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Ponte sullo Stretto nel Piano straordinario di infrastrutturazione. Santelli: «Grande vittoria»

CATANZARO – «Una grande vittoria la decisione della Commissione affari finanziari della Conferenza delle Regioni che, su proposta di Sicilia e Calabria, ha inserito il progetto di realizzazione del Ponte sullo Stretto nel Piano straordinario di infrastrutturazione». È quanto ha dichiarato la governatrice della Calabria Jole Santelli. 

«Un risultato importante in vista del dibattito parlamentare sulla conversione del ‘Decreto agosto’ che, di fatto, inserisce il Ponte nella programmazione delle opere da finanziare con il Recovery Fund.

Un tassello significativo sulla strada della reale fattibilità di una infrastruttura strategica, non solo per due regioni del Mezzogiorno: Calabria e Sicilia, ma per l’intero Paese.

Un progetto chiave, capace di dare nuova centralità al Sud nel contesto del Mediterraneo e dell’Europa».

 

Ponte sullo Stretto, Boldrini: «Non è priorità. Prima sicurezza territori»

RENDE (CS) – Dal presidente della Camera Boldrini, all’Unical per il convegno “Donne, Mezzogiorno, Europa” parte una frecciata al premier Matteo Renzi dopo l’annuncio di mettere nuovamente mano al progetto del Ponte sullo Stretto. «Il Ponte sullo Stretto non è una priorità in una Italia in cui il dissesto idrogeologico continua a fare enormi danni, in un’Italia in cui si muore di terremoto – afferma – Io penso che la nostra priorità sia quella di mettere in sicurezza i nostri cittadini, dopodiché c’è anche il resto però se dovessi io decidere come utilizzare le risorse sicuramente le utilizzerei per la messa in sicurezza del territorio». All’Università della Calabria la Boldrini ha consegnato una borsa di studio ad Alessia Tuselli, dottoranda di ricerca di Pizzo Calabro, che ha portato avanti uno studio di valutazione su “gender sensitive” in Calabria nello specifico programmi che mettono in atto sostegno e prevenzione contro la violenza di genere. «Sono felice perché una ragazza del sud, della provincia di Vibo Valentia, che ha fatto un percorso di studi sempre al sud, a Napoli, ha vinto la borsa di studio. So che è una determinata ad approfondire il tema. Le questioni di genere non sono secondarie – prosegue la Boldrini – Quando le donne lavorano la produttività aumenta e il fatto che al meridione pochissime donne lavorino, solo il 30% la metà della media europea, deve far capire che se non si investe sull’occupazione femminile non si rialza la testa. Qui siamo in una condizione di disuguaglianza nella disuguaglianza. Mi sembra giusto parlare a questi giovani, ragazzi e ragazze, ma specialmente rivolgermi alle ragazze perché penso che le donne abbiano un livello di competenza che deve tradursi anche in occupazione». Dalla questione di genere alla violenza sulle donne, il presidente Boldrini è una sorta di fiume in piena. «Sarò a Melito il 21 perché questa è una storia terribile, quella della bambina che è stata violentata per anni nel silenzio e nella paura di denunciare qualcuno che poteva danneggiare la famiglia e il figlio di un boss di ‘ndrangheta. Trovo doveroso per le Istituzioni stare accanto alle vittime ma anche accanto alle comunità che si ribellano. Mi boldriniauguro che sia una manifestazione molto partecipata che contribuisca a mettere all’angolo i violenti». Ci si sposta poi all’attualità. Il presidente della Camera prende posizione sull’annuncio del premier Matteo Renzi di mettere nuovamente mano al progetto del Ponte sullo Stretto. «Il Ponte sullo Stretto non è una priorità in una Italia in cui il dissesto idrogeologico continua a fare enormi danni, in un’Italia in cui si muore di terremoto – afferma – Io penso che la nostra priorità sia quella di mettere in sicurezza i nostri cittadini, dopodiché c’è anche il resto però se dovessi io decidere come utilizzare le risorse sicuramente le utilizzerei per la messa in sicurezza del territorio». Emozionata Alessia Tuselli, dottoranda di ricerca all’Università Federico II di Napoli, che non perde di vista i suoi obiettivi di studio: «Ho vinto con un progetto di valutazione su “gender sensitive” in Calabria, ovvero programmi che mettono in atto sostegno e prevenzione contro la violenza di genere. Con questo progetto avrò la possibilità di finanziare per nove mesi il mio progetto e sviluppare gli studi qui in Calabria. Sono felice di ricevere il premio dalla presidente Boldrini perché è stata la prima ad aprire un dialogo fattivo su questa tematica». La borsa di studio è stata finanziata con i proventi del libro “Lo sguardo lontano” scritto dal Presidente della Camera. Da segnalare un piccolo incidente diplomatico, quando il rettore Gino Crisci, nell’introdurre i lavori, ha letto un messaggio di Dorina Bianchi la quale si scusava per l’assenza della deputazione calabrese all’importante appuntamento. In realtà era assente la deputazione del Pd impegnata a Roma nella Direzione nazionale, mentre nell’Aula Magna erano presenti sia Jole Santelli che Roberto Occhiuto di Forza Italia, i quali però a quel punto, hanno preferito andarsene.

