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Cosenza, partita la corsa alla presidenza della Provincia

COSENZA – Nel Partito Democratico si invoca un candidato unico che possa godere di un sostegno unanime nei diversi consigli comunali del territorio. La corsa alla presidenza della provincia è ufficialmente partita, dopo la decisione del facente funzioni Graziano Di Natale di convocare i comizi elettorali e di dare così il via alle danze. Si voterà il 29 gennaio. Tra i democrat, una volta tanto, si cerca di abbattere le divisioni, almeno sulla carta. In pole per la prestigiosa carica c’è il sindaco di Aiello Calabro Franco Iacucci, collaboratore di Oliverio, una vita trascorsa all’interno delle istituzioni a tutti i livelli. La sua candidatura sarebbe anche un segnale di attenzione verso gli amministratori dei piccoli comuni. consigliere provinciale uscente, Iacucci è un profondo conoscitore dei territori ma anche degli apparati burocratici di Piazza XV Marzo. Ed è un uomo di partito, a disposizione del partito. Una boutade invece, la candidatura di Marcello Manna. Al sindaco di Rende non manca l’ambizione, ma la sua storia politica non gli consente di intercettare i consensi necessari a vincere. Sulla sponda opposta Mario Occhiuto non ha ancora rinunciato all’idea di candidarsi, ma vuole verificare i numeri prima di sottoporsi ad una eventuale bocciatura. E i numeri, ad oggi, non lo mettono al riparo da una sconfitta. Per questo il sindaco di Cosenza è ancora molto defilato.

Cosenza, partita aperta per la presidenza del Consiglio

COSENZA – Meglio tardi che mai verrebbe da dire. C’è voluto più di un mese per condurre le verifiche sul voto amministrativo e procedere alla proclamazione degli eletti a Palazzo dei Bruzi. Nessuna sorpresa dall’Ufficio Centrale Elettorale, presieduto da Maurizio Pancaro. Adesso che la composizione del consiglio comunale è stata ufficializzata, entro la prossima settimana si procederà alla prima riunione dell’assise. Dopo la nomina dell’esecutivo, gli occhi saranno puntati sulla elezione del presidente del Consiglio. La carica, ricoperta nella passata consiliatura da Luca Morrone, è ambita da Francesco Spadafora, primo degli eletti con oltre novecento preferenze, esponente di Forza Italia. Ma il ruolo di guida dell’assise lo rivendica anche Michelangelo Spataro in ragione della lunga esperienza vantata tra i banchi del consiglio. Spataro peraltro è anche vicepresidente uscente. Non sarà facile trovare la quadratura del cerchio in seno alla maggioranza e non è escluso che dalla votazione possa venire fuori qualche sorpresa come il nome del giovane avvocato Giuseppe D’Ippolito. Con ogni probabilità l’opposizione sceglierà una donna per il ruolo di vicepresidente. Sarà quindi ballottaggio tra Francesca Cassano e Bianca Rende.

Cristofaro Russo è il nuovo presidente dell’associazione Uni.ca

russophRENDE (CS) – È Cristofaro Russo il nuovo presidente scelto dai soci dell’associazione cariatese presente all’Università della Calabria. «Rappresentare e tutelare gli interessi dell’intera popolazione studentesca è uno dei “must” della nostra associazione- fanno sapere i membri dell’associazione». Il neo presidente Cristofaro Russo anche membro dell’associazione “Risveglio Ideale” fondata e presieduta dall’On. Angela Napoli ed è stato candidato per la prima volta alle scorse elezioni studentesche per il Centro Sportivo Universitario ricevendo 1127 preferenze

Giornalisti, morto Antonio Soluri padre presidente ordine

CATANZARO – Si è spento a Catanzaro, all’età di 91 anni, Antonio Soluri, padre del giornalista Giuseppe Soluri, direttore del Giornale di Calabria e presidente dell’Ordine dei giornalisti della Calabria. Lo rende noto l’Ordine dei giornalisti precisando che per espressa volontà del defunto, si dispensa da qualsiasi partecipazione al lutto. Profondo cordoglio, a nome di tutti i giornalisti calabresi, viene espresso dai Consigli regionali dell’Ordine e del Sindacato giornalisti della Calabria, che si stringono attorno a Giuseppe Soluri ed alla famiglia tutta. Al presidente Soluri vanno le condoglianze da parte di ottoetrenta.it.

