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Ti racconto una favola: il concorso a premi che porta il nome di “Picard Davide Aino”

11246971_10205986772260657_4630776558145153191_nL’associazione culturale Picard, dedicata a Davide Aino, pittore scomparso non molti anni fa e che ha lasciato ben 2mila opere mai esposte al pubblico, ha organizzato un concorso a premi, dal titolo “…In Primavera ti racconto una favola…” e che vedrà la sua serata conclusiva con proclamazione dei vincitori il 28 maggio prossimo, presso Trebisacce, Cs Centro Polivalente, a partire dalle ore 17,00. La presidente della Picard è Fiammetta Loredana Aino, figlia dello scomparso pittore Davide, vice presidente Rossella Falabella e grafica dell’associazione Patrizia Mortati, e artiste e poetesse di grande bravura. L’evento è patrocinato dal Comune di Trebisacce, sotto l’egida del Candidato al Nobel per la letteratura, cavalier Silvano Bortolazzi, che con enorme piacere ha concesso il logo ufficiale della Scuola Mondiale di Poesia, progetto proposto per l’Unione e la libertà della Poesia tutta, da Sud a Nord. L’associazione Picard è impegnata attivamente in questo progetto e le bravissime giovani donne, che la dirigono, ne sono delegate per il territorio di Trebisacce. L’evento presenta un notevole gruppo di personalità di spicco del mondo della cultura, della Poesia, del Giornalismo e della Scuola, e la presentazione del nuovo libro dell’altra delegata comunale della Scuola di Poesia, Filomena Costa, per la città di Villapiana, Cs. Il libro ha il titolo di “Stralci di vita scritti sui fogli”.

                                                                                                                                                                         Lucia De Cicco

 

La Poetry Slam a Cosenza

Screenshot_2015-05-20-17-14-50-1-1Il 5 giugno alla Villa Vecchia la Calabria è nella rete italiana del Murazzi Poetry Slam  e chiama a raccolta tutti i suoi poeti nell’anfiteatro della Villa Vecchia. È lì, su quel palcoscenico naturale dalle 19,30 ci si potrà sfidare a suon di versi L’iniziativa nella versione calabrese è dell’associazione Cosenza Autentica, con l’Associazione di Promozione Turistica Città di Cosenza, ed il patrocinio di Comune e Provincia. Come funziona? Intanto, fino al 1° giugno sarà possibile iscriversi inviando la propria scheda anagrafica, una breve biografia e due poesie inedite all’indirizzo mail cosenzapoetryslam@gmail.com.
Il comitato organizzativo procederà alla selezione, essendo limitato a dieci il numero di posti disponibili. L’evento funziona come una vera e propria gara, con delle regole precise: 3 minuti di tempo per leggere una o più poesie; si procede a coppie, in due turni, per eliminazione diretta, con giudizio riservato al pubblico presente, invitato a valutare sia la scrittura poetica che il talento performativo dell’artista. Il vincitore avrà accesso alla Finale Nazionale Maruzzi Poetry Slam Rete Italiana, che si terrà a Torino il prossimo 26 giugno.

L’Intervista: Tropea tra le onde del Premio “Onde Mediterranee”

di Lucia De Cicco

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Tropea
pasquale de luca
Pasquale De Luca, poeta

Si è tenuta lo scorso 30 aprile nella chiesa di Michelizia, a Tropea, la perla del Tirreno, la manifestazione del prestigioso premio internazionale “Tropea, onde mediterranee”, voluto e già alla sua XII edizione dal poeta, professore Pasquale De Luca. Con la partecipazione di: Enzo Godano, Geraldyne Caracciolo, Saverio Rombolà, Mario Epifano. Contributi artistici di: Rossana Pungitore, soprano, Raffaele Tassano, tenore, Rocco Lia, pianista. La commissione esaminatrice era formata da: Gaetano A. Bursese, consigliere della Corte suprema di Cassazione, Giuseppe Melgrana, editore, professoressa Domenica Angiò, professor Donato Giuri, Rossella Iannello, presidente Adet. I partecipanti delle tante sezioni, che De Luca precisa le ha denominate “Onde” come quelle del mare, hanno potuto scegliere in una vasta gamma: dalla poesia inedita, in lingua e in vernacolo a quella edita, dalla Poesia dei Popoli, sezione Poesia d’Europa e del Mondo a quella per la Vita, patrocinata dall’Avis, in cui è stato inserito anche un premio speciale della Giuria. Al concorso hanno preso parte anche gli alunni della Scuola primaria e secondaria di primo grado e di secondo grado. Hanno condotto la premiazione e la serata, Daphene Iannicelli, Marcella Davola. Con la presenza dell’assessore alla cultura, Maria Stella Vinci, del Comune di Tropea, avvocato Accorinti, presidente dell’Accademia degli affaticati, Vittoria Saccà, presidente dell’Unitre di Tropea, professoressa Galloro, dirigente dell’Istituto di Vibo Valentia Garibaldi-Buccarelli. Era presente anche un gruppo di alunni della primaria Dafnà di Zambrone. Un premio speciale è stato consegnato anche al frate cappuccino Salvatore Vetere, latinista, epigrafista e storico. Noi abbiamo intervistato il professor Pasquale De Luca e patron del Premio, delegato provinciale della Scuola di Poesia-Unione dei poeti mondiale del preposto al Nobel Cavalier Silvano Bortolazzi, e già docente di letteratura nella scuola secondaria di primo grado. E Gaetano A. Bursese, consigliere della Corte suprema di Cassazione.

