Archivi tag: Perrelli

Pari esterno per il Rende, Perrelli: «Ci abbiamo provato»

RENDE (CS) – Il Rende torna a far risultato in quel di Potenza, interrompendo così di fatto la striscia negativa di cinque sconfitte consecutive. C’è quindi moderata soddisfazione nel post-gara del Viviani, nonostante i biancorossi non abbiano raccolto i tre punti, seppur con un uomo in più per oltre metà gara. «Sicuramente il fatto di esserci mossi in classifica ci incoraggia a riprendere un discorso interrotto un po’ di tempo fa. Non parlerei proprio di rammarico perchè comunque ci abbiamo provato. Spazi ce n’erano veramente pochi perchè il Potenza si è chiuso bene. Forse ci voleva qualche giocata in più da parte nostra». E’ il commento in sala stampa di Maurizio Perrelli, vice di Modesto (che ha scontato oggi la seconda giornata di squalifica).

Rende e Potenza, quasi, a braccetto

Dopo lo scontro diretto, Potenza e Rende salgono quindi rispettivamente a quota 31 e 32 punti in classifica, rimanendo ancora aggrappate con i denti alla zona play off. «Da qui in avanti tutte le partite sono importanti. Conosciamo il valore del Potenza però noi oggi abbiamo fatto la nostra solita partita – prosegue Perrelli – con un grosso predominio fatto vedere non soltanto quando eravamo già in superiorità numerica. E’ chiaro che quando non trovi lo spazio le partite possono finire 0-0. Vero anche che abbiamo commesso qualche errore che si poteva evitare».

 

 

Rende ancora a bottino vuoto, Perrelli: «Stiamo pagando gli episodi». Tristezza Franco: «Senza parole»

RENDE (CS) – L’incredibile epilogo di Rende – Juve Stabia non può che lasciare l’amaro in bocca alla squadra calabrese. La quinta sconfitta consecutiva è eccessiva in virtù della buona prova dei biancorossi, soprattutto nel primo tempo. La squadra di Modesto resta a quota 31 punti e tra sette giorni sarà di scena a Potenza, per non fallire piu.

Perrelli in sala stampa

In conferenza stampa post-gara Maurizio Perrelli, vice di Modesto squalificato, parte però dalla prova degli avversari. «La Juve Stabia è una squadra di scuro forte di testa, del resto la classifica glielo permette. Ha sfruttato bene quello che gli è capitato e noi siamo stati ingenui sia nella situazione del gol che in altre dove abbiamo creato e non sviluppato al meglio». Poi si lascia andare e sfoga il grande rammarico della sua squadra. «Non nascondiamo che è proprio una brutta botta perdere dopo un’altra prestazione positiva – dichiara -, ma evidentemente abbiamo il difetto di concedere troppo sugli episodi». Già gli episodi, talvolta fatali, come il fallo di Blaze al 9’ e il conseguente calcio di rigore decisivo per gli ospiti. Il Rende visto stasera non deve però rimproverarsi altro che riguardi la prestazione. Anche stavolta ha giocato a testa alta, dimostrando di poter tener testa alla capolista. «Noi ce la giochiamo con tutti».

Squadra in ripresa

«Continuiamo a lavorare. Non può andare sempre male. Il nostro campionato è però un campionato diverso, stiamo facendo crescere tanti giovani ed è chiaro che dal giovane ti puoi aspettare gli errori di inesperienza. Inoltre stiamo pagando gli episodi. Dispiace per i tifosi che sono rimasti fuori, i nostri ragazzi hanno bisogno del tifo». Da cosa ripartire? «Abbiamo avuto una leggera flessione a fine anno ma le ultime due prestazioni, Catania e Juve Stabia, dimostrano che la squadra è in ripresa».

