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Omicidio nel vibonese, ucciso 27enne

MILETO (VV) – Un giovane di 27 anni, Francesco Palmieri, è stato assassinato ieri sera nella frazione Paravati di Mileto, nel vibonese, in quello che dalla dinamica sembrerebbe essere un agguato.

Il corpo dell’uomo è stato trovato riverso a terra con ferite d’arma da fuoco alla testa.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Stazione di Mileto e quelli della Compagnia di Vibo Valentia che hanno avviato le indagini per risalire all’autore del gesto. Secondo quanto si è appreso, le indagini sono indirizzate verso la vita privata di Palmieri per cercare di stabilire se avesse avuto dei contrasti con qualcuno nell’ultimo periodo.

Cosenza, guariti altri tre pazienti Covid. Tra essi il paziente 1 calabrese

COSENZA – Nella lotta al Coronavirus in Calabria arrivano nelle ultime ore diverse buone notizie dall’Asp di Cosenza, a cominciare dal fatto che il paziente 1 calabrese ha lasciato il reparto di Malattie Infettive dell’ Annunziata. A. F., classe 1950, di Cetraro, proveniente dall’area rossa del lodigiano, è guarito dal coronavirus ma le importanti comorbidità – trapianto cardiaco in trattamento emodialitico – lo costringeranno ad un ulteriore ricovero nel reparto di Cardiologia. Il paziente, giunto all’Ospedale di Cosenza il 12 marzo scorso, era paucisintomatico pur presentando un quadro Tac di polmonite interstiziale.

Dichiarato guarito anche C.G., classe 1975, paziente di Roggiano Gravina.

Era stato ricoverato l’11 marzo – con collegamento epidemiologico dubbio, probabilmente in ambito lavorativo (il paziente è un assicuratore) -, per una moderata insufficienza respiratoria. Trattato con il Tocilizumab è clinicamente e virologicamente guarito dall’infezione da COVID-19.

Ed il terzo guarito dell’Azienda provinciale di Cosenza è E.G., del 1958, residente a Santa Maria del Cedro. Ricoverato dapprima al reparto di Malattie Infettive dell’ Annunziata, è stato trasferito all’ospedale Santa Barbara di Rogliano nel reparto di Medicina-Lungodegenza diretta dal Dr. Carlo Bova, direttore della UOC Medicina Interna, lo scorso 24 marzo.

Salgono quindi a cinque i pazienti dimessi dal direttore della UOC Malattie Infettive e Tropicali, Antonio Mastroianni impegnato nella conduzione di due distinti protocolli terapeutici per la cura dei pazienti affetti da COVID-19.

Il primo studio ha ad oggetto proprio il Tocilizumab, un anticorpo monoclonale, impiegato per l’artrite reumatoide che si è rivelato efficace anche nella cura della sintomatologia COVID-19. La somministrazione del farmaco, iniziata il 13 marzo scorso, è effettuata, al momento su  17 pazienti, ricoverati nel reparto di Malattie Infettive. La seconda sperimentazione, iniziata il 27 marzo scorso, è un lavoro di interazione con gli specialisti ematologi dr.ri Francesco Mendicino e Cirino Botta e il prof Marco Rossi e si basa sull’utilizzo del Ruxolitinib, un farmaco noto per la sua potente azione antinfiammatoria e usato in ambito onco-ematologico.  

Attualmente sono trattai con questo farmaco tre pazienti ricoverati nel reparto di Malattie Infettive.

Coronavirus, anche Fabrizia diventa “zona rossa”

CATANZARO – Nella mattinata in cui sale ancora il triste computo delle vittime calabresi del coronavirus – le ultime quattro sono avvenute a Catanzaro, di cui due donne ospiti della casa di cura di Chiaravalle (una delle due sarebbe in realtà morta per la concomitanza di un’ischemia) -, un altro comune calabrese diventa “zona rossa”. La presidente della Regione Calabria, Jole Sanrelli, ha infatti emanato l’ordinanza che dispone la ‘chiusura’ del comune di Fabrizia (VV). Una misura che si è resa necessaria a seguito del numero di casi di positività al Coronavirus registrati negli ultimi giorni.

L’ordinanza prevede il divieto di allontanamento dal territorio comunale da parte di tutti gli individui presenti, riducendo drasticamente ogni possibilità di socializzazione, limitando al massimo ogni spostamento; il divieto di accesso nel territorio comunale; la sospensione delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità.

Possono entrare nel territorio comunale gli operatori sanitari e socio-sanitari, il personale impegnato nei controlli e nell’assistenza alle attività riguardanti l’emergenza, nonché degli esercenti le attività consentite sul territorio e quelle strettamente strumentali alle stesse, con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione individuale e fermo restando la limitazione della presenza fisica del personale per quanto strettamente indispensabile.

