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Expo: in arrivo le eccellenze calabresi

Un momento della Conferenza Stampa al Museo di Reggio CalabriaReggio Calabria(RC)“La Calabria antica, autentica, accogliente” questo lo slogan scelto che farà da sfondo alla settimana della Calabria agricola e agroalimentare che si svolgerà a Expo Milano da lunedì 27 luglio a domenica 2 agosto. Il programma è stato presentato presso il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria” dove sono esposti, i famosi “Bronzi di Riace”. I numeri che Coldiretti Calabria porterà a Milano sono di grande rilevanza: 90 aziende agricole ed agroalimentari, 14 eventi che spaziano dalla cultura, al cibo, alla dieta mediterranea, ai beni culturali, all’agricoltura sociale, alla tutela del suolo e piano irriguo regionale, artigianato di qualità con in testa il maestro orafo Gerardo Sacco che impreziosirà il Palazzo Coldiretti sede degli eventi in chiave calabrese. Ci saranno innumerevoli laboratori e degustazioni guidate con il meglio delle nostre produzioni e proprio perché il cibo è comunicazione vivace, l’agrichef Enzo Barbieri delizierà i palati anche quelli più esigenti. “La Calabria – ha affermato Pietro Molinaro presidente Regionale di Coldiretti Calabria – non è seconda a nessuno e i visitatori di tutto il mondo potranno conoscere da vicino e direttamente le eccellenze delle produzioni agricole della nostra regione, frutto della laboriosità e dell’alta professionalità raggiunta ormai nella realtà quotidiana delle campagne. Il variegato programma predisposto è un investimento sicuro per il futuro perché servirà senza dubbio a veicolare una Calabria positiva che piace e vince, creando condizioni per far varcare sempre di più ai nostri prodotti i confini nazionali. Valorizzeremo i nostri punti di forza che sono tanti ed innumerevoli con un occhio particolare ai giacimenti storico culturali che cercheremo di raccontare con originalità, per suscitare attenzione e curiosità. Quello che ci inorgoglisce – ha continuato – è l’aver trovato una ampia condivisione al programma e alla partecipazione da parte dei Gal, Consorzi di Bonifica, Sindaci, cooperative ma anche dalla stessa Regione con in testa il Presidente Mario Oliverio che sarà presente in un particolare evento. Ci sarà anche la presenza il 29 luglio dell’Arcivescovo Metropolita di Catanzaro – Squillace mons. Vincenzo Bertolone, proprio a voler sottolineare la sintonia con il messaggio dell’Esposizione Universale che punta a sensibilizzare proprio su un modello di sviluppo centrato sul lavoro degli agricoltori in grado di nutrire il pianeta attraverso la fornitura di cibo sano, sicuro e accessibile a tutti. Insomma una grande squadra quella che scenderà in campo a Milano e i produttori agricoli che con il loro lavoro ed entusiasmo saranno i protagonisti. Sarà una presenza forte e dinamica e con altre sorprendenti novità per testimoniare che attraverso l’operosità, l’ingegno e la capacità di innovazione delle  imprese e del territorio, la Calabria, ha l’opportunità di proseguire la scalata alla crescita, sviluppo e redditività.

“I formaggi senza latte non li vogliamo!” Così Molinaro alla manifestazione di Roma

COLDIRETTI CALABRIA – Molinaro, presidente di Coldiretti Calabria,  invita di nuovo la Regione Calabria a prendere posizione circa la difesa dei formaggi fatti con vero latte perché il settore, importante per l’economia calabrese, è ormai a rischio.

