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Incendio devasta capannone, morti diversi animali. Aperte le indagini

GEROCARNE (VV) – Un incendio ha interessato dalle 2 della notte scorsa fino alle 10 di stamani un capannone a Sant’Angelo, frazione del comune di Gerocarne, nelle Preserre vibonesi. L’origine delle fiamme è ancora da stabilire con certezza anche se quella dolosa sembrerebbe la più probabile. La struttura, di proprietà di un 55enne del luogo ha subito pesanti danni anche a causa della presenza, all’interno, di materiale altamente infiammabile, come ad esempio balle di fieno. Per l’allevatore il danno è amplificato anche a causa della perdita di diversi animali presenti nel capannone, tra maiali e soprattutto pollame. Anche alcuni mezzi agricoli sono stati raggiunti dal fuoco. I vigili del fuoco hanno lavorato per circa otto ore prima di estinguere completamente le fiamme. Le indagini sono condotte dai carabinieri della Stazione di Soriano.

Aggredirono e rapinarono un giovane, arrestate due persone

VILLA SAN GIOVANNI (RC)  – Due 21enni, uno di Scilla e l’altro della Repubblica Domenicana, sono stati arrestati da personale del Commissariato di Villa San Giovanni della Polizia di Stato e della Squadra mobile di Reggio Calabria in esecuzione di un’ordinanza del gip con l’accusa di rapina aggravata, ricettazione e lesioni personali. I due sono ritenuti tra i responsabili di un’aggressione compiuta ai danni di un giovane il 25 settembre scorso sulla spiaggia in località Bolano, tra Catona e Villa San Giovanni. Nell’occasione, la vittima era stata avvicinata da un gruppo di persone che lo avevano aggredito con calci e pugni in varie parti del corpo procurandogli contusioni e fratture guaribili in 15 giorni. Alla vittima erano stati rubati il telefono cellulare, le chiavi di casa, gli occhiali e la patente di guida. Gli investigatori, grazie alle descrizioni degli aggressori ed al ritrovamento del cellulare nel vano sella dello scooter del 21enne di Scilla, sono risaliti ai due.

Prodotti contraffatti e file musicali pirata, sequestri della finanza di Vibo Valentia

VIBO VALENTIA – Sequestrati dalle Fiamme Gialle di Vibo Valentia oltre 21.000 prodotti illegali, denunciati 10 soggetti, segnalate 11 persone per abusivismo commerciale. Questi i risultati conseguiti all’esito dei controlli svolti dalle Fiamme Gialle vibonesi nell’ambito di uno specifico dispositivo operativo predisposto dal Comando Provinciale di Vibo Valentia per il contrasto dei fenomeni della contraffazione, dell’abusivismo commerciale, delle violazioni in materia di sicurezza dei prodotti e tutela del “Made in Italy”. L’attività di controllo economico del territorio, intensificata nel corso della stagione estiva soprattutto sul litorale, notoriamente ad alta vocazione turistica, ha consentito di sottrarre dal mercato un ingente numero di prodotti commerciali irregolari e di segnalare 21 soggetti alle competenti autorità giudiziaria ed amministrativa. Più di 1.000 i prodotti contraffatti sequestrati, molti dei quali recanti marchi di note multinazionali leader nella commercializzazione di articoli di abbigliamento. L’incessante impegno rivolto dalla Guardia di Finanza al “mercato del falso” persegue la finalità di garantire la tutela delle imprese che lavorano nel solco della legalità e, contestualmente, debellare la “produzione sommersa”, responsabile di favorire i tipici fenomeni da cui trae alimento il crimine organizzato: lavoro nero e irregolare, immigrazione clandestina, riciclaggio, evasione fiscale e contributiva. Oltre 2.500 i beni di consumo, le apparecchiature elettroniche, i giocattoli e gli oggetti di moda rintracciati e sequestrati dai Finanzieri di Vibo Valentia per commercio abusivo. La decisa azione di contrasto alla vendita di tale merce, che sfugge al circuito dell’economia legale, è costantemente orientata a tutelare il diritto dei consumatori all’acquisto di prodotti originali e non nocivi per la salute e, nel contempo, garantire la neutralizzazione di quei mercati paralleli che, non immuni da ingerenze della malavita organizzata, arrecano grave nocumento alla macchina produttiva legale. Circa 2.500 i file musicali “pirata” scoperti in una nota discoteca del vibonese e sottoposti a sequestro dalle Fiamme Gialle in quanto posseduti ed utilizzati dal deejay del suddetto locale in aperta violazione della normativa sul diritto d’autore.