Coronavirus, Santelli chiude il comune di Melito Porto Salvo

CATANZARO – Visti i casi positivi rilevati presso la Casa Famiglia per anziani “Raggio di Sole”, sia tra gli ospiti (10 positivi sui 13 presenti) che tra il personale (6 casi positivi su 10 operatori), nonché i casi registrati presso la frazione Pentedattilo dove 8 soggetti, tutti appartenenti allo stesso nucleo familiare, sono risultati positivi, la presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, ha emanato l’’ordinanza di ‘chiusura’ del comune di Melito Porto Salvo (RC).

L’ordinanza prevede il divieto di allontanamento dai territori comunali da parte di tutti gli individui presenti, riducendo drasticamente ogni possibilità di socializzazione, limitando al massimo ogni spostamento; il divieto di accesso nel territorio comunale; la sospensione delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità.Possono entrare ed uscire dai singoli territori comunali gli operatori sanitari e socio-sanitari, il personale impegnato nei controlli e nell’assistenza alle attività riguardanti l’emergenza, nonché degli esercenti le attività consentite sul territorio e quelle strettamente strumentali alle stesse, con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione individuale e fermo restando la limitazione della presenza fisica del personale per quanto strettamente indispensabile.

Ospiti e operatori sanitari positivi in centro anziani. Nel catanzarese cinque comuni diventano zona rossa

CATANZARO – A seguito dell’esito dei tamponi eseguiti su tutti gli ospiti e sul personale presso il centro per anziani “Salus” di Chiaravalle Centrale, ho firmato con un’ordinanza che dispone la ‘chiusura’ dei comuni catanzaresi di Chiaravalle Centrale, Soverato, Cenadi, Torre di Ruggero e Vallefiorita. È da questi comuni, infatti, che proviene il personale operante presso la struttura nella quale si sono verificati 40 tamponi positivi tra gli ospiti, con ulteriori 10 persone da sottoporre nuovamente a valutazione e 12 positivi tra il personale, con 5 persone da rivalutare.
«Un’incidenza che, insieme al Dipartimento Tutela della Salute, Politiche Sanitarie – rende noto Jole Santelli, presidente della Regione Calabria – abbiamo valutato come rilevante anche alla luce del fatto che potrebbe determinare un grave ampliamento dei focolai di infezione, non diversamente contenibile».

L’ordinanza prevede il divieto di allontanamento dai territori comunali da parte di tutti gli individui ivi presenti, riducendo drasticamente ogni possibilità di socializzazione, limitando al massimo ogni spostamento; il divieto di accesso nel territorio comunale; la sospensione delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità. Possono transitare in ingresso e in uscita dai singoli territori comunali gli operatori sanitari e socio-sanitari, il personale impegnato nei controlli e nell’assistenza alle attività riguardanti l’emergenza, nonché gli esercenti delle attività consentite sul territorio e quelle strettamente strumentali alle stesse, con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione individuale e fermo restando la limitazione della presenza fisica del personale per quanto strettamente indispensabile. L’ordinanza prevede inoltre adeguate disposizioni per la gestione dei casi all’interno dell’RSA interessata e un supporto ai cittadini residenti nei Comuni interessati per la risoluzione delle problematiche specifiche che potrebbero verificarsi alla luce del provvedimento.  

Allerta meteo in Calabria. La nota di Arpacal

CATANZARO – «La nostra Regione è stata interessata nelle scorse ore dagli effetti di una saccatura retrograda che, scontrandosi con l’aria umida proveniente dal Mediterraneo, ha causato diffuso maltempo, forti venti e precipitazioni abbondanti, soprattutto sui versanti ionici». E’ quanto dichiara in una nota il Centro Funzionale Multirischi dell’Arpacal. 

«Durante la giornata odierna – continua la nota del Multirischi – andremo incontro ad un progressivo miglioramento, in termini quantitativi, sui settori ionici, mentre su quelli tirrenici è attesa residua instabilità anche nella giornata di domani. La regione, comunque, continuerà ad essere interessata da precipitazioni sparse, localmente anche a carattere di rovescio o temporale. I venti forti, invece, continueranno ad interessare il territorio regionale per almeno altre 12-18 ore».

«Nelle ultime 24-48h il territorio regionale è stato interessato da precipitazioni importanti in termini quantitativi. Nella seguente tabella si riportano i dati più significativi, anche se l’intera regione è stata esposta a piogge che, in almeno 40 stazioni pluviometriche, hanno superato i 100 mm in 24h».

«Si precisa che i dati riportati provengono dalla Rete Meteorologica Regionale, gestita dal Centro Funzionale Multirischi – Sicurezza del Territorio dell’ARPACAL. Tale rete fornisce i dati stessi in tempo reale e costituisce la principale fonte di dati e informazioni  per il Sistema di Allertamento Regionale per il Rischio Idrogeologico ed Idraulico della Regione Calabria. Il Centro Funzionale opera costantemente in regime di H24 e pertanto continuerà anche nelle prossime ore a svolgere il servizio di monitoraggio e di allertamento».