Francesco Pirillo

Ponte sullo Stretto, Occhiuto: «Facciamo le Olimpiadi della Magna Grecia 2028 e realizzeremo il Ponte»

COSENZA – Sono giorni caldi per il Mezzogiorno italiano, questi ultimi. Dopo le dichiarazioni recenti del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che ha  dichiarato l’intento di realizzare il ponte sullo Stretto, come un completamento ideale della “Napoli-Palermo”, anche Mario Occhiuto, Sindaco di Cosenza e presidente della Commissione Mezzogiorno Anci, ha rilanciato l’idea del Premier. Ma non solo: per Occhiuto, sarebbe opportuno accelerare i lavori per la realizzazione del ponte concentrando ora gli sforzi sull’allestimento di eventuali Olimpiadi della Magna Grecia nel 2028.

«Ho letto le dichiarazioni del presidente Matteo Renzi relative al Ponte sullo Stretto e credo che i progetti in cantiere, compreso appunto il Ponte,  troverebbero una razionalizzazione proprio grazie all’organizzazione delle Olimpiadi della Magna Grecia per il 2028» ha dichiato Occhiuto, aggiungendo: «Un impegno del genere darebbe certezza sulle infrastrutture da realizzare e, soprattutto, consentirebbe di trovare co-finanziamenti privati in grado di alleggerire il peso dell’intervento pubblico. Il cronoprogramma permetterebbe, come ho già avuto modo di evidenziare,  di terminare le azioni di base sulle linee ferroviarie, sull’alta velocità e sull’impiantistica per poi passare dunque al Project financing sul Ponte. Sarebbe la vera rivoluzione fattuale per il Sud e salderebbe un Paese ancora troppo diverso nella dotazione infrastrutturale. È una proposta che mi auguro non venga lasciata cadere nel vuoto e che i Sindaci del Sud recepiscano come fatto concreto per la crescita dei loro territori».

Renzi insiste: «Salerno-Reggio pronta il 22 dicembre». E rilancia sul Ponte sullo Stretto

ROMA – Il premier Matteo Renzi, presente ai 110 anni della Salini Impregilo a Milano,ha ribadito che «la Salerno Reggio Calabria il 22 dicembre sarà percorribile senza alcun cantiere. La mia è una sfida in positivo – ha aggiunto -. Rispetto chi dice che l’Italia è finita, ma penso che il compito di chi fa politica sia di indicare una direzione». Dalla Sa-Rc Renzi ha poi ‘guardato’ un po’ più a Sud tornando a parlare del Ponte sullo Stretto di Messina che, ha sottolineato, «può creare centomila posti di lavoro». Renzi ha indicato l’infrastruttura come parte del completamento della “Napoli-Palermo”: «Se siete nella condizione di sbloccare le carte e di sistemare quello che è fermo da 10 anni – ha concluso rivolgendosi a Pietro Salini, numero uno del Gruppo – noi ci siamo».