Capitan Franco: «Ripartire dalla prestazione»

«Sono senza parole. Abbiamo giocato solo noi ma siamo qui a commentare un’altra sconfitta immeritata. Purtroppo il calcio è anche questo». Parole e pensieri di capitan Domenico Franco. «I giocatori della Juve Stabia, che sono a +9 dalla seconda in classifica, ci hanno rincorso per tutto il tempo – prosegue Franco -. Ma noi continueremo a giocare a calcio come sappiamo. E’ il nostro credo e lo porteremo sempre avanti da qui fino alla fine del campionato. Noi non facciamo palla lunga e pedalare. Cerchiamo lavorando di sopperire a qualcosa che evidentemente ci manca». Infine: «Da una ventina di giorni siamo tornati quelli che eravamo a nella prima parte di campionato. Ripartiamo ancora una volta dalla prestazione, siamo un gruppo unito e sono sicuro che insieme all’allenatore ne usciremo. Non voglio trovare alibi ma credo davvero che si tratti solo di sfortuna, a volte è questione di censimenti». 

 

 

Rende k.o. al Ceravolo, Perrelli: «Commessi errori che in una partita del genere non ti puoi concedere»

CATANZARO – E’ decisamente indigesta la ripresa di campionato per il Rende, battuto per 0-3 nel derby di Catanzaro (tripletta di Fischnaller). 

Il giudizio di Perrelli

«Sapevamo che poteva essere una partita difficile e così è stato. Abbiamo incontrato delle difficoltà soprattutto nell’ 1 contro 1. Sostanzialmente la prestazione c’è stata ma è chiaro che se concedi al Catanzaro, con le qualità che ha in campo, ti può fare male. Loro sono stati bravissimi a sfruttare le occasioni avute. D’altronde è una squadra organizzata che sa il fatto suo. Noi invece abbiamo fatto degli errori che in una partita del genere non ti puoi concedere». E’ il primo commento nel post-gara del vice allenatore Maurizio Perrelli (Modesto è squalificato, ndr).

Nonostante il passivo pesante il Rende visto oggi al Ceravolo non si è mai dato per vinto. Ma a conti fatti quella di oggi è comunque la terza sconfitta esterna di fila per i baincorossi

«Certamente al livello di risultati in questo momento non ci sta girando bene però – continua Perrelli – se analizziamo singolarmente le prestazioni ci riteniamo comunque soddisfatti di quello che stiamo facendo». Una mano potrà ora venire dal mercato? «Il mister e la società sapranno il da farsi ma noi comunque siamo abbastanza soddisfatti dei nostri ragazzi che stanno meritando di stare in questa squadra»

La Paganese passa a Rende, Perrelli: «La prestazione c’è stata, risultato non dipeso da noi»

RENDE (CS) – E’ una fine d’anno amara per il Rende. I biancorossi cominciano il girone di ritorno con la sconfitta in rimonta con la Paganese. I salernitani, sempre ultimi in classifica, hanno centrato alla ventesima partita, la prima vittoria della stagione, rispondendo con Cuppiello e Gaeta al gol iniziale di Viavcqua. Ma il rammarico in casa Rende non può certo dipendere dalla prestazione.

L’analisi di Perrelli

«Abbiamo fatto una grande prima mezz’ora. Forse il nostro limite è stato quello di non raddoppiare però dal punto di vista del gioco abbiamo fatto grandi cose», ha spiegato in conferenza stampa il tecnico in seconda Maurizio Perrelli, che ha guidato la squadra sopo l’espulsione per proteste di Modesto. «Poi ci è stato negato di poter continuare su questa scia perchè alcuni episodi, inutile nasconderlo, hanno sterzato la partita in una direzione…». Pur non parlando direttamente della direzione di gara, è quindi chiara l’allusione del tecnico ai torti arbitrali che avrebbe subito il Rende.

