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Sindaco Scala Coeli: «Comune isolato, senza operai di Calabria Verde»

SCALA COELI (CS) – «Scala Coeli è l’unico Comune a non godere del supporto del personale in quota a Calabria Verde». Il Sindaco Giovanni Matalone è intervenuto in prima persona nelle ultime ore nelle operazioni di spegnimento di un incendio presso l’area attrezzata in località  “Casello Montagna”.

«Avevo richiesto al responsabile di cantiere di Calabria Verde (ex Consorzio di Bonifica), Domenico Baldino – prosegue il primo cittadino –  di destinare gli operai di sua competenza, dopo la pulizia dei centri abitati di Scala Coeli e San Morello, presso l’area attrezzata di proprietà di questo Comune, sita in località “Casello Montagna”, al fine di provvedere alla pulizia della pertinente area e difenderla così da possibili incendi. Tale richiesta è stata immediatamente accolta tanto che gli operai stavano provvedendo a detto servizio. Immediatamente, però, e a mia insaputa – denuncia l’Amministratore – gli stessi operai sono stati spostati presso un altro sito, confinante con il limitrofo Comune di Terravecchia, per realizzare altrettanti fascioni di protezione dagli incendi! Tutto ciò solo perché il Circolo Legambiente Nicà aveva segnalato il pericolo di incendi a chi di competenza “auspicando un repentino intervento allo scopo di scongiurare gli ennesimi roghi” nella Pineta sita località “Frassinette”. Dell’accaduto – continua Matalone – informo il dirigente di Calabria Verde ( Di Leo). I fascioni non sono stati mai realizzati, anzi, grazie(!) alla assenza degli operai e quindi alla mancanza di adatte barriere, il 19 agosto scorso un incendio danneggia la nostra area attrezzata, proprio lì dove avevo chiesto di intervenire».

Il Sindaco Matalone sottolinea il totale isolamento del centro presilano: «Tutti gli altri Comuni hanno gli operai di Calabria Verde nei rispettivi centri abitati, noi no! E’ bastata una comunicazione del Circolo Legambiente Nicà di Scala Coeli, circolo che non conosce quelle che sono le problematiche e le priorità del territorio, a far invertire e ad annullare, quelle che sono le responsabilità ed i diritti-doveri de quo posti a capo di un Sindaco e nel caso di specie del sottoscritto. Un circolo, lo ribadisco ancora una volta, quello di Legambiente a Scala Coeli che continua ad interessarsi impropriamente di politica amministrativa invece di salvaguardare l’ambiente e dedicarsi una volta per tutte agli scopi previsti nel loro Statuto. Interesserò dell’accaduto, ovviamente, la presidenza regionale e nazionale di Legambiente».

 

Occhiuto a Corigliano: «Teniamoci stretti i sogni perché si realizzano, come abbiamo fatto a Cosenza»

CORIGLIANO ROSSANO (CS) – La Calabria tra qualche mese è attesa a una grande sfida e Mario Occhiuto nella lunga vigilia elettorale continua ad incontrare i cittadini calabresi nel suo tour da candidato alla presidenza della Regione.

Tra foto, slide, rendering, progetti, opere, l’architetto Occhiuto che ha trasformato profondamente il volto e l’anima del capoluogo bruzio, esporta così il cammino compiuto in otto anni di governo cittadino facendo assaporare lo stesso possibile cambiamento in una forma estesa all’intero territorio calabrese.

Nella platea gremita di piazza Portofino a Schiavonea di Corigliano Rossano, tra residenti e turisti, assessori, consiglieri, curiosi, in questo caldissimo 13 agosto si riconoscono il giovane sindaco Flavio Stasi, Gianluca Gallo, Giovanni Dima.

La stessa visione che ha accompagnato il percorso amministrativo da sindaco a Cosenza, può allora essere sviluppata in tutte le altre province, con una progettualità complessiva che ha lo scopo di mutare l’immaginario sulla Calabria.

