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il Porto di Gioia e il grande sogno gateway per l’Europa

Un grande e moderno porto commerciale può svolgere tre funzioni: hub transhipment; gateway; regional port. Del porto di Gioia Tauro si è parlato anche all’Università di Valencia dove sono stati presentati i risultati di una ricerca, con forti risvolti applicativi, svolta nell’ambito del Master in Ingegneria dei Trasporti in corso presso il Dipartimento di ingegneria dell’Informazione delle Infrastrutture e dell’Energia Sostenibile dell’Università di Reggio Calabria. La ricerca, dal tema Gioia porto gateway e di Gioia porto regional, è stata svolta da un gruppo di ingegneri partecipanti al master, con il coordinamento dei docenti edei ricercatori del DIIES, e non ha avuto alcun finanziamento esterno all’Università. 11292714_10205601686834902_974306994_n

 L’occasione per presentare la ricerca è il convegno internazionale “13th Annual Industrial Simulation Conference”, organizzato da Eurosis, dell’Università di Gent. Il Convegno quest’anno si è svolto al Politecnico di Valencia. La sessione in cui sono stati presentati i lavori ha come tema: Logistic simulation.

Porto di Gioia Tauro, Il Senatore Molinari esprime solidarietà ai lavoratori in agitazione

th (73)“Si impedisca la morte di un altro pezzo di Calabria e si scongiuri la deriva ‘ndranghetistica della nostra economia.” ROMA – Esprimo tutta la mia solidarietà ai lavoratori portuali di Gioia Tauro che hanno proclamato lo stop delle attività per 24 ore. Intanto mi preme sottolineare la mia vicinanza, soprattutto umana, e poi voglio stigmatizzare l’ennesimo esempio di una Regione che non riesce a garantire il sacrosanto diritto al lavoro. Si continua ad assistere ad una politica locale che, invece di operare per la costruzione di un presente ed un futuro sereno per i cittadini, ci mette scelleratezza del suo aggiungendo, ad una situazione di grande instabilità occupazionale, le classiche promesse, sempre da venire e buone per più occasioni. Solo “chiacchiere e distintivo” valgono per chi governa questa Regione; anzi, a dire il vero, a qualcuno dei nostri governanti locali l’esibizione del distintivo indurrebbe più di qualche apprensione… I portuali attendono non solo la concretizzazione degli impegni assunti da Oliverio a Ginevra, ma anche una azione incisiva a fronte del preoccupante calo del traffico dei container nel Porto di Gioia Tauro. E’ chiaro , dunque, che qui la situazione si fa doppiamente drammatica. Da un lato, i lavoratori – inascoltati – che reclamano i loro diritti; dall’altro, un’importante e cruciale infrastruttura, che avrebbe potuto ricoprire un ruolo di primo piano nel Mediterraneo, che non ha neanche la valenza di un porticciolo, spesso tristemente noto come area di snodo di traffici illeciti. Ma dov’è la politica ? Sperò di riuscire a portare a Roma le istanze e le preoccupazioni dei lavoratori. Occorre mettere la parola fine all’agonia di una infrastruttura dal potenziale incompreso e utilizzato malamente e dargli la possibilità che serva da volano per la ripresa economica della Calabria.

Sequestrati 80 Mila Euro di Merce Contraffatta nel porto di Gioia Tauro

new_20'_containersGIOIA TAURO (RC) – La Guardia di finanza e i funzionari dell’Agenzia delle Dogane, con il coordinamento della Procura di Palmi, hanno sequestrato ventiduemila prodotti contraffatti nel porto di Gioia Tauro.

La merce, proveniente da Cina e Bangladesh, era contenuta in tre container e comprendeva giocattoli, calzature e magliette con marchi contraffatti per una stima di circa 80 mila euro.

L’operazione si è svolta tramite controlli incrociati sui documenti e sui container in transito.

