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A “Morte Pulcinella” o Pulcinella e Jugale, il tributo a Califano in scena al TAU dell’Unical

RENDE (CS) – A “Morte Pulcinella” o Pulcinella e Jugale è l’ultimo sforzo  teatrale dopo il già fortunato tributo a Franco Califano che l’attore e regista Mariano D’Ermoggine porta in scena e lo fa domenica 22 gennaio alle ore 18.00 al teatro TAU dell’Università della Calabria. E’ una commedia in due atti, scritta da Biagio Casalini, nipote dei fratelli Maggio  e Luciano Capponi noto regista e autore che ha ricoperto il ruolo di direttore artistico del teatro stabile Rendano di Cosenza. La conferenza di presentazione, si tiene alla Concessionaria Volkswagen Chiappetta di Rende venerdì 20 alle ore 10.00. E’  andata in scena per la prima volta sul finire degli anni ’80 a Cosenza con il titolo di “Pulcinella con Jugale” ed è proprio il grande Totonno Chiappetta che interpreta il ruolo di Jugale e Giuditta De Santis nel ruolo di Angelotta. Nella seconda edizione del 1991 il ruolo femminile fu interpretato da Loredana Giordano e nel 2014 Luciano Capponi la riporta in scena con il titolo “Due ore all’alba” con l’ex pugile Patrizio Oliva nel ruolo che fu di Casalini. Domenica, grazie a  Mariano D’Ermoggine accompagnato da Antonio Filippelli, Marianoemi Gervasi, Nicoletta Garropoli e Gigino Chiappetta con le scene e i costumi di Tiziana Bellini, questa bellissima storia di popolo, amore, odio, amicizia e ribellione arriva in teatro con un finale a sorpresa.

“Blu live”, Giorgia torna a esibirsi dal vivo al Palacalafiore

REGGIO CALABRIA – Dopo l’annuncio del suo ritorno discografico con “Blu”, un album vero, in bilico tra emozione e ragione, Giorgia torna sui palchi di tutta Italia con un nuovo tour, “Blu live”, che vivrà di due momenti differenti, tra il calore intimo del teatro lirico e l’apertura dei grandi spazi dei palasport, due occasioni differenti per ascoltare live i brani del suo nuovo album in due vesti inedite.

L’artista ha infatti scelto di partire subito con i suoni più vivi e intensi e il contatto diretto con il pubblico: “Blu live – Teatri lirici” porterà Giorgia nei più prestigiosi teatri d’opera tra maggio e giugno. Un lungo viaggio che prenderà il via il prossimo 2 maggio dal Teatro San Carlo di Napoli e attraverserà tutta la penisola.

“Blu live – Palasport” vivrà invece in autunno delle atmosfere vibranti dei grandi palchi e tra novembre e dicembre sarà nei palasport con partenza dal Mediolanum Forum di Milano il prossimo 7 novembre. A dicembre Giorgia arriverà anche nella nostra regione: il 5 dicembre è infatti programmata la data del suo concerto al PalaCalafiore di Reggio Calabria.

Le prevendite per tutte le date del “Blu live”, compresa la data di Reggio Calabria del 5 dicembre sono aperte attraverso i circuiti TicketOne e Ticket Service Calabria oltre che in tutti i punti vendita autorizzati abituali.

“Muranum… Prosa e Note”: in scena a Morano la comicità di Giovanni Cacioppo

E’ il momento dei big per la stagione teatrale Muranum… Prosa e Note di Morano Calabro. Ad aprire la carrellata di grandi nomi del teatro comico è Giovanni Cacioppo, noto cabarettista tv che vanta partecipazioni a programmi di successo come Zelig e Colorado Cafè.

L’imperdibile appuntamento, presso il teatro “Massimo Troisi”, è per domenica 15 gennaio alle ore 18.30 con la comicità dell’artista siciliano tra i più conosciuti di Mai direMaurizio Costanzo Show e Che tempo che fa.

I classici del teatro napoletano, portati in scena dai padroni di casa – la compagnia Allegra Ribalta – si fermano per lasciare spazio ai big della risata, offrendo così al pubblico del “Troisi” un’offerta culturale ampia e tutta da godere grazie all’organizzazione curata, ormai da 30 anni, dall’omonima associazione culturale.

