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“Le Notti dello Statere” cambia pelle e passa sul web

AMANTEA (CS) – La nota kermesse cinematografica denominata “Le Notti dello Statere” cambia pelle e si sposta, per l’edizione 2020, sul web! Anziché dar vita alla classica ed accattivante iniziativa che, negli anni ha raccolto “gomito a gomito” tanti protagonisti del mondo del cinema e della televisione e interessato un sempre più folto pubblico di appassionati, fans e semplici osservatori, quest’anno, vista l’emergenza Covid19, la manifestazione si svolgerà in streaming e sarà fruibile da tutti attraverso la diretta integrale su internet. Un’edizione “digitale”, quella 2020, del tutto inedita per la kermesse che sabato 30 maggio vivrà il suo apice con tanto di illustri ospiti, sui quali la direzione artistica mantiene, ancora, il riserbo, e premiazioni.

Sulle note di un’unica strofa: la cultura non si ferma!

“Le Notti dello Statere” è un premio nazionale di cinematografia che si svolge da quindici anni a Sibari; si tratta di una manifestazione senza scopo di lucro che si occupa di promuovere la cultura cinematografica in Calabria. «Non è stato semplice fermarsi e “traslocare”, di sana pianta, sul web – racconta Luca Iacobini – ideatore e direttore artistico dell’evento – ma abbiamo dovuto farlo. Il mio pensiero è andato, fin da subito, a tutte le persone che stavano lottando contro questo maledetto virus: ammalati sui tristi letti d’ospedale e medici ed infermieri di corsia armati di camici e mascherine. Più passavano i giorni e più cresceva in me la coscienza della crisi sanitaria, economica e sociale in cui era piombato il nostro Paese. Ho riflettuto molto sul da farsi. Da questa riflessione, insieme ad un gruppo di amici, è nata l’idea del “Caffè Artistico Live”, un format che, diretta dopo diretta, ci ha portato nelle case degli attori che hanno aderito e condiviso l’iniziativa prendendosi un caffè con noi; un intermezzo, quello creato, dai toni culturali e artistici, ma, soprattutto, spensierati, per rompere un po’ il muro di quotidiana malinconia creatosi nel periodo di piena quarantena. Al termine di questo percorso, siamo arrivati ad organizzare la XVI edizione de “Le Notti dello Statere”, un ulteriore tassello, stavolta simbolico, che abbiamo voluto aggiungere ai precedenti quindici anni di attività. Non si poteva, infatti, mandare nel dimenticatoio quanto sinora realizzato – dice Iacobini – quindici anni di sacrifici, passione per il proprio lavoro e amore per il cinema e per il proprio territorio. Come diceva sant’Agostino: meglio perdersi nella passione, che perdere la passione! Io in questa mia passione ho deciso di perdermi”. L’edizione di quest’anno de “Le Notti dello Statere” voglio, quindi, dedicarla a tutti coloro che hanno perso la vita, a tutti coloro che hanno lottato e continuano a farlo, ma anche a tutti gli imprenditori che hanno sempre sostenuto la nostra iniziativa e che in questo momento si ritrovano in ginocchio».

All’Unical seminario con Antonio Nicaso e Mario Caligiuri su infiltrazioni mafiose nel post emergenza Covid-19

RENDE (CS) – Si terrà domani, venerdì 22 maggio, alle ore 16 il seminario online sulle infiltrazioni mafiose nel post emergenza Covid-19 organizzato congiuntamente dal Laboratorio di Pedagogia dell’Antimafia e dal Laboratorio di Intelligence dell’Università della Calabria. L’iniziativa scientifica sarà trasmessa dalla pagina Facebook di Calabria news 24.

All’incontro, introdotto da Giancarlo Costabile del Laboratorio di Pedagogia dell’Antimafia Unical, interverranno Mario Caligiuri, professore Ordinario di Pedagogia della comunicazione e direttore del Master in Intelligence all’Unical, e Antonio Nicaso, docente di Storia sociale della criminalità organizzata presso importanti atenei statunitensi e canadesi, tra i quali ricordiamo: Scuola Italia del Middlebury College a Oakland, California, U.S.A.; Queens University a Kingston, e St.Jerome University a Waterloo, in Canada.

Il webinar vuole analizzare gli scenari nazionali e globali che stanno animando l’attività delle mafie nel post emergenza della pandemia determinata dal Coronavirus.

All’Unical webinar sull’Antimafia sociale tra memoria e pratiche di r-esistenza civile

RENDE (CS) – Si terranno domani, giovedì 21 maggio, e sabato 23 maggio alle 14 due seminari online sull’Antimafia sociale tra memoria e pratiche di r-esistenza civile organizzati dal Laboratorio di Pedagogia dell’Antimafia, nato il 23 maggio 2011 nella vecchia Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università della Calabria e attualmente attivo presso il Dipartimento di Culture, Educazione e Società (già Lingue e Scienze dell’Educazione).
Il laboratorio, giunto al suo nono anno di attività, ha organizzato – senza utilizzare denaro pubblico, come si tiene a specificare nel comunicato stampa – «118 seminari e 26 incontri all’aperto, fuori dalle aule universitarie, toccando tutte le realtà del Mezzogiorno impegnate nel contrasto alle mafie, da Scampia a Palermo, dalla Piana di Gioia Tauro a San Luca. Oltre 3mila gli studenti coinvolti nelle aule di Scienze dell’Educazione e più di mille quelli impegnati nei laboratori di cittadinanza attiva nei territori.

Le iniziative scientifiche saranno trasmesse dalle pagine facebook di Scuola di Barbiana e da Calabria news 24 (per la giornata di sabato 23 maggio dedicata al ricordo di Giovanni Falcone e dei caduti a Capaci).

Agli incontri, introdotti da Giancarlo Costabile del Laboratorio di Antimafia, interverranno esponenti dell’Antimafia sociale come Don Pino Demasi, Referente di Libera per la Piana di Gioia Tauro – che fu tra le altre cose il primo relatore di questo progetto universitario di didattica sociale ad Arcavacata – e Ciro Corona, Presidente dell’associazione R-Esistenza Anticamorra Scampia. Compito del giornalista de Il Quotidiano del Sud, Michele Inserra, sarà invece quello di spiegare l’importanza della comunicazione nella destrutturazione della mitologia mafiosa e nella denuncia di quella rete di collusioni e complicità che ha trasformato le mafie da crimine in soggetto politico-economico attivo nella società. Le iniziative saranno concluse da Edoardo Martinelli, allievo di don Milani e coautore di Lettera a una professoressa, che discuterà di cittadinanza attiva e ricostruzione sociale attraverso le periferie.

Fase 2, strategia comune degli atenei calabresi nell’emergenza sanitaria

RENDE (CS) – Lezioni, esami di profitto e sedute di laurea in modalità telematica ancora per la Fase 2 dell’emergenza da Coronavirus. Sono concordi all’unisono i rettori dei tre atenei statali calabresi, Giovambattista De Sarro dell’Università Magna Grecia di Catanzaro, Nicola Leone
dell’Università della Calabria di Rende e Santo Marcello Zimbone dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, nell’adozione di uniformi misure precauzionali per le prossime settimane. Convengono sul fatto che le condizioni emergenziali legate alla pandemia non consentono ancora di ripartire in piena sicurezza con le attività didattiche e curriculari in presenza. Il ritorno in aula comporterebbe una massiccia circolazione sui mezzi pubblici di trasporto, settore particolarmente a rischio contagi, e richiederebbe continui interventi di igienizzazione delle aule, persino ai cambi di turno, e degli spazi comuni, quali mense e biblioteche. Misure che al momento gli atenei non riuscirebbero ad assicurare in totale sicurezza per garantire la massima efficacia alle norme di legge, come emerge dal fatto che l’attività didattica a distanza accomuna la quasi totalità delle università italiane.

I tre rettori calabresi sono consapevoli di quanto le misure di contrasto alla situazione di emergenza abbiano finora imposto decisioni spesso difficili, richiedendo sacrifici a studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo, che hanno dovuto utilizzare con immediatezza strumenti organizzativi e di lavoro in parte nuovi, guidati dall’obiettivo di dare risposte efficaci che coniugassero il diritto allo studio con le esigenze cautelative legate all’emergenza da Covid-19. Una crisi sanitaria senza precedenti che, purtroppo, è ancora in piena evoluzione, nonostante gli allentamenti di alcune misure restrittive imposte dal Governo. D’altra parte, si attende ancora un potenziamento della rete di medicina di base, in grado di fornire anche assistenza domiciliare, come tarda ad arrivare l’attesa applicazione digitale, necessaria per tracciare rapidamente i contagi e isolare i focolai. La Calabria soffre per la debolezza del sistema sanitario regionale eccessivamente ridimensionato negli ultimi anni. Dunque, in un tale contesto di riferimento, per limitare i rischi e tutelare la salute, le attività didattiche delle prossime settimane proseguiranno a distanza, mentre si può già da tempo accedere ai laboratori di ricerca, con le modalità specifiche adottate dai singoli atenei. Resta precluso il rientro nelle residenze universitarie, ferma restando la possibilità di ritirare, in maniera concordata, effetti personali e materiali per lo studio.
De Sarro, Leone e Zimbone plaudono alle misure riguardanti università e ricerca del Decreto “Rilancio” annunciato dal Governo, che stanzierà fondi importanti, accogliendo le richieste dagli atenei italiani. Un particolare plauso dei tre rettori è rivolto all’azione d’impulso e al lavoro del Ministro dell’Università e alla Ricerca scientifica Gaetano Manfredi.
Un plauso sia per i fondi destinati al diritto allo studio, con l’incrementato sostegno della cosiddetta no-tax area, di cui auspicano una ripartizione tra gli Atenei che tenga adeguatamente conto dell’incidenza, notevolmente maggiore nel sud del Paese, delle famiglie a basso reddito, sia per la lungimirante attenzione riservata alla ricerca scientifica, con investimenti utili a garantire 4.000 posti a giovani ricercatori.

Prevenire l’insorgenza di comportamenti a rischio nei giovani?C’è “Teencontro”, libro frutto di esperienze laboratoriali

COSENZA – Prevenire le dipendenze nei giovani, la fascia dei preadolescenti, attraverso un lavoro sulla loro consapevolezza emotiva, sociale, creativa e narrativa. È stato questo l’obiettivo di una serie di laboratori che Cepedu , associazione di educatori e pedagogisti calabresi, ha realizzato in alcuni istituti scolastici della città di Cosenza. Frutto dell’esperienza di questi laboratori è “Teencontro: valorizzazione sociale, dall’idea al progetto”, un libro scritto a quattro mani da due professioniste di Acri (Cs), Fabiola Ammirata, educatrice socio-pedagogica,  e da Natalia Altomari, psicologa, per “Santelli Editore”. Un volume che raccoglie la testimonianza di questo progetto. “In questo modo – dicono le due autrici – abbiamo ottenuto un percorso esplorativo pensato per osservare stili educativi e dinamiche emotive che vanno ben oltre il carattere distintivo teorico. Teoria e pratica si sono intrecciate concedendoci una visione innovativa di modelli psico-educativi basati su evidenza scientifiche con approcci originali”. Tre le parole importanti del progetto e, quindi, del libro, così come sottolinea nella prefazione al libro il professore Ercole Giap Parini, docente di Sociologia generale all’Università della Calabria: conoscenza, emozioni, appropriazione. “La conoscenza – scrive Giap Parini – è orientata a fornire gli strumenti che permettono agli adolescenti di intraprendere corsi di azione responsabili, ovvero fondati sulla capacità di valutare le conseguenze delle loro azioni. Conoscere i rischi di ogni pratica significa avere gli strumenti per utilizzare al meglio quella facoltà razionale che permette di valutare costi e benefici di quello che si fa. Le emozioni: servono a prendere consapevolezza del corpo che sente e che reagisce significa imparare delle emozioni il loro specifico linguaggio; quindi gestirle anziché subirle, renderle risorsa per superare momenti di debolezza. Appropriazione: appropriarsi del proprio percorso di vita significa fornire all’individuo risorse per costruirsi socialmente in modo equilibrato, ma – dice il docente dell’Unical – anche con la pretesa che i ruoli che ciascuno è chiamato a rivestire possono essere interpretati in maniera personale, unica, irriducibile e, quindi, creatrice”. Una parte dei proventi della vendita del libro andrà al progetto “100 computer per le scuole” , un’idea del Coordinamento educativo di Cosenza finalizzata a contrastare la povertà educativa.

