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Regionali, Forza Italia ufficializza Iole Santelli

ROMA – Forza Italia «conferma la candidatura a presidente della Regione Calabria di Jole Santelli». È quanto ha  annunciato una nota il partito di Berlusconi.

In Campania, invece, «in seguito agli accordi assunti che assegnano a Forza Italia l’indicazione del candidato presidente» il partito conferma «la già più volte annunciata candidatura di Stefano Caldoro». 

Klaus Davi si candida a sindaco di Africo

AFRICO (RC) – «Mi candido alla carica di Sindaco di Africo (RC). Lo faccio per tenere alta l’attenzione sulla Locride, completamente rimossa dalla politica e dimenticata dalle istituzioni. Lo faccio anche perché commissariare un comune è un fatto sacrosanto ma comunque una sconfitta per lo Stato stesso. Togliere a una comunità il diritto di eleggere i propri rappresentanti non mi pare un grande risultato. Vorrei che il paese fosse conosciuto più per gli scritti di Corrado Stajano che per le cosche dominanti». Lo ha dichiarato il massmediologo Klaus Davi, consigliere comunale a San Luca (RC), nel corso del programma Mediaset ‘Fatti e Misfatti – I Fuorilegge’ condotto da Paolo Liguori sul TgCom24 (qui video).

Il comune di Africo è stato sciolto dal Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese nei giorni scorsi ed è noto in tutto il mondo per aver dato i natali a Rocco Morabito detto ‘U Tamunga’, latitante da ormai 30 anni.

«Mi dicono che il commissariamento durerà dodici mesi se non di più – aggiunge Davi – poco male. Vuol dire che la mia campagna elettorale durerà finché non tornerà la democrazia. A San Luca dicevano che non avrei tenuto… anche qui si dovranno ricredere…». In merito allo scioglimento Klaus Davi ha anche detto: «Fossi un politico, prima di sciogliere qualcosa anche per rispetto delle istituzioni locali mi recherei sul posto. Il Ministro Lamorgese qui non è mai venuta. Non ha idea di cosa sia la Locride… Ma non basta la burocrazia per riportare la legalità».

Avanti Mendicino, interrogazione per adeguamento sismico scuola Tivolille

MENDICINO (CS) – I consiglieri di opposizione del comune di Mendicino Francesco Gervasi, Raffaele Vena, Francesca Reda e Mariafrancesca Argento hanno depositato al protocollo del Comune di Mendicino una interrogazione rivolta al Sindaco e all’Assessore all’Edilizia Scolastica e alla Pubblica Istruzione.

«È noto a tutti che – si legge nella nota – l’edificio scolastico “Plesso A” di Tivolille, al fine di rispondere ai moderni requisiti antisismici, verrà demolito e ricostruito, grazie ad un finanziamento di circa 800 mila Euro, ottenuto dal Comune ai tempi in cui l’assessore ai Lavori Pubblici e all’Edilizia Scolastica era l’attuale Capogruppo di Opposizione Francesco Gervasi. Da circa un mese, la stazione appaltante ha proceduto all’affidamento definitivo dei lavori alla ditta aggiudicataria.

I membri del Gruppo Politico “Avanti Mendicino” lamentano gravi ritardi da parte dell’amministrazione comunale, rispetto al cronoprogramma inizialmente sottoscritto da Comune e Regione Calabria, ma soprattutto, denunciano la preoccupante superficialità mostrata dalla Giunta nella gestione di tutte le attività che conseguono tali importanti lavori e anche la totale assenza di informazioni nei confronti dei genitori degli alunni e dello stesso personale scolastico.

Sarebbe stato corretto e doveroso da parte dell’amministrazione comunale comunicare, prima dell’inizio dell’anno scolastico 2019/2020, agli alunni di questa scuola, ai loro genitori, ai docenti ed al personale scolastico quando sarebbero iniziati i lavori e dove sarebbero stati trasferiti e collocati, alunni e docenti durante l’esecuzione degli stessi»;

«Considerato che, – prosegue la nota -, in base al precedente cronoprogramma, i lavori avrebbero dovuto essere avviati a Ottobre 2019 e conclusi ad Aprile 2020, è palese ed evidente che c’era e c’è stato tutto il tempo per individuare un’adeguata sede dove trasferire gli studenti e renderne edotti genitori, insegnanti e popolazione. Ed invece niente di tutto questo! Ad oggi nessuno sa niente!

