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Cosenza, inaugurata l’edizione 2023 della Fiera di San Giuseppe

COSENZA – Il Sindaco Franz Caruso ha inaugurato nel pomeriggio di oggi l’edizione 2023 della Fiera di San Giuseppe. Dopo il taglio del nastro – presenti anche gli Assessori al commercio e attività produttive Massimiliano Battaglia e al Verde Pubblico Pasquale Sconosciuto e il consigliere comunale Antonello Costanzo – il primo cittadino ha voluto fare un primo giro tra gli stand. A margine dell’inaugurazione, Franz Caruso ha sottolineato che “la Fiera di San Giuseppe resta uno dei momenti più attesi dalla comunità cosentina. E quest’anno ritorna al suo periodo consueto dopo essere stata spostata, lo scorso anno, a causa dell’emergenza pandemica, ad un periodo successivo”. Il Sindaco si è detto soddisfatto del numero degli espositori, aumentato rispetto allo scorso anno. “Non ci sono solo coloro che espongono nel tratto di viale Mancini che va dalla Sopraelevata alla casa circondariale ed anche oltre, ma i venditori sono posizionati – ha aggiunto il primo cittadino – anche nell’area di Viale Trieste e Piazza della Vittoria (Villa Nuova) che abbiamo destinato all’esposizione di fiori e piante. Nell’area del Centro commerciale “I Due Fiumi” abbiamo dislocato terrecotte, vimini e piatti. Già da questo primo giorno si vede che c’è tanta gente, il tempo è per fortuna clemente e soprattutto ci sono tanti espositori che – ne sono certo – apprezzeranno quella che è la bellezza rinnovata di una Fiera di tradizione come la nostra Fiera di San Giuseppe”. Una Fiera che quest’anno ha assunto anche una connotazione sociale ed incline alla riflessione. “Lo abbiamo fatto – ha detto ancora Franz Caruso – per i tragici accadimenti che si sono verificati pochi giorni fa a Steccato di Cutro. Il messaggio che noi vogliamo lanciare, anche per la storia, la tradizione ed il significato religioso che ha la Fiera di San Giuseppe, è che, ospitando in Fiera alcune associazioni internazionali umanitarie, intendiamo rivolgere il nostro pensiero a tutti i familiari e alle vittime del naufragio di Steccato di Cutro, auspicando che veramente non si raccontino più tragedie di questa portata. Cosenza è una città accogliente, solidale e lo vuole dimostrare in tutte le occasioni, anche con la sua Fiera. Mi auguro – ha poi aggiunto il primo cittadino – che ci sia tanta gente come nel passato per far sì che ci si possa riappropriare di una tradizione molto sentita e che è un momento di condivisione e socialità che va riassaporato dopo gli anni della pandemia”. Per l’organizzazione dell’evento fieristico il Sindaco ha inteso ringraziare l’Assessore Battaglia, il dirigente del settore attività produttive Francesco Giovinazzo, la Comandante della Polizia Municipale, Alessia Loise (responsabile anche della redazione del Piano di Safety Security) e tutto il corpo della Polizia Municipale, i dipendenti comunali e tutti i collaboratori che hanno reso possibile realizzarlo. Per garantire la sicurezza, sono state messi in campo tutti gli accorgimenti prescritti dal comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che sono quest’anno ancora più stringenti rispetto agli anni precedenti, proprio perché si prevede un’affluenza importante di pubblico.

“100 passi per il 21 Marzo” per ricordare le vittime delle mafie. Sindaco Franz Caruso all’incontro di Libera

COSENZA – Il Sindaco Franz Caruso è intervenuto al BoCS Museum di Piazza Tommaso Campanella, dove, in vista della XXIII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, in programma il prossimo 21 marzo con una manifestazione nazionale che sarà ospitata a Milano, è stata promossa dal Comune di Cosenza e dall’Associazione “Libera” l’iniziativa “100 passi verso il 21 Marzo”. Nel corso della manifestazione, introdotta dal giornalista Arcangelo Badolati, sono intervenuti, oltre al primo cittadino, la Referente del Presidio Libera di Cosenza e dell’area urbana Franca Ferrami e del Presidio di Cassano Mara Jessica Vincenzi. Si sono susseguite poi le testimonianze di  congiunti di alcune vittime di mafia: Antonella Dodaro, figlia di Mario Dodaro, Maria Rosaria Cesarini, moglie di Fazio Cirolla e Luigina Violetta, moglie di Luigi Gravina.

