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Cannizzaro riceve delegazione Pd

CATANZARO – Una delegazione del Partito democratico, questa mattina, ha incontrato il prefetto di Catanzaro, Raffaele Cannizzaro per fare il punto sulle questioni della legalità e della sicurezza nel Capoluogo di regione e nella provincia. Un incontro istituzionale, sollecitato dalla segreteria provinciale del Pd guidata da Enzo Bruno – a cui hanno preso parte i deputati Ernesto Magorno ed Alfredo D’Attorre, i consiglieri regionali e i consiglieri comunali Vincenzo Capellupo, Franco Passafaro e Lorenzo Costa – che riprende il dialogo avviato nei mesi scorsi con il predecessore di Cannizzaro, il prefetto Reppucci, ma che oggi si carica di ulteriore preoccupazione alla luce degli sviluppi giudiziari che interessano il Comune di Catanzaro. L’incontro in prefettura è stato preceduto da una riunione con i segretari di circolo della città, il gruppo consiliare comunale e i consiglieri regionali.

“Noi siamo preoccupati – afferma Ernesto Magorno – di quello che sta accadendo in Calabria: il commissariamento di Reggio Calabria, le questioni che riguardano la Giunta regionale e il suo presidente, e per finire le questioni che riguardano Catanzaro. Più in generale c’è una immagine della Calabria che riflette una preoccupante situazione di degrado. Il Pd – afferma ancora Magorno – ha anche il dovere di mettere in campo un progetto, una proposta che riparta dalla buona esperienza della candidatura a sindaco di Salvatore Scalzo, ma anche della buona esperienza amministrativa del sindaco Rosario Olivo, con contenuti ancora più forti che possano consentire al centrosinistra di ritornare a governare in questa città”. Sempre Magorno, nella veste di componente della commissione nazionale Antimafia, ha ribadito che nei prossimi giorni quanto sta accendo al Comune di Catanzaro sarà all’attenzione della commissione nazionale antimafia su sollecitazione dei componenti calabresi dell’organismo parlamentare.

“La presenza del segretario regionale Magorno indica il fatto che noi immaginiamo che la costruzione della nuova Calabria parta da qui, dal Capoluogo di regione – ha esordito Alfredo D’Attorre.  Noi crediamo che la costruzione di un’alleanza civica che unisca tutta le forze sane della regione sia una condizione essenziale per ripartire. E ci rivolgiamo anche a quelle persone oneste e perbene che hanno sostenuto queste fallimentari esperienze amministrative: è il momento di cambiare pagina e a collaborare ad un progetto di cambiamento perché Catanzaro e la Calabria meritano altro”.

Bruno incontra Iaconanton​io

CATANZARO – Il segretario provinciale del Partito democratico, Enzo Bruno, ha incontrato il segretario provinciale di Italia dei Valori, Domenico Iaconantonio, inaugurando il percorso di confronto con i vertici dei partiti della coalizione di centrosinistra, finalizzato ad un processo di rilancio dell’alleanza sul territorio, in vista delle prossime scadenze elettorali.

Partito democratico e Italia dei valori si impegneranno a sviluppare una piattaforma programmatica capace di affrontare le problematiche più urgenti con proposte concrete da approfondire con l’importante sostegno dei gruppi amministrativi e della dirigente che opera sul territorio. Bruno e Iaconantonio si sono confrontanti anche sulla preoccupante situazione in cui versa il Comune di Catanzaro dopo l’ennesima bufera giudiziaria che si è abbattuta sull’amministrazione comunale, preparando la partecipazione alla manifestazione regionale di venerdì 22 marzo a Catanzaro. Il confronto programmatico in vista dei prossimi appuntamenti regionali riprenderà nei prossimi giorni allargando il confronto alle altre forze politiche della coalizione di centrosinistra.

Pirillo (PD): importante solidarietà del premier

Amantea (Cs) – Appuntamento per mercoledì 19 marzo alle 11.30 a Scalea. L’eurodeputato Mario Pirillo oltre ad essere presente, ha inviato un messaggio di vicinanza al neo premier.