L’Unical si presenta alle future matricole, “Open day” on line sul portale dell’orientamento

RENDE (CS) – L’Università della Calabria si presenta alle future matricole. Domani, 14 maggio, il nuovo portale dell’orientamento digitale (Digit.or) ospiterà l’Open day on line, un evento rivolto alle studentesse e agli studenti dell’ultimo anno delle scuole secondarie di II grado e alle loro famiglie per conoscere l’offerta formativa e i servizi dell’ateneo.

L’emergenza sanitaria in corso non consente ancora di organizzare un Open day in presenza, all’interno delle strutture del campus, per cui si è reso necessario reinventare il tradizionale appuntamento che accompagna le iscrizioni al nuovo anno accademico e trasferirlo sul web. Le aspiranti matricole troveranno sul portale dell’orientamento (Digit.Or) materiali informativi su corsi di laurea e servizi d’ateneo, incontri live con i responsabili delle strutture e dei Dipartimenti, videochat per chiarire i propri dubbi sulla scelta dell’indirizzo di studio, sulle modalità di ammissione, su tutte le opportunità che l’Unical offre.

La piattaforma Digit.or.

In home page è presente la sezione dedicata all’evento: cliccando su “accedi” si viene indirizzati sulla pagina dell’Ufficio orientamento, che ospiterà la videoconferenza d’apertura alle 9 e 30 (per partecipare cliccare su “accedi al meeting”). Questa prima parte dell’Open Day sarà trasmessa in diretta anche sulla pagina Facebook e sul canale YouTube dell’ateneo.

Nella videoconferenza iniziale le aspiranti matricole potranno incontrare ­– dalle 9 e 30 alle 10 – il rettore dell’Unical Nicola Leone, la prorettrice al Centro Residenziale Patrizia Piro, il prorettore alla Didattica Francesco Scarcello, la delegata all’Orientamento Angela Costabile e il delegato ai Tolc@casa Stefano Curcio.

Al termine, le aspiranti matricole potranno esplorare su Digit.or la sezione dedicata ai corsi di laurea e alle strutture. Qui sarà possibile consultare e scaricare brochure e materiali informativi e navigare tra le meeting room (videoconferenze) predisposte dai Dipartimenti, dai Servizi didattici, dal Centro residenziale, dall’Ufficio orientamento, dal Servizio studenti con disabilità, DSA e BES.

L’Open Day si concluderà alle 12 e 30. 

 

Al via le selezioni del Calabria Fest Tutta Italiana 2020

LAMEZIA TERME (CZ) – Dopo lo straordinario successo dello scorso anno sia dal vivo, sia su Radio Tutta Italiana e Rai Play, sono ai nastri di partenza le selezioni nazionali del “Calabria Fest Tutta Italiana 2020”, il Festival della Nuova Musica Italiana organizzato dall’Asssociazione Culturale Art-Music&Co, con l’Assessorato alla Cultura e al Turismo della Regione Calabria nell’ambito dei Grandi Festival Storicizzati, il Patrocinio del Comune di Lamezia Terme, la radio ufficiale Rai Radio Tutta Italiana e la collaborazione di Palco Reale.

