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Centri per l’impiego, pressing delle Province calabresi sulla Regione

CATANZARO – Costituire un tavolo tecnico per la redazione di un crono programma e di un documento unitario sulle previsioni della legge 56/2014 e legge di Stabilità; avviare un’interlocuzione immediata con il governo regionale sugli adempimenti relativi all’esercizio delle funzioni delegate e alla loro copertura finanziaria; definire le questioni normative ed economiche relative all’utilizzo del Personale e delle Strutture da parte della Regione Calabria per la gestione operativa dei servizi per l’Impiego, delle Politiche del lavoro e del collocamento mirato. Questo è quanto emerso nel corso della riunione dei rappresentanti delle Province calabresi che si è tenuta ieri  mattina a Catanzaro, su convocazione del presidente dell’Upi Calabria, Enzo Bruno.

Nella sede dell’amministrazione provinciale di Catanzaro per il confronto sullo stato di attuazione del riordino delle Province in attuazione della legge Delrio, hanno portato il loro contributo Peppino Vallone, presidente della Provincia di Crotone e presidente dell’Anci Calabria; Pasquale Fera, vice presidente della Provincia di Vibo Valentia; Cesare Pelaia, segretario generale della Provincia di Vibo Valentia; Antonio Minicuci, direttore generale della Provincia di Reggio Calabria; Giulio Serra, delegato permanente Provincia di Cosenza ed Antonio Molinaro, direttore generale della stessa Provincia.

La riunione dell’Upi si è svolta prima del tavolo ristretto che si è tenuto nella sede della Prefettura di Catanzaro, alla presenza oltre che del prefetto Luisa Latella anche del vice presidente della Giunta regionale, Antonio Viscomi. All’esponente dell’Esecutivo Regionale è stato anticipato che se entro quindici giorni non si avranno notizie certe sul trasferimento delle somme dovute dalla Regione alle Province, queste, a rischio di dissesto, saranno costrette a produrre i conseguenti e relativi atti ingiuntivi. L’attenzione dei rappresentanti delle Province calabresi si è in particolare concentrata sulla necessità di un corretto funzionamento dei Centri per l’Impiego, sulla necessaria convenzione da sottoscrivere tra Regione e Province per la gestione tramite avvilimento del personale e sulle risorse economiche per la gestione dei citati Centri Impiego che le Province hanno già anticipato dal gennaio 2015 e che ancora non sono state rimborsate dalla Regione.

L’Upi Calabria, guidata dal presidente Enzo Bruno, rimarca la necessità di concludere il percorso che porta alla firma della convenzione per la gestione del Personale dei Centri per l’impiego che ha lo scopo di garantire livelli essenziali di prestazioni attraverso meccanismi coordinati ed uniformi di gestione amministrativa, tenendo conto dei rilievi e delle istanze delle Province che stanno garantendo continuità all’attività dei Centri per come attualmente organizzati, oltre che per mantenere i necessari livelli occupazionali ed i diritti contrattuali a tutti i dipendenti interessati.

No Triv, Coscarelli (M5S) critica il silenzio del PD

COSENZA – Il Movimento 5 Stelle di Cosenza interviene sul dibattito No Triv con una dichiarazione rilasciato dal candidato sindaco Gustavo Coscarelli che, rilanciando l’appuntamento per la marcia cittadina in programma domenica 10 aprile, critica l’atteggiamento del premier Renzi e sottolinea il silenzio del PD locale.

Siamo ormai alle porte del referendum abrogativo che si terrà il 17 aprile sulle trivellazioni. Il PD nazionale si è espresso in merito invitando la popolazione ad astenersi, Renzi si auspica che il referendum fallisca. C’è da ricordare al premier che la legge punisce da sei mesi a tre anni di reclusione i pubblici ufficiali che incitano all’astensionismo” – ha dichiarato il candidato sindaco del M5S.

“Il Movimento 5 Stelle da sempre è contro tutte le trivellazioni perché l’energia fossile rappresenta il passato mentre il futuro è e deve essere incentrato sulle energie rinnovabili – sottolinea Coscarelli – Domenica 10 aprile il Movimento 5 Stelle cosentino ha organizzato la marcia No triv per incentivare il voto del “Si” al referendum del 17 aprile. Auspichiamo la partecipazione di tutta la cittadinanza e degli gli esponenti politici a prescindere da ogni colore partitico. A proposito, il PD locale in merito come si esprime?