Solo casualmente, nel corso di una riunione convocata dalla Dirigente Scolastica Assunta Morrone e tenutasi in data 02.12.2019, i rappresentanti dei genitori e i docenti, hanno avuto modo di apprendere dal Sindaco e dall’Assessore alla P.I., anch’essi presenti, che nel prossimo mese di gennaio (dunque tra pochi giorni), inizieranno i lavori e si provvederà a trasferire i ragazzi in un edificio sito in Contrada Tivolille, senza però che sia stato specificato di quale edificio si tratti, se pubblico o privato, se già adeguato alle caratteristiche necessarie per un uso didattico e scolastico o meno».

«La verità – concludono i consiglieri di Avanti Mendicino – è che questa amministrazione sta dimostrando in maniera evidente tutta la sua incapacità, inadeguatezza e superficialità rispetto alla gestione delle tematiche serie e, nonostante gli sforzi del sindaco di far apparire sui social una realtà diversa da quella vera, i cittadini hanno ormai le idee chiare! Ogni giorno, aumentano le testimonianze di chi si è pentito di aver votato, lo scorso 26 maggio, questa giunta! L’Amministrazione Palermo bis che, appena 6 mesi fa, ha vinto le elezioni per una manciata di voti, è già, inesorabilmente minoranza nell’opinione pubblica e nella popolazione mendicinese»

Regionali, Giorgia Meloni in visita in Calabria

CATANZARO – Il prossimo sabato 14 dicembre il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, sarà in Calabria per dare il via alla campagna elettorale di FdI per le regionali.

Meloni interverrà alle ore 10.30 presso il cine-teatro “Italia” di Cosenza in Piazza Amendola, per parlerà delle proposte programmatiche del movimento per una “Calabria che merita di più”. 

«Vogliamo rappresentare la Calabria positiva – dice il deputato e commissario regionale di Fdi in Calabria, Wanda Ferro – la Calabria che produce, che lavora, che studia, che si impegna nella cultura, nel sociale e nel volontariato. La Calabria che non si piange addosso, ma che ha la forza di rivendicare i diritti da troppo tempo negati a questa terra:  la salute, il lavoro, la sicurezza, lo studio, la tutela sociale delle fasce più deboli, la mobilità, le infrastrutture. Ma soprattutto il diritto a costruire il proprio futuro in una terra in cui valgano capacità e merito, e la competitività non venga frenata dalla criminalità, dalla corruzione, dalla peggiore burocrazia. Questa è la Calabria che sabato 14 dicembre accoglierà Giorgia Meloni. Fratelli d’Italia lancerà, con credibilità e coerenza, una sfida di vero cambiamento contro chi ha deluso e tradito le aspettative e i bisogni della nostra gente».

Regionali 2020, Aiello divide il M5S. Attivisti: «Non ci rappresenta»

COSENZA – «Solo perché occupano “posti” di  potere, alcuni credono di essere indiscutibili e, quindi, di poter decidere le sorti del M5S in Calabria ma, ormai, il tempo delle parole è finito!». Comincia così il documento sottoscritto da un centinaio di attivisti del Movimento 5 stelle Calabria in merito alla scelta del candidato governatore pentastellato alla prossime elezioni regionali, Francesco Aiello, nome evidentemente non condiviso da tutta la base calabrese del Movimento.

«Apprendiamo dalla stampa che il Coordinatore per le elezioni regionali in Calabria, Paolo Parentela, anziché ascoltare in assemblea la voce degli attivisti e degli iscritti calabresi del M5s, ha proposto il prof. Aiello quale candidato governatore, imponendo, calato dall’alto, un candidato che non rappresenta in nessun modo il M5S calabrese.

Lo stesso professore in un’intervista alla Rai alla trasmissione “Un giorno da pecora” si è definito capo di una lista civica che il M5s sostiene, escludendo di essere espressione diretta del M5S, aggiungendo di  essere stato “scelto” dalla deputazione pentastellata calabrese e in attesa di ratifica tramite voto online.