Coronavirus, anche Bocchigliero diventa zona rossa

CATANZARO – Questa sera dalla governatrice Jole Santelli arriva l’ordinanza che dispone la ‘chiusura’ del Comune di Bocchigliero (CS). «Una misura che si è resa necessaria a seguito del numero di casi di positività al Coronavirus registrati negli ultimi giorni».

Bocchigliero è il settimo comune calabrese per il quale è stata disposta un’ordinanza con ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019, così come avvenuto già per Serra San Bruno (VV), Montebello Jonico (RC), San Lucido (CS), Cutro (KR), Rogliano (CS) e Santo Stefano di Rogliano (CS).

L’ordinanza prevede il divieto di allontanamento dal territorio comunale da parte di tutti gli individui ivi presenti oltre che il divieto di accesso nel territorio comunale. Nell’ordinanza è disposta la sospensione delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità.

Possono transitare in entrata e in uscita nel comune gli operatori sanitari e socio-sanitari, il personale impegnato nei controlli e nell’assistenza alle attività relative all’emergenza nonché gli esercenti delle attività consentite sul territorio e quelle strettamente strumentali alle stesse, con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione individuale.

È comunque consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.

Sul lungomare a passeggiare, denunciati. Ad Acri sorprese due persone che dovevano essere in quarantena

COSENZA – Durante  gli ultimi controlli del territorio da parte dei Carabinieri Forestale sono state denunciate sei persone per violazione alle disposizioni del decreto della presidenza del Consiglio dei Ministri per il contenimento del contagio.

Denunciati in quattro a Villapiana

In particolare quattro persone sono state denunciate dai Carabinieri Forestale della Stazione di Corigliano a Villapiana Lido. Tre di queste, due uomini e una donna si trovavano sul lungomare privi di autocertificazione e lontani da casa, affermando di voler fare una passeggiata o comprare delle mascherine. Un quarto stava scattando delle fotografie, tutti in violazione al DPCM relativo al divieto di spostamenti senza comprovate necessità. 

Due denunce anche ad Acri

I militari della Stazione Forestale di Acri hanno invece denunciato due persone del luogo fermate in località “Croce di Baffi” per un controllo. Questi circolavano in assenza di reali esigenze o situazioni di necessità. Come se non bastasse, su richiesta della pattuglia entrambi dichiaravano falsamente di non essere sottoposti a misura di quarantena, cosa invece accertata dai militari. Per entrambi è scattata la denuncia per inosservanza DPCM e per false dichiarazioni. 

Serra San Bruno sesto comune calabrese chiuso per Coronavirus

CATANZARO – Dalla Regione Calabria arriva la notizia dell’ordinanza che dispone la ‘chiusura’ del Comune di Serra San Bruno (VV). Una misura che si è resa necessaria a seguito del numero di casi di positività al Coronavirus registrati negli ultimi giorni.

Serra San Bruno è il sesto comune calabrese per il quale è stata disposta un’ordinanza con ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019, così come avvenuto già per Montebello Jonico (RC), San Lucido (CS), Cutro (KR), Rogliano (CS) e Santo Stefano di Rogliano (CS).

L’ordinanza prevede il divieto di allontanamento dal territorio comunale da parte di tutti gli individui presenti, il divieto di accesso nel territorio comunale, la sospensione delle attività degli uffici pubblici. Viene comunque garantita l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità.
Potranno varcare i confini comunali gli operatori sanitari e socio-sanitari, il personale impegnato nelle attività collegate all’emergenza, gli esercenti che hanno attività consentite sul territorio e quelle strettamente strumentali ma tutti avranno l’obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione individuale.
L’ordinanza consente il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.

Chiuse per Coronavirus Rogliano e Santo Stefano di Rogliano

ROGLIANO (Cs) – La presidente della Regione Calabria ha emanato l’ordinanza che dispone la ‘chiusura’ dei comuni di Rogliano e Santo Stefano di Rogliano (CS).

«Una misura che si è resa necessaria a seguito del numero di casi di positività al Coronavirus registrati negli ultimi giorni.

L’ordinanza, così come già avvenuto per altri comuni negli scorsi giorni (Montebello Jonico, San Lucido e Cutro, ndr), prevede il divieto di allontanamento dal territorio comunale da parte di tutti gli individui presenti, il divieto di accesso nel territorio comunale, la sospensione delle attività degli uffici pubblici. Viene comunque garantita l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità.

«Potranno varcare i confini comunali – è spiegato – gli operatori sanitari e socio-sanitari, il personale impegnato nelle attività collegate all’emergenza, gli esercenti che hanno attività consentite sul territorio e quelle strettamente strumentali ma tutti avranno l’obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione individuale. L’ordinanza consente il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza».