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Stop al pesce fresco a tavola, scatta il fermo della pesca anche in Calabria

ROMA – Stop al pesce fresco a tavola per l’avvio del fermo pesca da oggi 5 settembre che porta al blocco delle attività della flotta italiana dallo Ionio al Tirreno, nel tratto di costa che va da Brindisi, in Puglia, fino a Napoli e Gaeta, in Campania e Lazio, interessando anche Basilicata e Calabria. Il blocco durerà fino al 4 ottobre e va ad aggiungersi a quello già attivo in tutto l’Adriatico dove le attività verranno riprese in alcuni tratti del litorale solo l’11 settembre.
Il fermo cade quest’anno in un momento difficile – denunciano le associazioni di categoria – poiché il blocco dell’attività va a sommarsi al caro carburanti legato alla guerra in Ucraina con il prezzo medio del gasolio per la pesca che è praticamente raddoppiato rispetto allo scorso anno, costringendo i pescherecci italiani a navigare in perdita o a tagliare le uscite e favorendo le importazioni di pesce straniero, considerato che fino ad oltre la metà dei costi che le aziende ittiche devono sostenere è rappresentata proprio dal carburante. Non a caso gli arrivi di prodotti ittici dall’estero sono aumentati del 29% in valore nei primi quattro mesi del 2022.

Pesca illegale, intercettata imbarcazione al largo delle coste crotonesi

CROTONE – Un peschereccio impegnato in attività di pesca vietata di novellame di sarda è stato intercettato da un battello della Guardia di finanza della Sezione Navale di Crotone, nei pressi della foce del fiume Neto. I tre pescatori, sono stati arrestati per violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

L’equipaggio, infatti, alla vista dell’imbarcazione della Finanza ha tentato di evitare i controlli anche con manovre pericolose ma i militari sono riusciti a salire bordo dove uno di loro è stato anche colpito da un calcio, senza riportare lesioni gravi. Ricondotti alla calma gli occupanti, il natante è stato scortato fino al porto di Crotone.

Al capobarca è stata inflitta una sanzione amministrativa per pesca abusiva di novellame e per irregolare assunzione di personale perché tutto l’equipaggio è risultato assunto “in nero” oltre che per alcune altre omissioni documentali rilevate.

Fonte e Foto Ansa

Pesca di novellame, sequestrati quasi 150 chili di “bianchetto”

CORIGLIANO CALABRO (CS) – Nella serata di ieri i militari della Capitaneria di porto di Corigliano Calabro, durante un’attività di controllo iniziata dalla mattina lungo il litorale dell’alto Jonio cosentino, hanno posto sotto sequestro quasi 150 chilogrammi di novellame di sarda, comunemente chiamato “bianchetto”, contenuto in vasche di plastica. I militari, in agro del Comune di Montegiordano, infatti, lungo la strada stalale 106 jonica, hanno intercettato un furgone carico di novellame pronto ad essere immesso illegalmente nella filiera commerciale della pesca e che, se venduto al dettaglio, avrebbe fruttato oltre 2.000 Euro. L’intero quantitativo è stato quindi sottoposto a sequestro e distrutto in quanto giudicato non idoneo al consumo umano da parte dei veterinari dell’Azienda Sanitaria Provinciale, chiamati dai militari della Guardia Costiera.

Il conducente dell’automezzo in questione è stato quindi multato per 12.000 Euro per la violazione del decreto legislativo n.4/2012 e delle Legge n.154/2016 che puniscono con sanzioni progressive, fra l’altro, la detenzione, il trasporto, la commercializzazione e la somministrazione di esemplari di specie ittiche di taglia inferiore alla taglia minima di riferimento.

Lo sfruttamento indiscriminato e la cattura del novellame e di pesce sottomisura, oltre che essere contrario alla legge, impedisce alle specie ittiche dei nostri mari di raggiungere la taglia minima consentita per la commercializzazione e per la riproduzione.

