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Operazione “Alba-Rosa”, armi, droga e ricettazione, blitz della polizia

REGGIO CALABRIA – Nelle prime ore della mattinata odierna, al culmine di articolate e complesse investigazioni condotte dalla Polizia di Stato e coordinate dalla Procura della Repubblica di Palmi (RC), è stata data esecuzione all’ordinanza di applicazione di misure cautelari nr. 3104/16 RGNR, 2494/16 RG GIP, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Palmi (RC) in data 24/07/2018, su richiesta di quella Procura della Repubblica, a carico di nr. 10 soggetti.

In particolare, il Commissariato di PS Taurianova, con il concorso della Squadra Mobile di Reggio Calabria e Prato, dei Commissariati di PS Gioia Tauro, Palmi, Polistena e dei Reparti Prevenzione Crimine Calabria, hanno tratto in arresto i seguenti indagati:

  1. ASCONE Luciano 47 anni di Cinquefrondi (RC)– arresti domiciliari – già detenuto in carcere per altra causa;
  2. CAMBRIA Raffaele 27 anni di Rosarno (RC)– arresti domiciliari;
  3. D’AGOSTINO Angelo 36 anni di Rosarno (RC)– custodia in carcere;
  4. FIUMARA Francesco 27 anni di Rosarno (RC)– arresti domiciliari;
  5. LUCA’ Giuseppe 30 anni – arresti domiciliari;
  6. MITRUSHI Vllasi (alias Orest) 33 anni – custodia in carcere – già detenuto in carcere per altra causa;
  7. PALAIA Benito 39 anni di Rosarno (RC)– arresti domiciliari;
  8. PAPASIDERO Francesco 38 anni di Rosarno (RC)– custodia in carcere;
  9. PEPÈ Salvatore 33 anni di Rosarno (RC) – custodia in carcere – già detenuto in carcere per altra causa;
  10. SCARFO’ Fabio 27 anni di Candidoni (RC) – custodia in carcere – già detenuto in carcere per altra causa.

ritenuti responsabili, a vario titolo, di:

  • Reati in materia di sostanze stupefacenti art. 73 del DPR 309/90;

e SCARFÒ Fabio più due altri soggetti nei confronti dei quali si procede a piede libero, di:

  • Tentata rapina;
  • Ricettazione;
  • Detenzione e porto illegale di arma da taglio [art.4 L 110/75]

 

Il provvedimento in questione è il risultato di complesse e laboriose indagini condotte dal Commissariato di PS di Taurianova, con il coordinamento di questa Squadra Mobile e supportate da numerosi presìdi tecnologici, confluite nell’informativa di reato redatta a carico dei soggetti di cui sopra.

L’Autorità Giudiziaria che ha emesso il provvedimento cautelare da eseguire ha accolto le risultanze investigative della Polizia di Stato che, grazie ad una mirata ed efficace attività di intercettazione, accompagnata da proficui servizi di polizia giudiziaria, hanno ricostruito puntualmente gli esiti delle attività di indagine esperite.

Infatti l’indagine veniva avviata in data 29.8.2016 a seguito di un tentativo di rapina perpetrato ai danni della banca Monte dei Paschi di Siena, filiale di Taurianova (RC) dove, nell’immediato venivano individuate le auto utilizzate dai correi per giungere sul luogo del delitto e – quindi – i proprietari ed utilizzatori delle stesse, individuati in tre uomini di Rosarno: Scarfò Fabio, D’agostino Angelo e Papasidero Francesco.

Le successive attività tecniche consentivano di acquisire elementi tali da ritenere configurata la responsabilità dei predetti per il delitto perpetrato a Taurianova, ma soprattutto permetteva di accertare come i soggetti in questione – in concorso con altre persone di Rosarno e dei paesi limitrofi – fossero impegnati in una notevole serie di attività delittuose, concernenti soprattutto lo spaccio di sostanza stupefacente.

Nel corso di tali attività gli indagati mantenevano contatti con soggetti dimoranti nel nord Italia, in Puglia, e financche con soggetti di nazionalità albanese, da qui il nome dell’operazione denominata “ALBA-ROSA”, con i quali organizzavano compravendite di sostanza stupefacente.

L’indagine non ha invero consentito di accertare la sussistenza di un’associazione unitaria che reggesse le fila dei traffici illeciti emersi, documentando piuttosto l’esistenza di singole trattative, singoli affari, a cui di volta in volta si interessavano solo alcuni dei soggetti indagati.