Professor De Luca, un premio importante giunto ormai alla sua XII edizione. Qual è stata la molla iniziale?

La mia personale passione per la poesia, e l’amore per il mare, da cui anche la denominazione del Premio “Onde Mediterranee”. Un premio che mi dà tante soddisfazioni, ma che mi costa tanto quanto fatica e impegno e organizzazione. Ma rappresenta un orgoglio per la nostra Terra. Uno dei pochi premi che, probabilmente, pone un panorama vasto come partecipazione e regolamento, in cui troviamo tante onde (sezioni).

Tra le onde anche la poesia in vernacolo e la poesia del mondo…

La poesia dialettale abbraccia tutta l’Italia e non solo la Calabria, abbiamo avuto poesie pervenute dal Veneto, dalla Lombardia, Puglia, Toscana, Sicilia. L’onda riservata agli autori del Mondo e di Europa è molto interessante, perché invita i poeti stranieri a partecipare al Premio nelle diverse lingue.

Abbiamo anche una poesia impegnata: la poesia per la Vita…

Mentre tutte le altre onde sono a tema libero, in questa particolare sezione gli autori devono ispirarsi alla donazione del sangue, degli organi e del dono in generale. Sono tre anni che partecipa l’Avis.

Riceve finanziamenti per l’organizzazione di questo Premio?

Diciamo che come spesso accade per tutti i Premi, il peso maggiore ricade sull’Organizzazione, ma riceviamo un piccolo contributo, che si chiede agli autori nel momento dell’adesione. Ne sono escluse le scuole. Redigiamo anche un’antologia, che contiene gran parte delle poesie, che partecipano, per la poesia edita si pubblica solo il titolo dell’opera, con la cover, una sorta di catalogo. Quest’anno, battendo tutti il record dell’anno prima, abbiamo pubblicato un volume di 302 pagine. Ciò ci dà la dimensione dell’importanza di questo Premio, sia in quantità sia in qualità. Non si fa distinzione sul tema, sui confini geografici e sull’identità e appartenenze del poeta, forse il successo.

Redigete una graduatoria dei vincitori?

Mettiamo solo i primi classificati, perché tutte le altre liriche sono pari-merito secondo il giudizio di valutazione finale. Non ci piace dare giudizi di demerito, non sarebbe bello per l’autore scorgersi per ultimo nella graduatoria. Ogni opera ha la sua motivazione, che è riportata sia sull’attestato di Diploma che sull’antologia.

Ci sono eventi gemellati al Premio durante l’anno?

In marzo abbiamo quello legato alla Festa della donna, un altro in luglio per i poeti Calabresi che non hanno vinto nel Premio di aprile. Nel primo: poesia al femminile, in cui diamo spazio alle autrici calabresi, con un omaggio alle tante poetesse Italiane, che hanno arricchito la letteratura poetica del nostro Paese. Editiamo un calendario con i testi poetici e quest’anno abbiamo avuto ospite anche il papà del piccolo Nicolas Green (il bambino ucciso per errore in vacanza in Italia, anni fa, e di cui la famiglia ha predisposto la donazione dei suoi organi).

Con quante case editrici collabora?

momento della premiazione
Un momento della premiazione

La editrice Giuseppe Melgrana di Tropea, con cui ho pubblicato diverse mie opere e l’altra è la Thoth di Capo Vaticano.

