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Paolini (PSE): “Guerini scippatore di democrazia”

COSENZA – Il mancato round delle primarie del PD a Cosenza fa ancora discutere. L’ultima dichiarazione in merito è quella di Enzo Paolini del PSE che non le manda a dire a Guerini:

Il mercimonio delle primarie denunciato a Napoli da Bassolino, candidato alle primarie e sconfitto per 300 voti dalla candidata renziana, fa esplodere a livello nazionale l’utilizzo di comodo che il PD  fa delle primarie a seconda degli obiettivi da perseguire. In pratica si fanno le primarie là dove il risultato previsto è sufficientemente favorevole alla cordata del segretario nazionale, renziana per definizione e comportamenti, ma non si fanno dove la cordata non è sicura di vincere. E’ quanto accaduto a Cosenza, a differenza del resto d’Italia, dove guarda caso, le primarie si sono svolte là dove i candidati renziani hanno vinto. Da Milano a Roma, da Trieste a Napoli. Si va costruendo così il Partito della Nazione. Ora si può accettare tutto ma non la doppiezza e la sfrontatezza con la quale Lorenzo Guerini, plenipotenziario di Matteo Renzi per il Sud, ha commentato le primarie in una intervista rilasciata a “Il Mattino” di Napoli. Di fronte al “disgusto” manifestato da Bassolino a fronte delle immagini che documentano la compravendita di voti davanti ai seggi, Guerini esalta il valore “fondante” delle primarie, come strumento di democrazia e di partecipazione dei cittadini, che legittimano la vittoria della candidata renziana contrapposta a Bassolino. Guerini rivendica al PD il merito di avere riavvicinato con le primarie i cittadini alla politica rendendoli protagonisti della scelta dei candidati. Arriva a parlare di “cessione di sovranità ai cittadini” perché le primarie consegnano loro il potere di scegliere il candidato fra coloro che, con un dibattito aperto e trasparente, si confrontano avendo modo di  spiegare e illustrare programma e obiettivi. Quello che avevamo chiesto a Cosenza perché anche noi siamo convinti che  il valore “fondante” che  connota e qualifica la democrazia è la partecipazione dei cittadini. Ma per Guerini il valore fondante riguarda Roma.Milano.Napoli e il resto d’Italia ma non  Cosenza. Nella città di Telesio la partecipazione dei cittadini diventa un valore  di riserva, opzionale, sottostante agli obiettivi di potere e di controllo del partito da parte dei feudatari e notabili locali, ieri dalemiani e bassaniani e oggi genuflessi ai voleri e alle imposizioni di Renzi. Gli elettori cosentini sono stati offesi politicamente  per essere stati privati della facoltà di partecipare e di esprimersi ma ancor di più  sono stati offesi gli iscritti del PD e gli elettori di centrosinistra trattati come sudditi senza diritti e come massa di manovra per obiettivi di puro potere. Una ragione in più per mantenere la mia candidatura, per difendere la dignità della politica e l’orgoglio legittimo dei cosentini per la storia politica della città, per dare soprattutto agli elettori di centrosinistra di manifestare il loro dissenso nei confronti di un gruppo dirigente locale, autoreferenziale e carrierista, eticamente fortemente compromesso, che tiene il PD in ostaggio per  le proprie convenienze dentro e fuori delle istituzioni. Gli ultimi avvenimenti di Napoli, se mai ce ne fosse stato bisogno, mi hanno ancor di più convinto quanto sia giusto e politicamente doveroso che i cittadini elettori cosentini , ma soprattutto quelli del PD e del centrosinistra, abbiano la possibilità di votare un candidato alternativo a quello imposto da Guerini e dai notabili locali del PD. Ai Guerini, alle Serracchiani e ai Lotti bisogna dire a muso duro che le primarie non possono valere quando a vincere è un candidato renziano e diventano inaffidabili, come ha esplicitato Lucio Presta a La Repubblica, quando c’è il rischio di perdere. Ma ormai il tempo è scaduto.Si va al primo turno e saranno i cosentini a pronunciarsi e a scegliere“.

