzazione sono state ammesse le vetture del Sicily Challenge e le vecchie signore le Auto storiche che realmente hanno partecipato alla gara negli anni passati. Tante saranno le novità che gli organizzatori sveleranno da oggi fino all’11 Luglio. Una delle anticipazioni che sentiamo il dovere di divulgare a tutti gli appassionati è l’assegnazione del famoso tratto delle “Forbici”, curve molto tecniche del percorso, al campione detentore del Record del Tracciato che ormai non è più con noi Mauro Nesti. Ai tanti driver in attività la sfida è lanciata, chi riuscirà a battere il record del Campione indiscusso della Montagna?

Scopelliti sulla nomina di Mons. Galantino a segretario Cei

Il Presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – in merito alla nomina ad interim di Monsignor Nunzio Galantino, vescovo di Cassano allo Jonio, quale segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Con grande gioia ho accolto la notizia della nomina di monsignor Galantino a segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana. Dopo quella di Monsignor Santo Marcianò, nominato dal Papa Ordinario Militare per l’Italia, la scelta del Santo Padre è stata nuovamente indirizzata verso un presule della chiesa calabrese e tutto ciò riempie d’orgoglio me e tutta la comunità cattolica di una terra che vive profonda e sincera vicinanza alla Chiesa e alla missione del Pontefice”.
“A Monsignor Galantino rivolgo le mie congratulazioni e il mio augurio affinché assolva al suo nuovo incarico in continuità con il suo impegno pastorale sin qui contraddistinto dalla semplicità e dalla vicinanza alla gente e ad i suoi bisogni”.

Auf Wiedersehen Joseph

Il 10 Febbraio viene dato l’annuncio dell’ addio del Papa.
Li’ per li’ ti viene da pensare che ora Zamparini sta davvero esagerando.

Le voci sui motivi dell’addio si susseguono. C’è chi pensa a una mancata promessa fatta al momento delle elezioni: restituire Gesù Cristo ai fedeli.

Come per Wojtyla, è commovente la stretta dei fedeli accorsi in questo momento drammatico: “pensio-ne  su-bi-to! pensio-ne  su-bi-to!”

L’abbandono di un papa non si vedeva dal medioevo. In Vaticano infatti hanno commentato: “Gesù, pare ieri”.

Non si è potuto parlare di dimissioni perchè non ha superiori in terra.
Non si poteva dire abdicazione perchè non c’è ancora un successore.
Il termine giusto credo sia ‘self defollowed’.

In molti già parlano del successore, che secondo molti potrebbe essere nero.
Dopotutto catene e crocefissi sono già della misura giusta.

Per molti il papa nero sembra proprio essere una fissa.
“Date un cinque in alto ai vostri figli. Poi dategli un cinque in basso. E ditegli che sono i cinque del papa”.

La critica più ricorrente a seguito dell’abbandono: “Gesù scelse la croce fino in fondo”
E si sa che solo coi pareggi è impossibile salvarsi.

Ma Ratzinger ha ribadito: “Non abbandono la croce”.
Alzi la mano chi ha pensato subito a quella di legno.

Nei salotti televisivi intanto si commenta. Vespa è in chiara polemica con l’abbandono del papa.
O non avrebbe chiamato come ospite Ferrara: uno che a metà non ha mai lasciato niente.

Prime voci sul fututo di Ratzinger: dopo il conclave andrà in clausura.
Testerà a Monza la nuova papamobile.

Il biografo del Papa annuncia:  “Non vede da un occhio”.
Ma sempre meglio di qualsiasi credente.

Il Cardinale O’Brien, che avrebbe dovuto partecipare al conclave, si dimette 30 anni dopo le accuse di molestie su alcuni preti.
Che oggi potrebbero essere degli splendidi papabili.

Ratzinger sarà papa emerito, ma dovrà lasciare l’anello del pescatore.
Giusto ora che da pensionato l’avrebbe usato un po’ di più.

Il Papa uscente lascerà in mano al suo successore le carte del caso Vatileaks.
Sempre che l’Equador abbia una ambasciata anche in Vaticano.

Le parole di addio di Benedetto XVI: “In questi 8 anni è il Signore che mi ha guidato”.
Ma non è che sotto sotto è Lui che s’era stufato?

Il Papa lascia il vaticano in Elicottero.
La sua più grande concessione alla modernità.

“Mammà io esco, per un po’ di tempo starò chiuso nella Cappella Sistina”.
(Oscar Giannino)

 

Sciscia.

Suor Elena Aiello, «‘a monaca santa», serva di Dio e del popolo.