Scontro auto-moto sulla SS106, muore 68enne

CORIGLIANO CALABRO (CS) – Un uomo di 68 anni, Giuseppe Calabria, di Rossano, è morto la scorsa notte nell’ospedale Annunziata di Cosenza a causa delle ferite riportate nell’incidente avvenuto alcune ore prima sulla strada statale 106, in contrada Torricella, a Corigliano Calabro. L’auto sulla quale si trovava Calabria, per cause ancora da accertare, si è scontrata con un’autoarticolato che proveniva in senso opposto. Nell’urto l’uomo ha riportato alcune fratture. Tuttavia in un primo momento le sue condizioni non erano sembrate gravi.  Calabria era lucido e parlava normalmente. Portato nell’ospedale di Rossano è stato poi trasferito in quello di Cosenza dove poi è morto.

Messaggi di cordoglio

A comunicare la scomparsa del prof. Giuseppe (detto Pino), Calabria è stata l’associazione “Basta Vittime sulla 106” che «commossa per la scomparsa di un amico e simpatizzante, esprime sentimenti di sincero e profondo cordoglio alla Famiglia, ai parenti ed agli amici».

Anche il Gruppo d’Azione per la Verità sul Tribunale di Rossano esprime cordoglio e vicinanza ai familiari per la perdita prematura del dottore commercialista Pino Calabria. «Una figura attenta alla problematica – si legge nella nota -, al fianco del GaV sin dalle prime battute ben consapevole di trovarsi di fronte a una battaglia difficile da vincere. Presente a Roma nel corso dell’ultima manifestazione di protesta in Piazza Santi Apostoli nei pressi del Quirinale, il dott. Calabria si è reso sempre disponibile nel tentare di adoperarsi nell’esclusivo interesse della collettività. La Sua morte lascia increduli e profonda amarezza in tutti noi». 

 

Pacco sospetto all’ufficio postale di via Veneto, allarme rientrato

COSENZA  – Attimi di paura all’ufficio postale di via Veneto a Cosenza. A seguito della  segnalazione di un pacco sospetto, sono intervenuti sul posto la polizia e gli artificieri. Pare che il pacco, rivelatosi poi innocuo, sia stato lasciato da un uomo di nazionalità cinese che si è allontanato lasciandolo incustodito. La situazione è tornata alla normalità.

Atto intimidatorio all’auto della famiglia del vicesindaco. Aita: «Gesto di una gravità assoluta»

CETRARO (CS) – Un atto intimidatorio ha colpito la cittadina tirrenica e nello specifico un componente della Giunta Aita. Un’automobile appartenente alla famiglia del vicesindaco di Cetraro Fabio Angilica è stata incendiata. Sull’episodio, dopo i rilievi del caso, le forze dell’ordine hanno dato inizio alle indagini.

SDEGNO DA PARTE DEL SINDACO AITA

«Questa situazione – afferma Aita – ci lascia esterrefatti e increduli». La risposta del primo cittadino Angelo Aita non si fa attendere. Da parte della politica locale, e non solo, solidarietà e vicinanza per l’accaduto. «Un fatto gravissimo – continua – che ancora una volta colpisce la famiglia di un rappresentante delle istituzioni, distintosi per una ineccepibile cultura della legalità e per metterla a fondamento del cambiamento della città. I balordi che hanno incendiato l’autovettura, con magari l’obiettivo di intimidire con il vicesindaco l’intera Giunta, limitandone l’azione politica, sappiano da subito di aver fallito. Chi pensa di intimidire attraverso il compimento di atti criminali le persone per bene e minare la tranquillità e la pace sociale della nostra città, sappia che le forze politiche e sociali di Cetraro sapranno farsi baluardo a difesa della città e impediranno loro di prevaricare e di avere la meglio».