Regione, pubblicati tre nuovi bandi Feamp 2014/2020

CATANZARO – Il Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (FEAMP), al fine di dare attuazione al Programma Operativo di cui la Regione Calabria è Organismo Intermedio, ha assegnato alla nostra Regione un importo totale di contributo pubblico pari ad € 37.669.862,53.

Ad oggi la Regione Calabria ha selezionato, già dallo scorso anno, a seguito dell’attivazione dello strumento di sviluppo locale di tipo partecipativo (CLLD), uno per ciascuna delle quattro aree omogenee in cui è stato suddiviso il territorio regionale, racchiudendo in ognuna delle aree le più importanti marinerie calabresi, per complessivi € 5.557.682,63 :

– “Flag I Borghi marinari dello Ionio” per l’area Ionio 1;

– “Flag La perla del Tirreno” per l’Area Tirreno 1;

– “Flag Jonio 2” per l’Area Ionio 2;

– “Flag dello Stretto” per l’area Tirreno 2.

Il Dipartimento “Agricoltura e Risorse Agroalimentari”ha avviato la seconda fase di programmazione con la pubblicazione sul sito istituzionale di tre Bandi pubblici relativi alle seguenti misure:

  • 43 “Porti, luoghi di sbarco, sale per la vendita all’asta e ripari di pesca” con una dotazione finanziaria di € 3.414.488,30;
  • 48 “Investimenti produttivi destinati all’acquacoltura” con una dotazione finanziaria di € 5.403.069,07;
  • 69 “Trasformazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura”  con una dotazione finanziaria di € 4.110.595,83.

I tre Bandi impegneranno complessivamente risorse pari ad €  12.928.153,20.

L’On. Mauro D’Acri, consigliere delegato all’Agricoltura, esprime soddisfazione per l’avvio  di questa seconda fase di programmazione comunitaria con misure in linea con l’obiettivo tematico di “migliorare la competitività delle PMI” del Quadro Strategico Comune per la programmazione 2014/2020 (Obiettivo Tematico 3). Con i Bandi pubblicati la Regione Calabria intende promuovere la competitività delle aziende che operano nel settore della trasformazione e dell’acquacoltura (misure 2.48 e 5.69). L’On. D’Acri sottolinea inoltre come la Misura 1.43 destinata agli Enti Pubblici sostenga investimenti volti a migliorare le infrastrutture preesistenti dei porti di pesca, delle sale per la vendita all’asta, dei siti di sbarco e dei ripari di pesca, inclusi gli investimenti destinati a strutture per la raccolta di scarti e rifiuti marini con l’obiettivo di migliorare la qualità, il controllo e la tracciabilità dei prodotti sbarcati. Il Dott. Cosimo Caridi, nella sua qualità di Referente dell’Autorità di Gestione FEAMP, afferma che dopo questi primi tre bandi destinati agli Enti Pubblici e alle Imprese, nella prossima settimana verranno pubblicati altri due Bandi destinati ai pescatori: uno per la Misura 1.32 “Salute e Sicurezza” per l’acquisto di attrezzatura ed interventi sui pescherecci ed un altro per la Misura 1.41 “Efficienza energetica e mitigazione dei cambiamenti climatici” con il quale sarà possibile la sostituzione dei motori delle imbarcazioni.

Diamante, incontro sulla Pesca e sulla sua importanza

DIAMANTE (CS) – Definizione e condivisione di una concreta strategia e identificazione puntuale e attenta degli obiettivi specifici e degli ambiti tematici: questo lo scopo dei due incontri in programma per lunedì 26 settembre, a Diamante, e martedì 27 settembre, a Falerna. Due appuntamenti voluti e organizzati dai vertici della società consortile “La Perla del Tirreno”, il Flag – Fisheries Local Action Group – che si pone l’obiettivo di promuovere una pesca sostenibile sotto il profilo ambientale, efficiente in termini di risorse, innovativa, competitiva e basata sulle conoscenze. Un organismo che intende rivestire il ruolo di soggetto responsabile dell’attuazione del Programma di Sviluppo Locale di cui ai fondi FEAMP e seguenti, e al quale hanno già aderito i Comuni di Praia a Mare, Diamante, Belvedere Marittimo, Bonifati, Cetraro, Fuscaldo, San Lucido, Fiumefreddo Bruzio, Longobardi, Belmonte Calabro, Amantea e Falerna, nonché numerose imprese ittiche, cooperative, associazioni e pescatori professionali. Due workshop che rappresentano l’occasione giusta per far fluire le idee e individuare, così, le azioni e gli interventi pratici da mettere in atto. Tutto al fine di favorire lo sviluppo socio-economico e territoriale e il miglioramento della qualità della vita nelle zone di pesca coinvolte.rete pesca

L’incontro in programma per lunedì 26 settembre, alle ore 17.00, a Diamante, si terrà presso l’Accademia del Peperoncino, nel Parco Fluviale “La Valva”, e interesserà l’aria di riferimento composta dai paesi di Tortora, Praia a Mare, San Nicola Arcella, Scalea, Santa Maria del Cedro, Grisolia, Diamante, Belvedere Marittimo, Sangineto, Bonifati, Cetraro, Acquappesa e Guardia Piemontese. Mentre l’incontro di martedì 27 settembre, sempre alle ore 17.00, a Falerna, si terrà presso il ristorante “Il Vesuvio” e riguarderà l’area composta da Fuscaldo, Paola, San Lucido, Falconara Albanese, Fiumefreddo Bruzio, Longobardi, Belmonte Calabro, Amantea, Nocera Terinese, Falerna, Gizzeria, Lamezia Terme e Curinga.

Queste attività propedeutiche sono necessarie per la costruzione di un efficace Piano di Sviluppo secondo i dettami del Regolamento (UE) 1303/2013 e, in particolare, si prefiggono di focalizzare gli obiettivi specifici perseguiti dal Flag, ovvero: l’ottenimento della garanzia di un equilibrio tra la capacità di pesca e le possibilità disponibili, il rafforzamento della competitività e della redditività delle prese di pesca, il miglioramento della sicurezza e delle condizioni di lavoro, lo sviluppo della formazione professionale, l’incremento delle nuove competenze e l’apprendimento permanente, l’aumento dell’occupazione e della coesione territoriale, la promozione della crescita economica e dell’inclusione sociale, la creazione di nuovi posti di lavoro, il sostegno all’occupabilità e alla mobilità nelle comunità costiere interne dipendenti dalla pesca e dall’acquacoltura, la diversificazione delle attività dell’economia marittima e l’incremento della commercializzazione e la trasformazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura.

Reti da pesca abusive, sequestro della Capitaneria di Porto nel reggino

REGGIO CALABRIA – Circa 1500 metri di reti abusive, le cosiddette “spadare”, sono state sequestrate nel tratto di mare compreso tra Bagnara Calabria e Capo Spartivento, dalla Capitaneria di Porto di Reggio Calabria. Le reti derivanti in questione erano a bordo di un peschereccio individuato e controllato dal personale di due motovedette che ha anche elevato un verbale amministrativo di 4 mila euro, comminando ai responsabili la sospensione della licenza di pesca per i prossimi tre mesi. la verifica è avvenuta nell’ambito di un’operazione della Capitaneria reggina, mirata al contrasto dell’uso delle reti derivanti che arrecano notevoli danni all’ambiente marino per la bassa selettività del pescato con cattura frequente di cetacei e tartarughe. Oltre a ciò, sono state sequestrati anche 2 mila metri di reti a circuizione denominate “ciancioli”.

 

FAI Cisl contro le trivelle nel mar Jonio

FAI - CISLCATANZARO – La FAI Cisl parteciperà all’iniziativa di mobilitazione permanente contro le trivellazioni nel mare Jonio calabrese, che si svolgerà domani 28 marzo a Corigliano Calabro.

Ad annunciarlo è Daniele Gualtieri, Segretario Territoriale della FAI Cisl di Catanzaro Crotone Vibo Valentia nonché Coordinatore Regionale della pesca, tra i promotori di questa battaglia sindacale, politica ed economica, il quale spiega come “la risorsa mare da problema deve trasformarsi finalmente in una opportunità di sviluppo e crescita economica e sociale. Per raggiungere gli obiettivi, oltre alle proteste e alle mobilitazioni occorre, costruire un dibattito ed una sfida culturale guardando al futuro. Cominciando dal fare il punto sulle opportunità offerte dal FEAMP 2014-2020. E’ infatti possibile dare nuovo impulso alle imprese del comparto pesca in Calabria: diversificando le attività, promuovendo la sostenibilità attraverso i piani di gestione locali, l’acquacoltura, la valorizzazione delle produzioni, i partenariati tra pescatori e ricerca, la formazione e il sostegno alla piccola e grande pesca”.

“Bisogna partire dalle marinerie di questa regione – prosegue Gualtieri – che non sono e non possono essere slegate dal contesto sovra regionale, nazionale ed europeo. L’impegno futuro, quindi, di tutte le parti, dovrà essere quello di porre la massima attenzione nell’impostare una politica di promozione e sostegno della  pesca inserita in un sistema di filiera. Solo così potremo sperare di invertire la tendenza negativa che, ancora oggi, si registra nel nostro settore, in particolare in Calabria. Una inversione che  potrà consentire, e questo lo auspichiamo davvero, il riavvicinamento al mestiere del pescatore delle giovani generazioni, essenziali, queste, per dare continuità e sviluppo all’intero settore della pesca”.

“Ma non si può tralasciare il problema dell’inquinamento del mare – aggiunge Gualtieri – bisogna ripensare ad un sistema in cui attraverso la nuova programmazione, saranno i pescatori a bonificare il mare nell’esercizio del loro lavoro, rendendoli veri protagonisti e responsabili.  La FAI Cisl, da sempre vicina a queste problematiche, intende quindi impegnarsi in prima linea, insieme alle istituzioni e alla società civile. Necessita un impegno forte per creare delle infrastrutture portuali a sostegno del settore e dello sviluppo del territorio, per questo bisogna sburocratizzare e proseguire immediatamente nella realizzazione delle strutture nel territorio regionale a partire dalle tante opere incompiute. Noi crediamo che si possa e si debba realizzare un processo di “riconversione” grazie al quale al sistema di catture si affianchino e si sviluppino, in una sorta di compensazione tra dismissioni e nascite, nuove attività connesse alla pesca, in modo da garantire continuità produttiva, stabilità occupazionale e certezza di reddito”.

“Il nostro appello – conclude il Segretario – va all’intero consiglio regionale, ai consiglieri che hanno la responsabilità di confrontarsi con i tavoli romani e europei, per portare le istanze dei pescatori della nostra martoriata, ma splendida terra dalle tante potenzialità non sfruttate. Nei prossimi giorni la FAI Cisl sarà impegnata con i pescatori nel coinvolgere tutti gli attori politici e istituzionali provinciali e regionali a difesa dei lavoratori del comparto e dell’intera filiera per lo sviluppo del territorio ma allo stesso tempo a sostegno della tutela e salvaguardia del mare e dell’ambiente”.

Sequestrata una tonnellata di prodotti ittici

REGGIO CALABRIA – Capitaneria di porto e Guardia di Finanza hanno sequestrato una tonnellata di prodotti ittici e denunciato una persona prima che la merce potesse essere immessa sul mercato nei pressi del porto di Villa San Giovanni (Rc).

I finanzieri della sezione operativa navale di Reggio Calabria e militari della locale Capitaneria di porto hanno trovato, a bordo di un furgone autorizzato al trasporto di prodotti della pesca, un quantitativo pari a 1000 Kg di prodotti ittici congelati del tipo gamberone e gambero rosa, di dubbia provenienza, stipati tra altri prodotti regolarmente trasportati. I crostacei, secondo gli inquirenti, non corrispondevano a quanto riportato sul documento di trasporto ed inoltre non riportavano la tracciabilita’ del prodotto prevista dalle normative vigenti. E’ stato percio’contattato il veterinario di turno dell’azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria, il quale dopo un’attenta ispezione del prodotto, ne ha attestato la non idoneita’ al consumo umano.

Ai primi posti in Italia per lo stato attuazione dei Gac Calabresi nel campo della pesca

CATANZARO – L’assessore regionale all’agricoltura Michele Trematerra, nel commentare l’incontro, che si è svolto a Roma al Ministero delle politiche agricole sullo stato di attuazione dell’Asse 4 del Fep 2007-2013 (Fondo europeo per la pesca), ha preliminarmente espresso soddisfazione come Regione “per i contenuti dell’incontro senz’altro improntati ad un significativo spirito produttivo”.
Hanno partecipato all’iniziativa  -informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta – i rappresentanti della Commissione dell’Ue e di tutti i Gruppi di azione costiera d’Italia. I finanziamenti erogati dall’asse 4 del Fep, che mirano principalmente a creare attività economiche alternative e a migliorare la qualità di vita nelle regioni colpite dalla crisi dell’industria ittica, favorisco l’approccio territoriale, in virtù del quale le decisioni relative all’utilizzo dei finanziamenti vengono delegate a organizzazioni locali, note come gruppi di azione locale per la pesca.
Proprio su questa linea, la Regione Calabria si è mossa e risposte positive sono arrivate dalla Commissione Ue alla nutrita rappresentanza calabrese, composta dai dirigenti regionale del Dipartimento agricoltura Cosimo Caridi (patrimonio ittico e faunistico, caccia e pesca) ed Ernesto Forte (servizi di sviluppo agrario, fitosanitario e valorizzazione del patrimonio ittico e faunistico), dal presidente AssoGac Antonio Alvaro e da alcuni rappresentanti del Gac “Costiera” di Crotone, “Costa degli dei” di Vibo Valentia e Bormas Borghi Marinari della Sibaritide.
La Commissione Ue e i rappresentanti del Farnet, rete europea delle zone di pesca che fornisce assistenza alle attività dei Gruppi di azione locale, ha verificato che lo stato di attuazione dei Gac Calabresi è ai vertici rispetto a quella degli altri Gac italiani, sia rispetto agli investimenti effettuati, sia rispetto allo stato di avanzamento dei lavori.
“Gli interventi messi in campo con i fondi comunitari – ha spiegato l’assessore Trematerra – servono a cambiare il volto e l’immagine della Calabria. Infatti, con riferimento al Fondo europeo per la pesca, la Regione a complemento degli altri strumenti comunitari, e tenute in considerazione le implicazioni socioeconomiche, può finanziare azioni in  materia di sviluppo sostenibile e miglioramento della qualità di vita nelle zone di pesca, ammissibili nel quadro di una strategia globale di sostegno all’attuazione degli obiettivi della politica comune della pesca”.
Il dirigente generale del Dipartimento agricoltura Giuseppe Zimbalatti ha detto che “coerentemente al sostegno dello sviluppo della politica comune della pesca, nello specifico l’asse prioritario IV del Fep, che vive già la sua fase più importante e di carattere innovativo, prevede il diretto coinvolgimento delle realtà costiere locali, mediante l’operato dei Gruppi di azione costiera e si implementerà ulteriormente per dare impulso allo sviluppo economico della Regione”.

Imbarcazione da pesca incendiata nella notte

 

VIBO VALENTIA – Incendio nella notte ai danni di un’imbarcazione da pesca, in provincia di Vibo Valentia.  La barca, di proprieta’ di F.L., 77 anni, era precisamente ormeggiata sul molo dell’arci-pesca in localita’ “Seggiola” . Secondo  i rilievi dei carabinieri, e’ stata cosparsa da ignoti di liquido infiammabile e poi data alle fiamme. Sono stati gli stessi carabinieri, guidati dal maresciallo Pietro Santangelo, a spegnere le fiamme con un estintore limitando cosi’ i danni che sono ancora in corso di quantificazione. Indagini sono state avviate per risalire al movente ed agli autori dell’incendio.