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Guccione a Napoli alla conferenza programmatica della mozione Orlando

NAPOLI – «Il destino dell’Italia e del Pd riparte dal Sud. Non è mai accaduto nella storia italiana che un Partito politico governasse contemporaneamente il Paese e tutte le Regioni del Meridione. Solo se cresce il Sud torna a correre il motore dello sviluppo in Italia». È quanto sostiene Il consigliere regionale del Partito Democratico, Carlo Guccione, a Napoli per la conferenza programmatica della mozione Andrea Orlando, candidato alla segreteria nazionale del Pd. «Orlando ha analizzato e compreso perfettamente la crisi di un Partito che deve tornare ad essere punto di riferimento per una larga parte di società penalizzata e marginalizzata da politiche miopi. Il Pd deve riscoprire la sua dimensione sociale, leggere e interpretare le contraddizioni laceranti del nostro Paese e della Calabria, dare risposte e individuare soluzioni. L’imperativo è ripartire da quelle 21 parole d’ordine che sintetizzano il nuovo corso rappresentato dal ministro della Giustizia. Orlando lo ha ricordato con forza durante il suo intervento. È la parola in grado di sintetizzare il senso di questa bella pagina di confronto scritta oggi a Napoli è uguaglianza».

Pd Cosenza, scelti i delegati per il prossimo congresso di Roma

COSENZA – I membri del Partito Democratico, eletti nelle riunioni di circolo, si sono ritrovati nella Sala Nova della Provincia di Cosenza per la ratifica dei nomi dei delegati incaricati di partecipare al congresso nazionale in rappresentanza delle tre mozioni avanzate dai candidati alla segreteria. Saranno 12 a sostegno della mozione di Matteo Renzi (Pippo Gallelli, Damiano Covelli, Salvatore Lo Ria, Rosamaria Nociti, Franco Madeo, Eleonora Ienaro, Carmine Lepera, Giuseppe Russo, Giuseppe Aiello, Luca Lepore, Paola Presta e Loretta Pagliaro), 5 per Andrea Orlando (Ugo De Cristofaro, Matteo Lettieri, Stefano Damiano, Alessia Albo Resi ed Elio Marano) e 1 per Michele Emiliano (Francesco Palmieri). Proprio Emiliano era atteso nel capoluogo bruzio, ma è stato messo ko da un curioso incidente ad Acquaformosa, mentre improvvisava un ballo insieme al locale gruppo folk che lo aveva accolto. Il segretario provinciale del Partito Luigi Guglielmelli, ha tracciato un bilancio positivo delle consultazioni: «Nella provincia di Cosenza hanno partecipato al voto circa 7.500 iscritti al Pd. Abbiamo svolto più di 120 congressi di circolo in un clima sereno e di rispetto tra i rappresentanti delle diverse mozioni. Non abbiamo avuto contestazioni. Abbiamo discusso, abbiamo discusso molto. In questo senso la diversità di vedute su alcune tematiche è una ricchezza perché alimenta il confronto in seno al partito. Penso si possa parlare di risultato straordinario per il Pd al di là delle mozioni congressuali». A Cosenza ottima affermazione della mozione Orlando: «E’ andata bene a Cosenza, ma anche nella provincia e nella regione – dice Giuseppe Mazzuca, coordinatore della mozione Orlando nel territorio bruzio – Abbiamo dimostrato l’esistenza di un’area forte, importante, massiccia e rappresentativa con i numeri necessari per dire la sua nelle scelte del partito in Calabria».