“Sono già trent’anni dall’inizio della nostra avventura a teatro – afferma il presidente Massimo Celiberto – ogni anno portiamo in scena il meglio del teatro partenopeo grazie all’intenso lavoro condotto dalla compagnia ma intercettiamo anche i migliori artisti del panorama televisivo (e non solo) da far salire sul palco del nostro teatro”.

Saranno tanti altri i grandi attori che si succederanno nel corso della stagione 2022-2023: vale la pena, quindi, non perdere nessuno degli appuntamenti in cartellone, tra cui le commedie interpretate proprio dall’Allegra Ribalta che chiuderanno la stagione.

E’ corsa ai biglietti per l’unica tappa di Van Gogh Cafe’ al Rendano di Cosenza

COSENZA – Il fascino di Vincent Van Gogh continua a richiamare l’attenzione del pubblico calabrese. E’ partita gran ritmo, infatti, la corsa ai biglietti per lo spettacolo   ́ in prima assoluta e unica tappa in Calabria i prossimi venerdì 24 e sabato 25 febbraio 2023 nello storico Teatro Rendano di Cosenza. L’evento, peraltro in concomitanza con il 170° Anniversario della nascita di Vincent Van Gogh, aprirà la 37sima edizione di Fatti di Musica, il Festival-Premio del Live d’Autore diretto da Ruggero Pegna, con spettacoli alle ore 10:00 per le scuole e alle ore 21:00 per tutti. Sono anche numerose le prenotazioni scolastiche per i matinée, con biglietti di € 15 a studente e una gratuità per un docente accompagnatore ogni 15 studenti. Per questi spettacoli è necessario rivolgersi alla segreteria organizzativa: tel. 0968441888 mail info@ruggeropegna.it, mentre per i serali la vendita è in corso online su www.ticketone.it e nei punti autorizzati Ticketone (Cosenza: Inprimafila, via Marconi n. 140).

Lo spettacolo realizzato dalla Mic – Musical International Company, con la produzione esecutiva di Lara Carissimi, già produttrice della straordinaria Opera La Divina Commedia, inaugurerà “Opere d’Arte”, un nuovo format ideato da Pegna con grandi spettacoli dedicati ad Opere letterarie e celebri Artisti.

Van Gogh Cafè”, pièce teatrale scritta e diretta da Andrea Ortis, firma eclettica nel panorama del musical italiano, con la consulenza artistica di Gianni Musacchio, racconta alcuni momenti della vita del celeberrimo pittore olandese e della sua arte pittorica. L’eccezionale spettacolo si avvale dell’ Orchestra dal Vivo diretta dal Maestro Antonello Capuano (chitarra), con Matteo Iannaccio al violino, Angelo Miele al pianoforte, Marco Molino alle percussioni, Lorenzo Mastrogiuseppe al contrabbasso; inoltre, del corpo di ballo del coreografo Marco Bebbu, di uno spazio scenico allargato alla platea progettato da Gabriele Moreschi, di atmosfere luminose e visive di Virginio Levrio, con grandi proiezioni animate 3D che avvolgono spettatore e scena, trasformandola in una “Notte Stellata” o in un “Campo di grano”, altre volte coinvolgendo l’habitat scenico in una vera e propria trasformazione in giallo “Girasole” o in lilla “Iris”. Lo spettatore si troverà, così, immerso nella Parigi di metà ‘800, nelle lande desolate del Borinage o nei parchi parigini dell’en plein air, nelle assolate campagne di Arles o tra i vicoli di una formicolante Montmartre. L’utilizzo di proiezioni animate 3D su diversi livelli del palcoscenico coinvolge lo spettatore all’interno di paesaggi multimediali e alle atmosfere pittoriche, portandolo dentro i quadri di Van Gogh, toccandone la filosofia, il costrutto, l’anima, le sue manie e le sue paure. Oltre ad alcuni dei più famosi dipinti, le proiezioni riguardano anche molti schizzi e bozzetti originali presenti in alcune sue lettere; inoltre, favoriscono il cambio di paesaggi e la trasposizione in immagini degli stati d’animo dei protagonisti che, nel corso del racconto, si sovrappongono. Il viaggio nel tempo è scandito in tre macro-periodi importanti nella vita del pittore: quello Olandese, culminato con il dipinto “I mangiatori di patate”, quello Parigino e l’ultimo, quello dell’esplosione del colore ad Arles e della sua prematura scomparsa. “Van Gogh Cafè” è la storia di uomini e donne, parallele a quella di Vincent Van Gogh, narrata con la raffinatezza dello sfondo musicale dei più grandi parolieri e cantanti francesi: Edith Piaf, Charles Aznavour, Mireille Mathieu, Yves Montand, per citarne alcuni. I connotati temporali che chiariscono, nella produzione pittorica, colori e tecniche differenti, sono caratterizzati da un allestimento musicale affine, simile ed equivalente. Il percorso sonoro e le coreografie di danza attingono, infatti, alla canzone classica francese degli anni 50/60/70.

