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Fortunato Amarelli presidente designato di Confindustria Cosenza

COSENZA – Fortunato Amarelli è il “Presidente Designato” di Confindustria Cosenza per il prossimo quadriennio. Lo ha deliberato il Consiglio Direttivo dell’Associazione che, per come previsto dallo statuto associativo, lo proporrà all’Assemblea dei Soci per la relativa votazione ed elezione. Dopo quattro anni di intenso impegno come massimo rappresentante degli Industriali della provincia, Natale Mazzuca (non rieleggibile per il principio di rotazione obbligatoria delle cariche previsto dallo statuto confindustriale) passerà l’ideale testimone della rappresentanza degli imprenditori cosentini al suo successore nel corso dell’Assemblea Generale dei soci che è stata convocata per metà settembre 2019. 

Natale Mazzuca continua a rappresentare gli interessi degli industriali calabresi nella sua qualità di presidente di Unindustria Calabria, fino alla scadenza del mandato. 

Il nominativo di Fortunato Amarelli è stato sottoposto al voto del Consiglio Direttivo dai componenti la Commissione dei Saggi, Angelo Martino, Giovan Battista Perciaccante e Renato Pastore,  che, dopo una ampia e partecipata consultazione della base associativa, svolta nel corso di più incontri tenutisi nelle scorse settimane, hanno predisposto una articolata e dettagliata relazione: sintesi delle indicazioni, dei suggerimenti e delle aspettative degli imprenditori cosentini per il prossimo quadriennio. Il Consiglio Direttivo, sentita la relazione contenente l’indicazione di Fortunato Amarelli quale Presidente, ha proceduto alla votazione a scrutinio segreto del documento e del nominativo proposto, approvando alla unanimità. 

Il Presidente designato Fortunato Amarelli, 46 anni, è Amministratore Delegato della Amarelli Fabbrica di Liquirizia di Rossano, rappresenta la dodicesima generazione di una famiglia di imprenditori che opera sin dal 1731 nella produzione della liquirizia.

L’azienda presente in oltre 26 Paesi è fra le poche aziende di liquirizia ancora attive nel mondo ed ha contribuito sensibilmente al recupero di una tradizione dolciaria tutta italiana che stava per scomparire, tale recupero è stato possibile anche grazie alla realizzazione del Museo della Liquirizia che nel 2018 è stato visitato da circa 60 mila persone. 
Amarelli attualmente è vicepresidente di Confindustria Cosenza e nel tempo ha ricoperto gli incarichi di Presidente dei Giovani Imprenditori, componente del Comitato di Presidenza di Confindustria Cosenza e Presidente della Sezione Agroalimentare di Confindustria Cosenza e di Unindustria Calabria. 
Si avvicina, quindi, la scadenza del mandato di presidenza per Natale Mazzuca a cui il Consiglio Direttivo ha rivolto un particolare apprezzamento «per l’attività e l’opera svolta nel corso del suo mandato, giudicato propositivo, incisivo e capace di affrontare le mille sfide che si sono presentate nel corso degli anni. Da parte degli associati – hanno sottolineato i dirigenti di Confindustria Cosenza – sono stati manifestati sentimenti di gratitudine per il qualificato e continuo impegno profuso dal Presidente Mazzuca alla guida di Unindustria Calabria e del Comitato per la Coesione Territoriale di Confindustria, e per l’azione che continuerà a garantire nei massimi organi nazionali di Confindustria». 
Felice per l’attestazione di stima ricevuta dai colleghi imprenditori, il Presidente Designato Fortunato Amarelli ha ringraziato il Presidente Mazzuca per il lavoro che ha saputo svolgere nel corso del suo mandato ed ha auspicato «di continuare a lavorare per rafforzare il ruolo dell’Associazione come elemento innovatore del territorio, di interprete e protagonista delle dinamiche socio-economiche del contesto, continuando a guardare in prospettiva, mettendo in campo iniziative ed attività che sappiano affrontare tanto le problematiche congiunturali quanto quelle connesse allo stimolo ed alla creazione di nuove opportunità di mercato». 

