Archivi tag: presentazione libro

Presentato il III vol. del Dizionario storico-linguistico “ARBASHKUAR” (Lingua Arbëreshe comune e comparata)

libro spezzano albaneseSPEZZANO ALBANESE (CS) – E’ stato presentato nella Scuola Secondaria di I grado, dell’ Istituto Comprensivo “Rita Levi Montalcini”, di Spezzano Albanese, il Dizionario didattico, storico-linguistico, denominato “ARBASHKUAR” – vol. III, a cura di Costantino Bellusci e D’Agostino Flavia, su Acquaformosa, Firmo, Lungro, Santa Caterina Albanese, Spezzano Albanese, che rientrano nell’area linguistica del Pollino Calabro – e della Valle dell’Esaro, e sulla lingua albanese. Alla lezione scolastica hanno partecipato, con attenzione e in maniera proficua ed interessata, numerosi alunni, che, dopo aver visionato le slides, hanno avuto una interazione con l’autore al quale gli hanno posto delle intelligenti domande e fanno ben sperare per il mantenimento della loro storia e della loro lingua minoritaria.libro spezzano albanese 2 Alla presentazione, molto ben organizzata e voluta dalla valente e sensibile Dirigente Scolastica, dott.ssa Costabile Rosina, che l’autore ha ringraziato cordialmente, hanno partecipato alcuni Docenti degli alunni; il dott. Armentano Emanuele, collaboratore dell’autore; l’Ispettore emerito del MIUR, dott. Fusca Francesco; il dott. Corino Demetrio, per la qualificata partecipazione, e il dott. Francesco Cosentini, che ha effettuato le riprese video e le foto.

                                                                                        Anna Maria Schifino

Dopo Natale, nuovi appuntamenti al sistema bibliotecario lametino

LAMEZIA TERME (CZ) – Concluse le attività del “Natale in Biblioteca” il Sistema Bibliotecario Lametino riparte con nuove iniziative culturali previste sia a Palazzo Nicotera che in città e nei comuni del circondario con mostre d’arte, incontri con autori, film.

Il prossimo appuntamento è previsto per il venerdì 15 gennaio alle ore 18,00 a Palazzo Nicotera con la presentazione del libro di Daniele Godino “Nascita e avvento del fascismo a Nicastro (1919 – 1926)” , Massimo Iannicelli Editore. Il libro è tratto dalla tesi di laurea dell’autore, giovane imprenditore lametino laureato in Lettere all’Università di Firenze nel 2005. Frutto di un lavoro di ricerca negli archivi storici locali e nazionali lungo e meticoloso, la tesi è stata ora pubblicata e messa al servizio non solo degli studiosi ma di tutti i cittadini lametini perché non vada persa la memoria storica collettiva di un periodo molto importante quale quello dell’avvento della dittatura in Italia nella prima metà del secolo scorso. Discuteranno con l’autore Daniele Godino il prof. Giuseppe Villella e il prof. Antonio Bagnato.

Incontro con Adelmo Cervi per parlare di Costituzione

fratelli CerviCOSENZA(CS)-Giovedì 14 gennaio alle ore 17,30 presso il Teatro dell’Acquario si terrà l’incontro con Adelmo Cervi e la presentazione del libro “Io che conosco il tuo cuore”.Per difendere i valori della Costituzione è necessario fare in modo che non si dimentichi la Storia, che non si dimentichi il perché tanti uomini e tante donne hanno scelto la via della lotta, quella di Liberazione, rischiando la propria vita per affermare quei principi fondanti della nostra Carta: la libertà, l’uguaglianza, la giustizia, la democrazia. Tra le tante e tante figure che per il loro eroismo, spesso per il loro sacrificio, hanno scritto pagine indelebili della storia della Resistenza e della lotta antifascista, una delle più drammatiche è senza dubbio quella dei sette fratelli Cervi, fucilati dai fascisti al poligono di tiro di Reggio Emilia il 28 dicembre del 1943. La loro storia, insieme a quella del padre, Alcide, ha ispirato canzoni, film, libri e poesie. Adelmo Cervi, figlio di Verina Castagnetti e di Aldo, terzo dei sette fratelli, continua a portare avanti attivamente la memoria della propria famiglia e di quella pagina di storia nazionale attraverso l’impegno sociale e culturale e la difesa dei valori della Costituzione.