“Il nostro territorio – ha detto il Sindaco Franz Caruso – non è immune dalle infiltrazioni mafiose e ce lo confermano le testimonianze di oggi che evocano fatti tragici, molto dolorosi. Sono certamente – ha aggiunto Franz Caruso – ricordi  che affondano le loro radici nel passato, ma immutata è rimasta la sostanza delle azioni criminose, perché la mafia ha cambiato il suo modo di essere e di agire, in quanto ha probabilmente compreso che la violenza, come veniva consumata a quei tempi, non paga più. Ma la mafia c’è – ha detto ancora Franz Caruso – e può sempre riprendere vigore per cui è importante che tutti quanti insieme si costruisca e si diffonda una e una sola cultura che è quella della legalità. Bisogna – questo il monito del Sindaco di Cosenza – rispettare le regole, a cominciare da quelle più basilari del vivere civile, come il rispetto per le piccole cose: fermarsi a un semaforo, indossare il casco, allacciare le cinture, fare la fila negli uffici pubblici. Piccoli segnali che contribuiscono a creare la cultura della legalità, l’unica cultura e l’unico modo di cui disponiamo per contrastare la pervasività mafiosa che punta a conquistare i giovani allettandoli con il facile guadagno”. E il Sindaco di Cosenza ha indicato la strada da seguire perché questo passaggio importante si compia: “noi rappresentanti delle istituzioni dobbiamo lavorare perché anche nella nostra realtà si creino le condizioni per generare occupazione. Un lavoro onesto, anche il più umile – ha detto il Sindaco Franz Caruso – vale molto di più di qualsiasi somma guadagnata con il crimine ed il sangue”. Franz Caruso ha inoltre ricordato, all’inizio del suo intervento, la memorabile giornata del 9 marzo scorso, quando, nel salone di rappresentanza della casa comunale, è stato ricordato “dopo 38 anni di oblìo e di silenzio, il sacrificio di Sergio Cosmai, il direttore della casa circondariale, barbaramente assassinato nella nostra città il 12 marzo del 1985”.

“Lo abbiamo ricordato – ha aggiunto Franz Caruso – perché un po’ la città se ne era dimenticata ed anche perché la strada a lui intitolata non è nella memoria e nella conoscenza dei giovani che, invece, devono sapere chi era ed è stato Sergio Cosmai. Se non c’è qualcuno che rinverdisce la memoria, spesso questi sacrifici finiscono nel dimenticatoio. E sono i sacrifici più importanti, come quelli delle vittime anonime della mafia che spesso non vengono sufficientemente ricordate come, invece, accade per le vittime illustri che, per aver conquistato gli onori della cronaca, vengono celebrate negli anniversari”.

 

 

Gratteri al Master in Intelligence dell’Unical: «Per contrastare le mafie c’è bisogno di hacker»

RENDE (8.3.2023) – “Le mafie minaccia alla sicurezza nazionale” è il titolo della lezione tenuta da Nicola Gratteri, Procuratore della Procura della Repubblica di Catanzaro, al Master in Intelligence dell’Università della Calabria, diretto da Mario Caligiuri.
Gratteri ha iniziato la lezione con la narrazione di un evento storico di grande importanza per la ‘ndrangheta, ovvero il summit del 1969 a Montalto, al quale parteciparono varie famiglie di ‘ndrangheta, riunite per stabilire un concetto fondamentale: l’unitarietà della organizzazione. I partecipanti alla riunione però non sapevano di essere ascoltati e controllati dalle forze dell’ordine, avvertite da una soffiata effettuata dalle famiglie di Reggio Calabria. Questa circostanza consentì l’arresto di oltre 70 capimafia e l’ottenimento della certezza investigativa relativa all’unitarietà della ‘ndrangheta. Tale concetto, pur rappresentando un vero e proprio “spartiacacque tra vecchia e nuova ‘ndrangheta”, verrà però formalizzato giudizialmente solo nel 2010 con la pubblicazione della sentenza relativa all’operazione “Crimine”.