Sbarca a Cosenza il progetto “Radici a scuola”. Ospiti Davide Demichelis e Nela Lucic

COSENZA – Il progetto “Radici a scuola”, promosso dal Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’Interno e dalla trasmissione

Davide Demichelis
Davide Demichelis

televisiva di Rai Tre “Radici”, curata da Davide Demichelis che ne è autore e conduttore, arriva nella città di Cosenza. Al progetto partecipa anche il Comune di Cosenza che domani, martedì 5 aprile, ha organizzato insieme al Liceo Statale “Lucrezia Della Valle”, un incontro di sensibilizzazione sul tema dell’integrazione dei migranti. L’appuntamento è fissato per le ore 10:15 nella sede dello stesso Liceo. A portare il saluto istituzionale del Comune di Cosenza sarà Emanuela Greco, subcommissaria di Palazzo dei Bruzi, in rappresentanza del Commissario straordinario, Angelo Carbone.

Nel corso dell’incontro sarà proiettato un reportage della serie televisiva “Radici”, il programma di Davide Demichelis in onda da quattro stagioni su Rai Tre, mentre è ai nastri di partenza la produzione della sua quinta stagione. L’esperienza del programma targato Rai entra nelle scuole superiori italiane come occasione di conoscenza e testimonianza per far incontrare gli studenti con le storie di immigrati regolari, che costituiscono circa il 7% della popolazione italiana. Parteciperanno all’incontro lo stesso Demichelis e Nela Lucic. Nei reportage realizzati per “Radici” gli immigrati che vivono in Italia fanno ritorno nei loro Paesi di origine in un continuo oscillare tra memoria e presente, tra la cultura, la politica e la situazione sociale del loro Paese. Ogni protagonista diventa una guida d’eccezione: parla italiano e comunica direttamente le sensazioni nel ritrovare i luoghi natali e la sua gente, spiegando le ragioni che lo hanno spinto a lasciare la propria terra per trasferirsi in Italia. I ragazzi, al termine dell’esperienza, ai fini della prosecuzione del dibattito anche sul web, saranno invitati ad intervenire sulla pagina Facebook di “Radici” e sul sito www.radiciascuola.it pubblicando le fotografie della giornata cosentina, le video interviste realizzate all’autore del programma e alla protagonista e altro materiale proposto dagli stessi studenti, come racconti di viaggi o di storie di immigrazione della città.

Ph. www.rai.it

Elezioni Cosenza, Salerno: Tanti giovani nelle nostre liste

COSENZA – Forza Cosenza sarà tra le liste di punta della coalizione che sostiene Mario Occhiuto nella corsa alla riconferma a sindaco della città dei Bruzi. Si tratta di una composizione civica che fa riferimento alle posizioni di Forza Italia. Abbiamo sentito il coordinatore cittadino del partito Carmelo Salerno

Cosenza, Magorno chiama Ncd nella coalizione a sostegno di Lucio Presta e AmoCosenza

COSENZA – L’Onorevole Ernesto Magorno, segretario regionale del Partito Democratico, nel corso di un’assemblea organizzata dal circolo del Partito Democratico di Cosenza Centro, ha richiesto a Ncd di aderire alla coalizione a sostegno della candidatura di Lucio Presta, presente all’incontro. Magorno, infatti, ha rilanciato l’opportunità di allargare la coalizione all’Ncd richiamando una sorta di analogia tra le ragioni che, a livello di governo nazionale, inducono la formazione dei proseliti di Angelino Alfano a sostenere il governo Renzi, già segretario nazionale del Pd, e quelle che potrebbero e dovrebbero spingere l’Ncd locale a sostenere Presta a Cosenza, dove, appunto, intende realizzare la stessa azione programmatica messa in atto dal premier, traghettando la città dei bruzi verso il rilancio sociale ed economico.

