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All’Unical approfondimento sulla risoluzione del Parlamento europeo sull’importanza della memoria europea

RENDE (CS) – Si terra il prossimo 29 ottobre all’Unical, in aula Solano (Cubo 19B – Ponte carrabile), il seminario sul tema “La risoluzione del Parlamento europeo sull’importanza della memoria europea”, che dallo scorso 19 settembre scorso, giorno della sua approvazione, sta facendo molto discutere soprattutto per l’assimilazione, più volte rimarcata nel testo deliberato, del totalitarismo comunista al totalitarismo nazista. 

Al seminario di studio interdisciplinare, promosso dalla cattedra di Storia delle dottrine politiche presieduta da Spartaco Pupo presso il Dipartimento di Culture, Educazione e Società, interverranno, oltre allo stesso professor Pupo, i docenti dell’Unical: Roberto Guarasci, ordinario di Archivistica e direttore del DiCES, Giuseppe Spadafora, ordinario di Pedagogia speciale e coordinatore del Corso di laurea in Scienze dell’educazione, Mario Caterini, associato di Diritto penale, Annabella D’Atri, associato di Storia della filosofia, e Claudio Di Turi, associato di Diritto internazionale. Modererà l’incontro il giornalista del “Quotidiano del Sud” Massimo Clausi.
L’evento è inserito nelle attività didattiche degli studenti del corso di laurea triennale in Scienze dell’educazione e del corso di laurea magistrale in Intelligence e analisi del rischio, ma è aperto non solo a tutta la comunità accademica, ma anche ai rappresentanti di partiti, movimenti, associazioni culturali, rappresentanti delle istituzioni e all’intera cittadinanza calabrese.

Cittadini in visita al Parlamento Europeo con Laura Ferrara (M5S)

BRUXELLES – Si è conclusa oggi, mercoledì 20 marzo, la visita al Parlamento europeo promossa dall’eurodeputata Laura Ferrara. I visitatori sono stati selezionati tramite un bando pubblicato lo scorso 12 gennaio e aperto a tutti.

Tantissime le richieste giunte, la selezione dei partecipanti è quindi avvenuta in base all’ordine cronologico di arrivo delle domande.

«Sono state due giornate intense quelle qui a Bruxelles con i visitatori – commenta Laura Ferrara-. In questi cinque anni ho promosso varie iniziative con le quali avvicinare sempre di più i cittadini alle istituzioni europee. Le visite al Parlamento hanno coinvolto oltre ai cittadini, come nella prima ed in questa ultima edizione, anche diverse categorie, come gli imprenditori del settore agroalimentare, le associazioni studentesche, imprenditori interessati all’approfondimento dei fondi europei diretti e in particolare diverse sono state le visite dedicate alle scuole calabresi».

«Ieri i visitatori hanno inoltre visitato il Comitato economico e sociale europeo (Cese) dove hanno avuto la possibilità di approfondire il funzionamento dell’Ice, l’iniziativa dei cittadini europei. Ancora nella giornata di martedì, il Parlamento europeo in collaborazione con la Commissione europea, ha organizzato una conferenza sul futuro degli oceani, il cui dibattito si è focalizzato su governance oceanica globale, economia blu sostenibile, mari e oceani sani e puliti entro il 2030. Tematiche e sfide centrali del dibattito politico europeo e per le quali i cittadini devono essere protagonisti affinché avvenga un vero cambiamento».
«La visita aperta ai cittadini– conclude la portavoce a Bruxelles del M5S – è stata occasione di conoscenza più approfondita del Parlamento delle sue funzioni, in particolare come questa istituzione, vista spesso molto distante dalle nostre vite, possa influenzare le politiche territoriali».