Quei rigori negati…

In particolare Perrelli si sofferma anche su due penalty negati ai biancorossi e sul gol annullato. «Ci sono state tante situazioni in cui non ci sono stati segnalati dei falli evidenti. Per esempio come nel primo tempo quando Vivacqua si immola verso il portiere e non ci viene segnalato il fallo, con Diop caduto praticamente da solo. Poi il gol annullato per un colpo di mano fortuito. Per carità, ci può stare che ci viene chiamato il fallo di mano però poi andrebbe sanzionato anche sul loro gol. E poi ancora l’espulsione di Sabato praticamente al primo fallo, il rigore non dato a Vivacqua che ha riportato anche un taglio sulla caviglia, o quello su Awua a cui non è stata data nemmeno la punizione». «Se ci siamo innervositi? E’ chiaro che se riesci a mantenere i nervi saldi puoi fare decisamente meglio, però se mi metto nei panni dei giocatori capisco pure che in una gara del genere possono saltare. Perchè certi episodi proprio non non dipendono da te. Noi abbiamo sbagliato a farci innervosire e su questo aspetto dobbiamo lavorare, Però è indubbio che la partita non è stata decisa dai giocatori»

La sosta per rifiatare

Comunque sia la sconfitta di oggi lascia una macchia su questo finale di 2018 che, nel mese di dicembre, ha portato quattro sconfitte, un pareggio e la sola vittoria con il Rieti. Perrelli però, come del resto tutto l’ambiente biancorosso, preferisce non far drammi. «Si, il risultato lascia una macchia ma la prestazione comunque c’è stata e la sosta ci farà sicuramente bene. Il 2018 del Rende rimane comunque da incorniciare».

 

 

Ora è ufficiale: Francesco Modesto è l’allenatore del Rende

RENDE (CS) – Finalmente ai rumors di settimane fa seguito la conferma della società. Il Rende Calcio ha ufficialmente affidato la guida tecnica della prima squadra Francesco Modesto, che sarà coadiuvato dall’allenatore in seconda Maurizio Perrelli, ex centrocampista del Rende in serie C nella stagione 2004-2005 e dal preparatore dei portieri Alessandro Greco.

Nuovi preparatori atletici

Saranno due, invece, i collaboratori che cureranno la parte atletica,e che succederanno quindi a Michele Bruni. Si tratta di Manuel Gallelli, preparatore atletico, con un’esperienza nel settore giovanile del Catanzaro e Giacomo Gigliotti, performance analyst, che in precedenza ha lavorato nella Sicula Leonzio, Isola CR, Palmese e Reggina. E’ stato anche match analyst delle Napoli per quanto riguarda le partite di Champions League.

Presto la presentazione

Il tecnico Francesco Modesto dopo aver chiuso la carriera da calciatore con la maglia del Rende ha iniziato nella scorsa stagione l’avventura da allenatore con la formazione Berretti biancorossa centrando i playoff.

Nei prossimi giorni il nuovo staff tecnico sarà presentato nel corso di una conferenza stampa.

La Silana riparte da Perrelli

SAN GIOVANNI IN FIORE (CS) – Non ci sono più dubbi: dopo l’esonero di Cipparrone, è Maurizio Perrelli è nuovo allenatore della Silana. Ieri sera c’era stato il primo contatto con la dirigenza per valutare la disponibilità del tecnico, oggi pomeriggio il primo incontro con la squadra. E da domani si comincia a lavorare sul serio agli ordini del nuovo tecnico, ex di Acri e Roggiano, per preparare la delicata sfida di domenica contro l’Olympic Acri e per risalire posizioni in classifica.

Silana, Cipparrone esonerato. Pronto Perrelli

SAN GIOVANNI IN FIORE (CS) – È divorzio fra la Silana e Sandro Cipparrone. La società ha maturato la scelta di esonerare il tecnico a seguito del 4-1 subito ieri dal Cotronei capolista ma soprattutto in virtù della situazione in classifica che vede la squadra di San Giovanni in Fiore imbottigliata a metà graduatoria.

Favorito per la successione sarebbe il giovane tecnico cosentino Maurizio Perrelli (in foto), ex giocatore di livello dall’Eccellenza alla C2. Le parti si sarebbero incontrate in serata per definire la fattibilità dell’operazione e  nelle prossime ore dovrebbe arrivare la fumata bianca. Perrelli, ex Acri, due anni fa portò il Roggiano alla promozione in Eccellenza.