Eletto il nuovo Presidente del Sistema Bibliotecario Vibonese: Giuseppe Condello

VIBO VALENTIA – Nei giorni scorsi si è svolta l’Assemblea dei Sindaci del Sistema Bibliotecario Vibonese, l’organismo di indirizzo dell’associazione omonima che comprende più di 20 Comuni nella provincia. Punto cardine della riunione l’elezione del nuovo presidente che doveva subentrare al Sindaco di Rombiolo Giuseppe Navarra, il cui mandato risultava scaduto in base al principio di rotazione. Dunque, a grande maggioranza è stato eletto Giuseppe Condello, primo cittadino di San Nicola da Crissa, Comune che aderisce al sistema da più di due decenni.

Inoltre, nel corso della riunione è emersa l’esigenza di rivedere lo statuto per adeguarlo ai nuovi compiti e per assicurare al sistema stesso gli strumenti operativi ed economici necessari all’attività culturale. Del resto, in attesa dell’istituzione dell’Area Vasta, il Sistema Bibliotecario è di fatto l’unico organismo culturale pubblico capace di operare efficacemente al livello territoriale.

Il nuovo Presidente, pertanto, ha assicurato tutto il proprio impegno affinchè il sistema possa continuare a sviluppare importanti iniziative di promozione culturale, in sinergia con i Comuni locali. Condello, inoltre, ha sottolineato con forza l’importanza del presidio culturale di Santa Chiara, divenuto ormai la prima biblioteca pubblica calabrese per servizi, qualità e quantità delle raccolte documentarie, in grado di attivare almeno 100.000 presenze annuali.

 

 

 

 