Il Procuratore si è poi soffermato sull’importanza e sull’evoluzione storica della “Santa”, introdotta dall’organizzazione criminale a metà degli anni Settanta per consentire ad alcuni loro affiliati di aderire alla massoneria deviata. Nonostante le polemiche ed i disaccordi all’interno dell’organizzazione sui doveri del santista, principalmente sollevati dai capimafia Domenico Tripodo ed Antonio Macrì relativi alla preminenza degli interessi della Santa sugli interessi della ‘ndrina, l’istituzione della Santa determinó un’indubbia evoluzione, stravolgendo i paradigmi dell’organizzazione. Con il passaggio alla Santa, già c’era nella testa degli strateghi della ‘ndrangheta il concetto di mafia unica e soprattutto avviene un cambiamento dei riferimenti che, da ora in poi, non saranno più i santi cattolici protettori, bensì dei personaggi di rilievo dell’epoca rinascimentale e massoni, come Garibaldi, Mazzini e Cavour.

Il nuovo riferimento simbolico da ora in poi infatti sarà la massoneria, e ciò comporterà un’evoluzione da meri esecutori a veri e propri decisori.

Gratteri sottolinea quindi attraverso la Santa gli ndranghetisti entrano in contatto con professionisti, pubblici amministratori, bancari e anche con magistrati. Nascono, quindi, “nuove regole e nuovi livelli” che prevedono che chi sta sopra possa sapere cosa avviene nei livelli sottostanti, ma non viceversa. Si è trattato di un vero e proprio “salto di qualità che ha fatto entrare la ‘ndrangheta nella stanza dei bottoni”, in modo non solo di decidere chi debba vincere gli appalti, ma persino se e quali opere debbano essere costruite.

Gratteri ha poi evidenziato come per i decenni successivi si è continuato a considerare la ‘ndrangheta una mafia poco influente. Ció le ha permesso di crescere come una “forma parassitaria all’interno del sistema legale”, continuamente in cerca del consenso sociale per far riconoscere potere e prestigio. Questo è avvenuto, per esempio, tramite l’acquisto di squadre di calcio o diventando imprenditori di successo grazie a operazioni di riciclaggio, rese possibili dalla collaborazione com commercialisti e professionisti capaci.

Il Procuratore ha quindi sottolineato come la ‘ndrangheta, nel perseguire “una forma di investimento e di pubblicità” si sia dimostrata estremamente generosa con la Chiesa, con molteplici azioni finalizzate a donare soldi per ottenere prestigio e consenso. Gratteri si è poi soffermato sulle modalità di ricerca di potere e credibilità anche tramite la politica, sottolineando che “i mafiosi vivono tra di noi, ci assomigliano sempre più e vivono nel territorio. Votano e fanno votare, chiedendo il consenso elettorale” in modo da acquisire crediti per cogestire la cosa pubblica.

A seguire è stato affrontato il tema delle estorsioni e dell’usura, azioni tramite le quali le mafie “marcano il territorio” per delimitare il confine del locale di ‘ndrangheta.

Tali metodi vengono utilizzati come veicolo per il riciclaggio tramite lo sfinimento dell’usurato che viene obbligato a cedere l’attività di sua proprietà, che verrà utilizzata per produrre false fatturazioni, garantendo al mafioso di riuscire a pagare le tasse e giustificare la propria ricchezza, che poi investe in altre attività o che gli permette di fare una vita lussuosa. Il Procuratore si è allora soffermato sulle modalità operative mafiose sempre più complesse e raffinate, che rendono difficoltoso provare sul piano investigativo il contrasto a tali attività criminali. A tale riguardo ha sottolineato anche il “lento sgretolamento delle azioni antimafia” che depotenzia la possibilità di agire nel contrasto alle mafie, anche a causa del numero non adeguato di magistrati e di forze dell’ordine.

Inoltre, le sfide odierne richiederebbero l’assunzione di hacker ed ingegneri, per un contrasto adeguato alle mafie che operano sempre di più attraverso il mondo digitale. Tale criticità risulta di particolare gravità a fronte delle ingenti somme messe a disposizione con il PNRR.
Gratteri ha quindi rilevato la necessità di investire in istruzione anche per rendere più efficace il contrasto alle mafie. Ha sottolineato come sia apparentemente più facile gestire “il popolo ignorante” e come il drastico abbassamento di etica e morale nella cultura occidentale “ci rende molto deboli, con il rischio di essere fagocitati da culture più forti, come quella musulmana e quella cinese”.

