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Finanziamenti in tema di energia, la Regione risponde: “Siamo già operativi con i PON”

CATANZARO – I Dipartimenti regionali “Programmazione nazionale e comunitaria” e “Sviluppo economico” –si legge in una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – intervengono sui finanziamenti in tema di energia: “Il Por 2014-2020 prevede uno stanziamento di 169 milioni di euro per rendere la Calabria più efficiente dal punto energetico e più sostenibile. Le reti di distribuzione e trasmissione dell’energia sono cosa diversa dai finanziamenti destinati alle piccole e medie imprese ed alle amministrazioni calabresi. Le reti sono già oggetto di finanziamento da parte di un Programma Operativo Nazionale (PON), ai cui tavoli, istituiti presso il Ministero dello Sviluppo economico,i rappresentanti dell’Amministrazione regionale partecipano attivamente. La Regione ha scelto, quindi, in condivisione con il partenariato, e sulla base del confronto con la Commissione Europea, di non utilizzare finanziamenti POR sulle reti di distribuzione e trasmissione. Queste, infatti, devono essere finanziate dal Programma Operativo Nazionale (PON) che interviene direttamente sui territori. Le risorse del POR saranno utilizzate a favore delle piccole e medie imprese e dei Comuni calabresi, favorendo così la concentrazione delle risorse e la complementarietà tra i programmi regionali e nazionali. Le risorse destinate al territorio attraverso la programmazione regionale (POR) non devono essere sostitutive dei programmi nazionali, come purtroppo è spesso avvenuto in passato. La complementarietà tra gli interventi della programmazione regionale e nazionale è fondamentale per una efficace, incisiva e piena utilizzazione delle risorse. Questa impostazione ha ispirato la programmazione 2014/2020 al fine di superare un serio limite del passato”.

PON Cultura, in arrivo 9 milioni per i beni archeologici calabresi.

Roma ( Rm) “È stato approvato anche dalla Corte dei Conti il decreto del Ministro Franceschini con il quale vengono destinati più di 9 milioni di euro alla Regione Calabria per il Programma PON Cultura. Ora i progetti devono solo essere messi bando”. A darne notizie è il sottosegretario ai beni culturali e turismo Dorina Bianchi, intervenuta nel pomeriggio ad un convegno sull’archeologia calabrese promosso dal Lions Club International al Parco Archeologico Scolacium di Catanzaro. Il sottosegretario ha snocciolato gli interventi previsti dal Pon Cultura: “Gli interventi previsti nel programma riguardano il Museo nazionale e area archeologica di Locriche sarà interessato da interventi di recupero e valorizzazione con messa in sicurezza della struttura esistente; iMuseo e Parchi ArcheologiciScolaciume di Capo Colonna, entrambi interessati da interventi di miglioramento della fruizione e riqualificazione energetica; il Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide dove saranno realizzati nuovi allestimenti museali multimediali; ilParco Archeologico di Sibari con lavori di sistemazione dell’area esterna denominata Casa Bianca”.E conclude: “In questi pochi mesi dal mio insediamento al Mibact, abbiamo portato a casa i primi risultati e mi auguro ce ne saranno molti altri in futuro”.

All’Aula Sancti Petri del Palazzo Arcivescovile: La manifestazione del Fse 2013-2839 dell’ I.C. Catanzaro Est”