“Il festival – spiegano Giusy Leone, presidente di Art-Music&Co, Ruggero Pegna, direttore artistico e organizzativo, Gianmaurizio Foderaro, conduttore e responsabile di Radio Tutta Italiana –intende valorizzare nomi nuovi della musica italiana attraverso Radio Tutta Italiana e un grande palcoscenico live, selezionando ogni anno sul territorio nazionale e internazionale 8 tra artisti e band di età compresa tra i 17 e i 34 anni, per la partecipazione alla finale nazionale che, per questa edizione, si svolgerà di nuovo a Lamezia Terme nel grande Villaggio Musicale di Corso Numistrano. Siamo felici – conludono – che la situazione stia tornando alla normalità e, quindi, si possano avviare le selezioni a mezzo facebook per la nuova edizione, che sarà ancora più ricca e prestigiosa della precedente!”.  A tal riguardo, Giacinto Lucchino, responsabile tecnico-logistico, precisa: “Se possibile, la finalissima si effettuerà all’aperto nei giorni 27, 28, 29 agosto 2020, altrimenti nei giorni 24, 25, 26 settembre presso il Teatro Grandinetti, in entrambi i casi con misure e modalità previste dai Decreti Ministeriali in materia.”.

Al termine della finalissima di Lamezia Terme, una giuria qualificata di giornalisti ed esperti del settore assegnerà il “Calabria Fest Tutta Italiana Music Award” alla Migliore Nuova Proposta dell’anno.

Lo scorso anno il presidente di giuria è stato il noto critico e giornalista Dario Salvatori e a vincere davanti a trentamila spettatori è stata la band Regione Trucco di Ivrea.

L’organizzazione comunica anche il regolamento con le modalità di iscrizione e partecipazione, pubblicato proprio oggi: “A partire dal 18 maggio e fino al 15 giugno 2020, gli interessati (Artisti/Band) devono inviare un’unica  mail indirizzata a radiotuttaitaliana@rai.it e calabriafest@libero.it allegando una breve scheda di presentazione, con indicazione di tutti i componenti (nome, cognome, esperienze lavorative, presentazione e descrizione dei brani scelti per la selezione), due fotografie, 2 brani inediti in formato Mp3, recapiti telefonici e mail. L’iscrizione è gratuita. La giuria qualificata selezionerà 20 tra i candidati pervenuti, per ciascuno dei quali sarà postato sulla pagina facebook di Radio Rai Tutta Italiana uno dei due brani, a scelta della stessa giuria». 

Dal 22 giugno al 5 luglio, il pubblico potrà votare il brano preferito sulla pagina facebook di Rai Radio Tutta Italiana (dove saranno indicate le modalità di votazione). 

«I 6 Artisti/Band che riceveranno più “preferenze” accederanno alla fase finale di Lamezia Terme, insieme ad altri 2, scelti dalla Giuria qualificata, per un totale di 8 finalisti, ai quali sarà anche offerto il pernottamento gratuito nel giorno di partecipazione. Un software, con la supervisione di Rai Radio Tutta Italiana controllerà la correttezza e l’unicità del voto. Gli 8 finalisti, sul palcoscenico di Lamezia Terme, si esibiranno dal vivo suddivisi nelle due semifinali delle prime due serate, con l’esecuzione di 2 brani a testa. Alla finalissima della terza serata (sabato) avranno accesso i primi due classificati di ciascuna semifinale. Ogni serata sarà conclusa dall’esibizione di super ospiti della musica italiana e sarà seguita dalla Rai attraverso tutte le piattaforme radio/televisive interessate all’ evento.  Al termine della fase di selezione, saranno resi noti i nomi dei finalisti e dei super ospiti delle tre serate. Per tutte le informazioni, oltre alle mail già indicate, sarà possibile contattare direttamente la segreteria organizzativa al numero telefonico 0968 441888 o attraverso le pagine facebook ufficiali dell’associazione e del festival Art-Music&Co, Calabria Fest Tutta ItalianaRadio Tutta Italiana».

