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Tragedia sfiorata a Joppolo

JOPPOLO (VV) – Tragedia sfiorata oggi pomeriggio a Joppolo per la caduta di alcuni massi, anche di grosse proporzioni, lungo la strada provinciale 23, già teatro di episodi analoghi anche nel recente passato. Solo per un caso i grossi massi di granito staccatisi dall’alto costone sovrastante la strada non hanno colpito nessuna delle automobili in transito lungo l’arteria, che è particolarmente trafficata perché collega Ricadi con Nicotera e con Rosarno. Il transito lungo la strada è stato interdetto in attesa della rimozione dei massi e della messa in sicurezza dell’intera area.
Sul posto sono intervenuti i tecnici del Comune di Joppolo e della Provincia di Vibo Valentia, insieme al personale della Protezione civile regionale, ai vigili del fuoco ed alle forze dell’ordine. 

Operazione Minerva, a Cosenza insegnanti assunti con titoli di studio falsi (VIDEO)

COSENZA – La procura di Cosenza ha chiuso le indagini nei confronti di 33 insegnanti ritenuti responsabili di falsità ideologica commessa dal privato e falsità materiale in atto pubblico. L’articolata attività investigativa, condotta dal comando provinciale dei carabinieri di Cosenza, avviata nell’ottobre 2016, ha consentito di accertare l’esistenza di un sistema, diffuso sull’intero territorio nazionale, con il quale si è proceduto alla falsificazione ed all’utilizzo di diplomi apparentemente rilasciati da istituti magistrali statali e paritari della provincia di Cosenza o da scuole di specializzazione per l’insegnamento di sostegno ad alunni portatori di handicap, concessi dall’istituto nazionale scuole e corsi professionali di Cosenza. I documenti falsificati sono stati utilizzati dagli indagati sia per l’inserimento nelle graduatorie ad esaurimento sia in quelle di istituto per ottenere l’assunzione nelle scuole primarie e dell’infanzia.
I carabinieri di Cosenza, oltre ad accertare il mancato conseguimento di tali titoli di studi, in alcuni casi era stato dichiarato il rilascio dei diplomi di specializzazione dopo la chiusure delle scuole in cui dovevano essere conseguiti, hanno proceduto al sequestro, negli istituti scolastici interessati, di 35 diplomi contraffatti, dei quali 13 di istituto magistrale e 22 di specializzazione per l’insegnamento del sostegno. In seguito all’attività dei carabinieri, alcuni dirigenti scolastici hanno adottato provvedimenti di sospensione nei confronti di insegnanti assunti sulla base di titoli risultati falsi.
33 come detto, gli indagati nella provincia di Cosenza, ma l’inchiesta prosegue anche in altre regioni d’Italia.

Guardia di finanza, sequestrati beni ad affiliati della cosca Rango-Zingari

COSENZA – Un patrimonio da oltre cinque milioni di euro è stato sequestrato dalla guardia di finanza di Cosenza, su disposizione del tribunale, a Domenico Mignolo ed Antonio Intrieri, entrambi esponenti di spicco del clan Rango-Zingari. L’emissione del provvedimento era stato richiesto dalla direzione distrettuale antimafia di Catanzaro diretta da Nicola Gratteri. Intrieri e Mignolo stanno scontando una condanna per associazione mafiosa, Mignolo è stato condannato anche per omicidio. Le fiamme gialle hanno verificato la sproporzione tra i redditi dichiarati ed i patrimoni posseduti, derivanti dalle attività illegali svolte tra il 1986 ed il 2016. L’esecuzione del provvedimento ha portato al sequestro di numerosi beni intestati o riconducibili a Mignolo ed Intrieri. Si tratta in particolare di quattro fabbricati, due terreni, due società, quattro quote di partecipazione societaria, due associazioni sportive, otto automezzi e diversi rapporti bancari. Il sequestro consente di sottrarre risorse economichealla criminalità organizzata, riportandole nel circuito dell’economia legale.

Marcia indietro della Procura sul caso della piccola Cloe Grano

COSENZA – E’ iniziato il processo con rito abbreviato per tre medici del pronto soccorso dell’ospedale di Cosenza, imputati per la morte della piccola Cloe, avvenuta nel 2014 all’ospedale di Napoli, dopo diverse visite nel nosocomio bruzio, nel corso delle quali non sarebbe stata rilevata l’invaginazione che l’affliggeva. I genitori denunciarono sei medici del pronto soccorso dell’ospedale di Cosenza, che non avrebbero riconosciuto la gravità delle condizioni della piccola che aveva meno di 5 mesi di vita. Il Pm Antonio Tridico ha chiesto una perizia collegiale, visto che le diverse perizie finora presentate dalle parti non sono concordi e presenterebbero delle incongruenze. «E’ una presa di coscienza da parte della Procura di Cosenza che c’è qualcosa, in questo processo, che non è andato per il verso giusto ed evidentemente , dopo aver chiesto l’archiviazione, neanche la procura è convinta di ciò che ha fatto» ha detto all’Agi Antonio Iaconetti, legale di Dino Grano, padre della bambina. «Ora si riaprono i giochi, per tutti – sottolinea Iaconetti – perché adesso è saltato il rito abbreviato per questi tre medici». Per Dino Grano «oggi è successo un fatto epocale, perché il pm che aveva chiesto per due volte l’archiviazione per tutti i medici, oggi è tornato indietro. Io sono una persona sola, ma onesta e solo le persone oneste possono fare ciò che ho fatto io – ha detto Grano – che non mi arrenderò mai e ora farò intervenire anche il ministero della sanità».

