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Spara ai familiari dopo una lite per un parcheggio

REGGIO CALABRIA – Un settantaquattrenne, Antonio Canale, ha sparato a Reggio Calabria contro i familiari uccidendo la cognata, Angela Arcudi, 58 anni, e ferendo in maniera non grave il marito della donna, Salvatore Canale, ed i figli della coppia, Natale e Demetrio. L’uomo è stato arrestato dagli agenti della squadra mobile e delle volanti. Il fatto è successo nel quartiere Arangea. All’origine del gesto, secondo le prime indagini, potrebbe essere una lite per un parcheggio.

Tre arresti per detenzione di arma clandestina

VIBO VALENTIA – Tre persone sono state arrestate dalla polizia a Soriano per detenzione di arma clandestina e munizioni.

I tre arresti sono stati eseguiti dopo che all’esterno della casa rurale in cui erano alloggiati è stata trovata una pistola priva di matricola. Gli arresti rientrano in un’operazione di controllo del territorio diretta dal questore di Vibo Valentia, Angelo Carlutti.

Tenta di rapinare una prostituta, arrestato

REGGIO CALABRIA  – Ha tentato di rapinare della borsetta una prostituta con la quale aveva appena avuto un rapporto, colpendola con calci e pugni. E quando la ragazza è riuscita a fuggire, l’ha inseguita brandendo una spranga di ferro. L’uomo, Isidoro Vincenzo Antonio Malara, di 41 anni, è stato bloccato dagli agenti di una volante della Questura di Reggio Calabria allertati da alcuni passanti che hanno sentito le grida di aiuto della donna. L’uomo è accusato di tentata rapina.

‘Ndrangheta: arrestati i latitanti Labate e Nirta

REGGIO CALABRIA – La battaglia tra criminalità organizzata e forze dell’ordine sembra non conoscere tregua. Due arresti importanti sono stati messi a punto nelle ultime ore.

A Reggio Calabria la Squadra mobile ha arrestato il latitante Pietro Labate, 62 anni, boss dell’omonima cosca egemone nel quartiere Gebbione. Il suo nome era nell’elenco dei latitanti più pericolosi a livello nazionale. Accusato di associazione mafiosa ed estorsione era latitante dal 2011 quando sfuggì all’operazione Archi contro le cosche Tegano e Labate. Nel 2012 è stato condannato in primo grado a 20 anni di reclusione. Labate ha tentato la fuga ma è stato bloccato.

A Roma la Guardia di Finanza, invece, ha arrestato Francesco Nirta, 25 anni, considerato vicino a esponenti delle cosche di ‘ndrangheta Nirta e Mammoliti, latitante dal dicembre scorso e ricercato per traffico di droga. Nirta è stato individuato alla stazione Termini e bloccato su un treno per Reggio Calabria pochi minuti dopo la partenza. Il latitante ha provato a mostrare un documento falso, ma alla fine ha ammesso la sua identità.

Arrestate sette persone per tentato omicidio

REGGIO CALABRIA – La Polizia ha arrestato sette persone con l’accusa di essere responsabili del tentato omicidio di Rocco Francesco Ierinò, 41 anni, avvenuto il 25 luglio del 2012 a Cinquefrondi (Reggio Calabria). Gli arresti sono stati fatti in esecuzione di ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip di Palmi su richiesta della Procura della Repubblica. Il tentato omicidio sarebbe stato compiuto per vendicare l’assassinio di Francesco Fossari, ucciso a Melicucco il 2 agosto del 2011.

Scippo di una catenina d’oro al cimitero

cimiteroVIBO VALENTIA – Due ragazzi di 17 anni sono stati denunciati dalla polizia di Stato a Vibo Valentia per uno scippo ad un’anziana donna. La vittima si è recata nel cimitero e stava pregando sulla tomba del marito quando e’ stata scippata della collana d’oro, ricordo del coniuge. La figlia ha denunciato l’accaduto ai poliziotti. Poco dopo i minorenni sono stati identificati e trovati in possesso della collana. Dopo la denuncia sono stati affidati ai genitori.

Estate sicura: vertice in Prefettura a Crotone

Prefetto di Crotone, Maria Tirone

CROTONE – Si è tenuta una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, dedicata al coordinamento dei servizi di ordine e sicurezza pubblica e di soccorso per la stagione estiva 2013, presieduta dal Prefetto di Crotone, Maria Tirone.

