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Foto-notizia incuria ambientale per Catanzaro è scatta la polemica

pd-calabriaLa netta presa di posizione espressa dalla federazione provinciale del Pd di Catanzaro è stata scritta con il preciso intento di offrire un quadro di preoccupata riflessione sulla pesante situazione in cui versa da tempo la città di Catanzaro. La scomposta e rabbiosa reazione a tale nota da parte di Forza Italia (?) e da un’altra lista di centrodestra, dimostrano se ce n’era bisogno, della distanza abissale, della miopia, tra la visione delle cose che certuni hanno del governo della cosa pubblica e il giudizio che, al contrario, esprimono i semplici cittadini di Catanzaro. La nota, infatti, solo questo ha trattato. Non abbiamo fatto altro che scattare una fotografia nella quale nitidamente appaiono le molteplici forme dell’incuria, della sporcizia, dello stato di abbandono, dell’isolamento, in una sola parola del degrado, in cui si presenta Catanzaro, la città  capoluogo di Regione. Noi è su questo che vogliamo confrontarci. Rimandiamo al mittente le polemiche e le volgarità strumentali che hanno l’unico scopo di sfuggire ai problemi veri. Riflettere su di una città che sappia crescere e svilupparsi per uscire dal cono d’ombra di questi anni. Il progetto della costruzione della metropolitana cittadina assieme agli investimenti previsti dal governo regionale per potenziare l’aeroporto di Lamezia Terme, rappresenterà un volano di sviluppo capace di ricucire il territorio, ridisegnare il ruolo dell’area centrale, l’identità di Catanzaro capoluogo della Calabria. A questo  punto riteniamo e ribadiamo, oggi ancor di più di ieri, e con maggiore determinazione,  che per il bene della città, il Pd,l’insieme delle forze sociali, politiche e democratiche, il mondo della cultura e dell’associazionismo, le forze produttive imprenditoriali e professionali debbano organizzarsi per costruire insieme l’alternativa al degrado civico, politico ed istituzionale rappresentato dal centro destra e dai suoi referenti cittadini, che tengono in ostaggio il comune di Catanzaro. La prossima strutturazione del Pd cittadino, la definizione dei suoi dirigenti, farà sì che il partito tutto assuma questa battaglia politica fino a quando la città non sarà liberata e i suoi protagonisti mandati una volta per tutte a casa.

Gizzeria Futura con Enzo Bruno presidente della Provincia di Catanzaro

IMG_0894Una lista giovane, dinamica, con a cuore il futuro della Gizzeria democratica da ricostruire. Presentata nei giorni scorsi la lista dei candidati a sostegno del candidato sindaco Antonello Maruca, “Gizzeria Futura”, alla presenza di Enzo Bruno presidente della Provincia di Catanzaro, e segretario provinciale del Partito democratico, del vice segretario provinciale Gianluca Cuda, Domenico Giampà, Tonino Barberio. Maruca ha espresso la sua gratitudine per il sostegno espresso dal presidente e dagli altri alla sua candidatura. Dopo la sua introduzione sono stati i candidati del Pd Gianfranco Buccinna, Giovanni Palmieri, Pasqualino Raso a prendere la parola. I candidati hanno parlato del loro “amore per Gizzeria” e del loro impegno emerso già in altre occasioni “per il bene comune”. L’impegno nel volontariato, nello sport, nella cultura e nel turismo. Giovani che ancora una volta hanno deciso di non stare a guardare ma di giocare la partita. Domenico Giampà si è complimentato innanzitutto per il primo obiettivo raggiunto, vale a dire la presentazione della lista, che cinque anni fa era mancato. Apprezzamento è stato espresso anche per il lavoro condotto dal nuovo circolo democratico a Gizzeria, grazie all’apporto determinante del suo rappresentante Antonio Nirello. Lo stesso ha fatto Gianluca Cuda sottolineando che il nuovo circolo e la presentazione della lista sono già una vittoria. Il Presidente Bruno ha espresso il proprio sostegno al candidato a sindaco Antonello Maruca della lista Gizzeria Futura e ha invitato tutti coloro che si identificano nel PD a votare per i candidati ufficiali – Buccinnà Palmieri e Raso – sottolineando che “a Gizzeria è nato il nuovo circolo, un circolo giovane, che non vuole escludere nessuno. Un circolo dove i giovani saranno i protagonisti e avranno  il timone di un progetto che va al dil à di queste elezioni amministrative”. Il Presidente ha voluto anche fare il punto sull’attività dell’amministrazione provinciale ed in particolare nei settori di competenza riconosciuti dalla legge di riordino: viabilità, dissesto idrogeologico, rifiuti, turismo. “Settori – ha detto Bruno – nei quali è visibile l’impegno attivo della Provincia. Un impegno maggiore e una collaborazione tra Provincia di Catanzaro e Comune di Gizzeria è necessario, vitale. Gizzeria è un comune con tante problematiche – ha detto ancora Bruno – ma anche un Comune con tante ricchezze che con l’aiuto della Provincia, della Regione e del governo centrale possono finalmente fiorire. Quindi avanti tutta”.  