Nel cast, lo stesso regista Andrea Ortis (M. Luise Philippe), Floriana Monici (Madame Odille), Chiara Di Loreto (Mademoiselle Aline), Giulio Maroncelli (Luc); nel corpo di ballo, Lavinia Scott (Eugenie), Serena Origgi (Vanille), Rebecca Erroi (Juliette), Lucrezia Zizzo (Camille).

 “Musica, danza, teatro, immagini, arte e tecnologia applicata allo spettacolo – afferma Ruggero Pegna – insieme in un format rodato e affascinante, come in altre grandi Opere presentate in esclusiva in Calabria, per entrare in mondi straordinari di spettacoli unici e geniali, con una forte valenza culturale e altissimo spessore artistico. Sarà uno spettacolo indimenticabile, un magico viaggio nei capolavori di Van Gogh!”.

 

Prosegue, intanto, la prevendita per Alis, il Gran Galà del Circo Mondiale di Le Cirque Wtp, la più grande Compagnia Europea diretta da Gianpiero e Alessandro Garelli, con oltre 20 tra i migliori World’s Top Performers provenienti dal Cirque du Soleil e dai più sensazionali circhi del mondo, per la prima volta in Calabria al Palacalafiore di Reggio dal 21 al 23 aprile con spettacoli alle ore 21:00. Alis porta in scena un cast stellare con i migliori artisti, pluripremiati con i riconoscimenti internazionali più ambiti. Ci sono equilibristi, acrobati, “aerialist” che tendono ai limiti delle possibilità umane e poi clown, cantanti e musicisti. I loro numeri sono spettacolari, poetici e sorprendenti. Alis è uno spettacolo di due ore circa, senza interruzioni e senza mai usare animali. S’ispira alla letteratura fantastica dell’‘800 e al capolavoro di Lewis Carroll, uno show denso di emozioni e di performance uniche al mondo. “E’ uno spettacolo ineguagliabile – afferma Pegna – mai visto prima in Calabria e, forse, davvero irripetibile! Un’occasione unica e imperdibile per assistere ad uno spettacolo dalla bellezza inimmaginabile!”.