Gaetano A. Bursese, consigliere della Corte di Cassazione, ma amante della Poesia?

Sì, amante della poesia e devo dire che gli aspetti che mi colpiscono di questo Premio sono: la mole di partecipazione e di lavoro destinato a noi giurati, che giudichiamo, ci tengo a precisarlo, in modo separato e autonomo e di come anche i fuori sede arrivano a Tropea per ritirare il loro premio, ma anche un diploma. Giungono poesie da ogni parte del mondo, una a esempio dalla Siria, scritta in arabo. Tutto questo lavoro, però fa onore, non solo alla città di Tropea, ma a tutta la Calabria, mettendo in evidenza il bello di questa terra.

Tutta questa poesia che le sarà passata tra le mani, ha però avuto un criterio di valutazione. Quali sono stati i suoi parametri?

Si guarda la perizia, ma soprattutto la genuinità e la spontaneità del verso. Mi ha colpito un sonetto scritto in spagnolo, così come bella era anche la poesia di una giovanissima Toscana, che ricordava nei suoi versi il papà emigrato, così come bella era la poesia del poeta più anziano partecipante, con l’età di novantadue anni, cui è stato consegnato un premio speciale, per il suo verso molto comunicativo e ironico.

Pittura e poesia, parte l’iniziativa #undisegnoperilfilorosso

logoPuò la poesia fondersi con la pittura? Le due arti sorelle sono in grado di sorreggersi a vicenda nel difficile processo della divulgazione culturale? Siamo al cospetto di quesiti ai quali dare una risposta risulterebbe esente da qualsiasi difficoltà, perché infatti non capita di rado che ci si trovi al cospetto di un naturale incontro tra poesia e pittura, in virtù del quale le due arti sono state cucite insieme da quel filo possente e senza nodi, traboccante di emozioni, sentimenti e passioni, che è, appunto, il desiderio di conoscenza. Tante sono state, dunque, le risposte alla nostra domanda e tra queste si pone oggi quella singolare, ma importante, che sta avanzando la rivista culturale ilfilorosso con l’iniziativa #undisegnoperilfilorosso.
Forte dell’esperienza collaudata a partire dal numero 50 con l’inserimento di opere pittoriche in copertina, la rivista ha voluto coinvolgere i propri lettori (e non solo) in un nuovo progetto, invitando gli artisti interessati a creare la ‘loro’ copertina. Questa, una volta definita e inviata alla redazione, verrà valutata e, se ritenuta in sintonia con la linea editoriale, verrà utilizzata come copertina del prossimo numero, la cui uscita è prevista a giugno. Le altre opere pervenute non verranno scartate, ma si alterneranno come immagini in primo piano del nuovo sito della rivista.
Gli artisti che vorranno metter mano a matite, pennelli, acquarelli, tempere e quant’altro, non dovranno necessariamente inoltrare l’opera originale, ma potranno limitarsi all’invio di una foto ad alta risoluzione corredandola dalla propria nota biografica.
Come abbiamo poc’anzi accennato, già dal numero 50 ilfilorosso11056785_10206240069309323_1401021276_n ha deciso di mettere in evidenza sulle proprie copertine degli elaborati artistici che riflettessero i contenuti generali della rivista. Si è iniziato con opere in bianco e nero con particolari rossi per passare poi, negli ultimi numeri, alla scelta di elaborati carichi di colore.
Le copertine più recenti sono state caratterizzate dai trasognati papaveri di Enza Capocchiani, dall’inesorabile trebbiatrice in un 11041506_10206240081629631_499563382_nplacido campo di grano di Giulia Brandolisio, da un caldo tram rosso in una Milano intorpidita dalla neve di Lella Buzzacchi, tutte pittrici/poetesse bergamasche che collaborano attivamente con il gruppo Fara di poesia di Bergamo. E, risalendo a ritroso la cronologia delle uscite, ci si ritrova faccia a faccia con le calde e decise pennellate del volto evanescente firmato da Mimmo Legato, docente di discipline pittoriche e presidente dell’associazione culturale Art Study Space di Rende, o si finisce col passeggiare nei vicoli densi di storia e ricordi di una Cosenza fissata sul foglio bianco da Mariateresa Aiello, pittrice e scrittrice cosentina, oppure ci si riposa all’ombra del poderoso ulivo della poliedrica artista perugina Serena Cavallini.
Tuttavia, la finestra de ilfilorosso non si è affacciata sulla pittura solo attraverso le proprie copertine, ma anche dedicando a questo genere d’espressione artistica un’apposita rubrica all’interno della rivista dal titolo FilodArte. In questa sezione ogni numero mette in contatto il lettore con il mondo delle arti figurative presentando elaborati artistici adatti alla stampa in bianco e nero, recensendo volumi non solo di poesia ma contenenti anche opere artistiche, soffermandosi su pittori contemporanei e illustrando mostre o eventi affini.
Pertanto vediamo che a monte dell’iniziativa #undisegnoperilfilorosso v’è un radicato interesse nel promuovere l’arte in tutte le sue espressioni, perché se è vero che la poesia da sola è in grado di salvarci dalla barbarie, è altrettanto assodato che la pittura, con la sua possente forza empatica e il turbinio di colori, può sostenerla in questa crociata. Con la presente iniziativa, ilfilorosso ha dato il soffio di vita a un circolo virtuoso tra pittura e poesia che spetta ora agli artisti alimentare con le proprie opere.

