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Lavoro: i Vigili del fuoco di Catanzaro protestano contro lo sfruttamento

VVF Sciopero fame 2CATANZARO – Con il seguente comunicato, questa mattina i Vigili del fuoco precari di Catanzaro hanno annunciato l’inizio dello sciopero della fame e della sete per ottenere la stabilizzazione del posto di lavoro.

“Partiamo da un dato fondamentale: per attestarci agli standard europei nel nostro Paese servono 55.000 vigili del fuoco!!! In Italia in servizio attivo ce ne sono 28.000!!!! Ne servono il doppio di quelli attualmente in servizio. E il governo in questi anni che cosa ha pensato di fare? Formare personale precario richiamandolo in servizio nei momenti di criticità durante il corso dell’anno. Ora, il governo Renzi, tramite le sue riforme, sta provando a eliminare il precariato nei vari comparti, come, ad esempio, nella scuola o nei vigili del fuoco, a modo suo. Infatti già quest’anno hanno cominciato a eliminarlo nei vigili del fuoco, con la metà dei richiamati rispetto allo scorso anno; dal prossimo anno, invece, hanno deciso di eliminarlo del tutto. Come??? Certo NON assumendo o stabilizzando i precari vista la carenza di organico, bensì trasformando lo status di vigile del fuoco da precario in volontario, così migliaia di ragazzi che fino a oggi sono stati sfruttati per spegnere gli incendi in questo paese, NULLA potranno pretendere. Questa è la risposta al precariato del governo in carica, – la USB non è disposta a far subire tale umiliazione a questi lavoratori precari, per cui chiede a gran voce la loro stabilizzazione nel corso dell’anno, anziché la loro definitiva eliminazione. In questi giorni, tanto per citare alcuni dati, è bruciata la pineta nel centro di Catanzaro a ridosso del Parco della biodiversità; in servizio nella caserma centrale c’era UNA solo squadra di soccorso che è stata distolta dalle quotidiane attività di soccorso alla popolazione, per stare giornate intere dietro agli incendi boschivi, che per legge (L. 353/2000 ) sono affidati alla regione! O ancora; tre giorni fa è andato a fuoco tutto il promontorio del soveratese, così, per sopperire alle esigenze di soccorso è stato richiamato in servizio il personale permanente che aveva già svolto i normali turni di servizio notte e giorno, chiedendogli un surplus di lavoro senza un recupero psicofisico per poter affrontare le altre attività di soccorso. Per non parlare del parco automezzi tutti fuori servizio e quelli utilizzati per il soccorso boschivo risalgono alle guerre puniche! Mentre i precari VV.F. formati per affrontare gli incendi stanno con le mano in mano senza essere richiamati, i permanenti lavorano notte giorno senza sosta! Tutto questo in una Regione dove ancora oggi NON è stata attivata nessuna convenzione per la campagna antincendio 2015, con la giunta che sta aspettando forse che tutto il patrimonio boschivo della Calabria venga distrutto per poi intervenire e magari specularci sopra! I Governi italiani, quindi, in un Paese ad alto rischio idrogeologico, tellurico, inquinato in maniera selvaggia da sostanze radioattive e tossiche interrate in ogni dove e impastate nel cemento di ospedali, caserme abitazioni, un paese insomma che affonda, affidano 60 milioni di persone a pochissimi uomini, mal vestiti, senza mezzi, senza caserme, maltrattati, mal pagati. Per questi motivi, i precari VVF di Catanzaro, hanno iniziato questa mattina uno sciopero della fame e della sete e chiesto un incontro al Prefetto per avere le prime risposte. In tutti i casi, la USB, contro lo sfruttamento della forza lavoro dei precari VV.F., CHIEDE LA STABILIZZAZIONE.”

Protesta e preoccupazione per la condizione di precariato dei medici calabresi

ospedale_dellAnnunziata_CosenzaCOSENZA – Riceviamo e pubblichiamo:

Lo SMI esprime preoccupazione e perplessità per come si sta procedendo nella gestione dell’emergenza del Sistema Sanitario Regionale.

Da una parte un piano di rientro oppressivo e che non lascia spazio per la rinascita e la riqualificazione dei servizi, con tagli e accorpamenti di reparti e posti letto. Dall’altra parte un blocco del turnover che solo a proclami risulta finito. A quando le assunzioni? A quando la stabilizzazione dei medici ed infermieri precari? La Calabria ed in particolar modo la provincia di Cosenza , vanta un triste e grottesco primato in Italia: medici formatisi nelle corsie dei nostri ospedali, che hanno dato il meglio della loro vita lavorativa, che hanno sostenuto il peso di turni massacranti, che hanno permesso l’apertura di nuovi reparti (vedi la chirurgia vascolare e l’ematologia a Cosenza), sono dopo oltre dieci anni ancora in una condizione di precariato. Ancora anno dopo anno devono fare i conti con rinnovi di contratti trimestrali o quando sono fortunati, annuali. La normativa di legge ha previsto i concorsi riservati per i precari della sanità, ma ancora si parla di assumere altri precari o addirittura utilizzare graduatorie aperte di altre province.

Quanto dovranno ancora aspettare i nostri “ex giovani” medici per avere un giusto riconoscimento dopo anni di sacrifici e di tensioni al loro impegno? I dieci – dodici anni di precariato di diversi medici, sono un triste record che andrebbe al più presto interrotto. C’è bisogno di stabilità e di certezze nel lavoro per dare nuovo impulso e qualità nei servizi erogati.

Lo SMI a tal proposito lancia un appello al Presidente Regionale, on. Oliverio, affinchè prenda a cuore questa triste realtà di tanti medici che da anni aspettano il concorso per la loro stabilizzazione. Il presidente Regionale che rappresenta i cittadini calabresi si faccia promotore davanti al Commissario per il piano di rientro di un’azione forte e decisa per la risoluzione di un problema che da troppi anni si trascina senza soluzioni.

La Calabria ha sì bisogno di forze fresche in sanità, ma prima c’è bisogno che i precari che tanto hanno dato per il mantenimento dei LEA, siano stabilizzati, senza altri indugi.

Lo dichiara, senza indugi, il presidente regionale Dott. Claudio Picarelli.

 

La Giunta regionale approva proposta di legge per favorire il superamento del precariato

CATANZARO – La Giunta si è riunita oggi – informa una nota dell’ufficio stampa – presieduta da Giuseppe Scopelliti, presidente della Regione, coadiuvato dal dirigente generale Francesco Zoccali.

Su proposta del presidente Scopelliti e dell’assessore regionale al lavoro Nazzareno Salerno, la Giunta ha approvato la proposta di legge regionale sugli “Indirizzi volti a favorire il superamento del precariato” di cui di cui al decreto legge del 21 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge  del 30 ottobre 2013, n. 125, recante “disposizioni urgenti per il proseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni”.

Su proposta del presidente Scopelliti, dell’assessore ai lavori pubblici Giuseppe Gentile e del sottosegretario alla presidenza con delega alla Protezione civile Giovanni Dima, sono stati deliberati una serie di interventi urgenti di protezione civile per fronteggiare i danni conseguenti agli eccezionali eventi atmosferici che hanno colpito il territorio della provincia di Vibo Valentia.

Su proposta dell’assessore al bilancio Giacomo Mancini, dopo la decisione su alcune variazioni di bilancio, l’Esecutivo ha ratificato il bilancio di previsione del 2013 dell’Aterp di Reggio Calabria.

Su proposta dell’assessore all’internazionalizzazione Luigi Fedele, la Giunta ha, inoltre, deliberato la partecipazione della Regione a progetti di cooperazione territoriale e allo sviluppo.