Questa procedura – sostengono gli attivisti – è contraria al comma 5 dell’art. 3 del regolamento delle regionarie del Movimento perché il candidato presidente non viene nè indicato, nè ratificato, ma “scelto” dagli iscritti e tra gli iscritti con votazione online. La cosa più aberrante che genuflette gli Attivisti, è il ricorso a professionalità esterne, eliminando la valorizzazione di quelle interne, altrettanto valide».

La base “esclusa”

E ancora: «Chi ha proposto Aiello, inoltre, sta portando avanti e sostenendo la candidatura nella massima riservatezza, con incontri ad invito, riservati a pochi amici e simpatizzanti, escludendo, totalmente, la base degli iscritti, con un metodo che non appartiene al M5S. Una candidatura e un metodo, dunque, che spaccano profondamente il Movimento in Calabria, così come farebbe anche la candidatura dell’imprenditore Callipo o di altri sempre “calati dall’alto”».

«Noi attivisti ed iscritti al Movimento in Calabria – si legge ancora -, pensiamo, invece, che il candidato dovrebbe essere un attivista iscritto al M5S, scelto dagli attivisti iscritti, secondo le regole dello Statuto». Ancora più decisi, dunque, ci rivolgiamo a tutti i portavoce che non condividono le forzature tentate e chiediamo un’ ultima volta di fermare questo scempio, se davvero si ha a cuore il Movimento 5 stelle in Calabria.

Molti attivisti, provenienti da tutta la Calabria, si sono riuniti più volte nei mesi scorsi ed hanno elaborato una bozza di programma per le elezioni regionali che è stata anche inviata a tutti i portavoce calabresi, ma ancora nessuno, ufficialmente, né tantomeno il coordinatore Paolo Parentela, ha mai preso in considerazione».

L’auto aut

Infine la possibile alternativa proposta: «Ribadiamo che, se non si cambia direzione, ascoltando la base degli iscritti, probabilmente, il 26 gennaio moltissimi Attivisti voteranno altro, si asterranno o annulleranno il proprio voto e non faranno campagna elettorale per il M5S. E la responsabilità sarà, indiscutibilmente, del Coordinatore e di tutti quelli che ne hanno condiviso il metodo e dovranno  rassegnare le dimissioni».

Regionali, cdx spaccato. Occhiuto: «Troppi poteri si oppongono al mio tentativo di fare della Calabria terra migliore»

COSENZA – Le elezioni regionali si avvicinano sempre più e Mario Occhiuto, sindaco di Cosenza, con un post su Facebook, ha fatto chiarezza sulla sua posizione all’interno del centro-destra che, invece, nelle scorse ore avrebbe raggiunto un’intesa per un candidato governatore (Jole Santelli, ndr) diverso da lui.

Di seguito la dichiarazione di Occhiuto diffusa all’indomani di una riunione con i suoi più stretti collaboratori, ai quali avrebbe detto di essere pronto a correre da solo appoggiato da liste autonome:

«Care calabresi, cari calabresi,

come forse già sapete, attraverso una manovra di palazzo e un atto di grande arroganza e prepotenza nei miei confronti sembrerebbe che sia stata raggiunta l’intesa sul profilo del candidato da proporre a Presidente nello schieramento di cdx per le prossime elezioni regionali.

Un unico obiettivo: tutti, tranne Mario Occhiuto.

In Politica come nella Vita esistono valori ai quali decidi di donare le tue energie migliori, i tuoi sogni, la tua voglia di cambiamento. E credi nella reciprocità, nella bellezza dell’impegno sociale e della amicizia.

Sai bene che il palazzo non ti ama. Te ne accorgi quando tanti, troppi, poteri si oppongono al tuo tentativo di fare della Calabria una Terra migliore, di introdurre “la cultura del fare” per creare anche qui finalmente un luogo di opportunità da consegnare ai nostri figli.