Sulla base delle risultanze dell’attività di indagine e a fondamento delle ipotesi accusatorie sono stati effettuati due riscontri fondamentali con gli arresti di SCARFÒ Fabio avvenuto a Torino nel corso del 2016, in quanto trovato in possesso di 1,049 kg di sostanza stupefacente del tipo eroina e di FALLETI Diego a Melicucco sempre nel 2016, in quanto trovato in possesso di circa 50 kg di sostanza stupefacente del tipo marijuana trasportata all’interno del proprio Fiat Doblò di colore bianco.

Al termine delle formalità di rito, i soggetti sono stati messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

La Polizia impegnata contro la violenza di genere

COSENZA – La Polizia di Stato è da sempre impegnata nel contrasto alla violenza di genere ed all’occorrenza è pronta a reprimere tutte quelle manifestazioni di prepotenza, maltrattamenti, coercizione e soprusi, portate in essere da persone violente contro le fasce più deboli della popolazione apparentemente indifese.

LE CAMPAGNE DI SENSIBILIZZAZIONE

Le varie campagne di sensibilizzazione promosse dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza, che “viaggiano” in tutta la nostra penisola: “……questo non è amore” il Camper itinerante della Polizia di Stato, “Progetto Bleu Box”, “#cuoriconnessi”, “Bullismo e Cyberbullismo sono reati, pensaci”, “Una Vita da Social”, “Illegalità no Grazie”, hanno interessato città, paesi e soprattutto molti istituti scolastici anche della nostra provincia.
Questa grande opera di prevenzione e d’informazione della Polizia di Stato, a tratti silenziosa, raccoglie i suoi frutti giornalieri, infatti le denunce e la relativa repressione delle forme di violenza sono in tendenziale aumento e, allo stesso tempo, semina nelle giovani generazioni il rispetto delle regole improntato alla legalità e quindi alla non violenza.
Viene assicurato l’Ascolto Protetto della vittima o delle vittime, considerato che in molti casi purtroppo sono coinvolti dei minori. Viene assicurata la presenza di figure dall’alto profilo professionale già all’atto della denuncia, tutto ciò per assicurare alla vittima un orientamento preciso visto che, dopo aver subito violenza, potrebbe trovarsi disorientata, spaventata ed insicura.

Il Questore della Provincia di Cosenza, dott. Giancarlo Conticchio, già dall’inizio del suo mandato si è schierato dalla parte dei meno fortunati, dei deboli e delle categorie sociali più indifese.
Il personale della Polizia di Stato risponde ad ogni chiamata di soccorso, anche se la chiamata proviene da un terzo o comunque da un cittadino che vuole mantenere l’anonimato.
Parte delle segnalazioni, fatte proprio da terze persone, che abbandonano per un attimo l’atteggiamento del “ma chi me lo fa fare”, “meglio farsi i fatti propri”, “sono cose di famiglia meglio non entrarci” ecc., consentono giornalmente di mettere la parola fine a quelle violenze silenziose che sorgono agli onori della cronaca solo dopo tragici epiloghi.
Il Questore dott. Giancarlo Conticchio vuole intervenire prima che le tragedie possano essere consumate per cui il personale della Polizia di Stato della Provincia di Cosenza presta giornalmente la massima attenzione a tale fenomeno. I risultati conseguiti, come si evince dai dati del grafico sottostante dimostrano come, in particolare la violenza di genere, viene vigorosamente arginata.
Il dato dell’anno in corso non deve far pensare che ci sia stato un incremento di questa tipologia di reati, ma non è altro che il risultato di quel lavoro discreto fatto nell’ultimo anno.
Le persone che subiscono violenze oggi reagiscono, denunciando i loro carnefici;
Le persone terze che sono a conoscenza di violenze subite altrui, oggi segnalano.
Il cittadino, per quanto di propria competenza, è sempre più integrato nella “squadra sicurezza”.
Si ha la percezione che qualcosa stia cambiando; che il cittadino, vittima o solo testimone di violenze, abbia compreso l’importanza che anche lui può concorrere ad evitare l’irreparabile.