Cosenza: applausi per Maurizio de Giovanni e il suo Caminito

Un salone di rappresentanza del Comune di Cosenza gremito come non si vedeva da anni. E la risposta della città ad un evento di grande qualità promosso dal Sindaco Franz Caruso e dallAmministrazione comunale, nellambito della collaudata ed apprezzatissima iniziativa LibriinComune, ideata e curata dalla consigliera delegata alla Cultura Antonietta Cozza.
Unoccasione da cogliere al volo quella proposta come apertura della nuova annualità di LibrinComune, in collaborazione con la Libreria Mondadori di Piazza 11 settembre a Cosenza: la presentazione dellultimo romanzo dello scrittore e giallista napoletano, Maurizio de Giovanni, Caminito, pubblicato da Einaudi. A Cosenza, lautore della saga dei Commissario Ricciardi e dei Bastardi di Pizzofalcone, per citare le due serie letterarie, poi televisive, più fortunate, si sente come a casa, frequentandola da più di 25 anni. Ieri questa felicissima intesa è stata rinverdita da un pubblico affascinato dalla grande affabulazione e disponibilità di Maurizio de Giovanni che, anche dopo la presentazione di Caminito, si è concesso con molta generosità firmando le copie del suo libro e posando con molte delle sue fedeli lettrici e lettori. Tra gli estimatori di de Giovanni, lo stesso Sindaco Franz Caruso che ha aperto la manifestazione, moderata da Antonietta Cozza.
La città si apre alla cultura ha detto Franz Caruso, prendendo per primo la parola -. Amo Maurizio de Giovanni e mi piace il commissario Ricciardi, così come “I bastardi di Pizzofalcone”. Non leggo molto Mina Settembre – ha ammesso. Maurizio de Giovanni ha aggiunto Franz Caruso non è un ospite di Cosenza, perché ho piacevolmente appreso che la frequenta da 25 anni e la apprezza, ogni volta che vi fa ritorno, come apprezza sempre di più le bellezze del nostro territorio. Essendo una persona intellettualmente onesta ha rimarcato il Sindaco – dice anche che è un peccato che questa regione e questo territorio non riceva le cure che merita”. E a proposito del secondo anno di LibrinComune” Franz Caruso ne ricorda il successo, esprimendo gratitudine nei confronti di Antonietta Cozza che ne è la curatrice.
“Abbiamo fatto qualcosa di utile ha detto ancora il primo cittadino -non solo per far conoscere gli scrittori cosentini e calabresi, non solo per avere il piacere di ospitare unautorità nel settore come Maurizio de Giovanni, ma sono particolarmente contento per il fatto che per la prima volta dopo anni, grazie alle case editrici e agli scrittori locali e non, Cosenza è nelle prime 200 città che leggono di più in Italia. E lo scopo di Librincomune era proprio questo: invitare la città e i nostri giovani a leggere. La lettura è importante e se apprezzo De Giovanni è perché ogni volta che leggo un suo libro, non riesco a divorarlo come mi accade con altri. Mi soffermo sui particolari e su quel modo unico, esclusivo, di raccontare non solo la storia e i personaggi, ma i luoghi dove la storia si svolge e dove i personaggi vivono”. Il Sindaco ha esternato poi la sua soddisfazione per la risposta della città alliniziativa. La città doveva vivere anche il Comune, e doveva viverlo nel modo più importante, nel segno della storia e della tradizione di Cosenza. Noi abbiamo investito e stiamo investendo nella cultura. Il successo della rassegna e la presenza di stasera che spero si ripeta anche in tante altre occasioni, mi fa dire che abbiamo gettato un seme dal quale mi auguro possa nascere una pianta rigogliosa che possa vedere frutti che le generazioni successive siano in grado di cogliere. Ne abbiamo bisogno tutti, ne ha bisogno la città, ma anche la nostra mente e il nostro cuore.
La serata era stata aperta da una sorpresa che ha suscitato lapprezzamento e la meraviglia dello stesso scrittore: i passi di tango di Luca Caruso (titolare della scuola Mille Passi) e di Marisa Angotti sulle note di Caminito, la celebre canzone composta da Gabino Coria Penaloza (autore del testo) e Juan de Dios Filberto (della musica) che si intreccia con le vicende raccontate nel libro di de Giovanni. Dopo i contributi di Pino Sassano, titolare della Libreria Mondadori, e della dirigente scolastica Assunta Morrone, è intervenuto, applauditissimo dal pubblico, Maurizio De Giovanni che ha subito spiegato la genesi di Caminito, nato da un ripensamento, quello di riaprire la saga dedicata al commissario Ricciardi che sembrava chiusa con Il pianto dellalba, uscito nel 2019. Allo scrittore non piaceva e lo ha apertamente confessato ieri sera quel che il Paese era diventato dopo il 1934. Sono gli anni delle leggi razziali e della persecuzione degli ebrei. “Dal 34 in poi ha affermato de Giovanni – comincia la follia dellImpero. Lalleanza con la Germania porta alle leggi razziali che sono il momento più terribile che attraversa il Paese”. Quindi lautore ricorda le delazioni ad opera di persone che denunciavano altri cittadini con laccusa di svolgere attività antifascista e di essere di origine ebrea, accreditandosi presso il regime per questa odiosissima pratica. Non era bello, insomma, raccontare questa altra storia e pertanto ha detto de Giovanni alla platea di Palazzo dei Bruzi – avevo deciso a tavolino di non scrivere più storie su Ricciardi, ma questo aveva comportato una serie infinita di cazziatoni da parte di quel seguito che il personaggio dei miei libri si portava appresso”. E ha raccontato che in diverse occasioni alcune lettrici della serie, al bar come al supermercato, gli puntavano il dito contro per una scelta che non condividevano. Il passo indietro di de Giovanni sulla sua decisione di non scrivere più su Ricciardi si fa più consistente quando il 12 luglio dello scorso anno, per una disavventura di salute, è costretto a restare isolato per una settimana in Ospedale. E in quel momento che riflette chiedendosi se cerano ancora storie di Ricciardi da raccontare. Ho ritenuto ingiusto mettermi ancora di traverso”. Cadute le ultime riserve anche sul contesto storico, de Giovanni promette a Ricciardi e a tutti i suoi lettori che se fosse uscito dallOspedale e se gli avessero concesso di scrivere di nuovo, la prima storia sarebbe stata ancora una storia sul celebre commissario. Ed ecco profilarsi allorizzonte Caminito nel quale si innesta lelemento musicale. Caminito è anche la canzone preferita dai genitori dello scrittore. Per spiegare questa commistione tra letteratura e musica lo racconta alla platea cosentina partendo dal concetto di nazionalità orizzontale e non verticale. “Mi sento molto più compatriota di uno di Buenos Aires, di San Paulo del Brasile, di Lisbona, di Atene e di Istanbul che di uno di Treviso.Quando sono stato in Argentina afferma – mi sono sentito a casa, come a Cosenza, Reggio Calabria o Palermo. E quale è lespressione massima di un popolo se non la musica? Cè o no un legame tra il tango, la bossa nova, il fado, il sirtaki, la musica popolare araba e la canzone napoletana? Se sentite cantare e chiudete gli occhi, se non ascoltate le parole, è la stessa musica. Già in Ospedale aggiunge – pensai a Caminito e al tango che Borges definiva un pensiero triste che si balla. Il tango non è prescindibile dalla danza, è una sintonia perfetta. Eppure in Caminito la musica è stata scritta nel 1923 e le parole nel 1926, a più di mille chilometri di distanza, da due uomini che non si sono mai conosciuti”. E racconta la storia struggente di come è nata la canzone, tra amori, dolorosi, abbandoni ed addii e della stradina (caminito appunto) dove due innamorati, poi costretti a non vedersi più, si appartavano e che la loro lontananza aveva ormai cancellato. Eloquenti le parole del celebre tango: lei non è più tornata e non tornerà più, io sono qui per lultima volta per dirti addio e tu, stradina stessa, scomparirai e diventerai unombra come me. E non è che noi spariremo, noi non saremo mai esistiti. La poesia, così dolorosa, incontra la musica scritta per unaltra situazione. Una vera, quasi inspiegabile alchimia.
Prima di salutare il pubblico cosentino cè tempo per un arrivederci. Se Caminito non è il tredicesimo romanzo della prima serie di Ricciardi, ma il primo della seconda serie, de Giovanni ha già in mente altri due capitoli, che potrebbero avere il titolo di altri due celeberrimi brani musicali, Perfidia e Volver. E Cosenza è già pronta a tenerli a battesimo.