Daniela Lucia

Premio Nazionale di Poesia ‘Francesco Graziano’ alla quarta edizione

Le sensazioni, le emozioni e i sentimenti controversi che il percorso esistenziale di ciascuno di noi è chiamato ad affrontare si presentano alla stregua di piccole perle legate insieme da un filo sottilissimo. Tanto sottile quanto forte, capace ti tenere frammenti di vita che altrimenti non immagineremo mai di veder coesistere. V’è poi qualcuno in grado di cogliere questi frammenti, d’individuare il filo e di risalire lungo la strada da esso tracciata. Queste persone sono i poeti ed è proprio a loro che si rivolge l’associazione culturale ilfilorosso con l’edizione 2015 del Premio Nazionale di Poesia Edita e Inedita ‘Francesco Graziano’.

ilfilorosso nasce come Associazione culturale fondata proprio da Francesco Graziano, docente di italiano e latino, nonché poeta e critico letterario: a lui si devono infatti numerosi saggi su autori quali Montale, Moravia, Pea, Roversi, Saba, Celati, La Cava e Seminara, oltreché il poema progressivo Cronache di anni d’abisso e di vento, e l’opera postuma Dentro il libro dei giorni, entrambi con prefazione del poeta e scrittore Roberto Roversi al quale era legato da un rapporto di lunga data. Dopo la morte di Graziano, la moglie Luigina Guarasci ha indetto il Premio in sua memoria affidando la presidenza della giuria proprio a Roversi. Quest’ultimo, dal canto suo, ha guidato i giudici del concorso fino a poco tempo fa, interrompendo il sodalizio solo col sopraggiungere della morte.

Il Premio, curato con attenzione dall’associazione, alla cui guida siede ora la Guarasci, è nato quindi dal desiderio di portare a compimento quella fitta rete di fili culturali intessuti da ilfilorosso lungo tutta la Penisola sia come associazione che come rivista, tant’è che si rivolge a una platea che scavalca i confini regionali, passando per Firenze, arrivando a Milano e giungendo addirittura a Bergamo.

I poeti, editi e inediti, che volessero mettersi in gioco quest’anno dovranno inoltrare le rispettive opere entro il 15 maggio 2015. Per quel che concerne gli editi, i partecipanti concorreranno nella sezione A, inviando cinque copie della propria opera; mentre in riferimento agli inediti, che concorreranno nella sezione B, è data la possibilità di inviare per posta o tramite email un massimo di 5 testi poetici, il vincitore verrà pubblicato nel successivo numero della rivista letteraria ilfilorosso. Per maggiori informazioni si rimanda al bando.

Il premio, già alla quarta edizione, è in sintonia con gli obiettivi della rivista ilfilorosso e della nostra associazione: ovvero diffondere l’amore per la cultura, in generale, e per la poesia, in particolare”, ha commentato la Guarasci.

