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Ancora in fuga Ciro Russo il pregiudicato che ha dato fuoco alla moglie

REGGIO CALABRIA – Un pregiudicato originario di Ercolano (Napoli), ha incendiato l’auto dentro cui si trovava la sua ex moglie. L’episodio si è verificato nella zona sud di Reggio Calabria, nei pressi del liceo artistico ‘Frangipane’, poco dopo le 9, di fronte a numerosi studenti.

La donna ha riportato gravi ustioni ma non sarebbe in pericolo di vita. Secondo quanto reso noto dalla polizia di Stato, il pregiudicato si sarebbe avvicinato alla vettura della ex consorte. La donna ha tentato di fuggire ma, nella concitazione del momento, è finita con l’auto contro un muro. L’uomo, a quel punto, ha gettato liquido infiammabile all’interno del mezzo ed ha appiccato il fuoco, dandosi poi alla fuga. Subito soccorsa dai numerosi presenti, la donna è stata portata agli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria con gravi ustioni. L’uomo è attivamente ricercato.

Si chiama Ciro Russo, di 42 anni, l’uomo che stamani, in via Frangipane a Reggio Calabria, ha tentato di uccidere la mogliedandole fuoco mentre era in auto e ustionandola gravemente. L’uomo, rende noto la Questura di Reggio Calabria, di corporatura robusta, brizzolato, alto 1.88 metri, con occhi marroni, si è allontanato a bordo di un’autovettura Hyundai i30 di colore grigio scuro targata FF685FW.

L’uomo era evaso dagli arresti domiciliari ai quali era sottoposto ad Ercolano.

Foto e fonte Ansa

Rapina e minacce ad un’anziana, arrestato pregiudicato cosentino

COSENZA – Nel pomeriggio di ieri, a conclusione di una serrata attività di indagine, personale della Squadra Mobile ha dato esecuzione all’Ordinanza di applicazione della Misura della Custodia Cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Cosenza, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di un giovane, G.D.V., 40enne di Cosenza, per rapina e minacce ai danni di un’anziana.

I fatti risalgono a dicembre 2018

La mattina dello scorso 22 dicembre, personale della Polizia di Stato è intervenuto in un condominio di Piazza Zumbini dove poco prima un ignoto malfattore si era introdotto nell’abitazione di un’anziana e dopo averla strattonata e minacciata le aveva sottratto il denaro custodito in casa, calandosi subito dopo dal terzo piano dello stabile grazie a una tenda in stoffa e dandosi infine alla fuga.

Gli accertamenti della Squadra Mobile sono partiti dal rinvenimento, sul solaio dell’atrio esterno del condominio, di un documento di identità appartenente ad un noto pregiudicato cosentino e proseguivano attraverso l’acquisizione di tutti i filmati dei sistemi di videosorveglianza della zona.

In effetti dalle immagini acquisite emergeva inconfutabilmente come l’uomo che si era dato alla fuga fosse proprio il pregiudicato intestatario del documento di identità rinvenuto.

Le fonti di prova venivano così raccolte e compendiate in un’informativa di reato alla locale Procura della Repubblica, guidata dal Procuratore dott. Mario Spagnuolo, che dopo averle attentamente valutate ha richiesto ed ottenuto al Giudice per le Indagini Preliminari un provvedimento di applicazione di misura cautelare che è stato eseguito nel pomeriggio odierno mediante sottoposizione dell’uomo alla custodia cautelare in carcere.

Arrestato a Corigliano pregiudicato polacco con mandato internazionale

CORIGLIANO (Cs) – Lo scorso fine settimana i carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro su indicazione del Comando Provinciale Carabinieri di Cosenza, hanno incrementato i servizi  perlustrativi per garantire la sicurezza del territorio.

Il bilancio dell’attività di controllo ha portato all’arresto di tre persone nei comuni di Rocca Imperiale (CS), Villapiana (CS) e Corigliano Calabro, e a due denunce per il reato di ricettazione di munizioni e di gasolio agricolo.

Nello specifico, i Carabinieri della Stazione di Villapiana, durante un posto di controllo, hanno fermato un veicolo sospetto guidato da un individuo di nazionalità polacca. I militari, effettuando approfonditi controlli sull’ identità dello stesso tramite le Banche dati in uso alle Forze di Polizia, hanno così capito che si trattava di un cittadino polacco, di 34 anni, pregiudicato, il quale era destinatario di un mandato di arresto a livello internazionale dal lontano 2014. Lo stesso era stato condannato dall’Autorità Giudiziaria polacca per aver perpetrato nel proprio paese una truffa finalizzata all’ottenimento di fondi comunitari e lesiva degli interessi dell’Unione Europea e per questo motivo dovrà espiare una pena di otto anni di reclusione. In attesa di estradizione è stato condotto presso la casa circondariale di Castrovillari.