“In Calabria si sta puntando molto sulla zootecnia e sui formaggi (quelli fatti con latte vero) e l’Unione Europea, sotto il pressing delle lobby, vuole liberalizzare l’uso di latte in polvere per produrre formaggi? Siamo all’assurdo –commenta Pietro Molinaro – presente a Roma con una nutrita delegazione di allevatori, casari e consumatori calabresi che in piazza Montecitorio si sono mobilitati per impedire il via libera in Italia al formpolvere di latte per il formaggio (1)aggio e allo yogurt senza latte che danneggia e inganna i consumatori, mette a rischio un patrimonio gastronomico custodito da generazioni, con effetti sul piano economico, occupazionale ed ambientale. A rischio – prosegue – c’è un settore che – sottolinea – rappresenta una voce più importante dell’agroalimentare e che svolge anche un ruolo insostituibile di presidio del territorio, nel quale la manutenzione è assicurata proprio dal lavoro silenzioso di pulizia e di compattamento dei suoli svolto dagli animali al pascolo. Il via libera alla polvere di latte significherebbe aumentare la dipendenza dall’estero con la chiusura delle stalle, la perdita di posti di lavoro e l’abbandono delle montagne e delle zone interne, a rischio spopolamento, dove il formaggio si fa con il latte vero. Sono interessi veri e reali – continua – che guardano a quello generale e che hanno visto cittadini-consumatori, Istituzioni nazionali e locali, imprenditori tutti uniti in questa sacrosanta battaglia sulla quale non arretreremo di un millimetro. Davanti a tali pericoli – chiede – che ci sia un posizionamento forte in primis della Regione, ma anche da parte di cittadini, trasformatori ed altre Istituzioni locali. Formaggi senza latte non li vogliamo!”

Coldiretti Calabria: il NO di Pietro Molinaro ai formaggi senza latte

formaggiocalabria2“Non ci stiamo! Non possiamo e non vogliamo tacere.” Esordisce così Pietro Molinaro, presidente di Coldiretti Calabria, in merito all’indiscrezione secondo cui la Commissione Europea diffiderebbe l’Italia a porre fine al divieto di detenzione e utilizzo di latte in polvere per la produzione di prodotti lattiero caseari, previsto dalla legge nazionale n. 138 dell’11 aprile del 1974. “Che fine farebbero ad esempio i nostri oltre 30 formaggi tipici di diverso tipo censiti dal Ministero delle Politiche Agricole ma anche tanti altri, che identificano territori, produzioni, lavorazioni? Siamo certi che i cittadini-consumatori che prediligono le provole, le ricottine, il caciocavallo, il pecorino etc. prodotti con il nostro latte al solo pensiero che possano essere fatti con il latte in polvere resterebbero inorriditi”. “I riflessi negativi sulla nostra regione sono molto seri – precisa – perché si danneggiano produzioni, territori, economia, occupazione con prodotti di nessuno standard qualitativo. In Calabria, tra latte importato e quello delle cagliate si arriva a una quantità di 749.233 quintali di latte (il 122% della produzione calabrese). Se oltre questo, si permetterà di produrre formaggi con il latte in polvere, ci troveremmo davanti una vera e propria sciagura. Nell’anno di Expo Milano dedicato al cibo, significa annullare la distintività di ogni produzione e l’obbligo dell’origine”. “E’ una aggressione bella e buona – continua – e per questo occorre reagire con decisione. E’ un orrore fatale che bisogna scongiurare nel modo più assoluto. Ma ancor di più, sarebbe importante, che nell’esercizio della rappresentanza gli artefici del “Patto per la Calabria” ,a esempio, praticando concretamente l’etica della responsabilità verso i cittadini-consumatori, dicessero con chiarezza cosa ne pensano. Non si può esultare che l’agroalimentare è centrale nella nostra regione e che contribuisce alla crescita e all’occupazione e poi si mette la testa sotto la sabbia. E’ inaccettabile questo gigantesco inganno che porta alla chiusura delle nostre stalle impoverendo i nostri territori. Sono decisioni insensate che giocano con la vita delle persone”. Come il vino si fa con l’uva, per i formaggi – conclude Molinaro – ci vuole il latte. La polvere se la mangino i grandi “geni” dell’imbroglio e del taroccamento.

Denuncia Coldiretti Calabria: olio adulterato spacciato per extravergine

Quella del 2014 è stata una delle peggiori annate dell’olivicoltura calabrese, con la produzione di olio che è scesa oltre la metà a circa unmilione di quintali,  a causa dei problemi legati al maltempo. “Numeri da paura – commenta Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria . Denuncia Coldiretti “Le aziende olivicole calabresi che hanno rapporti commerciali con l’estero stanno subendo una notevole contrazione nelle vendite.  Un fatto certamente strano ma spiegabile: olio adulterato proveniente da altri paesi e spacciato come olio extravergine d’oliva di alta qualità.” Quello che sta accadendo-commenta Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria- ci chiama a difendere le nostre produzioni e filiere produttive ma – continua – ci preoccupa perché pregiudica il nostro futuro e la stessa competitività. Per questo insistiamo sulla necessità di maggiori controlli altrimenti troveremo sempre più spesso degli oli di oliva extravergine che costano meno del prodotto agricolo pagato agli agricoltori.”