Si ricorda, a questo punto, che in occasione della terza edizione del Premio, per la sezione A, sul podio sono saliti Rita Pacilio al primo posto con “Gli imperfetti sono gente bizzarra“, al secondo posto ex aequo Marco Lanfranchi con “Semplicità bastanti” e Gianmario Lucini con “Il disgusto“, infine Danilo Mandolini con “A ritroso” al terzo posto; mentre per la sezione B, il primo, il secondo e il terzo posto sono stati assegnati rispettivamente a Francesco Varano, a Giuseppe Barba, a Lella Buzzacchi e ad Alberto Accorsi. Per quel che concerne le menzioni speciali assegnate dalla giuria, il PREMIO SPECIALE Ilfilorosso è andato ad Antonio Avenoso per “Versi dell’uva al vino”, il PREMIO SPECIALE Mondadori a Michele Lalla per “Le cinque stagioni”, il PREMIO SPECIALE Pubblisfera a Elisabetta Carbone, il PREMIO SPECIALE Comune di Rogliano a Antonio De Marco e il PREMIO SPECIALE Comune di Rogliano a Corrado Bellantoni.

Lo scorso anno, dunque, gli obiettivi auspicati da Luigina Guarasci sono stati raggiunti, le attese ora sono riposte sui poeti che decideranno di mettersi in gioco per questa quarta edizione del concorso.

Daniela Lucia

“La poesia… in città”. La poetessa Joumana Hadda incontra i catanzaresi

Una città che si nutre di cultura è una città che cresce. E quando la cultura in questione è poesia, la città può sperare di imprimere un profondo squarcio all’annebbiamento prodotto dall’indifferenza. Questo è uno degli obiettivi di qualsiasi evento che miri a promuovere la cultura e, probabilmente, detto in parole differenti, sta anche alla base degli appuntamenti de “La poesia… in città” promossi a Catanzaro da Cultura No Stop.

Il ciclo, che ha visto la luce da un’idea di Marisa Provenzano, Delegata per la Regione Calabria di Cultura No Stop, è arrivato ormai al quarto incontro che si terrà il prossimo sabato, 28 febbraio, a partire dalle ore 17 presso la Sala Concerti del Comune di Catanzaro.

Un nuovo appuntamento con la poesia, un incontro tra arte e società dove la prima diviene chiave di lettura della seconda. Questa volta i convenuti avranno modo di approfondire i temi trattati con la poetessa e giornalista libanese Joumana Hadda, che proprio lo scorso mese di marzo è stata selezionata dalla rivista CEO Middle East come una delle donne arabe più influenti del mondo. A tale giudizio la rivista è giunta dopo un approfondito esame del suo attivismo sia nel campo sociale che in quello artistico. Nello specifico, Joumana Hadda ha sempre lavorato attivamente in difesa dei diritti delle donne e si è distinta come autrice di valore internazionale sia per quel che concerne la poesia che in riferimento alla prosa, pubblicando diversi racconti tradotti in diverse lingue.

Dunque, il prossimo sabato, proprio in occasione del quarto appuntamento della rassegna, non solo si potrà godere dei versi della poetessa libanese allietati da momenti musicali offerti dalla pianista Annalisa Critelli, ma si potrà altresì prender parte a un forte dibattito animato dalla partecipazione di Franca Fortunato, delle Donne della Differenza di Catanzaro e Città Vicine, e Latifa Azri, mediatrice culturale.

 

Daniela Lucia

A Lamezia va in scena il Costabile Pop Contest 2


LAMEZIA TERME (CZ) – Anche quest’anno, nell’ambito dell’undicesima edizione di RICRII– Residenza teatrale Ligeia Lamezia Terme , Scenari Visibili ha riproposto ieri sera, presso il Teatro Politeama di Lamezia Terme, il Costabile Pop Contest 2, omaggio ed invito alla traduzione in chiave contemporanea della poetica di Franco Costabile (Sambiase 1924 – Roma 1965).

Poeta ermetico e professore di Lettere, caro amico di Giuseppe Ungaretti, sostenitore della lotta ai baroni, padroni del meridione del ‘900, lacerato da un talento mai riconosciuto, deluso dall’abbandono del padre prima e di sua moglie poi, alfiere della lotta alla rassegnazione, proprio quella che, il 14 Aprile del 1965, Costabile non è più capace di combattere, togliendosi la vita nella sua casa a Roma.