Una delegazione del Parlamento Europeo in Calabria

CATANZARO – Una delegazione del Parlamento europeo sarà in Calabria da domani, per due giorni, nella provincia di Reggio. Nel pomeriggio di domani, alle ore 18,30, nella sede del Consiglio regionale, incontrerà  il Presidente della Giunta regionale Mario Oliverio, quello del Consiglio Nicola Irto e l’Assessore al Lavoro Federica Roccisano. «Nel corso dell’incontro – informa una nota – verranno presentate anche dai Dirigenti regionali le strategie del Fse e delle politiche attive di lavoro in Calabria ed  il programma “Garanzia giovani” Pon Iog nella nostra regione. Saranno anche illustrati gli strumenti di Ingegneria finanziaria del Fse e del Fondo Fuoc ed i casi di eccellenza di Progetti di auto imprenditorialità finanziati dal Fuoc con il Fse. La giornata si concluderà con la visita al Museo della Magna Grecia. Mercoledì 20, la delegazione si recherà presso l’Agenzia regionale “Mo.Ci”, accreditata per il Servizio Civile per “Garanzia Giovani”. Seguirà la visita ad un’agenzia formativa autorizzata dal Ministero del Lavoro e dalla regione per i servizi per il lavoro nell’ambito di “Garanzia Giovani”. Si tratta dell’Agenzia “Do.mi” di Villa San Giovanni, soggetto promotore di tirocini Misura 5G.G., con la presenza anche di un tirocinante assunto. Alle ore 12 – conclude la nota – nella sede della stessa Agenzia “Do.mi”, la delegazione del Parlamento europeo e le Autorità regionali incontreranno i giornalisti».

Calabria a rischio: la nuova programmazione Maggiore criticità nel settore ambiente. E il piano dei rifiuti non convince

REGGIO CALABRIA (RC) Preoccupano le dichiarazioni della Commissaria Cretu circa i ritardi ed i rischi per le regioni del sud, in particolare Campania e Calabria, sulla programmazione 2014-2020. Gli errori del passato e i milioni di euro tornati indietro non hanno insegnato niente a questa classe politica: i programmi operativi presentati dalle due regioni hanno bisogno di una “revisione profonda”. Se non presentano i programmi corretti in tempi rapidi, “sarà impossibile” avviare lo stanziamento delle risorse “entro la fine dell’anno”. L’annuncio arriva direttamente dal commissario europeo agli Affari regionali, Corina Crețu, rispondendo a una interrogazione orale dell’eurodeputata del Movimento 5 Stelle, Rosa D’Amato, nel corso di un’audizione al Parlamento europeo.

Non si avverte dunque il cambio di marcia tanto auspicato dagli attuali amministratori regionali durante la passerella istituzionale che solo qualche mese fa li vide faccia a faccia con la stessa Corina Cretu a Reggio Calabria. In quella occasione si annunciò l’apertura di un confronto costante per una gestione trasparente dei nuovi fondi. Ma a conti fatti si registra il totale immobilismo di Oliverio.

Ad oggi la Calabria non solo è orfana di un assessore al ramo ma non ha neanche presentato in via definitiva il Piano di rafforzamento amministrativo, strumento obbligatorio e necessario proprio per evitare gli errori del passato.

L. Ferrara

Bruxelles ha rispedito al mittente con una sonora bocciatura il Por Calabria inviato lo scorso dicembre, con annesse centinaia di osservazioni. Non basterà qualche lieve modifica. La Cretu parla di una serie di inadempienze da parte della Calabria. “Il buon esito dei programmi dipende solo dagli enti locali – dice il commissario – il Por Calabria ha bisogno di una revisione profonda. Quanto presentato non corrisponde alle nostre richieste di fissare delle date di negoziato”.