Beni culturali, Oliverio: Promuovere la conoscenza del loro valore

CATANZARO – Il presidente della Regione, Mario Oliverio, è intervenuto – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – ai lavori di un convegno sul patrimonio dei beni culturali promosso dall’Università della Calabria. “Dobbiamo fare, innanzitutto – ha detto Oliverio – un’operazione culturale. Io credo che la consapevolezza del valore di un bene è data dalla conoscenza del valore storico che rappresenta quel bene, del suo valore artistico ed architettonico, perché, altrimenti, un bene non conosciuto, per chi ha modo di osservarlo, è assolutamente insignificante”. A tale proposito, Oliverio, facendo riferimento alle sue origini di San Giovanni in Fiore e, quindi, all’Abbazia costruita da Gioacchino da Fiore ed al periodo cistercense, ha ricordato che da bambino giocava in quella Abbazia ormai sconsacrata, “Non avevo consapevolezza – ha detto – di cosa fosse quel monumento. Poi, quando con gli studi ho cominciato a prendere consapevolezza del suo valore storico, ho cercato di risvegliare la mia attenzione e, negli anni, con un gruppo di persone, siamo riusciti a recuperarla, a restaurarla e farla riconsacrare dall’allora presidente della Conferenza episcopale italiana, cardinale Poletti. Nella comunità, però, la consapevolezza del valore di quel bene non c’era e fino a quando questa consapevolezza non si è fatta strada, non era considerato. Oggi, quel bene è diventato un attrattore, un luogo di studi internazionali. Credo, perciò, che il nostro primo obiettivo deve essere quello di far crescere la conoscenza. Penso che né l’Università, né le scuole in Calabria abbiano assolto a questa funzione. Negli stessi luoghi dove il bene è allocato, a volte, non vi è conoscenza”. Oliverio, facendo riferimento alle Sovrintendenze, ha aggiunto che “non è possibile che le strutture periferiche dello Stato continuino a stare come corpi separati nei territori. Le risorse vanno utilizzate per operazioni conservative e di valorizzazione del patrimonio culturale. Il Pon-cultura non può essere gestito in modo verticistico attraverso le strutture periferiche del Ministero ma in stretto coordinamento con le istituzioni locali e le Regioni. Bisogna creare una nuova capacità attrattiva che possa portare ad un aumento della domanda. E questo si può ottenere se riusciamo a fare un salto di qualità rispetto al passato, facendo, ciascuno, la propria parte a secondo delle competenze per cui è chiamatoOliverio all'unical 2 a rispondere. Noi stiamo anche lavorando per correggere il nostro approccio con il territorio”. Il Presidente della Regione ha fatto anche riferimento agli abusi in edilizia ed ha parlato del patrimonio paesaggistico della regione, citando i parchi, e della necessità di una migliore valorizzazione delle loro risorse. “Insomma, dobbiamo avere – ha detto ancora Oliverio – una visione innovativa perché questa necessità viene dalla rete e dalla dimensione globale nella quale le peculiarità di un territorio possono essere, e sicuramente sono, la sua ricchezza”.

Elezioni Cosenza, il quadro delle forze in campo

COSENZA – Dopo Guerini, a Cosenza giungerà anche Luca Lotti. Il sottosegretario di Renzi arriverà domani in città, qualche giorno dopo la visita di Guerini, per rafforzare la candidatura a sindaco di Lucio Presta e tentare di smorzare i toni delle polemiche. La coalizione che sosterrà il manager dello spettacolo può contare su un’ampia convergenza delle forze politiche e su numerose liste. Queste quelle già in campo: Pd, Psi, Calabria in Rete, Italia dei Valori, Partito Socialdemocratico, Italia del Meridione, Centro Democratico, Ala, Alleanza Popolare. Ci sono poi la lista Amo Cosenza, che fa capo allo stesso Lucio Presta, Orgoglio Brutio, organizzata da Marco Zaffino, una lista denominata Obiettivo Cosenza e una lista che fa capo a Giampaolo Chiappetta. Ci sarà anche una lista dei Democratici Progressisti di Giuseppe Giudiceandrea, di Cosenza nel Cuore, il movimento di Luca Morrone, e del Movimento Civico Cattolico di Raffaele Cesario. Ancora incerta la presenza del Nuovo Centro Destra che, per bocca del segretario amministrativo Gianfranco Leone, ha espresso perplessità sulla designazione di Presta che ha di fatto, spaccato la coalizione. Il riferimento è alla fuoriuscita di Enzo Paolini, pronto a correre sostenuto da Pse, Cosenza Domani, Verdi, Scelta Civica, Socialisti Riformisti, Partito Liberale ed altre liste civiche. Presto Paolini potrebbe chiudere anche un accordo con la Sinistra Italiana di D’Attorre e Fassina. Al lavoro anche Mario Occhiuto. Per lui già pronte numerose liste civiche oltre a quelle che saranno approntate da Fausto Orsomarso e da Forza Italia. Si parla poi della candidatura di Arnaldo Golletti per le forze di destra e di Delio Di Blasi per Rifondazione Comunista. Infine al lavoro anche Gustavo Coscarelli per il Movimento Cinque Stelle.