[Books] Presentazione del Libro “La Profezia del quinto vertice: la prova dei quattro”

Domenica 17 gennaio alle ore 17, presso Fumettomania di Cosenza, si terrà la presentazione del libro “La profezia del quinto vertice, libro I: la prova dei quattro” (edito per Città del Sole Edizioni) primo volume della trilogia fantasy ideata da Marzia Matalone.

Marzia Matalone, giovane autrice reggina laureata in teoria della comunicazione e comunicazione pubblica presso l’Università della Calabria, ha riscoperto, tramite la scrittura creativa, la nostra regione attraverso un nuovo punto di vista, quello fantasy. La profezia del quinto vertice racconta il nostro territorio con gli occhi della giovane Metide, protagonista del libro, mostrandone un lato magico e interessante.

Metide, giovane novizia dei “Magi Guardiani”, congregazione segreta nata allo scopo di sorvegliare e salvaguardare l’equilibrio tra le forze della natura, si ritrova candidata dalla sua mentore al posto di grande sacerdotessa dei “Quattro Vertici” della Tribù. Spinta ad intraprendere, seppure controvoglia, un viaggio di iniziazione che la condurrà al di là dei confini delle sue terre, e incontro ad un destino imprevedibile, la ragazza si troverà ben presto a fare i conti con se stessa e con una serie di eventi del tutto inaspettati.
Alla presentazione saranno presenti, oltre all’autrice, alcuni ospiti del mondo della scrittura e dell’editoria calabrese. L’evento sarà moderato da noi di Nerd30. Al termine della presentazione sarà offerto ai partecipanti un aperitivo con l’autrice. Ingresso Libero.

“Sophie e Lulu – La clessidra magica”, storie per bambini e non solo

TREBISACCE (CS) – Martedi 5 gennaio alle ore 17.00, presso la sede dell’Associazione Culturale Rizoma – Ex Pretura, l’Associazione l’Arte delle Nuvole e l’Associazione Culturale Rizoma, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, presentano il volume Sophie e Lulu – La clessidra magica, opera di Emily Giovazzino.

934116_718718274929712_3976317605553227150_n L’autrice è emergente scrittrice trebisaccese che ha scelto di cimentarsi nella complessa arte della letteratura per l’infanzia. E come lei stessa ha dichiarato “È così bello seguire i propri sogni, spero che li terrete sempre nei vostri cuori per tutta la vita e, ricordate, se ci credete davvero, i vostri sogni non vi deluderanno mai, anzi, col tempo si realizzeranno in misura maggiore rispetto alle vostre aspettative!”

 Emily Giovinazzo, già autrice  nel 2011 e 2012 di due mostre personali alla Biblioteca civica di Rende intitolate “I sogni che non si arrendono” e “Exotic dark tour” che riscossero successo dal pubblico e dalla critica,nel 2014 inizia a scrivere e illustrare storie per i suoi tre bambini e per i loro numerosi amichetti che con grande entusiasmo la spinsero di volta in volta ad inventare nuove fantastiche avventure da narrare.

Le narrazioni prendono spunto da approfondite ricerche di pedagogia generale ed antropologia culturale, finalizzate alla buona crescita morale e sociale del bambino.

Saranno presenti alla presentazione del libro l’autrice e il giornalista del Quotidiano del Sud Andrea Mazzotta. Porterà i suoi saluti anche il sindaco di Trebisacce Franco Mundo.

Anna Maria Schifino

Oggi la presentazione del libro di Silvia Camerino

Presentazione SilviaLAMEZIA TERME Questo pomeriggio,  alle 17.30, a Palazzo Nicotera di Lamezia Terme, nell’ambito del “Nuove Frontiere culturali tra realtà ed immaginazione”, sarà presentato il romanzo “La Profezia del Vento”, scritto dalla giovane autrice lametina Silvia Camerino. Oltre all’autrice saranno presenti Giacinto Gaetano (in qualità di direttore del sistema bibliotecario lametimo), che introdurrà i lavori, Antonio Esposito e Antonio Pagliuso.