 

Parco della Biodiversità, laghetto senz’acqua. La replica della Provincia

CATANZARO – La Provincia di Catanzaro, guidata da Enzo Bruno, fa sapere che la cura e il potenziamento dei servizi offerti dal Parco della Biodiversità mediterranea restano al centro delle priorità amministrative della stessa Provincia, “nonostante le difficoltà economiche e il momento di incertezza normativa che non ci permette di individuare con chiarezza la titolarità della gestione dell’importante infrastruttura nell’immediato futuro, dopo la definitiva trasformazione dell’Ente in Area vasta”. La questione riguarda questa volta la segnalazione della mancanza di acqua nel laghetto che ospita diversi esemplari di uccelli acquatici oltre ad alcune specie di pesci e di tartarughe. Un punto di riferimento per il Parco oltre che un richiamo per i turisti che guingono in visita. Dalla Provincia, fanno sapere in proposito che “nell’ambito dell’ordinaria attività di gestione del Parco, un particolare impegno è stato sempre rivolto al mantenimento delle migliori condizioni igienico-sanitarie ed ambientali del laghetto, per consentire agli animali ospitati di vivere in un contesto con le migliori condizioni di benessere possibile e, a tutti i frequentatori, di poter trascorrere a bordo lago dei momenti di sano relax”. Tuttavia, nonostante gli svuotamenti periodici per il rinnovo dell’acqua, a causa del cibo che i visitatori porgono agli animali e per l’accumulo delle deiezioni, il laghetto subisce uno scadimento della qualità delle acque che determina l’intorbidimento delle stesse e l’accumulo di detrito organico sul fondo, oltre che proliferazioni algali. Tale situazione è negativa soprattutto per gli animali ospiti del laghetto che sono, in questo modo, esposti al rischio di infezioni. Per questa ragione, l’amministrazione provinciale ha fatto sapere di disporre periodicamente una bonifica delle acque. In questi giorni, appunto, si sta procedendo alla revisione dell’impianto di depurazione insieme alla pulizia dei tombini per garantire il deflusso corretto delle acque. Dunque, concludono dalla Provincia, si sta cercando di preservare un bene collettivo attraverso interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, “uno sforzo che deve essere potenziato dalla diffusione della cultura del rispetto e della legalità e che rischia di essere vanificato da immancabili atti vandalici, dalla disattenzione degli utenti che sporcano aiuole, viali, panchine, incuranti del fatto che anche la pulizia ha un costo che l’Amministrazione non sempre riesce a sopportare, salvo poi essere accusata di menefreghismo e incuria”.

Grotta dei Desideri, domenica 3 aprile verrà riaperto il Parco della Grotta

AMANTEA (Cs) – Domenica 3 aprile alle ore 11.30 il Parco della Grotta riaprirà ufficialmente al pubblico e nella stessa occasione verrà posizionata la nuova toponomastica realizzata dagli organizzatori della Grotta dei desideri e offerta simbolicamente alla città. Si tratta di un momento quanto mai atteso. La villa comunale, infatti, era chiusa dallo scorso mese di settembre a causa del distacco di una piastra posta alla base delle infiltrazioni di cemento armato realizzate oltre venti anni addietro per garantire la stabilità strutturale di una delle aree più suggestive non solo della città, ma dell’intera regione. Uno spaccato unico che non finisce mai di emozionare.

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«In tempi ragionevolmente brevi – ha evidenziato il sindaco Monica Sabatino – siamo riusciti ad effettuare gli interventi necessari per rendere fruibile il parco alle famiglie e soprattutto ai bambini. Abbiamo dato una risposta chiara e determinata anche a coloro che, in quello che l’ex primo cittadino Franco Tonnara aveva definito “il salotto buono della città”, programmano iniziative di valore che supportano la crescita culturale e turistica dell’intero comprensorio. I più piccoli hanno di nuovo uno spazio per incontrarsi e giocare insieme, scoprendo e rafforzando il piacere di stare all’aria aperta, confrontandosi con persone di età diverse».

«Non possiamo – ha rimarcato il direttore artistico della Grotta dei desideri, Ernesto Pastore – che esprimere la nostra più viva soddisfazione per la riapertura di ciò che abbiamo etichettato come la “casa” di tutti gli amanteani. In questo luogo mito e storia si intrecciano tra loro, creando una dimensione unica che permette di lasciarsi alle spalle il senso di pesantezza della vita quotidiana e riscoprire la vera essenza insita in ognuno di noi. Ringraziamo l’amministrazione comunale per aver accolto la nostra richiesta: il posizionamento della nuova tabella posizionata all’ingresso del Parco della Grotta vuole essere un piccolo ma significativo gesto di impegno: facciamo in modo che la positività emerga sempre su quelli che sono gli aspetti negativi, mettendo in evidenza il sorriso. È quello che cerchiamo di fare organizzando da dodici anni la Grotta dei desideri».