6I percorsi formativi del progetto PON FSE 2013-2839 I.C.Catanzaro Est, si sono conclusi con una partecipata manifestazione finale tenutasi nella sala “Sancti Petri” del Palazzo arcivescovile di Catanzaro, alla presenza dei genitori intervenuti numerosi. Il Dirigente scolastico Flora Alba Mottola ha introdotto i lavori esprimendo un vivo ringraziamento S.E. Mons. Vincenzo Bertolone, arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace, per l’ ospitalità nella prestigiosa sede e per la diuturna, incessante attenzione rivolta nell’alto apostolato ai giovani, alle loro famiglie e alla scuola. Il Dirigente ha posto poi in evidenza l’importanza delle azioni sostenute dal Fondo Sociale Europeo che, «consentendo la positiva collaborazione tra gli operatori scolastici e professionalità esperte provenienti da altri contesti accademici e professionali, permettono l’arricchimento operante in termini di linguaggi diversificati della comunicazione educativa ed aggiornamento metodologico. La definizione di dinamici contesti di apprendimento, di esperienze ed attività “situate”, favorisce ed incrementa negli allievi quella disponibilità ad apprendere che è alla base del rinforzo e del potenziamento delle conoscenze. Le famiglie, consapevoli della valenza di tali percorsi, hanno sostenuto la partecipazione e l’impegno di studio degli allievi che hanno partecipato con entusiasmo e serietà, conseguendo ulteriori significative competenze, rilevate nell’iter  valutativo». Il referente alla valutazione Loredana Lavecchia è intervenuta fornendo la descrizione analitica dei progetti realizzati e ed offrendo un dettagliato riscontro dei rimarchevoli progressi rilevati nei diversi ambiti di apprendimento. Docenti tutor ed esperti hanno poi testimoniato l’impegno profuso degli alunni attraverso una documentazione filmata, che ha messo  in rilievo la fusione costruttiva di competenze professionali ed  ha catalizzato l’attenzione di tutti i partecipanti. Autori come Pennac e Pratesi sono stati al centro dei lavori eseguiti dagli alunni di classe terza di scuola secondaria, che hanno sperimentato modalità di lettura e codici comunicativi diversi anche con visite guidate sul territorio. La scrittura creativa ed emozionale ha impegnato gli alunni di classe prima di scuola secondaria,  mentre i  percorsi matematici hanno visto protagonisti quelli della seconda classe. Gli alunni di scuola primaria hanno lavorato sul racconto nelle sue diverse sfaccettature, sullo storytelling  nei percorsi di lingua inglese; si sono cimentati in giochi  matematici  e hanno sperimentato le nuove tecnologie usando LIM e  software didattici. Complimentandosi con  gli alunni per  i risultati conseguiti, il Dirigente Scolastico ha consegnato ad ognuno l’attestato di fine percorso oltre che sussidi didattici riportanti il logo PON a pubblicizzazione delle misure.