«La città è il luogo più straordinario perché la città è il luogo della vita degli uomini», esordisce Mario Occhiuto nell’appuntamento sulla costa ionica. Anche qui parte dal caso di Cosenza come oggetto di studio del volume di Rossana Galdini che contiene, fra l’altro, interviste a Santiago Calatrava, a Giandomenico Amendola e allo stesso Occhiuto. «A Cosenza abbiamo seguito le buone pratiche e inseguito il cambiamento per migliorare la vita delle persone – aggiunge – Cosenza ha puntato sulla bellezza perché noi pensiamo che dove c’è qualcosa di bello ci sia anche qualcosa di buono. Un luogo dove c’è giustizia, dove sono soddisfatti i diritti delle persone: quella è la bellezza. In passato, specie nelle città d’arte, gli uomini contribuivano a costruire gi edifici e le facciate dei loro edifici per aumentare la ricchezza della loro città».

Racconta, il candidato governatore, dei mutamenti radicali operati in questi anni.

La copertina dedicata alla città di Cosenza, alla strategia mondiale di marketing turistico incentrata sul tesoro di Alarico, da parte del settimanale Sette del Corriere della Sera ne è stata un riscontro importante. Le persone sono attente come se stessero davvero in un’aula accademica a cielo aperto. Sentono discorrere di architettura e urbanistica, quindi della loro stessa vita, degli spazi, dei luoghi, delle opere, dei servizi che hanno ricadute sull’esistenza umana.

Si cita l’abbattimento “intelligente” di un campo rom, richiamato anche dall’allora Ministero degli Interni guidato da Alfano come esempio a cui guardare da parte di altri Comuni. Occhiuto ormai ha un feeling diretto con la gente, ne avverte gli umori. “Prego maestro”, dice rivolgendosi al pianista Paolo Aragona che con Francesco Occhiuzzi divide il palco con lui. Una breve pausa, la musica di Gaber. Poi si riparte davanti alla platea gremita di piazza Portofino di Schiavonea. Ricorda, Occhiuto, l’aneddoto ormai noto che gli è caro, quello che riprende ogni volta che parla del ponte di Calatrava: la lettera di un giovane che vive nel quartiere di Gergeri e che da bambino si vergognava a vivere lì, mentre oggi, grazie alla rigenerazione realizzata dall’amministrazione Occhiuto, ne va orgoglioso e si sente fiero di essere residente nella zona un tempo degradata.

Il Planetario, i BoCs Art, la riqualificazione dei fiumi, i percorsi tattili che hanno reso Cosenza la prima città con più percorsi per non vedenti, la raccolta differenziata, l’aggregazione, gli spazi pubblici che sono gli spazi di relazione della città, la festa come concetto fondamentale per tenere vivi i rapporti collettivi, le luci d’arte, “una città, insomma, fondata sui sogni che avevamo – dice con orgoglio Occhiuto – perché i sogni ce li dobbiamo tenere stretti”. Vengono richiamati i numerosi premi ottenuti e i traguardi raggiunti: dal 95esimo posto, Cosenza è balzata al quinto posto nella graduatoria dell’Ecosistema urbano 2018 per vivibilità, dopo Mantova, Parma, Bolzano e Trento, comuni sempre ai primi posti. Cosenza, inoltre, prima Città Bandiera azzurra perché città amica del cammino e della corsa.

Lo step argomentativo dedicato alla città si chiude con un video ad hoc, esplicito, emozionale. 

«Io penso che per la Calabria non si debba più parlare di programmi ma di progetti come azione creativa, non solo il presupposto di qualcosa che verrà fatto, ma puntando su qualcosa che già esiste ed ha un suo valore che può finalmente portare a vedere la nostra terra in maniera creativa. Io credo – prosegue Mario Occhiuto – che questa sia l’unica modalità, il punto di partenza».

Contestazioni e applausi per Salvini in Calabria. Il vice premier: «Bello politiche e regionali insieme»

ISOLA CAPO RIZZUTO (KR) – «Sarebbe bello che i calabresi potessero scegliere di dare il loro voto sia per le elezioni nazionali che per quelle regionali«. Così ministro dell’Interno e leader della Lega Matteo Salvini arrivando a Isola Capo Rizzuto, prima tappa del suo tour in Calabria che è poi proseguito con Soverato (Cz).

Salvini ha anche commentato lo stato della statale 106, percorsa da Policoro per raggiungere Isola:

«Non è una strada ma è una roba … Per questo bisogna andare a votare anche in Calabria per cambiare questo stato di cose”. Al suo arrivo il leader della Lega ha fatto un bagno di folla con i suoi sostenitori, prestandosi a numerosi selfie. Non è mancato neanche un gruppetto di contestatori, uno dei quali ha innalzato la bandiera italiana con la scritta “restiamo umani” ed è stato fatto segno di fischi ed urla dei sostenitori di Salvini che gridano “al lavoro”. Salvini, poi, si è gettato nel mare Ionio per un bagno.
 