Capisci sulla tua pelle il dispiacere e l’amarezza del tradimento da parte di persone che ritenevi amiche e che hai sempre gratificato e che trovi oggi impegnate, con manovre davvero misere, nel tentativo di sostituirti. Non riesci neppure a crederci all’inizio, ma dopo qualche giorno metti in fila tante parole e tanti avvenimenti, ricordi di situazioni simili, e capisci.

Eppure io continuo ad aspirare in una Calabria della Bellezza. Per questo faccio un appello a tutte le persone libere, ai tanti giovani che credono ancora che sia possibile il cambiamento. E a tutti coloro i quali non vogliono consegnare la nostra regione a chi pensa, magari dall’esterno, di utilizzare la voglia di riscatto dei calabresi per i propri interessi.

Dobbiamo ribellarci a tanta violenza e miseria umana travestita di opportunità politica.

Non possiamo semplicemente rassegnarci. “Nessuno può tornare indietro, ma tutti possono andare avanti”».

Le parole di Roberto Occhiuto all’Ansa

«Se è vero che c’è un veto della Lega sulla candidatura di mio fratello credo che sia del tutto pretestuoso e inaccettabile: tantissimi amministratori locali sono sotto processo, lui no. Quanto a me, sia chiaro che se dovessi scegliere tra il cognome e l’appartenenza politica, ovviamente sceglierei il cognome». Queste invece le parole pronunciate ieri all’Ansa da Roberto Occhiuto, vicepresidente vicario dei deputati di Forza Italia, commentando notizie di stampa secondo cui il veto della Lega sul nome suo e del fratello Mario sarebbe passato, appunto, anche al vertice del centrodestra.

Regionali, Zingaretti incontra Callipo

MAIERATO (VV) – «Dobbiamo voltare pagina. In Calabria è tempo del lavoro e del riscatto. Nel mondo tantissimi figli di questa terra stanno creando ricchezza e prosperità e questa credo sia una grande forza che rappresenta la novità di una personalità come Pippo Callipo che è il simbolo di questa terra e di chi ha scelto di rimanere per creare ricchezza e lavoro».

E’ quanto ha dichiarato Nicola Zingaretti contestualmente alla sua visita a Maierato nello stabilimento per la lavorazione del tonno dall’imprenditore.

«Callipo – ha aggiunto – non è il candidato del Pd, è un candidato che sosteniamo perché aderiamo alla sua idea di allargare il campo e garantire alla Calabria un futuro di crescita, viluppo, lavoro e legalità. L’appello che faccio, non solo a Mario Oliverio, ma a tutte le forze che sostengono il Governo, è all’unità perché non possiamo regalare una terra bellissima alle destre. Il problema non è Tizio o Caio ma creare le condizioni per mettere in campo una proposta credibile, quella che intorno a Callipo è possibile».
   

Regionali, Oliverio apre ad accordo unitario con Zingaretti

LAMEZIA TERME (Cz) – «Ho incontrato Zingaretti. Gli ho confermato che non ho mai inteso ‘Oliverio o morte’. Ho dato dunque la mia disponibilità a lavorare insieme per un percorso e un approdo unitario senza chiedere nulla». È quanto ha dichiarato il Governatore uscente Mario Oliverio, in occasione del suo intervento a Lamezia Terme per l’inaugurazione della sede del Comitato “Oliverio presidente”, sulla sua ricandidatura e sui rapporti col Pd che ha deciso di sostenere Pippo Callipo. Unità che, per Oliverio, potrebbe esserci «su altri nomi».

«Io chiedo che – ha proseguito – sia dato l’onore e la dignità e che la coalizione di centrosinistra possa essere il punto di ripartenza perché un altro nome possa essere messo in campo». Per Oliverio per dire che Callipo è il rinnovamento «ci vuole tanto coraggio: si sta continuando su una linea suicida portata avanti senza alcuna comprensibile ragione».
Infine, quanto al rischio di espulsione, Oliverio ha detto: «Sono un dirigente del Pd e non sarà Graziano a cancellare o a ledere la mia identità, la mia storia, la mia riconoscibilità».

