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Oltre 650 chili di cocaina arrivati in Calabria, blitz della Finanza

GIOIA TAURO (RC) – Le fiamme gialle e i doganieri in servizio al porto gioese hanno sequestrato 654,300 chili di cocaina purissima a seguito di un’attività di analisi e riscontri su oltre 2.000 contenitori provenienti dal continente sudamericano. I militari della Guardia di Finanza ed i funzionari doganali, con l’ausilio di sofisticati scanner in dotazione ad ADM, sono riusciti ad individuare la sostanza stupefacente abilmente occultata in un container carico di banane diretto al porto greco di Salonicco.

La cocaina, proveniente dal porto di Guayaquil in Ecuador, è risultata di qualità purissima e avrebbe potuto essere tagliata dai trafficanti di droga fino a 4 volte prima di essere immessa sul mercato, fruttando alla criminalità un introito di circa 200 milioni di euro.

Sequestrato carico di cocaina nel porto di Gioia Tauro

GIOIA TAURO (RC) – I carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria e del Ros, insieme alla Guardia di finanza, hanno sequestrato 1,2 tonnellate di cocaina nel porto di Gioia Tauro. La droga era nascosta in 144 imballi in un container refrigerato adibito al trasporto di banane.

Il container, proveniente dal Sud America, secondo quanto risultato dai documenti di spedizione, era destinato in Germania.

 L’operazione é stata condotta con il supporto dei funzionari dell’Agenzia delle dogane di Gioia Tauro e il concorso operativo di funzionari Europol ed è frutto dello sforzo congiunto e sinergico di più componenti operative attive nel contrasto ai grandi traffici di sostanze stupefacenti. L’attività investigativa é frutto delle risultanze della cooperazione internazionale di polizia assicurata dai carabinieri e da una convergente e approfondita analisi di rischio effettuata dai finanzieri e dai funzionari doganali.

La cocaina, una volta tagliata, avrebbe fruttato 250 milioni di euro.

Gioia Tauro, container trasportante droga intercettato al porto

GIOIA TAURO (RC) – Nuovo importante colpo messo a segno dai finanzieri del Comando provinciale di Reggio Calabria in sinergia con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Gioia Tauro.

In un container trasportante cotone in transito nello scalo calabrese, proveniente dal Guatemala e destinato a Valencia, sono stati individuati e sequestrati 270 chili di cocaina nascosti in cartoni di ananas. Una volta tagliata fino a 4 volte e spacciata, la cocaina avrebbe fruttato circa 55 milioni di euro.

L’indagine, coordinata dalla Dda reggina diretta da Giovanni Bombardieri, è stata condotta tramite l’analisi di rischi, riscontri effettuati dai finanzieri su 2000 container provenienti dal SudAmerica e supportata dalle apparecchiature scanner dell’Agenzia delle Dogane. I dati, riferisce la Guardia di finanza, dimostrano come il narcotraffico abbia un rilievo macro-economico enorme: il giro di affari a livello globale supera i 560 miliardi di euro e in Italia i 30 miliardi, circa il 2% del PIL nazionale.

Fonte e foto Ansa

Gioia Tauro, operaio travolto e ucciso da una gru nel porto

GIOIA TAURO ( RC) – Un operaio, Agostino Filandro di 40 anni è morto stamane travolto da una gru questa mattina al Porto di Gioia Tauro, nel piazzale della Zen Yacht, un’azienda privata che presta servizio all’interno dello scalo portuale.

Secondo una prima sommaria ricostruzione la gru, utilizzata per posizionare le barche in acqua, sarebbe caduta travolgendo due operai, uno dei due morto sul colpo. Un altro operaio è rimasto ferito.

Sul posto sono immediatamente giunti i soccorsi, i sommozzatori di Reggio Calabria per recuperare eventuali elementi di prova che serviranno alle indagini coordinate dalla Procura di Palmi.

Ministro Toninelli: «Legalità per il porto di Gioia Tauro»

GIOIA TAURO (RC) – Il Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Danilo Toninelli, ha partecipato a Gioia Tauro al rinnovo del protocollo di legalità per il porto. «Questo non è un punto di arrivo – ha dichiarato Toninelli – ma di ripartenza. Ce l’abbiamo fatta a rilanciare il porto che rappresenta il motore economico di questa regione senza il quale non ci sarebbe sviluppo. Ora dobbiamo fare squadra sempre di più per garantire la massima trasparenza e legalità per il futuro».

Alla cerimonia hanno partecipato anche il commissario dell’Autorità portuale Andrea Agostinelli, il prefetto di Reggio Calabria Massimo Mariani, il procuratore della Repubblica di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri e il legale rappresentante della Mct Paolo Maccarini.

«Le mele marce – ha aggiunto Toninelli – devono essere cacciate e messe alla porta. Qui, in questa terra difficile, non bisogna chiudere neppure mezzo occhio e nessuno deve pensare di non cogliere le positività che questo porto esprime».
   

Lavoratori e sindaci protestano insieme al porto di Gioia Tauro

GIOIA TAURO (RC) – Centinaia di portuali di Gioia Tauro e i sindaci della Piana si sono riuniti stamani davanti al gate portuale in attesa di notizie dal tavolo di confronto convocato al Ministero delle Infrastrutture sul futuro dello scalo.