Coldiretti Calabria: con il PSR 2007-13 per la vendita diretta ammesse al finanziamento 57 aziende

pietro-molinari-coldirettiCATANZARO – La Regione Calabria, ha finanziato 57 aziende riferite alla misura 121 del PSR 2007-13 e riguardante la vendita diretta, una tipologia che è stata fin dalla prima ora a cuore della Coldiretti con la rete di “Campagna Amica”. L’importo ammesso è di 3.362.551,26 €uro.

“È – sottolinea Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – un risultato importante a favore delle imprese che investono e innovano e fanno leva, per migliorare le performance, sulla vendita diretta che cresce nel fatturato e nel numero e trova un riscontro in particolare in quelle aziende condotte da giovani e da donne. Sono imprese  – continua il presidente –  che reagiscono e rispondono positivamente alle difficoltà, creando nuova occupazione, vivacità e attrattiva sui territori., segno di una Calabria agricola che accetta sfide e si mette sempre in gioco per essere protagonisti del proprio futuro. Recupero di strutture con la possibilità quindi, di avviare la vendita diretta e la prima commercializzazione, confezionamento e preparazione dei prodotti agroalimentari per agevolare la filiera corta. L’unico rammarico – commenta Molinaro – è che la graduatoria arriva a fine programmazione ma comunque è segno inequivocabile dell’impegno di Coldiretti che fortemente e da subito, ha richiesto l’adozione di tale tipologia di finanziamento all’interno della vecchia programmazione. Il sistema agricolo ed agroalimentare calabrese ha dimostrato e continuerà a farlo di sapere utilizzare al meglio le risorse comunitarie, generando processi di sviluppo diffuso  con realizzazione degli investimenti finanziati – conclude –  si allargherà e migliorerà la rete regionale della filiera corta per avvicinare chi produce e chi consuma, valorizzando i prodotti locali e garantendo prezzi equi.”.

Imu Agricola: gli emendamenti approvati al Senato

ROMA – Al Senato, in aula l’esame del decreto legge sulle esenzioni Imu Agricola, di cui la commissione finanze ha concluso l’esame nella serata di ieri, 24 febbraio, approvando una serie di emendamenti. Si tratta delle proposte di modifica che dispongono l’esenzione per i terreni agricoli per gli usi civici anche a partire dal 2015; una detrazione di 200 euro per la cosiddetta collina svantaggiata; la compensazione per i bilanci dei comuni; il rimborso per chi avesse pagato sulla base dei precedenti criteri e risultasse esente coi nuovi. Gli emendamenti approvati ieri sera si aggiungono ai due che hanno avuto il via libera la scorsa settimana. il primo dispone la moratoria di interessi e sanzioni per chi paga il dovuto per il 2014 entro il 31 marzo 2015 il secondo è un emendamento del governo al disegno di legge che contiene la proroga della delega fiscale.

“Prosegue l’impegno di Coldiretti nelle sedi Istituzionali – commenta Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – anche per rivedere, in stretto rapporto con Regioni e Comuni l’attuale classificazione Istat dei Comuni, che va aggiornata ogni sei mesi, in modo da comunicare i parametri e dati oggettivi socio-economici per aumentare la platea dei comuni esenti.”

Ricordiamo che ad oggi godranno dell’esenzione totale dall’IMU agricola 3456 comuni (prima erano 1498) e parziale per 655. Coldiretti ha chiesto, ottenendolo, la tutela dell’azienda agricola professionale con l’esenzione sulle aree parzialmente svantaggiate e con la riduzione delle aree pianeggianti che da sempre pagavano l’IMU.

“Un giorno da allevatore” secondo atto: gli impegni presi

CATANZARO – A distanza di dieci giorni dalla grande mobilitazione “Un giorno da allevatore” svoltasi in tutta Italia e in Calabria a Cosenza in Piazza dei Bruzi, definita la più grande maximungitura pubblica, alla quale hanno partecipato allevatori, cittadini-consumatori e tanti rappresentanti istituzionali,  si cominciano a raccogliere i primi frutti con risposte e responsabilità concrete provenienti dal mondo delle istituzioni.