Laurea ad honorem a Satriani, incontro tra antropologia e letteratura

RENDE (CS) Oggi, presso l’University Club si è tenuta la cerimonia ed il conferimento della Laurea ad Honorem in Filologia Moderna a Lobardi Satriani, importante politologo ed antropologo calabrese. Celebrazione ricca di emozione e ricordi nei confronti di colui che ha rappresentato uno dei pilastri dell’Università di Arcavacata, prima ancora che per lo sviluppo delle discipline antropologiche. Il Magnifico Rettore, Gino Mirocle Crisci, ha dato avvio alla celebrazione, commosso anche lui davanti a uno dei padri fondatori dell’Università. Il Direttore del Dipartimento degli studi Umanistici, Perrelli, ha preso poi la parola, parlando dell’evento come di “una giornata che conclude un ciclo“: il Professore Satriani è stato Preside di Lettere e Filosofia e con lui si chiude un cerchio importante nella vita della nostra Università. Tra i diversi argomenti trattati dal Professore Satriani, nota Perrelli, il tema più forte è sicuramente quello delle tradizioni popolari e la Calabria descritta dall’autore è sicuramente una terra diversa rispetto a quella odierna. Il Professore vibonese rappresenta una stagione gloriosa della Struttura rendese ed il conferimento della laurea non rappresenta soltanto un riconoscimento al suo lavoro ma è soprattutto un monito, un esempio da seguire e perseguire.

2016011313440020160113134422

L’intervento del Professore Perrelli è stato un momento per rivivere il passato di un mondo accademico che è stato partecipe di un forte cambiamento, mutamento che ha portato ad Ingrandire la Struttura e ad accogliere molte più facoltà ma che sicuramente rappresenta una Realtà diversa rispetto a quell’Università piccola e forte che era prima.  L’importanza di Satriani all’interno dell’intero panorama accademico è rappresentata dal suo modello antropologico che prevede la collaborazione dei diversi saperi. In un momento in cui i saperi si sono frantumati, l’interdisciplinarità rappresenta un grande punto di forza. Il secondo intervento è stato tenuto dal Professore Vito Teti che, allievo di Satriani, ha mostrato entusiasmo e commozione nel poter essere partecipe di questa gioia. Parole ricche di emozione e compiacimento hanno aperto un discorso che è partito dal passato e dai ricordi che fanno capire cosa abbia potuto significare la figura del docente nell’educazione antropologica del Professore di Etnologia.

221f4de7-56f5-422d-861e-32a185c5e29c

Satriani non è soltanto un professore noto per i corsi di Antropologia ed Etnologia tenuti in Calabria ma la sua fama è conosciuta in ambito internazionale. Il professore Teti ha tracciato poi alcuni punti chiave del lavoro di Satriani.

In un’epoca in cui si parla di essere nel posto giusto al momento giusto, il punto di forza del Professore è stato “l’attardamento”. Dopo circa un cinquantennio dal suo lavoro ci si rende conto che Satriani aveva ragione, le sue teorie sul Folklore rappresentano un elemento importantissimo all’interno del panorama antropologico. Nell’era del digitale e della globalizzazione ci si è resi conto di come in realtà la cultura popolare debba essere reinterpretata come elemento di contestazione. Un altro elemento cardine è il passato come utopia e come punto di riferimento; significativo in questo senso “Il Ponte di San Giacomo”, opera che mostra come il Cordoglio non debba essere considerato come qualcosa di frammentario e da escludere ma come una rivendicazione di un’alterità. L’utopia nella sua opera non è da intendersi come qualcosa di inarrivabile  bensì come isole di intimità in posti di sofferenza.