Stimolato dalle numerose domande degli studenti, il Procuratore ha affrontato numerose tematiche, legate anche a episodi di cronaca come quella relativa al mantenimento dell’anarchico Cospito al regime del 41bis. Gratteri ha sottolineato che, a suo parere, il Ministro della Giustizia abbia fatto bene a confermare il 41bis “per non cedere al ricatto e non permettere agli altri di percorrere la stessa strada”. “Bisogna verificare – ha aggiunto – che non siano le mafie ad appoggiare tale operazione e che non siano loro a sovvenzionare anche le manifestazioni fuori dal carcere”. A proposito di carceri, Gratteri le ha definite “una miniera dal punto di vista informativo”, rilevando la necessità di aumentare gli agenti della Polizia Penitenziaria preposti al monitoraggio dei detenuti mafiosi.

 

In merito all’intelligence ha, infine, sottolineato il grande contributo che i Servizi danno al Paese, contrariamente ad una idea diffusa che essi operino sempre in modo opaco. Per Gratteri, è sbagliato l’approccio da parte di alcuni commentatori nel descriverli poiché “sono indispensabili per l’esistenza stessa del Paese e mai dovrebbe essere messa in discussione la loro funzione”.

Naufragio migranti: rinviata a domani apertura camera ardente. Scafista aggredito da superstiti

CROTONE – È stata è rinviata a domani mattina l’apertura della camera ardente nel Palamilone, il palazzetto dello sport di Crotone dove sono state collocate le bare delle vittime del naufragio di domenica mattina a Steccato di Cutro. Il rinvio è stato deciso in quanto polizia scientifica e medicina legale hanno chiesto ulteriore tempo per le verifiche sui cadaveri dei migranti recuperati nelle ultime ore e per ultimare le operazioni di identificazione. La camera ardente sarà aperta quindi domattina alle 9.

Prelevato da Cc scafista aggredito da superstiti naufragio

Intanto da quanto quanto emerge dagli atti dell’inchiesta sul naufragio si apprende che uno degli scafisti del barcone fu aggredito sulla battigia di Steccato di Cutro subito dopo la tragedia in un tentativo di linciaggio da parte dei superstiti. La scena fu notata dai carabinieri, intervenuti per prestare soccorso, che hanno così prelevato e portato via l’uomo. I successivi accertamenti hanno portato al fermo dell’uomo, indicato dai superstiti come uno degli scafisti. 

Pd calabrese per Bonaccini. Pino Capalbo: “Scelta consapevole”

ACRI (CS) – Alla vigilia delle primarie del Partito Democratico, nella sede della Federazione del PD, nel corso di una partecipata manifestazione, si sono riuniti i sostenitori della candidata alla Segreteria nazionale On. Paola De Micheli.
‘Per le tante affinità tra le due mozioni, all’unanimità, si è convenuto di sostenere Stefano Bonaccini – dichiara Pino Capalbo, sindaco di Acri e componente della Direzione regionale del Partito Democratico calabrese -. La scelta è stata principalmente motivata dalla consapevolezza che il nuovo Segretario dovrà preservare la natura a vocazione maggioritaria del Partito Democratico nato nel 2007. Un ritorno al passato sarebbe la fine del PD. Successivamente sarà necessario costruire un fronte largo, nessuno escluso, per costruire una alternativa al Centro Destra. Lavoro, innovazione, economia circolare, ambiente, scuola, imprese, garantismo, giovani, precari, sanità pubblica. No netto all’autonomia differenziata, che aumenterebbe ancora di più il divario tra nord e sud. Questi i temi che dovranno caratterizzare il nuovo corso del Partito Democratico, partendo dalla valorizzazione degli iscritti e della militanza. Un partito inclusivo si costruisce se non si rinnega la propria storia. Modifica della legge elettorale e, in subordine, scelta dei candidati alle Politiche attraverso le primarie. Basta nominati. Azzeramento delle correnti e amministratori da valorizzare: solo così si promuoverà una nuova classe dirigente”.