 

La vita secondo la FC, il libro dei pazienti e l’affetto dei dottori

Da sx Gino Vespa, Matteo Marzotto, Giuseppe Tuccio, Don armando Augello e Maria Furriolo
Da sx Gino Vespa, Matteo Marzotto, Giuseppe Tuccio, Don armando Augello e Maria Furriolo

Lamezia Terme (CZ) – «Molte persone pensano che questa è una malattia che ti possa abbattere ma non è vero perché ci sono tante cose peggio tipo la cattiveria e l’invidia, questa si che è una malattia grave». Gennaro sale sul palco, ringrazia e legge. Le sue parole sono disarmanti e autentiche: la chiave di volta di un pomeriggio al teatro Costabile (ex Politeama). Gennaro ha otto anni e la fibrosi cistica. La sua è una delle storie raccolte nel libro ‘Respirando la vita. Storie di piccoli e grandi pazienti del Centro Regionale Fibrosi Cistica di Lamezia Terme’.

Il libro è stato curato da Maria Furriolo, psicologa del centro regionale fibrosi cistica di Lamezia Terme. Raccoglie le storie scritte direttamente dai pazienti in cura presso il centro calabrese e dai loro familiari: un’idea nata da una chiacchierata con Giulia. La raccolta è stata realizzata a costo zero grazie al contributo di un gruppo di commercianti e di Adgraphisart/ADG Edizioni di Soverato. Con i proventi, i pazienti si autofinanzieranno per migliorare la degenza in ospedale.

L’evento fatto al teatro di Lamezia Terme non è solo la presentazione di un libro. È il racconto corale di una vita segnata dalla malattia, ma vissuta pienamente. La solitudine di un medico e la denuncia dell’abbandono di un centro di cura calabrese eccellente. L’affaticamento del sistema sanitario e il volontariato in aumento esponenziale. Il presente di chi spera e il futuro della ricerca. La seconda vita che segue a un trapianto.

La malattia e il modo di affrontarla sono stati raccontati da alcuni degli “allegri narratori”, come si copertina respirando la vitadefiniscono gli autori del libro. Il dottore Giuseppe Tuccio, direttore del centro regionale fibrosi cistica di Lamezia Terme, ha aperto la serata conclusa dal noto imprenditore Matteo Marzotto, vicepresidente della Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica – onlus. Oltre a Gino Vespa (paziente fibrosi cistica trapiantato), sono intervenuti Giuseppe Perri, commissario straordinario ASP Catanzaro ed Elisa Gullo, in rappresentanza dell’amministrazione comunale di Lamezia Terme, che ha portato i saluti del sindaco. Don Armando Augello si è detto piccolo di fronte al libro. Il prelato ha ampliato il discorso con riferimenti alla Bibbia e a questioni esistenziali e filosofiche mettendo in luce come, nei pazienti di fibrosi cistica, la diminuzione della salute consente di prendere coscienza di sé e di mettere l’io collettivo a sostegno dell’io singolare. Presenti alla serata, volontari Nu.Vo.La.

 

I volti della FC – La vita secondo la FC [fibrosi cistica, n.d.r.] comincia con un gene difettoso, una ricerca su internet, le lacrime di una mamma. Prosegue con momenti di crisi, cure quotidiane a volte odiate, ricoveri frequenti in ospedale. Ma chiede diritti, «diritto alla vita, all’amore, al lavoro, diritto di avere un centro», dice la dottoressa Maria Furriolo. E si trasforma nella capacità di non lasciarsi sfuggire alcuna occasione per accogliere la vita dentro di sé, nelle forme più svariate.

I volti della FC, alla presentazione del libro, sono stati rappresentati da alcuni degli autori. Gennaro. Giulia che, dopo aver assaporato la libertà, a 9 anni ha scoperto di essere affetta da fibrosi cistica: ora continua a lottare, per chi la ama, per chi non c’è più. Antonino con una poesia e la corsa. Rosa tutto pepe. Vicka, mamma di Jessica, racconta dei dottori-angeli calabresi: «guardano i nostri figli non con occhi pietosi, ma come bambini». Il papà di Stefania legge qualche riga scritta dalla figlia: una volta finite le terapie, si dedica a quello che più le piace.