Elezioni Cosenza, Leone (ncd): Serve un candidato unitario (AUDIO)

COSENZA – La visita del vicesegretario nazionale del Partito Democratico ha alimentato il dibattito sulle prossime amministrative di Cosenza. Lucio Presta sarà il candidato dell’Alleanza Civica guidata dal Pd, dal Psi, da Calabria in Rete, da Italia dei Valori, dall’Ala Verdiniana, dalle liste approntate dallo stesso manager dello spettacolo, dagli altri movimenti che hanno sottoscritto l’accordo su Presta. Il Pse, Scelta Civica e i Verdi sosterranno Enzo Paolini mentre il Nuovo Centro Destra non ha ancora sciolto le riserve. Al contrario, continua a chiedere al Pd, con cui governa a Palazzo Chigi, di fare un passo indietro per riunire l’intera coalizione sul nome di un candidato condiviso da tutti. Abbiamo sentito al riguardo Gianfranco Leone, membro del coordinamento regionale del Nuovo Centro Destra con funzioni di segretario amministrativo.

Elezioni Cosenza, Lorenzo Guerini incontra Presta nella sede del Pd

Guerini 2GueriniCOSENZA – Si è presentato puntuale, Lorenzo Guerini, presso la Federazione del Partito Democratico di Viale Trieste a Cosenza. Il numero due del Pd ha incontrato il candidato a sindaco Lucio Presta, il segretario regionale del partito Ernesto Magorno, quello provinciale Luigi Guglielmelli ed una nutrita delegazione tra parlamentari, consiglieri regionali e comunali. Presenti anche i rappresentanti degli altri partiti e movimenti dell’alleanza civica che sosterrà la candidatura a sindaco di Lucio Presta.  «Il problema non è Presta che va dal Pd o il Pd che va Presta, ma sono Presta e il Pd che devono andare dagli elettori» dice il vicesegretario del Pd che sul caso Cosenza aggiunge: «Il Partito democratico ha i propri strumenti e le proprie regole e sia a Cosenza che a Crotone farà delle scelte ponderate e finalizzate a rispettare le sue regole. Prima di iniziare il confronto il segretario cittadino Luigi Guglielmelli fa presente a Guerini che «il Pd a Cosenza è unito. Nessun candidato calato dall’alto ma una scelta condivisa su Lucio Presta che è in campo da anni». Concetto ribadito dal segretario regionale Ernesto Magorno che cita e saluta i Morrone, Mancini proprio a sottolineare «l’importanza del progetto che qui a Cosenza si deve realizzare». Guerini parla anche dell’accordo stretto con l’Ala Verdiniana nel capoluogo bruzio: «Dobbiamo tenere dentro con noi sia le forze politiche che le energie presenti nella città, l’importante è la condivisione dei programmi e la lealtà nel sostenere i candidati. Invito quanti non concordano sulla candidatura di Presta a valutare bene cosa c’è in gioco e quali le candidature competitive, perché è facile rompersi, ma anche cadere in scelte identitarie che poi non hanno la possibilità di giocarsi efficacemente la partita sul terreno elettorale. Per vincere le elezioni amministrative – ha ribadito – c’è bisogno di un consenso largo e il frazionismo non aiuta».

Elezioni Cosenza, Paolini: il Pd non rispetta le regole che si è dato (AUDIO)

COSENZA – Adesso che le Primarie sono ufficialmente saltate, a Cosenza si apre la campagna elettorale, con Enzo Paolini che sarà contrapposto sia al sindaco uscente Mario Occhiuto, sia al candidato del Pd e della coalizione che si è formata attorno al Partito Democratico, ovvero Lucio Presta. Questa mattina abbiamo intervistato il leader del Pse:

Intanto questo pomeriggio Lorenzo Guerini, numero due del Pd, sarà a Cosenza per incontrare il gruppo dirigente  del Partito alle 14,30 presso la sede della Federazione provinciale. Saranno presenti Parlamentari, Consiglieri regionali, Consiglieri provinciali, Segretari di circolo cittadini, il candidato Lucio Presta e i rappresentanti della coalizione. Subito dopo Guerini incontrerà Gianni Papasso, candidato a sindaco di Cassano allo Ionio, e Giovanni Altomare, candidato a sindaco di Rogliano. Infine si sposterà a  Trebisacce alle ore 18,30 per incontrare gli esponenti del Partito Democratico dell’Alto Jonio cosentino.