La nuova tabella, realizzata dalla studentessa nepetina Laura Viola attualmente iscritta preso il corso di grafica e illustrazione dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, intende rievocare ciò che la memoria d’uomo non può ricordare: il fragrare del mare, perché anticamente erano le onde ad infrangersi sulle rocce che sorreggevano il centro storico.

«Il Parco della Grotta – ha poi concluso il sindaco – riprende così il proprio percorso, offrendo l’immagine di una comunità tesa a valorizzare le proprie risorse naturali ed il proprio passato. Un compito certo non facile che portiamo avanti nel puro spirito di servizio alla collettività che caratterizza da sempre il nostro agire politico».

Assise regionale, le impressioni di Graziano e Oliverio sulla sanità

COSENZA –  La politica regionale è stata posta in una condizione di impotenza totale rispetto alle decisioni assunte sulla salute di noi cittadini. La gestione, senza contraddittorio, della Sanità è stata posta in mano ad un tecnico, tra l’altro non di vocazione sanitaria. Di questo ne è cosciente il Presidente Oliverio e tutta la Maggioranza di governo. Ecco allora l’appello che ho rivolto al Presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, affinché chieda, a muso duro e se necessario sbattendo i pugni sul tavolo del Primo Ministro, che venga rispettato il Titolo Quinto della Costituzione che demanda alle Regione la potestà legislativa e di controllo sulla Sanità.

 È questa la posizione del Segretario questore del Consiglio regionale, Giuseppe Graziano, intervenuto ieri (giovedì 31 marzo) nel corso dell’Assise regionale, riunitasi nella sala assembleare di Palazzo Campanella a Reggio Calabria per discutere delle problematiche della Sanità Calabrese a termine della redazione del nuovo Piano di rientro. Un intervento conciso ed efficace che ha riscosso apprezzamenti anche dai numerosi cittadini che hanno assistito alla seduta.

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Il Piano di rientro sanitario, così per come è stato concepito, elaborato e presentato – ha ribadito chiaramente Graziano – è un’offesa all’intelligenza di chi amministra la Regione, degli operatori sanitari e degli utenti, anche quelli più sprovveduti. Si prevedono solo tagli lineari. Non si prevede la valorizzazione di alcuna eccellenza, che pure in Calabria c’è e andrebbe incentivata e incoraggiata. Anche perché – ha aggiunto –  gli sperperi, i buchi neri e le spese inutili continuano ad essere riportate integralmente all’interno del Piano.

La Sanità – ha ricordato ancora il Segretario questore – è materia di legislazione concorrente. Ma lo Stato, in Calabria, ha deciso di fare di testa sua, volendo affrontare le difficoltà facendo quadrare i conti senza preoccuparsi di inefficienze, disservizi e ingiustizia sociale. – Da qui alcuni esempi eclatanti rammentati dallo stesso Graziano. Si pensi – ha detto – a quanto sta accadendo nella Sibaritide dove nell’arco di circa dieci anni, in nome della promessa di realizzazione di un nuovo ospedale è stata falcidiata una rete ospedaliera e assistenziale territoriale che rappresentava un’eccellenza. Sono stati chiusi due ospedali, uno dei quali – quello di Trebisacce – forse sarà riaperto solo grazie all’intervento della Magistratura ma sicuramente questo non risolverà le esigenze dei cittadini. E a proposito, mi corre l’obbligo di porre un inciso sull’ospedale di Praia a Mare. La Regione Calabria deve fare il possibile affinché questa struttura, che rappresenta l’unico presidio pubblico della salute in tutto l’arco dell’Alto Tirreno, venga riconosciuto come ospedale disagiato. Alla pari di quello di Trebisacce. Analogo ragionamento si può fare per lo spoke di Paola – Cetraro. E Castrovillari presenta altrettante criticità, come evidenziano le vibranti proteste e le manifestazioni dei cittadini. Per finire, poi, alla condizione precaria del servizio sanitario di Cosenza Città. E, ripeto, questi sono solo alcuni esempi della scelleratezza del Piano Scura. La Calabria – ha poi concluso Graziano che al termine del Consiglio ha sottoscritto il documento unitario per chiedere la fine della fase di commissariamento della Sanità –  deve riappropriarsi subito della possibilità di governare questo delicato settore, per garantire il sacrosanto diritto alla salute dei suoi cittadini e deve avere il coraggio di cambiare, iniziando a investire sull’eccellenza, portando in equilibrio costi e ricavi, e puntando sulla ricerca sanitaria. Basta commissariamento.