Emiliano in Calabria: «Stop all’idea dell’uomo solo al comando»

LAMEZIA TERME (CZ) – Comincia da Reggio Calabria la due giorni di Michele Emiliano in Calabria. Il candidato alla segreteria nazionale del Partito Democratico ha preso parte ad un incontro sulle città metropolitane. «A Bari ho lottato a lungo perché questo passaggio si realizzasse – ha detto tra l’altro nel suo intervento – Devo dire che sono molto deluso, perché le città metropolitane, in realtà, sono un po’ come i Patti per il Mezzogiorno, delle prese in giro». Il secondo incontro si è svolto a Lamezia Terme, dove Emiliano ha parlato anche delle questioni politiche sul tavolo: «Se Renzi va sotto il 50% e gli altri due candidati alla segreteria del Pd riescono ad avere una buona affermazione, cambia il mondo e cambia questa idea di partito dell’uomo solo al comando». Lo ha detto Michele Emiliano, candidato alla segreteria del Pd, intervenendo ad un’iniziativa a Lamezia Terme. «La nostra è una mozione – ha aggiunto – che non ci sarebbe stata se non ce ne fosse stata la necessità. Siamo stati quasi costretti a candidarci per evitare che il congresso si svolgesse tra l’ex Presidente del Consiglio ed il suo Ministro della Giustizia. Un po’ come se io avessi fatto le primarie con un mio assessore. Questa ovviamente è costata tanta fatica perché avere 22 mila persone che hanno costruito con noi un fronte democratico, persone che prima non conoscevo perché non avevo una corrente, non avevo mai messo il naso fuori dalla Puglia, è un’emozione bellissima. Peraltro vi assicuro che sono tutte persone con un nome e un cognome, esistenti, a differenza delle migliaia e migliaia di tessere che leggo sui giornali che sono tessere fantasma. Quindi, sono molto contento. Abbiamo allontanato negli anni milioni di elettori che sono andati a ingrossare le fila del Movimento 5 Stelle e ne abbiamo perso altri con la scissione. Per quello che capisco sarebbero contentissimi se ce ne andassimo anche io e Orlando. In questo modo, probabilmente, occuperebbero tutte le sedie disponibili. Non si stanno occupando, però, del Paese. Il Movimento 5 Stelle, per quanto interessante sotto l’aspetto sociologico ed antropologico, non è ancora pronto però a governare l’Italia. Questo lo sanno più di tutti loro stessi. Quindi è da incoscienti ragionare in termini di potere quando si dovrebbe ragionare in termini di responsabilità». Adesso è atteso a Cosenza, dove è sostenuto da Marco Ambrogio, renziano della prima ora, e da Giovanni Manoccio, il cui feeling con il presidente Oliverio si è evidentemente raffreddato. Nessun ripensamento invece per la deputata Stefania Covello che a Renzi rimane fedele e che avverte la necessità di manifestarla questa sua fedeltà con una dichiarazione diffusa alle redazioni: «Il Presidente Emiliano dimentica di essere egli stesso un rappresentante delle istituzioni e gioca a fare il Masaniello – scrive nella nota – Per un po’ di visibilità alimenta solo un clima di delegittimazione di cui non si avverte il bisogno. Se non fosse distratto a fare il similgrillino – aggiunge – e si applicasse nella responsabilità che i cittadini pugliesi gli hanno affidato non avrebbe problemi a dire meno bugie sui patti per il Sud. Lo ricordo da sindaco di Bari contro Enrico Letta alla Fiera del Levante, quando cercava una liana per diventare Governatore. Lo ascoltiamo oggi da Governatore in cerca di altra liana. Sincerità per sincerità – conclude Stefania Covello – ad Emiliano consiglierei prudenza e più impegno a fare il suo dovere verso la Puglia».

Circoli Pd Lamezia, eletti i delegati provinciali in vista del Congresso Nazionale