IMG_20151023_181433Curarsi in Calabria: eccellenza e abbandono – In Calabria, i pazienti possono contare su un centro che ha ottenuto la certificazione ISO 9001 e ha ridotto l’emigrazione sanitaria quasi a 0. Tuttavia, l’accorpamento a pediatria lo fa indietreggiare di decenni e il personale continua a essere precario (4 medici su 6). Il dottore Giuseppe Tuccio, direttore del centro di Lamezia Terme, definisce quella di medici e pazienti una grande famiglia e lascia trasparire il desiderio di ascoltare i pazienti, le loro ansie e le loro paure.

Snocciola i dati dell’eccellenza e quelli dell’incertezza, grida la necessità di assicurare le cure ai pazienti perché «la fibrosi cistica è una malattia seria che non fa sconti e non gliene possiamo fare». Mette a nudo la solitudine di un medico costretto a prendere le decisioni su ogni paziente da solo perché al momento è l’unico medico in Calabria a occuparsi di fibrosi cistica. Il commissario straordinario ASP Catanzaro, Giuseppe Perri, assume il massimo impegno per risolvere i problemi del centro.

Intanto la dottoressa Barbara Vonella, pediatra borsista, dopo 2 anni di precariato e dopo aver rifiutato diverse chiamate fuori regione, va in Lombardia per un posto a tempo indeterminato che la porterà lontano dalla sua famiglia e le lascia l’amarezza di non poter restare con i pazienti calabresi. Durante la serata, si susseguono gli appelli a rimanere nel centro di Lamezia Terme. Ma si può vivere di precariato, senza alcuna progettualità all’orizzonte?

«Ci hanno detto ‘armiamoci e partite’ – racconta il direttore del centro fibrosi cistica regionale – noi abbiamo fatto così, siamo partiti in direzione ostinata e contraria, contro una collocazione logistica infelice, carenze strutturali e funzionali, burocrazia lenta e precariato». I risultati sono arrivati comunque grazie alla dedizione di medici e infermieri: pazienti rientrati dalle altre regioni e passati da 70 a 140, certificazione ISO 9001, complessità di cure (il centro fc, nell’ospedale di Lamezia, è secondo solo al reparto di terapia intensiva), studi pubblicati, collaborazione con gli altri reparti, uso di farmaci innovativi. «Ci hanno armati e siamo partiti – afferma il dottore Tuccio – ma da domani le risposte devono arrivare da altri».

Gino Vespa: la vita dopo il trapianto – Gino Vespa, circa 8 anni fa, ha subito un trapianto di polmoni. La sua voce affastella immagini che arrivano dagli anni ’60 ai giorni nostri. La mamma sempre vicina. I medici che fanno della fc una scelta di vita, come il dottore Mastella. I viaggi della speranza degli anni ‘60. Le mamme sfinite. I loro capannelli per cercare di consolarsi a vicenda. I suoi confronti con gli altri: come fermare la fame d’aria, come gestire la fine e come prepararvi i genitori, gli argomenti di conversazione. I progressi della ricerca e il miglioramento delle cure e dell’aspettativa di vita. L’assistenza e la ricerca da far camminare insieme. La politica: quando vuole, le risposte le trova. «Ogni sera – conclude – fatto l’esame di coscienza, dico grazie a un ragazzo di 17 anni che ha donato i polmoni a respirando la vita 2qualcuno per fargli conoscere la vita».

Matteo Marzotto: non molliamo finché non la vinciamo – L’importanza della ricerca, della comunicazione e del volontariato emergono dalle parole di Matteo Marzotto che ha concluso la serata. Il noto imprenditore è vicepresidente della Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica fondata nel 1997 con il professor Gianni Mastella e con l’imprenditore Vittoriano Faganelli (10.000 volontari, 20 milioni di euro investiti in ricerca e 291 progetti di ricerca e 4 servizi speciali finanziati dal 2002). Racconta degli inizi della Fondazione, della necessità di imparare a comunicare (a partire dal nome cambiato da “mucoviscidosi” a “fibrosi cistica”). Nel 2001 i soldi erano finiti, ma negli ultimi anni, proprio gli anni della crisi, «la Fondazione è cresciuta in modo esponenziale»: oggi i milioni di euro raccolti sono formati da ogni euro ottenuto grazie all’impegno dei volontari.