Porto Gioia Tauro: trasbordo armi chimiche il 2 luglio

COPENAGHEN –  Avverrà il prossimo 2 luglio a Gioia Tauro il tanto discusso trasbordo delle armi chimiche siriane dal cargo danese Ark Futura alla nave americana Cap Ray.  Lo ha detto all’ANSA il ministro degli Esteri Federica Mogherini a Copenaghen, dove si trova in visita. Il trasferimento e la successiva distruzione delle armi chimiche è “l’unica operazione positiva e riuscita che c’è stata sulla scena siriana e potrebbe aprire scenari ulteriori di disarmo e di non proliferazione nella regione”.

 

Armi chimiche: l’ira del Comitato SOS Mediterraneo

GIOIA TAURO (Rc) – La conferenza stampa annunciata dal direttore generale dell’OPAC Uzumcu non lascia spazio ai dubbi; le armi chimiche siriane più pericolose caricate sul cargo danese Ark Futura hanno lasciato il porto siriano di Latakia per dirigersi a Gioia Tauro. Qui troverà ad aspettarla la nave americana Cape Ray per iniziare un’operazione di trasbordo assolutamente mai tentata prima, in prossimità degli insediamenti urbani di San Ferdinando e Gioia Tauro.
L’ operazione si svolgerà nella più assoluta segretezza ed in spregio alla Convenzione di Arhus per la quale la trasparenza ed il coinvolgimento delle popolazioni nelle questioni ambientali assurgono a valore imprescindibile, confermando pertanto tutti i dubbi sulla natura pacificatrice di questa prima operazione di disarmo. Il “Comitato SOS Mediterraneo” si rivolgono al sindaco di San Ferdinando per richiedere l’applicazione immediata del “principio di precauzione”, in osservanza al dettato della Comunità Europea, che impone al primo cittadino l’intervento diretto ed immediato non solo nel’’ipotesi in cui ricorra una minaccia di danni “gravi e irreversibili”, ma anche nella semplice situazione di pericolosità presunta. Il Comitato, inoltre, ricorda al Sindaco di San Ferdinando che non può rifiutarsi di operare scelte ed assumere un parere in coerenza con il principio di Precauzione, anche in virtù degli artt. 50 e 54 del decreto legislativo 267/2000 (Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali).
A tale riguardo il Consiglio di Stato ha emesso sentenza favorevole ad un Comitato di cittadini di Taranto ed ottenuto infine che il Sindaco di quella città applicasse immediatamente tale principio.
In fine, il Comitato afferma che vigilerà la situazione, denunciando, se occorre, alla Magistratura qualsiasi atto contrario alle determinazioni del popolo della Piana di Gioia Tauro ed ogni tentativo presente e futuro di usurpazione del territorio e del mare.

 

Sequestrati 235 kg di cocaina

GIOIA TAURO (RC) – I militari della Guardia di Finanza del Comando provinciale di Reggio Calabria insieme ai funzionari dell’Ufficio antifrode di Gioia Tauro dell’Agenzia delle dogane hanno sequestrato 235 chilogrammi di cocaina purissima.

La droga è stata scoperta nel porto di Gioia Tauro in due container che trasportavano banane provenienti dall’Ecuador.

 

La Regione Calabria al Salone della crocieristica di Miami

MIAMI – Grande afflusso di visitatori si è registrato presso lo stand della Regione Calabria e dell’Autorità Portuale di Gioia Tauro in occasione del Seatrade Cruise Shipping Miami 2014, il più importante Salone del settore della crocieristica mondiale in corso di svolgimento a Miami.

Ad accogliere i più importanti tour operator internazionali ed a seguire gli incontri organizzati con le più note compagnie di navigazione del mondo erano presenti l’assessore all’Internazionalizzazione Luigi Fedele, il direttore generale del Dipartimento Turismo Pasquale Anastasi e il segretario generale dell’Autorità Portuale di Gioia Tauro Salvatore Silvestri.