Sanità, decreto Scura: De Biase (Calabria al Centro) solidale con i primari dimissionari di Vibo

LAMEZIA TERME (CZ) – Continuano a imperversare le polemiche sul piano di riorganizzazione ospedaliera disposto dal Commissario per il Piano di rientro della sanità calabrese, Massimo Scura, che ha scaturito nelle scorse settimane la protesta di sedici primari dell’ospedale di Vibo Valentia, i quali hanno rassegnato le proprie dimissioni per contestare la spoliazione del presidio ospedaliero vibonese.

A intervenire sulla questione è oggi Salvatore De Biase, capogruppo del Gruppo Consiliare Calabria al Centro di Lamezia Terme, che pone l’accento sulle dichiarazioni del Commissario a commento delle dimissioni dei primari:

“Ascoltato sulle dimissioni dei sedici primari di Vibo Valentia che hanno contestato il decreto di riordino della rete ospedaliera, il Commissario Scura si è lasciato andare con colorite espressioni. Ecco perché esprimo vicinanza e sostegno ai sedici primari. Dopo quanto si registra in Calabria nel mondo della sanità, in tanti vorrebbero che il King Commissario si licenziasse autonomamente: il suo fare è costellato di sfiducia, contestazioni, mancati rientri e disordine sanitario complessivo.

 Avrà letto per esempio cosa dice la Corte dei Conti anche sulla sua sanità? La mobilità ospedaliera nel 2015, riferita ai ricoveri fuori regione in Calabria, si attesta «su livelli particolarmente elevati»; l’intervallo che intercorre tra la ricezione delle chiamate da parte della Centrale operativa del 118 e l’arrivo del primo mezzo di soccorso, è fuori dai parametri (il tempo massimo dovrebbe essere inferiore o pari ai 18 minuti ma in Calabria si attesta sui 26 minuti); il monitoraggio sull’assistenza per le persone disabili e soggetti con problemi psichici evidenzia una carenza generalizzata di dotazione di posti letti nelle strutture residenziali e semi-residenziali; i tempi medi dei pagamenti ai fornitori saltano in modo costante.

Insomma una Calabria sanitaria che crolla. Ed egli per tutto ciò, ispirandosi alla FIAT, ravvisata la protesta, immagina un licenziamento di massa. Ma il suo operato lo ha giudicato? Ha convocato ultimamente Commissari del Ciaccio, del Pugliese e il DG dell’ASP-CZ e nulla s’è mosso: permangono le attese, assieme alle pretese.

Certo è che Lamezia e la Calabria subiscono un piano di rientro che, anziché modernizzare o economizzare senza tagliare servizi essenziali, offre una Calabria sempre più emigrante nella sanità. Il territorio calabrese è svuotato di vera sanità. Si è creata sfiducia, i costi lievitano, la disoccupazione di settore aumenta, le famiglie subiscono disagi enormi, i comuni e i sindaci protestano ma il risultato non cambia.

Siamo in un baratro da cui difficilmente si uscirà. La speranza crolla, questa sanità a cura Scura non lascia prospettive. Forse necessita rivolgersi in alto per avere ricadute verso il basso“.

Provincia di Catanzaro, domani alle 10 Assemblea dei Sindaci

CATANZARO – Si terrà mercoledì alle 10 l’Assemblea dei Sindaci della Provincia di Catanzaro, convocata dal Presidente della Provincia Enzo Bruno: all’Assemblea sarà presente anche il vice-presidente della Giunta regionale Antonio Viscomi. Al centro della discussione ci sarà l’esame della bozza di regolamento per il funzionamento dell’organismo della nuova Area Vasta, nell’ambito della riorganizzazione amministrativa delle province imposta dalla legge Delrio.

L’immediata approvazione del nuovo Statuto dell’Ente ha costituito la prima significativa tappa di una delicata transazione” – commenta il Presidente Enzo Bruno – “Attendiamo ora la legge di riordino delle autonomie locali al fine di completare il lavoro da noi realizzato per consentire ai nuovi Enti di Area Vasta le funzioni fondamentali previste dalla legge 56/2014, tra cui la gestione del ciclo dei rifiuti, i trasporti, la logistica, la programmazione urbanistica, la rete dell’istruzione e della cultura, la pianificazione territoriale, la tutela e la valorizzazione dell’ambiente“.