Nino D’Ascola:«Grazie al ponte sullo stretto, il meridione sarebbe protagonista nei rapporti commerciali»

www.strettoweb.com
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REGGIO CALABRIA – «Il Mediterraneo ha un ruolo di centralità geopolitica, per questo è necessario investire nella logistica. La realizzazione del ponte sullo stretto comporterebbe oltre che un miglioramento nei trasporti, una modificazione nei collegamenti, con un cambiamento culturale che renderebbe il Meridione protagonista nei rapporti commerciali a livello mondiale». Lo dichiara il presidente della Commissione Giustizia del Senato, Nico D’Ascola. «In questo contesto, il ponte sullo stretto costituisce la precondizione per la realizzazione di altrettante opere importanti e necessarie per lo sviluppo del territorio  e per l’ intera economia del Mezzogiorno, come l’alta velocità, l’alta capacità, il potenziamento della rete ferroviaria e stradale e soprattutto, la crescita del porto di Gioia Tauro. Ragionare all’ inverso significa eludere il vero ordine di priorità nella disposizione gerarchica e temporale di realizzazione delle diverse infrastrutture essenziali per il sud ad ulteriore  e dolorosa  dimostrazione della minorata tutela degli interessi nazionali, particolarmente quando concernono il meridione.  Lo scalo portuale calabrese costituisce la questione meridionale per eccellenza. Un porto i cui interessi sono stati resi secondari rispetto agli scali tedeschi e olandesi.  Gioia Tauro è uno scalo che potrebbe diventare un punto di riferimento per l’Italia se si attuassero quelle politiche di investimento indispensabili al potenziamento dello stesso e quindi trasformandolo in un vero e proprio porto commerciale. Con ciò anche tenendo conto delle straordinarie opportunità conseguenti all’allargamento del Canale di Suez.  Meridionalismo oggi significa ponte sullo stretto ma anche porto di Gioia Tauro e di Augusta, per un’ effettiva crescita dell’economia meridionale, nell’ ottica della riattivazione del corridoio Berlino, Malta e Africa e dei traffici commerciali che provengono dall’ Oriente attraverso Suez.  Ciò – conclude il presidente – per chi comprende che lo sviluppo economico nazionale passa attraverso la crescita economica del mezzogiorno, unica area del paese rispetto alla quale abbia senso parlare di espansione economica, dato il drammatico stato di sottosviluppo nel quale essa  si trova».

Lo Stretto in funivia, un’idea di metropolitana leggera a 70 metri d’altezza

BOLOGNA – Lo Stretto di Messina attraversato su funivie aeree che viaggiano a 70 metri sopra il livello del mare. E’ il progetto di metropolitana leggera per unire Sicilia e Calabria, presentato a Milano: l’idea è dell’ingegnere siciliano Achille Baratta, affiancato da Massimo Majowiecki, strutturista con studio a Casalecchio di Reno (Bologna) di fama internazionale, che ha lavorato tra l’altro al progetto per lo Juventus Stadium e per la copertura dei percorsi pedonali del Centro congressi di Expo. La proposta di metropolitana leggera prende spunto da un sistema sistema collaudato in Svizzera nel 1974 e reso operativo per sei mesi a Mannheim, in Germania, dove ha trasportato 2,2 milioni di persone. Obiettivo, collegare isola e continente, arrivando dalla stazione marittima di Messina all’aeroporto di Reggio Calabria in 15 minuti. Una soluzione che punta ad essere anche un’attrazione turistica e che abbatterebbe i costi: la stima è di 850 milioni, il 10% di quanto calcolato per realizzare invece il ponte.