Sono davvero contento che il Presidente Renzi – scrive Pirillo – giunga in Regione per far sentire forte la solidarietà del Governo a tutti i cittadini calabresi, in un momento così delicato. Saluto con enorme piacere le iniziative economiche e sociali presentate ieri in conferenza stampa – prosegue – sul taglio del cuneo fiscale, il piano casa e due provvedimenti per l’occupazione, con un ventaglio di interventi come il via libera a un ddl per la riforma del Senato, al varo di un ddl per lo sblocco immediato di circa 68 miliardi di euro di debiti della Pubblica amministrazione entro luglio 2014, fino all’arrivo di 500 milioni di euro in più per il fondo di garanzia per il credito. Voglio altresì richiamare l’attenzione del Presidente del Consiglio sulla nostra Regione – continua l’europarlamentare – che ha bisogno di imminenti interventi infrastrutturali, e soprattutto di un piano straordinario sull’occupazione e sui rifiuti.

Visita Ispettiva alla Casa Circondariale di Cosenza

COSENZA – Si è svolta questa mattina presso la Casa Circondariale di Cosenza una visita ispettiva a sorpresa volta a verificare le condizioni di detenzione ed il trattamento riservato ai cittadini detenuti. L’ispezione, durata circa tre ore, è stata effettuata dall’Onorevole Enza Bruno Bossio, Deputato del Partito Democratico, che è stata accompagnata dagli esponenti radicali Emilio Quintieri e Sabatino Savaglio. La delegazione è stata guidata dal Direttore del Carcere Filiberto Benevento e dal Comandante della Polizia Penitenziaria, il Vice Commissario Pietro Davide Romano.
Nella Casa Circondariale di Cosenza, costruita nel 1948, consegnata nel 1982 e ristrutturata negli anni 2005/2006, a fronte di una capienza regolamentare di 209 posti sono rinchiusi 294 detenuti dei quali 197 appartenenti al circuito della Media Sicurezza e 97 a quelli dell’Alta Sicurezza. Tra questi, quelli condannati definitivamente sono 149 mentre quelli in attesa di giudizio sono 145 (81 imputati, 39 appellanti e 25 ricorrenti). I detenuti stranieri sono appena 25; 2 sono i detenuti semiliberi che lavorano all’esterno per conto di privati, 4 sono stati ammessi al lavoro esterno alle dipendenze dell’Istituto Penitenziario, 13 sono i “permessanti” di cui 2 appartenti al circuito dell’Alta Sicurezza. Purtroppo solo 39 sono i ristretti che riescono a lavorare all’interno del Carcere alle dirette dipendenze dell’Amministrazione Penitenziaria. Dal 2010 ad oggi sono 105 i detenuti che sono stati scarcerati grazie alla Legge “Svuotacarceri” (350 in tutta la Calabria).
Il numero degli Agenti di Polizia Penitenziaria è sottodimensionato : 160 sono quelli effettivamente in servizio contro i 198 previsti nella pianta organica. Carenti anche gli Educatori e gli Psicologi. Buona invece l’assistenza medico sanitaria. 25 sono i Sanitari in servizio presso la Casa Circondariale coadiuvati da 11 Infermieri, attivi sia di giorno che di notte. 12 sono i Medici Specialisti (Cardiologia, Chirurgia, Dermatologia, Ecografia, Radiologia, Infettivologia, Oculistica, Odontoiatria, Otorinolaringoiatria, Ortopedia, Psichiatria) e 12 i Medici di Guardia. Dallo scorso mese di ottobre è stata attivata la “sorveglianza dinamica” nei Reparti di Media Sicurezza che consente ai detenuti di trascorrere 8 ore fuori dalle celle le cui condizioni generali sono abbastanza buone. Non è stato segnalato alcun abuso ai danni dei detenuti da parte degli Agenti di Polizia Penitenziaria. Pochissime anche le aggressioni contro questi ultimi (4 nel 2013, 0 nel 2012). Un fatto importante da tenere in considerazione è che nell’Istituto di Cosenza non si verificano suicidi sin dall’anno 2006. Anche gli atti di autolesionismo sono ridotti ai minimi termini (15 nel 2013, 39 nel 2012).
Nella Casa Circondariale di Cosenza i detenuti, eccetto quelli dell’Alta Sicurezza che hanno il divieto di incontrarsi con quelli “comuni”, hanno la possibilità di frequentare la Scuola Elementare, Media e Superiore (Alberghiero) e, in virtù di una convenzione stipulata dalla Direzione dell’Istituto con l’Università della Calabria, frequentare e sostenere anche gli studi universitari.
Una delle criticità riscontrate è la chiusura della Palestra a causa dell’assenza di un Istruttore che potrebbe mettere a disposizione il Comitato Provinciale del Coni. In merito i Parlamentari hanno garantito il loro impegno per chiedere al Coni di accogliere, per quanto possibile, la richiesta già da tempo avanzata dalla Direzione del Carcere.
Per gli altri problemi accertati (sovraffollamento, carenza di personale, impossibilità di frequentare la scuola per i detenuti As, etc.) l’Onorevole Enza Bruno Bossio nei prossimi giorni presenterà una dettagliata Interrogazione al Governo.
L’iniziativa promossa dai Radicali ed organizzata unitamente al Partito Democratico, come annunciato, proseguirà negli altri Istituti Penitenziari della Calabria.