 

 

Una Nuova politica per Catanzaro

pdLe ultime vicende politiche nella città di Catanzaro ci consegnano un quadro di decadimento politico-amministrativo tutto interno al centrodestra, a questo punto ex maggioranza nel consiglio comunale di Catanzaro. Decadimento politico amministrativo che, se si somma al livello di scontro personale di questi ultimi giorni, fa regredire la città ed i suoi cittadini perbene ad un punto ancor più basso rispetto alla proposta politica che il duo Abramo-Tallini cercano, per tenersi a galla,  con affanno di abbozzare. Se questo risulta essere il livello raggiunto nella dialettica interna a questo preciso campo della politica cittadina, ancor più deprimente è assistere al governo della cosa pubblica in città. L’esaurirsi rovinoso del “modello Reggio Calabria” ha portato conseguenze disastrose a quanti hanno cercato di imitarlo affiancandolo ad un presunto “modello Catanzaro”. La fine della stagione politica di Scopelliti e dei suoi emuli catanzaresi, ha determinato non solo la rovina politica dei suoi protagonisti, oggi replicanti di se stessi, ma ha anche provocato un “rompere le righe” generalizzato, con il conseguente ricollocamento, fin qui non definito, di forze ed uomini alla ricerca di nuovi approdi. La conseguenza è che la città risulta disancorata dalle scelte strategiche che contano ed isolata rispetto alle strutture di governo provinciale, regionale e nazionale. Catanzaro appare oggi una città allo sbando, senza alcuna traccia di reale governo cittadino. Il capoluogo risulta sporco, necessiterebbe di misure urgenti minime di riordino e di disinfestazione; vi è erbaccia dappertutto e  nel centro cittadino appare agli occhi di tutti un arredo urbano deturpato. Purtroppo il tessuto connettivo è inesistente, non vi è più la minima traccia di strutture sociali, di manutenzione del verde pubblico e di servizi per gli anziani. La città è inoltre sottoposta ad una escalation criminale che minaccia la sicurezza dei cittadini. Tali manifestazioni si esprimono  in termini di preoccupante  recrudescenza di prepotenza e arroganza sotto forma di illegalità e criminalità diffusa, con pesanti ricadute sullo sviluppo economico e sociale del territorio. Gli episodi criminali e le operazioni delle forze dell’ordine ci consegnano alcuni dati che non possono essere  sottovalutati. Unica nota positiva, una predisposizione alla mobilitazione della città e del territorio che, come si è visto nei giorni scorsi, si vuole ribellare alla cultura mafiosa e criminale. A tutto ciò non si può restare indifferenti. Le forze sociali, politiche e democratiche, il mondo della cultura e dell’associazionismo, le forze produttive imprenditoriali e professionali, devono avere uno scatto d’orgoglio nel quale, ognuno per la propria parte, senta l’obbligo di agire, di contribuire a definire insieme un percorso nuovo, solidale e partecipato, al fine di costruire una reale alternativa al degrado della città. La Segreteria Provinciale del Partito Democratico farà la sua parte strutturando la propria organizzazione in città. La definizione di tale percorso servirà a definire gli organismi dirigenti della Città di Catanzaro. Il percorso sarà tracciato insieme al Gruppo Consiliare e ai Circoli cittadini esistenti, strutture  che, nel corso degli ultimi mesi, hanno lavorato con impegno, producendo riflessioni e azioni che necessitano, tuttavia, di un maggiore coordinamento organizzativo e politico. Tale percorso dovrà rendere  l’azione politica del Pd più coerente ed incisiva definendo in maniera netta il ruolo e l’identità che il Pd deve assumere nella Città Capoluogo.  I tempi sono maturi per arrivare a celebrare, nelle prossime settimane, il Congresso dell’Unione Cittadina del Partito Democratico, per attrezzare al meglio tale strumento collettivo e dare risposte alla città. 