Conflitti del futuro e nuovo ordine mondiale, il Generale Mini: «Covid-19 è guerra civile»

RENDE (CS) – “Le guerre del futuro saranno collocate in un nuovo ordine mondiale”. Così è iniziata la lezione di Fabio Mini, Generale, saggista e giornalista, tenuta in video conferenza al Master in Intelligence dell’Università della Calabria, diretto da Mario Caligiuri. Mini ha affermato che le guerre sono sostanzialmente le stesse da quando nel 500 a.C. Sun Tzu delineava “L’arte della guerra” fino a ad arrivare allo scoppio della bomba nucleare. Oggi, l’approccio ai conflitti del futuro sarà molto diverso e nebuloso per i decisori pubblici: saremo tutti soldati di queste nuove guerre, ma bisogna stabilire con quali mezzi. Il generale ha proseguito sostenendo che la guerra globale si combatterà sia per un ordine mondiale che per il profitto. Inoltre, si scontreranno attori e non statali: questi due gruppi possono agire contemporaneamente, spesso si sovrappongono e alle volte si confondono. Ha poi proseguito dicendo che “esistono false guerre scatenate per accedere alle risorse e si concretizzano attraverso il terrorismo e la guerra civile, come in Libia, Siria e Iraq. In questi casi, ci si rende conto che senza gli interessi interni ed esterni tali scontri non si sarebbero mai verificate”. “Esistono – ha proseguito – anche false guerre giustificate da motivazioni umanitarie: ma cosa c’è di umanitario in una guerra che provoca 300.000 morti?”. Ha ribadito che “è sempre esistita una guerra per le risorse, che oggi non è rivolta solo per accaparrarsi le risorse tradizionali ma anche per l’appropriazione dei beni comuni, i cosidetti “global commons”, come gli oceani, i fondali sottomarini, l’Antartide, l’Antartide, l’atmosfera, lo spazio esterno, il cyberspazio”. “Tutto ciò – ha proseguito – è circondato da una grande ipocrisia, collocata in una zona grigia in cui tutto si confonde. Ci sono guerre ambigue in cui non si conosce chi è il vincitore e guerre ibride dove convergono anche una serie di fattori tradizionali. Il potere militare è aumentato a dismisura con crescenti investimenti economici, adesso bloccati in questo periodo di pandemia”. Per il generale, “il Deep State è la parte dell’establishment che cerca di conservare, in molti casi, sia l’equilibrio che la gerarchia, in un contesto in cui tutti gli Stati sono in profonda competizione tra loro”. Mini ha poi parlato della “guerra della generazione 0” che verrà combattuta dalla generazione nata tra il 2002 e il 2022, affermando che toccherà a loro avviare o evitare la guerra nucleare. “Al momento – ha precisato – non ci sono i termini perché chi possiede l’ordigno è in grado di attivarlo, ma certamente non sarà capace di resistere alle reazioni che si verificheranno. La guerra oggi, infatti, è diffusa e viene considerata piccola da chi la vede dall’esterno, mentre è immensa per chi è costretto a viverla in prima persona”. Per il generale “il campo di battaglia della guerra cambierà tra un decennio. Infatti, tra il 2030 e il 2050, ci saranno guerre nel cyberspazio con super soldati e piattaforme a controllo autonomo guidate dall’intelligenza artificiale. In tale contesto, saranno impiegati nei combattimenti meno uomini, ma questo paradossalmente comporterà anche meno riguardi verso la vita umana. Per questo nuovo tipo di guerra, non a caso, sono in corso la realizzazione di progetti di sopravvivenza”. Mini ha poi fatto riferimento al “Discorso sulla servitù volontaria” di Étienne de La Boétie citando la frase: “il padrone ha solo in più i mezzi per distruggerci che noi stessi gli forniamo”.
