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Scomparso comandante ucraino. Il cargo partito da Gioia Tauro era diretto a Genova

GENOVA –  I poliziotti della sezione omicidi della squadra mobile e della Polizia di frontiera di Genova già da alcune ore stanno interrogando gli uomini dell’equipaggio del cargo su cui ieri durante la navigazione fra Gioia Tauro e Genova è scomparso il comandante ucraino Juri Kharytonov, 54 anni. La nave è attraccata alle 10:30 di stamane al porto commerciale Vte di Genova Voltri. A bordo ci sono anche gli esperti della polizia scientifica che stanno effettuando rilievi con particolare attenzione alla cabina del comandante e al posto di guida. Tutto l’equipaggio del cargo è ucraino come il comandante scomparso. Il cinquantenne sarebbe scomparso nel tratto di mare fra la Corsica e l’Elba, di fronte alla costa laziale. A coordinare le indagini è il sostituto procuratore presso della procura di Genova Marcello Maresca.

Scoperto arsenale con attrezzi da scasso, fermati sei uomini

CORIGLIANO CALABRO (CS) – Avevano un vero e proprio arsenale di attrezzi per lo scasso nella loro auto e sono stati bloccati dai carabinieri mentre erano appostati davanti ad un bancomat. Una banda di sei uomini, dei quali non sono state fornite le generalità, di età compresa tra i 45 ed i 24 anni, é stata sgominata la notte scorsa in contrada Cantinella a Corigliano Calabro, mentre, secondo l’accusa, si accingeva a forzare la cassa automatica dell’agenzia locale della Banca di credito cooperativo. I sei hanno tentato la fuga, prima in auto e poi a piedi, ma sono stati subito bloccati dai militari. All’interno dell’auto i militari hanno trovato grimaldelli, un piede di porco, cacciaviti, passamontagna, guanti, apparati ricetrasmittenti, cellulari, martelli e torce, tutto materiale che avrebbe dovuto essere utilizzato per compiere il furto con scasso. Gli arrestati sono stati portati nel carcere di Castrovillari.

Pericoloso latitante serbo catturato dalla polizia a Corigliano

ROSSANO (CS) – Lo hanno fermato per un controllo insieme ad altre persone mentre si aggirava con fare sospetto nei pressi del porto di Corigliano. E quando gli agenti del commissariato di Rossano unitamente ad alcuni colleghi del reparto prevenzione crimine Calabria settentrionale, lo hanno condotto negli uffici per identificarlo, hanno scoperto che l’uomo era un cittadino serbo, B.Z. di 35 anni, sul quale pendeva un mandato di cattura internazionale. Sprovvisto di documenti, è stato identificato grazie ad un riscontro “AFIS” (Sistema Automatizzato di Identificazione delle Impronte). Veniva così accertato che l’uomo era ricercato dalle polizie internazionali per l’applicazione della misura coercitiva della custodia cautelare in carcere per aver commesso numerosi furti in abitazione e rapine sfociate in atti di violenza. In particolare, a seguito di una rapina commessa in provincia di Avellino, si diede ad una rocambolesca fuga in contromano sull’autostrada A16, mettendo in serio pericolo l’incolumità di molti utenti della strada e forzando un posto di blocco della polizia stradale cercando di investire gli agenti dopo avergli puntato contro una pistola dal finestrino. L’uomo, d’intesa con il procuratore della repubblica di Castrovillari Eugenio Facciolla e con il pm di turno Simona Manera, è stato condotto nel carcere di Castrovillari. Non si esclude che B.Z. possa essere l’autore di altre rapine e furti in abitazione avvenuti nella provincia di Cosenza. Per questo gli agenti hanno invitato le vittime a recarsi in commissariato per visionare le foto segnaletiche. 