LAMZEZIA TERME (CZ) – A seguito delle votazioni di Sabato scorso, tenutesi nei due Circoli del Partito Democratico di Lamezia Terme, sono stati eletti i delegati che rappresenteranno il PD lametino presso la Convenzione Provinciale in vista del Congresso Nazionale. I risultati, lo ricordiamo, sono stati i seguenti: per il Circolo “Primerano” di Nicastro, Renzi 190 Voti (12 delegati), Emiliano 63 voti (4 delegati) e Orlando 48 voti (3 delegati); per il Circolo “Cosentino” di Sambiase, Renzi 104 voti (9 delegati), Orlando 23 voti (2 delegati) ed Emiliano 23 voti (2 delegati). Data la netta affermazione della mozione in favore di Matteo Renzi saranno ben 21 i delegati di area renziana mentre 6 delegati spetteranno alla mozione di Michele Emiliano e 5 saranno i delegati per la mozione di Andrea Orlando. Per il Circolo “Primerano”i delegati saranno i seguenti: per la mozione Renzi, Giovanna Viola, Paolo Cosentino, Deborah Chirico, Vittorio Paola, Anastasia Curcio, Tonino Barberio, Elisabetta Mirabelli, Antonio Cavaliere, Francesco Cortellaro, Antonio Gatto, Francesco Carnovale e Fausto Grandinetti; per la mozione Emiliano, Giovanna Giampà, Italo Reale, Nadia Iannazzo e Vincenzo Talarico; per la mozione Orlando, Monique Famularo, Salvatore Del Gaiso e Luciano Torchia. Per il Circolo “Cosentino” i delegati saranno: per la mozione Renzi, Pino Zaffina, Silvia Milano, Andrea Sinopoli, Gabriella De Sensi, Giovanni Gallo, Dario Arcieri, Pietro Gallo, Andrea Falvo e Francesco Muraca; per la mozione Emiliano, Francesco Belvedere e Vittoria Viscone; per la mozione Orlando, Rosa Vitellino e Antonio Mercuri. I delegati eletti si recheranno il prossimo 5 Aprile presso la “Sala della Cultura” (Palazzo della Provincia) a Catanzaro, a partire dalle ore 16, per le ulteriori incombenze.

Renzi, un plebiscito anche nella federazione provinciale di Catanzaro

CATANZARO – Le convenzioni del Partito democratico nella provincia di Catanzaro si chiudono con un risultato straordinario per Matteo Renzi: 2.741 voti pari al 78.9% delle preferenze. La Federazione provinciale di Catanzaro si conferma “renziana”: una convinzione certificata dalle preferenze espresse dalla stragrande maggioranza dei circoli Pd che fino a ieri pomeriggio sono stati chiamati a confrontarsi sulle tre mozioni in campo in vista delle primarie del 30 aprile. Nel corso di assemblee, sempre molto partecipate e svolte in un clima sereno e costruttivo in tutta la provincia, hanno votato in 3.485, pari al 63,12% degli iscritti. Il ministro Andrea Orlando ha registrato 542 preferenze pari al 15,5 % mentre per il governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, si sono pronunciati in 197, pari al 5,6%. Il presidente della Provincia di Catanzaro Enzo Bruno e il responsabile della mozione “Avanti, insieme”, referente dell’area Renzi nella Provincia di Catanzaro, Rosario Bressi, hanno espresso la propria soddisfazione per l’esaltante risultato conseguito. «Gli iscritti si sono espressi in maniera chiara sulla volontà di voler conferire a Matteo Renzi un mandato preciso a cambiare l’Italia e l’Europa per costruire un ‘partito pensante’ che contribuisca a questo scopo, proprio come si legge nella mozione di riferimento – affermano Bruno e Bressi -. Vogliamo un partito che sia aperto, innovativo e radicato sul territorio; un partito costruito sui valori della partecipazione dove essere democratici significhi interpretare i bisogni dei nostri cittadini. Tutto questo sarà possibile solo se a guidare il Pd ci sarà Matteo Renzi. E la Federazione di Catanzaro si è espressa chiaramente in questa direzione». «Un ringraziamento particolare va al segretario regionale Ernesto Magorno – concludono Bruno e Bressi – per l’impegno profuso anche in questa importante battaglia: con 13.387 voti, pari al 76% delle preferenze, quello della Calabria può essere annoverato tra i risultati più soddisfacenti per Renzi. La presenza di Magorno nel nostro territorio e la sua vicinanza alla nostra Federazione hanno rappresentato uno stimolo e un sostegno a fare sempre meglio».

 

Circoli del Pd, in Calabria Matteo Renzi sfiora l’ottanta per cento

CATANZARO – Matteo Renzi al 78,2%, Andrea Orlando al 15,9% e Michele Emiliano a 5,8%: sono questi i risultati parziali delle votazioni nei circoli calabresi per la scelta del segretario nazionale del partito e in vista delle primarie del prossimo 30 aprile. A darne notizia è il Pd calabrese. Oggi si terranno le ultime convenzioni di circolo; successivamente si passerà alle convenzioni provinciali, a cui spetta il compito di procedere a un’ulteriore selezione delle tre candidature alla segreteria nazionale. «La fase congressuale in Calabria – afferma il segretario regionale del Pd Calabria, Ernesto Magorno – sta registrando in tutte le province della regione una grande partecipazione e una discussione di qualità sulle mozioni che fanno capo ai rispettivi candidati a segretario. Chiusa questa fase interna, il partito sarà concentrato nell’organizzazione delle primarie, in modo tale che siano un’occasione di confronto non solo per gli iscritti dem ma per tutti i simpatizzanti e gli elettori del partito».

Plebiscito per la mozione Renzi nel primo e nel terzo circolo di Cosenza del Partito Democratico

COSENZA – Quasi tutti con Renzi gli iscritti del primo circolo Pd di Cosenza. Nella sala Coni si è svolto il congresso del Partito Democratico con la partecipazione del segretario regionale Ernesto Magorno, della deputata Enza Bruno Bossio, del segretario provinciale Luigi Guglielmelli del segretario del circolo Gabriele Petrone. A presiedere l’assemblea è stato chiamato Franco Ambrogio. La mozione a favore di Renzi è stata introdotta dallo stesso Petrone, in sostituzione dell’assente Damiano Covelli. Sulla candidatura del ministro Orlando ha parlato Enzo Damiano, per Emiliano è arrivato il contributo di Marco Ambrogio, passato negli ultimi giorni da renziano della prima ora a sostenitore delle posizioni espresse dal governatore della Puglia. Il primo circolo è anche il più ampio della città. Raccoglie gli iscritti del centro storico e delle frazioni. Su 470 aventi diritto hanno votato in 390. Renzi ha raccolto 348 preferenze, 28 sono andate alla mozione di Emiliano, 13 a quella di Orlando. Operazioni completate anche nel circolo 3, dove la mozione Renzi ha ottenuto 158 voti su 169. Orlando ha incassato otto preferenze. Nessuna invece è andata ad Emiliano. «Renzi ha rassegnato le dimissioni sia da Presidente del Consiglio, sia da segretario del Partito Democratico – commenta la deputata Enza Bruno Bossio – in maniera tale da poter avviare un nuovo processo di legittimazione democratica. Ha deciso di dimettersi  proprio perché nessuno potesse dire che la sconfitta referendaria fosse stata acqua fresca. La sconfitta nel referendum è stato un episodio negativo, ma dagli episodi negativi si riparte, cercando la legittimazione popolare nei congressi dei circoli, nelle primarie e, spero entro breve tempo, nelle elezioni politiche». Secondo Ernesto Magorno, segretario regionale del partito, la scissione non ha indebolito il Pd: «C’è tanta gente pronta a votare un partito unito sui contenuti, sull’azione di governo, sull’azione politica. Penso che l’effetto della scissione ha prodotto paradossalmente un Pd più unito e dunque rafforzato».

Luminarie, Occhiuto: «Le cifre diffuse dal PD sono errate»