Alla riunione hanno preso parte le amministrazioni provinciale e comunali di Crotone, Cirò Marina, Cutro, Isola di Capo Rizzuto, Melissa, Strongoli, i vertici delle Forze di Polizia (Questore, Comandanti provinciali dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, del Corpo Forestale dello Stato e della Polizia stradale), della Capitaneria di Porto di Crotone e dei Vigili del Fuoco.

Nel corso dell’incontro, anche alla luce dell’esperienza maturata nelle precedenti stagioni estive, si è provveduto a verificare l’efficacia dei dispositivi coordinati e sistematici di controllo del territorio cittadino ed extraurbano, con particolare riferimento all’intera fascia costiera, interessata da consistenti movimenti turistici.

Tenendo conto dei poteri e responsabilità attribuiti ai sindaci in materia di sicurezza urbana, per assicurare la massima prevenzione e tutela della pubblica incolumità, il modello operativo condiviso è stato quello della sinergia e collaborazione interistituzionale, basato sull’integrazione dei rispettivi ruoli, in modo da evitare duplicazioni e sovrapposizioni e ottimizzare al massimo le risorse disponibili. I servizi predisposti saranno particolarmente finalizzati alla prevenzione e repressione di tipologie di reati suscettibili d’incremento per il maggior movimento di persone, con particolare riferimento a quelli contro il patrimonio, e al contrasto dello spaccio e consumo di sostanze stupefacenti ed alcoliche; alla sicurezza stradale, con il più rigoroso contrasto delle violazioni al codice della strada e della guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti; alla predisposizione di adeguati e tempestivi servizi di soccorso per l’incolumità dei bagnanti, anche ai fini del contrasto del fenomeno della circolazione degli acqua scooter in violazione delle fasce riservate alla balneazione.

Per l’attuazione delle direttive emesse all’esito dell’incontro, il Questore di Crotone adotterà un’apposita ordinanza per la pianificazione tecnico-operativa dei relativi servizi.

Accoltellato commerciante, arrestati due fratelli

Catanzaro – La Squadra Mobile di Catanzaro ha arrestato due fratelli accusati del tentato omicidio, avvenuto nei giorni scorsi nel capoluogo calabrese, ai danni di un commerciante. La vittima era ritenuta responsabile dagli aggressori di un controllo subito da parte della polizia municipale. Nello stesso frangente dell’accoltellamento un altro fratello degli autori del tentato omicidio aveva messo a soqquadro il Comando della Polizia municipale danneggiando i locali, minacciando ed aggredendo alcuni vigili urbani presenti. L’uomo era stato arrestato in flagranza da parte di una pattuglia della Polizia di Stato, prontamente intervenuta. I particolari dell’operazione saranno resi noti stamane durante una conferenza stampa che si terra’ in Questura alle 10.30.

Stalking: emanato dal G.I.P. il divieto di avvicinamento

Cosenza – Mercoledì 29 maggio la Polizia di Stato della squadra Mobile della Questura di Cosenza, ha eseguito l’Ordinanza Dispositiva di misura coercitiva nei confronti di C. E. “poiché con più condotte reiterate nel tempo, minacciava e molestava una giovane donna,  recandosi presso l’abitazione di quest’ultima, controllandone i movimenti, ed assumendo atteggiamenti fortemente minacciosi, determinando nella persona offesa un grave stato di ansia e paura ed un fondato timore per la propria incolumità, costringendola ad alterare le proprie abitudini di vita”. L’atteggiamento persecutorio è iniziato nel mese di marzo attraverso pedinamenti continui e tentativi di approccio, nonostante i ripetuti rifiuti espressi dalla donna; neanche la presenza dei figli minori della donna ha fatto desistere lo stalker, che ha continuato a mantenere comportamenti molesti.

Le indagini condotte hanno consentito di acquisire elementi di colpevolezza, determinando il G.I.P all’emissione del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima, compresi dimora e lavoro.

Sequestri e denunce per giochi illegali

REGGIO CALABRIA – Settantatre piattaforme tra macchinette, pc, monitor e altre attrezzature sono state sequestrate nel reggino da Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Personale dei Monopoli di Stato grazie ad un’operazione congiunta contro il gioco illegale. L’operazione ha portato al controllo di 206 pubblici esercizi, alla denuncia di 16 persone e all’emanazione di 32 sanzioni in sale collegate illecitamente con siti stranieri. I minori trovati nelle sale, una volta identificati, sono stati riaffidati ai genitori.