Le principali osservazioni della Commissione riguardano, fra l’altro, il settore dell’ambiente, nonostante le denunce del M5S in tempi non sospetti circa la gestione del ciclo dei rifiuti. Manca infatti l’impegno di risorse necessarie per la realizzazione degli interventi basilari. La prima bozza del piano regionale dei rifiuti, aggiornato anche questo con notevole ritardo, non convince il Movimento 5 Stelle, le associazioni ed i comitati ambientalisti né l’Europa. Bisogna ricordare che dal Parlamento europeo, a seguito della petizione presentata dal Meetup di Cosenza e discussa a dicembre, è stata inviata una missiva ad Oliverio in cui si auspica l’aggiornamento del Piano di gestione dei rifiuti regionale. L’adozione del piano deve prevedere la consultazione della popolazione locale e in un’ottica di costante monitoraggio si chiede al governo regionale di tenere informato il Parlamento europeo circa i progressi fatti. Ad oggi a quella lettera non è arrivata nessuna risposta da Catanzaro. Questo governo regionale di centro sinistra delude le aspettative e non si smentisce, commettendo gli stessi errori dell’amministrazione precedente.

Di seguito link con dichiarazioni di Corina Cretu in Parlamento europeo

https://www.youtube.com/watch?v=s_I7Yf2aPrQ&feature=youtu.be

Le parole di Laura Ferrara riguardo l’iniziativa del sindaco di Cirò

Bruxelles – Laura Ferrara, Portavoce del Movimento Cinque Stelle al Parlamento europeo, dichiara: «Preoccupa l’invito, dal retrogusto salviniano, del sindaco di Cirò, Roberto Siciliani, che chiede alla polizia municipale di tenere lontano gli extracomunitari dagli “esercizi commerciali” o dal “girovagare liberamente per le strade per chiedere questue o altro”, così come riportato testualmente nella sua disposizione del 23 febbraio scorso. Preoccupa perché seppur inizialmente le sue intenzioni sembrano a garanzia della salute pubblica, subito dopo le stesse invece si spingono oltre, sfiorando addirittura la violazione dei diritti umani. Come portavoce del Movimento 5 Stelle e rappresentate della commissione Libe del Parlamento europeo, non posso che sostenere le associazioni, fra queste anche Amnesty International, che hanno condannato questa azione. A giusto titolo il contenuto di questo “invito”, di cui fra l’altro non se ne trova traccia fra gli atti pubblicati sul sito del Comune di Cirò, viene contestato dalle associazioni che da anni lavorano nel campo della cooperazione, dell’integrazione e dell’assistenza socio sanitaria ai migranti. Perché oltre a contrastare il lavoro che portano avanti sul territorio, tende a limitare la libertà personale del migrante. Inoltre vista la cassa di risonanza avuta a livello mediatico, anche nazionale, un documento del genere, alimenta l’incomprensione multiculturale, scaturendo in un inutile allarmismo per la popolazione e inficia i già delicati equilibri di una giusta integrazione. Il mio è un invito al dialogo fra le istituzioni e gli operatori socio sanitari, perché si informi correttamente la cittadinanza e non si fomenti nell’immaginario comune l’idea che il migrante è portatore di malattie. Così come sottolineato dalle associazioni “è bene ricordare che il contagio della scabbia avviene con contatti stretti e per tempi prolungati, ad esempio condividendo il letto o gli asciugamani. Per evitare la malattia basta lavarsi le mani regolarmente con normale sapone come si fa sempre”.»

 

La Commissione europea dà il via anche alla Calabria, 490 milioni per promuovere il patrimonio culturale.