“Subito dopo il congresso – conclude la nota di Capolbo – già nella prossima settimana, sarà necessaria un’analisi del voto (che dovrà partire dal segretario di Federazione della provincia di Cosenza anche nella duplice veste di candidato alle ultime elezioni politiche non eletto) delle ultime Politiche per comprendere ciò che non ha funzionato, in particolare in quei collegi dove le percentuali del Partito Democratico sono state le più basse negli ultimi anni. Analisi che dovrà partire dal Segretario di Federazione della provincia di Cosenza.
Ora impegniamoci tutti, nella stessa direzione a sostegno di Bonaccini Segretario nazionale e subito dopo apriamo una nuova stagione. Non si può nascondere la polvere sotto il tappeto come vorrebbe qualcuno”.

 

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Mediterraneo, l’annuncio di Occhiuto: «La Calabria ospiterà la Plenaria della Commissione Intermediterranea della Conferenza delle Regioni periferiche e marittime»

Si è tenuta oggi a Palma de Maiorca la riunione dell’ufficio politico della Commissione Intermediterranea della Conferenza delle Regioni periferiche e marittime (CRPM), alla quale ha preso parte il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto.
Numerosi e di rilevante impatto sulle politiche del Mediterraneo i punti all’ordine del giorno.
Una sessione di lavoro dell’ufficio politico ad hoc si è concentrata sulla preparazione dell’Assemblea generale della Commissione, prevista per il 29 e 30 giugno prossimi.
La Calabria aveva avanzato la sua candidatura nello scorso mese di ottobre, durante i lavori della CRPM svoltasi a Creta e, nella riunione odierna, l’ufficio politico ha annunciato ufficialmente che la prossima Assemblea generale si terrà in Calabria.
Il presidente Occhiuto, intervenendo personalmente durante i lavori, ha dapprima sostenuto la candidatura e, quindi, ringraziato l’assise per la scelta fatta della Regione Calabria quale sede della prossima Assemblea Plenaria.
Al termine dei lavori il presidente Occhiuto ha voluto evidenziare che “essere la sede della prossima Plenaria della Commissione Intermediterranea è motivo d’orgoglio per me e per tutti i calabresi.
Sino ad un anno fa, quando andai a Siviglia, la nostra Regione non era mai stata presente nel contesto internazionale.
Oggi è stato deciso che la Calabria è centrale rispetto al Mediterraneo. Queste sono occasioni nelle quali sedimentare rapporti, capire cosa fanno gli altri partner, raccontare le nostre iniziative.
Il 29 e 30 giugno avremo l’opportunità di mostrarci a tanti Paesi del Mediterraneo con tutte le qualità che abbiamo, proponendo un’agenda dei lavori seria, strutturata, di qualità.
Altresì, abbiamo l’obbligo di fare comprendere alle personalità che avremo l’onore di ospitare la centralità della nostra Regione rispetto al Mediterraneo e, al contempo, l’importanza che questa area strategica ha per il nostro territorio.
Mi reputo soddisfatto di questo importante risultato, che è solo il primo passo verso un’idea nuova che vede la nostra Regione dentro ai dibattiti ed al centro del Mediterraneo”.
 

Rende, il Comune stralcia le cartelle esattoriali sotto i mille euro

RENDE (CS) – In controtendenza rispetto ad altri enti, Rende aderisce allo stralcio delle mini cartelle esattoriali di importo inferiore ai 1.000 euro prevista dalla Legge di Bilancio 2023 che ha concesso la facoltà agli enti locali e territoriali di decidere per un eventuale diniego sulla cancellazione automatica dei carichi pendenti presso Agenzia delle Entrate – Riscossione.
“L’amministrazione comunale non deliberando entro lo scorso 31 gennaio ha di fatto dichiarato l’adesione a tale misura in modo da allineare l’ente alle decisioni prese in sede nazionale, senza creare disparità di trattamento rispetto ai carichi affidati all’agente nazionale da altri enti statali”, ha affermato l’assessore Fabrizio Totera, sottolinenando come: “questa sia una misura di ulteriore sostegno ai cittadini”.

