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Carabinieri di Rende consegnano pensione a domicilio ad anziani

RENDE (CS) – I Carabinieri della Stazione di Rende hanno consegnato la pensione ad un’anziana coppia impossibilitata a raggiungere l’ufficio postale. I due, sarti in pensione di 91 e 85 anni, si sono pertanto rivolti ai militari per avere un supporto diretto a ricevere il pagamento della mensilità di aprile.

Ricevuta la richiesta, il Comandante del Reparto si è subito attivato ed ha ritirato la pensione dei due coniugi, recapitandogliela nella loro abitazione di Rende (CS). I due anziani hanno espresso la loro gratitudine e i militari hanno rinnovato la loro pronta disponibilità.

Un ulteriore servizio reso alla popolazione in attuazione di una specifica convenzione sottoscritta tra Poste Italiane e l’Arma dei Carabinieri, che dà la possibilità a tutti i cittadini di età pari o superiore a 75 anni, che percepiscono prestazioni previdenziali negli Uffici Postali e le riscuotono normalmente in contanti, di chiedere e ricevere gratuitamente le somme in denaro presso il loro domicilio, delegando al ritiro i carabinieri delle Stazioni. L’accordo è parte del più ampio sforzo messo in atto dai due partner istituzionali, per contrastare la diffusione del Covid-19 e mitigarne gli effetti mediante l’adozione di misure straordinarie volte ad evitare gli spostamenti fisici delle persone, ed in particolare dei soggetti a maggior rischio. L’iniziativa permette anche di tutelare gli anziani dai reati in loro danno, come truffe, rapine e scippi.

Percepiva la pensione della madre deceduta, denunciato

VILLA SAN GIOVANNI (RC) – Ha continuato a percepire la pensione Inps della madre morta per oltre un anno e mezzo riuscendo ad intascare oltre 20 mila euro.

Un uomo è stato denunciato per indebita percezione di erogazioni dello Stato dalla Compagnia della Guardia di finanza di Villa San Giovanni che ha eseguito un sequestro preventivo per equivalente.

Il provvedimento è stato emesso dal Gip del Tribunale di Reggio Calabria su richiesta della Procura di Reggio Calabria. In particolare i finanzieri hanno accertato che il figlio della donna deceduta aveva continuato a riscuotere mensilmente, e per oltre un anno e mezzo, la pensione della propria madre, regolarmente accreditata su un conto corrente tra loro cointestato.

Il sequestro ha riguardato le disponibilità finanziarie liquide direttamente riconducibili all’indagato pari alla somma indebitamente incassata.

Fonte Ansa

Viveva in Argentina ma percepiva la pensione italiana, denunciato

VIBO VALENTIA – Ha percepito indebitamente dal 2015 al 2019 un assegno sociale dell’Inps per complessivi 30 mila euro, pur risiedendo stabilmente in Argentina.

Un anziano di origini calabresi è stato denunciato dalla Guardia di finanza di Tropea con l’accusa di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

Dalle indagini svolte dai finanzieri, infatti, è emerso che l’uomo beneficiario della misura assistenziale, lungi dall’essere effettivamente residente nel territorio nazionale, aveva fatto ritorno nel Vibonese, sua terra d’origine, solo sporadicamente, permanendo per brevi periodi di tempo e che, quindi, non era in possesso dei requisiti previsti dalla legge per l’ottenimento del beneficio.
L’Istituto nazionale per la previdenza sociale, contestualmente alla scoperta della truffa, ha avviato le procedure per il recupero, a proprio favore, delle somme indebitamente percepite.

Fonte Ansa – immagini di repertorio 

Truffe, percepisce indebitamente pensione. Sequestrati 100mila euro

COSENZA – Beni per circa 100 mila euro sono stati sequestrati dai finanzieri del Comando provinciale di Cosenza ad una persona che, omettendo di comunicare all’Inps di essere emigrato in uno Stato estero, ha percepito indebitamente assegni sociali a favore di cittadini in difficoltà economiche che abbiano compiuto 65 anni e siano residenti stabilmente in Italia. I finanzieri, analizzando posizioni sospette, hanno individuato una persona di fatto emigrata in America Latina che, però, risultava fittiziamente residente in un comune dell’Alto Tirreno cosentino. Il beneficiario degli assegni sociali, al compimento dei 65 anni, era rientrato volutamente in Italia dal Venezuela per richiedere la provvidenza, era rimasto nel nostro Paese per pochi mesi al fine di acquisire una residenza ad hoc, e aveva presentato all’Inps la documentazione per l’ottenimento del beneficio. Raggiunto lo scopo l’uomo è ripartito per l’estero. E’ stato quindi denunciato per truffa.

 

Riscuote la pensione di una persona defunta

COSENZA – Per oltre 13 anni, dal maggio 2003 al giugno 2016, avrebbe continuato a riscuotere la pensione di guerra di una persona defunta. Per questo la sezione di polizia giudiziaria della Guardia di finanza ha eseguito un decreto di sequestro preventivo per equivalente, emesso dal gip del Tribunale di Cosenza, nei confronti di una persona accusata di indebita riscossione di somme dall’Inps. L’ammontare del danno per l’istituto di previdenza ammonterebbe a 60mila euro. Dalle indagini svolte dalla polizia giudiziaria, guidata dal maresciallo Ortensio Perri, dirette dal pm Giuseppe Cava e coordinate dal procuratore capo Mario Spagnuolo, è emerso che l’indagata, con artifici e raggiri consistiti nell’omessa comunicazione al ministero delle Finanze dell’avvenuto decesso della beneficiaria, titolare di una pensione di guerra erogata con riscossione diretta all’ufficio postale di Rende, in qualità di delegata avrebbe richiesto la corresponsione delle rate della pensione di guerra, simulando di poter agire in nome e per conto della beneficiaria, nonostante questa fosse morta. L’avvenuto sequestro per equivalente è stato eseguito in un istituto bancario dove l’indagata aveva sottoscritto, tra gli altri conti, un certificato di deposito al portatore per un valore nominale pari a circa l’importo sequestrato.

Continuava a percepire la pensione della madre morte, condannata a restituire i soldi allo Stato

GIOIA TAURO (RC) – Continuava a percepire indebitamente la pensione di invalidità e di accompagnamento spettante alla madre, ormai deceduta da diversi anni. Per questo la guardia di finanza del gruppo di Gioia Tauro ha eseguito un’ordinanza emessa dalla Corte di Appello presso il Tribunale di Reggio Calabria nei confronti di una donna di 57 anni. Secondo le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi, la donna si era appropriata senza averne diritto, di oltre 75mila euro ed è stata condannata in primo grado a otto mesi di reclusione. Il provvedimento di sequestro, emesso per un importo pari alla somma indebitamente percepita, è stato attuato a seguito di accurate indagini patrimoniali e finanziarie ed ha colpito un intero fabbricato, otto appezzamenti di terreno, alcuni dei quali per la sola quota di proprietà posseduta, e diversi conti correnti di cui la persona condannata era intestataria.

Il luogotenente Saponangelo in pensione, gli auguri dell’assessore Massimo Bozzo

Cosenza ( Cs) – “Da ieri il luogotenente dell’Arma dei Carabinieri Cosimo Saponangelo è andato in pensione e per la città di Cosenza si tratta, da un lato, di una lieta notizia, per il meritato riposo raggiunto da un instancabile servitore dello Stato, dall’altro, però, priva la nostra comunità di un eccezionale punto di riferimento al quale, sia per ragioni di ordine pubblico che per altre legate alla sfera sociale, non si potrà facilmente fare a meno”.
Così l’Assessore alla qualità della vita del Comune di Cosenza Massimo Bozzo ha formulato gli auguri al luogotenente dei Carabinieri. “Saponangelo – sottolinea l’Assessore Bozzo – è stato per lungo tempo un interlocutore validissimo delle Amministrazioni comunali che si sono succedute nel tempo ed anche dell’Amministrazione guidata da Mario Occhiuto. Della sua collaborazione attiva ci si è avvalsi in ogni frangente, quando si doveva mediare una protesta o ristabilire l’ordine pubblico” Durante il  suo percorso al servizio dello Stato, ha ricevuto numerosi encomi ed elogi, e altrettante attestazioni di riconoscenza per essersi particolarmente distinto nell’attività operativa ed investigativa.
“Sarà difficile privarsene. La città di Cosenza lo considera, al di là dei formalismi istituzionali, un vero amico e tale resterà anche negli anni a venire”.

Incassavano pensione di familiari morti, denunciati

CROTONE  – Sei persone sono state denunciate dalla Guardia di finanza di Crotone per una truffa di oltre 20 mila euro. I denunciati, residenti a Crotone, Cirò Marina, Cutro, Petilia Policastro, Cotronei e Crucolisono, sono tutti ritenuti responsabili di indebita percezione di trattamenti pensionistici di guerra. I parenti dei titolari delle pensioni si presentavano agli uffici postali con la delega e incassavano le somme anche dopo la morte dei loro congiunti.

Incassava la Pensione della Defunta Madre: Denunciata

COSENZA – Ha  continuato a percepire per otto anni l’indennità di invalidità civile intestata alla defunta madre, venuta a mancare nel 2005.

I Finanzieri di Scalea hanno scoperto la truffa e hanno denunciato la figlia dell’estinta con l’accusa di truffa continuata ai danni dello Stato per aver percepito illegittimamente circa 45 mila euro.

La figlia della signora deceduta ha tenuto all’oscuro l’Inps grazie ad una delega che le permetteva di riscuotere mensilmente la pensione, fatta  dalla madre prima della morte.