BRUXELLES – Il Portavoce del Movimento Cinque Stelle al Parlamento Europeo, Laura Ferrara, informa che: nonostante l’immobilismo e il caos sui programmi operativi regionali 2014 – 2020 da parte della Regione Calabria, da Bruxelles qualcosa si muove verso Sud.
È di qualche giorno fa infatti, la notizia dell’adozione del Programma operativo “Cultura e Sviluppo” riguardante cinque regioni del Sud Italia – Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, – che ha come obiettivi primari quelli di preservare e valorizzare i principali siti culturali, di promuoverne un uso efficiente e di consolidare il settore produttivo collegato all’utilizzazione del patrimonio culturale, favorendo l’imprenditorialità e supportando le piccole e medie imprese nei settori del turismo, della cultura e della creatività.
Il programma disporrà di un budget complessivo di €490,9 milioni, di cui € 368,2 milioni (pari al 75%) stanziati dall’UE attraverso il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e il restante derivante dal cofinanziamento nazionale.
La Commissione ha importanti attese da questo investimento e la Calabria non può permettersi di sbagliare. Il finanziamento è un’occasione di valorizzazione dell’esistente e non di deturpamento. Come potrebbe succedere a Capo Colonna dove fra l’altro mi recherò domani per continuare a rimanere accanto al comitato spontaneo di cittadini #SalviamoCapoColonna. Su questo caso specifico, in cui si sono utilizzati fondi europei abbiamo chiesto alla Commissione europea con un’apposita interrogazione di verificare la regolarità del finanziamento e la compatibilità dei suoi obiettivi con le finalità del progetto in particolare rispetto agli obiettivi degli accordi di programma quadro anche in considerazione delle modalità invasive di esecuzione sull’area.
Il Movimento 5 Stelle rimarrà vigile su come verrà gestito ora il nuovo Programma dal governo regionale sperando che si porti avanti una politica intelligente e di reale sviluppo e valorizzazione dell’immenso patrimonio culturale di questo territorio.

Consorzi di Bonifica: l’UE chiede delucidazione alla Regione Calabria.

BRUXELLES – Laura Ferrara, portavoce del Movimento Cinque Stelle al Parlamento Europeo, ha esposto davanti la Commissione Europea le questioni relative al progetto “La Bonifica. Sviluppo del territorio”, presentato qualche anno fa e che presenta tutt’oggi aspetti torbidi e inquietanti. Fra le finalità del progetto vi era la creazione di un Sistema informativo geografico (GIS) di cui si lodava l’utilità per l’aggiornamento dei dati catastali, la redazione dei piani di classifica  e l’emissione dei tributi. Per la consultazione di dati e la fruizione di servizi da parte dei consorziati fu finanziata la progettazione del sito www.bonifichecosentine.it, mai avviato.. Attraverso questa interrogazione il M5S ha segnalato alla Commissione anche altre problematiche legate ai Consorzi di Bonifica. Risulta infatti il sospetto di un aberrante e illegittimo sistema impositivo da parte dei Consorzi per far pagare ai cittadini calabresi milioni di euro di debiti accumulati con anni di sprechi e inefficienze. A seguito di una dettagliata esposizione, il M5S è intento a mobilitare l’attenzione dell’Unione Europea e informare i cittadini a riguardo, chiedendo al nuovo governo regionale di far luce sui tanti lati oscuri di tali enti, i cui compiti dovrebbero essere la  tutela, lo sviluppo e la valorizzazione del territorio rurale, la gestione delle acque, la salvaguardia dell’ambiente e altre attività.