(foto repertorio)

Fagnano Castello, una denuncia per attivazione di discarica abusiva

FAGNANO CASTELLO (CS) – Un operaio di 85 anni residente a Fagnano Castello è stato deferito in stato di libertà dai carabinieri della stazione di San Sosti per avere attivato una discarica non autorizzata di rifiuti speciali pericolosi all’interno e all’esterno della propria autofficina meccanica. In particolare i militari hanno scoperto su un’area di circa 1500mq, di pertinenza della stessa officina, depositati in modo incontrollato e su nudo terreno privo di alcun sistema di impermeabilizzazione, diversi motori non bonificati di veicoli, marmitte, componenti meccanici, paraurti, sportelli di diversi autocarri, plastica, vetro, parti di carrozzeria. Individuati inoltre numerosi barattoli di diluente, olio esausto, filtri esausti, pneumatici usurati, materiale ferroso ed altri rifiuti di vario genere. L’uomo è stato deferito alla Procura della Repubblica di Cosenza. Contestualmente l’area è stata posta sotto sequestro.

 

Tragedia sulla strada, auto travolge e uccide una 24enne

RENDE  – Ancora un tragico incidente sulle strade. Questa volta a perdere la vita una ragazza di soli 24 anni, Sara Di Pietro, che nella serata di ieri nella zona di Settimo di Montalto all’altezza della farmacia Peluso, alle porte di Rende, sarebbe stata travolta e uccisa da un auto che viaggiava a forte velocità. La tragedia è avvenuta intorno alle 24 quando alcuni conoscenti della ragazza, originaria di Sellia Marina in provincia di Catanzaro, non vedendola rientrare ha dato l’allarme. Sul posto gli agenti della Polizia Provinciale di Cosenza e i sanitari del 118 che hanno fatto di tutto per salvare la ragazza ma il trasporto in ospedale non è servito a evitare il peggio. Le forze dell’ordine stanno cercando di ricostruire la dinamica. Secondo quanto si è appreso la ragazza è stata investita da un’Audi di colore bianco. Il guidatore, un giovane di Rende, si è subito fermato per prestare soccorso recandosi successivamente in ospedale dove però la poveretta è spirata.

Tragedia a Morano, uccide per errore il compagno di caccia

MORANO CALABRO (CS) – Drammatico incidente di caccia in contrada Gonea di Morano Calabro. Un quarantenne, uscito con alcuni amici per una battuta di caccia al cinghiale, è stato centrato per errore dai colpi sparati da un compagno. 
L’uomo, che sarebbe stato colpito al viso, è morto istantaneamente. Sull’accaduto indagano i carabinieri. La vittima lascia la moglie, incinta di cinque mesi. 

Longobucco, ritrovato morto il 62enne scomparso ieri mattina

LONGOBUCCO (CS) – Ritrovato il corpo dell’uomo scomparso da Longobucco nella mattina di ieri. Francesco Beraldi, 62 anni, era uscito di casa ieri mattina, abordo della sua auto, una Alfa 156 di colore grigio, informando i familiari che si sarebbe recato a pesca presso il fiume Trionto, non lontano dalla sua abitazione. Tuttavia, non facendo rientro verso sera, i familiari, insospettitisi, hanno immediatamente allertato le forze dell’ordine, facendo scattare le ricerche. Ricerche che si sono consluse nella mattinata odierna, quando il corpo del sessantaduenne è stato ritrovato privo di vita sulle sponde del Trionto. Il decesso pare sia stato attribuito dal medico legale ad un malore improvviso. L’autorità giudiziaria ha quindi disposto la restituzione della salma dell’uomo ai familiari per celebrarne le esequie.