Forti momenti di contestazione in attesa del comizio di Matteo Salvini a Soverato

I partecipanti al presidio allestito a poche centinaia di metri dal palco si sono avvicinati venendo quasi a contatto con i sostenitori del leader leghista. Dai contestatori, che stanno agitando cartelli contro Salvini, si sono levate le urla “buffone” e “vattene” . Tra i contestatori anche alcune del Movimento 5 Stelle. La situazione comunque è rimasta tranquilla.

«Chi è qua a contestare dov’era prima con la sinistra che per anni ha rubato i soldi dei calabresi non facendo niente, non facendo strade, ferrovie, ospedali? Evidentemente è più comodo pensare sia colpa di qualcun altro». Così Matteo Salvini verso il gruppo di contestatori.

Poi un improvviso blackout ha costretto il ministro dell’Interno Matteo Salvini ad interrompere temporaneamente il comizio. I contestatori ne hanno approfittato per far sentire ancora più forte le loro grida che Salvini ha “diretto” dal palco come un direttore. Alla ripresa, Salvini ha detto che un «cretino ha danneggiato l’impianto audio ed è stato bloccato e identificato» dalle forze dell’ordine. «Se questo è il modo di agire dei nostri contestatori è evidente che abbiamo già vinto».

Regionali, Occhiuto in tour tra i comuni della Calabria

COSENZA – Il sindaco Mario Occhiuto ha iniziato da qualche settimana un tour tra i comuni e tra la gente di Calabria. «Luoghi bellissimi, bellissime persone», afferma il primo cittadino di Cosenza che, com’è noto, lo scorso aprile ha annunciato la sua candidatura  alla presidenza della Regione.

Un viaggio sull’intero territorio per tutto il mese di agosto.

Contestualmente a tali spostamenti, stanno anche nascendo uno dietro l’altro, numerosi Comitati Pro Occhiuto Presidente di cui si registrano centinaia di richieste di apertura. Il sindaco del capoluogo bruzio, quando gli impegni lo consentono, è presente ad alcune inaugurazioni.

Domani, venerdì 2 agosto, alle 18.30 è ad esempio in programma l’apertura di una sede pro Occhiuto Presidente a Vibo Valentia in via Gagliardi N. 50.

«Sono commosso da tanto affetto e da tanta partecipazione – dichiara Mario Occhiuto – Nel corso di queste settimane insieme ai cittadini calabresi da Pizzo a Roccella Ionica a Vibo, per citare solo alcuni luoghi meravigliosi di questa terra, sto avvertendo forte la speranza di un cambiamento. L’attesa di una svolta è tangibile e sono certo che si possa fare. Non c’è bisogno di promettere la luna, ma di impegnarsi per il rispetto dei diritti fondamentali come quello alla salute e all’occupazione dei nostri giovani. Quando ci sono la volontà e un progetto mirato a una trasformazione concreta, tutto è possibile. Anche al Sud, anche in Calabria»

 

Mendicino, passi carrai, Gervasi replica al sindaco, «Mistificazione della realtà»

MENDICINO (CS) – La replica del consigliere di minoranza Francesco Gervasi non si è fatta attendere. Il sindaco Palermo, in una nota stampa ha dichiarato che «la tassa sui passi carrai è da imputare a Gervasi, Reda e Vena».

A tal proposito, il capogruppo di Avanti Mendicino vuole fare chiarezza.

«Mistificazione della realtà, ma i cittadini non abboccheranno a certe menzogne. La nostra proposta di apportare delle modifiche al Regolamento sulle Occupazioni di Suolo Pubblico per abolire i passi carrabili non voleva essere accolta dal Presidente del Consiglio e dal Segretario Comunale in quanto, a loro dire, formalmente incompleta,dichiara Gervasi –  anche se poi, dopo un imbarazzante scaricabarile sul da farsi e sulle decisioni da prendere, hanno dato il via alla discussione. La cosa ci ha lasciati assai perplessi perché in consiglio, quando se ne ha la volontà, rispetto ad una proposta, si possono portare emendamenti, la si può studiare, modificare, rinviare alle commissioni, ma NON CHIUDERSI A RICCIO e definirla irricevibile. In tal modo viene limitato e minato l’esercizio della democrazia!! La votazione (che illegittimamente ed in violazione del regolamento non voleva essere concessa da Presidente e Segretario poi ravvedutisi alla legge) ha visto SOLO I NOSTRI VOTI FAVOREVOLI».

«La maggioranza, pur riconoscendosi favorevole nel merito, si è astenuta. A mio avviso, – continua Gervasi – la discussione e la proposta avrebbero dovuto incontrare unanime condivisione e tutti insieme (e non solo noi) avremmo dovuto mostrare la piena disponibilità per lavorare al completamento dell’iter.
Ma purtroppo l’ego del sindaco, messo a dura prova per non aver potuto metterci il cappello sopra prima degli altri ed avere dunque la primogenitura sulla proposta lo ha portato a boicottare la proposta e a girare la frittata (in questo devo riconoscere è abilissimo), sostenendo che faranno analoga proposta in futuro..
Dunque, l’ego di Palermo viene prima degli interessi dei cittadini e prima dell’esercizio dei diritti democratici dei consiglieri… Ma state tranquilli, continueremo a vigilare e a denunciare tutte le irregolarità nel pieno ed esclusivo interesse della popolazione!! Ora speriamo che si dia seguito all’istruttoria della nostra proposta… Vi terremo aggiornati. Nel frattempo, per il teatrino che stanno facendo, con una fantasia straordinaria quanto menzognera, vi tranquillizzo, non si paga il biglietto, è gratuito!! Vi consiglio di riguardare la diretta streaming… fugherete ogni dubbio!!».

Di Maio a Cosenza per incontrare appartenenti M5S

COSENZA – Il leader del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, è arrivato a Cosenza per incontrare, nell’auditorium “Guarasci” del liceo classico Telesio, gli attivisti per l’assemblea regionale “Riorganizziamoci Calabria”.

Perà all’interno dell’assemblea, secondo alcuni esponenti 5 Stelle, serpeggiano malumori per le votazioni già espresse sulla piattaforma Rousseau in merito alla riorganizzazione del Movimento.

Circa 200, è stato riferito, le persone che stanno seguendo l’assemblea. Ad attendere il leader politico e ministro del Lavoro, un gruppo di lavoratori appartenenti al settore comunicazione, tenuti, assieme ai giornalisti, ad alcune centinaia di metri dall’ingresso. “Certezze per i dipendenti Abramo c.c. Vere tutele e dignità per il mondo TLC”, è scritto su uno degli striscioni esposti dai lavoratori che sperano di incontrare Di Maio.

Le vie di accesso all’auditorium, nel centro storico della città, sono chiuse e possono accedere solo gli attivisti che si sono accreditati su un forum chiuso giorni fa. (Foto di repertorio)

   

Sanità, i sindaci dell’Alto Ionio incontrano il generale Cotticelli

CATANZARO – I sindaci del distretto sanitario di Trebisacce hanno incontrato, a Catanzaro, il Gen. Saverio Cotticelli, Commissario per la sanità della Calabria.

All’incontro hanno partecipato i sindaci di Trebisacce, Albidona, Montegiordano, Plataci, Castroregio, Oriolo, San Lorenzo Bellizzi, in rappresentanza di tutti i primi cittadini dell’Alto Ionio, l’assessore alla Sanità del Comune di Trebisacce, Giuseppe Campanella, il Dott. Franco Laviola, quale soggetto attuatore del decreto 64/2018, e il dott. Leonardo Perretti primario dell’unità operativa di radiologia Spoke Castrovillari.

Il sindaco di Trebisacce, Franco Mundo, ha introdotto i temi del confronto, evidenziando le disastrose condizioni in cui versa le sanità nel territorio dell’Alto Ionio, emerse anche dalla conferenza dei sindaci che ha avuto luogo giorno 23 luglio a Trebisacce, e il costante declino di servizi che ha raggiunto l’apice di una parabola discendente nel momento della chiusura ingiustificata, come sentenziato dal Consiglio di Stato, dell’Ospedale G. Chidichimo di Trebisacce.

Numerose le problematiche prospettate al Commissario: dal necessario aumento del personale del Pronto Soccorso di Trebisacce e del 118, al ricambio immediato nei ruoli dei medici che hanno raggiunto la quiescenza ma ancora non sostituiti mediante attivazione delle graduatorie concorsuali già in essere, oppure ricorrendo ai medici specialisti ambulatoriali.

È stato sottolineato il bisogno del territorio all’autorizzazione del conferimento dell’incarico provvisorio e urgente dei medici specialisti mancanti in particolare quello di diabetologia presso l’ambulatorio di Trebisacce, e della presenza degli anestesisti nel Pronto Soccorso, in un numero non inferiore a tre unità, da reperire con l’utilizzo di quelli ambulatoriali o in mancanza, integrando con personale in forza in altri ospedali, nonché sostituire i medici in pensione al CIM.

È stata segnalata l’urgenza dell’acquisto della strumentazione idonea per gli esami di risonanza aperta, per limitare l’esodo sanitario verso altre regioni e i relativi costi, e di due ambulanze medicalizzate.

Particolare attenzione è stata rivolta alla necessità della nomina di un nuovo medico per il CIM di Trebisacce, in funzione dell’imminente quiescenza di chi attualmente ricopre tale importante ruolo, ad oggi unico medico in servizio.

«Sulla base delle nostre argomentazioni e degli atti esistenti – ha dichiarato il sindaco Franco Mundoil Commissario Cotticelli ha già disposto e autorizzato tutto ciò che abbiano richiesto, permettendoci di valutare questo incontro come estremamente positivo. É stato inoltre immediatamente disposto l’appalto per le sale operatorie di Trebisacce. Un grande risultato è stato raggiunto anche per i comuni montani, dato che la richiesta di attivazione delle procedure finalizzate a garantire la presenza del medico di base tutti i giorni per almeno tre ore consecutive è stata accettata. Altro importante risultato ottenuto è l’aumento delle ore degli ausiliari socio-sanitari che lavorano nei vari ospedali e l’autorizzazione per l’estate di tre postazioni di 118, collocate nei comuni di Cassano-Sibari, Roseto e Oriolo, con volontari, potenziando così la rete delle emergenze-urgenze. Con risolutezza, infine abbiamo chiesto la riconversione del reparto di lunga degenza dell’ospedale di Trebisacce in reparto di Medicina, in modo che quest’ultimo possa essere anche di supporto al Pronto Soccorso, nonché chiesto ed ottenuto l’autorizzazione per sostituire i medici prossimi Alla pensione al CIM di Trebisacce. Oggi abbiano fatto un buon lavoro nell’interesse dell’intero comprensorio, portando avanti una visione generale dei problemi e bandendo ogni forma di campanilismo. Quando lavoriamo insieme raggiungiamo importanti traguardi. Possiamo ritenerci soddisfatti e attendere con speranza l’attuazione di quanto previsto. Un sentito ringraziamento da tutti noi primi cittadini va al Commissario Cotticelli che ha dimostrato grande apertura e attenzione ai temi da noi proposti, e disponibilità concreta ad affrontare con fare costruttivo e risolvere i tanti problemi che la sanità vive nel territorio dell’Alto Ionio».

Roggiano, consiglieri si dimettono in massa, decade il sindaco

ROGGIANO GRAVINA (CS) – Decade l’amministrazione Comunale guidata da Ignazio Iacone a seguito delle dimissioni di massa presentate stamane da alcuni consiglieri comunali che hanno depositato nelle mani del Segretario Generale e del Prefetto di Cosenza la lettera di destituzione dall’incarico.

Oltre agli esponenti della minoranza Salvatore De Maio, Luigi Carlo Bruno, Tiziana Labrusciano e Francesca Ponticello, eletti sotto il simbolo di Insieme per Roggiano, hanno sfiduciato il sindaco anche quattro consiglieri entrati in consiglio con la lista Rinascita Democratica, risultata vincitrice alle votazioni del giugno 2016.

Si tratta di Ilenia Addino, Salvatore Lanzillotti, Massimiliano Trotta e Giuseppina Vano. Adesso la reggenza del comune sarà affidata ad un commissario di nomina prefettizia.

Adeguamento strutture sanitarie, alla Calabria 130 milioni di euro

ROMA – Il Comitato interministeriale per la programmazione economica si è riunito ieri a Roma per approvare la delibera di riparto delle risorse per l’edlizia sanitaria stanziate nella legge di Bilancio 2019 – Cipe.

Si conclude finalmente così un iter avviato sin dallo scorso anno e che si sarebbe dovuto concludere entro marzo, scaturito dall’accordo stipulato in sede di Conferenza Stato-Regioni in occasione del parere espresso da queste ultime sulla legge medesima. Alla Calabria sono state assegnate risorse pari a 130 milioni di euro, che saranno utilizzate per l’adeguamento delle strutture sanitarie della regione.

«È un ulteriore importante tassello – ha dichiarato il Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio – lungo il necessario percorso di ammodernamento del patrimonio della sanità regionale; queste risorse, che si sommano a quelle già poste in essere con la proposta di Apq approvata dalla Giunta Regionale, potranno contribuire sensibilmente al miglioramento del comfort e della qualità delle prestazioni del servizio sanitario regionale. È urgente un piano straordinario per l’ammodernamento tecnologico sia sulle attività ospedaliere e soprattutto nei servizi territoriali fortemente penalizzati in questi anni».

«Ora – ha aggiunto Oliverio – bisognerà accelerare i tempi di edilizia sanitaria. Viene confermata la serietà della programmazione messa in campo dalla Regione. Stiamo parlando di un pacchetto di risorse che consentirà di intervenire in modo significativo, realizzando nuove strutture e riqualificando quelle già esistenti, sul piano tecnologico e della sicurezza. Garantire a tutti i cittadini, nessuno escluso, la possibilità di curarsi in strutture adeguate è da sempre il nostro obiettivo».

Ex Lsu-Lpu, Orlandino Greco, «Urgente la stabilizzazione»

CATANZARO – «La legge approvata lo scorso maggio dalla Regione Calabria sulla storicizzazione delle risorse per gli ex lsu/lpu ha segnato, di fatto, un importante passo in avanti rispetto alle incertezze del passato sulla stabilizzazione dei lavoratori.

Da maggio, però, ci saremmo aspettati che anche il governo nazionale intervenisse concretamente per garantire ai comuni un contributo economico aggiuntivo e chiarire dal punto di vista normativa l’opportunità di derogare ad alcuni vincoli che impedirebbero a molti enti locali di procedere con la stabilizzazione. Alla Cittadella si è tenuto l’ennesimo tavolo di concertazione, ma a pesare sull’esito della discussione c’è l’assoluto immobilismo del governo nazionale che sembra sottovalutare, per non dire ignorare del tutto, la grave condizione di incertezza e precarietà in cui si trovano da decenni migliaia di famiglie calabresi». E’ quanto si legge in una nota stampa a firma del consigliere regionale Orlandino Greco.

«Molti comuni – prosegue Greco-stanno segnalando la preoccupazione dei lavoratori in questione che coincide, di fatto, con l’impasse delle amministrazioni che basano la propria attività su risorse umane che sono diventate negli anni indispensabili e insostituibili.Altri, come Castrolibero, hanno presentato alle parti sindacali proposte di delibera protese alla stabilizzazione degli ex lsu/lpu attualmente contrattualizzati a tempo determinato, ma l’attuale normativa nazionale non garantisce certezze sia per ciò che concerne i contributi economici alla stabilizzazione sia per tutto ciò che riguarda le deroghe ai numerosi vincoli sull’assunzione del personale negli enti locali. E’ un bene in tal senso che la Regione Calabria abbia storicizzato le risorse per la stabilizzazione mettendo in condizione i Comuni di poter contare, fino alla quiescienza dei lavoratori, su una importante compartecipazione alla spese. Un impegno, quello della Regione, senza il quale sarebbe vano, vista la condizione in cui si trovano tutti gli enti locali, ogni tentativo di contrattualizzazione a tempo indeterminato».

«E’ indispensabile che il governo nazionale fornisca in breve termine ai comuni tutti gli strumenti per mettere fine ad una vera e propria piaga sociale che da decenni lascia migliaia di famiglie nella totale incertezza e nell’impossibilità di guardare con serenità al futuro. Il 31 ottobre, data di scadenza dei contratti degli ex lsu/lpu, è sempre più vicino e occorre dare risposta immediata ad un problema che rischia di alzare ulteriormente la temperatura della calda estate calabrese. Ministri e parlamentari rispondano alle esigenze delle amministrazioni locali prevedendo, proprio come ha fatto la regione Calabria, la storicizzazione delle risorse per la stabilizzazione fino alla quiescienza dei lavoratori coinvolti. Non c’è più un minuto da perdere».