Lotti tiene a battesimo la consulta dei sindaci del Pd

CATANZARO – Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Luca Lotti, tiene a battesimo la Consulta dei sindaci del Partito democratico. Il terzo organismo collegiale del partito guidato dal segretario regionale Ernesto Magorno – costituito dopo le Consulte di legalità e sanità – si è insediato questo pomeriggio nella Casa delle Culture della Provincia di Catanzaro. Un appuntamento importante che coincide con la visita del premier Matteo Renzi, stamattina a Mormanno e Cosenza, e che secondo Lotti non è affatto casuale. “I sindaci hanno un ruolo e un compito importante per il Pd e per la politica – ha detto Lotti – siete la nostra linfa, la nostra base, i primi ascoltatori del territorio. Il sindaco è il punto di riferimento, il primo cittadino anche di quelli che non l’hanno eletto. Siate sentinella importante, il Governo vi è vicino”. La Consulta dei sindaci del Pd sarà guidata da Anna Maria Cardamone, primo cittadino di Decollatura: “Questo organismo deve essere capace di rrobustire il dialogo tra istituzioni e realtà territoriali – ha affermato Anna Maria Cardamone -. Sta a noi riuscire a trovare la formula giusta per farla funzionale, e non farne una camera di compensazione di interessi che non trovano spazio. I cittadini e le loro istanze vengono prima di tutto”. A fare gli onori di casa Enzo Bruno, nella duplice veste di segretario provinciale del Partito democratico di Catanzaro e presidente dell’Ente intermedio del Capoluogo di Regione. Bruno saluta il sottosegretario Lotti definendolo “amico della Calabria”. Sono i fatti e la costante presenza nella nostra regione a suggerire una grande attenzione ai calabresi di Lotti che “non manca di ascoltare, sostenere e dare risposte alla Giunta regionale, ai consiglieri e alla deputazione in campo per risolvere i problemi atavici di una terra per troppo tempo marginalizzata. Ed è significativo – dice Bruno – che Lotti sia qui per tenere la Consulta dei sindaci, il terzo organismo collegiale costituito dal Pd per riaprire il confronto con i cittadini. Anche nella visione della nuova Area Vasta i sindaci sono i protagonisti della sfida che abbiamo davanti: cambiare la Calabria. Per troppo tempo siamo stati considerati un peso piuttosto che una risorsa: il premier Renzi ha il grande merito di aver rimesso lo sviluppo della Calabria in cima all’agenda politica. Questa mattina a Mormanno ha ripreso e rilanciato i grandi temi dell’agroalimentare, del porto di Gioia Tauro e dell’alta velocità come opportunità di crescita per agganciare la Calabria all’Europa. Rappresentiamo la Calabria pulita, quella che lotta per la legalità e contro le mafie, per una sanità giusta, per un futuro migliore accanto al segretario regionale Magorno e il presidente Oliverio. Da qui – conclude Bruno – vogliamo ripartire per il nostro grande riscatto”. Al tavolo della presidenza anche il presidente del consiglio regionale Nicola Irto che plaude alla costituzione della Consulta come “possibilità di un partito che riesce ad incontrarsi di nuovo, a confrontarsi, soprattutto con la parte di frontiera”. Parlando con i sindaci dei ruolo, della funzione e delle attività dei sindaci il pensiero di Irto corre ai tanti amministratori che anche nelle ultime ore sono stati colpiti da intimidazioni: la Consulta dei sindaci vuole amplificare la loro voce e fare quadrato attorno alle tante battaglie per la legalità. “Stasera si insedia la terza consulta tematica del Pd – ha aggiunto il capogruppo del Partito democratico in consiglio regionale –  la scelta della guida è ricaduta su un sindaco donna, caratterizzando in positivo il Pd che decide di occuparsi delle amministrazioni e dei sindaci, primo elemento di frontiera e livello di ascolto”. Tra gli interventi quello del sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, del collega di Pizzo Gianluca Callipo, di Castrovillari Mimmo Lo Polito, e di Satriano, rappresentante dell’Anci piccoli Comuni, Michele Drosi; ma anche quello del presidente della Consulta della sanità, Leofranco Rizzuti. A parlare dei sindaci “presidio del territorio” anche il segretario regionale del Pd, Ernesto Magorno, che li definisce anche “servitori dello Stato”. “Le consulte servono a dare voce ai cittadini,  non sono inutili organismi ma i aiutano a ritrovarci uniti e non a coprire inutili caselle – dice Magorno –L’idea della Consulta nasce proprio  come una mediazione tra i sindaci, le proposte e il governo della regione. Un grande partito come il nostro deve avere il coraggio di assumersi le proprie responsabilità: dobbiamo fare in modo che il Pd sia unito in ogni territorio della nostra regione e sono i sindaci per primi a dover alimentare unità. I rappresentanti istituzionali hanno il dovere di indicare la strada dell’unità e il rispetto delle regole”. Il segretario regionale democratico ha anticipato la costituzione di altre due consulte: la prima sulla agricoltura, che sarà costituita da Nicodemo Oliverio, e la seconda sulle infrastrutture. “Procederemo quindi a fare gli stati generali del Pd – conclude Magorno e e chiederemo a Matteo come segretario nazionale del Pd di presiedere. Il  vuole camminare unito perché unito ce la farà”. “Oggi è stata una bella giornata, ha segnato concretamente quello che è l’impegno del Governo nazionale per la Calabria – ha detto il presidente Oliverio -. Si apre una fase impegnativa che ci dovrà vedere dispiegare una azione di governo che non ripeta gli errori del passato:  abbiamo bisogno di costruire una forte sinergia la Giunta e il sistema delle autonomie locale, i comuni e le forze sociali. La sfida che abbiamo davanti è difficile, la vinceremo se ognuno, chiamato a fare la propria parte per crescita, sarà consapevole di questa responsabilità. Che non significa ‘pensiero unico’, ma confronto e poi sintesi, per decidere e andare avanti”.

Sarà un segno del destino, ma non è un caso che Renzi sia stato in Calabria il giorno dell’insediamento della Consulta dei sindaci Pd. Parola del sottosegretario Luca Lotti che assicura: “Non siamo venuti a farci vedere, ma siamo venuti a portare un idea diversa che c’è nei confronti della vostra regione”. Lotti si complimenta con Magorno per la scelta di istituire le consulte come “strumento per mettere attorno ad un tavolo coloro che vogliono discutere”. Parla anche di sanità, dimostrandosi informato su quanto accade in questi giorni per via del provvedimento sulla riorganizzazione della rete ospedaliera: “Il commissario alla sanità Scura non risponde a Lotti o a Gelli, ma deve rispondere ai calabresi, al ministro e al governo”. “Se ci sono problemi, come è chiaro che ci siano, mi farò carico di riferirlo al ministro Lorenzin”, ha aggiunto Lotti. Poi è tornato sull’importanza del ruolo del sindaco che con il proprio modo di fare, il realizzare quelle che sembrano promesse ma diventano fatti concreti, restituisce credibilità alla politica.

Nico D’Ascola: L’omicidio stradale punirà le condotte sconsiderate (AUDIO)

ROMA – «L’omicidio stradale diventa una fattispecie autonoma, ossia non è più un reato aggravato da tutta una serie di circostanze che determinavano un incremento sanzionatorio». Lo dichiara il presidente della Commissione Giustizia del Senato, Nico D’Ascola nel corso di un’intervista a Radio Sound. «Adesso è un reato che può arrivare fino a 18 anni di reclusione nel caso in cui concorrano ulteriori circostanze aggravanti. Già come ipotesi base, quindi come reato autonomo, è disciplinato prevedendo pene che sono cospicue e che possono arrivare fino a 10 – 12 anni a secondo della diversa strutturazione della fattispecie. Inoltre, l’assunzione di droga ovvero di alcool comporta in un certo senso la possibilità di ipotizzare che l’elemento soggettivo non sia più la colpa ma la cosiddetta sconsideratezza, ossia un elemento soggettivo intermedio tra il dolo e la colpa che ricorre tutte le volte in cui il soggetto abbia creato in maniera addirittura volontaria, come ipotesi di base, una situazione di pericolo del tutto intollerabile. Una situazione di pericolo dalla quale è prevedibile il verificarsi di fatti gravemente dannosi nei confronti degli altri cittadini. Il soggetto – prosegue D’Ascola- che si pone alla guida in un’automobile in condizioni alterate da droga ovvero da alcool, realizza un fatto che già di per se stesso è punibile. Fatto di base che è intenzionale perché assumere droghe ovvero sostanze alcoliche è un fatto volontario non è un fatto colposo. E’ colposo l’evento morte della persona la quale in queste condizioni essendo stato investito perde la vita a causa di questa condotta sconsiderata. Non soltanto ubriacarsi o drogarsi  ma in più porsi alla guida di un’autovettura determina una condotta la quale ha un’altissima efficacia preventiva quanto al verificarsi di eventi dannosi a carico di terzi soggetti. Per questo condotte di questo genere non possono essere valutate secondo i parametri tradizionali del semplice reato colposo ma diventano delle condotte caratterizzate da un livello di accettazione volontaria del rischio talmente intollerabile da meritare di essere qualificato come sconsideratezza. Quindi – conclude il presidente – non una semplice colpa, ma una colpa estremamente intensa e differenziata dalle categorie aggravate tradizionali della colpa come la colpa con previsione o la colpa grave».

Visita di Mattarella in Calabria. Oliverio: “Data solenne per la regione”

Oliverio e MattarellaCATANZARO “La presenza del Presidente Mattarella è un’importante segno di attenzione verso la nostra terra e costituisce per noi motivo di orgoglio e di fiducia. Oggi è una giornata particolare e una data solenne per la Calabria. Anche i calabresi finalmente hanno la loro prima casa. Abbiamo dovuto attendere la decima Legislatura perché anche la Calabria si dotasse di una sede unica degli uffici regionali. La Cittadella, pur se è stata una scelta avvenuta in maniera contrastata e tardiva, costituisce un valore in sé e rappresenta un primo atto di riforma regionalista”. Lo ha detto il governatore della Calabria Mario Oliverio a Catanzaro in occasione dell’inaugurazione della Cittadella regionale di Germaneto alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “E’ un atto di riforma perché è, innanzitutto, una buona pratica di spending review. Cinque milioni di euro annui invece che essere impiegati per il pagamento dei canoni di locazione possono essere utilizzati per investimenti e servizi. E’ un atto di riforma perché favorisce l’elevamento del tasso di efficienza e trasparenza dell’attività amministrativa La Cittadella sarà necessariamente il luogo che simboleggia un regionalismo capace di interpretare e rappresentare la domanda dei diritti e dei bisogni che oggi sono assai diversi da quelli che irrompevano sulla scena storico-sociale al tempo in cui le Regioni sono nate. In Calabria, la nascita della Regione ha rappresentato una scelta divisiva – ha continuato – e a distanza di quasi mezzo secolo l’eco di quelle lacerazioni è ancora presente. Un dualismo che per decenni ha sacrificato ad una condizione di sottosviluppo vaste aree meridionali ed oggi costituisce uno dei limiti strutturali alla crescita ed alla capacità competitiva dell’intero Paese. Ora lo scenario è mutato. Il mutamento dello scenario economico, sociale ambientale a livello globale impone la ricerca di un modello di sviluppo sostenibile del quale il Sud può costituire un punto di forza. Il Meridione è la chiave per una nuova dislocazione del nostro Paese e dell’Europa nel rapporto con la vasta area del sud del Mediterraneo. Candidiamo la Calabria ad essere una piattaforma avanzata al servizio dell’area del Mediterraneo e a svolgere la funzione di importante porta di accesso per l’Europa continentale. Preoccupa, però, il riemergere di spinte nazionaliste e di Mattarella sindaci presentisentimenti antieuropeisti. Il nostro auspicio è’ quello che i muri si abbattano e non aumentino, anche per questo siamo in prima linea nelle attività di assistenza e di accoglienza dei flussi di immigrazione che da Sud e da Oriente si rivolgono verso l’Europa. Il precedente di una visita del Presidente della Repubblica alla Regione Calabria risale a quando Carlo Azeglio Ciampi si è recato a Reggio Calabria, a Palazzo Campanella, per rendere omaggio alla salma del Vice Presidente del Consiglio Regionale onorevole Fortugno. La presenza e le parole del Presidente Ciampi furono il messaggio più forte a sostegno dello sdegno e della reazione che la Calabria democratica ha manifestato per respingere il drammatico attacco mafioso. E’ trascorso un decennio nel quale grazie all’impegno degli organi inquirenti e della magistratura sono stati inferti efficaci e duri colpi alle organizzazioni criminali mafiose. Per ultimo, questa mattina, con l’arresto di due superlatitanti nella Piana di Gioia Tauro. Un sentito ringraziamento rivolgo alle forze dell’ordine, al Procuratore ed alla Procura di Reggio Calabria. La mafia anche in questi anni non è stata silente. Ha fatto sentire ripetutamente il peso delle minacce e delle intimidazioni”.