Regionali, Callipo ha detto sì. Avrà il sostegno del Pd

CATANZARO – Elezioni Regionali Calabria 2020: finalmente c’è anche il candidato del centrosinistra. Anche l’imprenditore Pippo Callipo ha deciso di scendere in campo. «Esponenti della società civile, delle organizzazioni sindacali e datoriali – afferma in una nota – mi chiedono un impegno diretto. Ho scelto di accettare la sfida. Lancio un forte appello a partiti e movimenti civici: uniamoci e portiamo avanti questa battaglia di legalità, trasparenza e rinnovamento, facciamolo con coraggio senza badare a rendite di posizione e tatticismi. Io ci sono.. Io Resto in Calabria».
«In queste settimane – prosegue l’imprenditore – ho molto riflettuto sull’opportunità di un mio impegno politico diretto e sono giunto alla conclusione che non posso non fare questa battaglia, non posso non ascoltare la voce di una nuova generazione che vuole essere protagonista di una rivoluzione pacifica ma decisa e non più procrastinabile».

Soddisfazione Zingaretti

«La candidatura di Callipo alla presidenza della Regione è l’elemento di grande novità politica e di spinta al cambiamento di cui la Calabria aveva bisogno. La sua storia personale di imprenditore legato alla sua terra e di animatore di movimenti civici, può innescare quella rivoluzione dolce, democratica e innovatrice che una regione bellissima richiede a gran voce». Così il leader del Pd Nicola Zingaretti sulla candidatura di Callipo. «Il Partito Democratico lo sosterrà con il massimo impegno e garantirà la stessa carica innovatrice e rigeneratrice che mette in campo la sua candidatura – prosegue -. Ora tutto il Pd calabrese si unisca intorno a Callipo. Lo stesso lavoro deve essere rivolto a creare un’alleanza vasta, civica e politica. Un nuovo progetto per fermare le destre. Con Callipo Presidenteß può cambiare il destino della Calabria. Lavoriamo affinché intorno a lui si unisca un fronte largo e che tutti coloro che si oppongono alle destre si riuniscano con un programma chiaro intorno a una candidatura forte e vincente».

 

Francesco Aiello: «Calabria è in fondo a molte, troppe classifiche»

COSENZA – «Ci sono responsabilità sul perché la Calabria è in fondo a molte, troppe classifiche?», è quanto si chiede nella sua ultima dichiarazione il candidato governatore della Calabria per il MoVimento 5 Stelle Francesco Aiello.   

«Il tasso di disoccupazione (21,6% nel 2017) è tre volte più elevato di quello (7,6%) dell’UE-28 – dice Aiello elencando  qualche numero, a mò di esempio -.

La percentuale di comuni coperti dal servizio di asili nido è pari al 17%, contro una media nazionale del 52,9%. Per 100 bambini di età 0-2 anni, 1,8 sono presi a carico delle strutture (la media italiana è 12). Il PIl per abitante è 17200 euro, a fronte di una media UE di 30000 euro. La spesa in Ricerca e Innovazione è pari allo 0,52% del PIl regionale (Piemonte 2,1%; Emilia Romagna 1,9%)».

«Una buona quota di responsabilità è da attribuire a chi ci ha governato finora – prosegue Aiello tornando sul quesito iniziale -. Da cittadino ho sempre osservato la presenza di un sistema decisionale chiuso e autoreferenziale, in mano a pochi che nel tempo cambiano schieramento senza neanche pensare di dover dare una spiegazione ai propri elettori».

«Anche la classe dirigente ha molte responsabilità. In molti casi, è inadeguata a gestire la complessità dei problemi, a causa anche delle politiche di reclutamento orientate a premiare di più le appartenenze che le competenze. A queste persone abbiamo dato il potere di decidere delle nostre vite e, grazie alle loro scelte, oggi molti calabresi sono costretti a curarsi altrove, a cercare lavoro fuori regione, a vivere in un contesto socio-ambientale debole che allontana le imprese e nega i diritti di cittadinanza. Ma la responsabilità maggiore è nostra, di noi cittadini che non partecipiamo attivamente alla vita politica o, peggio ancora, che ci adattiamo a questo stato di cose cercando soluzioni individuali».

Infine: «Poiché ci sono delle responsabilità, lo sviluppo della Calabria non dipende da un destino baro e cieco. Si può fare qualcosa per cambiare».