LAVORO SINERGICO

Al riguardo si vuole sottolineare, la massima sinergia con le Procure della Repubblica presenti sul territorio, che si concretizza nella direzione delle indagini e nei successivi provvedimenti restrittivi emessi e puntualmente eseguiti nei confronti dei colpevoli.
Si evidenzia altresì la grande collaborazione fornita dalle Associazioni e dagli Istituti Religiosi, presenti sul territorio dell’intera provincia, dedicati alle persone vittime di violenze e non solo, fornendo loro accoglienza e adeguato supporto psicologico.
In conclusione, vista l’era delle grandi comunicazioni che stiamo vivendo, si vuole ancora una volta evidenziare l’app YUOPOL della Polizia di Stato che può essere utilizzata da chiunque abbia uno smartphone.

Furto e violazione obblighi sorveglianza speciale, ai domiciliari una donna

COSENZA – Nella giornata di ieri la Squadra Mobile di questa Questura ha dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari, emessa nella medesima giornata dal G.I.P. presso il Tribunale di Cosenza su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di A. B., di anni 42, di Cosenza, ritenuta responsabile dei reati di furto e di violazione degli obblighi derivanti dal regime di Sorveglianza Speciale di p.s..

Secondo gli elementi raccolti accertato dalla magistratura e dagli investigatori della Polizia di Stato che hanno determinato il G.I.P. di Cosenza ad emettere il provvedimento restrittivo in argomento, la donna nel pomeriggio del giorno 19 aprile 2018 entrava in un negozio di articoli sportivi del centro e asportava numerosi capi di valore.

Successivamente, dopo che i proprietari si accorgevano dell’ammanco di merce e denunciavano l’accaduto in Questura, la Squadra Mobile visionava le immagini dell’impianto di videosorveglianza dell’esercizio commerciale riuscendo in breve ad identificare con assoluta certezza la donna, che risultava altresì sottoposta a regime di sorveglianza speciale di p.s.. Gli elementi di colpevolezza raccolti venivano compendiati poi con precisione alla Procura della Repubblica cosentina  che, dopo averli attentamente valutati, ritenendo sussistenti gravi elementi di colpevolezza a carico della donna, ha richiesto ed ottenuto dal G.I.P. l’emissione del provvedimento restrittivo nei suoi confronti.

Dopo le formalità di rito la donna è stata infine associata al regime di arresti domiciliari a disposizione della competente A.G..

 

Ecco YouPol, un modo nuovo di denunciare e segnalare

COSENZA – Da quando è attiva, anche per la provincia di Cosenza, l’app della Polizia di Stato YouPol, numerose sono le segnalazioni pervenute, tutte verificate ed a tutte è stata data una connotazione certa.  

L’Applicazione della Polizia di Stato, scaricabile direttamente sullo smartphone da Apple Store e Play Store, che consente di inviare segnalazioni alla Sala Operativa della Questura, anche in forma anonima, nasce diretta soprattutto ai giovani per la segnalazione di episodi di bullismo o traffico di stupefacenti, ma può essere utilizzata anche per altri tipi di segnalazioni per le quali si è testimone o delle quali si è venuti a conoscenza.

YouPol consentire ad ogni cittadino, giovane e meno giovane, di concorrere al miglioramento della vivibilità del territorio e della qualità della vita. C’è, infatti, bisogno di cittadini sempre più consapevoli e partecipi al sistema della sicurezza.

Il cittadino che si integra nel sistema sicurezza, attraverso le segnalazioni e le denuncie, protegge tutta la cittadinanza e quindi protegge anche se stesso.  

«La Polizia di Stato – si legge nella nota -, da sempre impegnata nella divulgazione della legalità, con l’ app YouPol ha voluto coinvolgere gli adolescenti e responsabilizzarli sul rifiuto del consumo della droga e di ogni forma di violenza, realtà che troppo spesso restano sommerse e che sono fonte di emarginazione e grande sofferenza. Visto il grande interesse che ha suscitato in tutta la popolazione, numerosissime sono state le segnalazioni pervenute alle sale operative dislocate su tutto il territorio nazionale. Ad oggi, quindi,  si può affermare che si tratta di un app per tutti, ovvero è un app che pur conservando le sue caratteristiche native può essere usata da chiunque per qualsivoglia segnalazione».

L’applicazione in quanto tale, funziona su tutto il territorio nazionale e, anche uscendo fuori dalla provincia di Cosenza, la segnalazione verrà ricevuta dalla Questura competente per territorio.  