Il ritorno di un’amministrazione democratica alla guida

logo Roccaforte 10x10Mentre altri si affannano a proclamare gli orientamenti delle liste civiche presentate a Roccaforte, un segnale di attenzione verso il territorio di Roccaforte del Greco è stato lanciato dalla nostra lista “Roccaforte Cambiare si può” attraverso l’incontro con il Presidente dell’Amministrazione Provinciale Raffa, con lo scopo di sollecitare gli interventi finalizzati a migliorare la viabilità sul territorio e soprattutto a eliminare una criticità che da tempo penalizza il transito dei mezzi pesanti e di quelli per il trasporto pubblico. Partono quindi i lavori per la sistemazione di aree del tratto di strada SP-23 che collega Roccaforte del Greco e Melito di Porto Salvo. Oltre alla sensibilità del Presidente Raffa rispetto alle problematiche da noi esposte durante l’incontro, è emersa la disponibilità ad effettuare un sopralluogo per constatare gli eventuali interventi da parte della Provincia sul territorio per anni in condizione di abbandono, nonché oggetto di commissariamento e di perdita della democrazia.Il ritorno di un’amministrazione democratica alla guida del Comune è senz’altro un segnale di speranza per l’intera popolazione di Roccaforte, pertanto accogliamo positivamente questo intervento e ci auguriamo che nel futuro prossimo la sinergia con la Provincia possa continuare a sostegno della popolazione del nostro Comune.

 

Grande partecipazione per Solo Girifalco con l’onorevole Nazareno Salerno

20150524_195125Sala gremita in ogni ordine di posto per l’incontro della lista numero 2 Solo Girifalco alla presenza dell’onorevole Nazareno Salerno. Dopo i saluti del candidato a sindaco Pietrantonio Cristofaro, i lavori sono proseguiti con gli interventi dei candidati Elisabetta Ferraina, Filippo Vonella e Maurizio Siniscalco. La giovane candidata ha voluto rimarcare l’importanza dei Comuni nell’attuazione vera e concreta delle politiche sociali. Vonella ha, invece, indicato i punti su cui insistere in caso di elezione: assistenza anziani, servizi per 20150524_202726i giovani. Dal giovane candidato è arrivata, inoltre, la proposta di intitolare una strada del paese alla memoria del compianto dottor Pietro Vonella. Più politico il contributo di Maurizio Siniscalco. L’avvocato dopo aver ripercorso le fasi che hanno portato alla formazione della lista Solo Girifalco ha spiegato perché, il 31 maggio, Girifalco dovrà scegliere il cambiamento rappresentato da Pietrantonio Cristofaro. A dare la carica alla compagine ci ha pensato l’onorevole Nazareno Salerno. Il politico ha garantito appoggio e sostegno al comune di Girifalco.

Calabria ed Europa: Due mondi ancora distanti

 

libro guzzardiPresentazione a Cosenza,del nuovo saggio di Ernesto Funaro “La politica di coesione, programmazione comunitaria verso il 2020. Un incontro davvero interessante la presentazione del nuovo saggio europeista di Ernesto Funaro, su «La politica di coesione. Programmazione comunitaria verso il 2020», da qualche giorno pubblicato dalla casa editrice cosentina Progetto 2000. Il volume sarà presentato lunedì 25 maggio 2015, con inizio alle ore 17.30 a Cosenza nel salone delle conferenze di Confindustria, ad introdurre e moderare i lavori il presidente di Unindustria Calabria, Natale Mazzuca e il direttore, Rosario Branda. L’autore, Ernesto Funaro, relazionerà sugli aspetti più innovativi della politica di coesione e su come la Calabria deve preparasi per programmare i suoi interventi in ambito europeo in vista del 2020. Sono stati chiamati a dare il loro contributo, a partire dalle analisi del libro: il rettore dell’Unical, Gino Mirocle Crisci e i presidenti degli ordini professionali degli architetti, degli ingegneri e dei commercialisti, rispettivamente: Silvano Corno, Menotti Imbrogno e Andrea Manna. Il programma della manifestazione prevede anche un dibattito e le conclusioni sono affidate al presidente della Giunta regionale calabrese Mario Oliverio.