“Tale adesione -ha poi sottolineato Totera- non avrà un impatto significativo sulle casse comunali poiché una rigorosa politica finanziaria e di bilancio ha consentito di sterilizzare l’effetto negativo che si sarebbe prodotto a seguito della svalutazione dei carichi affidati ad AdER, molto vecchi e risalenti nel tempo, attraverso un graduale stralcio di dette partite dai rendiconti di gestione di volta in volta approvati dal Consiglio Comunale, eliminando tutte quelle partite, conservate poi nel conto patrimoniale, che si è ritenuto, oggi a ragione, di dubbia o difficile esigibilità”.

“L’amministrazione comunale, grazie alla prudente gestione finanziaria, mantenuta per tutto il periodo di gestione del piano di riequilibrio, è nella condizione di venire incontro ai cittadini-contribuenti in un periodo estremamente delicato per la nostra economia locale. A breve, sempre in tale ottica, di “vicinanza” all’esigenze dei cittadini, verrà sottoposta al consiglio comunale la delibera concernente il regolamento per l’adesione alla definizione agevolata delle controversie tributarie, in modo da fornire un altro strumento deflattivo del contenzioso utile per chiudere tutte le partite oggi in contestazione con l’ente e con il concessionario della riscossione”, ha concluso Totera.

Cosenza, dopo 10 anni lavori di manutenzione straordinaria a Piazza Parrasio

COSENZA – Piazza Parrasio, nel cuore di Cosenza vecchia, dopo circa dieci anni è stata finalmente oggetto di un intervento di manutenzione straordinaria che l’ha riportata agli antichi splendori. Tra i luoghi simbolo del Centro storico cosentino, dedicata all’umanista Aulo Giano Parrasio, su cui si affaccia il palazzo arcivescovile, dal 2014 destava in una condizione di estrema prossimità. Oggi, grazie ai lavori di ripristino, alla nuova organizzazione veicolare e all’allestimento di una importante area verde, Piazza Parrasio è ritornata a vestire un abito di dignità e decoro.
 
Monsignor Piemontese, amministratore apostolico della nostra diocesi, che resterà in carica ancora fino al 4 febbraio, quando monsignor Giovanni Checchinato presiederà la celebrazione di inizio ministero in Cattedrale – ha affermato il sindaco Franz Caruso–  ha benedetto Piazza Parrasio rimessa a nuovo. Ne sono felice e riconoscente perché rappresenta un ulteriore atto di affetto e vicinanza alla nostra comunità, per la quale Monsignor Piemontese si è speso con passione e zelo sin dopo la morte del compianto arcivescovo monsignor Francesco Nolè”.
 
“Colgo l’occasione – ha concluso il sindaco Franz Caruso – per ringraziare quanti, associazioni e singoli cittadini, anche in questa occasione stanno affiancando il Comune per rendere più bella ed accogliente la nostra città, con particolare riferimento all’ allestimento floreale  che sarà predisposto per accogliere il nuovo arcivescovo metropolita  di Cosenza-Bisignano monsignor Giovanni Checchinato. Tra questi l’Unpli Cosenza e la Coldiretti Campagna Amica che hanno curato gli addobbi di Corso Telesio ed  i maestri orafi Angotti di San Giovanni in Fiore che, con una importate tradizione di antiche e pregiate creazioni di cui è simbolo Il pastorale gigliato dell’Ordine Florense, a rappresentare l’età dello Spirito Santo, l’età profetizzata da Gioacchino da Fiore, hanno curato l’intero allestimento di piazza Parrasio”

Amore per la Vita, passione per lo sport. All’Unical il “caso” Carlo Calcagni

Nell’ambito delle attività della #SocialitàUnical, si svolgerà giovedì mattina 26 gennaio, alle 9,30, in Aula Magna, un incontro dal titolo Amore per la Vita, passione per lo sport. Il “caso” Carlo Calcagni.

Dopo i saluti istituzionali della Prorettrice al Centro Residenziale Prof.ssa Patrizia Piro, dei Delegati Unical all’Orientamento all’ingresso e al Counselling, Prof.ssa Angela Costabile, alle attività concernenti l’integrazione degli studenti disabili e con disturbi specifici dell’apprendimento, Prof.ssa Antonella Valenti, per lo Sport, Proff.ri Giuseppe Piero Guido e Giuseppe Pellegrino, del Direttore del Dipartimento di Farmacia e Scienze della Salute e della Nutrizione, Prof.ssa Maria Luisa Panno e del Sindaco di Acri, Avv. Pino Capalbo, i relatori tratteranno, in chiave interdisciplinare, il “Caso” del Colonnello nel Ruolo d’Onore dell’Esercito, Carlo Calcagni, che sarà presente alla manifestazione, dando testimonianza della vicenda.