Inaugurato all’UniCal il nuovo laboratorio di Idraulica e Idrologia Urbana

Foto Inaug.LIODal progetto Pon “Ricerca e competitività 2007/2013”,denominato “Servizio di gestione integrata e sostenibile del ciclo acqua-energia nei sistemi di drenaggio urbano”, che ha portato, nella fase di partenza per le relative attività di ricerca,  alla realizzazione del terrazzo verde sul cubo 46/C dell’asse attrezzato dell’Università della Calabria e nelle relative vicinanze del parco di idraulica urbana sostenibile, dopo un percorso formativo finalizzato a creare delle figure professionali di esperto in gestione integrata e sostenibile del ciclo acqua-energia nei sistemi di drenaggio urbano, è nato presso il dipartimento di ingegneria civile, cubo 44/B, un nuovo laboratorio di idraulica e idrologia urbana (L.I.U.), con responsabile scientifico la professoressa Patrizia Piro. Il nuovo laboratorio, con della strumentazione altamente tecnologica, è stato inaugurato alla presenza del direttore del dipartimento di ingegneria civile, prof. Paolo Veltri, e del gruppo di ricercatori ed ingegneri esperti del settore formati attraverso l’apposito master di secondo livello previsto dal progetto Pon in questione, dalla cui esperienza è maturato un nuovo progetto denominato “Unical-mente sostenibile: un progetto lungo un ponte”, con l’obiettivo di creare riflessi sul territorio per quanto riguarda l’evoluzione di un piano di sostenibilità ambientale quale modello per l’efficienza sia delle strutture di servizio della pubblica amministrazione che dei privati. Un progetto innovativo, redatto e coordinato dalla prof.ssa Patrizia Piro, del dipartimento d’ingegneria civile, con la collaborazione di un nutrito gruppo di lavoro composto da ricercatori e docenti delle diverse discipline ed aree d’insegnamento e ricerca presenti all’interno dell’Università della Calabria le cui linee di azione riguardano il cibo, la salute e la qualità della vita. Ma il presente di tale progettualità futura è già cosa concreta con il lavoro avviato dal gruppo di ricercatori del Laboratorio di Idraulica e Idrologia Urbana (L.I.U.), che utilizzando i dati ricavati dal tetto verde e dalla strumentazione del Parco Tecnologico di Idraulica Urbana, collocato in località Vermicelli, si è sviluppato con particolare attenzione un piano lavorativo legato al tema degli allagamenti urbani, alla qualità delle acque meteoriche e fognarie e al loro impatto ambientale, nonché di studio della saturità idraulica del terreno in grado di capirne la consistenza per l’impianto di piantagioni, tipo vigneti, o di situazioni di dissesto idrogeologico. Il Laboratorio L.I.U., come si è sottolineato è attrezzato con strumentazione altamente tecnologica che consente di svolgere attività di ricerca e sperimentazione attraverso analisi chimiche e caratterizzazione idraulica dei terreni, oltre che analisi sulla qualità delle acque. All’interno di un simile contesto, considerato che le acque meteoriche di dilavamento provenienti dalle pavimentazioni delle strade urbane ed extraurbane, nonché delle loro aree di pertinenza (parcheggi, aree di servizio, caselli,ecc.) siano molto contaminate e possono determinare un rilevante impatto negativo sulla qualità del corpo idrico ricettore, sono stati condotti studi riguardo la qualità delle acque di dilavamento del bacino sperimentale del canale Liguori (Cosenza), del bacino sperimentale Vermicelli (Arcavacata di Rende) e del tratto Guardia Piemontese – Tortora della S.S. 18 dell’alto tirreno cosentino. Mentre le prove sui terreni sono state finalizzate allo studio della caratterizzazione idraulica degli stessi per conoscerne le caratteristiche fisiche e chimiche, la ritenzione, l’assorbimento delle acque da parte delle piante, il condizionamento del movimento dell’acqua nel suolo, parametri necessari per fare valutazioni nei campi più svariati e che vengono sempre richiesti come dati di imput in diversi modelli comunemente utilizzati per fare previsioni, stime, valutazioni dei fenomeni che riguardano il movimento dell’acqua nel suolo. Infine è stato pure avviato un filone di ricerca sulla valorizzazione ed il riutilizzo di elementi naturali, facilmente rintracciabili sul territorio calabrese, come ad esempio il nocciolino d’oliva, considerato per lo più come materiale di scarto, e che può essere, invece, utilizzato come mezzo filtrante per il trattamento delle acque meteoriche. (In allegato foto gruppo ricercatori LIU)

                                                                                            

 

All’Itas.Itc di Rossano tre nuove aule laboratoriali multimediali

ROSSANO (CS) – L’Istituto di istruzione superiore “Itas-Itc” di Rossano annuncia  l’allestimento di tre nuove aule laboratoriali per lo svolgimento dell’attività didattica in laboratorio con l’uso di tablet, lim ed e-book, ma anche per la consultazione on line, da parte di famiglie e alunni, di tutte le informazioni utili su verifiche, valutazioni e certificazioni.

L’iniziativa rientra nell’ambito del Piano Integrato 2011/2012 mirato a promuovere e sviluppare la società dell’informazione e della conoscenza nel sistema scolastico, nonché l’incremento del numero di laboratori per migliorare l’apprendimento delle competenze chiave degli studenti, in particolare quelle matematiche, scientifiche e linguistiche.

I progetti sviluppati, che hanno portato alla realizzazione dei suddetti laboratori all’avanguardia, già regolarmente collaudati, sono: “Matematica laboratoriale” B-2.A -Fesr04 – Por – Calabria-2011 – 969. Dedicato allo studio della matematica, questo laboratorio si basa sull’innovazione dei processi di insegnamento/apprendimento attraverso l’uso di dotazioni tecnologiche che consentono una didattica non tradizionale (Lavagna interattiva multimediale, impianti di acquisizione audio/video, software specifico per lo studio della matematica e per le esercitazioni anche on-line).

