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Giornate FAI successo anche a Cosenza, il plauso del consigliere D’Ippolito

COSENZA – Un plauso particolare è stato rivolto dal consigliere comunale Giuseppe D’Ippolito ai volontari del Gruppo “FAI Giovani” di Cosenza per il successo della giornata organizzata ieri alla scoperta dell’Acquedotto del Merone e del Parco delle Rimembranze, luoghi della memoria della nostra città e particolarmente suggestivi, sia per la collocazione panoramica che per la caratteristica architettura.

«Il merito dell’iniziativa dei volontari del FAI di Cosenza – ha sottolineato il consigliere Giuseppe D’Ippolito – è stato quello di aver condotto oltre 500 persone in una sola giornata alla riscoperta di luoghi della città quasi dimenticati e i cui servizi sono sconosciuti ai più. L’Amministrazione comunale – ha aggiunto D’Ippolito – ha supportato l’evento anche grazie alla disponibilità dell’ing.Renato Cerzosimo, del settore infrastrutture di Palazzo dei Bruzi, che si è rivelato un ottimo cicerone per tutti i fruitori dell’evento».
I partecipanti hanno potuto visitare, grazie all’iniziativa, che rientrava nelle Giornate FAI d’autunno, evento nazionale a sostegno della campagna di raccolta fondi “Ricordati di salvare l’Italia”, l’Acquedotto del Merone, risalente al 1932 e ubicato sulla panoramica collina di Muoio.

L’elevata posizione ispirò il prospetto castellano per esaltarne la fondamentale importanza nel contesto dei servizi urbani. L’architettura dell’impianto, composto dal grande serbatoio interrato e dalle camere di manovra, riflette una mescolanza di stile neogotico e neorinascimentale.

Il Merone fu completato con il vicino Parco delle Rimembranze, dove i cosentini erano soliti passeggiare a partire dagli anni ’30 e dove ieri hanno avuto modo di tornare o di ritrovarsi per la prima volta. Il consigliere Giuseppe D’Ippolito, alla luce del successo dell’iniziativa, ha proposto all’Amministrazione comunale di dar vita ad un nuovo protocollo d’intesa con il FAI di Cosenza, mettendo in campo il nuovo regolamento dei beni comuni, di recente approvazione.

Rivalutazione per il “Parco delle rimembranze” di Bovalino: soddisfazione per le Associazioni di volontariato del territorio

thBovalino: i Commissari Straordinari esprimono soddisfazione per le attività svolte dalla comunità Indiana e dalle Associazioni di volontariato presenti sul territorio. E’ arrivato puntuale come un orologio svizzero il plauso ed il riconoscimento ufficiale della terna commissariale del Comune di Bovalino (RC) al lavoro di pulizia espletato nella giornata di domenica dalla comunità Indiana presente nel territorio della cittadina jonica reggina, ed alle altre iniziative espletate dalle locali Associazioni di volontariato (in particolare l’Associazione “Italia Night e Day”) che in questo ultimo periodo hanno contribuito con lodevole impegno e spirito d’iniziativa a ridare vigore ad alcuni luoghi che erano stati abbandonati a se stessi. Ritornando alla giornata di domenica, c’è da ricordare che con grande volontà ed assoluto senso civico, gli Indiani residenti nel luogo hanno provveduto a riportare agli antichi splendori uno dei luoghi simbolo, più rappresentativi e carichi di storia di Bovalino, ossia il “Parco delle Rimembranze” dove è allocato, tra l’altro, anche il monumento dedicato di Caduti di tutte le guerre, noto ai più come villa comunale. Ricordiamo che la location si trova proprio di fronte alla stazione ferroviaria e rappresenta, per questo, il biglietto da visita per chi transita da Bovalino; allo stesso tempo va ricordato anche che le condizioni di totale abbandono lo avevano catalogato come luogo da “evitare” in maniera assoluta in quanto poco salubre dal punto di vista igienico e poco frequentabile a causa di presenze alquanto raccomandabili, soprattutto nelle ore serali.th (10) Il lavoro della comunità Indiana, assume ancora più rilevanza e valore se si considera che è stato condotto con i propri attrezzi di lavoro (scope, rastrelli, palette e sacchetti), acquistati con le proprie risorse finanziarie per la particolare occasione. L’iniziativa non è ovviamente passata inosservata, infatti la cittadinanza ha positivamente commentato l’accaduto cercando di trarne insegnamento per il futuro; la stampa ed i social network hanno dato il giusto risalto all’episodio e le istituzioni, dal canto loro, hanno voluto esprimere la piena soddisfazione per il forte senso civico espresso e per il consolidamento integrativo della numerosa comunità indiana nel tessuto sociale bovalinese. L’auspicio è che tali iniziative non rimangano solo fatti isolati, ma siano da esempio e facciano da traino anche per altre comunità etniche, associazioni di volontariato e movimenti spontanei che th (12)hanno a cuore le sorti di Bovalino, per far si che il paese ritorni ad occupare il posto di  privilegio che occupava nei famosi anni ’70 quando rappresentava un punto di riferimento per la vita sociale, economica e finanziaria dell’intera fascia jonica.