Elezioni Cosenza, Zanetti: Pd poco serio, noi fino in fondo con Paolini

COSENZA – Il candidato sindaco a Cosenza del Pd, Presta, oggi in una intervista su Repubblica “sprezza le primarie e le definisce, senza giri di parole, inaffidabili. Pochi giorni fa, all’assemblea nazionale del Pd, il segretario nazionale del partito che lo candida a Cosenza ha invece addirittura aperto il suo intervento proprio sull’importanza delle primarie, definendole il dna irrinunciabile del Pd”. Lo dichiara Enrico Zanetti, segretario politico di Scelta Civica e viceministro all’Economia. “Così non va, manca veramente l’abc della serietà, della dignità e della coerenza. Per questo, siamo sempre più convinti che andare fino in fondo con Enzo Paolini, nostro candidato cui vengono negate le primarie di coalizione che tutte le altre città proprio oggi celebrano e a cui partecipiamo, farà bene alla città di Cosenza, alla serietà della politica e sarà molto apprezzato da tutti i cosentini, compresi quelli che in passato hanno votato Pd e che, come noi, non amano farsi prendere in giro. Noi – ha aggiunto – non vogliamo rompere o imporre alcunché, preferiamo sempre e comunque il dialogo e l’unità. Una cosa però è sicura: se il Pd calabrese non sceglierà il candidato sindaco di coalizione a Cosenza con le primarie, noi andremo avanti con Enzo Paolini sino in fondo e lo candideremo alle elezioni che diventeranno le vere primarie di coalizione dei moderati e del centrosinistra cosentino”.

Elezioni Cosenza, Paolini: Lutto per la democrazia (VIDEO)

COSENZA – “È una giornata di lutto per la democrazia di Cosenza. Nonostante l’appello di milleduecento cittadini inviato ai segretari regionale e nazionale del Pd, le primarie si celebreranno in tutta Italia tranne in quella che veniva definita l’Atene della Calabria”. Lo afferma, in una nota, il leader del Pse Enzo Paolini. “Una sospensione dei diritti – prosegue – che non trova uguali neanche nei momenti più oscuri dei regimi autoritari. Milleduecento cosentini hanno chiesto a Renzi di restituire la democrazia a Cosenza. Ma il silenzio fa capire che, per costoro, Cosenza e il Sud più in generale, non meritano alcuna attenzione”. Il comunicato diffuso da Paolini ufficializza la frattura con l’Alleanza Civica che sostiene Lucio Presta. Non ci saranno passi indietro. Enzo Paolini si candiderà in autonomia alla carica di sindaco del capoluogo bruzio, con il sostegno del Pse, di Scelta Civica e delle proprie liste, a cominciare da Cosenza Domani. Si va dunque verso un quadro del tutto analogo a quello del 2011: da una parte Mario Occhiuto, dall’altra due candidati di centrosinistra che alimentano la rivalità per conquistare il diritto di battersi al ballottaggio contro il primo cittadino uscente, ma questa volta con la variabile Nuovo Centro Destra che potrebbe scombinare i piani dell’una o dell’altra forza in campo. La volontà di procedere sulla propria strada Paolini la manifesta anche in un video che in queste ore circola su facebook e Youtube.

Elezioni Cosenza, torna a circolare un sondaggio ormai inattendibile

COSENZA – Tornano a circolare sui social i dati di un sondaggio sulle intenzioni di voto dei cosentini, condotto tra l’11 ed il 12 febbraio scorso, all’indomani della presentazione della mozione di sfiducia che ha determinato la chiusura anticipata dell’amministrazione guidata da Mario Occhiuto e prima dell’allargamento della coalizione che appoggia Lucio Presta. I dati di quella consultazione, commissionata dal Corriere della Calabria, sono stati ripresi dal sito termometropolitico.it ma è evidente che da allora a oggi il quadro politico si è totalmente modificato, minando alla radice l’attendibilità di quella ricerca. Intanto suscita perplessità il fatto che, alla domanda testuale “Se dovesse votare alle prossime elezioni comunali a Cosenza, a quale coalizione intende dare la sua preferenza?” la maggior parte degli intervistati, ben il 30%, abbia manifestato l’intenzione di sostenere il Movimento Cinque Stelle, atteso che a stento i pentastellati riusciranno a partecipare alla tornata elettorale. Il loro candidato a sindaco, Gustavo Coscarelli, ad oggi può contare su una sola lista composta da soli 20 candidati, il minimo indispensabile per essere ammessi alla competizione. E non è escluso che nelle prossime settimane non giungano ulteriori defezioni che mettano i grillini addirittura fuorigioco. Dietro i Cinquestelle il 21% dichiara di voler votare per il centrodestra e il 17% per il centrosinistra. Ma adesso che il centrodestra è in parte schierato con Occhiuto (Forza Italia), in parte con Presta (Ala verdiniana) e in parte ancora neutro (Nuovo Centro Destra), questo dato non consente alcun tipo di approfondimento. Stesso discorso per quanto concerne il centrosinistra, spaccato tra i sostenitori di Presta (Pd, Psi, Calabria in Rete, Italia dei Valori, Italia di Mezzo e altri movimenti) e quelli di Paolini (Pse, Verdi). Il sondaggio è stato condotto su un campione di 1.000 elettori cosentini, ma solo in 301 hanno risposto alle domande. Appena lo 0,68% del totale di coloro che si sono recati alle urne nel 2011.