Sulla sanità, Matteo Marzotto constata una situazione difficile in tutta Italia, anche a Verona, e menziona gli sprechi. Secondo lui, i protagonisti della serata sono «giganti della vita» e il loro libro consente di guardare avanti. L’immagine della sorella Annalisa, del suo rapporto di affetto e di fiducia con il suo dottore, del nipote che oggi pedala in ricordo della zia chiudono il suo intervento.

 

Rita Paonessa

Un libro scritto dai pazienti di fibrosi cistica per raccontarsi e autofinaziarsi, presentazione a Lamezia Terme

Locandina _respirando la vitaLAMEZIA TERME – Un libro scritto direttamente dai pazienti per raccontarsi, far conoscere la fibrosi cistica e autofinanziarsi: è ‘Respirando la vita. Storie di piccoli e grandi pazienti del Centro Regionale Fibrosi Cistica di Lamezia Terme’. La raccolta sarà presentata venerdì 23 ottobre alle ore 17.30 presso il Teatro Costabile (ex Politeama) di Lamezia Terme. L’evento è stato organizzato dal Centro Regionale Fibrosi Cistica di Lamezia Terme con il patrocinio dell’ASP Catanzaro e del Comune di Lamezia Terme. Sarà presente anche Matteo Marzotto, il noto imprenditore, vicepresidente della Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica – onlus.

Dopo i saluti del direttore del centro fibrosi cistica regionale, Giuseppe Tuccio, del sindaco di Lamezia Terme, Paolo Mascaro, e del commissario straordinario ASP Catanzaro, Giuseppe Perri, introdurrà la serata Maria Furriolo, psicologa del centro regionale fibrosi cistica e curatrice della raccolta. Alle testimonianze degli stessi pazienti e dei loro familiari, seguiranno gli interventi di Gino Vespa, paziente fibrosi cistica – trapiantato, Don Armando Augello e Raffaele Gaetano, filosofo. Concluderà Matteo Marzotto, vice presidente della Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica – Onlus.

Il libro raccoglie le storie dei pazienti in cura presso il centro regionale fibrosi cistica e dei loro familiari. Spaccati di vita scritti di loro pugno che aprono una finestra su una malattia cronica grave per la quale non esiste una cura. Tuttavia non scadono nell’autocommiserazione, ma testimoniano la grinta, il coraggio e la voglia di vivere pienamente. Il libro è stato curato dalla psicologa del centro regionale, Maria Furriolo. È stato realizzato a costo zero grazie al contributo di un gruppo di commercianti e di Adgraphisart/ADG Edizioni di Soverato. Con i proventi, i pazienti si autofinanzieranno.

Il centro regionale fibrosi cistica, ubicato presso l’ospedale Giovanni Paolo II di Lamezia Terme, al momento ha in cura circa 140 pazienti (bambini e adulti). Il centro di Lamezia Terme, come centro autonomo è stato aperto circa un anno e mezzo fa (prima la patologia veniva seguita presso il reparto di pediatria dell’ospedale di Soverato). Grazie alla dedizione e alla competenza del personale multidisciplinare, il centro ha ottenuto l’importante certificazione di qualità ISO 9001 e ha visto aumentare il numero di pazienti in cura, rientrati dalle altre regioni, contrastando, quindi, l’annosa questione dell’emigrazione sanitaria.

La fibrosi cistica è la malattia genetica grave più diffusa, solo nel nostro Paese conta oltre 2 milioni e mezzo di portatori sani in grado di trasmettere la malattia ai propri figli. Questa malattia colpisce un neonato su 2500: ogni settimana quattro bambini si scoprono essere affetti da questa malattia per la quale non esiste una cura definitiva. La loro vita sarà segnata da difficoltà a respirare, continui ricoveri in ospedale, aerosol, fisioterapia respiratoria quotidiana, pillole ingerite per digerire. Purtroppo non esiste ancora una cura definitiva, ma i progressi della ricerca fanno sperare confermando l’importanza di finanziarla.