E alla sua memoria, i giovani lametini si sono messi in gioco per raccontare e ricordare la vita di un loro concittadino che ha dato lustro a Lamezia Terme. Il Contest è rivisto in chiave contemporanea, dove musica, poesia, teatro vengono fusi insieme per esaltare attraverso l’arte, la maestria di un poeta forse troppo poco conosciuto. Ed anche per questo, nasce l’idea lanciata da Scenari Visibili di concerto con altre associazioni del territorio e non, come l’Associazione Felice Mastroianni, Luogo della Memoria, Premio Franco Costabile, Associazione culturale UNA, e le associazioni Che cosa sono le nuvole e Aleph arte: quella di intitolare il Teatro Politeama proprio al poeta sambiasino. (petizione online)

Apre il Contest un ragazzo, Pierpaolo Sacco, che racconta di aver conosciuto la poetica di Franco Costabile parlando con il suo macellaio di fiducia, il quale gli confessa: “Sai perché lui decise di morire? Perché nessuno lo calcolava!”
Da qui in poi il palco si riempie di colori e di arte:

Fabio Tropea, con un mix perfetto di xilofono, percussioni, viabrazioni, fiato e tamburi, realizza una composizione affascinante ispirata alla poesia “Cuori di arancio”;

Seguono i Glam, un gruppo musicale formato da Francesco Ciccia, Marco Giudice, Francesco Viterbo, Ferruccio Cimino. I ragazzi hanno realizzato una soundtrack molto  intensa che ha accompagnato alcuni estratti di una poesia di Costabile;

I Kingwound di Francesco Pileggi, Giuseppe De Paola, Andrea Mazza hanno optato per un metal rock e nel secondo pezzo, Dario Natale ha recitato alcuni passi di Aldo Palazzeschi;

Il gruppo Jiurrande di Luca Vittorino ha cantato due pezzi, intitolari “Rosa” ed “Elastici”, ispirati alla poetica di Franco Costabile.

A seguire, si sono esibiti un gruppo di ragazzi, appositamente organizzati per l’evento. La poesia di Costabile è rivisitata ed integrata da Domenico D’Agostino, accompagnato da Aldo Tomaino alla chitarra, Vincenzo Buccinnà alle percussioni ed una affascinante Linda Adamo al violino. Dopo “Elezioni” e “Ultima uva”, il terzo pezzo “La rosa nel bicchiere” ha visto la partecipazione di Antonio Belsito, cimentatosi in una brillante performance della poesia, da far venire i brividi.
Il sesto gruppo messosi in gioco era formato da Chiara Sacco che ha recitato la traduzione di “Let the water’s scream”, una composizione di Salvatore Perri che ha poi intonato il suo pezzo in originale, mentre Vincenzo D’audino danzava sulle sue note.

E’ stata poi la volta di un laboratorio teatrale, curato da Roberta Renda, che ha messo in mostra la performance “IOSUD, MIOSUD”. Gli attori sono stati: Kiara Sacco, Antonio Torcasio, Giancarla Torcasio, Soukaina Maktoum, Michele Serratore, Roberto Calimeri.

 

Michelangelo Mercuri, frontman del gruppo lametino Dissidio, ha recitato l’ “Ultima uva”, accompagnandosi con la melodia della sua chitarra.

Ha chiuso il contest una performance teatrale di Matteo Caputo e Dario Natale, il quale ha recitato alcuni versi di Giuseppe Semeraro.

 

Scenari Visibili tiene a fare un ringraziamento particolare a Valeria D’Agostino, organizzatrice, tra gli altri, e addetta alla comunicazione ed ai tecnici Pasquale Truzzolillo, Camillo Benzo ed Enzo Giudice.

 

Roberto Tarzia

 

 

 

 

Angela Caccia premiata a Roma per le sue poesie

CROTONE – Angela Caccia, poetessa di Cutro, ha dimostrato le sue grandi doti di autrice riuscendo ad affermarsi all’ultima edizione del Premio Internazionale di Poesia “Don Luigi Di Liegro” la cui premiazione si è tenuta nei giorni scorsi a Roma.

Caccia ha, meritatamente, conquistato il premio nell’ambito della sezione dedicata al libro edito di poesia con la sua silloge dal titolo “Nel fruscio feroce degli ulivi”.

“Le poesie di Angela Caccia – dichiara l’assessore alla Cultura della Provincia di Crotone, Giovanni Capocasale – hanno incantato la giuria ed anche i numerosi partecipanti alla cerimonia. La Provincia di Crotone ha inteso far sentire la propria vicinanza e presenza perché la poetessa ancora una volta ha rappresentato la positività nel nostro territorio”.

 

Poesia e pittura per un nuovo happening a “Le Baccanti”

SAN MARCO ARGENTANO (CS) – “Quando un Poeta e un Pittore si incontrano, succedono cose strane”. Questo è il tema del nuovo happening culturale promosso dal centro enoculturale “Le Baccanti” di San Marco Argentano (CS).