Auto finisce in una scarpata, ferito un giovane

RENDE (CS) – Un giovane è rimasto ferito in un incidente stradale verificatosi questa mattina a Rende poco dopo le 10 lungo via Orso Maria Corbino. Il ragazzo probabilmente diretto all’uUniversità della Calabria ha perso il controllo del veicolo, una fiat panda, per cause in corso di accertamento. Secondo una prima ricostruzione sarebbe sbandato sull’asfalto reso viscido dalla pioggia e avrebbe perso il controllo del mezzo, adagiandosi poi sulla scarpata dopo un testa coda. Sul posto un’ambulanza del 118. Il conducente non avrebbe riportato ferite gravi.

Ingerisce stupefacenti, bimbo di un anno in terapia intensiva a Cosenza

COSENZA – E’ ricoverato nella terapia intensiva dell’ospedale di Cosenza, ma fuori pericolo, un bimbo di appena un anno giunto al nosocomio bruzio ieri sera, 5 novembre, accompagnato dai genitori. Avrebbe ingerito della sostanza stupefacente, probabilmente hashish. Secondo quanto si è appreso, i genitori avrebbero raccontato che il piccolo avrebbe inavvertitamente ingerito la sostanza stupefacente dopo averla rinvenuta in un parco cittadino, durante una passeggiata. I sanitari hanno allertato le forze dell’ordine. Una volante della polizia è giunta in ospedale per ascoltare i genitori. Sono in corso le indagini per verificare l’accaduto.

Scontro frontale sulla SS 107 all’altezza di Commenda di Rende, grave una persona

COSENZA – Incidente frontale questa sera poco dopo le 20.30 sulla Statale Silana Crotonese nel territorio rendese, nei pressi della sopraelevata che sovrasta l’hotel San Francesco. Non si conoscono ancora le cause che hanno determinato il frontale tra le due vetture. Dalle testimonianze dei residenti della zona, pare che ci sia stato un fortissimo boato. Sul posto sono immediatamente sono giunti i soccorsi. Sul tratto interessato si segnalano ancora forti rallentamenti al traffico veicolare. Sembrerebbe che una persona sia stata trasportata all’Ospedale di Cosenza in gravi condizioni e ci sarebbero altri feriti lievi.

Seguiranno aggiornamenti

Reggio, nave con oltre 700 migranti e 8 salme

REGGIO CALABRIA – La nave “Diciotti” della Guardia Costiera è giunta nel porto reggino. A bordo le salme di 5 donne e 3 uomini recuperati ieri al largo delle coste libiche. Gli ufficiali di bordo hanno omaggiato le otto persone con il saluto d’onore da parte degli ufficiali di bordo (foto ansa.it).

Annegamento la causa del decesso

Tutte le salme presentano segni di annegamento. Sul corpo di uno dei 3 uomini, invece, sono state riscontrate diffuse asportazioni di tessuto muscolo-cutaneo. Sulla nave erano presenti 765 migranti di cui 555 uomini, 97 donne e 112 minori (63 non accompagnati). Le oltre 700 persone saranno affidate ai Servizi sociali del Comune di Reggio Calabria in attesa di una sistemazione. Subito dopo avverrà il trasferimento in Sicilia.

La nave “Diciotti”

La nave è stata raggiunta ieri con le motovedette dei medici di frontiera al largo delle coste siciliane. Alcuni migranti versavano in condizioni problematiche. Quattordici gli ustionati per contatto con idrocarburi, mentre una bambina ha sofferto di metrorragia (abbondante perdita di sangue).

Cosenza, licenza sospesa per la discoteca Live

COSENZA – Nella notte tra il 31 ottobre e l’1 novembre, la personale della polizia è intervenuto presso la nota discoteca Live di Cosenza, a seguito delle numerosissime richieste di soccorso giunte presso la Sala Operativa della Questura.

In effetti la Volante, sopraggiunta tempestivamente sul posto, ha potuto constatare che all’esterno della discoteca vi erano numerose persone che premevano sugli accessi per riuscire ad entrare all’interno del locale, già gremito oltre il limite. Gli agenti di polizia, raggiunta l’entrata della discoteca, hanno cercato di riportare la calma ma un gruppo di persone, con calci e pugni, ha infranto la vetrata della porta di ingresso ed una scheggia di vetro ha colpito, ferendoli, un operatore di Polizia ed un minore, immediatamente soccorsi.

Dai successivi controlli è poi emerso che gli avventori erano muniti di biglietti di ingresso al locale emessi in numero superiore alla capienza della discoteca.

All’interno del Live vi erano infatti almeno il triplo delle persone rispetto all’autorizzazione da parte della Commissione Comunale di Vigilanza sui Pubblici Spettacoli, mentre all’esterno circa 300 persone spingevano per entrarvi. Per tali motivi, atteso che il superamento della capienza consentita pone di per sé a rischio la sicurezza delle persone, il Capo della Polizia della Provincia di Cosenza, quale Autorità di Pubblica Sicurezza, ha emesso un provvedimento di sospensione della licenza per 15 giorni, già notificato al titolare della discoteca Live di Cosenza.

 

E’ morto Gennaro Bifano, era scomparso da Castrovillari

CASTROVILLARI (CS) – I vigili del fuoco hanno rinvenuto il corpo senza vita di Gennaro Bifano, del quale si erano perse le tracce da venerdì notte 27 ottobre. L’anziano, 84 anni, malato di alzheimer, si era allontanato da casa forse in stato confusionale. Dopo numerosi giorni di ricerche, che hanno coinvolto carabinieri, guardia di finanza, soccorso alpino e unità cinofile, l’amara scoperta che ha spezzato le flebili speranze di ritrovarlo ancora vivo.