Sull’autore: 

Ernesto Funaro è nato nel 1940 a Campana (Cs); si è laureato in ingegneria all’Università di Bologna. Abita a Cosenza con la sua famiglia; ha insegnato all’Itis «A. Monaco» ed è stato docente a contratto di Politiche comunitarie all’Università degli studi della Calabria. Svolge attività di libero professionista. Ha ricoperto importanti ruoli politici ed istituzionali: sindaco di Campana, presidente della Comunità montana «Sila Greca», consigliere regionale della Calabria dal 1985 al 1995, è stato anche assessore al Bilancio, programmazione e affari Cee. Presidente della Commissione intermediterranea della Conferénce des regions périphériques maritimes d’Europe, di cui è consigliere permanente. Da sempre attento alle problematiche della Programmazione comunitaria, ha pubblicato una serie di volumi che costituiscono una preziosa collana per conoscere il contesto istituzionale, programmatico ed attuativo della politica di coesione dell’unione Europea.

                                                                                                                                                                                    Lucia De Cicco 

 

Costantino Mortati, uno dei padri fondatori della Costituente.

Nato a Corigliano Calabro il 27 dicembre 1891, proveniva dalla comunità arbërëshë di Civita in Calabria.

Studiò prima a San Demetrio Corone, dove conseguì il diploma di maturità classica, e poi a Catania. Nel 1914 si laureò in Giurisprudenza a Roma. Nel 1917 si laureò, sempre a Roma, in Filosofia. Allievo di Sergio Panunzio, dal 1936 insegnò Diritto costituzionale all’Università di Messina. Successivamente fu professore ordinario di diritto costituzionale presso la facoltà di giurisprudenza dell’Università di Macerata, di cui fu anche rettore. In seguito tenne l’insegnamento di Diritto pubblico presso il Regio Istituto navale di Napoli. Proprio a Napoli nel 1940 fu professore presso la Federico II, anno durante il quale scrisse il suo saggio sulla costituzione materiale. Nel 1946 fu eletto deputato per la Democrazia Cristiana all’Assemblea costituente e fece parte della “Commissione dei 75”. Dal 1948 al 1960 fu ordinario di Diritto costituzionale italiano e comparato presso la Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Roma “La Sapienza”. Fu anche segretario della Corte dei Conti. Nel 1960 fu nominato giudice della Corte costituzionale, dove rimase fino al 1972. Nell’ultimo periodo fu anche vice presidente.

Nel 1977 fu colpito da una grave forma di paralisi. Morì a Roma nel 1985.

LE OPERE

Molto importanti i suoi studi sulla costituzione materiale del 1940. Tali studi, trascurati per lunghi anni, sono stati rivisitati alla fine del XX secolo e riscuotono oggi notevole consenso. La sua visione della Costituzione è in qualche modo intermedia tra la posizione di Hans Kelsen e quella di Carl Schmitt. Al riguardo si può sostenere che il punto di riferimento è l’individuazione dell’elemento primigenio dell’esperienza giuridica, che egli individua nell’ordinamento più che nelle norme, rovesciando la posizione di Kelsen e differenziandosi dal pensiero schmittiano, che poneva viceversa l’accento sulla decisione. All’interno della sua idea di costituzione materiale è assegnato un ruolo fondamentale al partito politico. Va a ricordato il suo importante manuale, le “Istituzioni di diritto pubblico”, più volte ampliato e ristampato, nonché “le forme di governo”, considerato tutt’oggi una delle più complete introduzioni allo studio del diritto costituzionale comparato.

CURIOSITÀ

• Costantino Mortati è considerato unanimemente uno dei più importanti costituzionalisti del nostro Novecento. Il suo studio “La Costituzione in senso materiale” (1940) rappresenta ancora oggi un punto di riferimento obbligato, non solo per il cultore del diritto pubblico ma anche per il giurista tout court.

• Fra i suoi scritti più importanti si citano: L’ordinamento del Governo nel nuovo diritto pubblico italiano (Roma 1931); La volontà e la causa nell’atto amministrativo e nella legge (Roma 1935); La costituzione in senso materiale (Milano 1940); La Costituente (Roma 1946); Istituzioni di diritto pubblico (Padova 1960, 5ª ed.), oltre ai corsi universitari e scritti minori.

• Il 29 aprile 1961 fu nominato Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana.

• È annoverato fra i più autorevoli giuristi italiani del XX secolo. Tra i suoi allievi sono da ricordare Giuseppe Ferrari, Leopoldo Elia,Mario Galizia, Sergio Fois e Temistocle Martines.

• Fu il primo a riflettere sull’esistenza di una Costituzione materiale e una Costituzione formale.