L’utente ha anche la possibilità di poter effettuare una chiamata di emergenza, utilizzando un pulsante ben visibile di colore rosso, alla sala operativa 113 della Polizia di Stato.

Appiccava il fuoco attorno ad un villaggio turistico, arrestato

CORIGLIANO-ROSSANO (CS) – Durante lo scorso fine settimana numerosi sono stati i posti di controllo effettuati nel Comune di Corigliano-Rossano.

Nel corso dei citati servizi, nella tarda mattinata di ieri, personale della Squadra Volante del Commissariato di P.S. di Corigliano-Rossano, ha tratto in arresto, in flagranza di reato di incendio doloso, danneggiamento aggravato e resistenza a P.U., R.C.N., cittadino romeno di anni 51. La Volante del Commissariato, su segnalazione sull’utenza 113, è intervenuta in C.da Valanello di Rossano presso un camping della zona,  a causa di un soggetto che stava dando in escandescenza.

Costui ha appiccato due incendi  alla sterpaglia attorno il villaggio turistico e poi si era barricato all’interno di un bungalow dove si accingeva a dare fuoco a dei vestiti.

Gli operatori di Polizia intervenuti prontamente, sono riusciti a bloccare l’arrestato, dopo che lo stesso aveva opposto violenta resistenza, danneggiando anche l’auto di servizio con pugni e calci, impedendogli quindi di causare ulteriori danni a cose e persone. Dalle prime testimonianze raccolte si aveva modo di appurare che tale violenza era scaturita da un litigio con la propria ragazza.

Gli agenti di Polizia hanno chiesto pertanto l’intervento dei VVFF che domavano le fiamme.

Dell’avvenuto arresto si dava notizia al P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Castrovillari che ne disponeva la traduzione presso la loca Casa Circondariale.

Miriam Caruso

 

Falso rappresentate capi di alta moda, scoperto truffatore seriale

CATANZARO – Un uomo di 42 anni è stato posto agli arresti domiciliari dagli agenti della squadra mobile di Catanzaro per il reato di truffa aggravata. L’uomo, spacciandosi per stilista e rappresentante di capi d’alta moda, sotto falso nome truffava i malcapitati scambiando merce di scarso valore con ingenti somme di denaro. E’ successo a Catanzaro, in seguito alla denuncia di un cittadino catanzarese, ex docente. Il truffatore lo avrebbe incontrato per strada e lo avrebbe raggirato e indotto a comprare capi d’abbigliamento d’alta moda, contenuti in tre grandi buste gialle, per una somma superiore ai mille euro. Tornato a casa, il denunciante si sarebbe accorto che il contenuto delle tre borse era invece di scarso valore. A quanto pare il truffatore era solito eseguire la stessa truffa anche in diverse città italiane, tra cui Roma, Orvieto. Napoli e molti altri comuni della fascia ionica calabrese. Considerata la pericolosità sociale e la propensione alla reiterazione del medesimo reato, la Procura della Repubblica di Catanzaro ha chiesto e ottenuto dal GIP un’ordinanza applicativa di misura cautelare degli arresti domiciliari presso la sua abitazione.

 

Furti e ricettazione, sgominata associazione per delinquere nel lametino

LAMEZIA TERME (CZ) – Nelle prime ore della mattinata, il Commissariato di Polizia di Lamezia Terme, la Squadra Mobile della Questura di Catanzaro ed il Reparto Prevenzione Crimine Calabria della Polizia di Stato hanno eseguito 12 ordinanze di custodia cautelare ed il sequestro preventivo di una impresa, provvedimenti emessi dal Gip di Lamezia Terme, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di persone ritenute responsabili di associazione per delinquere finalizzata a commettere furti e ricettazione. I provvedimenti sono stati eseguiti a Lamezia Terme a Catanzaro e a Gioiosa Ionica. 

Traffico di armi clandestine, 28 arresti nel reggino

REGGIO CALABRIA – E’ in corso dalle prime ore di questa mattina un’operazione della polizia di Stato, coordinata dalla Dda di Reggio Calabria, per l’esecuzione di 28 ordinanze di custodia cautelare (15 in carcere e 13 agli arresti domiciliari) nei confronti di altrettante persone accusate, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico di armi clandestine, collegata e funzionale alle attività della ‘ndrangheta. Sono in esecuzione anche otto obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria.