La figura del Colonnello è quella di un uomo che lotta ogni giorno per sopravvivere, nonostante ciò “si dona completamente agli altri”. Atleta Paraolimpico che ha vinto tantissime medaglie e che ha ricevuto notevoli riconoscimenti, come il Premio internazionale Don Pino Puglisi, sulla sua vita è stato girato anche un docufilm, premiato col riconoscimento Migrart Film festival 2018. Contagiato dall’uranio impoverito nelle missioni di pace nei Balcani, dove operava come pilota di elicotteri, Carlo vive giorno e notte attaccato all’ossigeno e dorme con un respiratore artificiale. Lui dice: <<Solo lo sport mi sta tenendo in vita, ma anche le tante terapie a cui quotidianamente mi sottopongo. Nonostante ciò “Mai Arrendersi” è il mio motto.>>

Alla sua relazione, seguiranno l’intervento del Dott. Pasquale Montilla, Medico specialista in oncologia e medicina interna, consulente scientifico ONA (Osservatorio Nazionale Amianto) e la testimonianza della Prof.ssa Raffaella Gallo dell’Università di Bari. Modera l’evento la Giornalista Angela Forte.

Gli argomenti trattati sul tema della salute, si raccordano anche alle attività del Corso di laurea in Medicina e TD, non solo per le esigenze di formazione sanitaria degli studenti calabresi, ma anche in favore delle esigenze di terza missione sul territorio.

La manifestazione si inserisce nell’ambito della #SocialitàUnical, un “Cartello Comune per la Socialità in Unical”, fortemente voluto dalla Prorettrice al Centro Residenziale Prof.ssa Patrizia Piro, che intende riunire le attività di maggiore interesse per la comunità universitaria e il territorio, unendo sotto un cappello unico le attività dell’Area Socialità, dei Teatri e CAMS, dello Sport e del CRUC. Gli incontri, nei quartieri e nelle strutture del campus o del territorio, sono finalizzati a valorizzare la partecipazione, interazione e coesione sociale tra studenti, rappresentanze e associazioni studentesche e non, personale docente e tecnico-amministrativo, famiglie e territorio, al fine di vivere la realtà universitaria nello stato di benessere della propria comunità ed in generale di tutta la collettività, per favorire lo scambio e la condivisione di esperienze. I temi aperti e di attualità trattati saranno incentrati Ambiente, Disabilità, Differenze di genere e altri dell’Agenda 2030.

L’incontro è aperto a tutti e vedrà anche la partecipazione di numerose scuole, oltre al “Consiglio comunale  dei Ragazzi” del Comune di Acri.

La cittadina acrese,  ha già ospitato Calcagni in occasione della Giornata internazionale della disabilità promossa dall’Amministrazione comunale e dal Museo Maca lo scorso 3 dicembre. In quell’occasione si è creata una bella sinergia con l’Unical che ha portato ad Acri 100 studenti internazionali ed, in seguito a questo l’Amministrazione ha voluto continuare la collaborazione patrocinando l’evento.

 

E’ possibile seguire l’evento in diretta streaming cliccando qui.

Da Cosenza la denuncia dei disabili: “per noi fondi mai assegnati, ci spettano per legge”

Riportiamo la lettera denuncia di associazioni operanti sul territorio di Cosenza a sostegno della disabilità:

Lettera aperta

Noi persone con disabilità, familiari, associazioni di/con/per le persone con disabilita e associazioni operanti sul territorio dell’ambito di Cosenza denunciamo pubblicamente: Gli Stati parti [. . .] riconoscono il diritto di tutte le persone con disabilità a vivere nella società, con la stessa libertà di scelta delle altre persone, e adottano misure efficaci ed adeguate al fine di facilitare il godimento daparte delle persone con disabilità di tale diritto e la loro piena integrazione e partecipazione nella società (Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, 2006). Con D.M. del 23.11.16 il Ministero delle Politiche Sociali delle risorse per l’anno 2016 affida alla Regione Calabria 3.060.000,00 di euro per l’anno 2016 come Fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare.