A Bovalino presentazione del libro “Cattolicesimi d’Italia”…un’identità religiosa di Bova

libroBOVALINO (RC) – La locride e Bovalino a essere una fucina inesauribile di cultura e uno dei palcoscenici più ambiti per lo svolgimento di avvenimenti culturali. Proprio qui, che è stata la terra che ha dato i natali a Mario La Cava, Corrado Alvaro, Saverio Strati e tanti altri che hanno portato enorme lustro alla Calabria intera, molti scrittori, poeti e saggisti contemporanei amano presentare le loro fatiche letterarie consapevoli del giudizio attento e severo che li attende. È con questo spirito che l’Associazione di volontariato Auser “noi ci siamo”, che si occupa dei bisogni soprattutto delle persone svantaggiate, e il Movimento politico-culturale “Agave”, da sempre attento e in prima linea quando si parla con il linguaggio della cultura, entrambe di Bovalino Marina (RC), hanno organizzato per il giorno 23 agosto 2015 alle ore 21,00 nel piazzale del Centro Sociale in Via Dromo 2° una serata culturale dedicata alla presentazione del libro del Professore Vincenzo Bova dal titolo “Cattolicesimi d’Italia”…un’identità religiosa, edito dalla Carocci Editore. Moderatore della serata sarà il Coordinatore del movimento politico-culturale “Agave”, l’Avvocato Vincenzo Maesano. Interverranno in qualità di ospiti Caterina Parisi, Don Giovanni Pisciuneri, Paolo A. Graziano, Don Nicola Commisso, mentre le conclusioni saranno affidate all’autore dell’opera. I contenuti del libro sono molto forti e profondi. A conclusione della serata si svolgerà un ampio dibattito sul tema. L’evento, che rientra nell’ambito delle attività culturali predisposte da “Auser” e “Agave”, rappresenta una chiara occasione per riflettere insieme sul mondo cattolico italiano e sulla sua reale dimensione.

Il percorso di Memoria per “Roma città aperta”

FullSizeRenderIl “Magna Graecia film festival”, kermesse rivolta alle opere prime e seconde con una valida lista di ospiti da produttori a registi fino agli attori, dedica spazio anche ad appuntamenti letterari con la presentazione di libri. Nella sua quarta giornata, il festival ospita Simonetta Ramogida, autrice del libro “Roma città aperta”. Un appuntamento che ha visto la presenza dell’autrice affiancata da Vito Annichiarico, meglio conosciuto come il piccolo Marcello protagonista nell’omonimo film. Ed è proprio quest’ultimo, il capolavoro di Rossellini che apre le porte al Neorealismo Italiano, a ricevere attenzione. Non che manchino libri, documentari che parlano di quanto sia fondamentale nel panorama cinematografico mondiale un film come “Roma Città aperta”, ma l’autrice, dopo 70 anni dall’uscita del film, scava nel passato alla ricerca di dettagli con la certezza che ci sia ancora qualcosa da sapere e far sapere. Un lavoro di ricerca quindi, durato cinque anni fatto con attenzione e passione grazie alla collaborazione di Vito Annichiarico che, con altrettanta volontà, ha scavato nel ricordo cercando di donare qualche dettaglio ancora non saputo. I tempi seguiti sono stati quelli di cui si necessitava per distruggere la rimozione che il piccolo Marcello aveva fatto. Confessioni e percorsi di memoria legate agli aspetti più privati e al dietro le quinte del film, il ritrovamento di albumFullSizeRender (1) contenenti foto di backstage del film “Cuore” e di “Domani è troppo tardi”; tutto era vivo e il libro chiedeva di essere scritto. Il senso del suo lavoro, spiega l’autrice, è quello di non dimenticare e di tirare fuori aneddoti rimasti taciuti. La carriera cinematografica di Vito iniziata per caso, da sciuscià all’incontro con Rossellini, che attraversando le strade di Roma lo vede e lo porta con sé; un’esperienza vissuta come un gioco e come possibilità di ricchezza che garantiva un pezzo di pane in una fase in cui vinceva la miseria. La grandezza di Rossellini rintracciabile nel coraggio di girare un film antifascista senza mai citare la parola fascismo, ma donando allo spettatore la realtà senza esasperarla, nel momento in cui il nord Italia era ancora sotto il controllo nazista, nell’aver scavato nella psicologia dei personaggi donando al film un tratto soggettivo oltre che oggettivo. Il libro raccoglie dettagli e curiosità riscontrabili già nell’immagine scelta per la copertina in cui Anna Magnani abbraccia Vito, nel film stretti dal rapporto di madre e figlio, a dimostrazione di quanto un set cinematografico sia un contenitore in cui si creano rapporti di valore affettivo oltre che di lavoro.

di Giada Falcone