“Multimedia language” B-2.B – Fesr04 – Por – Calabria-2011- 827. Dedicato allo studio delle Lingue inglese, francese, tedesco e spagnolo, questa configurazione hardware e software intende riformulare il concetto di laboratorio in “spazio per l’autoapprendimento” delle lingue straniere, attraverso interventi didattici rispondenti alle esigenze di formazione di figure professionali emergenti da un lato, e la flessibilità e la personalizzazione dei percorsi individuali dell’alunno dall’altro (diversi livelli di partenza, differenti motivazioni, ecc).  Quest’aula è infatti dotata, oltre che di lavagna interattiva multimediale, di centraline audio e rete didattica per l’interazione tra il docente e la classe (condivisione di contenuti digitali in rete locale, software per le esercitazioni e per la costruzione di test multimediali).

Partito il progetto Pon “Il rapporto acqua – energia”, capofila l’Unical

RENDE – Inizia a prendere forma il progetto “Servizio di gestione integrata e sostenibile del ciclo acqua – energia nei sistemi di drenaggio urbano”, approvato dall’Unione Europea, nell’ambito del   Programma  PON “Ricerca e Competitività 2007/2013, con il sostegno del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca Scientifica, nonché del Ministero dello Sviluppo, con un finanziamento di oltre sei milioni di Euro. L’Unical è capofila del progetto, con la prof.ssa Patrizia Piro, Ordinario di Costruzioni Idrauliche, presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, come  responsabile scientifico; mentre partner del progetto sono: Gianluca Zecca S.p.A. (Servizi progetti appalti), Sm&S s.r.l., Sering Ingegneria s.r.l., Epsilon Italia.

Il progetto prevede una durata di tre anni (2011/2014) e trova la sua originalità nell’approccio integrato per la gestione dell’acqua e dell’energia nell’ambiente urbano, proponendo modalità operative e interventi strutturali e non strutturali, per una gestione ottimale del ciclo acqua – energia in un’ottica di sostenibilità ambientale.

Il progetto di ricerca comprende tra gli obiettivi principali:

  1. il controllo degli afflussi alla rete di drenaggio
  2. la riduzione dei volumi totali di deflussi meteorici generati a scala annuale
  3. l’abbattimento della produzione di inquinanti dalle superfici e conseguente riduzione dell’impatto sui corpi idrici ricettori
  4. il controllo del microclima urbano e riduzione del consumo energetico negli edifici
  5. l’ottimizzazione della gestione dell’acqua per il mantenimento del verde.

Per impostare i vari prototipi ed avviare le diverse attività di ricerca in osservanza agli obiettivi preposti è stata formata una squadra di ricercatori, coordinati dalla prof.ssa Patrizia Piro,  operativi su vari settori (fisica tecnica, ingegneria civile, scienze naturali) e composta da: Marco Carbone, Antonello Mancuso, Giuseppina Garofalo, Maria Carmela Algieri, Gennaro Nigro, Nilo Pacenza, Mariù Mazza, Daria Stenpancich.

Importante è  la collaborazione con il gruppo di fisica tecnica del Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Energetica e Gestionale, coordinato dal prof. Natale Arcuri e composto dagli ingg. M. De Simone, Gianluca Pizzuti, Piero Bevilacqua e Francesco Reda.

Il gruppo di lavoro ha già avuto modo di confrontarsi sulle potenzialità del progetto e sull’efficacia della ricerca con il dott. Fulvio Obici, responsabile della Comunicazione del Programma Operativo Nazionale “Ricerca e Competitività 2007/2013” del MIUR, che non ha fatto mancare le sue note di apprezzamento e stimolo per creare, partendo da questa straordinaria esperienza, un’Antenna del  Programma Operativo Nazionale da estendere sull’intero territorio calabrese, in rete poi con il sistema nazionale.

Ma il progetto comprende pure, oltre alla sezione della ricerca, anche uno spazio legato alla formazione mirato a creare la figura professionale dell’esperto di gestione integrata e sostenibile del ciclo acqua – energia nei sistemi di drenaggio urbano, attraverso un MASTER, la cui fase concorsuale si è appena conclusa e di cui  a giorni inizieranno i corsi per una durata complessiva di dodici mesi.