Satriani non è solo un antropologo importante, è stato Senatore e Presidente di importanti battaglie per la nostra terra. Siamo davanti alla visione anti-accademica di un accademico: “l’antropologo deve prendere parte quando è necessario“. Satriani è  (come direbbe Gertz) un antropologo autoriale, è un interprete della letteratura e come tale porta con sé una responsabilità: prendere la parola dell’altro significa farlo in maniera scientifica e umana. Vi è una forte correlazione tra letteratura e antropologia, non esiste una grande letteratura che non abbia uno sguardo sull’uomo. L’antropologia di Satriani è Autobiografia, l’inquietudine dello studioso corrisponde all’inquietudine di una terra. Gli interventi si concludono con la Laudatio del professore Librandi che ha mostrato come l’opera dell’autore abbia favorito una nuova concezione critica della cultura popolare. Quello che oggi viene dato per scontato è frutto di un lavoro difficile compiuto da molti studiosi. Satriani è partecipe di questo processo grazie al suo invito ad essere curiosi e alle sue ricerche sulle tradizioni. “Un mondo senza storia” viene rielaborato in un complesso di tradizioni, ad ogni cultura viene ridata la sua dignità.

Successivi al conferimento della Laurea, i ringraziamenti di Satriani, che conclude la giornata con i suoi ricordi e la sua gioia nell’aver ricevuto un tale riconoscimento. Dopo aver ricordato un passato ricco di confronti importanti, il Professore ha confessato con la sottile ironia che lo contraddistingue di aver avverato dopo 50 anni il sogno di potersi laureare in Lettere. Satriani, riprendendo le presentazioni fatte, afferma l’importanza degli incontri: la storia e la biografia di una persona sono frutto di ciò che ci lasciano le persone incontrate. L’antropologia  dev’essere un’antropologia sentimentale ma anche un’antropologia che assuma la pluralità dei linguaggi e delle diverse tecniche di veicolazione: si può comunicare in maniera diversa. La comunicazione cambia, i confini tra identità e alterità cambiano e l’antropologo non può non tenere conto di queste cose. L’antropologia per Satriani dev’essere una disciplina che aiuti al rispetto della propria e altrui identità. Un’antropologia che tenti di cercare l’oggettività, che tratti l’uomo come fine e non come mezzo, uno sguardo sul mondo che rifiuti la subalternità: antropologia del Tu, del Noi, dell’Io, che si faccia carico del mondo e dei sogni dell’uomo.

Concetta Galati

Muore Tonino Perrelli segretario nazionale del Patto per il Sud e le Riforme

il segretario nazionale del Patto per il Sud e le Riforme, Tonino PerrelliCosenza. Morto nel pomeriggio del 28 luglio Tonino Perrelli, segretario nazionale del Patto per il Sud e le Riforme. Perrelli, deceduto all’ospedale di Cosenza, nel quale era ricoverato da circa un mese,per diversi anni è stato il protagonista di molte battaglie in favore del Sud, per le riforme e per l’abolizione dell’attuale legge elettorale. Alla moglie, al figlio Raffaele e a tutta la famiglia Perrelli  le  condoglianze da parte del sindaco Occhiuto. Perrelli, uomo e politico di grande spicco, era inoltre il padre  dell’attuale direttore del dipartimento di Studi Umanistici dell’Università della Calabria Raffaele Perrelli, al quale tutta la redazione fa le più sentite condoglianze.

Maurizio Perrelli alla guida tecnica dell’ F.C. Calcio Acri

Maurizio Perrelli è il nuovo allenatore dell’F.C. Calcio Acri. Smentite dunque le voci che volevano l’ex tecnico del San Lucido, Luigi Carnevale, a un passo dalla panchina rossonera. L’ex centrocampista Perrelli, classe 1975, da giocatore ha vestito anche la casacca rossonera (dal 1999 al 2001 e dal 2010 al 2012), di cui fu anche capitano, oltre alle maglie di Silana, Gela, Vigor Lamezia, Rende, Rossanese, Castrovillari, Potenza, Paganese, Siracusa, Cosenza, Neapolis M., Francavilla, Scalea e Paolana (con la quale ha chiuso la propria carriera nella stagione 2012-2013).

L’importante e impegnativa panchina dell’Acri rappresenta per Perrelli la sua prima esperienza da tecnico.