Ex sindaco di Reggio Arena dichiarato incandidabile

REGGIO CALABRIA – ”La Corte d’Appello di Reggio Calabria conferma la sentenza di primo grado e sancisce, per la seconda volta, l’incandidabilita’ di Demetrio Arena. L’ex sindaco di Reggio Calabria, pero’, non si rassegna e insiste: nemmeno in appello gli vengono contestati atti precisi che testimoniano contiguita’ alla criminalita’ organizzata, ma soprattutto tenta di smarcarsi da una ”contiguita’ amministrativa” che lo lega in maniera inestricabile alla gestione del suo predecessore, sul quale ricadono le principali contestazioni che hanno portato allo scioglimento del consiglio comunale di Reggio Calabria”. Lo si legge in una nota dell’Esecutivo regionale del Pd Calabria. ”Un rapporto fiduciario, quello che lo lega al governatore Scopelliti, che lo tiene saldamente nella squadra di governo regionale nonostante le pesantissime valutazioni, contenute nella sentenza, che Arena continua a contestare. Ancora una volta ci aspettiamo le scuse di Arena e di Scopelliti per i danni causati alla citta’ di Reggio, in termini di immagine e di mala-amministrazione. E, soprattutto, che il presidente della Regione – continua la nota del Pd – ritiri la delega all’assessore Arena che, da uomo e da cittadino, puo’ , ovviamente, difendersi in ogni grado di giudizio, ma non mentre continua a sedere in Giunta, e quindi, rappresentando un’Istituzione che in questo momento onorerebbe al meglio facendo un passo indietro. Come abbiamo piu’ volte evidenziato: la citta’ di Reggio, i dipendenti comunali, i lavoratori delle societa’ miste, le imprese ed i fornitori, stanno pagando un prezzo altissimo al ”modello Scopelliti”, occorre agire per sostenere i reggini ed evitare che il virus intacchi irrimediabilmente la Calabria intera. Il Pd della Calabria – ribadiamo – e’ impegnato a tutti i livelli per conseguire questo duplice obiettivo”

Primarie a Pentone/Vincenzo Marino presenta la candidatura, invitato Domenico D’Agostino

Da sx Arturo Bova, Chiara Macrì, Michele Gigliotti, Tommaso Tarantino, Domenico D'Agostino

PENTONE (CZ) – Vincenzo Marino, coordinatore del circolo PD di Pentone, ha presentato la sua candidatura alle primarie per la scelta del candidato a sindaco per le amministrative del 2014. Ma ha invitato e ha dato la parola anche all’altro candidato, Domenico D’Agostino: un gesto non scontato di questi tempi. In questo senso, entrambi i candidati intendono cambiare rotta. Come ha sottolineato Vincenzo Marino, dalle primarie non emergerà «un uomo solo al comando»: il 20 ottobre i cittadini avranno la possibilità di scegliere un progetto – da costruire insieme – che punti al miglioramento di Pentone e frazioni. Al di là degli atavici personalismi.