COSENZA – «Sulle luminarie – replica il sindaco Mario Occhiuto – rivendichiamo innanzitutto la nostra scelta politica di utilizzare la città come un grande scenario di eventi all’aperto. Le luminarie in quanto installazioni artistiche luminose,  sono fondamentali per definire e rendere riconoscibili i luoghi deputati ai vari eventi dell’Amministrazione comunale. Il PD non soltanto ha saputo dare prova di inefficienza e trascuratezza quando era alla guida di palazzo dei Bruzi, ma, nel tentativo di fare opposizione, utilizza l’argomento luminarie e prende una cantonata parlando di cifre sbagliate». Il primo cittadino conclude sottolineando: «Oggi noi spendiamo molto meno che in passato quando le Amministrazioni del Pd pagavano 700mila euro solo per un concerto di Capodanno o per una rappresentazione teatrale. Proprio loro, spendevano anche sulle luminarie somme più alte delle nostre se si sommano tutte le feste religiose, e senza alcuna progettualità, ma nessuno se ne accorgeva. Per non dire che ci sono in Italia città che per le luminarie, com’è noto, spendono venti volte più di noi, vedi Salerno (4milioni di euro) o Torino o tante altre, amministrate pure dallo stesso Partito democratico di cui fanno parte gli estensori della nota sulle luminarie cosentine». In relazione alle cifre divulgate erroneamente dal Partito democratico, si riportano qui di seguito i dati esatti documentati dalla direzione lavori e verificabili presso il ‘II Dipartimento tecnico-Infrastrutture’ di palazzo dei Bruzi:

Piazza Bilotti: il totale dei lavori sono 51.341,00 (48.341,00 + 3.000,00 oneri sicurezza ) + iva 10.635,02, con un risparmio per l’Amministrazione di 63.023,98 dopo il ribasso del 51,659%.

Strade cittadine: il totale dei lavori sono 181.322,00 (176.015,00 + 5.307,00 oneri sicurezza) + iva 38.723,41, con un risparmio per l’Amministrazione di 1.079,09 dopo il ribasso del 0,5%.

Quindi le luminarie di Natale in totale sono 282.021,43 e NON 484.000,00 che è la cifra di tutto l’anno.

Il costo delle luminarie di San Giuseppe, sono comprese nel progetto generale, e sono 14.000,00 + oneri e iva per un totale di 17.080,00.

Infine, occorre precisare che dalla cifra complessiva i 484mila euro, vanno detratti i costi della non realizzazione delle luminarie di San Valentino e di Carnevale che pure erano contenuti nel progetto.

“Calabresi non siete soli”, il messaggio dei deputati del Pd dopo le scritte offensive

ROMA – «Hanno scritto sui muri di una chiesa e di una scuola, cioè sui luoghi del presidio contro la violenza, l’arroganza e la malvagità. Così oggi la ‘ndrangheta ha ferito la città di Locri dopo le parole durissime di ieri del Presidente Mattarella e di Don Ciotti. Ma lo Stato, la Chiesa e la Scuola non si fanno intimidire e non si arrendono. La nostra solidarietà va a Libera a e ai calabresi. Non li lasceremo soli: il lavoro e la sicurezza li porteranno buone leggi e buone pratiche». Lo dichiara Ettore Rosato, presidente dei deputati del Pd.

PD Catanzaro, Bruno e Giampà preoccupati, “Evitiamo la scissione”

CATANZARO – «Sentiamo di esprimere con forza e chiarezza un sentimento di preoccupazione assai diffuso nel popolo democratico di Catanzaro e che travalica aree e correnti, accomuna dirigenti e militanti, eletti e iscritti».  E’ quanto affermano Enzo Bruno e Domenico Giampà, i due candidati all’ultimo congresso provinciale del Pd di Catanzaro, capoluogo regionale della Calabria. «Occorre evitare a tutti i costi una scissione che risulterebbe incomprensibile alla nostra comunità e odiosa agli occhi di un Paese che ha bisogno di partiti solidi e caparbiemente concentrati nella cura degli interessi collettivi e nella soluzione delle diverse problematiche. Abbiamo la responsabilità del Governo sulle nostre spalle, abbiamo l’onore di rappresentare aspettative e ambizioni di migliaia e migliaia di iscritti. Lanciamo un appello accorato affinché la strada delle mediazione possa trovare uno sbocco felice attraverso la celebrazione del congresso nel mese di maggio. In quella sede potremo confrontare tesi e mozioni, disegnare il profilo politico di un nuovo Pd, riformista e democratico sempre ma libero di quegli esasperati personalismi che in queste ore stanno sfibrando la più grande forza progressista d’Europa».