Tali risorse al finanziamento di interventi mirati alla promozione di progetti personalizzati per il “Dopo di Noi” e per la sperimentazione di soluzioni innovative per la vita indipendente per persone con disabilità senza il necessario supporto familiare. Con la D.G.R. 296 del 30/06/2017 la Regione Calabria approva il Programma operativo, e il relativo Piano attuativo, che determina l’attuazione in Calabria della L. 112/2016 e l’impiego delle risorse del Fondo nazionale sul Dopo di noi. Con Decreto N. 14607 del 19.12.2017 sono stati assegnati agli ambiti dei Comuni le risorse del Fondo nazionale sul Dopo di noi.

L’ambito territoriale di Cosenza ha avuto assegnati 186.549,77 euro. Attraverso la determina dirigenziale 973/18 il suddetto ambito approva ed emana l’avviso pubblico per assegnazione risorse a favore di persone con disabilità grave prive del sostegno familiare, L. n. 112/2016 -dopo di noi, poi rettificato con determina 1029/18. In seguito a tale avviso, vengono presentate nell’intero ambito territoriale di Cosenza poco più di 20 domande. A giugno 2019 si arriva, dopo una fase di consultazione con il settore welfare del comune di Cosenza, alla redazione dei relativi progetti individualizzati. Ad oggi, però, nonostante ripetuti solleciti da parte dei sottoscrittori della presente richiesta, anche in collaborazione con altre realtà operanti nel territorio, nessuno dei suddetti progetti è stato avviato. In passato, in alcune occasioni, ci è stato anche riferito da rappresentanti istituzionali che i fondi destinati, e già stanziati, probabilmente, erano stati utilizzati per altro. E’ questa la fine che, dal 2018, ha fatto anche la quota parte dei Fondi per la non Autosufficienza dedicata ai Progetti di vita indipendente. Temiamo possa essere questa la fine che faranno i 714.998,15 di euro con i quali è stato recentemente finanziato l’Ambito Territoriale di Cosenza per la linea di investimento 1.2 “Percorsi di autonomia per persone con disabilità” del PNRR. E’ di questi giorni, inoltre, la notizia per cui il settore welfare del comune di Cosenza potrebbe a breve venire commissariato in considerazione di tutti i fondi ricevuti e non investiti e delle conseguenti rendicontazioni pregresse non inviate ai competenti uffici regionali(https://www.cosenzachannel.it/2023/01/02/operazione-verita-comunecosenza-welfare-caruso/). Mentre, dunque, gli amministratori comunali e i dirigenti del settore welfare di Cosenza hanno ritenuto bene non investire i fondi ricevuti negli anni per l’applicazione di politiche sociali, le famiglie e le persone disabili costituenti le associazioni e gli enti del terzo settore firmatari della presente lettera continuano nella loro routine quotidiana, una ruotine fatta di battaglie continue, anche solo per vedere riconosciuti i diritti fondamentali della persona, di sacrifici, di autosostentamento. Siamo stanchi di belle parole e promesse puntualmente disattese. Siamo stanchi di atteggiamenti superficiali e della totale incapacità ed incompetenza nel gestire il bene comune. Esigiamo l’applicazione delle leggi esistenti senza la discrezionalità di chi amministra o di chi dirige. Pronti, se necessario, ad intraprendere le vie legali per la difesa dei nostri diritti. Pretendiamo ciò che, lo ricordiamo, non è una concessione ma un diritto: vivere nella società, con la stessa libertà di scelta delle altre persone.

La Spiga Odv Associazione San Pancrazio Coop. Strade di Casa Mo.C.I. Cosenza Circolo Culturale Popilia La Terra di Piero Soc. Coop. Sociale R-Accogliere La Base Cosenza Fem.In Cosenza Comitato Riforma-Rivocati Associazione Culturale Verde Binario ETS Associazione Italiana persone Down sezione di Cosenza La Stanza di Ilaria ANGSA Cosenza ApS Associazione L’arte dei Piccoli Passi Odv Associazione Nazionale Genitori persone con Autismo sezione di Cosenza Semi di Spiga società cooperativa sociale