Nico D’Ascola: “Realizzare grandi opere per il bene del Mezzogiorno”

ROMA – “La proposta di legge sulla realizzazione del Ponte sullo Stretto presentata da Area Popolare dimostra l’impegno per lo sviluppo delle infrastrutture nel Mezzogiorno, inserite nell’ottica di un contesto geopolitico internazionale che deve comportare una redistribuzione del peso politico del nostro paese all’interno dell’Europa”. Lo dichiara il Presidente della Commissione Giustizia del Senato, Nico D’Ascola. “La realizzazione del Ponte sullo Stretto costituisce il compimento di un’opera strategica all’interno del corridoio Helsinki – Palermo, una direttrice fondamentale nelle rotte commerciali, oltre a rappresentare un’opportunità essenziale di lavoro e di sviluppo per l’intera economia nazionale. Il Ponte sullo Stretto – prosegue D’Ascola – da un lato consentirà di rendere più efficienti, dal punto di vista commerciale, i porti di Gioia Tauro e Augusta che altrimenti non potranno mai conseguire uno sviluppo effettivo, dall’altro creerà le condizioni per la fruibilità sul territorio delle attività commerciali. Lo sviluppo del Mezzogiorno passa soprattutto attraverso la realizzazione di grandi opere. In tale ambito – conclude – è importante pensare ai vantaggi che la realizzazione del Ponte sullo Stretto darebbe al porto di Gioia Tauro, nella prospettiva di una sua utilizzazione non solo come scalo di transhipment, ma come retroporto industriale e commerciale”.

Antonio Iaconetti: Il ponte sullo stretto è una grande opportunità per il mezzogiorno”

Cosenza – Antonio Iaconetti, responsabile calabrese del Movimento Ecologista Europeo FareAmbiente, rilascia dichiarazione decise sulla questione “ponte sullo stretto”, a seguito delle indiscrezioni secondo le quali il premier Renzi sarebbe interessato a riaprire il fascicolo sul progetto, a suo tempo accantonato dal governo Monti.
«Renzi dovrebbe avere più coraggio e giocarsi senza indugi, la carta del Ponte San Francesco di Paola, altrimenti dello ponte sullo Stretto di Messina (…) Penso che il Ponte San Francesco di Paola sia, a prescindere, un’infrastruttura strategica e fondamentale per lo sviluppo della Calabria e del Mezzogiorno, in grado di imprimere una decisiva svolta alle ambizioni di crescita sociale ed economica del Sud del Paese, a cui è inaccettabile rinunciare. Il Ponte San Francesco di Paola rappresenta una grande opportunità in termini occupazionali ed economici, perché rinunciare al Ponte significa non solo una grave perdita per l’asfittica economia del Meridione ma anche italiana che, secondo Impregilo si tradurrebbe, anche, in una perdita per lo Stato del gettito fiscale potenziale da 4,5 miliardi dagli oltre 40mila posti di lavoro che si creerebbero (…) Il ponte – conclude Iaconetti – costituirebbe una forte attrazione di investimenti, ed anche sotto il profilo dell’impatto paesaggistico, non dimentichiamo che questo collegamento metterebbe un freno al traffico di imbarcazioni a motore che quotidianamente, nell’indifferenza e nel silenzio di tutti, attraversano lo Stretto, con conseguente inquinamento meteo – marino. Altro che, preoccuparsi del fatto che l’ombra del ponte devia la rotta dei delfini !!! ».

Fedele in Commissione Trasporti sull’area dello Stretto

ROMA – L’assessore regionale ai trasporti Luigi Fedele ha partecipato a Roma all’audizione in Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, in rappresentanza anche dell’assessore siciliano Antonino Bartolotta assente per motivi di salute, nell’ambito della discussione della risoluzione dell’onorevole Vincenzo Garofalo in materia di mobilità nell’area dello Stretto di Messina.