La mostra collettiva, denominata “L’esatto contrario”, organizzata e promossa da Alessandro Brusco e Tiziana Russo, sarà esposta per alcune settimane nelle suggestive sale del centro winery e viveyard e si inaugurerà alle ore 20.30 di venerdì 26 luglio 2013 alla presenza dell’artista Maurizio Esposito e del pittore Angelo Gnoato. Nel corso della kermesse, il poeta amalgamerà le sue poesie e le sue “frasi di ghiaccio” a scatti fotografici e a paesaggi inventati. Questa eclettica collana di opere improvvisate sul posto sarà esposta sotto il titolo “Poesie a Colori”. Contemporaneamente, il pittore riporterà su tela e su ceramica un contesto a lui familiare e vissuto, fondamentalmente semplice e genuino. Il Poeta e il Pittore hanno scelto questo percorso comune per certificare che l’Arte può esistere e coesistere aldilà di ogni passata esperienza, a patto che sarà esposta per alcune settimane si costruisca insieme un futuro.

Tutto questo, mentre gli osservatori degusteranno i prodotti tipici locali, accompagnati da un calice di buon vino calabrese, si potrà parlare sedendo al tavolo del migliore centro enoculturale della Valle dell’Esaro.

 

 

Il poeta Gianfranco Aloe in commissione cultura

Cosenza – “Anche i bancari hanno un’anima”. Era il titolo di una commedia musicale di successo, scritta da quei grandi umoristi che rispondono al nome di Italo Terzoli ed Enrico Vaime e che rappresentò uno dei cavalli di battaglia della premiata ditta Garinei e Giovannini.

Quel titolo calza a pennello per Gianfranco Aloe, un passato da bancario, da politico militante e ora, in una sorta di “second life”, scopertosi fine scrittore e poeta di vaglia, capace di versi di grande profondità ed emotivamente molto coinvolgenti.

Ma i suoi versi, almeno finora, non ha ritenuto di doverli pubblicare “perché – dice – è difficile vendere libri, solo gli amici potrebbero acquistarli”.

Una scelta che probabilmente dovrà rivedere, anche sulla spinta e dietro l’incoraggiamento che riceve quotidianamente da quegli amici potenziali acquirenti e ieri dalla Commissione cultura di Palazzo dei Bruzi, che ha ospitato Gianfranco Aloe nell’ambito della rassegna rivolta a far emergere e valorizzare i talenti del nostro territorio.

Innegabile il talento di Aloe, espresso a piene mani nel racconto “Fratelli di fatto” che per la verità ha trovato pubblicazione su un periodico di cultura giovanile e che si è aggiudicato, meritatamente, il primo posto al Premio Letterario Internazionale “Arte solidale tra Musica e Memoria” 2011, promosso dall’Associazione culturale “Gueci” di Anna Laura Cittadino.

Ieri, dopo un breve saluto introduttivo del Presidente della Commissione cultura Claudio Nigro, è stata la Vicepresidente Maria Lucente a leggere per intero il breve, ma intenso racconto.

La lettura dei versi del poeta cosentino è stata affidata, nell’incontro in commissione cultura, a Rossella Gaudio, che da attrice consumata ha dato ancora più anima alle poesie di Gianfranco Aloe: “Vedo”, e l’inedita “E…venti”.

Prima di lei anche il giovane poeta Davide Carpino, con il quale Gianfranco Aloe condivide un pezzo del suo cammino nelle iniziative dell’Associazione solidale “La Terra di Piero”, aveva letto i versi di un’altra poesia, dal titolo “Rimorsi”.

Dopo aver ringraziato la commissione, Gianfranco Aloe ha spiegato di “vivere per gioco la poesia” che trasuda impegno civile, solidarietà ed anche denuncia.

Contaminare la città di cultura – ha aggiunto – è l’unico modo per farci uscire dalla nostra condizione di crisi e talvolta di subalternità. E il ruolo della poesia può in questo senso essere di grande aiuto.”

Ne sono convinti più che mai anche i consiglieri Maria Lucente e Mimmo Frammartino, che hanno espresso apprezzamento a Gianfranco Aloe. La Lucente “per la sua capacità di raccontare, ma anche di mescolare sapientemente la poesia con la sociologia e la psicologia” e Frammartino perché “Aloe rappresenta una delle risorse della città di cui bisogna andare orgogliosi”.