Mattarella e OliverioMario Oliverio ha consegnato al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il “Pitagora” d’argento, opera realizzata per l’occasione dal maestro orafo crotonese Michele Affidato. La scultura, in argento, raffigura il filosofo e matematico Pitagora, fondatore nell’antica Kroton della Scuola Pitagorica, seduto ed intento a leggere un voluminoso libro, e trae ispirazione dal dipinto “La scuola di Atene” di Raffaele Sanzio, custodito nei Musei Vaticani. A Mattarella, Oliverio ha anche donato il Libro delle Figure dell’Abate Gioacchino da Fiore con le Tavole “Liber Figurarum” di Leone Tondelli.

Il Corigliano strapazza Cinquefrondi in amichevole

scambio Corigliano-Cinquefrondi

Caffè Aiello Corigliano – Jolly Cinquefrondi 4-0

Parziali (28-26;25-10; 25-22;25-22)

Caffè Aiello Corigliano: Avena, Alikaj 11, Testagrossa 9, Gradi, Casciaro, Tomasello 12, De Patto5, Garnica 1, Lefosse 13, Lavia D 19, Lavia L 2, Donzella 3. All De Giorgi.

Jolly Pallavolo Cinquefrondi: Aprile 3, Ferrini 13 , Parisi, Sitti 1 , Abbondanza 5, De Santis, Concolino 14 , Sall, Di Pasquale 8, Salmena 3, Zito.  All. Polimeni.

 

CORIGLIANO – Quattro a zero per la Caffè Aiello. La squadra del presidente Gennaro Cilento, presente nel palasport per seguire i propri ragazzi, ha vinto e convinto contro la Jolly Cinquefrondi. Primo set molto spettacolare e combattuto, secondo e terzo set tutti comandati con autorità dai rossoneri, quarta partita con tanti esperimenti da una parte e dall’altra ed ancora ad appannaggio dei padroni di casa. Diciannove punti per Daniele Lavia, bene capitan Tomasello, in crescita, nel complesso tutto il gruppo del direttore sportivo Pino De Patto. Tra gli ospiti in doppia cifra Ferrini e Concolino, rispettivamente a tredici e quattordici punti. Il tecnico Michele De Giorgi: «E’ stato importante tornare a giocare su ritmi elevati. L’amichevole ha dato buoni segnali. Affrontiamo nel prossimo turno qui al palaCorigliano la prima della classe Latina e vogliamo giocarcela al meglio. Dopo la sosta ci voleva una seduta di allenamento tirata. Abbiamo provato lasquadra, ci sono diverse soluzioni sulle quali lavorare, nel complesso sono molto fiducioso. Stiamo lavorando in armonia e tranquillità ma certamente c’è tanta voglia, dopo gli ultimi turni, di riprendere a fare punti e di migliorare la classifica. Giocare poi contro la capolista è sempre uno stimolo in più».

Sporting Locri, i dirigenti lasciano. Si cercano nuovi soci

Sporting LocriLOCRI (RC) – I dirigenti dello Sporting Locri non intendono continuare la loro avventura sportiva dopo le minacce. Lo hanno affermato questa mattina al sindaco di Locri, Giovanni Calabrese, che li ha incontrati presso il municipio. Nei prossimi giorni verrà convocata l’assemblea straordinaria in termini abbreviati per approvare il rendiconto e l’ingresso di nuovi soci, saranno inoltre eletti i nuovi organi statutari. Il presidente Ferdinando Armeni ha ribadito che la società non ha debiti e che gli accordi economici delle giocatrici relative al mese in corso verranno saldati entro domani; alle spese di viaggio di rientro dalle vacanze natalizie previste per il 4 gennaio, dell’allenatore e delle atlete provvederà lo stesso Armeni per come precedentemente concordato. “L’amministrazione comunale, ponendosi come garante della trasparenza e della regolarità della fase di transizione – si legge nel verbale sottoscritto al termine dell’incontro – auspica che venga fatta piena luce su questa vicenda che ha turbato e mortificato un intero territorio, e lancia un pubblico appello affinché nuovi soci possano subentrare a quelli dimissionari per dare continuità ad un sodalizio sportivo che rappresenta un patrimonio dell’intera Calabria”.