Elena Aiello nasce a Montalto Uffugo, in provincia di Cosenza, il 10 aprile 1895 da Pasquale Aiello, sarto rinomato, uomo probo e retto, e Teresa Paglilla, casalinga, moglie e madre esemplare. Elena cresce terza di dieci figli in una famiglia profondamente religiosa. Sin dall’infanzia mostra particolare trasporto per la preghiera e manifesta subito una viva intelligenza. A sei anni, nel 1901, viene mandata dalle Suore del Preziosissimo Sangue per frequentare le scuole elementari. All’età di otto anni, vedendo la sua preparazione nella conoscenza del catechismo,le suore dell’istituto la portano con loro affidandole il compito di insegnare ai più piccoli la dottrina cristiana. Nel 1905 perde precocemente la madre. Durante la Prima Guerra Mondiale intensi sono gli sforzi di Elena nell’aiutare i sofferenti: passa le sue giornate assistendo le vittime dell’epidemia di Spagnola. Il 18 agosto 1920 fa il suo ingresso nell’Istituto delle Suore del Preziosissimo Sangue ma, a causa di precarie condizioni fisiche, la durata della sua permanenza in tale Istituto è brevissima: non pochi anni dopo, infatti, all’Ospedale Civile di Cosenza, le viene diagnosticato un cancro allo stomaco. Da tale male Elena guarisce completamente rivolgendo una fervida preghiera a Santa Rita, il 21 ottobre del 1921. Il 2 marzo 1923 si manifestano per la prima volta le stigmate: nel pomeriggio di quel giorno, le appare il Signore vestito di bianco con la corona di spine che la invita a partecipare alle sue sofferenze. Elena acconsente e il Signore si toglie la corona di spine e la pone sul capo di lei. Tale contatto le procura un’abbondante effusione di sangue e dopo tre ore di alterno sanguinamento il fenomeno scompare. Il secondo venerdì di marzo, esattamente alla stessa ora, si ripresenta lo stesso fenomeno mentre nell’ultimo venerdì di marzo Elena soffre le piaghe della Crocifissione. Per tutti questi fenomeni Elena è conosciuta dal popolo come «’a monaca santa». Nel 1928, all’età di 33 anni, fonda l’ordine delle Suore Minime della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo. Il 3 ottobre 1949, all’età di 54 anni, riceve i voti da Monsignor Aniello Calcara, Arcivescovo di Cosenza. Nell’istituto da lei fondato, suor Elena si occupa dell’educazione dei figli del popolo e dedicando la sua vita all’accoglienza, in particolare dei bambini abbandonati a causa di guerre e qualsiasi altra circostanza. La fama di santità della «monaca santa» è tale da interessare vivamente e attivamente anche Benito Mussolini e famiglia. Suor Elena Aiello muore il 19 giugno del 1961 nell’ospedale San Giovanni in Roma.

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Leaders and Followers

Risale a pochi giorni fa l’ingresso di Papa Ratzinger su Twitter: sette account multilingue e milioni di followers da tutto il monodo.

Un gesto di apertura alla modernità che non si vedeva dalla riabilitazione di Galileo Galilei. Tanto che in molti avevano auspicato che fosse questo un segnale di apertura della Chiesa verso tematiche che tocca definire attuali per il semplice fatto che ancora se ne debba discutere.

Ieri, Giornata della Pace, Papa Ratzinger si è espresso per l’ennesima volta su temi a lui molto cari: aborto, eutanasia, omosessualità.

In particolare:

“I tentativi di rendere il matrimonio fra un uomo e una donna giuridicamente equivalente a forme radicalmente diverse di unione, sono una offesa contro la verità della persona umana, una ferita grave inflitta alla verità e alla pace”.

Daniel Pennac scrisse: “Se incontri un essere umano nella folla seguilo… seguilo”.

E con buona pace della modernità.

Concerto per L’Emilia

Folla di persone

Erano in quarantamila allo stadio Dall’Ara di Bologna al “Concerto per l’Emilia”. Numerosi sono stati i big che si sono susseguiti sul palco: Luciano Ligabue, Zucchero, Samuele Bersani, Laura Pausini, Francesco Guccini, Cesare Cremonini, Nek, Nomadi, Stadio, Luca Carboni, esibendo quasi tutto il meglio della musica emiliano-romagnola. Erano presenti inoltre molti volti noti dello spettacolo Raffaella Carrà, Gianni Morandi, Fabrizio Frizzi. Il “Concerto per l’Emilia”, concluso poco prima dell’una, ha permesso di raccogliere due milioni e mezzo di euro per le popolazioni colpite dal terremoto cifra che si è  aggiunta a circa un milione e mezzo donati dal pubblico da casa.

Oggi il Papa farà visita alle popolazioni terremotate.