Secondo il docente, nella guerra globale emergono due concetti importanti che possono essere accumunati all’attuale periodo del COVID-19: il primo è che questo virus può essere considerato come un livellatore sociale, che incide sulla sovrappopolazione del pianeta; il secondo è che può paragonarsi ad una guerra di distruzione di massa in cui le cose sembrano più chiare ma allontanano dalla comprensione della realtà. I morti ci saranno ma le conseguenza economiche e sociali saranno ancora peggiori. Mini ha quindi approfondito i sistemi d’arma, precisando che l’Italia ha dovuto affrontare, dopo la Seconda Guerra Mondiale, costi abnormi sia per cambiare gli armamenti, sia per la manutenzione e l’adeguamento. Ed ha pure evidenziato che i Paesi che a livello globale affrontano i costi maggiori per le spese militari sono anche quelli più indebitati.
Gli F-35, secondo Mini, sono stati pensati per una guerra che non c’è più. “Allo stato attuale – ha detto – a causa del COVID-19, potranno annullati molti progetti militari perché le risorse verranno dirottate sulla spesa sanitaria, o saranno sospesi perché le aziende degli armamenti sono state costrette a ridurre le produzioni. Il docente ha poi parlato del Super Robot ed effetto sciame: a tal proposito, ha ricordato le tre leggi della robotica di Isaac Asimov, coniate intorno agli anni ’50: la prima è quella di non recare danno agli umani; la seconda che il robot deve obbedire agli ordini impartiti dall’uomo; infine, che il robot deve pensare alla propria sopravvivenza purché non sia in contrasto con le altre due leggi precedenti.
Mini ha quindi approfondito il tema del COVID-19 collegando la pandemia alla guerra. Nella sua opinione, si tratta di una strana epidemia che non si sa da dove arrivi e che è risultata imprevedibile, sebbene fosse stata ipotizzata anche dall’intelligence statunitense. “Più propriamente – ha affermato – potrebbe trattarsi di una guerra civile e lo si può notare dai comportamenti della società dove le persone sono viste come potenziali untori, e quindi come persone da abbattere. Tra l’altro, in condizioni di emergenza all’interno degli ospedali, in alcuni casi, sembra si sia dovuto decidere chi salvare e chi no”. “Si dovrà considerare e paragonare – ha proseguito – ciò che è chiesto ai virologi e quello che si vuole sapere dall’intelligence, ovvero le informazioni che servono per legittimare le scelte politiche, aspetto importante per comprendere quanto sta accadendo. Di sicuro è che che attualmente la cura al virus non è stata ancora trovata”. Il generale ha quindi affrontato il tema delle guerre biologiche che pongono a nudo le vulnerabilità dell’intero sistema sociale, perché quando si ammalano gli anziani si registra l’inadeguatezza dell’organizzazione. Quando addirittura qualcuno ha parlato di eutanasia praticata nei confronti delle persone anziane, non è altro che la conseguenza della cattiva organizzazione dei sistemi sanitari che sono strutturati in base a logiche privatistiche, in funzione degli utili e non dei bisogni della collettività. Mini ha concluso richiamando l’immagine della Conferenza di Yalta con Roosevelt, Churchill e Stalin che hanno disegnato i destini del mondo dopo la seconda guerra mondiale. Oggi, il nuovo ordine mondiale è nelle mani di Trump, Putin e Xi Jinping, con tarature differenti rispetto agli statisti del 1945, ma che certamente definiranno l’ordine che impatterà sul futuro dell’umanità e con esiti totalmente imprevedibili.