“E’ stata una giornata positiva per la Calabria – ha dichiarato Fedele – perché siamo riusciti a pianificare una strategia precisa per rafforzare un segmento turistico molto interessante, come quello della crocieristica, attraverso i numerosi appuntamenti, che proseguiranno anche a livello locale, con le più conosciute compagnie di crociere del mondo, prima fra tutti la Costa Crociere. Abbiamo avviato un percorso concreto con i vari soggetti interessati allo scopo di intensificare i rapporti con gli operatori del settore ed allacciare fattive collaborazioni che andranno a contribuire direttamente all’azione di potenziamento del turismo in Calabra e che mira anche all’espansione dei nostri porti e allo sviluppo dei territori circostanti”.

A dimostrare grande interesse per la destinazione Calabria sono state le compagnie di navigazione Royal Caribbean e Costa Crociere, mentre tra i tour operator si è registrato l’interessamento di Evolution Travel, Luxury Travel Network, Aloschi e Bassani, Intertravel e Intercruise.

Alti rischi per i vigili del fuoco impegnati con sostanze tossiche

GIOIA TAURO (RC) – Le prime miniere di carbone non avevano sistemi di ventilazione. I minatori portavano nei nuovi antri delle miniere un canarino dentro una gabbietta. I canarini, infatti, sono particolarmente sensibili al metano e al monossido di carbone, il che li rendeva perfetti per rivelare la presenza di gas pericolosi. Fino a che sentivano il canto del canarino, i minatori potevano esser certi che l’aria fosse sicura. La morte del canarino segnalava invece il pericolo e l’immediata evacuazione.

Questo – secondo l’Unione Sindacale di Base – è quello che il Ministero dell’Interno sta predisponendo per ricevere la nave dei veleni nel porto di Gioia Tauro, mandando il corpo nazionale dei Vigili del Fuoco in avanscoperta senza DPI (dispositivi di protezione individuali) adeguati, senza attrezzature.

A parte le facili ironie, i VV.FF sono l’ente dello Stato utilizzato in scenari sia d’intervento tradizionali che non convenzionali, per le emergenze attraverso le proprie specializzazioni, nel settore N.B.C.R. (Nucleare, Biologico, Chimico e Radiologico) e garantiscono l’incolumità e il soccorso. Il problema sta nel fatto che, dopo la grande enfasi degli attacchi terroristici nei confronti del nostro Paese, si sono spesi milioni di euro per la formazione e per l’acquisto di materiali in caso di attacchi batteriologico e chimici, ma poi tutto è stato buttato in capannoni a deteriorarsi.

Sono anni che il personale non viene più formato in materia NBCR e per i mezzi acquistati per questo scopo mancano i fondi per la manutenzione: i materiali come i filtri e le tute sono scaduti e non idonei nemmeno per una esercitazione.

Oggi l’Amministrazione chiede ai vigili del fuoco di impegnarsi e di fare bella figura nei confronti dell’opinione pubblica, nelle operazioni di trasbordo sulla nave americana Cape Ray, che dovrà imbarcare gli agenti chimici siriani nel porto di Gioia Tauro. Il tributo che viene richiesto è quello di fare i conti con sostanze pericolose come: il Sarin, Ipride, il Vx; questi, sono gas micidiali che danno la morte in 3 o 4 minuti al massimo.

Prima di morire come i canarini, i Vigili del Fuoco chiedono la riapertura dei portali scanner denominati RTM910T (45 miliardi di lire spesi, per monitorare le sostanze in transito); il personale rivendica i diritti di specializzazione alla pari di altre figure ed il riconoscimento della categoria particolarmente usurante, alla pari o meglio di altri lavoratori in quanto esposti a rischi di contaminazione. I lavoratori chiedono, inoltre il diritto ad una formazione costante e l’utilizzo di risorse in uomini, mezzi e materiali, che servono a far sì che tutto quello che fino ad oggi si è creato non svanisca nel nulla.