 

Il noto chef Circiello a San Giovanni in Fiore per il contest regionale della pitta mpigliata

SAN GIOVANNI IN FIORE (CS) – Alessandro Circiello sarà l’ospite d’onore della prima edizione in Calabria del concorso regionale della pitta mpigliata fatta in casaIl noto chef di fama nazionale, opinion leader ed esperto di alimentazione, parteciperà all’evento che si terrà sabato 14 gennaio, dalle ore 9:00, a San Giovanni in Fiore, presso il Centro Florens, Istituto Professionale Statale per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione – ITS Leonardo da Vinci. Lo scopo della manifestazione è quello di promuovere, valorizzare e incentivare la cultura della pitta mpigliata all’interno dell’intero territorio Regionale.

Il concorso ha come scopo quello di mettere a confronto le diverse ricette e tecniche di lavorazione della pitta mpigliata, attraverso una allegra e serena competizione che vede impegnati estimatori ed amatori di questo straordinario dolce e su cui si poggeranno le basi per avviare un disciplinare di produzioneE’ possibile iscriversi al concorso regionale pitta mpigliata fatta in casa e consultare il regolamento al seguente link: https://wikicultura.it/pittampigliata-contest/

L’evento è realizzato in collaborazione con l’Associazione Cuochi Regionale, AMIRA Calabria, l’Istituto Professionale Statale per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione – ITS Leonardo da Vinci di San Giovanni in Fiore, l’associazione delle proloco regionale e da diverse altre associazioni. Patrocinato da diversi enti tra i quali, la Regione Calabria.

Chi è Alessandro Circiello

Opinion leader ed esperto di alimentazione e portavoce della figura del Cuoco come promotore di saluteAlessandro Circiello è spesso ospite in trasmissioni televisive: Alice Channel su SKY; CNN International come esperto di Cucina Italiana sulla CNN; diversi programmi della rete Mediaset e ospite fisso sulle reti televisive e radiofoniche RAI.