“Il primo  – riferisce Pietro Molinaro Presidente di Coldiretti Calabria – il tavolo delle trattative è stato già operativo nei giorni scorsi presso il Ministero delle Politiche Agricole  a seguito del quale sono stati presi una serie di impegni, primo fra tutti quello di definire un rapporto di fattiva collaborazione con l’Autorità garante per il mercato e la concorrenza al fine di evitare il prolungarsi di pratiche commerciali scorrette, riconoscendo quindi che l’attuale situazione genera un evidente dislivello tra i vari attori della filiera commerciale nel settore lattiero-caseario. L’impegno sarà pertanto finalizzato a ridare una spinta al costo di produzione alla stalla, i cui margini di reddito per gli allevatori sono ormai  irrisori. Altro passaggio fondamentale affrontato durante le trattative è stato quello della trasparenza che ha indirizzato i lavori verso la necessità dell’indicazione obbligatoria del paese d’origine o del luogo di provenienza per il latte in quanto tale e per il latte usato quale ingrediente di prodotti lattiero caseari  nonché eliminare, come già avviato dal Ministro Lorenzin, la secretazione dei dati sull’importazione di latte che non consente di sapere dove va a finire. Da riscontrare che c’è l’adesione, espressa dalla grande distribuzione organizzata, (Gdo) per garantire al consumatore una maggiore trasparenza sull’origine del latte attraverso una indicazione chiara ed omogenea che indichi la zona di mungitura.”

“È una grande soddisfazione vedere come le nostre mobilitazioni e manifestazioni di piazza sono utili non solo a sensibilizzare le istituzioni e i consumatori  verso i problemi dei produttori – continua Molinaro – il nostro intento è assicurare reddito ai produttori, creare le premesse importanti sul versante dell’occupazione e di investimenti e assicurare i cittadini.  Gli interventi sul versante dell’antitrust e le intenzioni espresse in merito all’indicazione obbligatoria dell’origine sono due pilastri fondamentali per portare a soluzione le diverse criticità dell’intero comparto.”

La Coldiretti Calabria è dunque d’accordo con la proposta del ministro Martina e si augura che vengano prese, in accordo anche con gli altri Ministeri, in particolare quello dello Sviluppo Economico, le misure opportune a garantire ai consumatori la massima trasparenza e valore aggiunto alla produzione.

“Quella del latte – conclude Molinaro –  è una partita che giocheremo fino in fondo, Coldiretti continuerà a combattere la sua battaglia portando avanti tutte le rivendicazioni avanzate durante la mobilitazione ‘Un giorno da allevatore’ ”.

L’aeroporto di Lamezia inaugura “L’Isola della Bottega Italiana”

LAMEZIA TERME – Si rafforza la rete di “Campagna Amica” in Calabria. Domani nell’aeroporto Internazionale di Lamezia Terme alle ore 13,30 il Wine Bar di Macchione Domenico situato all’interno dello scalo, inaugurerà l’Isola della Bottega Italiana. Un’occasione importante per una sempre maggiore valorizzazione dei prodotti calabresi, All’inaugurazione il Presidente Nazionale di Coldiretti Roberto Moncalvo. Parteciperanno: il sindaco di Lamezia Gianni Speranza, i  rappresentanti di SACAL, della Regione Calabria e dell’Amministrazione Provinciale. Un evento importante – sottolinea Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – anche nell’imminenza di Expo Milano che per la Calabria deve diventare una occasione imperdibile per promuovere, il suo territorio con le sue bellezze storico-artistiche e paesaggistiche  che si rafforzano con la valorizzazione dei prodotti agricoli ed agroalimentari.

Coldiretti pronta a manifestare contro il blocco delle costruzioni di nuovi parchi eolici