“Con Mimì… non finisce mica il cielo”. Da Bagnara il ricordo a 25 anni dalla morte di Mia Martini

BAGNARA CALABRA (RC) – Il 12 Maggio ricorre il 25° dalla scomparsa di Mia Martini e, pur in un momento particolare  a causa dell’emergenza sanitaria, la città di Bagnara non dimentica la sua figlia illustre e per l’occasione l’Associazione Cultura e Spettacolo presieduta dal regista Nino Romeo, organizzatrice del Premio Mia Martini, organizza una serata di festa in diretta social “Con Mimì…  non finisce mica il cielo”, con la partecipazione di grandi artisti del panorama italiano dello spettacolo, della discografia e della cultura che hanno conosciuto l’indimenticabile Mimì, meravigliosa artista, che con la sua voce ha conquistato il mondo partendo dal sud. Mia Martini diceva infatti spesso: «Sono nata a Bagnara, pur se la mia vita è stata girovaga, non ho mai pensato di appartenere ad altre regioni. Sono una Calabrese puro sangue».

Nel corso della serata, presentata e coordinata da Nino Romeo e Carmen Novaldi, interverranno in diretta streaming: Nino Spirlì, vice presidente della Regione Calabria, con deleghe alla Cultura, ai beni e attività culturali; Mario Romeo, vice sindaco di Bagnara Calabra con delega allo Spettacolo e Turismo, Olivia Bertè, Gianna Bigazzi, Franco Fasano, direttore artistico del Premio Mia Martini; Mimmo CavalloFranco Simone; Mario RosiniGiorgio Verdelli, regista del docufilm rai “Mia Martini, fammi sentire bella”; Cristiano Minellono, autore e Veronica Maya

Sarà un’occasione per celebrare l’arte unica e indimenticabile di Mimì attraverso momenti musicali, racconti, testimonianze, aneddoti e ricordi che ciascuno porta nel cuore, tutto in diretta dalle ore 17.00 sugli account social ufficiali Facebook e YouTube del Premio Mia Martini e Radio Medua.

 L’evento è patrocinato dal Comune di Bagnara Calabra, Assessorato al turismo e spettacolo.

Summer Arena 2021, le nuove date di Notre Dame de Paris in Calabria

Secondo l’ordinanza emanata dal governo che prevede la sospensione di eventi e spettacoli di qualunque natura fino a data da destinarsi, Vivo Concerti ha comunicato lo spostamento dell’intera tournée 2020 di Notre Dame de Paris a partire da aprile 2021. La nuova programmazione comprende anche la tappa calabrese del musical dei record che andrà in scena a Soverato, alla Summer Arena, il 27 e il 28 agosto 2021, recuperando le date inizialmente previste per settembre 2020.

«Lo avevamo detto che era solo un arrivederci e lo vogliamo dimostrare con i fatti – commenta Maurizio Senese della Esse Emme Musica che organizza le due serate in Calabria di Notre Dame de Paris, e che ha ideato e gestisce la Summer Arena -. Non possiamo farlo che nel migliore dei modi con l’evento record di incassi in tutto il mondo. Il mostro invisibile non ci fa paura e tiriamo diritti per la nostra strada. Vi garantiamo che saremo più forti e daremo ai calabresi e non solo una struttura più bella e più sicura, la Summer Arena continuerà ad essere punto di riferimento per i grandi eventi di tutto il Centro Sud».

Notre Dame de Paris racchiude un’alchimia unica e irripetibile, la firma inconfondibile di Riccardo Cocciante rende le musiche sublimi, regalando allo spettacolo un carattere europeo. Il magistrale adattamento di un romanzo emozionante, come quello scritto da Victor Hugo, ad opera di Luc Plamondon e di Pasquale Panella, diretto dal sapiente regista Gilles Maheu, si affianca alle coreografie e ai movimenti di scena ideati da Martino Müller. I costumi sono di Fred Sathal e le scene di Christian Ratz. Un team di artisti di primo livello che ha reso quest’opera un assoluto capolavoro.