Dopo aver terminato gli studi alberghieri, inizia a lavorare presso diversi alberghi di lusso in Roma per poi passare all’ “Hotel Lord Byron” di Roma (Stella Michelin). Quindi si perfeziona attraverso diversi corsi presso l’Istituto Superiore Arti Culinarie Etoilè di Venezia dove rimane in stage imparando dai migliori Maestri di cucina Italiana. Ricco di queste esperienze vive una stagione da “sous chef” presso il Ristorante “La Coquille” in Lussemburgo (Stella Michelin) per poi passare al Ristorante “Au Crocodile” di Strasburgo (Tre Stelle Michelin).

Per alcuni anni è Executive Chef del “Boscolo Grand Hotel Palace” in Via Veneto, dove apre il Ristorante dell’albergo, denominato “Terrazza Cadorin”. Sempre in questi anni è consulente culinario del “Grand Hotel Plaza” in Roma, è docente di cucina presso la Scuola Alberghiera della Provincia di Roma e in diverse scuole di cucina private. In questo periodo cura la linea culinaria del “Boscolo Luxury Hotel Exedra”, in Roma come Executive Chef. Consulente gastronomico per diverse aziende e testimonial in eventi mirati alla sana e corretta alimentazione, andando dall’evento “Ristora” in Roma con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, fino al “Premio della Cucina Italiana per Roma Capitale” in Campidoglio.

È ideatore del brand “La salute vien mangiando® “ con il quale realizza molteplici iniziative, eventi e corsi di cucina salutare. Collabora con il Ministero dell’Ambiente sul tema della rivalorizzazione dei prodotti alimentari e delle biodiversità, realizza, sempre per il Ministero, un libro sulle ricette per i Parchi Nazionali Italiani.

Arriva a Cosenza “Space Monkeys”, il film d’esordio del regista calabrese Aldo Iuliano

COSENZA – Cinque adolescenti durante un party giocano con un’intelligenza artificiale che sorteggia sfide pericolose: la più estrema di tutte li costringerà ad abbandonare la propria innocenza. Arriva in Calabria “Space Monkeys”, lungometraggio d’esordio di Aldo Iuliano, già vincitore del Globo d’Oro e di numerosi premi internazionali per il cortometraggio “Penalty”, con due appuntamenti alla presenza del regista e dello sceneggiatore Severino Iuliano: martedì 10 gennaio a Crotone al Cinema Teatro Apollo (ore 20,30) e mercoledì 11 gennaio a Cosenza al cinema San Nicola (ore 20,30).

La proiezione di Crotone sarà anticipata alle 19 dalla conferenza stampa di presentazione del film durante la quale interverranno Aldo Iuliano, regista; Severino Iuliano, sceneggiatore; Anton Giulio Grande, commissario straordinario Fondazione Calabria Film Commission; Nicola Corigliano, Assessore alla cultura e spettacolo del Comune di Crotone.

Le serate sono organizzate grazie al sostegno della sezione regionale di Confindustria Calabria ed ANEC Calabria e con la collaborazione degli esercenti di Crotone, Catanzaro e Cosenza.

Prodotto da Andrette Lo Conte per Freak Factory con Rai Cinema e il contributo della Fondazione Calabria Film Commission, è stato girato tra la spiaggia di Crotone e un castello del 1400 situato in montagna a Caccuri.

Protagonisti Souad Arsane (attrice francese rivelazione ai César 2019), Amanda Campana (protagonista della serie Netflix “Summertime”), Riccardo Mandolini (protagonista della serie Netflix “Baby”), Ambrosia Caldarelli (protagonista nella serie Circeo su Paramount Plus) e Haroun Fall (già protagonista della serie Netflix “Zero”).

La fotografia è di Daniele Ciprì, il montaggio di Marco Spoletini, le musiche di Enrico Melozzi, le scenografie di Paki Meduri, i costumi di Francesca Sartori e Mara Masiero, la sceneggiatura è firmata da Severino IulianoAlessandro Giulietti e Aldo Iuliano.

 

Cosa spinge gli adolescenti a giocare con la morte per sentirsi vivi? Da questo interrogativo nasce l’esigenza del regista di raccontare le complessità emotive della Generazione Z, dai loro comportamenti borderline all’amore senza confine di genere, dal rapporto con la tecnologia al concetto di sopravvivenza nel tessuto sociale reale e virtuale.

