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Elezioni provinciali, il Pd replica a Giudiceandrea

COSENZA – In riferimento alle dichiarazioni del Consigliere Giudiceandrea arriva la presa di posizione del Partito Democratico di Cosenza.

«La Direzione provinciale ha deciso di presentare alle prossime Elezioni provinciali la lista “Provincia Democratica” – si legge nella nota – dando mandato ad una commissione di verificare, stante la richiesta di Giudiceandrea, la possibilità di mettere in campo una seconda lista, da concordare insieme, al fine di allargare il campo delle forze progressiste e democratiche.

La commissione ha interloquito con Rosario Perri che, in nome e per conto del Gruppo regionale “Democratici e Progressisti”, ha lavorato con la commissione del PD al fine di preparare la lista “Insieme per la Provincia”».

«La sera di domenica la lista è stata completata ed è stata custodita dallo stesso Perri – prosegue la nota – incaricato per la presentazione della stessa per come richiesto in precedenza espressamente da Giudiceandrea. La mattina dopo è stata presentata da Rosario Perri una lista difforme da quella concordata fino alla sera prima tant’è che al posto del consigliere di Cleto Fedele Montuoro, proposto da Giudiceandrea, è stato inserito Marco Ambrogio. La lista è stata solo nella disponibilità di Perri che, evidentemente in nome e per conto del movimento politico DP, si è assunto la responsabilità di modificare la lista da quella concordata con la Commissione del Partito Democratico.

Ovviamente, il blitz per sostituire il nome è avvenuto non attraverso una decisione condivisa e in maniera trasparente assunta in sede politica. È stato un vero e proprio colpo di mano, assecondato dal presentatore della lista, nonché collaboratore di Giudiceandrea.

Anche le pietre sanno che sulla candidatura di Marco Ambrogio era stata fatta una valutazione negativa nella Direzione provinciale del Pd per le sue posizioni di aperto sostegno a Mario Occhiuto, motivo per cui la commissione ne aveva deciso a maggioranza l’esclusione. È ovvio che chi ha fatto il blitz ha condiviso questa deriva trasformistica e immorale di cui è protagonista chi nel PD esprime piena subalternità e consenso verso la candidatura alla regione di Mario Occhiuto. Per quanto riguarda il segretario di federazione ha semplicemente difeso l’unità e l’autonomia del PD rispetto a tale deriva».

Pd Cosenza: «Il sindaco sposta i fondi destinati a San Vito su Corso Mazzini»

COSENZA –  «Nel progetto delle periferie del Comune di Cosenza approvato dal Governo con DCPM 2510512016 è destinato un intervento di qualificazione su San Vito di 4.976.350,99 di cui:
• 1.818. 761,99 fondi del ministero per le periferie
• 1.000.000,00 fondi comunali
• 2. 157.589,00 cofinanziamento privati

Il sindaco e la sua giunta- commentano gli esponenti del Circolo PD Cosenza e di  Grande Cosenza-con un colpo di mano in piena estate con la delibera n. 131 del 2410712018, sposta la quasi totalità di fondi pubblici destinati a San Vito per completare la pavimentazione di Corso Mazzini. L’intervento finale su San Vito,approvato con la citata delibera, ha un importo di 2.886.350,99 con la seguente ripartizione di fondi:

• 48.726,93 fondi del ministero per le periferie
• 680.035,06 fondi comunali
• 2. 157.589,00 cofinanziamento privati

il Quartiere San Vito viene svuotato di qualsiasi intervento pubblico statale e comunale, lasciando solo gli interventi privati già esistenti il carico della riqualificazione del quartiere».