Vincenzo Marino

A sostegno della candidatura di Vincenzo Marino, sono stati presenti amministratori, dirigenti e militanti del PD locale: tra gli altri, Chiara Macrì, Pasqualino Mancuso (coordinatore provinciale PD), Arturo Bova (sindaco di Amaroni), Domenico Giampà (segretario dei Giovani Democratici), Davide Zicchinella, Marco Gentile, Sebastiano Tarantino, Pietro Viapiana. Ha moderato la serata Michele Gigliotti (coordinatore del circolo di Simeri Crichi). Gli intervenuti, pur ringraziando e facendo un “in bocca al lupo” a entrambi i candidati, hanno espresso il proprio sostegno a Vincenzo Marino del quale hanno testimoniato la passione, le competenze, l’impegno sul campo, la capacità di individuare gli strumenti per raggiungere gli obiettivi comuni. Salvatore Scalzo ha fatto pervenire un messaggio di vicinanza e di augurio per un buon lavoro.

Domenico D'Agostino

Vincenzo Marino ha deciso di scendere in campo per rompere con il passato e ridare centralità al territorio lavorando per obiettivi. Ambiente e territorio – da valorizzare e tutelare per inserire Pentone e frazioni in un percorso ambientale e culturale più ampio, sul modello di Amaroni e Sellia –  definizione di regole di convivenza civile, centralità dei cittadini attraverso il bilancio partecipato, l’associazionismo, la costruzione collettiva di una nuova comunità: sono i punti di partenza di un programma da elaborare insieme. Scuola, lavoro, famiglia e servizi sociali, le priorità, da ampliare. Rispetto a questi punti, in passato, Vincenzo Marino ha fatto incontri sul territorio e ha proposto possibili progetti concreti. «Se credete alla mia idea di cambiamento fatto di sacrificio, lavoro passione – ha detto – sostenete non tanto la persona quanto il progetto». Ma Vincenzo Marino non esclude l’avversario politico: per lui, i candidati alle primarie non sono uno opposto all’altro, ma portatori di idee diverse. Ha ribadito, perciò, l’importanza della consultazione del 20 ottobre, che ha voluto fortemente. Questo strumento è il primo tassello verso la trasparenza e la partecipazione: un’opportunità da non perdere

Anche Domenico D’Agostino ha rimarcato l’importanza delle primarie che, secondo lui, per la prima volta offrono l’opportunità di esprimere il proprio pensiero. E di mettersi in gioco per dare l’idea di un cambiamento nel paese, di una politica rispettosa dell’avversario, fatta senza scontrarsi. Per Domenico D’Agostino, al di là di chi vincerà, è necessario avere le idee chiare per far risalire il paese e per restituirgli l’armonia, parola che ritorna più volte nel suo breve intervento. Invita i presenti a votarlo o a votare chi ritengano, per il cambiamento. Secondo D’Agostino, il paese ha bisogno del nuovo e dell’occhio lungo.

 

Rita Paonessa

Goffredo Bettini a Vibo Valentia

VIBO VALENTIA – Domenica Scorsa, al palazzo Gagliardi di Vibo Valentia, si è svolta la presentazione dell’ultimo libro dell’onorevole Goffredo Bettini, Carte segrete. Roma, l’Italia e il PD  tra politica e vita per la casa editrice Aliberti di Roma.

Bettini, già coordinatore del PD e membro attivo del Partito Comunista Italiano e dei Democratici di Sinistra, è in Calabria per la promozione del suo lavoro letterario, seguendo un percorso di tre tappe costituite da Paola, Vibo Valentia e Cosenza.

Alla presentazione ha partecipato il consigliere regionale Pietro Giamborino, che ha espresso più volte la sua ammirazione per la figura politica – e umana – di Bettini, indicandolo come punto di riferimento ideologico dotato di una levatura  “più che da imperatore, da pontefice”.
“Nel libro – sostiene Bettini – è presente tutto il disincanto per una situazione politica nazionale stantia, incapace di confrontarsi con la praticità della vita sociale e di rapportarsi efficacemente coi giovani”. Ma emerge anche la delusione nei confronti del proprio partito: allontanatosi dall’Italia dopo la sconfitta del PD nel 2008, Bettini ha potuto riflettere sulle qualità e sui difetti del Partito Democratico. “Il PD è malato” –  sostiene – e ha deciso di metter per iscritto le caratteristiche di questa malattia, conducendo un atto di analisi e auto-analisi, quindi, necessario per poter ancora una volta partecipare alla politica con rinnovata coscienza.
Carte segrete è quindi “un atto di amore per la politica”, un’affermazione dei suoi valori più alti, costituiti appunto dal dialogo e dal confronto oggettivo  e non un mero attacco alle complesse strutture politiche nazionali.

Il consigliere Giamborino, nella sua presentazione, ha voluto insistere su questo punto e anche sulla necessità di percepire il senso politico “sentimentale” e pratico nel territorio vibonese, “Una città millenaria e bella come questa  – ha detto – merita di meglio”.

Francesco Corigliano

Primarie a Pentone (Cz), intervista al coordinatore del circolo PD

Vincenzo Marino, eletto coordinatore del Circolo PD PentoneIl 20 ottobre, a Pentone (Cz), si terranno le primarie per le amministrative 2014. Per questa sera, alle ore 20.00 presso la sede dell’Avis, il circolo PD locale ha organizzato l’incontro ‘Verso le Primarie’ – discussioni e riflessioni sulla scelta del candidato a sindaco. Sarà presente il coordinatore regionale PD, Giovanni Puccio. Il centro presilano comprende anche S.Elia e Visconte, le primarie sono aperte a tutti i cittadini con «piena titolarità dei diritti passivi di voto per la elezione del Sindaco e del Consiglio Comunale di Pentone». Chiunque voglia candidarsi, entro il 30 settembre, tra le altre documentazioni, deve presentare l’adesione alle linee guida (da elaborare) e un minimo di 50 firme a sostegno della candidatura. Sulla consultazione di ottobre, abbiamo sentito il coordinatore del circolo PD  di Pentone, Vincenzo Marino.

 

Perché le primarie in un Comune di 2000 abitanti circa?

Per garantire convergenza e unità, perché noi ci siamo prefissati di promuovere un miglioramento della nostra comunità che solo insieme può essere realizzato. Le primarie presuppongono un progetto chiaro e condiviso che parta dalle priorità del territorio e ne determini la sua promozione. Già in passato i tentativi di convergere, le discussioni hanno avuto sempre risultati negativi per il PD. Mai come adesso si avverte l’esigenza di confronto, discussione, partecipazione che solo le primarie possono garantire.

 

Ma non rischiano di essere inutili per un territorio in cui le piccole dimensioni dovrebbero già favorire la partecipazione?

Inutili no. Puntiamo sulle primarie anche perché l’obiettivo è creare entusiasmo e partecipazione, e questo si può ottenere solo coinvolgendo la base. Le primarie sono sempre rischiose, però altri metodi usati in passato sono risultati ancora più rischiosi.

 

Ci potrebbe essere un problema di trasparenza?

Noi come PD siamo i promotori delle primarie, però la partecipazione è garantita dal fatto che sono aperte a tutti coloro che sottoscrivono il progetto e a chi ritiene di avvicinarsi a questa metodologia perché la ritiene quella più trasparente e partecipativa.

Rita Paonessa

Primarie a Pentone (Cz), domani l’incontro con il coordinatore regionale PD

PENTONE (CZ) – “Verso le Primarie”, discussioni e riflessioni sulla scelta del candidato a sindaco, domani, alle ore 20.00 presso la sede dell’Avis di Pentone. Sarà presente il coordinatore regionale PD Giovanni Puccio. L’incontro è stato organizzato dal circolo PD di Pentone «quale importante tappa verso le primarie per le amministrative 2014, che si terranno il 20 ottobre c.a».

«Con la decisione di celebrare le Primarie – si legge nel comunicato – si intende promuovere la massima partecipazione delle cittadine e dei cittadini alla scelta  del candidato alla carica di Sindaco, facendo prevalere le ragioni della loro unità intorno ad una autorevole leadership, portatrice di un programma condiviso, espressione di un progetto di cambiamento di cui si ha estremamente bisogno, capace di guidare un percorso che attraverso la campagna elettorale riesca a portare avanti un’idea di amministrazione in cui prevalga l’interesse  della nostra Comunità».

«Le Primarie per l’individuazione del candidato Sindaco – prosegue la nota – si svolgeranno nelle forme e modalità stabilite dal regolamento, ispirato a criteri di trasparenza e ampio coinvolgimento dei cittadini e delle cittadine e condiviso attraverso una serie di assemblee degli iscritti e dei simpatizzanti. Le forze politiche e tutti coloro che intendono aderire a questo progetto, sottoscrivendo il regolamento, si impegnano altresì a garantire un adeguato sostegno allo svolgimento della consultazione primaria, in particolare per quanto attiene la comunicazione necessaria a promuovere la più ampia partecipazione e concordano che la coalizione, coerentemente sia la stessa per il sostegno al candidato Sindaco».

 

 

Per info

http://www.pdpentone.it/

 

Bozza regolamento

 

 

 

A volte ritornano/ Il Visconte spezzettato: storia di un acquedotto rivoluzionario

Un momento della serata. Da sx Gianpiero De Santis e Vincenzo Marino (foto di Maria Tarantino)

VISCONTE (CZ) – Dodici km: tanto è lungo l’acquedotto Visconte-Catanzaro. La storia e l’impatto dell’opera voluta nell’Ottocento nel periodo napoleonico sono stati raccontati, nei giorni scorsi, da Walter Fratto e Salvatore Bullotta. Proprio a Visconte, centro al confine tra Pentone, Gimigliano e Catanzaro. La serata è stata organizzata dal circolo PD di Pentone in collaborazione con l’associazione culturale Musagete Due. La ricostruzione delle vicende dell’acquedotto e del suo tragitto si è rivelata un pretesto per conoscere un pezzo di storia. Storia globale che, oltre ai grandi eventi, considera le condizioni materiali e il cambiamento del paesaggio. Storia che potrebbe prendere una piega diversa se solo l’acquedotto – riscoperto – fosse valorizzato. Sull’opera, di recente, si è fermata anche l’attenzione della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Calabria. La sua storia è stata riannodata. Ora – sembra di leggere tra le righe di una serata in cui anche il pubblico è intervenuto – tocca ad amministratori, associazioni e cittadini evitare di smarrirla.

L’incontro, nelle intenzioni del PD locale, lascerà una traccia. Vincenzo Marino, coordinatore del circolo PD di Pentone e moderatore della serata, ha reso noto che verrà prodotto un documento sulla manifestazione e verrà richiesto ai comuni di Gimigliano e di Pentone di fare un deliberato per sensibilizzare il Comune di Catanzaro. L’associazione Musagete 2, nelle parole del presidente Gianpiero De Santis, si è detta pronta a impegnarsi per la valorizzazione dell’opera architettonica.

Una veduta dell'acquedotto (foto dalla rete)

La sua riscoperta prende le mosse dalle sollecitazioni di Riccardo Elia, lo ha premesso Walter Fratto. Che ha commentato le immagini delle cartine e gli spezzoni del suo video, ‘Il Visconte Spezzettato: storia (sepolta) di un acquedotto rivoluzionario’. Prima dell’arrivo dei francesi nell’Ottocento, a Catanzaro non esisteva un acquedotto: le condizioni igieniche lasciavano a desiderare. La costruzione, ha spiegato l’architetto, è stata realizzata scavando nella nuda roccia. Il suo pensiero è andato al possibile tributo degli operai di cui, però, non è stata ritrovata traccia negli archivi. Fratto si è soffermato anche sull’importanza dell’opera per Visconte: «senza acquedotto non esisterebbe». Perché non si fanno gallerie, ma si scavano trincee. Vengono tolti alberi e pietre: resta una strada. Quella di Visconte.

Ma l’acquedotto rientra nel più ampio impatto del decennio francese (1806-1815). E’ Salvatore Bullotta, che ha collaborato al progetto, a contestualizzare. Il dottorando in storia ha focalizzato l’attenzione sull’ambivalenza della presenza francese. Ha spiegato che essa introduce conoscenze (anche nel campo dell’ingegneria), amministrazione del territorio a cui risalgono le odierne articolazioni amministrative, un codice civile. Tuttavia si tratta di un’occupazione militare: la popolazione è vessata. I suoi accenni al brigantaggio o alla continuità della nuova amministrazione borbonica aprirebbero altri nodi: si arriverebbe all’attuale dibattito tra Neoborbonici e sostenitori dell’Unità d’Italia.

Ma questa è un’altra storia. Quella dell’acquedotto è stata riportata alla luce. L’Uisp (Unione italiana Sport per Tutti)  Catanzaro, di cui fanno parte Riccardo Elia e Walter Fratto, di recente ha organizzato una passeggiata ecologica proprio nelle zone in cui l’acqua sgorga. L’incontro di Visconte vi ha puntato di nuovo i riflettori. In molti sembrano non voler dimenticare.

 

Rita Paonessa