 

“Space Monkeys” è un film che si ispira a fatti di cronaca attuali e mostra la solitudine provata dagli adolescenti contemporanei nel proprio percorso di crescita individuale e interazione sociale: ragazzi e ragazze cresciuti in un mondo dove la tecnologia confonde reale e virtuale e li allontana dalla propria umanità. Una generazione che vive il futuro prima ancora di sognarlo, guidata dal proprio istinto.

 

«Portare un film visionario con cosi tante maestranze di qualità in Calabria, era il mio omaggio ad una terra che ha mille potenzialità cinematografiche ancora inespresse» ha raccontato il regista calabrese. «Il castello di Caccuri l’ho reso metafora di internet, un mondo senza tempo. La spiaggia di Crotone e i suoi falò un posto meraviglioso e intimo che appartiene all’adolescenza. Ho usato il dialetto in maniera inusuale, e personalmente ho realizzato il grande sogno di girare un primo film cosi ambizioso “a casa”. L’ho dedicato ai miei genitori, che hanno fatto sacrifici qui a Crotone per 40 anni, per far studiar cinema ai loro figli. E mi sembrava un bel modo di dire anche a loro “grazie”. Anche se non ci sono più, è un loro sogno che sono riuscito a far avverare al di là del tempo e dello spazio».

La critica lo ha accolto benissimo, il pubblico anche: Space Monkeys fa riflettere su un tema attuale. «Questo è il cinema che vorrei continuare a fare – prosegue Iuliano – ritrarre la realtà attraverso la fantasia. “Space Monkeys” spero sia un piccolo grande esempio per i ragazzi e ragazze che come me e mio fratello Severino, da piccoli, qui al Sud, continuano a fare sacrifici per inseguire i propri sogni, andando al cinema. E sognando il cinema. Uno sprono a continuare, e un esempio per l’industria cinematografica: la Film Commission, in costante crescita e che con coraggio non ha esitato a supportare un film del genere, è il grande mezzo per continuare a battere nuove strade in sinergia con nuovi autori, e permettere a tutti di rimanere qui a farli i film, oltre che sognarli».

“Que serà” sabato 7 gennaio con Edy Angelillo a Polistena per la rassegna “Il teatro in tutti i sensi”

POLISTENA (RC) – Sipario in alto per il 2023 della rassegna “Il Teatro in Tutti i Sensi”, la stagione teatrale curata da DRACMA – Centro Sperimentale d’Arti Sceniche, che ha come palcoscenico l’Auditorium Comunale di Polistena (RC). Un cartellone che ha fatto tanto parlare di sé già in questi primi mesi di programmazione, registrando un grande successo di pubblico, oltre che l’apprezzamento di attori, registi, addetti ai lavori che lo hanno riconosciuto come uno tra i più interessanti su scala nazionale.

Sabato 7 gennaio alle ore 21:00 va in scena “Que Serà”, opera teatrale che è uno straordinario racconto di amicizia e di vita, un testo di Roberta Skerl, autrice teatrale attiva già da molti anni, per la regia di Paolo Triestino. Oltre che regista Triestino è anche uno degli attori in scena, forte di un curriculum che negli anni lo ha visto già diretto da registi del calibro di Monicelli, Lavia, Verdone, Pingitore, Archibugi, Dino Risi e altri. Accanto a lui: Edy Angelillo, anche lei al lavoro tra cinema e teatro con mostri sacri come Alberto Sordi, Duccio Camerini, Fausto Brizzi, e protagonista in tv in programmi come il Festival di Sanremo, Tale e Quale show, e fiction quali Un medico in famiglia, Don Matteo, Noi; ed Emanuele Barresi, attore, autore e regista, già al lavoro con Paolo Virzì, Silvio Soldini, Francesco Bruni e tanti altri.

L’opera si snoda lungo il rapporto d’amicizia che lega i tre protagonisti, Filippo, Giovanni e Ninni, amici da sempre e per sempre. In una cena d’estate tra profumi e note brasiliane, dove l’allegria non manca, tra parole, risate e pensieri ecco che all’improvviso tutto cambia, perché qualcosa di imprevisto, di molto imprevisto, accade, portandoci a chiedere così siamo disposti a fare per il nostro migliore amico.  Sulle note della celebre canzone di Chico Buarque de Hollanda, da cui Ivano Fossati ha tratto la versione italiana splendidamente interpretata da Fiorella Mannoia, “Que Serà” indaga sulla profondità dei legami, affrontando questioni delicate e cruciali con la leggerezza della commedia, tra ironia e poesia.