Immagini di repertorio

Coltivava marijuana in casa, arrestato il responsabile

CORIGLIANO – ROSSANO (CS) I Finanzieri della Compagnia di Rossano hanno scoperto, nell’ambito degli ordinari controlli del territorio effettuati al fine di arginare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, una coltivazione di canapa indiana occultata all’interno del giardino di un’abitazione del rossanese, traendo in arresto il responsabile. A condurre le Fiamme Gialle all’abitazione di V.D., 40 anni, sono state le informazioni raccolte nell’ambito della attenta e continua attività di controllo del territorio al fine di prevenire e contrastare ogni forma di traffico illecito. Nell’abitazione, ispezionata dai Finanzieri sia all’interno che nell’ampio giardino di pertinenza, è stata rinvenuta una vera e propria serra per la coltivazione di 9 piantine di canapa indiana dell’altezza di circa 120 cm, molto ben curate, con tanto di attrezzatura completa per l’irrigazione e la cura degli arbusti. La coltivazione era stata ricavata in un angolo del giardino, abilmente occultata da recinzioni in reti “ombreggianti” sia per fornire adeguato riparo dal sole alle piantine, ma soprattutto per evitare che le stesse fossero agevolmente
individuate dall’esterno. Le piantine sono state estirpate, poste sotto sequestro, ed avviate alla distruzione. Il peso complessivo delle piante è risultato essere pari a 1,5 kg. Tale quantitativo di sostanza stupefacente, una volta sottoposto a procedura di essiccazione, suddiviso in dosi e posto in vendita sul mercato clandestino, avrebbe avuto un valore pari a circa 14.000 €.

Spaccio di droga e truffe online, un arresto e tre denunce

COSENZA – La Polizia di Stato, nell’ambito del piano straordinario di controllo del territorio disposto dal Questore Dr. Giancarlo CONTICCHIO, ha effettuato, nel Comune di Corigliano-Rossano, numerosi servizi volti alla prevenzione e repressione dei reati.

Nella trascorsa serata, personale della polizia giudiziaria e della Squadra Volanti del Commissariato di Corigliano-Rossano, hanno tratto in arresto in flagranza del reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio, Z. F. cl. 61, residente in Rossano di Corigliano-Rossano. A seguito di attività di polizia giudiziaria gli operatori di polizia sorprendevano l’uomo mentre confezionata delle dosi di sostanza stupefacente del tipo marijuana in un capanno posto nel parcheggio esterno del centro commerciale i Portali di Corigliano-Rossano, capannone destinato al deposito degli attrezzi per le pulizie esterne al suddetto centro commerciale.A seguito della perquisizione nel capanno e nell’abitazione del soggetto, dipendente di una ditta di pulizie, venivano sequestrati circa 50 gr di sostanza stupefacente del tipo marijuana già suddivisa in dosi, un bilancino di precisione e materiale utile al confezionamento in dosi della sostanza stupefacente, sostanza pronta per essere immessa sul mercato.

Nei trascorsi giorni veniva deferito in stato di liberta all’A.G. B.C. cl.74 per il reato di resistenza a P.U. e detenzione di sostanza stupefacente del tipo marijuana ai fini dello spaccio. Lo stesso, tentava di investire gli operatori di polizia intervenuti, per sottrarsi al controllo, all’esito del quale lo stesso veni trovato in possesso di alcuni involucri di sostanza stupefacente.

DENUNCIA PER TRUFFA ONLINE 

Sempre nella stessa settimana, ha seguito di attività di indagine espletata da personale dell’Ufficio Anticrimine del Commissariato di P.S. di Corigliano-Rossano, si è proceduto al deferimento in stato di libertà all’A.G. di due soggetti responsabili del reato di truffa. Nel primo caso è stato segnalato un 32 enne residente in provincia di Cagliari per il reato consumato in danno di un cittadino residente in Corigliano-Rossano truffato, dopo essere stato tratto in inganno, con un annuncio online che presentava la vendita di un telefono cellulare, ed avendo versato la quota di € 90,00 su carta Poste Pay indicata, senza mai ricevere l’oggetto acquistato. Nel secondo caso è stato denunciato un trentottenne residente a Cosenza per aver truffata online un ragazzo residente a Corigliano-Rossano, che dopo essere stato tratto in inganno, con annuncio online per vendita macchina fotografica, effettuava un versamento di € 490,00 su carta Poste Pay senza poi ricevere l’oggetto acquistato.