Revocata sorveglianza speciale a boss Papalia, per Corte d’Appello non è più pericoloso

MILANO – La Corte d’Appello di Milano, accogliendo un ricorso della difesa e, non ritenendolo più socialmente pericoloso, ha revocato la misura della sorveglianza speciale nei confronti del boss della ‘ndrangheta Rocco Papalia, definito il ‘padrino’ di Buccinasco (Mi), considerato uno dei più importanti capi della mafia calabrese al nord e scarcerato lo scorso maggio dopo 25 anni di detenzione.
Lo scorso luglio, infatti, la Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano aveva confermato la sorveglianza speciale, applicata a Papalia sin dal ’94, spiegando che era ancora socialmente pericoloso e che nei suoi confronti doveva essere mantenuta la “misura” con “obbligo di soggiorno” nel comune a sud del capoluogo lombardo “per cinque anni” e di “ricercare, compatibilmente con le imperfette condizioni di salute, un lavoro”. I giudici di secondo grado, invece, hanno dichiarato la revoca e il sostituto pg di Milano Laura Barbaini farà ricorso contro la decisione. (Foto d’archivio).

Quattro arresti per estorsione a Corigliano. C’è anche un ex carabiniere

CORIGLIANO (CS) – I carabinieri hanno effettuato quattro arresti per estorsione a Corigliano su disposizione del procuratore di Castrovillari Eugenio Facciolla. Tra loro vi è anche un ex carabinieri, Natale Taib, di origine marocchina. L’uomo vestiva la divisa all’epoca dei fatti. L’indagine è partita nel luglio del 2016, quando la vittima dell’estorsione ha sporto denuncia. Per iniziare un’attività imprenditoriale aveva chiesto un prestito di 90mila euro nel 2009 ad una donna finita ai domiciliari. La donna, per riottenere i soldi, ha chiesto all’uomo di firmare cambiali per 253mila euro e per convincerlo ad accettare gli interessi è stato minacciato e sequestrato dal compagno di donna e da altre due persone, tra cui l’ex carabiniere.

Sequestrati 200 litri di gasolio agricolo, tre denunce

CASSANO ALLO IONIO (CS) I Finanzieri del Gruppo della Guardia di Finanza di Sibari, nel corso degli ordinari controlli economici del territorio, hanno sequestrato oltre 200 litri di gasolio agricolo agevolato e denunciato tre soggetti. In particolare, le Fiamme Gialle, nell’area comunale di Cassano allo Ionio (CS), hanno sottoposto a controllo un furgone che era stato notato uscire dalla sede di una Società di commercializzazione di prodotti petroliferi, con a bordo due persone. Accertata la presenza all’interno del veicolo di molteplici bidoni in plastica colmi di gasolio privo della documentazione accompagnatoria obbligatoria, i Finanzieri operanti hanno richiesto l’ausilio immediato di un’altra pattuglia al fine di estendere il controllo anche al Deposito commerciale dal quale poco prima il mezzo si era allontanato. La rilevazione delle giacenze e il riscontro con la documentazione contabile hanno consentito di ottenere prova certa dell’avvenuta cessione del gasolio agricolo in totale assenza di documentazione fiscale. Al termine delle operazioni, il rappresentante commerciale dell’azienda e gli occupanti del mezzo sono stati denunciati a piede libero, in concorso tra loro, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Castrovillari, per il reato di sottrazione al pagamento dell’imposizione, c.d. “accisa”, su prodotti energetici violazione prevista e punita dagli
artt. 40 e 49 del D.Lgs. nr. 504/95 (Testo Unico Accise). I responsabili ora rischiano la pena della reclusione sino a 3 anni e la multa da 2 a 10 volte il valore dell’imposte evase, non inferiore comunque al minimo previsto di circa 7.750 Euro. Il prodotto energetico rinvenuto dai militari è stato sottoposto a sequestro penale, per essere successivamente confiscato, procedura resa obbligatoria per legge in materia doganale. L’attività svolta si inquadra in un più ampio dispositivo di polizia economico-finanziaria
predisposto dalla Guardia di Finanza per la tutela della legalità economica e degli equilibri di
mercato