 

DRACMA – Centro Sperimentale d’Arti Sceniche continua a confermarsi come una delle compagnie più attive e consolidate del territorio calabrese, che da quest’anno può vantare anche il riconoscimento ufficiale del Ministero della Cultura come Organismo di programmazione teatrale”.

 

Sila, domenica il concerto del Trio Italico su Monte Botte Donato

COSENZA – Continuano gli appuntamenti artistici della manifestazione “Presepe di Ghiaccio”dopo il concerto della “tromba del Cinema italiano” Nello Salza, lo scorso 27 dicembre, presso la cima più elevata dell’altopiano della Sila.

Il prossimo 8 gennaio alle ore 12:00, avrà luogo il concerto del Trio Italico: un gruppo di tre violinisti – Antonio De Paoli, Andrea Micieli e Pasquale Allegretti Gravina – che trovano nell’idea di composizione estemporanea un proprio stile musicale eccentrico, che varia dalla musica classica al rock non ricorrendo alla partitura, che a volte potrebbe limitare l’estro dei musicisti, ma focalizzandosi su uno degli elementi chiave della musica stessa: l’emozione.

In occasione del debutto del loro primo singolo “Cuore Italico”, si esibiranno presso l’arrivo degli impianti sciistici di risalita, in località Monte Botte Donato.

La manifestazione prevede inoltre l’ultimo refresh delle statue di ghiaccio ad opera del maestro scultore Luca Mazzotta, campione italiano e vice campione del mondo.

Cosenza città dei presepi: trekking urbano tra quelli allestiti in città domenica 8 gennaio

COSENZA – Prima che nelle famiglie, così come nelle Chiese e nei luoghi dove sono state allestite delle vere e proprie mostre, i presepi vengano dismessi, l’Amministrazione comunale di Cosenza  ha sposato l’idea dell’Assessore all’Artigianato, Commercio e Attività Produttive, Massimiliano Battaglia che, in collaborazione con l’esperta d’arte e guida turistica Paola Morano, ha organizzato per domenica prossima, 8 gennaio, a partire dalle ore 15,30, un vero e proprio percorso di trekking urbano, dal titolo “La città dei Bruzi tra presepi, arte e cultura”.

trekking urbano tra i presepi

PROGRAMMA

Il percorso ha l’obiettivo di condurre i partecipanti alla scoperta della città antica ed anche di quella nuova per apprezzare i bellissimi presepi ancora allestiti nelle chiese e per ammirare le tante opere d’arte presenti nel circuito urbano. Il raduno è previsto per le ore 15,30 in Piazza dei Bruzi da dove partirà ufficialmente l’itinerario con il trasferimento a bordo dei bus dell’Amaco. La prima tappa sarà la Chiesa la Chiesa del Sacro Cuore di Gesù di Piazza Loreto dove si potrà ammirare il presepe artistico di scuola napoletana ricco di suggestioni particolari ed impreziosito dalla presenza di pastori di particolare pregio. A seguire (sempre a bordo del bus) si raggiungerà la Chiesa del Crocifisso della Riforma dove si potranno apprezzare storia e manufatti preziosi, oltre alla scena della natività con personaggi a dimensione naturale. Successivamente si raggiungerà Piazza Vittime civili di guerra in via Lungo Crati Miceli per poi proseguire a piedi il percorso con una sosta in Cattedrale con relativa al presepe che vi è stato allestito, ma anche alle 16 opere realizzate da artisti contemporanei, protagonisti del progetto “Trame preziose”. Attraversando i vicoli, nel cuore del centro storico, si raggiungerà poi la Chiesa di San Francesco D’Assisi e dopo aver visitato la Cappella barocca dedicata a Santa Caterina d’Alessandria, i partecipanti all’iniziativa potranno soffermarsi ad osservare il tradizionale presepe realizzato da Mario Parise che lo illustrerà ai presenti. Lasciata piazza Berardi, i partecipanti si sposteranno in Piazza dei Valdesi fino a raggiungere il Complesso monumentale di San Domenico dove si accederà alla magnifica Cappella del Santissimo Rosario dall’estatico barocco. La passeggiata si concluderà nei locali del Chiostro di San Domenico che ospitano la mostra di presepi artigianali a cura dell’Associazione italiana “Amici del presepio”. 

L’iniziativa è completamente gratuita anche se è gradita la prenotazione.

Per informazioni e per prenotarsi basta scrivere una mail al seguente indirizzo: morano.paola40@gmail.com .