I sindaci hanno chiesto un incontro urgente con il ministro Toninelli ed hanno annunciato che non si muoveranno dalla loro protesta fin quando non arriverà la convocazione, ritenendo di essere interlocutori istituzionali diretti del territorio sul quale sorge il porto.

Posizione che hanno ribadito alle centinaia di portuali che stanno occupando simbolicamente l’ingresso dello scalo. In tarda mattinata il ministro Toninelli ed il suo staff hanno incontrato a Roma le organizzazioni sindacali e i rappresentanti delle società Medcenter e Msc per cercare di affrontare i problemi che affliggono lo scalo.

Tra i presenti al sit-in anche don Pino Demasi, referente di Libera della Piana, imprenditori, politici e mogli e figli del portuali che rischiano il licenziamento.

Licenziamenti porto Gioia Tauro, Siclari (FI) chiede intervento del Ministro

COSENZA – «La crisi del Porto di Gioia Tauro è sotto gli occhi di tutti. Pur trattandosi di una delle più grandi infrastrutture portuali del mondo e sicuramente di uno snodo per il traffico merci commerciale di rilevantissima proporzione strategica ad oggi la struttura non solo è palesemente sottoutilizzata (il riferimento è chiaramente al retro-porto non sfruttato, né utilizzato se non per minima parte), ma addirittura, per la mancanza di chiare strategie industriali e di idonea programmazione, rischia costantemente l’ulteriore sottodimensionamento e la chiusura, con il personale, a più riprese, licenziato e riassunto».

Il senatore forzista Marco Siclari interviene così su quella che rischia di diventare una vera e propria bomba sociale considerando che ben 500 persone rischiano il posto di lavoro.

Siclari ha quindi  depositato un’interrogazione parlamentare chiedendo al ministro del lavoro, Luigi di Maio (ndr), di aprire al più presto un tavolo tecnico.

«E’ evidente che occorra una presa di posizione da parte del Governo, considerata la rilevanza nazionale della questione, tanto in termini di utilizzazione dell’infrastruttura, quanto in termini di difesa dei livelli occupazionali; In un momento congiunturale in cui si discute dell’analisi costi benefici delle grandi opere da completare ovvero da progettare ed appaltare, sicuramente quelle esistenti e strategiche devono essere salvate e salvaguardate. Per questo chiedo di sapere se il Governo sia a conoscenza di questa crisi; quali azioni intenda adottare al fine di superare il conflitto tra Medcenter e MSC che paralizza la funzionalità della struttura, quali azioni intenda adottare per tutelare i diritti e le legittime aspettative dei lavoratori e salvaguardare i livelli occupazionali quali azioni intenda adottare, anche in via straordinaria e sostitutiva, per impedire la crisi irreversibile del porto ed anzi per rilanciarne il ruolo strategico e le potenzialità indiscusse e finora poco sfruttate. Non si può rimanere a guardare occorre l’apertura di un tavolo tecnico affinchè la Calabria non rimanga vittima di quest’ennesima sconfitta perché non possiamo permettere che si perda anche un solo posto di lavoro, figuriamoci 500», ha concluso il senatore azzurro.

Rinvenuto cadavere nelle acque antistanti il porto di Corigliano-Rossano

 

Cocaina nascosta nel container, sequestro al porto di Gioia Tauro

GIOIA TAURO (RC) Sequestrati 17 Kg di cocaina purissima suddivisi in 16 panetti e nascosti all’interno di un container pieno di semi di girasole, proveniente dal porto argentino di Buenos Aires e destinato in Libia. Questo l’esito dell’operazione effettuata dai funzionari dell’Agenzia Dogane e Monopoli (Adm) di Gioia Tauro, in collaborazione con la Guardia di finanza, con il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria.
Nel complesso sono stati eseguiti incroci documentali e controlli fisici, anche con l’utilizzo dello scanner a raggi X in dotazione alla dogana, che hanno permesso di individuare il container “positivo”.
Il carico di cocaina avrebbe fruttato la somma di circa 3 milioni e mezzo di euro alle organizzazioni criminali.

Festa del Lavoro, controlli intensificati negli scali reggini

REGGIO CALABRIA – In occasione della ricorrenza della Festa del Lavoro, il questore di Reggio Calabria Raffaele Grassi ha disposto l’intensificazione di tutti i servizi info-investigativi e di controllo del territorio. Sono state pianificate misure per garantire la sicurezza, il rispetto della legalità e vanificare tentativi di strumentalizzazione ad opera di gruppi estremisti. In quest’ottica è stato dato impulso all’attività della Digos per individuare eventuali gruppi pericolosi per l’ordine pubblico. Grassi ha emanato un’ordinanza a tutti i componenti delle forze di polizia richiamando gli aspetti principali del dispositivo. Incrementata l’attività di controllo del territorio, specie nelle aree più affollate, per il contrasto di furti e rapine in abitazioni o negli esercizi commerciali. Controlli anche all’aeroporto, alle stazioni ferroviarie e ai porti. Per Intensificati i controlli degli obiettivi istituzionali e di Governo, delle strutture giudiziarie, dei musei e dei luoghi di interesse turistico.