Successivamente i militari della Stazione Carabinieri di Rocca Imperiale hanno notato un pregiudicato del posto, italiano, di 43 anni, camminare furtivamente per le vie cittadine, nonostante fosse sottoposto al regime cautelare degli arresti domiciliari. Immediatamente riconosciuto, l’uomo è stato fermato ed arrestato per il reato di evasione, per il quale dovrà rispondere davanti l’A.G. di Castrovillari. Lo stesso è stato così nuovamente sottoposto al regime degli arresti domiciliari presso la sua abitazione in attesa del processo.

Arrestato pregiudicato per maltrattamenti e detenzione illegale di una pistola

REMOTO LUCA di anni 44COSENZA – Un uomo, R. L. di 44 anni, con precedenti per reati contro il patrimonio è stato arrestato nella zona di San Vito, quartiere di Cosenza, per detenzione illegale di una pistola clandestina e per maltrattamenti in famiglia. Gli agenti delle volanti, avvisati dalla vittima per l’ennesimo caso di maltrattamenti in famiglia, sono intervenuti riuscendo a bloccare l’uomo che nonostante la presenza della polizia ha continuato a minacciare di morte il coniuge alla presenza dei figli minorenni. Dopo aver calmato l’uomo gli agenti hanno effettuato una perquisizione domiciliare e in una cassetta di derivazione dell’impianto elettrico, dove è stato notato uno strano rigonfiamento, hanno rinvenivano e sequestravano una pistola Beretta calibro 6,35 con matricola punzonata, e un caricatore con 5 colpi e altre 6 cartucce per pistola calibro 9×21. Il ritrovamento ha fatto scattare le manette per l’uomo che è stato rinchiuso nel carcere di Cosenza.

Cosentino agli arresti per evasione dai domiciliari

COSENZA – Nella giornata di ieri i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile dipendente dalla Compagnia di Cosenza hanno tratto in arresto, per il reato di evasione domiciliare, D.R.V., classe ’84, pregiudicato. Nello specifico i militari hanno sorpreso il giovane in Via Agostino Casini, al di fuori della propria abitazione seppur costretto a rimanere in casa in quanto sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari. A seguito poi di una perquisizione personale è stato trovato in possesso di 2 gr. di marijuana. I militari, dopo aver segnalato la vicenda alla competente Prefettura, per uso personale di sostanze stupefacenti, è stato poi arrestato.

Era ai domiciliari ma coltivava marijuana. Arrestato un pregiudicato

ROSARNO (RC) – Aveva deciso di trasformare il suo orto di primizie in una coltivazione intensiva di cannabis indica. Giuseppe Furfaro, di 53 anni, ai domiciliari e autorizzato dal Tribunale a coltivare di giorno il suo podere agricolo, è stato arrestato dai carabinieri a Rosarno con l’accusa di coltivazione e detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. All’interno del suo appezzamento agricolo in contrada Carmine del comune della Piana di Gioia Tauro, i militari hanno trovato 3.888 piante dell’altezza media di un metro. La droga prodotta, per un peso totale di 280 chilogrammi, secondo gli investigatori, immessa sul mercato avrebbe fruttato diversi milioni di euro. Furfaro stava scontando una pena detentiva ai domiciliari perché destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare nell’ambito dell’operazione “Gatta nel sacco” che a Rosarno aveva disarticolato una banda di mandanti ed esecutori di rapine in un esercizio commerciale. L’uomo è stato portato in carcere a Palmi.

Sequestrati mezzi a nucleo familiare pregiudicato. Denunciate tre persone

guardia-di-finanza-1REGGIO CALABRIA – Dalla costante attività di servizio scaturiva la denuncia, da parte dei finanzieri del gruppo della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, di alcuni soggetti intenti nella realizzazione di un fabbricato abusivo in cemento armato. Ciò ha scaturito, nei confronti dei responsabili, ulteriori controlli da parte delle Fiamme Gialle reggine, soprattutto di natura economica – finanziaria, che metteva in luce una situazione reddituale ben diversa da quella rappresentata dal fisco.

Le risultanze delle indagini, che hanno avuto come oggetto un pregiudicato reggino ed il suo nucleo familiare, tutti residenti nel rione Ciccarello della città, venivano comunicate alla locale procura della repubblica presso il tribunale di Reggio Calabria, che provvedeva a richiedere il sequestro delle liquidità e dei beni nella loro disponibilità. Accolta tale istanza i finanzieri hanno posto sotto sequestro un parco auto costituito da un motociclo e due autoveicoli pressoché nuovi ed un’ulteriore autovettura rinvenuta nel garage unitamente alle altre, per un valore complessivo di circa trentamila euro. A nulla sono valsi i tentavi di dissimulazione posti in essere dai coniugi anche attraverso l’ausilio dei loro familiari. Le Fiamme Gialle sono riuscite, infatti, a ricondurre la proprietà dei mezzo ai loro effettivi utilizzatori, denunciando oltre ai coniugi, anche il suocero del pregiudicato, che si è prestato quale complice ed intestatario fittizio dei veicoli.