Le congratulazioni di Occhiuto

«Le mie più sentite felicitazioni giungano a Fortunato Amarelli, presidente appena designato di Confindustria Cosenza. È nota in tutto il mondo la secolare tradizione del nome Amarelli nell’industria della liquirizia – afferma il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto – Così come l’impegno profuso da Fortunato, brillante  amministratore delegato nella Fabbrica di Rossano, rappresenta un’assoluta garanzia riguardo al ruolo che è stato chiamato a ricoprire in Confindustria. Sono certo che Fortunato Amarelli, già attivo in diverse associazioni di categoria, saprà distinguersi nell’estendere l’esperienza di imprenditore moderno qual è, a una visione innovativa di cui la Calabria ha bisogno. Al nuovo presidente di Confindustria Cosenza, dunque, l’augurio di buon lavoro».

Occhiuto infiamma Lamezia, «La svolta buona per la Calabria»

LAMEZIA TERME (CZ) – Un manifesto per un’altra Calabria, appassionato e concreto, un progetto che non viene definito programma, perché il progetto richiama un’azione creativa, un’azione di idea. Efficace, reale.

Mario Occhiuto fa la sua prima uscita pubblica da candidato alla presidenza della Calabria e di fronte ai migliaia che  sabato 13 aprile sono arrivati da tutta la Calabria ad ascoltarlo nel Centro agroalimentare di Lamezia Terme, una vera invasione, subito infuoca la partecipazione di cui è capace, forte di una visione di governo capace di realizzare ciò che si ripromette di realizzare.

Punto dopo punto, parlando di tematiche che vengono a cascata, un po’ leggendo e un po’ di più a braccio, il sindaco di Cosenza che Forza Italia ha incoronato come uomo della rigenerazione calabrese, si rivolge alle persone e ai loro diritti, bussola al centro di tutto, «perché migliorando il territorio si migliora la vita delle persone che abitano i territori».

«Una svolta è possibile – afferma davanti a una platea che lo ha accolto in maniera commovente – La Calabria deve ripartire da un progetto nuovo. Il nostro progetto di Calabria, la nostra idea di Calabria»

»Un progetto di Regione ispirato alla sostenibilità ambientale, all’economia green, all’economia della conoscenza e al recupero del protagonismo delle identità territoriali, con Città e Comuni chiamati finalmente a svolgere il ruolo di attori dello sviluppo locale»

«Un progetto che assegni alla bellezza il valore di asset strategico della nuova Regione puntando su una nuova riconoscibilità internazionale della Calabria. Ho quindi una proposta nuova da sottoporre all’attenzione dei calabresi, a coloro che si riconoscono nei partiti della coalizione di centro destra, a cominciare da Forza Italia, ma anche a tutti coloro che, pur non riconoscendosi nei partiti, vogliono diventare protagonisti della costruzione di una nuova Calabria»

Una proposta nuova soprattutto nel metodo.

«Il punto di partenza è rappresentato dalle identità e dai territori. «Io intendo aprire la Regione – dice Occhiuto – al protagonismo dei territori e dei suoi Comuni. La svolta nel metodo che intendo assumere è precisa. La politica regionale sinora è stata costruita non sui territori ma sui bisogni, spesso addirittura primari, delle persone, degli individui che vivono quei territori. Ma non si trattava di un’attenzione alla persona, cosa che sarebbe stata in sé apprezzabile. Era poggiata su una strumentalizzazione politica del bisogno, dal posto di lavoro, alla pensione, addirittura alla prenotazione di visite mediche, fino al finanziamento dell’impresa di famiglia. Questa concezione proprietaria dell’elettorato è alla base del disastro economico e soprattutto culturale della Calabria. L’idea che mi sento di proporvi riguarda una svolta nel metodo d’approccio alla questione Calabria: ripartire dai territori e dai progetti sui territori. Lavorando sul territorio con progetti specifici noi miglioriamo non solo la fisicità dei territori ma le condizioni di vita delle persone sui territori. A partire della consapevolezza dei propri diritti di cittadinanza. Puntando su grandi progetti e su grandi opere capaci di  trasformare la Calabria nella Regione disseminata di progetti opere d’arte».

«Mi piace chiamarla un’azione di sistema, legata alla svolta ecologica, una grande stagione culturale e progettuale per una ricostruzione dell’immaginario sulla Calabria». 

Foto dal profilo Facebook Mario Occhiuto

 

Marano Marchesato, decaduto il presidente del consiglio comunale

MARANO MARCHESATO (CS) – Decade il presidente del consiglio Comunale di Marano Marchesato, Vincenzo Mario Morrone, dopo che i consiglieri di minoranza Serafino Conforti, Ida Guido, Raffaele Guido, Vincenzo Greco e, in qualità di cittadino Tonino Belmonte, avevano presentato la richiesta di decadenza per il Sindaco e per lo stesso Presidente del Consiglio Comunale per incompatibilità. Il primo perché aveva il fratello come Amministratore del condominio di bene in parte (70%) del Comune, il secondo perché aveva ricevuto incarichi come Ingegnere dello stesso Comune. Dopo aver presentato la richiesta in Consiglio Comunale senza nessuna risposta hanno avviato la procedura prevista ricorrendo al Tribunale.

La sentenza, pubblicata il 03.04.2019, ha stabilito la decadenza del Presidente del Consiglio mentre, essendosi dimesso il fratello del Sindaco, è stata rimossa la causa della sua incompatibilità.

«La sentenza secondo il nostro parere ristabilisce un minimo di regole visto che, il Sindaco, per come interpreta di fatto la sentenza ha violato per tanti anni le norme, visto che il fratello occupava l’incarico da oltre un decennio, ha dovuto rimuovere la causa dell’incompatibilità, ed è decaduto il Presidente perché non si possono avere incarichi dallo stesso Comune dove si esercita la condizione di Consigliere Comunale. Non una soddisfazione a metà visto che per il Giudice erano entrambi incompatibili. Per il prosieguo valuteremo se ricorrere alla sentenza visto che la incompatibilità c’era anche al momento della candidatura. Non è facile ristabilire regole calpestate ma proseguiremo per ogni settore la nostra azione convinta, di controllo e stimolo. Ci sono tanti aspetti e tante questioni da sanare e con la dovuta perseveranza le affronteremo tutte nelle sedi previste e necessarie», hanno dichiarato i consiglieri di minoranza.

Upi, presentati 60 progetti cantierabili nella provincia di Cosenza

COSENZA – «Ci siamo assunti l’impegno di aderire al monitoraggio effettuato dall’UPI sui progetti cantierabili per mettere in sicurezza le nostre strade provinciali e su 105 progetti censiti complessivamente dalle Province calabresi, ben sessanta sono stati presentati dal nostro Ente grazie alla professionalità e all’impegno del Settore Viabilità».

Queste le parole di Franco Iacucci, a commento proprio dell’iniziativa dell’UPI che ha inviato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri l’elenco dei “mille progetti delle Province” chiedendo al Governo gli strumenti finanziari per mettere in sicurezza il Paese.

«Si tratta – ha spiegato il Presidente della Provincia – di progetti di manutenzione straordinaria e/o di adeguamento sismico che interessano viadotti, ponti, strade, gallerie e cavalcavia, immediatamente cantierabili se finanziati entro il 30 giugno 2019 o altrimenti cantierabili nel 2020, per un importo di circa 122 milioni di euro: «interventi importanti che, se finanziati dal Governo nazionale, avranno il doppio vantaggio di garantire la sicurezza della viabilità provinciale e di portare lavoro sul nostro territorio».
Il Presidente Iacucci punta proprio sulla dichiarata volontà del Governo di sbloccare i cantieri per favorire la crescita del Paese: «se c’è una volontà reale del Governo in tal senso, l’occasione migliore è a portata di mano ed è quella presentata dalle Province per il tramite dell’UPI, con 1561 progetti cantierabili su tutto il territorio nazionale per un fabbisogno totale di 2 miliardi e 318 milioni di euro che attendono solo di essere finanziati», la chiosa.
Le Province italiane si presentano dunque come possibile volano di sviluppo per il Paese e, in questo senso, «la Provincia di Cosenza – che è la più estesa d’Italia in termini di territorio e quindi di viabilità e infrastrutture – dal Sud, con i suoi progetti e le sue professionalità, può offrire un contributo prezioso all’intera Nazione».

La proposta di Perrotta e Di Natale a Conte: «Consiglio dei ministri a Paola»

PAOLA (CS) – Il sindaco di Paola, Roberto Perrotta, e il presidente del consiglio comunale, Graziani di Natale, hanno indirizzato una lettera al premier Giuseppe Conte per rivolgergli la proposta di scegliere, quale sede per tenere l’annunciato Consiglio Dei Ministri in Calabria, la Città di Paola, terra di San Francesco.

La lettera:

«Gentilissimo Presidente,
Le scriviamo dopo aver appreso della Sua volontà di convocare un Consiglio dei Ministri in Calabria. L’iniziativa,oltre che essere lodevole per i tanti problemi presenti nella nostra Regione, rappresenta un’occasione unica per la Città di Paola (Cs).
Come Lei saprà Paola è la Città di San Francesco patrono della Calabria. Quest’anno ricorre il V Centenario dalla sua canonizzazione e sarebbe davvero un bel segnale scegliere la Città di Paola quale sede per tenere l’annunciato Consiglio dei Ministri.
Crediamo sia il giusto riconoscimento per una Regione in cui ndrangheta e malaffare troppo spesso offuscano la terra natale del Santo dei miracoli patrono della nostra Calabria.
Siamo certi che Lei coglierà il senso e l’importanza del mio invito.
Voglia gradire i nostri più cordiali saluti.»

Olympic Rossanese, presa di posizione dei giocatori

ROSSANO (CS) – Come riportato da Stadioradio.it, è arrivata in queste ore la dura presa da parte dei posizione dei giocatori dell’Olympic Rossanese a seguito degli episodi degli ultimi giorni relativi a una frattura fra il presidente e alcuni calciatori, quali il capitano Vito Zangaro, messo fuori rosa.

Questa la nota dei giocatori rossoblù:

«A distanza di due mesi ci ritroviamo di nuovo a comunicarvi che la situazione economica è diventata ancora più insostenibile.
In primis abbiamo il dovere di dire e sottolineare che la squadra tutta è riuscita ad andare avanti e raggiungere importanti risultati solo e soltanto grazie al sostegno della città di Rossano e alla vicinanza quotidiana della “BRIGATA BIZANTINA”, che con passione e caparbietà, si è fatta carico, da sola, delle spese dell’intera squadra, diventando, in questi mesi, unica nostra fonte di sostentamento.
Dissociandoci dunque, per l’ennesima volta, dal PRESIDENTE, in quanto non ha mai mantenuto le innumerevoli promesse fatte e soprattutto non avendo mai fornito il sostegno adeguato, anche a livello morale;
Sostegno imposto, dal 5 Agosto, dal ruolo da lui ricoperto volontariamente! Non solo. Avendo sempre nei nostri confronti un atteggiamento prepotente e mai costruttivo, non giustificato dalla carica da lui ricoperta, perché prima di essere calciatori e tesserati, siamo uomini e padri di famiglia e perciò qualsiasi problematica o incomprensione, va sempre affrontata con RISPETTO.
Chiediamo, ancora una volta, al Presidente un passo indietro per permetterci di trascorrere questi due mesi in serenità.
Vogliamo quindi che non vengano più fatte e pubblicate comunicati o interviste. Viste anche le ultime dichiarazioni, non abbiamo intenzione di accettare i suoi provvedimenti a carico di noi tesserati, né ora nè mai, in quanto, una persona che non ha mai rispettato gli impegni presi non ha il diritto di parlare di noi, dei nostri nomi e delle nostre reputazioni.

Vogliamo gestire noi o eventualmente tramite i nostri tifosi, gli incassi domenicali casalinghi, perché lo stadio pieno è solo e soltanto frutto dei nostri sacrifici e dei nostri sudori che quotidianamente buttiamo in campo. Vogliamo, per ultimo, che il Presidente non presenzi più in panchina durante le gare, poiché per noi il campo e gli spogliatoi sono un luogo sacro, dove condividere passione, rispetto e serietà, tutti valori che ormai non riscontriamo nel nostro Presidente.
Restiamo con la speranza che queste parole, tocchino l’umanità del Presidente e vengano accolte dal suo cuore, perché a parlare e a scrivere sono solo 20 ragazzi che amano quello che fanno e che soprattutto non vogliono svegliarsi, insieme alla Città, da questo sogno!».

 

 

Il senatore Nicola Morra eletto presidente della Commissione parlamentare Antimafia

ROMA – Il senatore calabrese Nicola Morra, del Movimento 5 Stelle, è’ stato eletto stamane con 30 voti a suo favore presidente della Commissione parlamentare antimafia.

Nella seduta odierna, tenutasi per la prima volta a Palazzo San Macuto, il calabrese Morra ha ottenuto più voti di Piero Grasso, ex magistrato e già presidente del Senato nella scorsa legislatura. Grasso ha ottenuto 13 voti. 

 

Unical, il prof. Luigi Filice eletto presidente nazionale Andisu

 ROMA – Il prof. Luigi Filice, Prorettore delegato al Centro Residenziale dell’Università della Calabria, è stato eletto all’unanimità presidente nazionale dell’Andisu, l’associazione degli organismi per il diritto allo studio universitario.

Al Consiglio Nazionale, tenutosi a Roma il 6 novembre, ha preso parte l’on. Lorenzo Fioramonti, Vice-Ministro presso il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, che ha assicurato il suo impegno diretto su alcuni temi molto cari agli Enti per il Diritto allo Studio, primo tra tutti l’eliminazione dell’odiosa figura dell’idoneo non beneficiario di borsa.

L’Andisu comprende 32 organismi per il diritto allo studio, con una copertura di tutte le Regioni italiane, e, attraverso i suoi membri, assicura il supporto a oltre 150.000 studenti all’anno, fornendo 17 milioni di pasti e gestendo, direttamente, più di 36.000 posti letto sul territorio nazionale.

«Sono felice per la mia Università”, dichiara il prof. Filice, “quello dell’Andisu è un riconoscimento al lavoro fantastico svolto, per il diritto allo studio, al Centro Residenziale. Peraltro, già in passato il prof. Brandmayr, mio predecessore, aveva ricoperto la carica di presidente. Oggi il diritto allo studio non è solo l’erogazione di borse e spero di dare un impulso a livello nazionale, insieme al mio comitato esecutivo, diffondendo buone pratiche e interloquendo con tutti gli stakeholder che rendono possibile l’affermazione dello studio come leva di libertà e di successo».

Acri, Michele Torchiaro è il presidente. Molinari dg

ACRI (CS) – In casa Acri si è ufficialmente conclusa questa sera la gestione commissariale. Leonardo Molinari, come preannunciato il giorno del suo insediamento, ha provveduto in tempi brevi a costituire la nuova società.

Al via i lavori della nuova società

E così, durante l’assemblea che si è tenuta in serata, presieduta dallo stesso Molinari, i tanti soci presenti hanno individuato come presidente della nuova Associazione Sportiva Dilettantistica F.C. Calcio Acri l’imprenditore acrese Michele Torchiaro. 
Il nuovo numero 1 del club, dopo aver ringraziato i soci per la fiducia ed il commissario Molinari per il lavoro svolto, ha accettato l’incarico. Il commissario uscente Leonardo Molinari ricoprirà il ruolo di direttore generale. 

I componenti 

Nel nuovo gruppo dirigenziale figureranno anche, la carica di vice presidente, Valerio Curto, Gino Maiorano, Piero Arciglione, Enzo Pellicorio, Giuseppe Decò.
Il ruolo di segretario – tesoriere verrà ricoperto da Elio Lamirata, Il direttore sportivo sarà Angelo Siciliano, mentre Alessandro Benedetto sarà il responsabile del settore giovanile. 

Nel nuovo gruppo direttivo figurano anche i soci Enzo Ferraro, Luigi Milordo, Mario Sposato, Michele Bertelli e altri nomi che si aggiungeranno nelle prossime ore. 

Presenti all’assemblea, tra i tanti, anche l’ex presidente Santo Falcone ed, in rappresentanza della tifoseria Andrea Caruso, Pino Conforti e Luigi Fusaro. 

L’area comunicazione e stampa sarà gestita dai giornalisti Francesco Spina e Gianluca Garotto.

Definite le “cose formali”, i rossoneri devono ora buttarsi a capofitto sul campionato. C’è una stagione, e una categoria, da salvare. Domenica pomeriggio al “P. Castrovillari” arriva la vice capolista Corigliano. Sognare è lecito. 

In fiamme azienda vice presidente Confagri

ROCCA DI NETO (KR) – Il capannone di un’azienda agricola di Rocca di Neto di proprietà di Alberto Caputi, vice presidente di Confagricoltura Calabria e presidente di Confagri Crotone, è stato devastato da un incendio. Il rogo, divampato ieri sera, ha distrutto circa 800 rotoballe di fieno e due mezzi agricoli che si trovavano parcheggiati nel capannone.

Accertamenti dei carabinieri

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del Comando provinciale di Crotone che sono stati impegnati per tutta la notte nelle operazioni di spegnimento dell’incendio della struttura, al confine tra i territorio di Rocca di Neto e Strongoli. Non è stato trovato alcun elemento che lasci pensare al dolo. Sull’accaduto indagano i carabinieri della stazione di Rocca di Neto per accertarne le cause.