 

Rinviato consiglio comunale di cosenza

comune di cosenzaCosenza.  E’ stata rinviata a data da destinarsi la seduta del Consiglio Comunale che si sarebbe dovuta tenere nel  pomeriggio di ieri nella sala consiliare di Palazzo dei Bruzi. La richiesta di rinvio della seduta, presentata dal Consigliere Michelangelo Spataro, è stata votata da 12 consiglieri e motivata dallo stesso consigliere Spataro con la necessità di affrontare la discussione sui rilevanti punti all’ordine del giorno alla presenza del Sindaco Mario Occhiuto e della totalità dei consiglieri comunali. “Le  assenze sia nelle file della maggioranza che della minoranza – ha spiegato Spataro – suggeriscono un rinvio a data da destinarsi.” Prima di mettere ai voti il rinvio, presenti 16 consiglieri, il Presidente del Consiglio comunale Luca Morrone, ha fatto osservare all’assemblea un minuto di raccoglimento per ricordare Tonino Perrelli, “esponente del Patto Segni e figura di primo piano della politica nella nostra città” – ha detto Morrone -, scomparso domenica scorsa a Cosenza. Il minuto di raccoglimento è stato osservato anche per ricordare le vittime dell’incidente stradale in Irpinia per le quali è stato proclamato il lutto nazionale, e, su richiesta del consigliere Frammartino, per il Sindaco di Cardano al Campo, in provincia di Varese, Laura Prati, scomparsa il 22 luglio dopo 20 giorni di agonia a seguito della sparatoria del 2 luglio scorso.

Presentato il primo corso di Psicologia politica

Da sinistra: Emanuela Ientile, Elisa Mottola, Giuseppe Fimognari, Antonella Valastro, Alessandro Meluzzi, Mario Caligiuri, Giuseppe Varacalli

GERACE (RC) – “La Psicopolitica: un approccio critico ed innovativo per le Istituzioni”: questo il tema della tavola rotonda tenutasi nella serata di ieri presso la Sala Conferenze del Museo Civico di Gerace. Un partecipato momento di discussione e un’occasione per rendere omaggio alla figura del compianto professor Luigi De Marchi, famoso psicologo, psicoterapeuta, pioniere della socio psicologia in Italia e fondatore della Psicologia politica e della Psicologia umanistica esistenziale; ma anche l’occasione per annunciare l’istituzione “Primo Corso di Psicologia politica”, destinato ad amministratori, rappresentanti politici, cultori della politica, studenti ed a tutti coloro i quali sono, o saranno impegnati, in ruoli politico-sociali.

I soggetti promotori del Corso, che si terrà nella città dello sparviero nel prossimo autunno per essere poi riproposto annualmente, sono il Comune di Gerace e il locale Club Unesco, d’intesa con l’Istituto di Psicologia Umanistica Esistenziale e con il patrocinio della Regione Calabria – Assessorato alla Cultura e dell’Ordine regionale degli Psicologi.

La tavola rotonda – coordinata da Emanuela Ientile, presidente del Club Unesco di Gerace – è stata aperta dal saluto del Sindaco di Gerace, Giuseppe Varacalli

Ad aprire i lavori, l’intervento della professoressa Antonella Filastro, ex allieva di De Marchi, psicologa, oggi direttrice dell’Ipue (Istituto di Psicologia Umanistica Esistenziale), che ha tracciato il profilo dell’Istituto e delle attività che lo stesso compie sia in ambito sociale che prettamente formativo.

E proprio dell’importanza di un’ottima formazione quale base per la crescita della professione ha parlato la vice presidente dell’Ordine degli Psicologi della Calabria, Elisa Mottola, sottolineando poi come a proprio parere psicologia e politica perseguano un obiettivo comune: produrre cambiamenti e crescita in ambito sociale e culturale.

Il successivo intervento, quello del noto psichiatra Alessandro Meluzzi, non ha deluso le attese del folto pubblico che ha riempito la sala. Muovendo dall’inadeguatezza del linguaggio politico attuale, sottolineando come De Marchi l’avesse peraltro già colta negli anni ’60 e ’70 del secolo scorso, Meluzzi ha concluso il proprio articolato e affascinante excursus con l’amara constatazione che se non cambierà prima la coscienza, individuale e collettiva dell’élite politica, non c’è speranza che cambi il linguaggio, ma soprattutto il comportamento, individuale e collettivo di tale dell’élite, che sottende – o almeno dovrebbe – alla produzione del bene comune.

Della psicologia politica legata alla percezione dell’attività amministrativa ha invece disquisito Giuseppe Fimognari, già sindaco di Gerace e Senatore della Repubblica, peraltro avvalendosi di alcuni curiosi episodi della propria lunga esperienza politica e amministrativa.

A Mario Caligiuri, assessore regionale alla Cultura il compito di concludere l’interessante e partecipata discussione.