Laura Ferrara del movimento 5 stelle chiede soluzioni per il problema rifiuti

La parlamentare M5S Laura Ferrara ha parlato in un comunicato di stamattina dell’annoso problema dello smaltimento dei rifiuti in Calabria. La portavoce pentastellata ha affermato che ad oggi vengono ancora disertate le soluzione concrete al problema. “ Per questo motivo – ha continuato la Ferrara – chiediamo con forza che diventi una “sorvegliata speciale”, proponendo all’Unione Europea l’invio di una missione o l’istituzione di una di una task force con la finalità di indagare, vigilare ed intervenire per il superamento delle criticità persistenti nonostante il fiume di denaro (quasi due miliardi di euro dal 1997) sprecato per soluzioni tampone.” La parlamentare ha poi parlato dei tentativi fatti in questa direzione già qualche anno fa : “Circa due anni fa dal Meetup di Cosenza, fu inviata a Bruxelles una petizione che io stessa, insieme ad altri cittadini, avevamo sottoscritto. Chiedevamo al Parlamento e alle istituzioni europee di rendersi parte attiva nella soluzione e nel controllo della dissestata gestione dei rifiuti calabrese. A febbraio di quest’anno la Commissione rispondeva di essere consapevole dei problemi gravi e persistenti della Regione Calabria e prevedeva, nel corso del 2014, di procedere ad un’analisi approfondita dell’attuale piano di gestione dei rifiuti risalente al 2007. In gioco ci sono i fondi UE 2014-2020, per beneficiare dei quali occorre una pianificazione basata su opzioni in linea con la gerarchia dei rifiuti prevista dalla direttiva n. 98/2008. Questi fondi dovrebbero in primo luogo sostenere la raccolta differenziata e il riciclo.Nella stessa risposta la Commissione fa notare come anche in Calabria esisterebbero siti inquinati ancora da bonificare, non ottemperando alla sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea del 26 aprile 2007, che aveva condannato l’Italia per lo smaltimento non sicuro dei rifiuti.Il nostro territorio ha urgente bisogno di uscire dalla situazione in cui si trova attraverso politiche sostenibili e definitive. È indispensabile raggiungere al più presto alte percentuali di differenziata e ridurre il conferimento nelle discariche da utilizzare solo come soluzione di ultima istanza fino a sparire del tutto.
La Regione Calabria dal canto suo invece – ha concluso Laura Ferrara – propone una rimodulazione del Piano di gestione dei rifiuti che prevede di raggiungere una percentuale di raccolta differenziata pari al 32,6%, (anziché del 65%, come prevede il D.Lgs 152/2006), e un nuovo scenario organizzativo e impiantistico regionale (dal costo stimato di 101,2 milioni di euro), per diminuire la percentuale dei rifiuti da conferire in discarica (senza indicare date certe entro cui si dovrebbe raggiungere tale obiettivo).”

Parlamento europeo: Laura Ferrara interviene sull’immigrazione

BRUXELLES – Laura Ferrara, eurodeputata calabrese, è intervenuta in merito al problema immigrazione durante l’audizione del commissario designato Dimitris Avramopoulos.
“Quando il governo Papandreou fece costruire una barriera di filo spinato sul confine greco con la Turchia – ha affermato la Ferrara – lei elogiò l’iniziativa rilevando la necessità di “proteggere la nostra società e i nostri confini dall’immigrazione irregolare. Leggendo il programma della commissione Junker questo sembra anche il principio alla base delle azioni della nuova. Ma questo non risolve il problema di coloro che prendono la via del mare e vi perdono la vita”.
L’intervento della Ferrara si è chiuso con alcune incalzanti richieste al commissario Avramopoulos: “quali altre misure pensa di prendere per far fronte a questa emergenza” e “quale sarebbe l’alternativa legale che si offre alla immigrazione irregolare, per evitare che si continui a fare leva sulla disperazione e sullo stato di necessità dei migranti”.

Emotrasfusioni di sangue infetto: Laura Ferrara (M5S) presenta un interrogazione a Bruxelles

L'europarlamentare Laura Ferrara

La calabrese Laura Ferrara, europarlamentare 5 stelle, ha presentato un’interrogazione parlamentare relativa al mancato pagamento delle indennità integrativa speciali nei confronti di coloro che hanno subito trasfusioni di sangue infetto,contraendo il virus dell’ HIV e dell’epatite B e C.
La normativa italiana prevede che delegati al pagamento delle indennità siano le regioni. Negativamente rilevante è il caso della Calabria, che non ha riconosciuto né pagato ( per indisponibilità di fondi) la rivalutazione dell’indennità integrativa ,tranne in alcuni specifici casi.
Il movimento 5 stelle aveva già provato a intervenire ,senza successo,con un’interrogazione parlamentare che vedeva impegnato in prima linea il portavoce della camera dei deputati Paolo Parentela.
Venerdì scorso,intanto, la giunta regionale aveva deliberato una variazione di bilancio inerente l’indennizzo a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile ,tra le quali figurano anche le emotrasfusioni .