Nel corso del suo intervento Fedele ha sollevato molte questioni che riguardano il sistema dei trasporti tra la Calabria e la Sicilia. Per prima cosa è stata sottolineata la necessità di un’azione concreta da parte dell’attuale Governo che faccia fronte alle scelte penalizzanti in tema di viabilità e di trasporti operate a più riprese nel corso delle varie legislature, facendo scontare alla nostra regione un ritardo in termini di infrastrutture e servizi rispetto al resto del Paese. “Aver allontanato da questa terra – ha ribadito l’assessore Fedele – la possibilità di realizzare una straordinaria opera pubblica, qual è il Ponte sullo Stretto, ha significato sprecare una preziosa occasione anche per la realizzazione dell’alta velocità che costituisce un intervento di rilevante importanza per lo sviluppo della Calabria. Esiste la necessità evidente di andare incontro alle richieste, sempre maggiori, di mobilità dei tanti pendolari che quotidianamente si spostano tra le due sponde dello Stretto per motivi di lavoro o di studio. In tal senso, il Governo deve impegnarsi concretamente, e non con soluzioni – tampone, affinché venga risolto in modo definitivo il problema dell’attraversamento, mettendo in atto provvedimenti che comprendano anche un costo del biglietto più basso e che diano nel tempo una maggiore tranquillità agli utenti delle due regioni. Diventa fondamentale che le due regioni coinvolte, in sinergia con le comunità locali, definiscano un piano completo allo scopo di razionalizzare l’intero sistema di trasporti nell’area integrata dello Stretto, anche alla luce della futura istituzione della città metropolitana. A tal proposito è stato presentato dall’on. Garofalo un emendamento che prevede la somma di 200 mila euro per avviare su quest’area uno studio di fattibilità da realizzare insieme al Ministero. Per la prima volta Calabria e Sicilia, supportate dalle popolazioni locali, sono unite nell’intento di risolvere in modo definitivo il problema della carenza di trasporti tra le due sponde. Un’unità d’intenti che ci porterà a richiedere, a breve, un tavolo tecnico con il Governo per ricercare una soluzione che definisca nel lungo periodo la situazione”.

L’assessore Fedele, durante l’audizione, ha avuto modo inoltre di affrontare il problema del trasporto dei mezzi pensanti nell’area dello Stretto, ribadendo l’urgenza di un provvedimento che costituisca un’alternativa valida alla problematica che presenta soltanto risvolti dannosi per la salute dei cittadini. “La soluzione che noi sosteniamo – ha chiarito l’assessore Fedele – è quella di spostare gli approdi a sud di Villa San Giovanni. Vorremo fruire di quell’ area per creare nuovi accessi. Come Regione Calabria siamo pronti a fare la nostra parte ma serve anche un supporto del Governo”. In questo contesto, l’assessore ha ricordato la visita a Villa San Giovanni del presidente di Rfi, Lo Bosco, allo scopo di attuare una serie di interventi concreti che interessino i collegamenti ferroviari fra le due regioni e che apportino anche una seria ristrutturazione delle stazioni ferroviarie di Villa e Messina.

Altro tema al centro della discussione è stato l’aeroporto dello Stretto, nei confronti del quale l’esponente della giunta Scopelliti ha richiesto maggiori garanzie e attenzioni da parte del Governo a fronte di un suo potenziamento, realizzando collegamenti più razionali per attirare maggiormente l’utenza messinese.

Prorogati i termini per l’approvazione definitiva del progetto del Ponte sullo Stretto

REGGIO CALABRIA – Il Consiglio dei ministri ha deciso di ”prorogare per un periodo di circa 2 anni i termini per l’approvazione del progetto definitivo del Ponte sullo stretto per verificarne la fattibilita’ tecnica e la sussistenza delle condizioni di bancabilita”’. La decisione e’ motivata ”dalla necessita’ di contenimento della spesa pubblica ed e’ in linea con la proposta della Commissione europea di non includere il progetto nelle linee strategiche sui corridoi trans-europei”.