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Sinergia tra la Prefettura e la Questura contro il terrorismo

prefettura cosenzaCOSENZA(CS)- L’attività di antiterrorismo è emblema della sincronia tra le fasi info-investigative e l’attività di gestione dei circa 13000 immigrati extracomunitari presenti nella provincia che vede impegnate la Prefettura e la Questura di Cosenza. I predetti Uffici hanno affrontato nel corso del 2015 l’arrivo dei migranti sbarcati sulle coste calabresi e siciliane. La fase gestionale degli sbarchi e dell’accoglienza dei migranti , il coordinamento delle forze dell’Ordine ai fini di prevenzione a cura della Prefettura, unitamente all’attività di regolarizzazione dei migranti, effettuata dalla Questura, sono state affiancate dalle attività di polizia finalizzate alla salvaguardia della sicurezza nazionale e alla tutela dell’ordine pubblico, con il costante monitoraggio e controllo nei confronti della popolazione extracomunitaria. Durante l’anno appena trascorso il Prefetto della provincia di Cosenza ha disposto l’espulsione di 60 cittadini extracomunitari; 10 provvedimenti di rimpatrio eseguiti nei confronti dei cittadini comunitari. Tali decreti sono stati resi esecutivi dal Questore con ‘emanazione di altrettanti “ordini di allontanamento” dal territorio nazionale o di “trattenimento” presso gli appositi centri. Dei cittadini extracomunitari interessati dai provvedimenti di espulsione, sei sono stati accompagnati dalla polizia alla Frontiera. Il Questore di Cosenza ha inoltre disposto il respingimento alla frontiera di 35 cittadini extracomunitari giunti in occasione degli sbarchi presso il porto di Corigliano. Costante è l’attività di monitoraggio e controllo che la Prefettura e la Questura svolgono presso i “Centri di accoglienza temporanea” presenti nella provincia.

Inferno bianco, conferenza stampa in Prefettura a Cosenza

Allerta meteoCOSENZA – Alle 14,04 del 19 gennaio sui teleschermi del Tg3 Calabria è apparso l’ing. Vincenzo Marzi, capo compartimento Anas Calabria che in diretta, quando la situazione lungo l’autostrada era già critica, dichiarava: “Le strade sono tutte transitabili. Qualche leggera criticità la stiamo avendo sul tratto di Piano lago. Ci sono sostanzialmente dei rallentamenti accentuati che sono in via di risoluzione”. Forse sarà stato anche per la diffusione di queste notizie evidentemente non corrispondenti al vero, che il presidente dell’Anas, Gianni Vittorio Armani, ha attivato il commissariamento della struttura di Esercizio Salerno-Reggio Calabria. Adesso che ha smesso di nevicare e sono stati attivati i necessari filtraggi agli svincoli per impedire il transito di veicoli privi degli equipaggiamenti di legge, l’arteria è tornata ad essere perfettamente percorribile. Questa mattina una spiegazione sull’accaduto ha provato a darla il prefetto Tomao nel corso di una conferenza stampa, cui erano presenti lo stesso Vincenzo Marzi ed il Capo della Protezione Civile Regionale Carlo Tansi. Proprio Tansi ha precisato che la Protezione civile aveva diramato l’allerta meteo il 18 gennaio, con valenza a partire dalla mattinata del 19 gennaio, e che nella comunicazione si raccomandava l’attivazione della pianificazione d’emergenza. Marzi ha risposto con la rassicurazione che il sale era stato sparso dalle 10 di ieri mattina ma a causa dei mezzi messisi di traverso sulle corsie non è più stato possibile intervenire, determinando così le lunghe file. Al centro del dibattito tra i rappresentanti istituzionali vi è stato il ritardo nella diramazione di codici stabiliti dall’Anas che, a seconda del livello, consentono l’accesso in autostrada solo con catene a bordo (codice giallo) o nei casi più gravi con catene montate (codice rosso). “Sicuramente qualcosa non ha funzionato -ha ammesso il capo compartimento- e stiamo facendo approfondimenti per capire cosa sia accaduto ed evitare che non si ripeta”. Qualcosa?

Il Tg1 presente sulle luminarie, ma non per documentare lo scandalo dell’inferno bianco

auto bloccata in autostradaCOSENZA – Il Tg1 manda l’inviato a Cosenza per le luminarie natalizie ma dell’inferno vissuto da centinaia di automobilisti bloccati ancora adesso lungo la Salerno-Reggio Calabria neppure una parola. Questa è solo una parte dello scandalo che si sta consumando in queste ore nel cosentino, colpito da una nevicata, intensa sì, ma non eccezionale e comunque ampiamente prevista.  L’altra parte riguarda le centinaia di persone abbandonate al gelo tra gli svincoli autostradali di Altilia e Cosenza, incolonnati da ore, senza assistenza e, soprattutto, senza informazioni. Inaffidabili quelle dell’Anas che nel pomeriggio aveva dichiarato riaperta una delle due corsie autostradali e che soltanto alle 19,36 comunicava attraverso il Cciss – Viaggiare informati del blocco su entrambe le carreggiate a causa di numerosi mezzi in panne o finiti di traverso per il fondo ghiacciato. Non vi è dubbio circa le responsabilità di coloro che ignorano gli obblighi di montare le catene o di transitare con le gomme termiche. Ma fatta questa doverosa premessa, si affacciano altri interrogativi circa le responsabilità di questo pomeriggio da incubo, preludio di una nottata che molte persone trascorreranno all’addiaccio. La situazione Schermata 2016-01-19 a 16.39.30ha cominciato a precipitare intorno alle ore 14. Due mezzi pesanti sono finiti di traverso sull’asfalto, causando il blocco tra Altilia e Rogliano in entrambe le direzioni. Gli incolonnamenti sono stati immediati. Almeno otto i chilometri di coda che si sono formati, mentre la neve continuava a cadere copiosa e le vie d’accesso ostruite impedivano l’intervento sia dei mezzi di soccorso, sia di quelli spargisale. E si è scatenato il caos. Peccato che nessuno abbia pensato di chiudere gli svincoli tempestivamente, evitando così che altre persone rimanessero intrappolate nel maxi ingorgo, così come non c’era stata una preventiva vigilanza per evitare che autocarri ed autoarticolati si avventurassero in autostrada senza l’equipaggiamento di legge. L’ordinanza di blocco del traffico ai mezzi pesanti è stata diffusa soltanto nel tardo pomeriggio, quando ormai il guaio era compiuto. Il calar delle tenebre ha acuito la sofferenza di chi si è trovato, e si trova tutt’ora, esposto alle intemperie, senza acqua, senza assistenza e senza informazioni. E qui veniamo all’altra nota dolente. Alle 15,03 quando la situazione era già drammatica, l’Anas diffondeva il seguente dispaccio stampa: “La nevicata che sta interessando la Calabria, sta Schermata 2016-01-19 a 16.38.13provocando dei rallentamenti in alcuni tratti dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria. La circolazione – consentita con catene a bordo o pneumatici invernali – nel complesso è regolare, grazie anche all’intervento dei mezzi spazzaneve e spargisale dell’Anas, ma in alcuni tratti, come nella zona di Pianolago, l’asfalto scivoloso induce alla prudenza con conseguenti rallentamenti”. Una follia, perché nella zona il traffico era già bloccato da oltre un’ora con gravissime ripercussioni sulla circolazione. La diffusione di notizie non corrispondenti al vero continuava quando alle 16,50 un nuovo comunicato Anas così recitava: “Il personale dell’Anas con l’ausilio dei mezzi spazzaneve e spargisale è riuscito a rendere praticabile l’autostrada Salerno-Reggio in direzione Sud”. E mentre nelle redazioni affluivano le note distribuite dai canali ufficiali, giungevano contemporaneamente foto, messaggi, telefonate che certificavano il contrario. E testimonianze come quella del presidente del consorzio Vallecrati Maximiliano Granata, che ci ha messo nove ore per giungere da Altilia a Cosenza, o come quella del sindaco di Mendicino Antonio Palermo ancora bloccato poco dopo Altilia fin dalle 14 di ieri pomeriggio e che, forse, sarà costretto a trascorrere la notte in macchina insieme ad altre decine di malcapitati. Solo in serata, dopo ore di attesa e di rabbia, i mezzi dell’Anas coordinati dalla Prefettura di Cosenza sono riusciti a raggiungere i mezzi intraversati rimettendoli in direzione e soccorrendo i tanti automobilisti esausti con generi di conforto. Tuttavia, prima che tutti i mezzi possano lasciare quello che è già stato ribattezzato “l’inferno bianco” della A3 ci vorranno ancora ore. Una situazione che ha mandato su tutte le furie il presidente della Regione Mario Oliverio. “E’ assurdo – ha tuonato il governatore – che una nevicata, peraltro ampiamente prevista e annunciata, possa mettere in ginocchio un’arteria di grande comunicazione e mobilità qual è l’autostrada Salerno-Reggio Calabria”, ha detto senza nascondere la rabbia. Oliverio ha anche già chiesto chiarimenti ai vertici dell’Anas. Anche il deputato Sebastiano Barbanti del gruppo Misto ha denunciato i gravi disservizi: “Da quasi cinque ore centinaia di automobilisti sono bloccati sull’A3 nel tratto Altilia-Cosenza in entrambe le direzioni e lasciati al freddo e senza assistenza. Ciò che sta accadendo è indegno visto che non si tratta di una eccezionale nevicata. Chiedo al presidente dell’Anas se per il 2015/2016 era stato predisposto un piano antineve per l’A3 così come è stato fatto negli anni scorsi e di verificare eventuali responsabilità per la mancata attuazione. Tutto ciò non può passare in cavalleria. Chi ha responsabilità deve pagare”.

Prefettura Rende: Incontro sulla tutela dell’ambiente e salute del cittadino

RENDE (CS) Incontro in prefettura questa mattina tra il Prefetto Gianfranco Tomai e la commissione Legnochimica del Consiglio Comunale di Rende. Ad accompagnare i consiglieri comunali Andrea Cuzzocrea, Marco Greco e Pasquale Verre,  sono andati l’assessore all’ambiente Francesco D’Ippolito il sindaco di Rende Marcello Manna.

Comune Rende

Da questo incontro è uscita fuori la necessità di convocare in tempi brevi un altro tavolo allargato all’azienda Legochimica Srl e tutti i soggetti istituzionali (compreso e coinvolto il ministero dell’Ambiente) preposti alla tutela dell’ambiente e della salute ai cittadini. Il sindaco di Rende Marcello Manna spinge per risolvere definitivamente un problema che Rende ha da anni “non è un problema di poco conto, anche perché, in gioco c’è la salute dei cittadini”. La Commissione consiliare ad hoc è stata voluta proprio dallo stesso sindaco di Rende che in questa questione ha voluto coinvolgere l’opposizione in maniera determinante ed è lo stesso sindaco che ribadisce: “su certe questioni maggioranza e opposizioni devono camminare dalla stessa parte.  Stiamo facendo veramente di tutto perché si arrivi ad una soluzione e questa volta presto, molto presto. Non possono più passare altri anni. Non lo meritano i cittadini, non lo merita Rende”. Intanto dopo il cambio di marcia del sindaco di Rende la procura continua ad andare avanti in un fascicolo ormai aperto da giorni.

Censimento delle aziende legali e trasparenti: tre nella white list

CITTANOVA (Rc) – La Prefettura di Reggio Calabria sta censendo le aziende che non hanno mai avuto a che fare con la ‘ndrangheta.

Un’attività importante e intensa, che va avanti da oltre tre mesi, e che per ora vede iscritte solo tre aziende nella white list. Le tipologie di attività produttive al vaglio della Prefettura operano, tra l’altro, nei settori di movimentazione terra, trasporto di materiali in discarica per conto terzi, confezionamento, fornitura e trasporto di calcestruzzo e bitume, noli a caldo, autotrasporto per conto terzi, e guardiana nei cantieri. Ambiti da sempre a rischio di infiltrazione mafiosa.

“Apprendiamo – dichiara il sindaco di Cittanova Alessandro Cannatà – che, tra le imprese iscritte dalla Prefettura nella whit list delle attività mai interessate da ‘ndrangheta è stata iscritta la “Servizi Ecologici”. Ancora il lavoro di compilazione è all’inizio, ma sin da subito un’azienda cittanovese è stata iscritta nell’elenco delle imprese pulite. Questo è evidentemente un fatto positivo che da soddisfazione e invita ad avere speranza e fiducia nel nostro paese, nel suo tessuto sociale e nella sua voglia di crescere umanamente ed economicamente. Altre imprese, ne siamo sicuri, verranno iscritte nella white list. Nel frattempo la Servizi Ecologici di Cittanova ha dato un esempio importante in fatto di legalità e trasparenza”.

Arresto per favoreggiamento dell’immigrazione e assunzioni fittizie

CUTRO (KR) – Un cittadino indiano di 45 anni è stato arrestato dai carabinieri di Cutro per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e permanenza in Italia di stranieri irregolari.

Contestualmente all’arresto sono stati notificati avvisi di conclusione indagine nei confronti di 25 persone tra cui una dipendente della Prefettura di Crotone e imprenditori. Dalle indagini è emerso un giro di assunzioni fittizie di stranieri per accedere alla sanatoria

Prefetto di Cosenza trasferito a Catanzaro:ringraziamenti del sindaco

prefettura cosenzaCosenza. Ufficializzata la notizia del trasferimento del Prefetto di Cosenza, S.E. Raffaele Cannizzaro presso la Prefettura di Catanzaro, il Sindaco di Cassano All’Ionio Giovanni Papasso, con una missiva indirizzata allo stesso Prefetto Cannizzaro, ha inteso ringraziarlo per il proficuo lavoro svolto in questi anni al servizio della collettività della Provincia di Cosenza. “La notizia del Suo trasferimento presso la Prefettura di Catanzaro, decisa dal Consiglio dei Ministri il 26 luglio u.s., mi ha indotto a scrivere per porgerLe gli auguri più fervidi di buon lavoro e, soprattutto, per manifestare tutto il mio appezzamento per l’eccellente lavoro che Ella ha svolto alla guida della sede prefettizia di Cosenza – così ha esordito il Sindaco nella sua missiva – Intendo soprattutto ringraziarLa per la vicinanza che ha sempre mostrato nei confronti del mio Comune e della mia persona, che è stata scelta dagli elettori, poco più di un anno fa, per governare una realtà alquanto complessa, in ogni aspetto della vita amministrativa e sociale. Avverto il dovere di parteciparLe di non essermi, nella mia veste di Sindaco, mai sentito solo e di avere avvertito la presenza dello Stato, in maniera particolare nelle occasioni più delicate e difficili, grazie allo speciale rapporto di reciproca collaborazione che abbiamo nel tempo stabilito. In tutto questo lasso di tempo, d’altra parte, ho avuto l’opportunità di conoscere il Suo alto senso delle Istituzioni e la Sua grande professionalità – ha aggiunto – unita ad un’esemplare carica umana, che l’ha condotta ad essere vicino non solo ai Sindaci ed agli Amministratori della Provincia di Cosenza ma anche alle Comunità che vivono in questo lembo di Calabria, ricco di risorse e, allo stesso tempo, afflitto da problematiche ataviche e nuove. Per questi motivi ho visto nella Sua eccellente persona un esempio da seguire – ha concluso il Sindaco di Cassano All’Ionio – per crescere ed acquisire nuovi e più efficaci criteri per guidare con maggiore oculatezza e saggezza il Comune di Cassano All’Ionio, sforzandomi di operare con trasparenza e rigore morale ed avendo come faro sempre ed esclusivamente il bene comune e gli interessi generali della collettività. Nella convinzione che Ella saprà essere per la Prefettura di Catanzaro una guida egualmente autorevole e sicura, nel rinnovarLe i più sinceri sentimenti di gratitudine e gli auguri di buon lavoro, La saluto con immensa stima e rispetto”.

Emergenza rifiuti nel rossanese: Antoniotti pronto all’autoconvocazione in Prefettura

ROSSANO (CS) – Si è tenuto stamani presso il comune di Rossano un incontro tra il primo cittadino Antoniotti, l’assessore al ramo Giuseppe Sifonetti, il vicecomandante della Pm, Pietro Pirillo, e i responsabili dell’ufficio Ambientale Emergenza rifiuti. Constata l’inadeguatezza dell’impianto di smaltimento Bucita e visto il silenzio del Commissario straordinario Vincenzo Speranza, nonostante la situazione critica descritta in cui versano i comuni del comprensorio sommersi dai rifiuti, il sindaco si dice pronto per un’autoconvocazione in Prefettura, al fine di avere risposte certe e togliere nell’immediato la spazzatura dalle strade.

Intanto nella giornata di ieri, mercoledì, 2 gennaio, gli agenti della PM, l’assessore all’Ambiente Sifonetti e i responsabili comunali del settore hanno effettuato un sopralluogo sul sito di Bucita gestito dalla nuova società “Ecologia Oggi”, subentrata alla Veolia, dal quale è emerso che l’impianto è inoperante a causa – si legge nel verbale della Municipale – della rottura del gruppo freno del braccio preposto alla triturazione dei rifiuti. Inoltre è emerso che la fossa di ricezione degli rsu risulta piena e le corsie di stabilizzazione della frazione organica stabile non sono utilizzate in quanto la ruota rivolta cumuli non è funzionante. Lo stesso verbale è stato inoltrato stamattina al Commissario delegato per il superamento dell’emergenza rifiuti. – Di conseguenza, l’impossibilità a scaricare nella struttura di Bucita impone a tutti i comuni il rispetto ad osservare l’ordinanza sindacale sulla viabilità. Pertanto è vietata la sosta lungo le strade cittadine di mezzi di trasporto rifiuti e compattatori. Qualsiasi illiceità sarà sanzionata nei termini previsti dalla legge.

I rappresentanti dei sindacati in Prefettura per discutere delle condizioni dei Consorzi di Bonifica

sindacatiCATANZARO – Si è svolto oggi presso la Prefettura di Catanzaro un incontro tra rappresentanti dei sindacati Fai-Cisl, Daniele Gualtieri, Flai-Cgil, Caterina Vaiti, e Filbi-Uil, Emilio Turquassio, insieme a una folta rappresentanza di lavoratori per porre all’attenzione del rappresentante del Governo le problematiche legate al mancato rinnovo del contratto nazionale dei consorzi di bonifica.

I rappresentanti sindacali, ricevuti nel Palazzo del Governo dal Capo di gabinetto dottoressa Pino, hanno evidenziato le gravi condizioni in cui versano i consorzi di bonifica sia a livello nazionale che locale. I rappresentanti sindacali hanno evidenziato la mancanza di considerazione del ruolo fondamentale che svolgono i lavoratori dei Consorzi di bonifica, del servizio che rendono al comparto dell’agricoltura ed alla complessiva difesa del territorio. Alla rappresentante della Prefettura è stato rimarcato l’irresponsabile atteggiamento di chiusura assunto dallo Snebi – la controparte datoriale – da cui deriva il concreto rischio per i lavoratori di rimanere senza contratto per un lungo periodo. Una situazione grave e insostenibile per i lavoratori, anche in considerazione del fatto che il contratto dei lavoratori dei consorzi di bonifica è scaduto nel 2011 ed è l’unico ancora non rinnovato nel settore dell’agricoltura. Oltre al tema più generale del rinnovo del contratto, i rappresentanti sindacali hanno evidenziato una problematica locale, che riguarda circa 30 lavoratori a tempo determinato dei Consorzi, che a causa della mancanza di risorse si sono fermati a 19 giornate lavorative, per i quali al danno si aggiunge la beffa di non avere diritto all’indennità di disoccupazione, non avendo maturato le 51 giornate necessarie. I sindacalisti hanno chiesto al rappresentante della Prefettura di intervenire presso l’assessore regionale all’Agricoltura Michele Trematerra, affinché convochi al più presto un tavolo di confronto, come richiesto da tempo dalle organizzazioni sindacali, per giungere ad una positiva soluzione della problematica.