Fusione comuni Presila, soddisfatto il PD Cosenza

COSENZA – «Il risultato del referendum sulla fusione dei comuni in Presila ci riempie di orgoglio e di fiducia nel futuro», commenta così il PD di Cosenza il risultato del referendum sulla fusione. «E’ stata scritta una piccola grande storia del riformismo calabrese ed italiano – si legge nella ota – in cui è prevalsa la voglia di unità, di speranza e lungimiranza. I cittadini di Trenta, Casole Bruzio, Serra Pedace e Pedace hanno inteso valorizzare le proprie tradizioni e la propria identità declinandole in modo moderno e mettendole insieme in una comunità ancora più grande che potrà meglio interpretare le nuove sfide che ci attendono in futuro. E’ stato un voto popolare che ha sancito formalmente ciò che nella sostanza è avvenuto da tempo: l’unità sociale, economica e culturale dei casali presilani. Voglio ringraziare i Sindaci e i Consiglieri comunali che con generosità hanno reso possibile la realizzazione di questo sogno bellissimo, i nostri Segretari di circolo, i movimenti, i sindacati, i Consiglieri regionali, in particolare i presentatori della legge Romeo e Giudiceandrea, e il Presidente Mario Oliverio che hanno favorito questo processo di riforma. Come Partito Democratico abbiamo detto un forte SI ma abbiamo voluto fare un passo di lato, senza rinunciare a fare campagna referendaria, per far emergere lo spirito civico e a-partitico del voto referendario. Allo stesso tempo non posso non sottolineare che nei Comuni guidati da amministrazioni PD il SI ha raggiunto percentuali altissime come Pedace, Trenta e Serra Pedace a dimostrazione che il ruolo del partito è stato importante insieme a quello dei comitati e dei tantissimi volontari. Sulla partecipazione al voto è da sottolineare che in queste consultazioni gli italiani all’estero vengono iscritti nelle liste elettorali a differenza di quanto accade per il referendum costituzionale e per le elezioni politiche. Ad una prima analisi quindi l’affluenza è poco inferiore a quella registrata il 4 Dicembre e sicuramente superiore al 50% in tutti i comuni. Dispiace per la sconfitta di misura del SI a Spezzano Piccolo ma non rinunceremo per il futuro ad aggregare altri comuni per completare l’unità della presila. A Spezzano Piccolo il nostro impegno alle prossime elezioni sarà quello unire forze, donne e uomini che vogliono la fusione per riprovarci prima possibile. Sono sicuro, infine, che il Consiglio regionale e il Presidente di Regione sapranno individuare i percorsi più veloci e congrui per realizzare al più presto il Comune di Casali del Manco nel pieno rispetto della volontà popolare». (Foto di repertorio)

Sequestro Piazza Bilotti, per il Pd Cosenza ,”Dietro le luci si nasconde il marcio”

COSENZA – <<Le mani delle ’ndrangheta, d’accordo con imprenditori, istituzioni e politica, sull’opera pubblica più importante della città di Cosenza. Le inchieste hanno portato a galla un dato incontrovertibile: dietro le luci accecanti si nasconde il marcio>>. E’ quanto sostengono Tommaso Guzzi e Mario Petrozza, rispettivamente segretari dei circoli IV e II di Cosenza. <<Adesso – continuano i due segretari del Pd – è arrivato il momento di fare chiarezza. Perché dietro l’ubriacatura collettiva alimentata dalla ricerca dell’effimero, si è sviluppato un sistema di potere intorno a Palazzo dei Bruzi>>. <<La vicenda di Piazza Bilotti – sottolineano Guzzi e Petrozza – è inquietante. Ma non è il solo elemento ad esserlo in questa nostra città. Ci hanno sempre preoccupato e ci preoccupano anche oggi quelle pratiche molto consuete a Palazzo dei Bruzi in quota Occhiuto: dalla “frammentazione strategica” degli appalti ai tanti, troppi, affidamenti diretti. Abbiamo sempre denunciato questo stato di cose. La città ha bisogno di svegliarsi dalla narcotizzazione comunicativa inseguita dal sindaco. La città ha bisogno di capire come, quando e perché avvengono fatti inquietanti. La politica non può stare in silenzio. La politica deve mettere in atto iniziative concrete affinché la legalità sia la regola e non l’eccezione>>.

 

PD Cosenza: «Da Mario Occhiuto falsità inaccettabili»

COSENZA – È ormai una vera e propria bagarre a suon di dichiarazioni quella fra  il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto e Mario Oliverio e il suo PD. L’ultima in ordine cronologico è quella del PD di Cosenza che di seguito riportiamo:

«Ormai con Mario Occhiuto siamo al capovolgimento della realtà. Le sue farneticazioni hanno raggiunto un livello di falsità inaccettabile. E’ Mario Occhiuto che non vuole rispettare la legge e le sentenze della magistratura, è Mario Occhiuto che agisce nell’illegalità certificata dal TAR Calabria rispetto alla circolare veloce, è sempre Mario Occhiuto che dopo aver approvato per ben tre volte il progetto dice no alla metrotramvia. Dimentica invece, il sindaco di Cosenza, che i suoi sodali hanno distrutto la Calabria negli ultimi 5 anni, fa finta di non ricordare che i compagni del suo partito hanno massacrato, con il suo sostegno, ogni comparto e settore della Regione Calabria, tace infine sulle vicende gravissime che stanno emergendo dalle inchieste della DDA di Reggio Calabria che riguardano il vice del suo vicesindaco.
I calabresi, sono persone intelligenti e conoscono i fatti e le persone che hanno dato alla Calabria il colpo “quasi definitivo”. Farebbe bene, infine, Mario Occhiuto a rispettare le leggi e a liberare le istituzioni da una occupazione abusiva che sta producendo, con il concorso di burocrati da egli stesso nominati, guasti irreparabili. Come Partito Democratico, diciamo al Presidente della Regione Calabria di continuare con la rivoluzione gentile messa in campo in questo primo anno di Governo regionale e, di continuare a bonificare i disastri ereditati dalla giunta Scopelliti».