Truffe online con falsi annunci, quattro denunce

CIRO’ MARINA ( KR) – Avevano pubblicato su vari siti specializzati delle inserzioni fasulle riuscendo a farsi accreditare delle somme di denaro in acconto per poi sparire. Quattro persone sono state denunciate per truffa dai carabinieri di Cirò Marina. Un quarantasettenne di Santa Maria Capua Vetere ha posto in vendita un motore per trattore agricolo, valore 2.200 euro, e si è fatto accreditare un anticipo di 300 tramite ricarica “postepay”. Un trentatreenne di Cerignola ha pubblicato un’inserzione relativa alla vendita di una moto d’acqua del valore di 2.700 e si è fatto trasferire la relativa somma tramite bonifico bancario. Di Cariati la venticinquenne che ha proposto la vendita di un telefono per 480 euro facendosi accreditare la relativa somma tramite ricarica “postepay”, così come un ventisettenne romano che dopo aver pubblicato un annuncio relativo per la vendita di un telefono (480 euro), ha intascato il denaro. Nessuno dei quattro ha mai inviato la merce promessa.

Ladri in azione al comune di Pizzo, rubata la cassaforte dell’ufficio economato

PIZZO CALABRO (VV) – Persone non identificate hanno rubato la cassaforte dell’ufficio economato del Comune di Pizzo. I malviventi, sfruttando la presenza da qualche mese di un’impalcatura montata all’esterno dell’edificio per permettere lavori di ammodernamento, si sono introdotti nei locali posti al secondo piano riuscendo a portare via la cassaforte, che si trovava in un armadietto, con all’interno seimila euro in contanti. Il denaro era stato depositato all’interno dell’ufficio dalla ditta che gestisce i parcheggi a pagamento per conto del Comune e non era stato ancora versato. Ad accorgersi del furto sono stati i dipendenti comunali all’apertura degli uffici. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno avviato gli accertamenti. Le indagini si prospettano piuttosto complicate anche perché l’area non è dotata di un sistema di videosorveglianza.

Sorpresi a manomettere bancomat, in carcere tre romeni

MELITO PORTO SALVO (RC) – Tre romeni sono stati arrestati dai carabinieri della Compagnia di Melito Porto Salvo dopo essere stati sorpresi a manomettere due sportelli bancomat a Bova Marina e a Condofuri. I tre, Claudio Viorel Costantin, di 20 anni, Adrian Punica (27) e Vladut Constantin Guinie (20), sono sospettati di essere gli autori di altri colpi analoghi. I militari già dal 2 ottobre scorso erano sulle tracce di Costatin, quando l’uomo, con le stesse modalità, aveva manomesso il bancomat delle Poste di Bova Marina riuscendo a impossessarsi di 200 euro. Nell’occasione, con due complici che facevano da “palo”, aveva utilizzato il proprio bancomat per prelevare pochi euro. Prima che lo sportello dell’erogazione del denaro si chiudesse, l’uomo aveva inserito un arnese bloccandolo. Quando l’utente successivo andava a prelevare, le banconote rimanevano bloccate e, pensando fosse terminato il contante, se ne andava. A quel punto Costantin, dopo aver estratto l’arnese, si impossessava delle banconote.

Poliziotti colpiti con calci e pugni da due uomini di nazionalità africana

VIBO VALENTIA –  Due agenti di polizia sono stati aggrediti alla stazione ferroviaria di Briatico da due cittadini africani che avevano tentato di salire su un treno senza biglietto. E’ stato il controllore del convoglio ad avvertire la Questura della presenza dei due stranieri che avevano iniziano a dare in escandescenza. All’arrivo degli agenti la situazione è degenerata. I poliziotti sono stati colpiti con calci e pugni prima di riuscire a bloccare uno dei due extracomunitari di origine africana nei confronti del quale è scattata una denuncia per lesioni, mentre il complice è riuscito a dileguarsi. I poliziotti hanno riportato varie contusioni giudicate guaribili in 10 giorni dai sanitari.