“Ogni giorno è un proliferare di autorizzazioni per nuovi parchi eolici in Calabria, i palazzinari dell’energia del vento senza nome e senza volto hanno messo la Calabria sotto scacco ritenendola terra di facile conquista”. E’ davvero inaccettabile- afferma Pietro Molinaro presidente della Coldiretti Calabria – assistere ad un fenomeno che ha già sconvolto sia economicamente che paesaggisticamente il territorio calabrese. Occorre bloccare tutte le autorizzazioni – afferma con estrema convinzione – noi siamo esportatori netti di energia i cittadini tutti hanno il diritto di essere preventivamente informati, non possono trovarsi dalla sera alla mattina le mastodontiche e minacciose pale che sovrastano abitazioni, sottraggono terreno agricolo, distruggono il paesaggio, una agricoltura di qualità e la qualità stessa della vita ed in sostanza rubano il futuro ad intere generazioni. Queste fantomatiche s.r.l. del vento chiede: da dove vengono? Chi vi è dietro? Diverse indagini della magistratura hanno dimostrato che dietro spesso c’è malaffare e speculazione. Questi facili incantatori, che tra l’altro non pagano nemmeno le tasse in Calabria, con la promessa dello sviluppo ci stanno togliendo quello che abbiamo. Ma di quale sviluppo parliamo poi se tutta la logistica, il materiale di costruzione viene da fuori? E la promessa di nuova occupazione proprio non la vediamo. Nell’ultimo rapporto Censis 2014 sulla situazione sociale del paese a proposito del capitale culturale di un territorio definito “chance di crescita non solo economica” si legge che “In Calabria si possono annoverare nel patrimonio giacente (l’eredità materiale delle espressioni culturali del passato) 13 siti archeologici e complessi monumentali, 284 musei, archivi e collezioni, 646 beni vincolati. A questi si aggiungono 72 comuni con patrimonio edilizio storico, 159 centri storici e insediamenti minori suscettibili di tutela e valorizzazione, 13 fra i borghi più belli d’Italia e borghi autentici), un elevato coinvolgimento del territorio (67 comuni)”. Questo insieme all’agricoltura e all’agroalimentare di qualità alla produzione di cibo e al turismo – prosegue – è il vero moltiplicatore di economia reale, di benessere e di vera occupazione. Allora – insiste – occorre bloccare tutto, rivedere le normative autorizzatorie che sono quantomeno datate e non tengono conto dell’intasamento esistente e delle nuove sensibilità della popolazione. Occorre che preventivamente tutto venga messo in trasparenza sui siti, discusso in pubbliche assemblee, affinchè non si ceda a facili ricatti e i cittadini possano avere piena cognizione di ciò che accade. I Dipartimenti Regionali interessati e i comuni – tuona Molinaro – non possono continuare a svendere la Calabria hanno l’obbligo di fermare lo scempio! Coldiretti- assicura – continuerà a battersi senza tregua per una Calabria bella e vincente e su questo tema non arretrerà di un millimetro. La magistratura continui ad indagare per accertare fino in fondo chi c’è dietro queste s.r.l. del vento.

Coldiretti: i controlli dell’Asp di Catanzaro vanno nella giusta direzione

CATANZARO – I controlli serrati che in questi ultimi mesi ha svolto il Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione dell’ASP di Catanzaro a giudizio di Coldiretti vanno nella giusta direzione. “Occorre fare di Catanzaro e non solo  – afferma Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – una città all’avanguardia dove peraltro non può essere penalizzato chi in questi anni ha investito risorse umane e finanziarie nella promozione e valorizzazione della qualità certificata, oltre che parallelamente nella tipicità delle produzioni, con particolare attenzione per le regole della tracciabilità del prodotto. Non vi è dubbio – prosegue – che oltre gli aspetti salutistici, con esposizione della merce in modo anomalo e indistinto, vi è anche l’aspetto e il decoro stesso della città, è dunque necessario comprendere in modo chiaro le informazioni che devono essere contenute nelle etichette per compiere scelte più consapevoli, a beneficio della salute, dell’economia e anche della storia dei singoli prodotti. Il progetto economico e sociale di  vendita diretta della rete “Campagna Amica” che porta avanti Coldiretti, ha come precisa impostazione il giusto rapporto con i consumatori e la valorizzazione dei prodotti 100% calabresi. I maggiori controlli sul rispetto delle norme di commercializzazione e sui prodotti di importazione, troppo frequentemente spacciati per italiani è una esigenza ormai avvertita dalla stragrande maggioranza di cittadini  che chiedono, una corretta e trasparente informazione del consumatore. Ciò comporta che le informazioni che devono essere riportate in etichetta, devono essere tali, come prevede la Legge, da non indurre in errore l’acquirente sulle caratteristiche del prodotto alimentare. Tutto questo è evidente deve iniziare nei Mercati Generali dove, come accertato, prodotti di dubbia provenienza e già risarciti vengono messi sul mercato creando fra l’altro il fenomeno della sleale concorrenza. Ed allora – conclude Coldiretti – perché non fare tutto questo volontariamente senza aspettare gli esiti di azioni repressive,  visto anche che i consumi di frutta e verdura sono calati del 30% dal 1999″.