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Amantea: Invasioni ma digitali

Scorcio di Amantea
Scorcio di Amantea

Invasione digitale compiuta. Nonostante il maltempo. La pioggia ha tenuto tutti con il fiato sospeso, ma alla fine l’entusiasmo degli “invaders”, armati di macchina fotografica, smartphone e tablet, ha prevalso, consentendo di portare a termine l’escursione per come era stata programmata. Tutto ha funzionato nei minimi dettagli: il lavoro di coordinamento del delegato del sindaco al centro storico Elena Arone è stato praticamente perfetto; la ricerca dell’itinerario migliore affidata ad Antonio Cima, profondo conoscitore del borgo antico, ha rappresentato il valore aggiunto, consentendo la creazione di un percorso che ha messo in luce le frequentazioni della città sin dalla preistoria. Tracce in parte perse per le opere di urbanizzazione, ma che sono ancora visibili grazie al lavoro certosino degli esperti e degli appassionati che sanno guardare con occhi diversi alle cose. E ancora la genialità del maestro d’arte Pedrito Bonavita che ha aperto il suo laboratorio esponendo non soltanto le opere pittoriche, ma anche documenti che sembrano usciti da un vecchio baule custodito in soffitta. In questo approccio con l’arte non poteva mancare il legame con la tradizione, rappresentato dal tipico pasto dei pescatori: vino rosso e pane con le alici. Sulla gradinata della chiesa matrice, dedicata a San Biagio, è stata la studentessa Giovanna Vilardo a raccontare gli aspetti più reconditi di un luogo di culto che custodisce la memoria degli amanteani. Qui infatti sono conservate le statue delle Varette che vengono portate in processione durante il venerdì santo. Non va dimenticata poi la degustazione della granita al mandarino organizzata da Annunziato Lindia, impegnato da tempo nella riscoperta delle ricette tradizionali del territorio. Anche le forze dell’ordine non hanno fatto mancare il proprio prezioso apporto. Vigili Urbani e Guardia Costiera hanno trasmesso, con impegno e professionalità, la propria vicinanza alla comunità. Presente anche l’assessore Istruzione Emma Pati ed in rappresentanza della dirigenza del polo scolastico la docente Emilia Di Tanna. Con un occhio al cielo, in attesa di un raggio di sole, gli invasori culturali hanno rapito con i propri obiettivi ciò che era possibile. Tutto questo materiale verrà ora condiviso in rete grazie alle possibilità offerte dai social network. Ed è proprio questa la finalità principale del progetto: consentire a chi non ha potuto essere presente di vivere un determinato luogo dal punto di vista culturale, creando così i presupposti per una nuova “invasione”. «Abbiamo temuto per la pioggia – spiega Elena Arone – tanto che avevamo pensato di rimandare tutto. Ma la gioia e la voglia di scoperta da parte dei ragazzi e dei partecipanti ci ha spinto ad andare avanti e vivere tutti insieme un’avventura meravigliosa, a metà strada tra la memoria e la conoscenza. Dobbiamo ora proseguire su questo cammino. Certamente organizzeremo altre invasioni che coinvolgeranno pubblici sempre diversi. La valorizzazione di un luogo, infatti, prende corpo necessariamente da una approfondita conoscenza». «Non posso che essere felice – rimarca il sindaco Monica Sabatino – per quanto è stato fatto. Il comune di Amantea per la prima volta ha aderito ad un progetto culturale di portata nazionale, focalizzando l’attenzione sul centro storico. Abbiamo dato così un segnale importante che diventerà sempre più concreto nei tempi a venire».

Ufficio Stampa Comune di Amantea – Ernesto Pastore